"Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la piú grande di esse è l'amore" (1° Corinzi 13:13)
LA FEDE, LA SPERANZA E L'AMORE
Queste tre virtù ci collegano a Dio. Se ne togliete una, l'equilibrio della via cristiana è compromesso. La fede, citata per prima, è la condizione indispensabile alle altre due: "Senza fede è impossibile piacere a Dio". La fede consiste nel credere semplicemente tutto quello che Dio dice nella Bibbia. Gli credo quando mi assicura che sono salvato per la fede in Cristo Gesù, ed anche quando mi promette che posso contare su di Lui ogni giorno. La speranza s'appoggia sulla fedeltà di Dio alle sue promesse: "Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri tra tutti gli uomini". L'amore ha la propria sorgente in Dio stesso. "Noi amiamo perché Egli ci amati per primo". L'amore impregna tutta la vera vita cristiana. "Se non avessi amore, non sarei nulla". In questo i cristiani dovrebbero essere imitatori di Dio ed agire avendo sempre l'amore come movente: amore per Dio, amore per i nostri simili. Amore per Gesù, Colui che si è dato sulla croce al posto nostro.
"predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2° Timoteo 4:2)
IL CREDENTE DAVANTI AI PROBLEMI ATTUALI
I problemi attuali sono gravi e molteplici; chi potrebbe negarlo? Ma il più grave si chiama peccato. Pretendere che il genio umano, peraltro incontestabile, abolisca un giorno le conseguenze del peccato quando tollera e coltiva il peccato stesso, è un'aberrazione! Il credente è chiamato a fare del bene a tutti, a comportarsi in modo irreprensibile, ma il messaggio di cui è portatore non ha lo scopo di regolare i problemi della società: esso illumina gli uomini per la loro salvezza eterna. Fare dell'evangelo un mezzo fra gli altri per dare sollievo all'umanità, è come mandare i pompieri a riparare i mobili di una casa in fiamme invece di salvare le persone! Non coltiviamo l'illusione che il mondo possa cambiare in bene migliorando l'uomo. Il mondo non ha voluto saperne di Gesù come Salvatore, il giudizio è pronunciato e il Giudice è alla porta. Non permettiamo che le cose d'un momento ci nascondano la grande domanda: Dove passeremo io e voi l'eternità? Questo Salvatore è il vostro Salvatore?
"Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano" (Matteo 7:13-14)
LA VIA CHE SEMBRA DIRITTA
Perché mai la porta della salvezza dovrebbe essere stretta? Il peccato rende impossibile all'uomo percorrere la via verso Dio. Ecco la missione e l'opera di Gesù, Egli si è caricato del peccato, lo ha espiato e ha "inaugurato" la via per mezzo di Lui per giungere a conoscerfe Dio. Molti però credendo troppo ardua la via indicata da Gesù, perché comporta una resa completa ed incondizionata alla Sua volontà fino al rinnegamento di se stessi, decidono così di rifiutare. Inevitabilmente li aspetta il baratro del giudizio. Appare larga la via che allontana da Dio, piena di passioni ingannatrici, essa promette all'uomo ogni sorta di concessione. Non facciamoci ingannare da illusioni; Gesù disse: "Io sono la via, la verità, e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Accettando Lui nella nostra vita come Signore e Salvatore, camminando insieme a Lui, riusciremo a percorrere interamente il cammino della salvezza, anche quando apparirà tortuoso e le forze sembrano venir meno.
"Dov'eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza" (Giobbe 38:4)
MOTIVI PER LODARE
Come possiamo non essere stupefatti e sopraffatti dalla maestà di Dio? Eppure spesso ce ne dimentichiamo e, come Giobbe, abbiamo bisogno di riascoltare i dettagli delle meraviglie del potere creativo di Dio. La sofferenza di Giobbe lo portò a dubitare di Dio, così il nostro Padre celeste gli rinnovò quanto stava dimenticando, e ricorda queste cosa anche a noi, nei Suoi modi inconfondibili. E' Lui che ha stabilito le fondamenta della terra, i limiti degli oceani, provvede il sole del mattino, controlla la vita e la morte, manda la pioggia e la grandine, infonde la conoscenza nel cuore, stabilisce la nascita degli animali. Ogni giorno questa terra eleva a gran voce un canto di riconoscenza al suo Creatore. E noi? Usiamo un pò di tempo oggi, e da oggi in poi, per echeggiare questa melodia insieme al creato, ed elevare la nostra lode al nostro potente Creatore e Dio. Non dimentichiamo mai la grandiosa maestà del nostro Dio! Non dimentichiamo il Suo infinito amore nel donarci Cristo Gesù.
"«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno..." (Luca 22:31-32)
SIAMO VAGLIATI
Cristo fu il testimone fedele di Dio in questo mondo, perché manifestò quaggiù i caratteri divini: amore, grazia, bontà, giustizia, santità, luce. Possiamo citare numerosi esempi dalla Bibbia, come Giobbe, Giosuè, Pietro e tanti altri, hanno subito prove atte ad allontanarli dal Signore, a volte in modo violento e persecutorio, spesso attraverso astuzie ed inganni. Non crediamo a ciò che vuole distoglierci dalla verità biblica che attesta che Dio è amore, possiamo pertanto stare fermi nella fede in Lui. Per ottenere vittoria contro ogni prova, Dio ha messo a nostra disposizione la "completa armatura di Dio, affinché possiamo stare saldi contro le insidie del diavolo" (Efesini 6:11-18). Non temiamo dunque, se Dio permette delle prove e delle difficoltà, possiamo porre certezza che tutto "coopera al bene di quelli che lo amano", i risultati di ogni prova sono sempre alla Sua gloria e per la benedizione dei Suoi figli. Gesù Cristo è la roccia sulla quale i nostri piedi sono fermi e saldi.
"E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:14)
L' UNIGENITO FIGLIO
Possiamo affermare che Cristo è l'unigenito del Padre, e il primogenito dai morti. Egli ha fatto per noi ciò che nessuno all'infuori di un Dio poteva fare. Egli ha vinto la nostra caparbia volontà, ha sciolto un cuore che era duro come diamante. Egli ha mutato il dolore in danza, la desolazione in gioia; Egli ha fatto rallegrare il nostro cuore di una gioia indicibile e piena di gloria. Ed Egli è pieno di grazia, se non lo fosse stato, io e te non saremmo mai potuti essere salvati. Nessun peccatore ha mai avuto un Salvatore migliore; né chi geme ha mai avuto un consolatore più grande di quello che Cristo è stato per chiunque ha creduto in Lui. Non vogliamo altri oltre a Lui. Nella vita Egli è la nostra vita, e nella morte Egli sarà la nostra vittoria; nella povertà Cristo è la nostra ricchezza; nella malattia Egli prepara il giaciglio; Gesù è fonte di grazia e d'amore, solo verità e non falsità. La sua grazia arricchisce chi va a Lui. "Anima mia benedici con tutta la tua forza Gesù.
"Gioisco seguendo le tue testimonianze, come se possedessi tutte le ricchezze" (Salmo 119:14)
IL TESORO PER ECCELLENZA
Qual è il tesoro più grande del mondo? Alcuni potrebbero dire che è tutto l'oro accumulato, oppure tutte le ricchezze della terra, o i beni trovati nei palazzi dei re. Ma la risposta invece è: possedere la grazia di Dio e la Parola di Dio. Se in qualche modo rubassero tutte le cose splendide che noi chiamiamo tesori, vi sarebbe certamente una perdita incalcolabile, ma supponete che in qualche modo il mondo fosse privato della Bibbia e di ogni traccia della sua influenza, che l'uomo vivesse senza Dio, la sua benedizione, quanto povero e misero sarebbe questo pianeta! La Bibbia è il nostro più grande tesoro, l'amore di Dio nella nostra vita la ricchezza maggiore, prezioso più di tutto l'oro del mondo. Stiamo dando il rispetto vero e pratico a cotante ricchezze, o solo a parole? Stiamo ubbidendo alle sue indicazioni di vita? Seguiamo i suoi consigli di riporre la fede in Cristo come nostro Signore e Salvatore personale? Se vuoi essere ricco, appropriati per fede della grazia di Gesù.
"E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo, per il perdono dei vostri peccati..." (Atti 2:38)
IL RAVVEDIMENTO
Nelle predicazioni di Giovanni Battista la prima parola è "ravvedetevi". Nelle predicazioni di Gesù e degli Apostoli, nelle missioni dei 12 e dei 70, lo stesso: "ravvedetevi". Nel libro degli Atti Pietro spiega come inizia la salvezza delle persone: "Ravvedetevi e poi ciascuno di voi sia battezzato". La chiesa storica ha invertito l'ordine di Dio, insegnando pressappoco così: prima battezzatevi (da neonati) e poi, quando sarete grandi, forse capirete quello che avete fatto da bambini. Ma la Scrittura non dice cosi! Prima viene il ravvedimento e poi il battesimo! La scrittura continua così: "per il perdono dei peccati". Dal testo originale si evince la traduzione letterale, che recita così: "a motivo della remissione dei peccati". Questo ci fa comprendere che il battesimo non perdona i peccati. È all'atto del ravvedimento e della contemporanea salvezza che siamo perdonati dai nostri peccati. Per questo, poi, ci battezziamo da adulti: perché siamo stati perdonati nel giorno del ravvedimento.
"Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le nozze di suo figlio. 3 Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non vollero venire" (Matteo 22:2,3)
LA PARABOLA DELLE NOZZE
Pochi giorni prima della sua crocifissione, Gesù ha raccontò di un re, il quale fece le nozze di suo figlio. Questo presenta in modo ammirevole la grazia di Dio che invita tutti a condividere la sua gioia. Tutto è già pronto, non c'è nulla da portare; occorree solo rispondere al Suo invito. Essi rifiutarono accampando delle scuse. Questa reazione mostra ciò che noi siamo: reticenza quando Dio ci invita a Se. Un invito disinteressato ci pare incredibile, eppure, Dio c'invita. Non rifiutiamo adducendo pretesti. La sala delle nozze del cielo sarà riempita di tutti quelli che avranno accettato l'invito di Dio, qualunque sia il loro grado di colpevolezza agli occhi degli uomini, ma tutti i salvati per la grazia di Dio. Per partecipare a quel pranzo, bisognava aver rivestito l'abito da nozze dato dal re stesso a tutti gli invitati, quindi la sola condizione posta da Dio per accoglierci nel suo regno è che abbiamo messo da parte la nostra propria giustizia, per rivestire quella di Gesù Cristo.
"E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito." (2° Corinzi 3:18)
TRASFORMAZIONE
Quando furono scritte queste parole gli specchi non erano come gli attuali nei quali l'immagine è riflessa perfettamente. Allo specchio ci vediamo per quelli che esattamente siamo, difetti e imperfezioni compresi. Una volta non era così. L'immagine era distorta e poco nitida non facendo rendere per intero la realtà. Allo stesso modo noi immaginiamo Dio, ma Egli non è proprio così come ce lo figuriamo. Troppo spesso facciamo fare e dire a Dio cose che Lui non pensa e non dice. Lo trasformiamo in un dio a "nostra immagine e somiglianza" per i nostri scopi e giustificazioni. La realtà non è così. Dobbiamo guardare in uno specchio vero e reale, in uno specchio che ci faccia vedere chi siamo e come siamo, la Bibbia, per scegliere la via giusta. Dobbiamo guardare a Dio per quello che egli è, attraverso la Sua Parola. Ed è quella che potrà trasformarci, dichiarandoci prima chi siamo e poi presentandoci il messaggio d'amore che cambierà la nostra immagine in una nuova, "ad immagine di Dio".
Altro...
"Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza" (Ebrei 9:28)
L'OPERA ETERNA DI CRISTO
Questo brano rivela tre momenti precisi: il passato, il presente ed il futuro. Sono versi che ricordano l'opera immensa ed eterna di Cristo. Nel passato "è stato manifestato per annullare il peccato con il Suo sacrificio" (v. 26). Con una sola offerta, con un sacrificio unico, ha risolto il dramma che ha afflitto il mondo da Adamo in poi. L'opera compiuta sulla croce merita la nostra lode continua. Nel presente "compare alla presenza di Dio per noi" (v. 24). Ormai non sei più solo. C'è un avvocato alla presenza del Padre che depone in tuo favore. La tua causa è difficile da difendere, perché non sei innocente e spesso sei anche recidivo; meriteresti la condanna. Pur essendo figlio di Dio, i tuoi sbagli sono tanti, ma non disperare, anzi! Ricordati che Gesù mostra il Suo sangue a Dio e che per il Suo sacrificio la tua colpa è scontata, il tuo peccato è tolto! Nel futuro "apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza" (v. 28). E' Gesù il tuo Salvatore e Signore?
"E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore" (Luca 2:9)
LA GLORIA DI DIO
La parola gloria sta ad indicare qualcosa che pone risalto. La gloria di Dio è ciò che si irradia dalla Sua Persona, lo splendore insostenibile di tutte le Sue perfezioni. Questa gloria, paragonata ad un fuoco divorante, abbaglia, acceca ed ispira il timore, il rispetto e l'adorazione. L'uomo non può vederla nella sua completezza e continuare a vivere. Tuttavia, tutti quelli che hanno avuto un incontro con il Signore ne ricevono una parte. Ad esempio, Isaia al momento della sua chiamata, i pastori di Betlemme quando vanno a far visita al Re dei re (il versetto d'oggi), Stefano davanti alla morte. La gloria inaccessibile del Dio d'Israele si è manifestata a noi: in Cristo abbiamo potuto contemplarla ed amarla senza esserne consumati. Gesù ha mostrato questa gloria con i Suoi miracoli, con la Sua santità perfetta, al momento della trasfigurazione, della Sua resurrezione e della Sua ascensione. Ben presto il Signore della gloria tornerà in tutta la Sua maestà e il Suo splendore per tutti coloro che hanno creduto in Cristo Gesù il Salvatore.
"Gesú gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso»" (Luca 23:43)
OGGI TU SARAI CON ME IN PARADISO
Gesù promette al condannato al suo fianco la salvezza eterna. All'inizio i due malfattori crocifissi con Lui lo insultavano, ma in seguito uno dei due cambia atteggiamento. Egli riconosce la sua colpa e proclama l'innocenza di Gesù: In quel momento cruciale, è l'unico a rendersi conto della perfezione di Gesù e a pregarlo: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". La risposta è immediata, la promessa certa: "Oggi tu sarai con me in paradiso". Il brigante condannato dagli uomini è assolto da Dio e ciò solo grazie al fatto che Gesù avrebbe espiato le sue colpe. Egli, e chi come lui crede in Cristo, riceve la certezza di una salvezza personale alla presenza del Salvatore stesso. Gesù è il Salvatore di qualunque vita rovinata. Non disperarti a causa del male che hai commesso, Gesù è potente per salvare anche oggi. Egli ha conosciuto la più grande umiliazione, il più profondo abbassamento, la morte disonorevole della croce per farci conoscere l'amore di Dio suo Padre per l'eternità.
"Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Fratelli, che dobbiamo fare?"" (Atti 2:37)
COMPUNTI NEL CUORE
La frase che è stata qui usata identifica uno specifico stato d'animo provato da alcune persone dopo aver ascoltato di Gesù. Qui è Pietro a parlare, dopo essere stato riempito di potenza dallo Spirito Santo. Fino a quel momento sapevano ben poco di Gesù, e ancor meno della Sua "missione" sulla terra: salvare i peccatori. Alle parole di Pietro che con grande vigore e amore mostra Gesù nella Sua completezza, quelle persone avvertono un turbamento interno, sentono di percepire qualcosa di nuovo, il loro cuore si commuove. Credono a quanto viene loro spiegato e sono convinti dai sentimenti che stanno avvertendo. La stessa cosa succede ancora oggi a chi accetta Gesù nella propria vita come Salvatore e Signore. Forse hai sentito parlare di Lui, ma non lo hai mai veramente accettato, se lo farai, sarai rigenerato. Istantaneamente qualcosa cambia: il cuore freme, l'emozione sale, la mente acconsente, sarai raggiunto dalla grazia, sarai perdonato di Dio.