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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli." (Cantico dei cantici 2:1)

IL GIGLIO DELLE VALLI

Il giglio è un fiore bellissimo e profumato. Il termine che lo designa nella Bibbia probabilmente si riferisce a vari generi di fiori, ma indubbiamente indica un bel fiore. Nel Vangelo, Gesù parla dei comuni "gigli dei campi" e spiega che "neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro" (Matteo 6:29). Spesso parliamo di montagne per illustrare esperienze positive e edificanti mentre parliamo di valli per definire esperienze negative e prove. La nostra vita spesso trascorre più nelle valli (e talvolta proprio nel fondo d'esse) che sulle cime. Sulle montagne, specialmente oltre una certa altitudine, non crescono fiori. Invece nelle valli ne crescono tanti e alcuni sono davvero stupendi e profumati. Se stai passando attraverso una valle, una depressione, se stai toccando il fondo delle tue energie e delle tue possibilità, guardati attorno e scoprirai che anche lì c'è qualche "giglio". Forse è un amico, forse un incoraggiamento inaspettato, ma ancor di più, scoprirai che, anche lì nel fondo, c'è l'Amico più prezioso: l'Iddio d'amore. Lo puoi invocare e trovare anche subito. Basta che Lo invochi in preghiera.

 

"Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed è davvero un paese dove scorre il latte e il miele." (Numeri 13:27)

TUTTO VERO!

Credere alle promesse di Dio non è sempre facile, specialmente quando sei in mezzo a grandi difficoltà, ma chi ascolta le parole del Signore e confida in esse prima o poi sperimenterà che sono vere. La promessa di un paese ideale dove"scorreva il latte e il miele" aveva sostenuto gli Israeliti per anni, ma si sarebbe mai avverata? Ecco che nel versetto di oggi gli uomini mandati ad esplorare la terra promessa riportano che "è davvero un paese dove scorre il latte e il miele". D'altronde Dio non può mentire e le Sue promesse sono assolutamente veritiere. Molti sono delusi dalla politica, dalla religione, dagli uomini; ma chi ha fatto di Gesù il proprio personale Salvatore può affermare come quegli esploratori: "Era tutto vero! E' davvero un luogo meraviglioso dove c'è il nostro amato Signore e dove stiamo benissimo". Dio non illude e non delude come gli uomini. Solo chi sperimenta personalmente la bontà di Dio può attestare che è "tutto vero".

 

"Le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. Dio udì i loro gemiti." (Esodo 2:23-24)

UN DIO CHE ODE

A volte sembra che le nostre preghiere o le nostre sofferenze non escano dalla nostra stanza o dal nostro letto di dolore. Ci sentiamo soli e abbandonati alla nostra miseria. Questo sarà stato il sentimento di tanti Ebrei schiavi in Egitto per secoli, in attesa di un liberatore che sembrava non arrivare mai. Ma il versetto di oggi ci ricorda che le loro grida "salirono a Dio" e e che "Dio udì i loro gemiti". Più avanti scopriremo che Dio non si è limitato all'ascolto ma è intervenuto per liberarli miracolosamente. È una grande consolazione sapere che non siamo soli e che Dio è attento a quel che soffriamo, ci fa bene sapere che non va persa nessuna delle nostre lacrime o delle nostre grida. Il nostro Dio è vivente e onnisciente e si cura di tutti i credenti che soffrono. Quando si rivelò al persecutore dei cristiani Saulo da Tarso, gli disse: "Io sono Gesù, che tu perseguiti", volendo indicare: "Chi tocca i Miei figli perseguita Me". Se ti affidi con fiducia a Dio e Lo invochi, Egli udrà e ti verrà in aiuto.

 

"Dio disse a Giosuè: 'Come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò'." (Giosuè 1:5)

NON TI LASCERÒ

Nessuno sa cosa ci porterà il futuro, i particolari del cammino della nostra vita ci sono ancora oscuri. Forse guardiamo al domani con preoccupazione, ma qualunque cosa ci possa capitare, sappiamo questo: il nostro Dio conosce la nostra strada e sarà con noi. Dunque dobbiamo avere fiducia in Lui. Il Signore non vuole che abbiamo timori e preoccupazioni. Desidera incoraggiarci e lo fa per mezzo della sua Parola. Le promesse che fece a Giosuè valgono anche per noi. "Come sono stato con Mosè, così sarà con te". Nella vita di Mosè ci furono molte situazioni in cui difficoltà e problemi s'elevavano come montagne, ma Dio aveva sempre preparato una via d'uscita per lui e per il popolo. E noi? Non abbiamo sperimentato l'aiuto del Signore in situazioni critiche? Egli non ci lascia mai soli. Come nel passato ci ha aiutati in un modo o in un altro, lo farà anche nel futuro. Non siamo soli anche quando ci sentiamo soli. Certe vie in cui dobbiamo camminare possono sembrarci difficili, ma dobbiamo ricordare che il Signore è con noi. Egli non ci lascerà e non ci abbandonerà. Dobbiamo sempre aver presente questa promessa.

 

"L'Eterno disse a Mosé: 'Perché gridi a me? Dì ai figli d'Israele di andare avanti. E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo, affinché i figli d'Israele possano passare in mezzo al mare asciutto'." (Esodo 14:15-16)

PERCHÉ GRIDI A ME?

Tante volte gridiamo a Dio dicendo: solo Tu puoi fare, solo Tu puoi intervenire. E' vero! Egli è potente a fare quello che noi non possiamo fare. Egli è l'Onnipotente, ma in questo verso Dio sta dicendo: Tu devi fare. Sembra quasi che Dio stia rimproverando Mosè dicendogli: 'Basta! Non chiedere più! AGISCI e vedrai come le cose cambieranno intorno a te'. Nella Bibbia è scritto che noi siamo collaboratori di Dio, quindi, noi agiamo insieme a Dio. La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. Dimostra a te stesso e a Dio con i fatti che vuoi essere un suo collaboratore attraverso una fede in azione. Forse pensi che sia inutile agire perché qualcuno potrebbe considerarti un pazzo, o perché pensi di non valere niente. Metti nelle mani di Dio quello che hai, anche se ti sembra poco. Mosè aveva solo un bastone nelle mani, ma Dio gli disse: 'Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e DIVIDILO'. Con il tuo poco, attraverso la potenza di Dio che opererà su di te, tu puoi "dividere" il tuo mare intorno a te e passare così sull'asciutto. Metti in atto la tua fede! Fallo oggi.

 

"Elimina dal tuo cuore la tristezza, e allontana dal tuo corpo il dolore." (Ecclesiaste 11:10)

ELIMINA - ALLONTANA - TOGLI

La tristezza del cuore non ci fa vedere le cose belle che sono intorno a noi. Vediamo tutto nero, tutto negativo, sembra che non abbiamo le forze necessarie per andare avanti. Tante volte sembra che nessuno ci capisca, neppure le persone che sono intorno a noi, neppure quelle che sono a noi più care. Sembra che tutto è buio, che non c'è un filo di speranza da nessuna parte. Ma cosa succede? Tutti mi vanno contro, è possibile che tutto va storto? Che tutti ce l'hanno con me? FERMATI, ASPETTA, RIFLETTI. Forse c'è qualcosa che non va in te! Cosa? Nel verso sopra citato è scritto ELIMINA dal tuo cuore la tristezza e ALLONTANA il dolore dal tuo corpo. A volte ci può essere dolore causato dagli altri, altre volte ancora può essere causato da noi stessi, ma diamo comunque la colpa agli altri. In un modo o nell'altro, Dio ci dice di allontanare. E' qualcosa che tocca a noi fare e non a Dio. Perché Dio è amore, pace, gioia e non tristezza. Fai entrare nella tua vita quello che Dio È, e vedrai che intorno a te tutto cambia. Guardando con un'ottica diversa, ti accorgerai che L'Iddio di pace e di gioia fa parte della tua vita.

 

"Io sono misero e povero, ma il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare!" (Salmo 40:17)

DIO S'INTERESSA ANCHE DI TE

Queste parole furono dette da un uomo che umilmente sapeva riconoscere il suo stato non solo materiale ma anche spirituale. Ciò nonostante Davide non si autocommiserava per attirare su di sé la pietà degli uomini. La sua dichiarazione mette in luce con certezza la fiducia che egli aveva in Dio. È bello quando malgrado le nostre incapacità c'è sempre qualcuno che ci da conforto e coraggio, e quando i nostri sforzi sono vani e comprendiamo in un istante che da noi non possiamo fare nulla, è rincuorante poter ricorrere da qualcun altro più capace di noi, che con amore si fa carico del nostro affanno e ci alleggerisce dal peso. 'Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla' (Giovanni 15:5). Il Signore ha cura di noi, questo significa che noi siamo oggetto di costante interesse da parte sua. Riconosciamo dunque i nostri limiti e apprezziamo di più le amorevoli attenzioni e premure che il Signore ha verso di noi come un Padre affettuoso nei confronti dei suoi figli.

 

"Custodisci il tuo cuore più d'ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita." (Proverbi 4:23)

CUSTODISCI IL TUO CUORE

È scritto che il cuore è "pieno di male" (Ecclesiaste 9:3); che è ingannevole sopra ogni cosa ed insanabile" (Geremia 17:9); è sede del peccato e dei delitti (Matteo 15:19): come pure della fede (Romani 10:10). Il Signore "riguarda al cuore" anziché all'apparenza esterna; e a noi è stato ordinato di coltivarlo come la parte più importante del nostro essere, anziché prender cura solo delle apparenze esteriori (Proverbi 4:4). Per questo è detto che: 'Soltanto l'uomo puro di cuore può salire ed ha l'accesso al monte dell'Eterno': 'Chi salirà al monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo?' (Salmi 24:3). Davanti a tutto questo comprendiamo chiaramente che è impossibile essere graditi a Dio. Il Signore, però, ci prescrive il modo col quale avvicinarci a Lui; non solo un impegno da parte nostra: desiderio, volontà e rimedi, ma un abbandono totale della nostra vita a Lui: 'Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie!' (Proverbi 23:26). Dio prenderà cura della nostra anima, la invaderà del Suo Spirito e l'ammaestrerà, "Egli m'insegnava dicendomi: Il tuo cuore conservi le mie parole; osserva i miei comandamenti e vivrai.' (Proverbi 4:4)

 

"Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno. Amen." (2° Pietro 3:18)

CRESCERE NELLA GRAZIA

Benché noi siamo salvati e nati di nuovo, ci vuole del tempo per arrivare ad una statura perfetta di vita cristiana. La giustificazione è istantanea, ma la santificazione è opera di una vita intera. Noi dobbiamo crescere in sapienza e conoscere per esperienza quale sia la perfetta volontà di Dio. L'Apostolo Paolo scrisse: 'Per questa stessa ragione, mettendo in ciò dal canto vostro ogni premura, aggiungete alla fede vostra la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza la continenza; alla continenza la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'amor fraterno; e all'amor fraterno la carità. Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né oziosi né sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo.' Osservate un albero: è perfetto già nel primo anno; ma non possiamo affermare che è nel pieno della maturità, così per il cristiano. L'apostolo Paolo, dice: 'poiché tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio' (Romani 8:14). Un soldato è guidato dal suo capitano, l'alunno dal suo maestro, così ogni figliolo di Dio deve essere guidato dallo Spirito Santo.

 

"Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale." (Romani 12:1)

VERO CULTO DA RENDERE A DIO

Il culto a Dio, che ci spetta di renderGli è semplicemente l'espressione sincera della nostra riconoscenza e presentare, come dice Paolo, i nostri corpi consacrati totalmente a Lui. "Cessate dal recare oblazioni vane; il profumo Io l'ho in abominio; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni, Io non posso soffrire l'iniquità unita all'assemblea solenne' (Isaia 1:13). Il principio comune della maggior parte dei religiosi consiste nel compiere opere meritorie, cerimonie e sacrifici, che mirano a placare l'essere supremo e soddisfare la propria giustizia personale, ma anche i pagani usano tale pratica offrendo doni ai loro idoli per renderseli favorevoli; è scritto: 'Si santificano e si purificano per andar nei giardini dietro all'idolo' (Isaia 66:17). La Bibbia insiste su questa differenza fondamentale fra il vero culto e ciò che s'intende generalmente per religiosità. L'uomo vuol fare e portare qualcosa a Dio, pensando che Egli ne tenga conto. Quando capiremo che è Dio che ha fatto il primo passo col farci grazia, e che a noi spetta solo credere e renderGli grazie per ciò che lui è e per ciò che ha fatto?

 

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