"Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!»" (Matteo 14:30)
SIGNORE SALVAMI
Il tempo della distretta sospinge spesso alla preghiera. Inizialmente Pietro trascurò la preghiera, ma quando cominciò ad affondare, il pericolo lo rese supplichevole, e il suo grido, sebbene lanciato all’ultimo istante, non arrivò troppo tardi. Nelle nostre ore di afflizione e di angoscia, ci troviamo naturalmente sospinti alla preghiera, e così anche il credente provato si affretta ad andare al trono della grazia per trovare salvezza. Migliaia di navi sballottate dalle onde del mare hanno trovato riparo al porto, e nel momento in cui irrompe la tempesta, è saggio raggiungerlo in fretta. Le preghiere brevi sono lunghe a sufficienza. Pietro non pronunciò che tre parole, ma furono sufficienti per il suo bisogno. È desiderabile che ogni preghiera sia fervente. La percezione del nostro bisogno è un potente insegnamento alla brevità. Se le nostre preghiere fossero meno dettate dall'egoismo e dall'orgoglio e fossero mosse invece dalla fede in Cristo, otterrebbero l'esaudimento del Signore.
"...tutti mi conosceranno, dal piú piccolo al piú grande», dice il Signore. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato" (Geremia 31:34)
QUELLO CHE DEVE CAMBIARE
Contrariamente a quello che molti pensano, i principali problemi dell'umanità non sono politici, economici o sociali, ma sono problemi morali e spirituali. Immaginate il mondo senza egoismo e senza menzogna, in cui ognuno metta in pratica gli insegnamenti di Cristo; che ami il prossimo come se stesso, che faccia agli altri quello che vorrebbe fosse fatto a lui. Si avrebbe la felicità nelle famiglie, la fine delle lotte sociali, la pace tra le nazioni, la fraternità nel mondo intero. Si, quello che deve cambiare prima di tutto non sono le condizioni di vita dell'uomo, ma l'uomo stesso; e il rinnovamento alla base di tutti gli altri, è quello del cuore. Non inn coloro che ci stanno attorno o negli altri, ma il cambiamento del vostro cuore. L'essere umano è sostanzialmente malvagio, incapace sia di migliorare se stesso che di essere migliorato dagli altri. Dio offre a chi va a Lui una nuova natura: una vita del tutto nuova, che è quella in Gesù Cristo e che si riceve per la fede in Lui.
"Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesú" (Atti 4:13)
CAMMINARE CON GESU'
Ognuno che si professa cristiano deve essere ad immagine di Gesù Cristo. La vita di Gesù è descritta meravigliosamente nel Vangelo, ma essa è scritta nelle parole e nelle azioni di chi lo ha accettato come personale Salvatore. Se siamo davvero quello che professiamo di essere, allora dobbiamo essere a immagine Sua. Il mondo deve poter dire di noi: "Egli è stato con Gesù; ha imparato da Lui; cammina come Lui camminò, e Lui è evidente nella sua vita e nelle sue azioni di ogni giorno". Imita Gesù nello spirito amorevole; pensa amorevolmente, parla amorevolmente, e opera con amore, affinché gli uomini possano dire di te: "Egli è stato con Gesù". Imita Gesù nella Sua santità. Gesù non si sottomise con mansuetudine alla volontà del Padre suo? Allo stesso modo, sottomettiti a Lui. Perdona come lui ha perdonato, perché solo così sarai anche tu perdonato. Rendi bene per male, per somigliare a Lui. E in ogni cosa, vivi in modo che tutti possano dire di te: "Egli è stato con Gesù".
"Sia ferma la mia condotta nell'osservanza dei tuoi statuti!" (Salmo 119:5)
INDICAZIONI
Tutti noi sappiamo e vediamo che il traffico automobilistico è regolato da importanti ed indicativi segnali stradali. Se non esistesse il codice della strada, vi sarebbe caos, disordine e pericolo. Anche la Bibbia ci presenta delle "indicazioni, delle regole" che dovrebbero controllare la nostra vita di ogni giorno, indicazioni contro l'invidia, l'orgoglio, la superbia, l'odio, la maleducazione, le concupiscenze, l'egoismo, la cattiveria, ecc... Quando il Signore ci mette in guardia dalla presenza di tali cose, dovremmo subito premere i freni, mentre, nelle strade trafficate della vita, dovremmo sempre essere pronti a rispondere agli stimoli della Parola di Dio con, umiltà, amore, adorazione e purezza. Dovremmo temere di non conoscere o infrangere le indicazioni della Bibbia, così come quelle della strada, esse servono per la nostra protezione, correzione e direzione. Credere in Cristo e ubbidire a Lui ci farà trovare grazia grazia agli occhi suoi, per rimanere sulla strada che conduce al cielo.
"Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro" (Isaia 5:20)
LA TOLLERANZA
La tolleranza è una virtù molto apprezzata nella nostra società moderna. Ma esiste una forma di tolleranza che, per il Signore è come il tradimento. Oggi la tolleranza è diventata tale da accettare il male". Non ci si rende conto che si ingiuria Cristo quando si vuole adattare la sua verità immutabile alla nostra sensibilità personale, ai nostri ragionamenti e ai nostri desideri. La Parola di Dio, La Bibbia è la verità; ed Essa dichiara che tutti gli uomini hanno peccato e che tutti meritano il giudizio di Dio. Egli non può far altro che condannarlo. Ma per il Suo grande amore, il male che noi abbiamo commesso, Dio lo ha condannato caricando suo Figlio Gesù dei nostri peccati, sulla croce, dove è morto al nostro posto. È allora che ha potuto ricevere come suoi figli quanti hanno creduto in Gesù e hanno accettato per grazia la salvezza che ci ha offerto, non su un principio di tolleranza, ma sulla base della sua giustizia perfetta. "Dio ama il peccatore ma odia soltanto i suoi peccati".
"Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio" (1° Giovanni 5:13)
SICUREZZA
Possiamo essere sicuri della salvezza perché è basata sulla Parola immutabile di Dio. Si racconta di un uomo che non aveva certezza della propria salvezza; pregò che come evidenza il Signore potesse far raccogliere 10 delle sue pecore in un determinato luogo del pascolo. Più tardi, quando l'uomo raggiunse il luogo inteso, vi trovò proprio 10 pecore. Questo fatto gli procurò un momentaneo senso di pace, poi gli venne il dubbio che poteva essere stata soltanto una coincidenza, cosi chiese al Signore che altre 10 pecore si radunassero in un'altra zona, opposta alla precedente. Successe anche questo! Gli fu chiesto: "Questo ti ha dato finalmente la certezza che volevi?"; "No, niente è riuscito a darmi sicurezza finché non l'ho trovata nella Parola di Dio". La stabilità per la nostra vita e la certezza della salvezza si trova nelle indicazioni solide offerte da Dio. Il sangue di Cristo ci mette al sicuro; la Parola di Dio ci fa sentire al sicuro. Chi si accosta a Dio deve credere che Egli è.
"È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno." (2° Timoteo 1:12)
SEI SALVATO?
Molti non sono sicuri di essere salvati o meno, pensano che possedere tale certezza sia presunzione. Altri si chiedono: come possiamo essere sicuri di essere salvati? La fede è l'unica condizione posta da Dio per la salvezza dell'uomo. Gesù ha detto a Nicodemo: "Chiunque crede in me non perisce, ma ha vita eterna" (Giovanni 3:16). Non dice che forse l'avrà, ma è un possesso attuale per tutti quelli che credono e che sono nati di nuovo. L'apostolo Giovanni rivolge una parola a chi non crede a Dio: "Chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha reso al proprio Figlio". Quello che conta è sapere non quale sia il mio grado di fede, ma avere o meno la certezza che l'opera di Gesù è perfetta, completa e sufficiente per la mia salvezza, e credere in essa. Non esiste offesa maggiore di quella di non prendere Dio in parola, quando la Scrittura dice: "Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio".
"La mia giustizia è vicina, la mia salvezza sta per apparire, le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole spereranno in me, confideranno nel mio braccio" (Isaia 51:5)
SICURI NELLE SUE BRACCIA
Nei periodi di prova più duri, il cristiano non ha niente in terra su cui fare affidamento se non nel Signore. Quando la sua barca si inclina, e nessun soccorso umano può essere d'aiuto, egli deve semplicemente e interamente affidarsi all'aiuto e alla cura di Dio. A volte non ci rimettiamo al nostro Dio per la moltitudine dei nostri amici; ma quando un uomo è tanto misero, solo e inerme, da non avere nessuno a cui potersi rivolgere, egli corre nelle braccia di suo Padre, ed è beatamente abbracciato! Quando è appesantito da problemi tanto opprimenti e particolari che solo lui stesso conosce, allora conoscerà il suo Signore più che in ogni altro tempo. Non disonorare mai il Signore con dubbi e paure; sii forte nella fede, dando gloria a Dio. Mostra a tutti che per te il tuo Dio vale più di ogni altra cosa. Mostra ai ricchi quanto sei ricco nella tua povertà quando il Signore Iddio è il tuo aiuto. Mostra ai forti quanto forte sei nella tua debolezza quando sotto di te ci sono le braccia eterne.
"Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo" (Ebrei 2:14)
LA CROCE DI CRISTO, UNA VITTORIA
È sorprendente leggere, nella Bibbia, che Cristo è stato vittorioso alla croce. Ma non è forse stato rigettato dal suo popolo, tradito da uno dei suoi, abbandonato dai discepoli e messo a morte? Apparentemente, sembrava che tutto fosse perso e che fossero annientate le speranze di quelli che credevano in lui. In realtà, l'uomo che stava lì sulla croce, in grandissima debolezza, riportava una vittoria definitiva. Prima di morire, Gesù esclamò: "È compiuto!" Poi ha reso lo spirito e morì. Egli ha così terminato la missione di salvezza, s'è offerto in sacrificio per il peccato dell'umanità. Nel suo amore niente l'ha fermato. Ecco in che cosa consiste la sua vittoria, è il trionfo dell'amore vero. La risurrezione di Gesù conferma e proclama la sua vittoria alla croce. Ora Egli è vivente che interviene per tutti quelli che confidano in Lui. Con la sua morte, li ha strappati dal giudizio del peccato, dal timore della morte. Questa è una vittoria ottenuta a caro prezzo perchè passò per la morte.
"Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole" (Daniele 10:12)
DIO ASCOLTA!
Durante le guerre ci sono stati degli uomini che hanno avuto il compito specifico di portare messaggi ad altre unità vicine alle linee di frontiera. Questi uomini si incamminavano attraverso mille ostacoli per consegnare informazioni vitali per il piano di battaglia. Varie volte si imbattevano in postazioni nemiche ed erano obbligati a cambiare strada. Nei versetti di oggi, il profeta Daniele, ha descritto un momento in cui un angelo ha fatto da messaggero, ambasciatore; recapitando un messaggio dal cielo alla terra. Quel messaggero fu ostacolato, ma Dio invece lo fece giungere a destinazione ugualmente! Anche oggi vi sono ostacoli al piano di Dio per la tua vita, situazioni che vorrebbero impedire di farti giungere il suo messaggio, la sua Parola vivente. Mentre leggiamo la Bibbia possono sopraggiungere interruzioni, presentarsi dei pensieri che distraggono, ma rivolgiamoci umilmente a Dio, chiediamoGli il Suo aiuto, Egli può far giungere il Suo messaggio con vittoria ed efficacia.
Altro...
"E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (Atti 2:38)
COSA E' IL RAVVEDIMENTO
Il Ravvedimento non è adesione ad una religione, o cambiare chiesa; ma è un'esperienza che ti conduce a distaccarti dalle cose del mondo, dalla carnalità e dal peccato, per appartenere interamente al Signore. Non è ascetismo, ma è ubbidienza verso Colui che ha dato la Sua vita per salvarci. La nostra appartenenza al Signore, se abbiamo fatto un'esperienza reale di ravvedimento, deve essere totale. Nessun compromesso con il mondo e con la carne per soddisfarne quei desideri contrari al Signore. I credenti che hanno sempre conflitti e dubbi spesso è perché non hanno fatto una reale esperienza di ravvedimento e continuano nel segreto a vivere nel compromesso. Occorre pertanto prendere una decisione seria e definitiva per il Signore, affinchè, una volta che apparteniamo a Lui, possiamo sperimentare ogni dono e ogni benedizione che Egli è pronto a donare. Ravvedimento vuol dire "tornare indietro", abbandonare quella via che ci tiene lontani da Cristo per dirigerci sempre più verso di Lui.
"Guai, dice il Signore, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato" (Isaia 30:1)
DOMANDARE CONSIGLIO A DIO
Quante volte facciamo disegni o progetti per il futuro della nostra vita, per una nuova casa, un nuovo lavoro, una nuova automobile, ecc...: pensiamo al fidanzamento, al matrimonio, un'amicizia, una società d'affari. Tutto sembra così bello che passiamo la maggior parte del nostro tempo ad affannarci per la realizzazione di ciò. Ma la Bibbia ci dice che fare progetti senza consultare Dio, significa privarsi di quel bene e quella benedizione che invece Egli vuole donarci. Forse questo può far sembrare che il nostro Dio voglia decidere tutto Lui della nostra vita, togliendoci, così, la nostra libertà: la verità invece è che Lui vuole darci il meglio. Quello che noi molto spesso non comprendiamo, finché non veniamo a trovarci legati a persone o situazioni di cui potremmo pentirci e che causerebbero sofferenza per tutta la nostra vita. Così parla il SIGNORE: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!" (Geremia 17:5).
"In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati" (1° Giovanni 4:10)
DIO MI AMA
Un giorno fu chiesto ad un uomo se amasse il Signore Gesù. La risposta fu: "Si, lo amo, ma posso dirle una cosa ancora più bella: è Lui che ama me!" Dopo l'esperienza di tutta una vita, quell'uomo era felice perché si sentiva amato personalmente dal suo Salvatore, Gesù Cristo. Nei primi tempi che seguono la conversione, i giovani credenti sono pieni d'amore e di zelo per il Salvatore. Poi può succedere che, passando il tempo, si diventi piuttosto tiepidi, e ci si rattristi perché non si provano più gli stessi sentimenti. Si arriva persino, delle volte, a dubitare della realtà della propria fede. Se questo avviene, rimettiamoci ai piedi della croce del nostro Signore Gesù Cristo. Ammiriamo il modo con cui Egli ci ha amati mentre eravamo suoi nemici, andando fino a morire per darci la vita eterna. Meditiamo sull'immensa bontà di Dio verso di noi. Non cerchiamo la pace e la felicità in noi stessi; in quanto instabili, ma piuttosto nella certezza che Dio ci ama d'un amore eterno e immutabile.
"Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo" (Matteo 15:18)
COME STAI?
Nel salutarsi le persone in genere dicono: "Come stai?" Tutto ciò che diciamo, non solo i nostri saluti, riflette quello che è l'interesse e la cura nel nostro cuore. Con le parole del versetto preso in considerazione, Gesù stava spiegando ai Suoi discepoli che le persone non potevano essere moralmente contaminate dal cibo che mangiavano, quanto dalle parole dette e derivanti da un cuore impuro. Non sorprende, quindi, che le affermazioni più dure di Gesù offendevano i Farisei (v.12). A loro interessava sembrare giusti esteriormente, non ciò che realmente era nel cuore. Come discepoli di Cristo, il nostro fulcro deve essere, invece, incentrato sul tenere il nostro cuore pulito, in modo che le nostre parole riflettano una vera giustizia. Questo è possibile grazie al sangue di Gesù che ci purifica da ogni peccato. Che cosa puoi affermare tu della condizione del tuo cuore? Cosa dicono e pensano gli altri dello stato del tuo cuore? Per governare la lingua, fa che Cristo governi nel tuo cuore!