...a ragione sei amato (Cantico dei cantici 1:4)
AMORE MERITATO
L’amore che proviamo per le persone care può essere di più o di meno, così come può aumentare o diminuire nel tempo. I fattori che determinano l’amore che proviamo per gli altri sono tanti e il più delle volte difficili da individuare. Per quanto riguarda Dio, invece, Egli, come afferma la Scrittura “è amore”. Chi ha conosciuto Dio e vive in comunione con Lui realizza nel cuore il Suo grande amore. La Bibbia afferma che “Dio ha sparso nel nostro cuore il Suo amore per mezzo dello Spirito Santo”. L’amore sperimentato dai credenti che hanno aperto il cuore a Dio produce a sua volta un grande amore per Lui. Dio merita il nostro amore e desidera che Lo amiamo con tutto il nostro cuore, in ogni momento della nostra vita e in ogni circostanza, anche le più difficili. L’uomo è peccatore e non è amabile, eppure Dio lo ama. Dio invece è veramente amabile, buono, misericordioso, ma sono pochi coloro che lo amano con tutto il cuore. Domandiamoci sinceramente e onestamente se amiamo Dio e quanto Lo amiamo.
Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre (Proverbi 27:1)
UN GIORNO ALLA VOLTA
L’uomo, per natura, è portato a programmare la propria vita e a fare dei progetti anche a lungo termine. Sono preziose le parole della Scrittura che dicono: “Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro”. Programmare, organizzare e pianificare la propria vita è una cosa buona, ciò che però è veramente importante è sottomettere ogni cosa alla perfetta volontà di Dio. Il credente sottomette ogni suo progetto al Signore e ricerca nella Sua Parola la guida per agire secondo la volontà di Dio in ogni aspetto della sua vita. Se tu che leggi questa meditazione ti trovi all’inizio di un nuovo giorno e si prospetta per te una giornata ricca di tanti impegni o caratterizzata da problemi da affrontare, oppure sei costretto a rimanere in un letto di sofferenza, affidati al Signore e confida in Lui. Dio certamente si prenderà cura di te, ti aiuterà perché tu possa affrontare un’altra giornata e arrivare a sera ringraziando il Signore per il Suo aiuto che non mancherà nei tuoi confronti.
Tutti i giorni sono brutti per l'afflitto, ma per il cuore contento è sempre allegria (Proverbi 15:15)
AFFLIZIONE O ALLEGREZZA?
Lo scrittore, nella sua considerazione, mette a confronto la vita degli afflitti con la vita di chi è veramente felice. Naturalmente, se l’uomo potesse scegliere tra vivere giorni d’afflizioni e giorni di gioia, senza dubbi sceglierebbe la via della felicità. La vita di chi è afflitto da prove, malattie, difficoltà è caratterizzata dal dolore e vive grandi sofferenze, egli identifica i giorni che passano come giorni brutti. Chi invece è sereno e contento dello “stato nel quale si trova” realizza una profonda pace del cuore, è sempre allegro. La via della vera felicità non passa per una condizione senza problemi, senza malattie o difficolta varie, ma per l’esperienza della salvezza in Cristo Gesù e della Sua opera per chi confida in Lui con tutto il cuore. Caro lettore, se i giorni della tua vita sono caratterizzati dall’afflizione e il tuo desiderio è che le cose cambino radicalmente, vai con fede al Signore, rivolgiti a Lui con tutto il tuo cuore, e “il Dio della pace” sarà sempre con te.
Un cuore calmo è la vita del corpo... (Proverbi 14:30)
UN CUORE CALMO
Le difficoltà della vita, i problemi famigliari, una precaria condizione di salute e tante altre situazioni difficili che si vengono a creare per tutti, sono fonte di dolore e sofferenza. Come può il cuore essere calmo quando si attraversano le "acque agitate della vita"? È possibile realizzare una profonda serenità che pervada l’anima? La risposta a queste domande è scontata: l’uomo non può da solo trovare la soluzione al bisogno dell'anima. Solo Gesù dona quella pace vera, profonda e duratura, ed è pronto a donartela ora. Chi ottiene il perdono dei propri peccati, si riconcilia a Dio, diviene una nuova creatura e ottiene la vita eterna in Cristo Gesù il Signore, sperimenta una profonda pace dell’anima e il cuore trova la vera serenità. Se tu che leggi queste parole ti trovi in un grosso problema e nel tuo cuore c’è inquietudine, affida la tua vita al Signore, rimetti ogni cosa nelle Sue mani ed Egli opererà per te e nel tuo cuore scenderà una profonda pace che sarà “vita per il corpo”.
Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, Signore, già la conosci appieno (Salmo 139:4)
DIO CONOSCE TUTTO
Sarà sicuramente capitato a tutti di non riuscire ad esprimere chiaramente attraverso le parole ciò che vi era nel cuore, questo ha sicuramente causato fraintendimenti, incomprensioni e difficoltà. Non sempre riusciamo ad esprimere agli altri ciò che abbiamo nel cuore, a volte capita di non essere compresi, oppure il nostro interlocutore volutamente fraintende ciò che diciamo. Questo causa sempre delusione. Dio è l’unico che conosce perfettamente ciò che abbiamo nel cuore e quali pensieri affollano la nostra mente. Di conseguenza, se desideriamo essere veramente compresi, dobbiamo rivolgerci soltanto al Signore e pregarLo con tutto il cuore. Le invocazioni rivolte a Dio sono sempre ascoltate con attenzione e se fatte secondo la Sua volontà ci fanno realizzare e sperimentare opere straordinarie. Caro lettore, se sei stato deluso dagli uomini e non sei stato compreso, rivolgiti a Dio ed Egli ascolterà la tua preghiera, prima ancora che la parola esca dalla tua bocca Egli preparerà la risposta.
I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono... (Salmo 115:4-6)
IDOLI O DIO?
Un missionario in Birmania, mentre si trovava in vacanza in Europa, comprò un cane di bronzo. Tornando sul campo di missione, lo pose davanti alla porta della sua abitazione. Gli abitanti della città dove lui viveva furono incuriositi da questa cosa e gli chiesero spiegazioni. L’uomo di Dio rispose: Il motivo è che spesso mi ritrovo da solo e ho proprio bisogno di qualcuno che mi faccia la guardia e mi avvisi di notte in caso di pericolo. Tutti scoppiarono a ridere e uno di loro disse: Ma il tuo cane non sente, non abbaia, non morde, è di bronzo. Ah sì? -replicò il missionario - e i vostri idoli di che cosa sono fatti? Non sono forse di metallo, pietra o legno? Anche loro, come il mio cane, non sentono e non possono proteggervi, eppure vi inginocchiate davanti a loro! Caro lettore, non sperare e non confidare nelle cose di questo mondo, sarai prima illuso e poi deluso, ma rimetti la tua vita nelle mani di Dio, non sarai deluso ed Egli si prenderà cura di te in ogni aspetto della tua vita.
Servite il Signore con timore, e gioite con tremore (Salmo 2:11)
SERVIRE DIO CON TIMORE
Il timore di Dio non è paura di Lui, ma il profondo sentimento di rispetto che si nutre nei Suoi confronti. Chi conosce il Signore ha nel cuore il forte desiderio di piacerGli in ogni cosa e onorarLo in ogni aspetto della sua vita. La vita dei credenti è caratterizzata dal sevizio che rendono a Dio quale espressione d’amore e di riconoscenza per quello che Egli è e ha fatto nella loro vita. Il servizio dei credenti non è il frutto delle loro vedute personali o l’imposizione di qualcuno, ma l’ubbidienza alla volontà di Dio espressa nella Sua Parola. Ogni servizio reso dai credenti al Signore, è accompagnato dal sentimento di amore e rispetto profondi per Lui. Il timore di Dio nel servizio che Gli viene reso è una via insostituibile che deve essere percorsa da tutti coloro che Lo servono. Non importa quale servizio Dio ti chieda di svolgere, l'importante è appartenergli per mezzo della scelta di fare di Lui il proprio personale Salvatore. Il servizio sarà la naturale conseguenza dell'amore per Gesù.
Ma il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure si fortifica sempre più. (Giobbe 17:9)
VERO PROGRESSO
Le avversità e le difficoltà incontrate nel cammino della vita possono fermare la corsa anche dei più forti. Sono molti coloro che si fermano a causa dei venti contrari che soffiano senza risparmiare nessuno. Lo scoraggiamento causato dai problemi può fermare il cammino dei più valorosi. È possibile proseguire nel cammino della vita nonostante le difficoltà e le avversità? Sì, purché si proceda secondo la via tracciata da Gesù il Figlio di Dio e rivelata attraverso la Sacra Scrittura. Dio elargisce, a chi confida in Lui e dipende da Lui in ogni cosa, le forze necessarie per progredire spiritualmente. Rimanere saldi nel cammino della fede è determinante per arrivare fino alla fine. Conservarsi integri è indispensabile per ricevere le energie sufficienti per procedere con perseveranza. Indipendentemente dal punto nel quale ti trovi, da ora in poi cammina insieme a Gesù e vai avanti sorretto dalle forze che Egli di donerà. Troverai forse ancora difficoltà nel futuro, ma non sarai più solo ad affrontarle.
Siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera che il tuo servo ti rivolge adesso... (Neemia 1:6)
DIO ASCOLTA
Chi non si rivolge a Dio in preghiera non troverà la risposta alle proprie necessità. I fattori che allontanano l’uomo dal rivolgere a Dio la propria supplica possono essere diversi: la mancanza di fede e la non conoscenza di Dio esimono le persone dal pregare il vero Dio. L’idea errata che la supplica possa essere rivolta attraverso degli intermediari impedisce chi prega di arrivare a Dio. L’illusione di poter fare da soli o con l’aiuto degli uomini produce dei grossi fallimenti. Chi invece si accosta a Dio per mezzo dell’unico Mediatore, Gesù Cristo il Figliolo di Dio, si rivolge a Colui che ascolta e risponde alle preghiere. Dio non è sordo o insensibile alla preghiera di chi si trova nella necessità e desidera conoscerLo. Egli aspetta che l’uomo si rivolga a Lui con sincerità di cuore presentandogli con fede e certezza ogni richiesta. La fede in Dio non sarà mai delusa e le suppliche rivolte al Signore saranno esaudite; Dio ascolta chi Lo prega e opera potentemente in loro favore.
Le Sue compassioni sono immense (1° Cronache 21:13)
COMPASSIONI IMMENSE
L’idea che l’uomo ha di Dio non sempre corrisponde alla realtà. Sono molti coloro che credono che Dio sia pronto a punire chi pecca senza possibilità di riscatto o che aspetti con piacere che l’uomo sbagli per colpirlo con qualche flagello. La Bibbia, invece, ci presenta un Dio compassionevole, pronto a perdonare chiunque si ravvede dei propri peccati, Gli chiede perdono per i meriti e l’opera compiuta da Gesù. Se riconosci di aver peccato e offeso Dio sappi che soltanto rivolgendoti a Lui per invocare la Sua grazia e il Suo perdono potrai essere perdonato da ogni peccato. Non basarti sulla tua giustizia, la Scrittura afferma che “non c’è nessun giusto, neppure uno”. Non sperare di essere gradito a Dio per le tue buone opere, la Bibbia dichiara che “non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti”. Ma rivolgiti a Dio per quello che Egli è: compassionevole. Le Sue compassioni sono immense, se ti rivolgi a Lui, Gli chiedi di perdonarti, Egli lo farà perché ti ama e ti manifesta la Sua bontà.
Altro...
Torna indietro, e di' a Ezechia, principe del mio popolo: “Così parla il Signore, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco... (2° Re 20:5)
DIO VEDE E PROVVEDE
È bello e interessante sapere che il Signore è il Padre Celeste che si muove a compassione per i Suoi figli. Egli lo ha fatto per Ezechia, come abbiamo letto nel testo della meditazione, lo fa ancora oggi perché fedele alle Sue promesse. L’esperienza fatta dal re Ezechia evidenzia tre cose importanti. Prima di tutto possiamo considerare che il Signore udì la preghiera che il re Gli elevò con tutto il cuore. Andiamo con a Lui con fede perché Dio ascolta le preghiere che Gli rivolgiamo quando sono fatte con sincerità di cuore. Inoltre, possiamo considerare che Dio vide le lacrime che Ezechia versò. Chi soffre e nell’angoscia si presenta a Dio versando alla Sua presenza lacrime di dolore, troverà sempre la Sua compassione. Infine possiamo considerare che il Signore promise che avrebbe guarito Ezechia. Dio guarisce il corpo e l’anima di chi per fede si affida a Lui. qualunque dolore possiamo affrontare, Egli vede in quale condizione ci troviamo e provvede operando potentemente nella nostra vita.
Eliseo le disse: «Che devo fare per te?... (2° Re 4:2)
CHE DEVO FARE PER TE?
La storia dalla quale abbiamo tratto il versetto per la meditazione di oggi è particolarmente triste. Una donna, madre di due figli, rimase vedova e non sapeva come far fronte ai propri debiti perché il suo creditore le chiese di avere i figli come schiavi. La situazione era particolarmente difficile e la donna, non sapendo come risolvere il problema con le proprie poche risorse, si rivolse al profeta Eliseo per essere aiutata. Le sue aspettative non furono deluse, Dio operò un miracolo, la donna riuscì a far fronte ai suoi debiti e a non perdere i figli. La domanda che le venne rivolta è particolarmente incoraggiante per coloro che si trovano ad affrontare prove e difficoltà e non sanno come uscirne. Bisogna affidarsi al Signore, confidare in Lui con tutto il tuo cuore e alla domanda: “Che devo fare per te?”, chiedere a Lui ciò che desideriamo che Egli compia nella nostra; Egli opererà potentemente. Non avere dubbi, anche se la situazione nella quale ti trovi è particolarmente difficile: Dio può cambiare le cose.
...espresse il desiderio di morire, dicendo: «Basta! Prendi la mia anima, o Signore, poiché io non valgo più dei miei padri! (1° Re 19:4)
NON DIRE BASTA
Il profeta Elia era particolarmente scoraggiato. Era solo, indifeso, ricercato e in pericolo di morte, questo generò paura nel suo cuore e dubbi nella sua mente. Che cosa poteva fare in una condizione così difficile un uomo indifeso e solo? Preso dalla disperazione e dal terrore espresse il desiderio di morire. Egli non aveva le forze per andare avanti, per affrontare i nemici e reagire in quella situazione nella quale si trovava soltanto perché aveva onorato Dio. Quante volte anche noi, non perché abbiamo commesso degli errori, ma soltanto perché abbiamo agito secondo il volere di Dio, ci troviamo in situazioni particolarmente difficili e non sappiamo più cosa fare! Se tu come Elia ti trovi nello scoraggiamento e come il profeta, l’unica parola che riesci a pronunciare è “basta!” Alza lo sguardo verso Dio, Egli sa dove ti trovi, conosce la sofferenza del tuo cuore ed è pronto a soccorrerti. Non dire basta, ma chiedi che Dio operi ancora in tuo favore ed Egli ti soccorrerà come fece con Elia.
Solo temete il Signore e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore... (1° Samuele 12:24)
PRINCIPIO CARDINE
Samuele era alla fine del suo compito di giudice di Israele. Prima di lasciare il suo incarico rivolse al popolo un importante messaggio da parte di Dio. Nel suo discorso egli indirizzò agli Israeliti un "principio biblico cardine" che se seguito avrebbe prodotto grande benedizione: temere il Signore. Il timore di Dio non deve essere confuso con la paura di Dio, ma è quel profondo e grande rispetto del Signore e della Sua volontà che ci induce a ricercare sempre la Sua guida per agire sempre con lo scopo di onorarLo. Chi si accosta a Dio con umiltà, si rende conto di non essere degno di stare alla Sua presenza e di essere mancante in tante cose. Questo però non lo allontanerà da Lui, ma lo spingerà a chiedere il perdono dei propri peccati, a invocare la Sua grazia per mezzo di Gesù Cristo, Unico Mediatore tra Dio e gli uomini. Tutti coloro che hanno conosciuto il Signore, hanno nel proprio cuore un profondo rispetto e timore per Lui; e ciò sarà per loro un "principio cardine" immutabile.