Sabato
17 Novembre 2018
"Gesù le disse: 'Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà'." (Giovanni 11:25)
NON È UN LUTTO
Quando si parla di morte c'è sempre un sussulto e un'impressione ineguale, perché? Perché per l'istinto di conservazione vogliamo vivere: la vita è bella, ma purtroppo, oltre la vita c'è la morte, di questo tutti ne sono convinti. Nulla eviterà questo "passaggio" e nessuno ne è escluso, ma il nostro testo riporta le parole di Gesù: 'Io sono la resurrezione e la vita'. Se la parola morte o la vista d'essa ci porta dolore, la fede in Cristo acquieta il dolore della morte, ne garantisce la vittoria su di essa. La morte per chi crede in Gesù è solo un assopirsi momentaneo; passaggio obbligato per un risveglio migliore. Così parlò Gesù in occasione della morte di Lazzaro. 'Poi disse loro: "Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo"' (Giovanni 11:11). Si può dire che il nostro divino Redentore ha potenzialmente distrutto la morte e liberato coloro, che, per il timor della morte, erano per tutta la vita sottoposti a schiavitù (Ebrei 2:14-15). 'Io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede, è passato dalla morte alla vita.' (Giovanni 5:24). Credi tu questo?
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