"Io sono il Signore, il tuo Dio" (Esodo 20:2)
IL SIGNORE E' IL TUO DIO?
Gesù non ha bisogno di sacrifici, fioretti e ritualità simili. Egli non vuole queste cose! Il vero e grande Sacrificio lo ha fatto Lui sulla croce donandoci il Suo prezioso sangue, affinché tutti noi potessimo ottenere salvezza ed avere la certezza della vita eterna. Gesù è l'unica Via che conduce al cielo. Egli è sempre accanto a noi e ci chiede obbedienza totale ai Suoi comandamenti, senza ipocrisia. Il primo comandamento dice: "Io sono il Signore, il tuo Dio ... Non avere altri dèi oltre a me" (Esodo 20:3) e i versetti che lo seguono continuano così: "Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra ... Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore" (Esodo 20:4, 5). Caro lettore, hai riconosciuto Dio per quello che Egli è e per l'Opera compiuta da Cristo Gesù il Signore? Accetta Gesù nel tuo cuore quale tuo Salvatore e Signore agendo in ogni cosa secondo la Sua Parola, la Bibbia, con lo scopo di onorare e adorare Cristo con tutto il tuo cuore e sarai salvato.
"Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete" (Marco 11:24)
PREGARE E CREDERE
Quando preghiamo, crediamo veramente che il Signore ci esaudirà? E' una domanda impegnativa la cui risposta è riposta nel cuore di ciascuno di noi! Molte volte preghiamo e siamo convinti che il Signore ci ascolta, che la nostra preghiera arrivi al Trono della Sua Grazia ed il cuore avverte pace. La risposta ad una preghiera può arrivare anche dopo molto tempo dalla nostra richiesta. La perseveranza e la fiducia nel Signore devono essere sempre presenti nel cuore di chi ha rivolto a Dio la propria preghiera. Non dubitiamo. Il Signore ci darà quello che è meglio per noi e verrà incontro alle nostre preghiere secondo la Sua volontà e secondo i Suoi tempi! Egli legge i nostri cuori, conosce il nostro avvenire e sicuramente ci guiderà lungo un sentiero che conduce a Lui. La cosa importante è credere nel Signore e che Lui può intervenire potentemente! Egli è Dio Onnipotente e se dubitiamo non realizzeremo la Sua opera. Non stanchiamoci di pregare, di umiliarci davanti alla Sua presenza e di avere fede in Dio ed Egli "ci farà vedere la Sua gloria"!
"Metterai il velo sotto i fermagli; e lì, di là dal velo, introdurrai l'arca della testimonianza; quel velo sarà per voi la separazione del luogo santo dal santissimo" (Esodo 26:33)
IL LUOGO SANTISSIMO
Nel Tabernacolo esisteva una netta separazione tra il Luogo Santissimo e tutto il resto. Qui poteva entrarvi soltanto il Sommo Sacerdote e solo una volta all'anno. Il Sommo Sacerdote era il più alto dignitario religioso rappresentante della nazione dinanzi a Dio. La sua funzione più importante era quella di compiere, una volta all'anno, l'espiazione di tutti i peccati del popolo. Portando il sangue dell'espiazione, egli entrava da solo oltre il velo, dinanzi al Propiziatorio. Egli faceva l'espiazione per se stesso, per la sua casa e per l'intero popolo. Poi confessava sulla testa del capro espiatorio tutte le iniquità d'Israele, e l'animale veniva cacciato nel deserto. Il Luogo Santissimo era l'unico luogo d'incontro tra Dio e gli uomini, prima del grande sacrificio di Cristo. Ora il peccatore può "incontrarsi" con Dio ed essere perdonato ta tutti i suoi peccati soltanto al Calvario, per l'opera compiuta da Cristo Gesù per tutti gli uomini. Vai a Gesù, invoca la Sua grazia ed Egli ti perdonerà e tu sarai salvato!
"Già fin d'ora, ecco, il mio Testimone è nel cielo, il mio Garante è nei luoghi altissimi" (Giobbe 16:19)
L'UNICO AMICO SICURO
E' un grande conforto sapere che c'è Qualcuno al di sopra di tutto, Qualcuno che può tutto, Qualcuno che risponde, un unico e vero Dio, Onnipotente, Onnipresente, Onnisciente. Coloro che si comportano in maniera ostile alla Parola di Dio, coloro che si ribellano, che si oppongono alla verità, hanno probabilmente paura del Signore, si sentono a disagio come un trasgressore di fronte ad un rappresentante della Legge. Dio è Colui che ti perdona, che ti sostiene, che ti aiuta nei momenti difficili e che è in grado di rimuovere qualsiasi problema. Abbi fede nelle Sue promesse! Il Signore non è mai venuto meno alla Sua Parola. Egli ti sta aspettando, la porta del cielo è aperta anche per te, ma tu soltanto puoi decidere se entrarvi o meno, tu soltanto puoi decidere se accettare veramente Gesù nella tua vita come unico Salvatore e Signore. Gesù è morto per te, per i tuoi peccati, per donarti vita ed è risorto per giustificarti, per salvarti. Egli vive e desidera essere il tuo amico fedele.
""Se dunque, uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate, ecco sono diventate di nuove."" (2° Corinzi 5:17)
IL CAMBIAMENTO
Spesso si ha la convinzione che il cambiamento di una persona che diventa cristiana sia nel modo di muoversi, nello sguardo, nella voce e così via. Ma il vero cambiamento avviene nel cuore, nell'anima e nella mente. La voce sarà sempre la stessa, ma sarà usata senza volgarità, senza parole cattive, ma per glorificare il Signore. L'occhio è sempre lo stesso, ma ora vede secondo la benignità di Dio. Anche il cuore è sempre quello, con le stesse reazioni emotive, ma non spinge più verso il male, non cova più il rancore, bensì spinge verso la giustizia e la buona testimonianza. Così anche l'anima di un cristiano brillerà nella luce di Cristo, facitore di grandi meraviglie. E' un vero cambiamento, come una nuova nascita che porta una "nuova creatura", così come affrema l'apostolo Paolo: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove" (2° Corinzi 5:17). Caro lettore, hai fatto l'esperienza della nuova nascita?
"Non cessate mai di pregare" (1° Tessalonicesi 5:17)
COMUNIONE CON DIO
Ci sono frasi nella Parola di Dio che a volte sembrano incomprensibili o troppo esasperate per poterle mettere in pratica. Quando l'apostolo Paolo ci dice di "non cessare mai di pregare", sembrerebbe quasi che dobbiamo stare tutto il tempo della nostra vita in preghiera, in ginocchio a chiedere a Dio quello di cui abbiamo bisogno, sempre con gli occhi chiusi per non perdere la concentrazione, sempre con le mani giunte perché così ci è stato insegnato. Che cosa significa veramente questa frase? Il significato va ricercato nella vita cristiana che ciascuno di noi ha deciso di vivere davanti alla presenza di Dio. Non cessare mai di pregare, significa non smettere mai di essere in comunione con Dio. Il cristiano sa che tutto è nelle mani del Signore e che ogni cosa è sotto il Suo controllo. RiconoscerLo nella propria vita vuol dire accettarLo come Salvatore e Signore. Avere comunione con Lui vuol dire farLo partecipe di ogni cosa e affidarGli completamente la nostra vita.
"Io vi ho amati, dice il Signore; e voi dite: "In che modo ci hai amati?"" (Malachia 1:2)
L'AMORE DI DIO
"Io vi ho amati!", questo dice ancora oggi il Signore, a tutti gli uomini! La croce di Cristo ci parla di tutto l'amore di Dio, che ha donato Suo Figlio, affinché fosse ucciso al posto di tutti gli uomini peccatori. Ma oggi, chi riconosce che Dio ha amato il mondo? In questi giorni tutto il mondo è indaffarato, corre di qua e di là e non ha tempo per niente, soprattutto per soffermarsi a riflettere sull'amore di Dio. Perché "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). Certamente il moltiplicarsi delle calamità naturali, il caos provocato dall'uomo, le malattie, dovrebbero farci riflettere. Purtroppo l'uomo si pone solo la domanda: "Dov'è Dio, se permette queste catastrofi?" L'amore di Dio per l'uomo, invece, non è mutato, continua ancora oggi ad offrire a ciascuno di noi la salvezza dell'anima in maniera gratuita a tutti coloro che invocano la Sua grazia e il Suo perdono.
"Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza" (1° Tessalonicesi 4:16)
LA VITA DOPO LA MORTE
La morte di un caro è sempre un evento molto spiacevole che porta tristezza e malinconia. La mancanza della persona amata crea un vuoto dentro il cuore e riempie la mente di ricordi che verranno custoditi gelosamente. Il Signore, però, sa trasformare questi momenti. Egli dona pace e serenità. Gesù, il grande Consolatore, ha promesso che risveglierà quelli che si addormentano in Lui, ha promesso gioia nella vita eterna: non ci saranno più lacrime, dolori, affanni, ma soltanto felicità. Il Suo amore non ci abbandona. La Sua presenza è forte, rassicurante, indispensabile: "Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché tu sei con me" (Salmo 23:4). Ho assistito alla morte di una giovanissima credente, di soli quindici anni e pure negli ultimi istanti della sua vita ha confortato i cuori di quelli che gli erano vicini: "Vado ad incontrare il Signore" furono le sue ultime parole, quale grande speranza, quale grande Dio amiamo e serviamo! Gesù è la tua Speranza!
"I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani ... La legge del Signore è perfetta,
essa ristora l'anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice" (Salmo 19:1, 7)
LA TESTIMONIANZA DI DIO Chi di noi non ha mai soffermato lo sguardo su di un bel paesaggio. La bellezza della natura è talmente perfetta da togliere il fiato. Gli azzurri mari, i colorati fiori, le maestose montagne, gli immobili laghi, le lucenti stelle, il caldo Sole, sono il frutto della creazione divina (cfr. Salmo 19:1-6). Sono la testimonianza della Sua sapienza, della Sua potenza, del Suo amore. Il creato ha un linguaggio silenzioso, ma molto eloquente! E' un dono di Dio per gli uomini affinché se ne servano e si ricordino del loro Creatore. Per conoscere Dio e il piano di redenzione in Cristo abbiamo soprattutto la Bibbia, la Parola di Dio: "Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori" (2° Pietro 1:19). Ascoltiamo quello che il Signore ha da dirci ancora oggi e non induriamo il cuore. Egli ha una parola adatta per ciascuno di noi. Facciamola nostra e il Signore ci farà per sempre Suoi!
"Quando ti coricherai non avrai paura; starai a letto e il tuo sonno sarà dolce ... perché il Signore sarà la tua sicurezza,
e preserverà il tuo piede da ogni insidia" (Proverbi 3:24, 26)
SENZA PAURA In un mondo dove va tutto a rotoli, dove le notizie di guerra, morte, disoccupazione, tasse e malattia sono all'ordine del giorno, non c'è da essere tranquilli. Anzi per coloro che vivono una o più di queste realtà c'è da perdere il sonno. L'ansia e la paura saranno compagne fedeli giorno e notte. Non resta che pregare e confidare nell'aiuto di Dio che come un Padre aiuterà i Suoi figli in qualsiasi circostanza si trovino. Ma come fare quando Dio non è tuo Padre? Chi ti aiuterà? Forse oggi va tutto bene, hai un lavoro, persone che ti amano, sei forte e sano, ma domani? Sei sicuro che il tuo futuro sarà sempre "rose e fiori"? E se pure fosse, cosa ne sarà di te dopo questa vita? Se desideri veramente vincere la paura hai soltanto una possibilità, accogliere Gesù nel tuo cuore quale tuo Salvatore e Signore come afferma l'apostolo Giovanni: "Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore " (1° Giovanni 4:18).
Altro...
"Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?" (Matteo 18:12)
MI LASCERO' TROVARE?
Il pastore conta le sue cento pecore, ma ne manca una. E' importante capire se per un motivo o per un altro sono la pecora mancante di Dio. Se è così, sia ben chiaro che Dio ci sta cercando. Può accadere, per svariati motivi, che noi perdiamo di vista il Pastore (Gesù) ed egli non sa più dove siamo andati. Una pecora si può perdere per pigrizia, per distrazione, per disgrazia e in un attimo la disattenzione può anche risultare fatale! Quando il pastore conta le sue pecore e si accorge che ne manca una, soffre per essa, è dispiaciuto e si prodiga per recuperarla e se la ritroverà, si rallegrerà enormemente di ciò. Dio si prende cura di noi, anche quando ci allontaniamo da Lui, ma non ci obbligherà mai a ritornare fra i Suoi, se non lo desideriamo veramente. Se non vogliamo essere ritrovati, Egli non ci costringerà, ma sarà rattristato, perché manchiamo! Già, proprio così! Egli è triste per averci perso e per non poterci avere con Lui. Lasciamoci trovare dal Signore e farci riempire del Suo infinito amore!
"La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (2° Corinzi 12:9)
FORTI NELLA DEBOLEZZA
La debolezza fisica, mentale, psicologia può essere di grande incoraggiamento per il credente! Questo è certamente un paradosso, ma la forza che si sperimenta nella debolezza non potrebbe svilupparsi in nessun altra maniera. Quando siamo deboli, e riconosciamo la nostra fragilità, se ci affidiamo completamente al Signore, realizzeremo la Sua potenza. Dio vuole farci comprendere che la Sua Grazia è più che sufficiente a sostenerci, la nostra forza è instabile, vacillante e comunque sempre insufficiente. Se nella nostra debolezza ammettiamo la nostra fragilità, affidandoci e arrendendoci al Signore siamo veramente forti in Lui e possiamo affermare come l'apostolo Paolo: "Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica" (Filippesi 4:11-13).
"Poiché tu hai domandato ... intelligenza per poter discernere ciò che è giusto, ecco, io faccio come tu hai detto; e ti do un cuore saggio e intelligente" (1° Re 3:11, 12)
SAPER CHIEDERE
Salomone seppe chiedere la cosa giusta: un cuore saggio per discernere il bene dal male, affinché potesse governare giustamente il popolo di Dio. Ricordiamo che egli era molto giovane quando cominciò a regnare, e alla domanda del Signore avrebbe potuto chiedere tante altre cose, considerando appunto la sua giovane età. Ma non fu così, pensò prima di tutto ad essere un re saggio, giusto, e la richiesta piacque a Dio. Il Signore lo esaudì, ma oltre alla sua umile richiesta gli aggiunse ricchezza, gloria e fama, tanta, per cui ancora oggi egli è ricordato. I beni che ricevette furono tanti e tali che dopo di lui non ce ne fu un altro uguale. Sappiamo bene che tutta la ricchezza di questo mondo non può donarci la vera felicità se non siamo in comunione con Gesù. Il Signore ci concede ciò che ci serve, per i nostri bisogni materiali, ma essi non devono occupare la parte più importante del nostro cuore. Nel conoscere il Signore Gesù e nel fare la Sua volontà consiste la vera felicità!
"Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s'è acceso; allora la mia lingua ha parlato" (Salmo 39:3)
UN CUORE ARDENTE
Davide amava Dio al di sopra d'ogni cosa. Era divenuto così sensibile all'opera dello Spirito da percepirne anche i più sottili richiami, e quando non li avvertiva soffriva: "O Dio crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso" (Salmo 51:10-12). Egli aveva un modo particolare di vivere il suo rapporto con Dio, supportato dalla guida dello Spirito Santo, una vita che mostrava una simbiosi unica fra lui e Dio. Ecco perché ardeva il suo cuore! Quando meditava o pregava, sentiva il fuoco dello Spirito dentro di lui. Egli parlava quando lo Spirito Santo glielo comandava: "Mi sgorgano dal cuore parole soavi; io canto il mio poema al re. La mia lingua sarà come la penna di un veloce scrittore" (Salmo 45:1). Possa il nostro cuore ardere sempre per la Parola di Dio e per il Signore in modo che possiamo onorare e amare Cristo Gesù con tutto il nostro essere.