"Poiché il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina" (Salmo 1:6)
DIO CONOSCE
Noi siamo certi che Dio conosce ogni cosa. Dio conosce i nostri stati d’animo, le nostre perplessità, le nostre paure, le nostre angosce. Dio sa quando ci stiamo comportando male, sa quando ci stiamo per allontanare da Lui e quando invece la nostra via è vicina alla Sua. A volte ci sentiamo tristi e sconsolati, sembra che tutto il mondo ci casca addosso e non ci rendiamo conto del perché. Anche questo Dio lo sa, perché il nostro Dio sa tutto e vede tutto. Dio conosce le nostre vite ed è pronto ad intervenire se soltanto gliene diamo la possibilità. Nella Sua immensa giustizia e sapienza Dio conosce il profondo del cuore di ciascuno di noi e sa quello di cui abbiamo bisogno. Se ci abbandoniamo a qualcosa di cui non ci fidiamo, qualcosa che non conosciamo, abbiamo paura delle persone quando non sappiamo con quali intenzioni si avvicinano a noi. Abbiamo paura di Dio quando non lo conosciamo, ma Egli si è voluto rivelerà a noi in Cristo Gesù ed ora non siamo più schiavi ma siamo diventati Suoi figli.
"Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo" (Marco 8:11)
UN SEGNO
Gli uomini religiosi del tempo di Gesù non credevano che Lui era il Messia annunciato dai profeti e cercavano di metterlo alla prova con delle domande ambigue per screditarlo e riscontrare delle contraddizioni, ma Gesù che leggeva nei loro pensieri non cadeva certo nella loro trappola. La situazione, oggi, non è molto diversa, tutti accusano Dio delle malvagità che accadono nel mondo e non si rendono conto che tutto ciò è soltanto conseguenza del peccato e della malvagità dell’uomo. Molti, perciò, chiedono dei segni per poter credere che Dio esista, altri lo fanno per poter soddisfare dei desideri umani o solamente per curiosità. Come al tempo di Gesù le opere che Egli faceva erano già un segno della Sua Divinità, ma loro non lo capirono, allo stesso modo avviene ai nostri giorni. Noi possiamo scoprire la Verità spirituali leggendo la Bibbia e conoscere Cristo Gesù il Salvatore. L'opera di redenzione compiuta da Gesù sulla croce è il "segno" dell'amore di Dio per il peccatore.
"... E ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: "Vi è più gioia nel dare che nel ricevere"" (Atti 20:35)
IN PRIMA PERSONA
L’apostolo Paolo non si limitava ad insegnare soltanto ma si affaticava affinché la missione che Gesù gli aveva affidata fosse portata a termine nel migliore dei modi e soprattutto che, in nessun caso, si fosse trovato mancante. Dio affida un compito a ciascuno di noi; non ha importanza quello che facciamo, ma per chi lo facciamo. Noi siamo collaboratori di Cristo nella missione che Lui stesso è venuto a compiere sulla Terra. Noi non operiamo per essere salvati, ma perché le opere sono preparate davanti a noi che siamo salvati. Donare al povero e al bisognoso è un comandamento come non rubare e uccidere, che Dio ha dato al Suo popolo affinché lo mettesse in pratica ogni giorno. Nell’Evangelo di Matteo 25:42-46 è scritto: “Ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, fui straniero e non mi accoglieste, nudo e non mi vestiste; malato e in prigione e non mi visitaste; in verità vi dico che in quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me - questi se n’andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna”.
"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20)
IL SIGNORE È ALLA PORTA
Per chi non conosce ancora il Salvatore questo messaggio di Cristo alla Sua Chiesa rappresenta uno stimolo anche lui. Ma esso è indirizzato soprattutto ai credenti che vivono l’ultima fase della storia della Sua Chiesa. Dio nel Suo amore mette ciascuno in guardia contro la propria autosufficienza e la propria giustizia, che addormentano la coscienza e chiudono il cuore agli avvertimenti della Sua Parola. Gesù dice: “Tutti quelli che amo io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti". Lasciamoci riprendere e convincere di "tiepidezza" di "cecità", se non ché di "povertà" e questo permetterà al Signore di arricchirci della Sua grazia. Apriamo la porta del nostro cuore al Figliolo di Dio, Egli desidera cenare con noi per farci partecipi d’una allegrezza perenne; ci rivelerà i Suoi pensieri, ci comunicherà le Sue ricchezze, trasformerà la nostra vita come l’ha promesso. Accogli l'invito di Gesù che ti dice: "Abbiamo dunque zelo e ravvediamoci!" (Apocalisse 3:19).
"Il segreto del Signore è rivelato a quelli che lo temono, egli fa loro conoscere il suo patto" (Salmo 25:14)
I SEGRETI DI DIO
Dio non rivelerà mai i propri segreti ai Suoi nemici! Se l’uomo persiste nel peccato non potrà conoscere la volontà di Dio. Potrà sembrare un linguaggio misterioso e incomprensibile quel che noi ti presentiamo come meditazione di oggi, ma in realtà il verso biblico, alla luce delle Scritture, è molto semplice. Nei Vangeli molti dei discorsi di Gesù sono presentati in maniera oscura da chi non credeva in Lui, ma ai Suoi discepoli spiega in privato ogni mistero. Leggiamo: "Io non vi chiamo più servi, ma amici"! In un episodio biblico leggiamo che Dio rivelò ad Abramo quello che avrebbe fatto: "Il Signore disse: 'Dovrei forse nascondere ad Abraamo quanto sto per fare'". Chi si arrende al Signore e alla Sua volontà realizza la Sua benedizione, la Sua guida e la Sua protezione. Dio manifesta la Sua disponibilità nei confronti dei credenti "rendendoli partecipi" dei Suoi piani. Caro lettore, affida la tua vita al Signore, confida in Lui con tutto il cuore e per certo Egli si prenderà cura di te rivelandoti il Suo piano per la tua vita.
"Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: "Tu non sei lontano dal regno di Dio"" (Marco 12:34)
IL REGNO DI DIO
Ogni volta che Gesù si trovava a contatto con la folla, come risposta alle loro domande, venivano dati dal Maestro i più disparati insegnamenti. Dal testo del versetto sopracitato il discorso cade sul “Regno di Dio”. Una verità insegnata da Gesù anche nella preghiera del Padre Nostro. Egli insegna che dobbiamo pregare perché "venga il Regno di Dio", il futuro Regno; ma al dottore della legge che aveva risposto a Gesù correttamente sulla questione dell’amore per il prossimo Egli dice: "Tu non sei lontano dal Regno". Il Regno viene a noi? Oppure, noi possiamo avvicinarci ad esso? Non dimentichiamo che Gesù ha detto anche che il regno di Dio è "dentro di noi". Il Regno di Dio è dove Cristo Gesù il Signore è presente, onorato e glorificato. Chi riconosce Gesù, e Lo accoglie nella propria vita, permettendoGli di regnare, riceve nel proprio cuore il Regno di Dio e Gesù ne diviene il Sovrano che signoreggia. Hai accolto Gesù nella tua vita? Se ancora non lo hai fatto, fallo in questo momento ed Egli diventerà il tuo Salvatore e Signore!
"Se uno pensa di essere qualcosa pur non essendo nulla, inganna se stesso" (Galati 6:3)
QUALE GLORIA?
Si racconta che un giorno un picchio era intento a forare la corteccia di un albero, quando il cielo si fece improvvisamente nero per l’avanzare di un temporale. Tuonava, ma il picchio continuava imperterrito il suo lavoro. Un fulmine colpì l’albero e lo ridusse in cento pezzi. L’orgoglioso volatile, rimasto in vita, volò dai suoi amici pennuti e gridò “salve, amici, venite a vedere cosa sono stato capace di fare, come ho ridotto quell'albero”! Questo picchio superbo ci fa pensare a quei tali che si gloriano di sé stessi. Senza Dio nessuno è capace di qualcosa e con le proprie forze non possiamo fare nulla. A qualunque condizione sociale apparteniamo, tutto ciò che abbiamo ci viene da Dio, ed è per la Sua gloria. Facciamo sempre nostre le parole della Scrittura: “Chi si gloria, si glori nel Signore” (1° Corinzi 1:31). Ricordiamoci che tutto quello che abbiamo è per la misericordia e provvidenza di Dio e a Lui vogliamo rendere sempre l'onore e la gloria.
"Nel principio Dio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1)
NEL PRINCIPIO
"Nel principio Dio... " E' con queste parole maestose che si apre il Libro dei libri, la Bibbia (Genesi 1:1). In tutto e dovunque è Dio che comincia. Comincia la creazione, testimonianza della Sua gloria e della Sua sovrana potenza: "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani" (Salmo 19:1). Egli comincia la storia dell'umanità con la creazione del primo uomo che non è, per quanto si dica, il prodotto di una lenta evoluzione ma una creatura: "Dio creò l'uomo a sua immagine" (Genesi 1:27). È a quell'uomo che Dio comincia a parlare. Lo ha posto in un giardino di delizie raccomandandogli una sola cosa: "Del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare" (2:17). L'uomo ha disobbedito. Dio lo interpella: "Dove sei?". Terribile domanda per un peccatore! E tu, lettore, dove sei? Forse, come Adamo fuggi lontano da Dio e ti nascondi. Che cosa hai fatto? Rispondi lealmente: “Sono colpevole”. E Dio ti mostrerà la croce dove Gesù ha espiato i miei peccati e tuoi.
"Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio" (Giovanni 1:1)
NEL PRINCIPIO
All'inizio dei tempi, Dio ha cominciato un'opera tramite la Sua Parola dando inizio così alla creazione. Ha parlato e le cose sono avvenute. Dio disse: "Sia la luce! E la luce fu" (Genesi 1:3). Dio disse: "Produca la terra! E così fu" (Genesi 1:11). In seguito Dio ha parlato al Suo popolo, ai Suoi profeti, ai Suoi servi, ai Suoi figli e ha continuato fino ai giorni nostri. Oggi a distanza di migliaia di anni Dio sta ancora parlando. Questa volta però, lo sta facendo attraverso questo foglietto, ti sta dando l'opportunità di ascoltare la Sua Parola, come era dal principio. Se tu glielo permetterai, Egli si rivelerà a te, e sentirai anche tu la Sua voce. ApriGli il tuo cuore e da Sua creatura diventerai un Suo figlio e la potenza della Sua Parola ti trasformerà, esattamente come ha trasformato le tenebre in luce. Oggi per te può essere un nuovo inizio, con una nuova mente e un nuovo cuore per abbandonarti nelle Sue mani e credere fermamente in quello che Egli ha detto per fare la Sua benedetta volontà.
"Di tutte le buone parole che il Signore aveva dette alla casa d'Israele non una cadde a terra: tutte si compirono." (Giosuè 21:45)
OGNI COSA
Quello che Dio promette, mantiene, sempre. Tutto quello che aveva detto a Mosé si compì, dall'Egitto all'arrivo alla terra promessa. Ogni promessa del Signore è una certezza che si realizza nella vita di chi crede in Lui e ha fede che la Sua Parola è verità. Certo non è facile credere in mezzo alle difficoltà, quando sembra che il mondo ci crolli addosso, quando tutto ci appare oscuro e privo di significato, quando non riusciamo a dare un senso alle cose che ci avvengono attorno. Spesso a parole riusciamo a dire di avere fede e di fidarci di Dio, ma all'atto pratico veniamo meno perché non vediamo umanamente una via d'uscita alla nostra situazione. In quei momenti solo la nostra devozione al Signore può venirci incontro. Il nostro carattere, il nostro modo di essere possono essere un ostacolo alla realizzazione delle promesse di Dio nella nostra vita. Per ricevere bisogna credere. Spesse volte Gesù, durante il suo ministero terreno, disse a chi gli chiedeva qualcosa: "Ti sia fatto secondo la tua fede..." Chiediamo a Dio di accrescerci la fede, sapendo che la fede riesce a smuovere le montagne e la fede ci conduce a Lui.
Altro...
"E siccome continuavano ad interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: 'Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.'" (Giovanni 8:7)
SENZA PECCATO
Le parole pronunciate da Gesù a coloro che volevano lanciare le pietre contro l'adultera ci risuonano nella mente e ci fanno riflettere su quanto siamo pronti a giudicare quello che fanno gli altri senza prima prendere in considerazione quello che facciamo noi stessi. La vita di ogni giorno ci porta a emettere giudizi e sentenze sul nostro prossimo senza considerare minimamente che quelli che stiamo giudicando, probabilmente sono meno peccatori di noi. Siamo portati a considerare gli sbagli altrui giganteschi e i nostri piccoli errori che non sono degni di considerazione. La vita ci porta ad essere severi con gli altri e licenziosi verso noi stessi. Apriamo il nostro cuore e la nostra mente e teniamo a freno la nostra bocca e le nostre mani. Forse tutto questo ci risulterà molto difficile, ma in questo caso possiamo chiedere aiuto a Dio ed Egli metterà nei nostri cuori i sentimenti giusti per riporre sul terreno quella pietra che volevamo scagliare, per poi chiedere perdono a Gesù di tutti i nostri peccati.
"Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: 'Dove sei?'" (Genesi 3:9)
DOVE SIAMO?
Sembra quasi strana l'affermazione che troviamo in questo verso della Bibbia. Dio ha forse bisogno di chiederci dove siamo? Non conosce Egli ogni cosa? Non sapeva benissimo dove fosse Adamo ed Eva e cosa avessero fatto e perché si erano nascosti? Certo che lo sapeva! Dio, in quanto Dio, sa tutto di tutti, ma come se chiedendoci "dove sei?" voglia farci comprendere che è arrivato il momento di fare un punto, un esame di coscienza della nostra vita e domandarci a che punto ci troviamo, cosa vogliamo, e in che direzione stiamo andando. Abbiamo bisogno di riflettere sul nostro cammino e di guardare dentro di noi per scoprire la via che vogliamo intraprendere. Ognuno di noi ha una meta che si è prefissata e aattorno anoi vi sono molte strade, ma per arrivare alla destinazione giusta occorre seguire la via che ci porta verso il Signore. Dio ci indica il cammino, ma a volte cerchiamo strade diverse pensando che siano migliori. Ascoltiamo la voce del nostro cuore che ci parla da parte di Dio e seguiamolo. Egli ci guiderà per la via migliore.
"Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore..." (Salmo 77:2)
CERCARE
Quando qualcuno si mette alla ricerca di qualcosa, lo fa nella speranza di poterla trovare. Allo stesso modo, quando cerchiamo il Signore, lo facciamo perché siamo sicuri di poterlo trovare. Anche nella nostra incredulità, anche nella nostra poca fede, sappiamo che Dio esiste, sappiamo che solo Lui può darci quell'aiuto di cui abbiamo bisogno. Quando Lo preghiamo, nel nostro cuore c'è la convinzione che Egli sta ascoltando le nostre preghiere. Le nostre parole non sono pronunciate a caso, ma sono spinte da un sentimento che Dio stesso ha messo nei nostri cuori. Quando durante le afflizioni chiediamo aiuto a Dio, lo facciamo perché abbiamo bisogno di essere consolati. La nostra non è una chimera, ma una certezza nel Suo aiuto. Quando ci rivolgiamo a Lui siamo consapevoli della nostra poca fede, delle nostre manchevolezze e ci sentiamo indegni di chiedere aiuto a Dio, ma la sincerità del nostro cuore ci porta a parlare con Lui e ad aprirci completamente a Lui. Cerchiamo Dio nella nostra vita, cerchiamolo con tutte le nostre forze ed Egli si farà trovare perché per quanto pensiamo che siamo lontani da Lui, Egli è vicino a noi più di quanto non immaginiamo.
"Solo temete il Signore e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore, considerate infatti le cose grandi che egli ha fatte per voi!" (1° Samuele 12:24)
SERVIRE IL SIGNORE
Chi ha timore del Signore? Non certo chi ha paura di Lui!. Avere Timore del Signore significa rispettarlo, amarlo e onorarlo per quello che Lui rappresenta nella nostra vita. Tutta la nostra vita dovrebbe essere imperniata nel cercare di fare quello che Lui desidera da noi. Ma ciò che dobbiamo cercare di fare con maggior vigore è di servirlo con tutto il nostro cuore. Servire il Signore non significa essere suoi schiavi, Egli non vuole schiavi ma uomini liberi che con cuore spontaneo abbiano deciso di dipendere in ogni cosa da Lui e di amarlo con tutto il cuore. In Dio c'è quella libertà che nessun altro uomo ci può dare. Nella vita di tutti giorni, anche nostro malgrado, ci sentiamo costretti a fare qualcosa che magari non desideriamo, a volte ci sentiamo schiavi persino dei nostri pensieri. Dio ci vuole liberi e vuole che ci sentiamo liberi di servirlo con tutto il nostro cuore, non per costrizione, che non servirebbe a nulla, ma nella libertà del nostro cuore. Ci aiuti il Signore a dargli tutto il nostro cuore, e la nostra mente nella più grande libertà e di servirlo come un atto spontaneo della nostra vita.