"... Tu, che conosci il cuore di ognuno; perché tu solo conosci il cuore di tutti i figli degli uomini" (1° Re 8:39)
DIO CONOSCE L'UOMO
Quante volte abbiamo sentito dire e, probabilmente, lo abbiamo detto anche noi: "Nessuno mi capisce, nessuno apprezza quello che faccio, nessuno mi considera e non c'è nessuno che mi voglia veramente bene". Quante volte abbiamo sentito frasi come queste o comunque molto simili a queste! Oh quanto ci siamo sbagliati! Potrebbe anche accadere che, qui, sulla Terra, non ci sia nessuno che realmente riesca a capire le nostre motivazioni e il nostro agire, ma di sicuro c'è Uno che ci comprende appieno, che si prende cura di noi: Gesù. Egli è venuto sulla Terra, facendosi uomo come noi, affrontando gli stessi nostri problemi, circondato da persone come noi, nutrendo gli stessi sentimenti che possiamo nutrire anche noi, ed ha sofferto, sicuramente, molto più di noi. E tutto ciò per poter comprendere meglio la nostra natura ed esserci più vicini nelle difficoltà. Soltanto aprendo il cuore a Lui, Egli si farà conoscere da noi e dimorerà con noi, donandoci una pace e una gioia che il mondo non è in grado di offrire!
"Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie" (Salmo 127:1)
NOI E DIO
Il massimo del nostro impegno per riuscire bene in un progetto, in un lavoro, nella difesa della nostra famiglia, dei nostri cari, di noi stessi, non è sufficiente se il Signore non benedice dall'alto, se Egli non approva con il Suo benestare! Tutto sarà vano e inutile senza l'aiuto del Signore che ci dà la capacità, la forza, i mezzi per compiere il nostro operato. Non di rado si incontrano persone che credono soltanto in loro stessi, nelle proprie forze, nella loro intelligenza, ma non riflettono sul fatto che è Dio che ha messo a loro disposizione tutto quanto necessario per operare. Pensiamo ai contadini, per quanto si affatichino non potranno sapere se il raccolto sarà buono o meno, non hanno facoltà di intervenire sulle condizioni meteorologiche. Se il raccolto sarà abbondante è perché Dio ha provveduto pioggia al tempo giusto e Sole nella giusta stagione. La tua vita sarà benedetta soltanto se sarà il Signore a operare per il tuo bene e in tuo favore!
"Giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna" (Tito 3:7)
LA GRAZIA
La grazia di Dio è un dono e non occorre fare nulla per riceverlo se non accettarlo umilmente e per fede. Gli effetti della grazia sono tanti, meravigliosi e completi. Innanzitutto essa arreca il pieno perdono dei nostri peccati, il nostro cuore viene rinsaldato da una consolazione eterna e una buona speranza. La felicità della grazia ci accompagnerà tutti i giorni della nostra vita perché "Dio circonda il giusto come di uno scudo". I benefici della grazia durano per sempre se si rimane fedeli al Signore. Chi vede delle persone salvate può dire di aver visto la grazia di Dio. Rifiutare, quindi, un tal dono significherebbe respingere Dio stesso. Ci si potrebbe, in effetti, privare della grazia di Dio, riceverla invano, esserne perfino scaduti; ma possiamo anche crescere nella grazia, esserne riempiti a tal punto che Dio possa dirci: "La mia grazia ti basta". Accogliamo, dunque, con umiltà e gratitudine la grazia del Signore affinché possiamo ottenere giustificazione ed ereditare la vita eterna.
"Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze" (1° Corinzi 10:13)
NON OLTRE LE FORZE
Spesso ci lamentiamo dei nostri problemi, ci sembrano così grandi che non possiamo non sospirare e non sappiamo come fare perché ci sembra di soccombere, di essere schiacciati. I problemi, le preoccupazioni, le ansietà fanno parte della vita di ogni individuo, ma il Signore che ci conosce perfettamente sa il peso che noi possiamo sopportare. La Parola di Dio ci ricorda che il giogo di Cristo, il Suo peso, che dobbiamo portare, è dolce e leggero, soprattutto perché Egli ci aiuta a portarlo. Quando il peso è troppo pesante e stiamo per soccombere, guardiamo al Signore e scopriremo che Lui è vicino a noi. Ha già preparato le Sue vie d'uscita dalla tentazione, dalle difficoltà, ed è pronto ad attuare i Suoi piani per soccorrerci. Crediamo e affidiamoci al Signore ed Egli per certo per la Sua misericordia pace e sicurezza invaderanno il nostro cuore, allora potremo dire: "Grazie Gesù, perché tu sei con noi e non ci lasci e il tuo aiuto è la nostra forza per superare ogni difficoltà"!
"Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare". E soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza"" (Genesi 15:5)
CONTARE LE STELLE
Sarà capitato a molti di noi, da bambini, di guardare il cielo stellato, specie in quelle bellissime sere estive in cui appare limpido e illuminato da migliaia di punti scintillanti. E credo che sarà capitato a molti di noi di iniziare a contare le stelle. Impresa impossibile. Nel versetto di oggi leggiamo che Dio promise ad Abramo una discendenza così numerosa da non riuscirsi a contare, proprio come le stelle del cielo. Tutto questo si è avverato! Dalla stessa genealogia riportata sulla Bibbia ci rendiamo conto dell'immensità della posterità di Abramo. Era una promessa fattagli quando non aveva ancora neanche un figlio ed egli pose fede nella Parola di Dio! Che promesse ha fatto il Signore al tuo cuore? Quali grandi ricompense ti ha promesso? Ci credi? Non stai vedendo ancora niente? Neanche Abramo vedeva niente, era vecchio e non aveva figli, come poteva generare una progenie? Ma la promessa si adempì. Non dubitare e non stancarti di aspettare; il Signore adempie le Sue promesse!
"Ogni creatura che respira, lodi il Signore. Alleluia." (Salmo 150:6)
ALLELUIA
Il versetto di oggi è l'ultimo versetto dell'ultimo salmo che troviamo nel libro dei salmi. L'ultima parola che troviamo è alleluia. Il significato di questo termine è "lodate il Signore" ed è usata principalmente dagli scrittori dei vari salmi per invitare tutti i credenti a lodare il Signore. Anche l'apostolo Giovanni usa spesso questo termine appreso proprio dai salmi. Così anch'egli si unisce all'invito dei salmisti. Dovremmo anche noi imparare ad usare maggiormente questa parola. Lodare il Signore dovrebbe essere un dovere e un piacere di tutti i redenti. La lode accompagna spontaneamente tutti coloro che sinceramente rivolgono lo sguardo a Dio. L'invito è pertanto a far della lode una consuetudine nella nostra esistenza. La lode è segno di gratitudine, di riconoscenza, di amore. Impariamo a lodare Dio con la nostra bocca e con il nostro cuore per quello che Lui è e per quello che il Signore fa. Dio è l'unico che merita la lode, l'onore e la gloria. Alleluia!
"Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora" (Matteo 25:13)
AVVEDUTEZZA
Due credenti si recarono, una sera d'inverno, a far visita ad una coppia di fedeli. Seduti intorno ad un tavolo discutevano dei problemi che si incontrano nel cammino spirituale ed ognuno di loro narrava delle esperienze vissute. Tra una parola e l'altra mangiavano della frutta secca: datteri e noci. Fuori si stava scatenando un terribile temporale con lampi e tuoni. Dentro regnava la calma. Ad un certo punto la padrona di casa si alzò ritornando dopo un po' con una grossa lampada a pile. Prima di poter fare alcuna domanda, la luce andò via. I presenti si guardarono in faccia e tutti stavano pensando alla stessa cosa: alla parabola delle dieci vergini (Matteo 25:1-13). Nell'attesa del ritorno di Gesù, la nostra prima occupazione sia quella di vegliare per non essere colti impreparati. Teniamo sempre a portata di mano la lampada spirituale, perché non sappiamo né il giorno né l'ora in cui Gesù ritornerà! Gesù ritorna, sei pronto?
"Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me,
perché io ti ho riscattato" (Isaia 44:22)
I NOSTRI PECCATI SONO COME UNA NUVOLA Possiamo immaginare i nostri peccati come una nuvola. Proprio come le nuvole che hanno forme e sfumature diverse, così sono le nostre trasgressioni. Le nuvole ci nascondono la luce del Sole, così i nostri peccati oscurano la luce del volto del nostro Signore e ci fanno sedere all'ombra della morte. Dio stesso appare sulla scena e nella Sua grande bontà, anziché manifestare il volto della Sua ira contro di noi, ci mostra la Sua grazia. Egli rimuove il male, subito e per sempre. Chi ha ottenuto grazia non deve più temere le conseguenze del peccato: "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1). Dio dice anche: "Torna a me...". Perché i peccatori perdonati dovrebbero vivere lontani dal loro Dio? Avendo chiesto perdono ed essendo stati perdonati di tutti i nostri peccati, non lasciamo che alcun timore ci trattenga dallo stabilire la comunione con il nostro Padre celeste, ma viviamo sempre vicino al nostro Salvatore Cristo Gesù!
"Egli disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?"" (Marco 4:40)
FEDE IN GESU'
Gesù ha insegnato ai discepoli come credere, come portare frutto, come testimoniare di Lui. Spesse volte, però, essi stessi sono presi da paure e timori e allora si rivolgono al loro Maestro. Gesù non li manda mai via, ma chiarisce le loro perplessità, acquieta le loro paure. Nella nostra vita arrivano dei momenti in cui dobbiamo attraversare delle difficoltà e, forse, pensiamo di essere soli, ma non è così. Gesù ci accompagna dovunque andiamo e qualsiasi momento stiamo attraversando. Appena il vento comincia a soffiare ed il mare ad agitarsi i discepoli ricorrono alla preghiera chiamando Gesù: "Maestro non t'importa che noi periamo?" Quante volte rimproveriamo Gesù di non far nulla per i nostri problemi, invece Egli vuole soltanto che impariamo ad avere fede e ci dice: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?" In un attimo Gesù si sveglia, parla al vento e sgrida il mare e tutto torna tranquillo. Se ci troviamo in difficoltà, preghiamo e Gesù interverrà potentemente per il nostro bene.
"Affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2)
L'ESPERIENZA
Il Signore desidera che Lo conosciamo per esperienza: "Affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio" (Romani 12:2). Egli non vuole che la tua conoscenza di Lui passi semplicemente attraverso il racconto di qualcuno. Certamente, udire del Signore è il primo passo per iniziare ad avere un contatto con Lui, ma non è sufficiente. Non basta fermarsi a questo stato. Ascoltare le Sue parabole, i Suoi insegnamenti, la testimonianza personale di qualcuno non basta. Dio vuole che tu lo conosca personalmente, che parli con Lui, come ad un amico, che gli apri sinceramente e totalmente il tuo cuore. Non vuole una conoscenza per sentito dire, ma una conoscenza che si è maturata con l'esperienza. Le benedizioni, le prove, le gioie sono elementi di esperienza. Accostati con fiducia al Signore, senza paura. Egli ti sta già aspettando. E' alla porta del tuo cuore, aspetta soltanto che tu lo faccia entrare! ApriGli e non te ne pentirai!
Altro...
"Ai figli d'Israele la gloria del Signore appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte" (Esodo 24:17)
IL FUOCO
Il fuoco è indispensabile nel vivere dell'uomo. Esso riveste importanza anche nella Bibbia. Gli olocausti offerti al Signore dovevano essere interamente consumati sul fuoco. Colui che offriva un sacrificio accendeva egli stesso il fuoco. Il fuoco dell'altare non doveva spegnersi mai. Il fuoco simboleggia spesso la presenza liberatrice di Dio, che illumina, purifica o consuma. Leggendo il versetto d'oggi ci accorgiamo che Dio si manifestava al Suo popolo attraverso il fuoco. Quando i discepoli furono battezzati nello Spirito Santo, la potenza di Dio si manifestò su di loro attraverso "delle lingue di fuoco" che si posarono su ciascuno. Anche noi dobbiamo ricercare ardentemente quel fuoco divorante, che infiamma i nostri cuori dell'amore del Signore, che produce una passione per le anime perdute, che consuma tutto ciò che ci allontana dalla presenza del nostro Dio. Preghiamo affinché il fuoco dello Spirito divampi in tutto il nostro essere e ci purifichi da ogni malvagità.
"Quando diranno: "Pace e sicurezza", allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno" (1° Tessalonicesi 5:3)
PACE E SICUREZZA
Il versetto che leggiamo oggi sembra essere molto attuale. Da tempo sentiamo ripetere che molti sono impegnati per assicurare pace e sicurezza nel mondo. Si tenta di porre fine ora ad una guerra, ora ad un'altra, di arginare ora questo, ora quell'altro episodio di violenza, ma conosciamo fin troppo bene i risultati ottenuti. Apprendiamo, però, dal versetto di oggi, che la pace e la sicurezza sono prerogative esclusive di Dio. Più gli uomini crederanno di essere vicini alla meta, più un'improvvisa rovina li colpirà. I credenti che hanno riposto la propria vita nelle mani del Signore, sono al sicuro in Lui, possono stare tranquilli. Se ancora non hai affidato la tua vita al Signore sei ancora in tempo. In questo momento invoca la Sua grazia e il Suo perdono affidandoti a Lui perché Egli ancora ti rivolge un invito amorevole: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione" (Ebrei 3:15).
"Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re" (Daniele 3:17)
AFFIDIAMOCI AL SIGNORE
Non temiamo per la nostra vita, per il nostro futuro se apparteniamo a Dio. Non abbiamo paura di quello che l'uomo potrà farci. Dio liberò i tre giovani ebrei che erano stati condannati alla fornace di fuoco ardente per aver rifiutato di adorare altri dei. Non ebbero paura di essere gettati in quella fornace perché speravano in Dio e nella Sua liberazione. Egli, infatti, non permise che il fuoco facesse loro del male, anzi scese con loro nella fornace per testimoniare della Potenza di Dio e della loro sincera fede. Allo stesso modo noi possiamo avere la certezza della liberazione e del Suo intervento. Certo, incontreremo delle difficoltà, ma possiamo essere certi dell'aiuto di Colui che è il nostro Maestro e Signore. Egli ci aprirà una nuova via e ci incoraggerà sempre e comunque. Non preoccupiamoci delle avversità, rimaniamo saldi e fiduciosi nel Signore ed Egli ci sosterrà, ci consolerà, ci conforterà e ci porterà avanti! Non dubitiamone mai di Dio, Egli è fedele!
"Volgiti a me, e abbi pietà di me, perché io sono solo e afflitto" (Salmo 25:16)
SOLO E AFFLITTO
La solitudine è fonte tanti problemi! Una persona può essere circondata da tanti amici, da compagni di scuola, da colleghi ... eppure sentirsi terribilmente sola. Per molti la solitudine è una compagna di vita: una vedova, un detenuto, un malato, un singol ... Quanta gente nel mondo è sola e abbandonata! Se anche tu lo sei, sappi che Dio non è insensibile alla tua solitudine: il Signore Gesù durante il sacrificio della croce ha provato personalmente cos'è la solitudine e l'abbandono. Era sospeso tra il cielo e la terra, mentre riceveva il castigo per i nostri peccati. E nell'angoscia di quel momento Egli gridò: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Matteo 27:46). Dal cielo non ci fu risposta: in quel momento il Padre non lo poteva ascoltare, perché Gesù si era caricato del mio e del tuo peccato, "si era fatto maledizione" (cfr. Galati 3:13). Lui era stato abbandonato perché tu ed io non fossimo mai più soli! Gesù è vivente! Ti conosce, ti ama e desidera esserti sempre vicino!