Lunedì
05 Novembre 2018
"Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato?" (Isaia 53:1)
CHI HA CREDUTO?
L'uomo tende a dividere la società in classi diverse, separate dalle ricchezze, dall'educazione, dal sapere. Ma davanti a Dio, e riguardo all'avvenire eterno, non ci sono che due classi: i credenti e gli increduli. Per mezzo della Sua Parola Egli domanda: "Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato?". Voi, lettori, siete di quelli che hanno creduto? Non si tratta di grandi atti di devozione o di potenza; si tratta di rispondere a un appello che l'anima vostra percepisce. Numerosi, purtroppo, sono quelli che chiudono la loro mente e il cuore. Dio mi parlerebbe? Ho bisogno di Lui? Se mai proverò il bisogno di Lui, saprò ben cercarlo da me. "Chi ha creduto?". La domanda è individuale. Nel giorno in cui bisognerà render conto di quest'esistenza terrena, la domanda non sarà: Qual è stata la credenza del tuo ambiente, dei tuoi genitori, dei tuoi amici? Ma: Che cosa hai fatto della Parola di Dio che ti è stata annunciata? "Chi mi respinge - disse Gesù - ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno" (Giovanni 12:48). "Chi ha creduto?". "Io so in chi ho creduto", diceva l'apostolo Paolo (2Timoteo 1:12)
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