Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? (Salmo 139:7)
Vorresti Fuggire?
Hai mai pensato di fuggire dalla realtà, di evadere problemi assillanti? Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sognato di trovarsi su un'isola tropicale al sole e al caldo, senza pensieri e responsabilità. Hai mai cercato, però, di scappare da Dio? Alcuni cercano di fuggire dalla voce di Dio allontanandosi dalla Sua Parola, facendo finta di non capire, usando i "rumori" nel mondo, quelli dell'industria, della televisione, del commercio, dello stadio. Essi si immergono in tante realtà diverse pur di non ascoltare quella sommessa voce divina, che vuole la loro attenzione. Il versetto di oggi ci dice chiaramente che è impossibile fuggire da Dio. D'altronde, perché mai allontanarsi da chi ci ama davvero e la cui presenza ci riempie di gioia a sazietà? Non c'è pace e serenità per chi scappa, ma per chi invece corre verso il Signore avrà in giorni d'avversità una forte torre in cui nascondersi e trovarsi al sicuro. Smetti di essere sfuggente all'amorevole messaggio divino, rifugiati in Cristo ed avrai vero riposo!
Gesù gli rispose: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?" (Giovanni 3:10)
Un mAESTRO ALLA SCUOLA DI CRISTO
Nicodemo, un insegnante di religione, di fronte all'insegnamento di Gesù si rende progressivamente conto di non aver mai conosciuto cose vitali sulla propria anima e di avere una fede mentale che non gli ha mai dato accesso al regno di Dio, a realizzare le promesse divine. Come il Signore ha diretto Nicodemo alla luce, così vuole fare oggi per te, anche se sei un conoscitore della Bibbia o un insegnante di religione. Alla scuola di Cristo non è bocciato come vano ogni moto di genuina religiosità, ma è promossa la fede che salva. Questa implica un radicale cambiamento di vita, una "nuova nascita". Devi imparare anche quello che non puoi spiegare con l'intelletto, devi sperimentare che la potenza di Dio non ha limiti e interviene in modi inafferrabili per noi. Tuttavia, pur non comprendendo in fondo come lo Spirito Santo agisca nel cuore dell'uomo, applicando l'opera compiuta dal Redentore Gesù, potrai costatarne e goderne gli effetti immediati ed eterni. La tua religione sbocci in una quotidiana relazione con Dio. Il tuo nozionismo si tramuti in luce e forza spirituale, la tua curiosità si trasformi in fiducia, per scoprire in Gesù la meravigliosa sapienza della Grazia divina.
Dove c'è lo spirito del Signore, lì c'è libertà (2° Corinzi 3:17)
Dov'è la libertà?
Lo spirito umano ambisce la libertà. Per molti, invece, la ricerca di essa conduce ad una anarchia distruttiva e ad una peggiore schiavitù. Un pesce è libero quando nuota in acqua, ma se esce fuori da un laghetto o da un oceano perde la sua libertà, anzi la stessa vita. Allo stesso modo, l'uomo trova vera libertà quando vive nei parametri della Scrittura. È nelle verità bibliche che scopre la via per recuperare la gloria di Dio e affrancarsi dal morso del peccato e della condanna eterna. Dobbiamo prendere serenamente atto che libertà in senso assoluto, per le creature, non esiste, ma essa si ha nel vivere lo scopo per cui siamo stati creati: adorare Dio e rispettare i confini della Sua perfetta volontà. Soltanto quando si riconosce e si esalta la Signoria di Dio, si può ottenere vera libertà! Questa è per chi con umile fiducia nel Signore si arrende alla Grazia in Cristo, Colui che ci riconcilia con la volontà del Padre. Una prigione mortale attende invece i ribelli, chi si lascia governare dalla superbia e trasgredisce le leggi divine. Qualunque libertà tu stia contemplando, lascia che siano l'opera e l'esempio di Gesù, la luce e la potenza dello Spirito Santo a condurti verso la vita eterna.
Affrèttati a rispondermi (Salmo 102:2)
Impazienti
Il Salmista ha fretta. È comune tra gli uomini essere in alcune occasioni impazienti nei confronti di Dio. Preghiamo e nulla succede. Vogliamo delle risposte immediate perché non possiamo aspettare. Purtroppo siamo delle creature legate al tempo e delle preghiere non esaudite secondo i nostri tempi diventano per tanti un problema doloroso da sopportare. La preghiera, però, non deve concepire Dio come qualcuno a nostra disposizione, anzi, quando preghiamo siamo noi che ci mettiamo a Sua disposizione. Dio non ha fretta, non è condizionato dal tempo, agisce piuttosto in base ai Suoi scopi e a ciò che torna alla Sua gloria. Alcune risposte sono tempestive perché il bisogno è urgente, altre sono differite, così da prepararci a beneficiare appieno delle future grazie divine. E poi, esiste davvero una preghiera senza una risposta? Dio ci sente quando Lo invochiamo, i Suoi "ritardi" non sono dei rifiuti. La fede, comunque, non mette mai in dubbio la risposta definitiva di Dio e riceverà sempre la soluzione divina per lo scopo desiderato. Ricordiamo che è soltanto per mezzo della fede e la pazienza che ereditiamo le promesse divine.
Giacobbe si alzò la mattina di buon'ora (Genesi 28:18)
La mattina dopo
Cos'è successo a Giacobbe durante la notte? Fu scosso da un sogno, vide una scala che partiva dalla terra e raggiungeva il cielo sulla quale salivano e scendevano degli angeli. Si rese conto di trovarsi alla presenza del Signore. La mattina dopo, svegliandosi, prese la pietra che usò come cuscino e la trasformò in un altare al Signore. Giacobbe scoprì tre cose: innanzi tutto che non si può fuggire dalla presenza di Dio, poiché Egli non è circoscritto a qualche luogo sacro, ma è dovunque. In secondo luogo, la presenza di Dio può trasformare un posto umile della terra in una casa spirituale per manifestare lì la Sua gloria. Giacobbe chiamò quel sito, Betel, la casa di Dio, la porta del cielo. Infine, egli comprese che i piani di Dio sono più grandi dei nostri. La vita di chiunque può essere cambiata; anche se l'abbiamo ridotta in misero stato, Dio la vuole rinnovare. Fino a quella notte la vita di Giacobbe lasciava molto a desiderare, ma si svegliò con la consapevolezza che Dio voleva fare qualcosa di nuovo per Lui. All'inizio di questo nuovo giorno, sappi che Gesù è al tuo fianco, Egli trasformerà il tuo cuore in una dimora per la Sua presenza e il tuo avvenire in una realtà tutta nuova.
Non già che siamo da noi stessi capaci … ma la nostra capacità viene da Dio (2° Corinzi 3:5)
Con Dio si può
Chi non si è sentito inadeguato di fronte alle problematiche della vita, incapace di trovare un giusto equilibrio in mezzo a un mondo disorientato? Non sei l'unico, anche gli apostoli e i profeti a volte hanno avuto difficoltà e dilemmi nel gestire circostanze tanto complesse e delicate. Paolo scrive trovandosi sotto stress; fu perseguitato dai giudei, appesantito da preoccupazioni per la Chiesa, concentrato a capire cosa voleva il Signore per il suo futuro. Si rende conto della sua insufficienza e incapacità a supplire alle esigenze del momento, ma immediatamente la sua fede gli ricorda come Dio ci rende capaci. Possiamo rimediare alle nostre inadeguatezze umane attingendo a risorse divine; non c'è limite alle ricchezze della grazia di Dio. Ogni giorno può sembrare per te una sfida ardua e non sai se riesci a resistere alle pressioni che incontri. Prega Dio confessando la tua debolezza e chiedi che Egli ti renda oggi stesso capace, che ti equipaggi e ti fortifichi. Quando impariamo a non porre fiducia in noi stessi, bensì in Cristo, scopriamo che per fede con Dio si può.
Quando manca una saggia direzione il popolo cade; nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza (Proverbi 11:14)
Consiglieri divini
Non esistono consiglieri migliori dei versetti della Bibbia, che possono dirigere saggiamente la vita di chiunque. Chiaramente, parlando del "consiglio della Parola di Dio", non s'intende una parola di relativa autorità fra altre discordanti opinioni, bensì l'accordo perfetto tra i versetti ispirati che si integrano esprimendo una sola verità. Le testimonianze, i precetti e i comandamenti del Signore scendono a noi dal cielo tramite la Sacra Scrittura. Essi ci rivelano la nostra condizione spirituale, c'incoraggiano quando siamo abbattuti e indicano radicali soluzioni ai nostri problemi. Questi "consiglieri divini" non sono tenuti sotto chiave, ma messi a disposizione di tutti, affinché siamo guidati e assistiti nelle scelte quotidiane e vitali. Temi che sembrino per noi dei misteri, teologici e pratici, di livello sociale, familiare e personale? Essi vengono illuminati. Si può accedere ai progetti divini per la propria vita. Perché rischiare seduzioni spirituali ed errori morali, delusioni sentimentali e catastrofi familiari? Accettare tutta la Bibbia sarà la tua salvezza, ignorarla porterà al disastro. Lasciati condurre dalla Parola di Dio!
Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli (Salmo 23:2)
IL RIPOSO DI DIO
Il pastore sceglie il sentiero e prepara il pascolo. Il compito delle pecore, nonché il nostro, è quello di guardare il Pastore. Con gli occhi della fede fissi su Colui che assicura la pace, potremo riposare. Fermati, Dio vuol dare riposo alla tua mente, al tuo corpo e soprattutto alla tua anima. Ti condurrà in pascoli verdeggianti. Questi non facevano parte del paesaggio naturale della Giudea e delle colline intorno a Betlemme, dove il giovane Davide pasceva il suo gregge, non erano rigogliose, né verdi. Anche oggi sono riarse. Qualunque pascolo verdeggiante in Giudea è opera di un pastore che ha ripulito il terreno accidentato e roccioso, strappando ceppi e bruciando rovi. Perciò quando Davide dice: "Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli", intende: "Il mio pastore mi fa riposare nella sua opera compiuta". Gesù ha creato un pascolo per l'anima e là ci invita a riposare. Con le Sue mani trafitte, Egli ha strappato le spine della condanna, ha frantumato gli enormi macigni del peccato e al loro posto ha piantato semi di grazia e scavato fonti di misericordia. Questo è esattamente quanto ha fatto Dio. Egli si è dimostrato Padre provvido e fedele. Ora sta a noi essere figli fiduciosi.
Quelli che mi cercano mi trovano (Proverbi 8:17)
CERCATO E TROVATO
"Non riesco a trovare quello che cerco". È una frase che ricorre spesso in una conversazione tra amici. In tanti si affannano a cercare ciò che ritengono importante per la loro vita, ma molto spesso alla ricerca non segue il ritrovamento e ne rimangono profondamente delusi. Non riescono, infatti, a comprendere che non sempre quello che desiderano rappresenta il meglio per loro. Comprendiamo, invece, che è bene far rientrare nei nostri desideri il ricercare il Signore: "Perché così dice il Signore alla casa d'Israele: 'Cercatemi e vivrete'" (Amos 5:4). Cerchiamo il Signore, Lui non si nasconderà e certamente si farà trovare da tutti coloro che con sincerità di cuore riconosceranno che Egli è il bene più prezioso che si possa desiderare e che dopo averLo trovato, l'unico desiderio che dovrà ancora far parte dei nostri pensieri, è quello di non perderLo. È importante, oggi, sapere che la ricerca non deve tardare, perché rimandarla potrebbe risultare fatale. Cerchiamo il Signore, dunque, mentre Lo si può trovare: "Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi, dice il Signore" (Geremia 29:13).
Non avrai da temere improvvisi spaventi (Proverbi 3:25)
LA CALMA NEL SIGNORE
Chi da ragazzo non si è divertito ad allarmare il compagno per il piacere di mettergli un po' di paura? Ciò produce un senso di paura che termina non appena ci si rende conto che si tratta di uno scherzo. Si può essere presi, però, da paure che vanno a generare nel nostro intimo un senso di enorme turbamento, di continuo pericolo, una condizione di costante sgomento. Ci rendiamo conto che, nonostante tutto l'amore delle persone che ci circondano, non riusciamo a trovare pace e calma. Dobbiamo convincerci che questo riposo interiore può donarlo soltanto il Signore. Egli ci dice di dare ascolto alle Sue parole, di non temere, perché apparteniamo a Lui. Il Signore sarà con noi sempre, nelle situazioni più diverse ed avverse: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore" (Isaia 43:1-3). Nessuno spavento, nessuna paura può farci piombare nel baratro, perché Gesù non ci lascia e non ci abbandona mai!
Altro...
Brancolano nelle tenebre, senza alcuna luce, e li fa barcollare come ubriachi (Giobbe 12:25)
LA STABILITÀ DELLA VITA
Talvolta ci accade di brancolare nel buio, cioè di rimanere confusi dinanzi a certe cose, di non avere più le idee chiare di fronte a certe scelte, di non sapere proprio cosa fare. Se non troviamo in tempo una persona che sappia consigliarci e confortarci, sicuramente cadremo in errori di valutazione e subiremo gli effetti di gesti insani, dettati dalla poca lucidità. Quando, durante la nostra vita, notiamo che i nostri pensieri ci stanno facendo brancolare nel buio e stanno per farci cadere rovinosamente, dobbiamo sapere che abbiamo un sostegno che ci può tenere in piedi, anche nelle situazioni più instabili e disperate. Quel possente sostegno è la Parola di Dio che ci preserva da ogni caduta: "La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero" (Salmo 119:105). Se stai brancolando nel buio e rischi di barcollare o cadere, leggi la Bibbia, lascia che Dio stesso la applichi al tuo cuore. Essa risponderà alle tue domande, darà pace alla tua anima e benedirà la tua vita, dandoti luce e forza per affrontare ogni situazione e restare saldo nella fede.
Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà (Salmo 46:1)
DIFFICOLTÀ
Questo poteva dire per esperienza Davide, dopo tante avversità vissute. Sei nella difficoltà? Stanotte non sei riuscito a dormire per i problemi che come montagne si ergono davanti a te? Sappi che esse possono essere risolte da Colui che è il Creatore del cielo e della Terra. Non disperare, spesso è proprio in tale modo che Dio opera nell'uomo! Forse, se non fossi in questa prova, neanche daresti peso a questa meditazione. Nei tuoi travagli puoi già conoscere il meraviglioso epilogo che ti attende! Fra gli spasimi del tuo cuore addolorato, puoi sentire la Sua voce amorevole che dice: "Non temere". Tra le tenebre spirituali in cui ti trovi, puoi già scorgere la luce che ti si avvicina. È Gesù, la luce del mondo, che viene ad illuminare il tuo cammino. Questa è un'occasione in cui Egli può rivelarsi ed operare in te secondo la Sua gloriosa volontà. Tu puoi trovare riposo, pace in Lui. Finora sei stato lontano? Non Lo hai servito come avresti dovuto? Lui lo sa molto bene, perciò, ancora una volta vuole tirarti fuori dall’avversità, affinché tu possa glorificarLo con tutto il tuo cuore. Invoca il tuo Salvatore e Signore, Egli è pronto a proteggerti e a fortificarti in tutte le tue difficoltà!
Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio (Salmo 90:12)
L'INCEDERE DEL TEMPO
Il tempo scorre velocemente e nessuno lo può fermare. A volte, sfogliando l'album di fotografie o ricordando certi gesti, ci accorgiamo come siamo cambiati. Guardando i nostri figli, ci rendiamo conto che sono cresciuti, senza che ce ne fossimo resi conto. Il tempo scorre, non si ferma, non esita. Da sempre l'uomo lo rincorre: nel lavoro, nello studio, tutto sembra una lotta contro il tempo. Il salmista chiede al Signore che Egli possa insegnarci a contare, a misurare con perizia i nostri giorni. Badate non gli anni, ma i giorni. "Che cos'è, infatti, la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce" (Giacomo 4:14). Dio ci educhi a considerare quanto esso sia lesto e quanto breve sia il transito che dobbiamo vivere in questo mondo. Per questo, spendiamolo al meglio. Fin dalla giovinezza, dedichiamo sempre più tempo alla lettura della Parola e all'acquisizione della saggezza che proviene dall'alto, non trascuriamo mai la preghiera, di prepararci per la meta della gloria eterna. Soltanto allora avremo ben sfruttato i nostri giorni, poiché l'obiettivo non è guadagnare le ricchezze mondane, ma possedere un cuore saggio, per una vita al servizio del Signore.
Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme (Giobbe 23:11)
SEGUIRE IL RE
Un potente sovrano viaggiava nel deserto, seguito da una lunga carovana che trasportava il suo favoloso tesoro d'oro e pietre preziose. Sfinito dall'infuocato riverbero della sabbia, un cammello crollò boccheggiante e non si rialzò più. Il forziere che portava rotolò per i fianchi della duna, si sfasciò e sparse tutto il suo contenuto nella sabbia. Il principe non voleva rallentare la marcia, perché non aveva altri forzieri e i cammelli erano già sovraccarichi. Con un gesto tra il dispiaciuto e il generoso, invitò i paggi e gli scudieri a tenersi quanto riuscivano a raccogliere e portare con sé. Così, mentre quelli si gettavano avidamente sul ricco bottino e frugavano affannosamente nella sabbia, il principe continuò il suo viaggio nel deserto. Si accorse però che qualcuno camminava dietro di lui. Si voltò e vide che era uno dei suoi paggi. "E tu?" gli chiese il principe, "non ti sei fermato a raccogliere niente?" Il giovane rispose con fiera dignità: "Io seguo il mio re". Allo stesso modo, anche noi seguiamo il nostro Re! Tutto può venire meno, ma prima dei Suoi doni, stimiamo il Signore stesso la più grande ricchezza. Continuiamo a seguire Gesù, l'ammirabile Re dei re!