Signore, insegnaci a pregare (Luca 11:1)
IMPARARE A PREGARE
Il desiderio dei discepoli di voler imparare a pregare veniva da un profondo desiderio di imitare il Maestro. Forse non capivano bene come funzionasse tutto ciò, ma avevano afferrato che ogni cosa che Gesù chiedeva al Padre, Egli gliela concedeva. Sono passati circa 2000 anni da allora e ancora oggi i discepoli di Cristo hanno bisogno di imparare a pregare per poter ricevere. La Bibbia dà alcuni consigli in proposito: bisogna pregare con fede (cfr. Matteo 21:22). Chiedere semplicemente a Dio le cose non assicura una risposta positiva, domandare con fede, si! Bisogna dimorare in Cristo (cfr. Giovanni 17:7). La preghiera non è soltanto una richiesta, ma comunione speciale ed intima fiducia con Cristo. Bisogna avere dei buoni motivi. È desiderio di Dio esaudire le preghiere, ma spesso tante richieste sono fine a sé stesse (cfr. Giacomo 4:3). Bisogna chiedere in armonia con il volere di Dio. La Bibbia ci informa qual è la volontà di Dio, ma spesso si riceve poco perché non la si conosce. Le risorse di Dio sono illimitate, tuttavia bisogna imparare ogni giorno a pregare Dio, con la certezza che Egli può provvedere abbondantemente a tutti i nostri bisogni (cfr. Filippesi 4:19).
"Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; poiché l'opera tua sarà ricompensata" (Geremia 31:16)
DOLORE E SPERANZA
Come si fa a dire a qualcuno nel dolore di non piangere! Provate a raccomandarlo a chi si trova nella malattia o soffre per un lutto! La Bibbia stessa afferma che c'è un tempo per ridere e uno per piangere, un tempo per seminare e uno per raccogliere. Dio rispetta le nostre emozioni ed i nostri tempi di tristezza; anche noi dobbiamo rispettare il prossimo, senza dare consigli affrettati e non richiesti. Allora perché il nostro testo di oggi? Soltanto Dio Onnisciente e pieno d'amore può dire a chi soffre: c'è speranza! Unicamente Dio, infatti, ha stabilito un tempo quando il male non sarà più, soltanto Gesù ha provveduto il rimedio eterno al peccato. In altre parole, piangere può anche risultare uno sfogo benefico, ma occorre sapere che Dio ha provveduto il mezzo per asciugare le lacrime, che le Sue consolazioni possono darci la pace e riempirci di speranza in qualsiasi situazione e avversità. Guardiamo alla ricompensa data a chi ha fede in Cristo. Eleviamo lo sguardo a Colui che è morto per noi ed è anche risorto per noi! Guardiamo a Lui con fede e sarà più facile trattenere le lacrime!
Non sono i figli che debbono accumulare ricchezze per i genitori, ma i genitori per i figli (2° Corinzi 12:14)
RICCHI
La gran parte dei giovani può affrontare spese e programmi grazie anche al lavoro e al sudore dei genitori. Il nostro testo biblico scritto dall'apostolo Paolo partendo da un semplice principio intende affermare che c'è una benedizione che i genitori devono impegnarsi a dare ai figli. Non è soltanto finanziaria, ma soprattutto morale e spirituale. Che futuro sto preparando per i miei figli? Gli ho insegnato con il mio esempio i valori della vita cristiana, quanto siano preziose la lettura della Bibbia e la preghiera? Ad essere onesto, leale, coraggioso, umile perché "Dio onora quelli che lo onorano"? Come facilmente comprendiamo, se non abbiamo non possiamo dare! C'è un altro Padre che ci ha provveduto tanto, ed è il nostro Creatore. Egli ci ha dato perdono tramite la croce di Cristo, sapienza tramite la Parola, forza tramite la presenza dello Spirito Santo. Egli ci ha dato dignità, valore, e col Suo esempio c'incoraggia a vivere una vita ricca, esuberante, felice. Che tu sia un padre o un figlio, lasciati arricchire delle virtù celesti, delle benedizioni divine che sono in Cristo quest'oggi. Sì, anche a costo di un’umiliazione, di un facile guadagno, di una rinuncia mondana.
In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto (Marco 10:15)
L'ESEMPIO DEI BAMBINI
Le attenzioni verso il mondo dei piccoli si sono accentuate negli ultimi decenni, con molte associazioni a tutela dei diritti minorili. Nonostante gli sforzi per preservare queste fragili vite indifese, persistono gli atti criminosi di chi abusa della loro "innocenza" e della loro delicata struttura psicologica. L'animo di un bimbo da sempre è stato un "manuale d'istruzione" per i più grandi, di modo che, dal loro esempio, capissero con quale sentimento bisogna accostarsi a Dio. Di loro possiamo considerare l'innocenza, la semplicità e la capacità di fidarsi di chi vuole loro bene, il loro modo di sognare e desiderare, la loro voglia di gioire e correre felici. E tu? Sei semplice come un bambino? Ti fidi di Dio e della Bibbia come un figlio si affida al genitore? Sì, dai bambini possiamo prendere esempio per non essere increduli, freddi, incalliti, come molti "grandi", purtroppo. Se non ricevi Cristo con un animo simile, le cose grandi di Dio resteranno per te soltanto un mistero incomprensibile. Se hai una fede schietta, realizzerai i benefici concreti della potenza di Cristo nella tua vita. Ricevi Gesù nel tuo cuore e potrai gustare le cose più belle preparate per te dal Padre Celeste.
Perché avete paura, o gente di poca fede? (Matteo 8:26)
HAI PAURA?
La forza emotiva più dominante nella natura umana senza Dio è la paura. L'uomo ha paura perché si rende conto di non poter avere tutto sotto controllo nella sua vita. Gli avvenimenti improvvisi negativi o i fattori che causano i "fuori programma", sconvolgono molti. Non si ha la capacità di risolvere i problemi che sfuggono alle facoltà naturali ed ecco che, in questo frangente, subentrano timori, ansie, incertezze che scuotono l'animo umano senza speranza. La vita, infatti, come dice la Bibbia, non è nelle nostre mani: "Non è in potere dell'uomo il dirigere i suoi passi". Per questo abbiamo bisogno di affidarla a qualcuno più grande, saggio e capace di noi. Chi, se non il nostro Creatore è più affidabile di qualsiasi altro maestro o guida terrena? Infatti, è scritto: "L'amore perfetto (cioè quello di Cristo per noi) caccia via la paura" (I Giovanni 4:18). Possiamo essere sicuri che se andiamo al Signore "Egli non ci caccerà fuori" (cfr. Giovanni 6:37), ma piuttosto manderà via le nostre paure, ristabilendoci in quella comunione perfetta con Lui che darà pace e sicurezza all'anima nostra. Abbi fiducia, completa, profonda, nel Signore!
Non siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà (2° Pietro 1:16)
C'ERA UNA VOLTA…
Con questa frase molti di noi sono cresciuti, tra favole e racconti prima di dormire. I racconti biblici, però, non sono fiabe abilmente inventate, frutto di fantasia religiosa, e nemmeno leggende o miti del passato; essi sono verità, fatti realmente accaduti. Sono "fatti" che tutti, piccoli e grandi, dovrebbero sapere. Testimoni oculari hanno trasmesso attraverso gli scritti ciò che hanno visto e udito. Perché è così importante leggere la Bibbia? Per conoscere il messaggio che Essa riporta, utile e necessario per la felicità eterna dell'uomo. Non è favola, ma realtà: Dio esiste e non ci ignora, tutt'altro! Opera con potenza nella tua e nella mia vita. Ha cambiato le esistenze di milioni di persone, colmando con la Sua meravigliosa presenza vuoti indescrivibili. La Buona Notizia dell'amore di Dio è valida anche per te! Quando leggi dei miracoli di Gesù non pensare: "Era per gli altri, era per quel tempo". Dalla Bibbia comprendiamo che Gesù è lo stesso, ieri, oggi e in eterno, e che il Suo amore non cambia mai! Anche questa è verità e non una favola. Credilo e trova vero riposo!
Se nessuno mi guida. E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui (Atti 8:31)
UNA GUIDA PER LA VITA
Il ministro della regina etiope era un persona importante, istruita, ricca. Era un uomo come diremmo noi oggi "arrivato". Quell'uomo però non viveva soltanto di cose materiali, aveva anche timore di Dio ed era desideroso di conoscere la verità. Si era procurato una copia del libro d'Isaia; ma come spesso capita anche a noi, non riusciva a capire! Dio vede il nostro bisogno e il nostro desiderio e ci manda qualcuno per illuminarci e indicarci la via. Nel caso di quel ministro fu Filippo, un devoto discepolo di Gesù. Ai nostri giorni le cose non cambiano: Dio manda qualcuno dei Suoi figli per annunciare la verità eterna a quanti la cercano. Tra i tuoi conoscenti non riconosci quelli che già conoscono Gesù e hanno fatto esperienze con Lui? Quando li ascolti, la tua fede in Gesù cresce come è cresciuta nell'eunuco? Quando ti parlano, le cose che ti dicono sono riscontrabili nella Bibbia? Se ti parlano di Gesù, vero Dio e vero uomo, l'unico Salvatore, allora sei sulla buona strada! Vedrai la luce che Cristo emana e avrai una guida sicura che sarà ben più di un uomo: il Signore Gesù stesso, risorto, che con il Suo Spirito conduce tutti quelli che Lo amano e Lo accettano come personale Salvatore.
Io sono la via, la verità e la vita (Giovanni 14:6)
LA MEDICINA GIUSTA
Nessuno che abbia un malessere, si sognerebbe di aprire il proprio armadietto per prendere la prima scatola di medicine che capita a portata di mano e ingerirne il contenuto. Sarebbe da folli non leggere bene il nome, le indicazioni e le informazioni di quel farmaco. Soltanto dopo aver preso buona visione del tutto prenderemo il farmaco che ci dovrebbe far bene! Molti fanno la stessa cosa parlando di religione: va bene tutto, una vale l'altra, mi tengo quella tradizionale! O come spesso si sente dire: "Tutte le strade portano a Dio". Quanti luoghi comuni, quanta ignoranza e quante conseguenze negative per aver preso decisioni sbagliate. Se vogliamo risposte certe e l'intervento sicuro di Dio nella nostra vita dobbiamo andare soltanto a Cristo e da nessun altro! Come? Semplicemente fidandoci della Bibbia, la Parola del Signore. Semplicemente facendo una sincera ed umile preghiera con parole nostre, del cuore, rivolte al cielo nel nome di Gesù il Salvatore. Lui è la via sicura, unica, soddisfacente che porta all'unico vero Dio. Non rimanere con il tuo dolore e non prendere soluzioni sbagliate, prendi la via giusta verso l'amore di Dio per te, scegli Gesù!
È compiuto! (Giovanni 19:30)
È compiuto!
Sono le ultime parole di Gesù sulla croce. La Sua vita terrena finisce senza che il diavolo l'abbia fatto cadere nel peccato. Da quel momento la salvezza è compiuta per tutti noi. Da quell'ora la via per il cielo è aperta. Da quel momento la liberazione dal potere di Satana e dalla schiavitù del peccato è reale. Da quell'istante nessuno può ostacolare il cammino dell'uomo verso il proprio Creatore. Da quell'ora nessuna Legge giusta, ma impossibile da attuare, potrà tenerci soggetti nell'oscurità dei sensi di colpa, per la nostra incapacità di adempierla pienamente. Da quell'ora lo sguardo di Dio verso l'uomo passa attraverso la Persona e l'opera di Gesù. Da quell'ora pregare Dio, chiamarlo Padre, essere pienamente consapevole che Egli ascolta e risponde alle nostre richieste. Ora la nostra fede può essere completa e viva. Ora possiamo ricevere il dono della vita eterna. Adesso la vittoria è nostra: in Lui e soltanto grazie a Lui, siamo più che vincitori e nessuno ci potrà separare dall'amore di Dio. Tutto è compiuto, niente da aggiungere o rettificare. Grazie Signore!
Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto (Giovanni 4:10)
L'INCONTRO PIÙ IMPORTANTE
Nella vita si possono incontrare tante persone. ci sono occasioni dove si incontrano personaggi famosi. Certe volte si è vicino a persone veramente importanti e nemmeno ce ne accorgiamo. È il caso di quella donna samaritana che incontra la persona più importante del mondo: Gesù, Colui che può cambiare la vita. Senza di Lui saremmo morti nel peccato e avremmo incontrato il giudizio di Dio che non ci avrebbe visti innocenti, ma peccatori. Molte persone vivono come quella donna, senza sapere che c'è una possibilità per la propria vita e questa è vicino a noi! Sì, anche tu hai la possibilità di cambiare e te la offre il Signore. Oggi stesso chiedi a Lui l'acqua della vita, invocaLo affinché intervenga nel tuo cuore e potrai sperimentare l'amore di Dio per te. Comincia da oggi stesso chiedendoGli di perdonarti e di ricominciare una nuova vita con Cristo. E ricorda: Gesù è vicino! Non c'è niente di troppo difficile per Lui. Caro amico, hai incontrato Cristo Gesù il Signore?
Altro...
Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere simile alla loro! (Numeri 23:10)
DESIDERI E DECISIONI
Le parole di Balaam testimoniano della incoerenza che lo caratterizzava. Egli si dichiarava desideroso di terminare il cammino terreno morendo "della morte dei giusti", ma viveva in modo opposto, facendo quello che un giusto non avrebbe mai fatto. La Scrittura dichiara che Balaam, per amore di disonesto guadagno, architettò perfino come fare cadere Israele nella maledizione. Le sue decisioni quotidiane sono la chiara evidenza della debolezza, se non della totale assenza di quel desiderio proclamato dalle sue labbra. Desideri e decisioni sono legati tra loro. I primi sono la radice da cui scaturiscono, come frutti, le seconde. Più è profondo e reale il desiderio più sono stabili e durature le decisioni che prendiamo. Davide dichiarava: "Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita" (Salmo 27:4). Dopo aver chiesto egli ricercava; il suo desiderio era testimoniato dalla sua determinazione a realizzare quanto richiesto, c'era un'armonia tra i suoi propositi e le sue scelte. Oggi, siano i nostri desideri per le cose di Dio così profondi e reali da farli seguire dalle nostre decisioni pratiche.
Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco … Non aggiungere nulla alle sue parole (Proverbi Proverbi 30:5,6)
NON C'È NULLA DA AGGIUNGERE
Paolo Callari detto il Veronese, noto pittore del XVI secolo, dopo aver riprodotto l'episodio evangelico delle nozze di Cana, dipinto nel quale sono presenti centotrentatre personaggi, ha ritenuto, in seguito, di aggiungevi un personaggio senza cui stimava incompleto il suo capolavoro. Soltanto all'occhio esperto degli studiosi d'arte esso risulta completato in un secondo tempo. Agur, nel libro dei Proverbi, reputa "ogni parola di Dio" completa e ingiunge agli uomini di non aggiungervi nulla. L'esortazione è applicabile all'intera Bibbia. L'Autore Divino che l'ha fatta pervenire agli uomini, considerandola, l'ha dichiarata perfetta e pienamente affidabile, poiché rispecchia l'onniscienza di Dio. Ogni capolavoro prodotto dagli uomini, se considerato da occhi esperti, risulta migliorabile. La Bibbia, "il capolavoro di Dio", è stata e sarà per sempre l'unica opera a cui nulla vi è da aggiungere o da togliere, in tutte le sue parti. Essa testimonia, a chiunque vi si accosti, che è "Parola di Dio". Più sono esperti "gli occhi" di chi la contempla e più risaltano ad essi le sue perfezioni. Ecco perché dobbiamo averne grande stima e riporvi tutta la nostra fiducia.
Ma di là cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore (Deuteronomio 4:29)
UN'ESORTAZIONE E UNA PROMESSA
Ogni giorno si affaccia alla nostra vita con il suo carico di problemi ed incognite, ecco perché dobbiamo imparare a cercare il Signore in ciascuno di essi. Nella Bibbia sono continui gli inviti a cercare il Signore. Ogni giorno deve diventare un'opportunità per avvicinarci a colui che può sostenerci. L'esortazione e la promessa del nostro testo non ci permettono in alcun modo di dubitare dell'utilità della ricerca di Dio; esse sono rivolte per generare fede in ciascuno di noi: "Lo cercherai … e lo troverai". Un'esortazione e una promessa che diventano la nave per portarci al largo, lontano dagli scogli dello scoraggiamento e dalle paludi dell'incredulità. Un'esortazione e una promessa che devono diventare la nostra unica speranza nelle lotte della vita, a causa delle quali spesso ci siamo stancati e scoraggiati. A motivo delle parole che Dio ci rivolge, possiamo asciugare le nostre lacrime, guardare con speranza al futuro quando le tenebre vogliono sopraffarci e sopportare il più profondo dolore. Ancora oggi la voce di Dio giunge fino a noi invitandoci a piegare le nostre ginocchia, ricordandoci che il Suo più grande desiderio è quello di operare in nostro favore.
Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo, e gettate le reti per pescare" (Luca 5:4)
IL CORAGGIO PER RICOMINCIARE
Quante giornate cominciano come quella che stava sorgendo per Pietro, senza la forza per affrontarle a motivo delle delusioni incontrate. Vorremmo rimanere a riva e non prendere più il largo, sfuggendo alle nostre responsabilità. Le parole che Gesù rivolse a Pietro saranno suonate come una sfida alle sue orecchie. Tutta la notte precedente aveva invano cercato di pescare, ma senza risultato. Al mattino, quando ormai stanco e amareggiato stava rassettando le reti, Gesù gli si era avvicinato e gli aveva chiesto di usare la sua barca per pronunciare i Suoi discorsi. Probabilmente, era la prima volta che Pietro udiva ascoltare la predicazione di Gesù. Il racconto non ci rivela in maniera specifica i contenuti degli insegnamenti che Gesù pronunciò in quel giorno, ma al contempo non nasconde "il risultato" che portarono nel cuore del futuro apostolo. Egli ritrovò, dopo aver ascoltato "le parole di Gesù", il "coraggio per ricominciare". La Parola di Gesù lo aveva conquistato, così egli disse: "Maestro, … alla tua parola, calerò le reti". La pesca quel giorno fu "miracolosa" e Pietro comprese che soltanto Gesù ha Parole di Vita Eterna.