Il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri (Isaia 61:1)
UNA BUONA NOTIZIA
In Cristo Gesù il credente che si ravvede dei propri peccati invocando il perdono e la Grazia di Dio ottiene la giustificazione per fede. Agli occhi di Dio è "come se non avesse commesso il fatto", il peccato che Gesù cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio consente di realizzare la salvezza. Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l’umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo come sufficiente a ciò. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all’istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza. Non cercare qualche favore da Dio, ma accogli la Sua grazia. Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue conseguenze, volgiti con fede a Cristo ed Egli fascerà il tuo cuore spezzato.
Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa (Giovanni 15:11)
LA VERA GIOIA
La Parola di Dio insegna chiaramente che l’appagamento fornito dalle soddisfazioni materiali è provvisorio e superficiale, mai profondo né duraturo. La vera gioia non è procurata dalle cose che sono fuori di noi. Essa è qualcosa di profondamente spirituale, proveniente dalla comunione con Dio. Tale gioia risiede dentro di noi influenzando la sfera dell’anima e dello spirito, dei pensieri e dei sentimenti riflettendosi, di conseguenza, anche sul nostro corpo. La gioia completa è l’inappagabile allegrezza della presenza costante di Cristo e dell’approvazione divina nel nostro cuore. Questo è il ristoro che il salmista vuole esprimere, quando afferma: "Tu m'hai messo più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano" (Salmo 4:7). Pertanto, possiamo gioire anche quando le cose nella nostra vita sono spiacevoli, quando gli affetti umani ed i beni materiali sono carenti, e perfino quando le sofferenze fisiche persistono.
Non dire: "Renderò il male"; spera nel Signore, ed egli ti salverà (Proverbi 20:22)
VINCI IL MALE CON IL BENE
È facile rimanere tranquilli quando noi e le persone che amiamo viviamo sereni e senza difficoltà. A volte, però, accadono cose inaspettate nella nostra vita, eventi non previsti toccano la nostra esistenza e provano il nostro carattere. Atti di prepotenza, truffe e offese mettono alla prova la nostra pazienza e turbano la nostra serenità. Forse hai appena subito un grave torto: non meditare di ripagare con la stessa moneta, non lasciarti andare a rivalse avventate. Lascia che sia Dio, l’Onnisciente Giudice e Sovrano dell’universo, a fare giustizia. Quanto a te, segui l’esortazione biblica: "Non rendete ad alcuno male per male... non fate le vostre vendette… Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo. Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene" (Romani 12:17, 19-21).
Gesù rispose e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto (Giovanni 4:10)
CONOSCERE GESù
Purtroppo, molte persone, ancora oggi, pongono in primo piano ciò che è di secondaria importanza, ignorando che il bene supremo per l’uomo viene da un’unica Fonte: Gesù Cristo. Se l’uomo conoscesse il suo estremo bisogno spirituale non perderebbe tempo, ma chiederebbe subito di ricevere il prezioso dono che Dio offre, cioè la salvezza eterna. Nel dialogo tra Gesù e la Samaritana emerge, tra altri particolari, la necessità della confessione del proprio peccato come condizione indispensabile per ricevere il dono della salvezza. Quante volte Gesù ha incrociato la tua strada, con l’intento di rivelarsi alla tua vita ed offrirti l’acqua che soddisfa l’anima, ma non hai voluto approfittare dell’occasione; hai cercato di deviare il discorso da ciò che ti toccava nel vivo, senza immaginare quale benedizione Egli ti riservasse. Oggi, però, non lasciare che un altro giorno trascorra senza aver attinto a questa meravigliosa fonte.
Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto (Giovanni 21:23)
VERITà DIVINA E VOCI UMANE
Nelle tue convinzioni forse sei sincero, ma se non conosci la volontà divina ti stai ingannando. Se ascolti la Parola di Dio, ma la "pieghi" alle tue idee stai finendo fuori strada. Dobbiamo riconoscere come spesso siamo inclini a credere che il Signore debba operare sempre in maniera eclatante e non riusciamo ad accettare che, nella fedeltà alla Sua Parola, Egli ci garantisce il "miracolo" della provvidenza quotidiana. L’errore spesso viaggia più veloce della verità e può sviarci dove Dio non ci ha chiamato, farci aspettare quel che Egli non ha promesso o ad affaticarci intorno a ciò che non ha mai chiesto di fare. Forse, senza nemmeno saperlo, oggi ti trovi dinanzi ad un bivio e devi decidere quale voce seguire: chiedi al Signore di illuminarti sulla Sua volontà mediante la Scrittura. Fai come i credenti di Berea che, pur fidandosi di Paolo, confrontavano la sua predicazione con le Scritture, per assicurarsi che corrispondesse alla Parola di Dio (cfr. Atti 17:11).
Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un'antenna... se questi guardava il serpente di rame, scampava (Numeri 21:9)
L’ANTIDOTO DIVINO
Il serpente bronzeo, elevato su una lunga asta di legno, è una prefigurazione del sacrificio di Cristo, innalzato sulla croce (Giovanni 3:14,15). L’unico antidoto indicato da Dio è Colui che non ha mai conosciuto peccato ed è stato fatto peccato per noi, presso il Calvario. Soltanto Cristo è l’antidoto per le contaminazioni di questo mondo corrotto e sofferente, aggredito dalle conseguenze della ribellione a Dio. Forse non potrai impedire che queste serpi ti mordano, ma puoi evitare che ti iniettino la loro venefica influenza. Come Mosè, non sempre puoi sottrarti ai colpi di ingiuste critiche pungenti, ma fissando lo sguardo sul Signore, il "siero" del Suo amore annienterà il germe dell’odio, impedendogli di scorrere nei tuoi pensieri. Non ricorrere a tue soluzioni, ma fermati per mirare Gesù, che si è fatto peccato anche per te, è stato innalzato sulla croce del Calvario ed è stato trafitto per darti vita eterna. Basta uno sguardo di fede.
O Signore, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò (Salmo 5:3)
PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO
Lo Spirito Santo, in questo brano della Scrittura, ci insegna un principio fondamentale per iniziare nel migliore dei modi la giornata: presentare ogni cosa in preghiera a Dio. Il salmista "offre" a Dio la preghiera, quale primo appassionato impegno di ogni nuova alba. Al mattino, per impostare bene il giorno che abbiamo davanti, è fondamentale che ci rivolgiamo al Signore in preghiera per dargli la lode che Gli appartiene e ricevere la forza e la guida che soltanto Lui può dare. Inoltre, è importante che la Bibbia sia la nostra guida e che seguiamo le Sue indicazioni. La speranza dei credenti è il risultato della loro conoscenza del Signore. Tutti coloro che hanno creduto in Lui, che Gli hanno arreso la vita e si lasciano condurre dalla Sua mano, sono al sicuro e affrontano il presente ed il futuro in maniera più che serena. Caro lettore, inizia anche tu la giornata rivolgendoti a Dio e partirai "con il piede giusto". E andrai lontano.
So in chi ho creduto (2° Timoteo 1:12)
SAPERE IN CHI CREDERE
La fede che l’apostolo Paolo ha nel Signore va ben al di là del credere alla Sua esistenza storica. Egli ha riconosciuto in Gesù il Messia profetizzato nelle Scritture. Molti hanno accettato soltanto un complesso di dottrine, ma non hanno alcuna relazione personale con il Signore. Altri credono ad un Gesù che rispecchia l’immaginazione umana, ma non il pensiero di Dio, la Sua rivelazione. Purtroppo è antica la concezione del "dio fai da te", ma sia ringraziato Dio perché nell’Evangelo Egli ha reso possibile la nostra conoscenza viva di Cristo. Non c’è vaghezza nella fede biblica, bensì la profonda consapevolezza che proviene dall’aver realizzato quanto la Parola di Dio afferma su Gesù. Nel sacrificio di Cristo, ogni credente ha sperimentato il perdono dei peccati e continua a realizzare la Sua pace divina nel cuore; lo Spirito Santo, che dimora nella sua anima, testimonia in modo autorevole e vivificante della persona di Gesù.
Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove erano diretti (Giovanni 6:21)
GESù FA LA DIFFERENZA
Mentre il giorno declinava, i discepoli salirono su di una barca per raggiungere l’altra riva. Gesù non era con loro, quando una tempesta li sorprese. Essi continuarono a remare per circa sei chilometri, ma non c’era modo di raggiungere l’altra riva. Mentre erano senza speranza furono raggiunti dal Signore che andò a loro camminando sul mare. Come i discepoli, così ognuno di noi sta affrontando la "traversata" nel mare, talora burrascoso, di questa vita. Alcuni sono senza Cristo, contando unicamente sulle loro forze. I venti contrari che incontrano, diventano ostacoli invalicabili che portano alla deriva e al naufragio. Altri, dopo avere tentato di affrontare il viaggio da soli, hanno aperto il cuore alla fede lasciando così il timone della loro imbarcazione al Signore. Caro amico, forse stai remando controvento, nel buio e ti ritrovi da solo: perché non scegli oggi il piacere di dipendere da Cristo? Fai entrare Gesù "nella tua barca" e "subito" si vedrà la differenza. Osserverai come con Lui si giunge alla riva desiderata.
Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami, e conosci i miei pensieri (Salmo 139:23)
LA CONOSCENZA DI DIO
Dio ha una profonda e perfetta conoscenza di tutte le cose e di tutti gli individui. Ciò suscita diversi atteggiamenti negli uomini, secondo la condizione spirituale di ciascuno. Davide, l’uomo "secondo il Suo cuore", che conosce Dio e lo adora, è invece benedetto da questa rivelazione del carattere divino. Egli, infatti, non dubita che Dio sappia ogni cosa, ma gioisce e, al contempo, stupisce di questo Suo attributo, confidando nell’Onniscienza del Signore per essere purificato e preservato dal peccato. Essa è per lui fonte di consolazione e di sicurezza. Il fatto che "il Padre vede nel segreto" fa ridere i beffardi, ma è la consolazione di chi, trovandosi in necessità, invoca Dio con semplicità di cuore. Il desiderio di ogni figlio di Dio è quello di piacere al Padre, di non offenderlo. Per questo non teme di essere scrutato da Lui. Il fatto che Dio ti vede e sa tutto della tua vita non sia per te una minacciosa irruenza, ma una preziosa fonte di benedizione!
Altro...
Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 14:6)
LA VIA PER LA VITA
A chi onestamente desidera sapere come ottenere la salvezza, è lo stesso Salvatore a fornire la risposta sicura. Quelli che bramano la vita eterna, apprezzandola più dei piaceri mondani, trovano rassicurante soddisfazione nelle promesse del Principe della vita, che ancora afferma: "…Io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza" (Giovanni 10:10; N.R.). Chiediti quale cammino stai percorrendo, che dottrine stai credendo e quale vita stai vivendo. La via per ottenere la riconciliazione con Dio, non è la via di una religione, per quanto antica possa essere; non è la via di un’organizzazione umana, per quanto imponente possa apparire; non è la via tracciata da un capo carismatico, per quanto eloquente possa sembrare. L’unico accesso per godere l’eredità dei figli di Dio è Cristo Gesù, accolto per fede quale personale Salvatore e Signore della nostra vita. Perché indugi ancora?
Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8)
L’IMMENSO AMORE DI DIO
L’amore umano, anche quando raggiunge le sue massime espressioni, è pur sempre imperfetto e limitato. Solamente l’amore di Dio è infinito. La sua grandezza non può essere misurata, ma è stata mirabilmente dimostrata quando Gesù, l’Unigenito di Dio, ha sacrificato la Sua vita innocente sostituendosi agli uomini nel subire la giusta condanna per il peccato. Dio ama tutti gli uomini indistintamente, anche quando sono spiritualmente lontani da Lui e vivono immersi negli abissi del peccato. Tuttavia, sarebbe poco utile per noi sapere che Dio ci ama di tale infinito amore, se poi non Gli apriamo il cuore lasciandoci pervadere da esso. Forse fino ad ora hai negato o sminuito l’amore di Dio, perché non riesci a fidarti. O, forse, pensi di essere la persona meno adatta ad essere amata da Lui. Rivolgiti al Signore in questo momento, chiedendogli di perdonarti e purificarti. Egli ti mostrerà "quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo" (Efesini 3:18).
Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo (Atti 7:51)
UN’AMARA RESISTENZA
Sono parole rivolte da Stefano, il primo martire della Chiesa, ai capi religiosi e politici del suo tempo. Sebbene la Parola di Dio sia capace di mettere la coscienza dinanzi alle sue responsabilità, ogni persona può resistergli. Tale ostinazione indurisce il cuore, rendendolo sempre meno sensibile alla voce di Dio e ad ogni scrupolo morale. Forse il Signore da tempo sta toccando il tuo cuore, chiamandoti a ravvedimento, ma stai lottando contro la Sua profonda opera di convinzione. Ti accorgi che questa resistenza ti rende sempre più irascibile, aggressivo o insensibile e apatico verso chi, preoccupato della tua condizione spirituale, ti parla con amore? Non soltanto i profeti rimasero inascoltati, ma perfino il Figlio di Dio! Egli non fu accolto, ma condannato e crocifisso. Eppure, risorto dalla morte, Gesù continua ad offrire il Suo "dolce giogo" agli uomini di collo duro, affinché camminino con Lui, ricevendo il Suo riposo (cfr. Matteo 11:29, 30). Non continuare a recalcitrare contro la Parola di Dio, soffocando la voce dello Spirito Santo: fai di Cristo il tuo Signore, la tua Guida e troverai vera pace.
Poiché tutti costoro hanno gettato nelle offerte, del loro superfluo; ma costei, del suo necessario, ha gettato tutto quanto aveva per vivere (Luca 21:4)
AMARE E DARE
I discepoli sono certamente affascinati vedendo i ricchi offrire cifre rilevanti. Giunge poi una povera vedova che mette nella cassa soltanto due spiccioli. Se guardiamo l’offerta più che l’offerente, la donazione della vedova è insignificante. Tuttavia Dio non si lascia distrarre dall’esteriorità. L’uomo vuole sempre apparire in tutto ciò che fa e valuta gli altri con la stessa superficialità. Il Signore invece, esamina e giudica i sentimenti del cuore. La lezione di Gesù ai discepoli non attiene tanto al dare quanto all’amore. La vedova poveretta non aveva altro che due spiccioli, ma il suo cuore era colmo d’amore per la casa di Dio. Sostenere il culto, per un Giudeo credente significava non soltanto partecipare all’adorazione, ma mantenere quel tempio nel quale si sarebbe manifestato il Messia tanto atteso. Caro amico, Dio non cerca i tuoi soldi, ma il tuo cuore, sei disposto a darglielo oggi stesso?