"Gesù stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati" (Ebrei 2:18)
ANCHE GESU' FU TENTATO
Gesù è stato tentato come lo sono io. Ti hanno detto questa verità molte volte, ma l'hai mai veramente compresa? Egli fu tentato dagli stessi peccati nei quali noi cadiamo. Gesù non ha mai peccato! Non devi dissociare Gesù dalla nostra natura umana, vedendolo soltanto come Dio: è vero che Gesù è Dio, ma quando era sulla terra era un uomo come me e te! Se stai attraversando un periodo buio della tua vita, sappi che Gesù lo ha sperimentato prima di te. Stai lottando con fatica e il combattimento ti stanca, ma Gesù ha lottato faccia a faccia con lo stesso nemico. Allora prendi coraggio, perché Cristo ha portato il peso prima di noi e le orme insanguinate del Re di gloria si possono vedere lungo la strada che attraversiamo in questo momento. C'è una cosa ancora più bella: Gesù fu tentato, ma senza peccare. Ci deve incoraggiare il fatto che Gesù, anche se tentato, trionfò gloriosamente, e come Egli vinse, possono vincere anche tutti quelli che confidano in Lui con tutto il cuore.
"Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla" (Ebrei 12:25)
ASCOLTARE
Ascoltare vuol dire prestare orecchio, stare a sentire, udire con attenzione. Tante volte, però, abbiamo ascoltato senza impegnarci nel capire. Quando le parole diventano troppe e il discorso tende ad annoiare è soltanto il nostro orecchio a recepire un'infinità di suoni, senza che questi si soffermino nella nostra mente, senza che lascino traccia nella nostra memoria. Lo sguardo può sembrare attento, ma la mente sta già vagando altrove, altri pensieri, altri progetti, altre memorie prendono il posto delle parole che qualcuno ci sta rivolgendo. E come ci comportiamo nei confronti del nostro Signore? Ascoltiamo soltanto con il nostro orecchio le Sue Parole o le imprimiamo a fondo nel nostro cuore? Dio parla attraverso molti modi e attraverso molte persone. Anche oggi sta parlando a te in questo modo. Sei disposto ad ascoltare? Sei disposto a porre attenzione al Suo dire? Egli ti sta indicando la strada per la quale devi camminare, il sentiero che devi intraprendere, gli atteggiamenti che devi adottare: "Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla!".
"Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio" (Atti 17:23)
ALL'IDDIO SCONOSCIUTO
Leggendo il contesto del versetto sopracitato possiamo avere una conoscenza dell'onore e dell'adorazione che si deve a Dio sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Il sermone predicato da Paolo agli atei e filosofi di Atene (contro l'adorazione dei falsi dèi), era diretto contro di loro che non servivano e adoravano rettamente ed, anche, a quelli che facevano discorsi totalmente diversi, da quella che, invece, è la vera e sana dottrina del Vangelo. Lo scopo di Paolo è di portar loro la conoscenza l'unico degno dell'adorazione dell'uomo è il Signore, il Creatore di tutte le cose. Egli pone una pietra miliare come base del vero Culto: c'è un Dio conosciuto, e quel Dio è unico! Quando egli ha predicato contro l'adorazione ai falsi dei, voleva solo istruirli, per un sevizio alla vera deità. Non vuole parlare di un nuovo Dio, ma condurre loro alla conoscenza di un Dio unico, come negli antichi giorni: "Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al Signore, che ci ha fatti (Salmo 95:6).
"Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti" (Atti 2:2)
IL RUMORE DEL VENTO
Il vento non è visibile agli occhi degli uomini. Tuttavia esso mostra i segni della sua esistenza. Esistono diversi tipi di vento, di differente intensità e temperatura. Il piegarsi degli alberi, il fruscio delle foglie, lo sbattere delle porte indica che sta soffiando il vento. Nel linguaggio della Bibbia il vento è spesso associato allo Spirito Santo: non è visibile agli occhi umani, ma se ne avverte la presenza. Quando lo Spirito Santo soffia nei nostri cuori avvertiamo gioia e pace. Una dolce calma ci avvolge e il nostro cuore riposa tranquillo. Se soffia con impeto, come avvenne agli apostoli quando furono battezzati di Spirito Santo, una forza e una gioia incontenibile ci assale. Egli ci spinge ad agire, ad annunciare la salvezza, a portare conforto e a dispensare amore. Non possiamo trattenerlo e non possiamo non essere travolti da Lui. Se ti lasci guidare dallo Spirito e ti abbandoni al Suo soffio, la tua vita riceverà grandi benedizioni e non potrai più farne a meno.
"Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18)
IL PRIMOGENITO DAI MORTI
Gesù Cristo è stato il primo a risorgere dalla morte con un corpo glorificato e immortale: "Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono" (1° Corinzi 15:20). La resurrezione di Cristo ha fatto discutere e lo fa tuttora. Molti scrittori e teologi, scrivendo o discutendo, hanno immerso, così, nel caos tutte le generazioni: uomini d'ogni età e ceto sociale. Le Sacre Scritture affermano: "Se Cristo non è resuscitato, vana è la nostra fede!" (1° Corinzi 15:14). Il fatto che Gesù Cristo è il primogenito dai morti implica la resurrezione di tutti quelli per i quali Egli morì. Infatti è scritto che "il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23). Questo significa che Gesù Cristo è senza peccato, ha vinto perciò la morte aprendo per noi la via del dono di Dio: la vita eterna. Noi non siamo come quelli che non hanno speranza!
"Vi metterete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole" (Deuteronomio 11:18)
IL GIUSTO POSTO DELLA PAROLA
Attraverso questi versetti Dio invita il Suo popolo ad essere attento all'osservanza della Sua parola affinché possa godere di grandi benedizioni. Purtroppo, però, nel corso del tempo, il popolo, molte volte si è mostrato disubbidiente sostituendo la Parola di Dio con altro, seguendo ben volentieri le parole degli uomini. Ancora oggi Dio desidera che la Sua Parola sia osservata, ubbidita, scritta nei cuori ed amata. Essa è la Parola vivente che in tutti i tempi ha rivoluzionato il cuore dell'uomo che si è rivolto ad Essa, ha dato nuovo senso ai principi e ai valori umani, ha trasformato ambienti ed ha dato forza e speranza. Quanti anche oggi, sostituiscono la Parola di Dio con altri libri. Quanti la trascurano! Quanti ancora la predicano a modo proprio! Quanti la interpretano a propria perdizione! Tu quale valore hai dato alla Parola di Dio? Essa è preziosa, ed ha attraversato i secoli per giungere fino a te. Leggila, meditala, e conoscerai Gesù!
"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro" (Matteo 7:12)
FARE E NON PRETENDERE
Molto spesso puntiamo il dito contro gli altri accusandoli di non fare il loro dovere e ancor più spesso si sente dire: "Non c'è, davvero, più amore!" Se ognuno di noi facesse del versetto di oggi la propria regola di vita, cambierebbero tante cose. Dato che non possiamo cambiare gli altri, iniziamo a cambiare noi stessi, impegniamoci per migliorarci. Quello che pretendiamo ricevere dagli altri, è esattamente quello che noi dovremmo fare agli altri. Quello che non vogliamo ricevere dagli altri è ciò che noi stessi per primi dobbiamo evitare di fare. In poche parole, sappiamo benissimo ciò che è giusto e ciò che non lo è; è ben chiara dentro di noi la voce che ci guida, Dio l'ha posta in ciascuno di noi, ma ognuno decide o meno di ascoltarla. Non aspettiamo che siano gli altri ad iniziare, ma attiviamoci per primi. L'insegnamento di Gesù è chiaro, Egli per primo l'ha messo in atto senza aspettarlo dal prossimo. Impariamo da Lui e saremo nel giusto!
"Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo" (Efesini 4:32)
PERDONO
Perdono è una parola semplice che comporta tantissime implicazioni. Perdonare può sembrare facile, ma non lo è; se lo fosse stato, Gesù, durante il Suo ministerio sulla terra, non avrebbe insistito tanto sull'argomento. Sappiamo, invece, che durante tutta la Sua vita terrena Egli non ha fatto altro che insegnarci, con il Suo esempio, l'attuazione di questo sentimento. Perdonare significa non ricordarsi più di qualcosa che ci è stata fatta, cancellare completamente dalla mente un torto ricevuto, come se non fosse mai accaduto. Perdonare significa andare verso chi ci ha offeso e riconciliarsi con lui. Perdonare è regalare il proprio amore a qualcuno, anche contro la logica degli uomini, sapendo che l'amore di Dio è superiore a qualsiasi ragionamento umano. Dio ci ha perdonato dagli errori commessi nei Suoi confronti. Dobbiamo perdonare chi ha sbagliato, chi ci ha offesi, chi ci ha fatto un torto. Ringraziamo Dio per il Suo perdono e quando siamo offesi perdoniamo così come il Signore ha perdonato noi!
"Non li temete, perché il Signore, il vostro Dio, combatterà per voi" (Deuteronomio 3:22)
NON LI TEMETE
Il versetto di oggi ci ricorda le parole di incoraggiamento che Mosè rivolse a Giosuè e a tutto il popolo in merito ai nemici che essi dovevano affrontare. E' naturale che fossero assaliti da dubbi e timori, Mosè stava per lasciarli ed essi stavano per impossessarsi di un territorio non loro, ma che era stato loro promesso da Dio. Si chiedevano cosa sarebbe successo dopo. Lo stesso Giosuè si chiedeva se fosse stato all'altezza della situazione, diventare il nuovo condottiero del popolo d'Israele era impresa ardua. Egli si sentiva inadeguato ed insufficiente di fronte al difficile compito che lo attendeva. Mosè, con le sue parole, li incoraggia e li richiama alla realtà, non alla realtà umana, ma a quella divina; non alla misera e poca forza dell'uomo, ma alla gloria di quella divina. Potremmo anche noi risparmiare tante frustrazioni, ansie, paure, inibizioni, turbamenti alla nostra vita spirituale se soltanto imparassimo questa semplice, ma rivoluzionaria lezione: "Non li temete, perché il Signore, il vostro Dio, combatterà per voi".
"Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù" (Romani 15:5)
L'IDDIO DELLA PAZIENZA
Gli aggettivi che possono riferirsi alla Persona di Dio sono tanti, ma oggi vogliamo soffermarci sulla "pazienza" divina. Dio è paziente ed infatti aspetta che l'uomo si converta dalla sua propria via. Il Signore non obbliga nessuno ad accettarLo, ma ogni giorno invita le persone a trovare riposo e conforto presso di Lui. Il Signore è paziente nel tollerare la cattiveria e la meschinità dell'uomo. Giorno dopo giorno assiste alla distruzione del Suo Creato per mano dell'uomo. Molti scherniscono i credenti riguardo il ritorno del Signore, non credono che ritornerà dal Cielo così come è andato via; ma quanto si sbagliano! E' scritto che Egli ritarda il Suo ritorno per permettere che si salvino più anime possibili, pazienta che ancora oggi qualcuno rivolga lo sguardo verso Gesù e lo accetti nel Suo cuore. Ma quanto durerà ancora questo periodo di pazienza? Leggendo le Scritture tutto fa intendere che sta per scadere. Sei pronto per incontrare il tuo Dio? Arrenditi oggi, prima che il tempo della pazienza volga al termine!
Altro...
"Perciò Gesù disse ai dodici: "Non volete andarvene anche voi?"" (Giovanni 6:67)
LIBERI DI SCEGLIERE
Gesù ci lascia liberi di scegliere. Decisioni e comportamenti sono il diretto risultato delle nostre scelte. In Cristo c'è la libertà di intraprendere qualsiasi via vogliamo seguire: quella del bene o quella del male. Dio, in Cristo Gesù, per mezzo della Sacra Scrittura e tramite lo Spirito Santo, ci invita a scegliere da quale parte vogliamo stare. Ci invita a stare con Lui, ma anche ad andare via da Lui se questo è quello che vogliamo. Inoltre, tutta la Bibbia ci mette in guardia su quelle che sono le strade che conducono alla perdizione eterna e ci indica l'unica strada che ci porta a godere per l'eternità dei beni che Gesù ha preparato per noi. Il nostro problema maggiore è non capire quanto siano preziosi i beni celesti. Non li possiamo vedere, ma per fede ci crediamo. Non incorriamo nell'errore di sottovalutarli, perché probabilmente, quando ce ne accorgeremo, sarà troppo tardi per correre ai ripari. Rivolgiamoci al Signore e rimaniamo vicino a Lui in ogni frangente e momento della nostra vita.
"Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso" (Filippesi 2:3)
LE COSE VERE
Sarà capitato sicuramente a ciascuno di noi di sentirsi migliore di altri. Ognuno pensa che le proprie azioni siano giuste e probabilmente sarebbe assurdo pensare il contrario. Il problema non è pensarlo. Il vero problema è non guardarsi intorno, non confrontarsi con gli altri, non stabilire obiettivamente dove si trovi la verità. Sappiamo che esiste una sola verità, rivelata a tutti gli uomini: Gesù! Il problema è che la "verità" non convince tutti allo stesso modo. Ognuno porta avanti le proprie teorie. Ognuno interpreta la verità a modo suo, ognuno pensa e crede quello che gli fa più comodo o quello che, più frequentemente, gli hanno insegnato, o, ancora, quello che la maggior parte crede. Ma dove è la verità? Dove sono le cose vere? Su questa terra possiamo soltanto avvicinarci a tutto ciò, ma un giorno sapremo ogni cosa. E allora? Seguiamo l'insegnamento dell'Evangelo, perché la "Parola di Dio è Verità" e Gesù "è la Via la Verità e la Vita" (cfr. Giovanni 14:6).
"Non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno" (Matteo 6:13)
LE TENTAZIONI
Più siamo coscienti di quanto Dio ci ha amati e di quanto siamo peccatori davanti ai Suoi occhi, più dobbiamo temere di disonorarLo. Gesù ci ha insegnato a chiedere la protezione di Dio per non essere vinti dalle tentazioni. Quando le cose non vanno bene, possiamo cadere nella tentazione di dubitare dell'amore di Dio e diventare duri e insensibili. Quando tutto va bene, possiamo cadere nella tentazione di inorgoglirci e di diventare egoisti. E poi, quante tentazioni vengono dall'esterno e sovente non siamo capaci di resistervi! Ogni volta la tentazione ci pone davanti ad una scelta: fare ciò che più ci piace o fare ciò che Dio ci chiede di fare che onora il Suo nome. Riponiamo sempre in Dio la nostra fiducia, anche se apparentemente questa scelta non va a nostro vantaggio. Di fronte alle scelte ci sentiamo fragili, vulnerabili, perché da esse, piccole o grandi che siano, dipende il nostro futuro. Per questo dobbiamo restare aggrappati a Dio e chiederGli di proteggerci dalle tentazioni che non siamo in grado di vincere senza di Lui!
"Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza" (Salmo 23:4)
DIO E' LA NOSTRA SICUREZZA
Sicuramente ognuno di voi, anche se non ha letto questo salmo nella Bibbia, lo ha sentito recitare in tante occasioni. Sicuramente il re Davide scrisse questo salmo quando si era trovato in grandi difficoltà e in pericolo di morte. Aveva sperimentato la presenza del suo Dio, che non l'aveva abbandonato alla paura, ma gli era stato vicino, l'aveva incoraggiato e sostenuto. Il credente, nel momento della difficoltà, anche se ha un po' paura per sé e per gli altri (è umano avere paura della sofferenza e nelle situazioni difficili) non teme la morte, perché sa ciò che l'aspetta! La fede nelle promesse del Padre sostiene i credenti. La morte non è altro che il passaggio all'eternità e non fa altro che avvicinarci all'amore di Dio: "Infatti sono persuaso che ne morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38, 39).