Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta (Ebrei 12:1)
LA GARA DELLA FEDE
La vita è paragonabile a una gara. Anche il credente intraprende la gara della fede sostenuto dallo stesso entusiasmo! Tutto sembra bello, facile, il traguardo sembra a portata di mano, le difficoltà sembrano insignificanti, ma spesso però scopriamo giorno dopo giorno che gli ostacoli sono più grandi, i combattimenti più aspri di quanto avevamo immaginato. A volte ci capita di rallentare il passo, altre volte sperimentiamo cadute e perfino battute di arresto. Ci accorgiamo allora che le difficoltà hanno scalfito l’iniziale entusiasmo e hanno lasciato dolorose ferite. Quale meraviglia però nel constatare che, proprio quando le forze sembrano esaurirsi e siamo tentati ad abbandonare la gara, un amico forte e generoso si affianca a noi e ci sostiene nei tratti più impervi e difficili. E se proprio siamo esausti, ci sorregge e ci porta sulle sue braccia amorevoli. Questo amico ha un nome: Cristo Gesù. Appoggiati a Lui che ti sostiene ogni giorno con la Sua forza e concluderai la tua gara da vincitore.
La donna gli disse: Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete... (Giovanni 4:15)
LA SETE DELL'ANIMA
Dissetarsi è uno delle necessità primarie per l’uomo. Un giorno Gesù si fermò presso un pozzo per parlare con una donna venuta ad attingere acqua e fece un’affermazione sorprendente: “Chi beve di quest’acqua avrà sete di nuovo, ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete”. Queste parole colpirono la donna che, attenta alle sue necessità fisiche, non seppe coglierne immediatamente la portata, ma Gesù la guidò ad esaminarsi più a fondo e considerare la sua necessità spirituale: la sete della sua anima. Anche noi, come quella donna, abbiamo sete e cerchiamo ristoro per la nostra anima arida e riarsa da fonti inadeguate. Soltanto Gesù è la fonte di acqua viva che può dissetare il nostro cuore. Il Signore, attraverso le pagine della Bibbia estende ad ogni uomo lo stesso invito: “Chi ha sete venga a me e beva”. Come quella donna accostiamoci a Gesù chiedendogli: “Dammi di quest’acqua affinché io non abbia più sete”, e sperimenteremo il profondo ristoro che Gesù vuole donare alle anime nostre.
Tutte le fonti della mia gioia sono in te (Salmo 87:7)
IL SEGRETO DELLA FELICITÀ
L’uomo è perennemente alla ricerca della felicità, ricerca che spesso rimane disattesa. Molto si è scritto sulla gioia, ma esiste un libro che è in grado di dare una risposta a questo profondo bisogno del cuore dell’uomo: la Bibbia, la Parola di Dio. Essa sa dare consigli veri perché è stata ispirata da Colui che ha creato il cuore dell’uomo e, di conseguenza, ne conosce ogni sussurro e palpito. Dio, infatti, ben conosce la causa dei nostri turbamenti, dolori e ne conosce l’unica soluzione. Il problema dell’uomo è che egli si è allontanato da Dio, l’unica fonte della gioia. Ha escluso dalla propria vita proprio Colui che poteva soccorrerlo e benedirlo. Ma esiste una soluzione: tornare a Dio con tutto il cuore. Dalle parole della Bibbia il Signore ci invita a tornare a Lui, unica fonte di vita e gioia. Accostiamoci quindi a Lui con tutto il nostro cuore, la nostra vita sarà rinnovata, inondata da una gioia infinita e potremo finalmente affermare: “Tutte le fonti della mia gioia sono in te”.
Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell'olio (Giovanni 12:3)
UNA CASA PIENA DI PROFUMO
La Parola di Dio narra di una donna che mostrò la propria devozione a Gesù ungendo i Suoi piedi con olio profumato. La simbologia biblica identifica il profumo con la preghiera: un prezioso aroma che si eleva verso l’alto similmente all’elevarsi dal nostro cuore di preziosi aneliti verso Dio. Ma quali aromi si elevano dal nostro cuore a Dio? L’aroma della lode: il riconoscimento della Sua grandezza e maestà, il sentimento di stupore e ammirazione di fronte alle Sue perfezioni. L’aroma del ringraziamento: la gratitudine che sgorga da un cuore riconoscente per gli innumerevoli benefici ricevuti dalla Sua mano. L’aroma dell’adorazione: un cuore rapito dall’incanto della Sua meravigliosa persona. Ma soprattutto l’aroma di Cristo, unico tramite che ci permette di essere accettati da Dio e accolti alla Sua presenza. La donna del racconto offrì a Gesù quanto di più prezioso possedeva. Seguiamo il suo esempio offrendo a Dio i più preziosi aneliti del nostro cuore e anche la nostra casa sarà piena di profumo.
È bello celebrare il Signore e cantare le tue lodi, o Altissimo; proclamare al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte (Salmo 92:1,2)
LA FEDELTÀ DI DIO DURANTE LA NOTTE
La notte della quale parla il salmista sono i momenti di prova, di malattia, di difficoltà che tutti noi prima o poi incontriamo. In quei momenti di tenebre possiamo essere vinti dalla disperazione, dalla paura e dalla solitudine. Che cosa possiamo fare? Considerare prima di tutto che Dio è fedele. Egli è sempre fedele con noi e, come afferma la Scrittura, Egli rimane fedele anche quando noi siamo infedeli. La fedeltà di Dio è per noi una preziosa e sicura garanzia. In modo particolare possiamo sperimentare la Sua fedeltà ogni notte, cioè in ogni buia situazione. Durante la notte della malattia, della prova, della solitudine, dello scoraggiamento, della paura, dell’abbandono, del lutto; afferriamo questa grande verità e facciamola nostra: Dio è fedele e non deluderà coloro che vanno a Lui. In quale condizione ti trovi? Che cosa vorresti per la tua vita? Quali sono i desideri del tuo cuore? Puoi avere la certezza che Dio opererà per te in questo momento così difficile? Sì, perché Dio ti ama ed è fedele!
Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? (Luca 18:8)
VIVIAMO PER FEDE?
In almeno quattro occasioni la Parola di Dio usa l’espressione il giusto vivrà per fede, riferita ai credenti che hanno conosciuto Dio e vivono per la Sua gloria. La Scrittura inoltre afferma che senza fede è impossibile piacere a Dio e che la fede viene dall’udire la Parola di Cristo. Da questo possiamo concludere che la fede è una componente indispensabile per chi desidera conoscere Dio, e vuole gustare ogni suo bene. Se sei un credente, sei chiamato a vivere il tuo rapporto di comunione con Dio per fede. Essa deve essere riposta nella Persona, nell’Opera di Cristo e nella Parola di Dio. Chiediamoci con onestà e sincerità se abbiamo fede in Dio per quello che Lui è, se la nostra fiducia in Lui rimane inalterata anche nelle difficoltà che incontriamo nel corso della nostra esistenza. La fede ci fa credere l’impossibile; ci fa vedere l’invisibile; ci fa sperare l’insperabile, ma ricordiamoci sempre le parole di Gesù: “Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”
Siate allegri nella speranza, pazienti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera. (Romani 12:12)
PERSEVERANTI NELLA PREGHIERA
Alcuni vedono la preghiera come una sorta di penitenza, come se per mezzo di essa dovessero ingraziarsi Dio. Altri la considerano come un dovere, una necessità. Altri ancora, invece, fanno della preghiera il mezzo per sperimentare i benefici che Dio accorda alle Sue creature. Tu come consideri la preghiera a Dio? La preghiera, secondo l’insegnamento della Bibbia, è il mezzo che consente al credente di avere comunione con Dio. Attraverso di essa i figli di Dio hanno l’onore di rendergli la lode, l’adorazione e il ringraziamento perché lo conoscono e lo amano. Inoltre la preghiera offre al credente la gioia di presentargli ogni necessità della propria vita con la fiducia di realizzare il Suo intervento. Infine, sempre attraverso la preghiera, i credenti possono intercedere a Dio per le necessità di coloro che si trovano nella necessità, sapendo che il Padre celeste ascolta e risponde alle loro suppliche. È importante che ogni uomo creda in Gesù e viva una perseverante vita di preghiera.
siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera (Romani 12:12)
ALLEGRI NELLA SPERANZA
L’apostolo Paolo esorta i credenti che vivevano nella città di Roma quali destinatari della sua lettera e, di conseguenza, tutti i lettori della Sacra Scrittura ad essere allegri nella speranza. Tutti coloro che credono in Gesù e lo hanno accettato quale Salvatore e Signore della loro vita, hanno una grande speranza: il ritorno di Gesù per stare con Lui tutta l’eternità. La speranza del cristiano è forza nei momenti di debolezza, sostegno nei momenti difficili, consolazione nello scoraggiamento e guida nei momenti di smarrimento. Puoi quest'oggi affermare di avere questa meravigliosa speranza, di avere la certezza di camminare insieme a Gesù? A questa domanda puoi dare soltanto due risposte: o sì o no! Se la risposta è negativa, accetta il Signore nel tuo cuore come tuo Salvatore ed Egli sarà la tua Speranza, non ti lascerà e non ti abbandonerà mai. Se la risposta è positiva, continua a sperare in Lui e ad essere allegro nella speranza perché Gesù è la fonte della vera gioia e di ogni bene.
Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? (Luca 14:28)
UNA TORRE DA COSTRUIRE
Questo versetto della Parola di Dio non ci sta dando saggi consigli di amministrazione finanziaria, peraltro utili, bensì preziosi consigli spirituali. La Bibbia narra come, agli albori della storia, gli uomini iniziarono a costruire una torre. Apparentemente agirono con saggezza, formulando un progetto, calcolando i costi, stabilendo un programma di lavoro. Tuttavia dimenticarono la cosa più importante: non misero Dio al primo posto edificando sulla ribellione e sull’orgoglio. Quella torre rimase incompiuta affinché fosse un monito per tutti noi. La nostra vita è simile a una torre, un edificio che si eleva protendendosi verso Dio ma prima di iniziarne la costruzione siamo chiamati a valutarne i costi: siamo disposti a mettere Gesù al primo posto? Siamo disposti a seguirlo ogni giorno della nostra vita con umiltà e fedeltà? Questo è il costo che ci viene richiesto. Se tutto ciò sarà presente in noi la nostra vita sarà benedetta essendo edificata come una torre alta e stabile e nulla potrà farla cadere.
Al monte del Signore sarà provveduto (Genesi 22:14)
DIO HA PROVVEDUTO
Dal verso di oggi è tratto l'episodio in cui si narra di Isacco il quale un giorno salì su un monte; Dio aveva ordinato a suo padre Abramo di offrirlo in sacrificio; ed egli, con il cuore straziato dal dolore, si apprestava ad ubbidire a quell’ordine così grande. Ma quando Isacco fu posto sull’altare, la mano stesa di Abramo fu fermata: Dio aveva provveduto un sostituto. Tutto ciò prefigura una situazione analoga. Gesù saliva il monte del Calvario. Portava sulle spalle il legno della croce sulla quale sarebbe stato immolato. Questa volta però Dio non fermò la mano stesa su di Lui. Come mai? Dio non era più in grado di provvedere? Al contrario! Fu proprio attraverso quel sacrificio che Dio ha provveduto grazia e perdono per tutta l’umanità. Gesù è stato il sostituto di tutti quanti noi. Ha preso il nostro posto caricandosi dei nostri peccati. Quale grazia! Accostiamoci quindi a Lui con profonda gratitudine considerando l’enorme portata di quel sacrificio che ha provveduto salvezza per tutti noi.
Altro...
Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi...il vino nuovo va messo in otri nuovi (Luca 5:37,38)
VINO NUOVO IN OTRI NUOVI
Gesù disse: Il vino nuovo va messo in otri nuovi. Con questo, Egli non voleva dare consigli sulla conservazione del vino ma intendeva condurre coloro che lo ascoltavano a considerare il Suo nuovo insegnamento in contrapposizione alle forme cerimoniali e alle tradizioni religiose del suo tempo. Durante l’ultima cena Egli annunciò apertamente l’inaugurazione del Nuovo Patto. Gesù stava introducendo l’umanità in una nuova era di grazia alla quale ben si addice la simbologia del vino nuovo. Egli stava aprendo nuove opportunità di perdono, di salvezza e di grazia, “un vino nuovo che poteva essere contenuto soltanto da otri nuovi”, da persone rinnovate, che avrebbero realizzato una vita nuova. Se ti senti un otre vecchio, legato a formalismi religiosi incapaci di soddisfare il tuo cuore, sappi che Gesù ti offre un vino nuovo: la Sua grazia. Credi in Lui, accettalo nel tuo cuore e potrai essere un otre nuovo e potrai realizzare la vita nuova, piena di gioia e ricca di benedizioni, che Egli vuole donarti.
...poiché il Signore è un Dio che sa tutto e da lui sono pesate le azioni dell'uomo (1° Samuele 2:3)
PESATI DA DIO
Qualcuno ha fatto un’affermazione molto importante dicendo: “Dio non conta gli uomini, ma li pesa”. La bilancia di Dio è perfetta, Egli non sbaglia mai la Sua valutazione e sa tutto. Anche quest’oggi vogliamo salire sulla bilancia di Dio e lasciare che Egli scruti il nostro cuore, scandagli la nostra vita e giudichi il nostro operato. L’uomo, generalmente, cerca di piacere agli altri, avere il consenso della gente e vivere seguendo le proprie idee. Quante volte, però, ricerca la volontà di Dio, la Sua guida, la Sua approvazione? Ciò che veramente conta è ricercare attraverso la rivelazione della Bibbia, la Parola di Dio, il volere di Dio e sottomettersi a Lui affinché la Sua volontà sia fatta in noi. Esaminando sinceramente e in modo accurato la nostra vita, certamente emergeranno cose che devono essere abbandonate e altre cambiate, lasciamo che il Signore stesso operi in noi secondo la Sua volontà in modo da renderci come Lui ci gradisce ed esserGli accettati in ogni cosa e resi sempre più simili a Gesù.
Io so dove tu abiti...tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me... (Apocalisse 2:13)
DIO SÀ
Le parole del nostro testo, sono state rivolte dal Signore Gesù glorificato a dei credenti che in quel momento si trovavano in una grossa sofferenza e vivevano in un contesto molto difficile. Sapere che Dio sa chi siamo, quali sono i nostri sentimenti e in quale condizione ci troviamo, infonde nel nostro cuore una grande pace. Il Signore sa dove abitiamo, dove ci troviamo. Egli poggia il Suo sguardo benevolo sulla nostra vita, sa come e quando intervenire in nostro favore. Non dobbiamo avere paura o essere scoraggiati se stiamo attraversando una prova perché Dio sa. Tu che stai leggendo queste parole ti trovi in una grossa difficoltà e non sai cosa fare? Stai pagando le conseguenze dei tuoi errori e sei preso dal rimorso e dai sensi di colpa? Dio ti conosce perfettamente e sa dove ti trovi e desidera sostenerti, prendersi cura di te e operare in tuo favore. Affidati a Lui con tutto il cuore, invoca la Suo opera ed Egli che conosce ogni cosa della tua vita opererà in modo potente per te.
Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita (Proverbi 4:23)
CUSTODIRE IL CUORE
La preghiera elevata a Dio affinché il Signore possa custodire il cuore più di ogni altra cosa è una richiesta che ogni credente dovrebbe fare con sé stesso, sinceramente e con fervore al Padre celeste. Il cuore è la sede dei sentimenti, delle emozioni, dei pensieri. In esso e da esso ci sono le più grandi battaglie; è quindi fondamentale custodirlo, affidarlo al Signore perché Lui lo preservi, lo protegga. La necessità che il cuore sia custodito dal peccato, dal male, dal compromesso, da cattivi sentimenti è possibile se il credente fa proprie le parole del salmista il quale afferma: “Io ho riposto la Tua Parola nel mio cuore per non peccare contro di Te”. La Parola di Dio letta, meditata, ritenuta e messa in pratica costituisce per il credente l’antidoto al peccato e lo protegge da ogni forma di male e gli fa sperimentare la pace di Dio. Riponiamo la Parola di Dio nel cuore e custodiamolo perché il Signore sia onorato e la nostra vita vissuta per la Sua gloria e secondo la Sua volontà.