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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

...la fede senza le opere è morta. (Giacomo 2:26)

L'EVIDENZA DELLA SALVEZZA

La salvezza realizzata dal credente si manifesta nella pratica. L'apostolo Giacomo afferma: "Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: 'Andate in pace, scaldatevi e saziatevi', ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere è per sé stessa morta" (Giacomo 2:15-17). Egli dice ancora: "Se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: 'Tu, siedi qui al posto d'onore; e al povero dite: 'Tu, stattene là in piedi', o 'siedi in terra accanto al mio sgabello', non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?" (Giacomo 2:2-4). Infine, Giacomo parla di prendersi cura del povero: "La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni" (Giacomo 1:27). Chi è salvato lo manifesta da come vive la fede in Cristo Gesù nella pratica!

...ciò che era impossibile alla legge ... Dio lo ha fatto, mandando il proprio Figlio... (Romani 8:3)

LA SALVEZZA

La Bibbia afferma: "Uno dei capi lo interrogò [Gesù], dicendo: "Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?" Gesù gli disse: "Vendi tutto quello che hai e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguirmi". Ma Egli, udite queste cose, ne fu afflitto, perché era molto ricco" (Luca 18:18, 22, 23). Quest'uomo aveva già ottenuto le tre "P" del successo: potere, prosperità e prestigio. Era un uomo razionale che non si perdeva in chiacchiere: "Che devo fare?" chiese con fiducia. Il modo stesso di porre la domanda ci suggerisce che era un uomo fiducioso di poter ottenere la vita eterna come, fino allora, aveva ottenuto tutto, cioè con i suoi sforzi personali. Egli forse aveva presupposto, erroneamente, di comprare l'ingresso in cielo ma solo un Dio dal cuore di pietra potrebbe vendere la salvezza a quanti se lo possono permettere. Caro lettore, se ancora non sei salvato, non fare in nessun modo affidamento su te stesso, sui tuoi meriti, ma rivolgiti a Dio e credi in Gesù Cristo invocando il Suo perdono, la Sua grazia e sarai salvato per i Suoi meriti.

Servite il Signore con letizia... (Salmo 100:2)

SERVIRE IL SIGNORE CON GIOIA

Paolo scrive: "Non colui che si raccomanda da sé è approvato, ma colui che il Signore raccomanda" (2° Corinzi 10:18). Qualora la nostra autostima fosse basata su tutt'altro che l'approvazione di Dio, non importa su cosa, allora non serviremo spinti dalle motivazioni giuste. Il nostro servizio non si deve basare sulle gratificazioni che ci vengono dalle persone che serviamo, bensì dall'obbedienza incondizionata a Dio. I veri servitori fedeli non ricercano titoli altisonanti e quando il loro lavoro lo richiede, indosseranno il distintivo con umiltà. L'unico, forse, che potesse vantarsi dei nomi era Giacomo, il fratello di Gesù. Quali credenziali! Immaginiamo di essere i fratelli di Gesù e crescere con Lui! Eppure quando dovette fare riferimento a sé stesso, si presentò semplicemente come "servo di Dio e del Signore Gesù Cristo" (Giacomo 1:1). Servire il Signore è la gioia del credente, e non ciò che fa per il Signore. Per chi serve Dio con umiltà e con le giuste motivazioni non ha importanza che cosa fa ma per chi lo fa, e questo gli consente di "servire il Signore con gioia".

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù. (Filippesi 2:5)

LO STESSO SENTIMENTO DI CRISTO

Chi desidera servire Dio si deve concentrare più sui propri sentimenti che su quello che è chiamato a fare. Molte delle cose che facciamo, le compiamo per la nostra gratificazione personale. Alle volte serviamo per essere ammirati o per raggiungere i nostri obiettivi. I veri servitori non usano Dio per raggiungere i propri scopi ma permettono che sia Dio a usarsi di loro per raggiungere i Suoi. Dio è sempre più interessato al tuo atteggiamento piuttosto che ai tuoi successi. Il re Amasia, per esempio, perse il favore di Dio perché "Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, ma non di tutto cuore" (2° Cronache 25:2). Gesù ha avuto dei sentimenti completamente diversi rispetto a quelli di Amasia. Per questo motivo la Parola di Dio ci chiede che nel servizio che rendiamo al Signore possiamo essere caratterizzati "dallo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù". Serviamo Dio in tutto quello che Lui ci chiede di fare curando soprattutto i sentimenti che ci animano "sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore" (Efesini 6:8).

..."se non ti lavo, non hai parte alcuna con me". (Giovanni 13:8)

UN SERVIZIO UMILE

Gesù "si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: 'Capite quello che vi ho fatto? Vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore" (Giovanni 13:4, 5, 12, 13). Ciò che fece Gesù ci consente di osservare due cose in particolare. Prima di tutto che servire il Signore significa servire gli altri. Il servizio che il credente rende a Dio è rivolto vero gli uomini. In secondo luogo chi serve il Signore lo deve fare sempre con umiltà, seguendo l'esempio del Divino Maestro. Gesù, pur essendo il Figlio di Dio si chinò a lavare i piedi dei discepoli. Seguiamo il Suo esempio: "Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi" (Romani 12:16).

...siate pieni di affetto gli uni per gli altri. (Romani 12:10)

SII PIÙ COMPRENSIVO

Spesso il motivo per cui alcuni rapporti interpersonali si guastano, non è la divergenza di opinioni, bensì la mancanza di comprensione. Per quale motivo le persone non sono comprensive? Prima di tutto a motivo dell'egoismo. L'apostolo Paolo scrive: "Siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara per rendervelo reciprocamente". Il secondo motivo è la mancanza di fiducia. Il pregiudizio è spesso la paura di quello che non vogliamo provare o capire. Infine, le differenze. Un Presidente degli USA del passato disse: "Quando comprendiamo il punto di vista di una persona e ciò che sta cercando di fare, scopriremo che sta soltanto cercando di realizzare quello che ritiene giusto". Ci aiuti il Signore in modo che possiamo essere sempre comprensivi nei confronti degli altri e incoraggiare tutti coloro che necessitano di un aiuto. Chi agisce per il bene del prossimo onora Dio e ubbidisce alle parole di Gesù quando dice: "Amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo" (Luca 6:35).

...ho reso la mia faccia dura come la pietra e so che non sarò deluso. (Isaia 50:7)

RISOLUTEZZA

Non riusciremo in quello che desideriamo fare se non ci mettiamo passione con un cuore ben disposto e se non agiamo secondo la volontà di Dio: "Il mio cuore è ben disposto ..." (Salmi 57:7). "Ben disposto" significa che l'impegno preso è saldo come una roccia. Gesù, in piedi di fronte a Pilato, che lo stava giudicando, disse: "Io sono nato per questo e per questo sono venuto nel mondo" (Giovanni 18:37). Il credente che desidera fare in ogni cosa la volontà di Dio deve essere una persona risoluta. Le difficoltà, le opposizioni, i problemi non devono costituire un impedimento. La determinazione per andare avanti e per fare ciò che il Signore richiede non è figlia della forza di carattere, ma è il risultato dell'opera dello Spirito Santo nella vita del credente. Il profeta Isaia afferma di aver "reso la sua faccia dura come la pietra" perché desiderava ad ogni costo agire secondo la volontà di Dio anche a costo di mettersi contro a chi non desiderava onorare il Signore. Non avere paura degli uomini, ma temi il Signore e fai ciò che la Sua Parola richiede in modo che Egli sia onorato.

...prendi il largo... (Luca 5:4)

FIDATI DI GESÙ

La realizzazione delle promesse di Dio per la nostra vita è sempre in relazione alla fede che poniamo nella Persona e nell'Opera di Cristo Gesù secondo la Parola di Dio. Gesù disse a due non vedenti che avevano riposto in Lui la loro fiducia: "Vi sia fatto secondo la vostra fede" (Matteo 9:29). La grandezza della tua fede e della tua fiducia in Dio determina il risultato della Sua opera per la tua vita. Un personaggio del passato disse: "Intraprendi un compito difficile, ti farà certamente bene, ma se non provi a fare qualcosa che non hai provato prima, non crescerai mai". Per poter realizzare l'opera di Dio nella propria vita è indispensabile ubbidire alle parole di Gesù così come fece l'apostolo Pietro al comando del Maestro di "prendere il largo e calare le reti per pescare". In altre parole quello che Gesù ci chiede è che ci fidiamo di Lui e della Sua Parola senza avere dubbi o riserve. La tua raccolta sarà direttamente proporzionale a ciò che avrai seminato, ecco perché Gesù disse a Pietro: "Prendi il largo". Per fede agisci secondo la Parola di Dio e realizzerai la risposta alle tue preghiere.

Gesù disse: "Togliete la pietra!"... (Giovanni 11:39)

TOGLIERE LA PIETRA

Un grosso masso bloccava l'ingresso della tomba di Lazzaro. Gesù, prima di richiamarlo in vita, ordinò: "Togliete la pietra!". In queste parole c'è una lezione importante da imparare: Dio ti restituirà ciò che hai perduto se sei disposto a rimuovere gli ostacoli che si frappongono fra te e Lui. Cosa c'era dietro quella pietra? Un cadavere, pure maleodorante! Non sperimenterai mai una vita nuova se non sarai disposto a farlo affrontando la realtà. Soltanto allora Dio ti restituirà ciò che la vita ti ha portato via. Davide in un momento particolare della sua vita scrisse: "Se nel mio cuore avessi tramato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. Ma Dio ha ascoltato; è stato attento alla voce della mia preghiera" (Salmo 66:18-19). Chi aiuta una persona con un problema non si sofferma soltanto sul fatto in sé stesso, bensì su ciò che ci può essere dietro "questa pietra". Il Signore desidera compere una grande opera per la tua vita, sei disposto a "togliere la pietra" e a permettere a Dio di occuparsi di ciò che sta dietro in modo che Lui possa intervenire per il tuo bene?

...Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché si adempisse la Scrittura... (Giovanni 19:28)

CRISTO È CREDIBILE

La vita di Cristo era stata annunciata dai profeti dell'Antico Testamento. Nell'intero suo arco Egli adempì circa quaranta profezie. Per quale ragione è importante specificarlo? Perché vi sono opinioni che mettono in dubbio la Sua nascita per opera dello Spirito Santo, la Sua Deità, i Suoi miracoli, la Sua resurrezione e il Suo imminente ritorno. Sappiamo che già ai tempi di Pietro sussistevano le stesse discussioni ed egli così scrive: "Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2° Pietro 1:16, 19-21).

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