Poiché il paese del quale state per entrare in possesso non è come il paese d'Egitto donde siete usciti. (Deuteronomio 11:10)
UN NUOVO INIZIO
Il testo della nostra meditazione evidenzia la possibilità per tutti gli uomini di un nuovo inizio. Israele era giunto alla fine di un lungo viaggio nel deserto. Si era lasciato alle spalle l’Egitto e aveva davanti la Terra Promessa. Questi due luoghi simboleggiano le condizioni spirituali in cui l’uomo può trovarsi. Da una parte l’Egitto, figura di chi è ancora schiavo del peccato e delle sue nefaste conseguenze; la Scrittura afferma: “Uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto”. Dall’altra parte Canaan, figura della nuova vita che vivono coloro che sono in Cristo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove”. Se hai tanti rammarichi per come hai vissuto la tua vita e desideri cambiare, ma non sai come fare. La soluzione c’è e si chiama Gesù. Egli desidera trasformare potentemente la tua vita, devi solamente rivolgerti a Lui con tutto il cuore e accettarlo quale tuo personale Salvatore. Vai a Gesù ora e invoca la Sua grazia e il Suo perdono!
L'Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che sono depressi (Salmo 145:14)
DIO RIALZA CHI È CADUTO
La tendenza dell’uomo è guardare con rimprovero e con sufficienza le cadute altrui, pensando che certe cose capitano soltanto agli altri. Quando poi è lui a venir meno, la tendenza è quella di giustificarsi. Ciò che veramente conta è cosa pensa Dio della nostra vita. Il Signore non vuole che l’uomo nel momento in cui pecca si nascondi o cerchi di apparire diverso da quello che in realtà è, ma che Gli confessi il peccato e Gli chieda perdono con tutto il cuore. Il Signore è misericordioso e desidera rialzare tutti coloro che sono caduti a causa del peccato. Se sei caduto o ti trovi nel baratro della disperazione e pensi che per te non ci sia più speranza; non ingannare te stesso, gli altri e non pensare che la tua caduta sia irrimediabile. La promessa del Signore è che Egli rialza tutti quelli che sono caduti. Così come sei, dove ti trovi, rivolgiti a Dio con tutto il cuore per mezzo di Gesù Cristo il Salvatore, invocando il Suo perdono e la Sua misericordia ed Egli ti risponderà rialzandoti e la tua vita non sarà più la stessa, ma sarà sostenuta da Dio.
La grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi (Apocalisse 22:21)
LA GRAZIA DI GESU'
Dio ci ha fatto dono della vita e ogni giorno ci da tante possibilità di avvicinarci a Lui e di conoscere il suo amore e la sua grazia. Egli certamente ha fatto grandi cose per noi; ci ha preservato dal male, ci ha mantenuto in vita, ha cercato di farci comprendere quanto è grande il Suo amore e la Sua protezione per ciascuno di noi. Di tutti i buoni proponimenti che abbiamo fatto per Lui quanti ne abbiamo mantenuti? Dio conosce i nostri cuori, conosce le nostre menti, ci conosce meglio di quanto noi stessi ci conosciamo. Cerchiamo di abbandonarci a Lui ed Egli ci darà, senza dubbio, modo di ringraziarlo, perché il Signore è il nostro Dio, Colui che ci protegge, Colui che va avanti a noi e sta dietro di noi per guardare le nostre spalle. Non sta a noi conoscere i tempi e le stagioni, ma sta a noi fare la volontà di Dio, qualunque essa sia. Dio è stato al nostro fianco nel passato, lo sarà ancora nel domani. Sia benedetto il nome del Signore e la Sua grazia sia sempre con tutti noi.
Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, e io vi darò riposo (Matteo 11:28)
QUANTO PESA IL PECCATO?
Un predicatore aveva appena invitato i suoi uditori a pentirsi quando un giovane gli lanciò questa espressione: "Lei parla del carico del peccato. Io non lo sento. Quanto pesa? Il predicatore rispose: "Mi dica, se lei posasse un carico sul petto di un morto, questi lo sentirebbe?". "No, poiché è morto", rispose il giovane. Il predicatore riprese: "Ebbene, l'uomo che non sente il carico del proprio peccato è morto moralmente". Com'è vera la descrizione che fa la Sacra Scrittura: morto nei falli e nei peccati (Efesini 2:1). Voi sentite il carico dei vostri peccati? Se non è così dovreste preoccuparvi. Non sentirsi peccatori non significa non esserlo, La Bibbia attesta che "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Il peccato è la separazione da Dio, sulla terra ora e per l'eternità poi. Gesù ha pagato il prezzo del nostro riscatto e chi crede in Lui ha vita eterna, rifiutare invece la sua grazia ci tiene lontani e perduti per sempre. Accetta Gesù come personale Salvatore prima che sia troppo tardi.
Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito (Ebrei 2:3)
NEGLIGENZA
Ai più, sembra che la negligenza non sia una colpa molto grave, in realtà, tutto dipende dalle conseguenze che ne derivano. Il versetto citato oggi riguarda coloro che trascurano “una così grande salvezza". Forse costoro sono schernitori o indifferenti, ma c'è qualcosa che li fa rimandare a più tardi il momento di prendere posizione davanti a Dio, di accettare con decisione Gesù come proprio Salvatore. Hanno intenzione di farlo un giorno, ma non subito, trascurano la grande salvezza che Dio offre: grande perché è un dono di Dio, perché può salvare il più colpevole di noi, grande perché dà la vita eterna, perché non chiede nulla al peccatore se non la fede nell'opera di Gesù Cristo. Se foste uno di questi negligenti, riflettete bene sulle conseguenze che la negligenza può causare: non è un problema di denaro, né di salute, né la separazione da un essere caro, è molto più di tutto questo, è l'allontanamento eterno da Dio; è qualcosa di vitale importanza; non rimandate la vostra decisione a più tardi.
O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto; o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero (Matteo 12:33)
L'ALBERO E IL SUO FRUTTO
Il peccato ha profondamente rovinato l'essere umano. Un albero può avere una bella apparenza, ma se il suo frutto è cattivo è perché esso è cattivo. Tutte le buone qualità umane hanno sovente come conseguenza il dare a colui che le manifesta una buona opinione di sé stesso; ma guardiamo con attenzione la condizione morale in cui vive la società: da ogni parte vediamo l'ingiustizia, il regno del più forte o del più astuto, il denaro che domina, i desideri malsani che animano in segrete esistenze apparentemente rette, si compete in cose vane e, delle famiglie sono lacerate. Conflitti, guerre, battaglie, tutto questo non viene forse dal cuore umano? Ciascuno desidera ciò che possiede l'altro, e l'invidia porta alla violenza. I frutti sono cattivi. perché "l'albero è cattivo". Non c'è rimedio, se non un innesto che comunicherà una nuova linfa, una nuova natura. È per questo motivo che Gesù diceva: "Bisogna che nasciate di nuovo"(Giovanni 3:7). Chi crede in Lui è una nuova creatura.
Il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato (1° Giovanni 1:7)
RICORDI DEL PASSATO
In generale, amiamo conservare un ricordo dei migliori istanti della vita, ma nessuno vorrebbe ricordare quelle cose passate negative e non vantaggiose, a nessuno piacerebbe che qualcuno gli ricordasse tutti i peccati commessi. Ebbene, Dio registra le nostre vite per intero, conosce tutte le nostre azioni, le nostre parole e persino i nostri pensieri. Si ricorda di ogni dettaglio e giudicherà ogni vita umana. Ma per la grazia di Dio tutte le colpe e i peccati del nostro passato possono essere cancellati; finanche quelle che abbiamo dimenticato, ma che pesano sulla nostra coscienza. Dio non si ricorderà più di nessuna di esse. Com'è possibile questo? Mediante il sangue di Cristo. Eravamo condannati, ma il Figliuolo di Dio è morto sulla croce al posto di coloro che si confidano in Lui. La sua vita offerta ha risposto alla giustizia e alla santità di Dio. "Egli ha fatto la pace mediante il sangue della sua croce". Ora Dio perdona e riceve tutti coloro che vengono a Lui mediante Gesù Cristo.
Lo Spirito stesso attesta che siamo figli di Dio. Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo (Romani 8:16,17)
CHI SONO GLI EREDI?
È una delle prime domande che si sente porre quando muore una persona facoltosa. Per rispondervi bisognerà consultare il suo testamento. Il ricco donatore è Dio, colui che possiede tutte le cose perché è Lui stesso che le ha create. Tutto gli appartiene sulla terra e nel cielo. Chi sono allora gli eredi? L'Antico Testamento aveva stabilito come legatario il popolo d'Israele. E a lui che Dio aveva fatto delle promesse e aveva dato un paese, Canaan, in eredità. Oggi, con la venuta di Cristo, quando il Vangelo parla di ricchezza e di eredità, intende tutti quei beni spirituali, sopra tutti, la salvezza e la vita eterna che Dio offre. Dio è amore e si compiace nel donare. Che cosa allora Dio è pronto a donare? Non delle benedizioni terrene ma delle benedizioni spirituali: il perdono, la vita eterna (Giovanni 10:28), la gloria (Giovanni 17:22). Chi sono i nuovi eredi? I suoi figli, cioè coloro che accettano Gesù quale personale Salvatore e che ora fanno parte della grande famiglia di Dio.
Gioisco della Tua Parola, come chi trova un grande bottino (Salmo 119:162)
SCOPRITE DEI TESORI
La gente ha sempre sognato di trovare un tesoro perduto. La possibilità di scoprire monete d'oro ha condotto gli avventurieri a rastrellare il fondo del mare. Qualcuno ha detto: "Se vi capiterà di vedere il fondo dell'oceano ricoperto di monete d'oro, non lo dimenticherete mai". Quella ricchezza terrena può dare all'uomo soltanto una momentanea soddisfazione personale; ma vi sono tesori d'un valore molto maggiore, le verità della Bibbia, e sono a disposizione di tutti. In tutto il Salmo 119 se ne parla. La Bibbia è preziosa perché spiega il modo per trovare il perdono dei propri peccati, la pace con Dio e il vero senso della vita. Nella parola di Dio noi impariamo a prepararci per la vita dopo la morte, mediante la fede nel Signore Gesù Cristo. La Parola di Dio che è alla portata di tutti ha più valore di tutti i tesori sommersi. Ne avete scoperto le ricchezze infinite? Caro lettore, non limitare la tua vita solo nella ricerca di beni non durevoli, ma cerca la grazia di Cristo e vivrai per sempre.
Apri i miei occhi, per contemplare le meraviglie della tua legge (Salmo 119:18)
APRI GLI OCCHI MIEI
Dovremmo sempre formulare questa preghiera con tutto il nostro cuore quando leggiamo La Bibbia, tesoro di inestimabile valore, in quanto queste meraviglie ci resterebbero sconosciute se Dio stesso non ci aprisse gli occhi. L'intelligenza umana può certamente vedere nella Bibbia un'opera importante, l’elevatezza di pensiero delle parti poetiche e morali, la bellezza sublime della storia di Gesù; ma fermarsi solo a questo sarebbe senza alcun profitto. Gli "occhi aperti" sono gli occhi della fede, essi scoprono delle meraviglie divine. La Bibbia non è soltanto un documento umano, uno specchio dell'umanità più espressivo di ogni altra opera letteraria, è l'espressione del "Dio che si rivela". Essa ci comunica i Suoi pensieri riguardo all'uomo, creatura privilegiata che si è perduta e che Lui ha voluto salvare. Essa ci dice di Lui ciò che le cose create non riescono a farci conoscere, cioè la Sua santità, la Sua giustizia, ma anche la Sua grazia. Essa ci insegna che Egli è luce e che è amore.
Altro...
Ma Dio che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati) e ci ha risuscitati con lui e con lui... (Efesini 2:4-6)
IL FIGLIO RITROVATO
Giunto nel più profondo della miseria, il figliuol prodigo "rientra in sé", si ricorda della casa paterna e vi ritorna per confessare la sua cattiva condotta. Ecco dunque quel figlio che si mette in cammino, confuso e angosciato. Cosa gli dirà il padre? Quale accoglienza gli riserverà? Ma, da lontano, il padre ha visto arrivare colui che stava aspettando senza stancarsi; egli non attende che faccia gli ultimi passi né che termini la sua frase; gli corre incontro e, malgrado i suoi abiti sporchi e laceri, lo stringe forte fra le braccia; il figlio perduto è ritrovato! È l'amore che perdona senza pregiudizi, che riceve con tenerezza; è l'amore di Dio verso quelli che credono. "Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). Come il figlio pentito, riconosciamo il nostro stato di peccato; Dio ci accoglierà con gioia e ci rivestirà con "la veste più bella", cioè con tutte le perfezioni di Gesù stesso.
Tutti hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio (Romani 3:23)
IL FIGLIO PERDUTO
La Bibbia narra la storia di un giovane che, stanco e deluso, volle liberarsi dall'autorità di suo padre; fu così che se ne andò in un paese lontano per vivere la sua vita. In poco tempo spese tutto e si ritrovò senza nulla. Esiste forse un quadro più tragico e più vero dello stato dell'uomo peccatore? Ha voluto essere indipendente da Dio. Non è forse questo sempre uno dei tratti dominanti del suo carattere? Di tutto ciò che Dio gli ha donato, egli lo spreca per le sue concupiscenze. E con questo, è felice l'uomo? No! È sempre alla ricerca di nuove soddisfazioni. In realtà esso è schiavo del peccato e davanti a sé ha solo la perdizione eterna, lontano da Dio. Che sorte terribile! Il figliuol prodigo era perduto, morto agli occhi di suo padre; l'uomo peccatore è perduto, morto per Dio. E da questo stato non può uscire con i suoi sforzi. La parabola si conclude mostrando il ravvedimento e il ritorno a casa del figlio. Il padre lo accolse con amore. Allo stesso modo, siamo accolti quando andiamo a Dio per i meriti di Cristo.
Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! (2° Corinzi 6:2)
TEMPO FAVOREVOLE E TEMPO PERSO
Spesso si ode dire: "Non ho tempo". Il tempo è una cosa di cui l'uomo non è padrone. Nessuno può né rallentarlo né accelerarlo! Ma si può perdere il proprio tempo; tale è il caso di colui che non approfitta del tempo che gli è dato per mettersi in regola con Dio. Ma verrà il giorno in cui bisognerà rendergli conto del nostro operato! Dio ha dato all'uomo del tempo per pentirsi ed accettare Gesù come proprio Salvatore; il solo mediatore mediante il quale egli possa essere riconciliato con Dio. La vita non è che un vapore che compare per un po' di tempo e poi sparisce; che breve durata rispetto all'eternità! Questa eternità può essere di felicità o di tormenti, a seconda che si accetti o si rifiuti di usufruire del beneficio della salvezza, mediante la fede in Cristo. Non sappiamo quanto tempo resteremo in vita, la Bibbia dice che oggi è il "tempo accettevole". Caro lettore, non sprecare più tempo, ma vai a Gesù, credi in Lui e ti sarà donata la salvezza. Scoprirai quanto è bello vivere con Lui.
Poiché mi proposi di non saper altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso (1° Corinzi 2:2)
GESÙ CRISTO CROCIFISSO
Se c'è qualcosa di straordinario nella storia del mondo, è l'immenso sviluppo del cristianesimo. Gesù, Il Figlio di Dio si è fatto uomo; è stato oberato di insulti, di beffe, di sputi, di colpi, è infine crocifisso; Egli ha sacrificato la propria vita per la salvezza del mondo. Il messaggio della croce è stato per così dire attenuato nel corso dei secoli; molti tentativi sono fatti per rendere tale verità non indispensabile ed essenziale. La predicazione della croce per molti è "pazzia", follia, fuori da ogni logica. Ebbene, questa follia ha vinto. E in questo c'è la dimostrazione stessa del suo valore divino. "Cristo crocifisso, dice l'apostolo, potenza di Dio e sapienza di Dio, poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. Ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i savi, affinché nessuna carne si glori nel cospetto di Dio" ( 1 Corinzi 1:24-29). Chi crede che Cristo è morto sulla croce per i propri peccati, è salvato e ha vita eterna.