Mercoledì
30 Luglio 2025
E Samuele rispose: "Come andrò io? Saul lo verrà a sapere, e mi ucciderà" (1° Samuele 16:2)
MOMENTI D’ESITAZIONE
Quando Mosè fu chiamato a comparire dinanzi a Faraone, si scusò dicendo di non essere qualificato per quella missione. Come nel caso di Samuele, il motivo della riluttanza fu la consapevolezza dei propri limiti che appannò, per un po’, la sua fiducia nell’Onnipotente. Questi, ed altri uomini, tuttavia resero noto a Dio, con estrema sincerità, i loro timori e le ragioni della loro perplessità verso la chiamata divina che li vedeva protagonisti. In entrambi i casi, il risultato fu lo stesso: la loro fede fu rafforzata. Anche i servitori di Dio più onorati hanno avuto i loro momenti d’esitazione. Mantenere un sobrio concetto di sé è salutare e non è errato essere consapevoli dei propri limiti; ciò che invece diventa dannoso nel servizio al Signore, è il trasferire su di Lui le nostre debolezze.

Copia