Il marito le chiese: "Perché vuoi andare da lui quest'oggi?" (II Re 4:23)
vai a lui oggi
Il testo biblico di oggi ci porta a considerare la vicenda di una donna che improvvisamente si trovò ad affrontare un terribile dolore: suo figlio era morto. Nonostante la gravità del problema, ella non disperò e decise di andare dal profeta Eliseo, oggi per noi figura di uno ben più grande di lui: Cristo Gesù. Davanti a una decisione umanamente inutile, considerato che soluzione non c'era, il marito le chiese "perché vuoi andare da lui oggi?" Caro lettore, vai a Cristo oggi e anche se altri non comprenderanno, tu, come quella donna, potrai dire: "io vado perché ho una necessità, un dolore profondo, un vuoto incolmabile, una insoddisfazione dell'anima, sono disperato, non so che fare. Vado al Signore perché c'è l'urgenza di farlo; voglio correre, non mi fermare, non voglio perdere tempo prezioso, troppo è stato quello speso lontano da Lui. Mi rivolgo a Gesù perché so che Egli può fare qualcosa di grande per me, può operare nella mia vita oltre ogni speranza umana". La donna aveva questa certezza e la sua fede fu onorata, infatti, il Signore riportò in vita suo figlio. Nel tuo bisogno, vai a Lui oggi e nell'andare a Cristo, ci sia fede e certezza che Egli opererà.
Il centurione però aveva più fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo (Atti 27:11)
TU A CHI TI AFFIDI?
Di fronte ad una difficile e pericolosa navigazione, nell'incertezza di come affrontare quel viaggio, il centurione decise di affidarsi al pilota e al padrone della nave. Pensò di porre la propria fiducia in coloro che riteneva esperti e capaci, uomini in grado di gestire ogni situazione. E tu, a chi ti affidi quando le onde si infrangono sulla tua vita? A chi ti rivolgi quando la paura e l'ansia fanno breccia nel tuo cuore? Quando realizzi che non hai ancora la certezza della vita eterna, chi consulti per ricevere una risposta certa? Purtroppo, a motivo della fiducia mal riposta di quell'uomo, le conseguenze furono gravi; tutto il carico e la nave stessa andarono perduti. Ci sia invece, quest'oggi nel tuo cuore, il desiderio e la determinazione di dirigere la tua fiducia verso il fondamento più profondo ed elevato, al fine di non perdere così la tua vita e la tua anima. Questa fiducia è ben riposta soltanto quando è nel Signore, in "Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti". Non basare la tua fiducia nell'uomo, ma affida la tua vita a Cristo. Realizzerai che in "questo viaggio" non andrai alla deriva, ma giungerai al porto desiderato.
Cercate il Signore, mentre lo si può trovare (Isaia 55:6)
TROVARE DIO
C'è un'abissale diversità tra colui che ha trovato una religione e colui che invece ha trovato Dio. La differenza è sostanziale perché il primo ha, al massimo, comunione con i suoi simili; l'altro realizza vera comunione con Dio; il primo ha una vaga speranza sulla vita eterna, l'altro è certo e sicuro di esserne partecipe. La vita del religioso non è cambiata se non nella forma; colui che invece ha trovato Dio, ha realizzato la nuova vita che Cristo dona gratuitamente. Nel cuore del religioso non regna quella pace profonda, segno tangibile del cuore in cui Cristo dimora. La gioia e la speranza svaniscono facilmente in chi è soltanto un religioso; le prove e le difficoltà della vita, invece, non sono in grado di toglierla in chi vive accanto al Signore. L'esortazione che oggi la Parola ti rivolge è: trova Dio e vivrai. Non ti accontentare di essere soltanto un buon religioso, non servirà a nulla. Preoccupati di trovare il Signore, perché soltanto allora sarai salvato e veramente felice. Ciò implica che c'è un tempo per cercare e una scelta da effettuare; oggi è il giorno in cui Lo puoi cercare. Egli è vicino, basta che Lo invochi e il Signore si lascerà trovare da te.
Liberò colui che era stato messo in prigione ... ma abbandonò Gesù alla loro volontà (Luca 23:25)
GESÙ AL POSTO NOSTRO
La maggior parte di noi conosce la storia di Barabba, il prigioniero liberato, benché meritevole di condanna, dopo che il popolo scelse far lui e Gesù, che fu crocifisso. Questo episodio racchiude in sé il significato e lo scopo dell'opera redentrice di Cristo. Ogni uomo può identificarsi con Barabba, peccatore, separato e lontano da Dio, che non può lottare con le proprie forze per liberarsi da un padrone più forte di lui, ma deve essere liberato mediante il sacrificio di Cristo. Non sappiamo che ne fu di Barabba dopo quell'esperienza, sappiamo però che quanto accadde quel giorno per lui è ciò che Cristo ha fatto anche per me e per te. Gesù, santo, perfetto e giusto, si offre al posto di un colpevole; Egli ha pagato ciò che Barabba non avrebbe mai potuto pagare, si è sostituito a lui e si è fatto carico del suo peccato. La diretta conseguenza di tutto questo è che Barabba fu risparmiato dalla morte. Cristo, non soltanto è Colui che si offrì alla morte al posto nostro, ma Colui che cancella e revoca la nostra condanna. Per mezzo della Sua morte ora il Salvatore può liberare dal peccato e dal giudizio eterno tutti quelli che lo invocano!
La mietitura è finita, l'estate è trascorsa, e noi non siamo salvati (Geremia 8:20)
SFRUTTARE IL TEMPO
A molti piacerebbe poter fermare il tempo in modo da averne molto di più da poter spendere nei piaceri e nei divertimenti. Altri, addirittura, vorrebbero tornare indietro negli anni per vivere un'altra vita. Il tempo, però, passa inesorabile, non lo si può fermare, e alla fine ci si può trovare in due modi: amareggiati e delusi, vuoti e tristi, oppure, appagati e pienamente soddisfatti. Dio ci concede del tempo e ci esorta affinché possiamo spenderlo bene, senza sprecare il dono della vita. Ogni periodo, breve o lungo, trascorso lontani dal Signore, separati dalla Sua grazia, si rivela sempre una stagione infruttuosa, che non ci procurerà vera gioia. Caro lettore, se il tempo è trascorso (fino) fin qui e non sei ancora salvato, oggi è il giorno che puoi invocare Gesù affinché ti faccia dono della vita eterna. I giorni che Dio ti concede di vivere, siano preziose opportunità per fare tutta la Sua volontà, per compiere il piano che egli ha preparato dinanzi a te. Giorni in cui il tuo sguardo possa essere rivolto non più a ciò che è temporaneo ed effimero, ma ai beni celesti, alle benedizioni che Dio desidera donarti.
Il cuore allegro rende gioioso il volto, ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto (Proverbi 15:13)
LA GIOIA DEL CREDENTE
L'allegrezza, nella Scrittura, è essenzialmente applicata alle realtà spirituali, ma purtroppo, oggi, il suo significato è stato sminuito, ridotto principalmente alle gioie materiali, terrene. Si sente spesso dire: "Divertiamoci in allegria … ti auguro tanta gioia". Quando nella Bibbia si parla di gioia, però, non si fa riferimento a piaceri meramente umani. La gioia è uno dei frutti della dimora dello Spirito Santo nella vita del credente. La vera gioia innanzi tutto è l'effetto dell'opera di salvezza compiuta da Cristo in coloro che Lo accettano come personale Salvatore. Gioia perché il nostro nome viene scritto nel libro della vita. Quando si riceve in dono la salvezza, la gioia è forza nel servire unicamente il Signore, quel trasporto d'entusiasmo, di grande piacere che si trova nel compiere la Sua volontà ed essere utile al servizio del proprio Maestro. Infine, la gioia del credente è posta nella speranza che Cristo ha messo nel suo cuore, certezza del quotidiano aiuto del Signore e della consapevolezza che, oltre questa vita, gusteremo per sempre le ricchezze celesti.
Scrutami, o Signore, e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio cuore (Salmo 26:2)
APPROVATI DA DIO
Il salmista ha il desiderio di piacere a Dio e gustare le Sue benedizioni, ma è consapevole che per ottenere ciò è necessaria una determinata condizione spirituale. Egli sa molto bene che non è possibile andare a Dio presentando la propria giustizia o i propri meriti. Se desideriamo anche noi essere graditi al Signore, come il salmista, è opportuno chiederGli di esaminarci affinché possiamo trovare la Sua approvazione. Innanzi tutto chiediamoGli di scrutarci, di farci cioè un esame profondo e dettagliato affinché ci possa essere rivelato cosa non va nella nostra vita. Questo, però, richiede da parte nostra una resa incondizionata nelle Sue mani ed una completa fiducia nella Sua Onniscienza. Poi, domandiamo ancora al Signore di provarci, sperimentarci, con lo scopo di vedere quali sono i nostri veri sentimenti o se vi è qualche peccato a noi occulto e mostrarci quello che dobbiamo correggere per piacere a Lui. Infine, chiediamo di essere purificati nel nostro cuore da ogni scoria, certi che il Padre può farlo per mezzo del sangue di Cristo.
Giuseppe disse ai suoi fratelli: "Vi prego, avvicinatevi a me!" (Genesi 45:4)
AVVICINATI AL SIGNORE
Giuseppe era stato venduto dai suoi fratelli e a motivo di questo subì dolorose circostanze. Dopo molti anni, però, egli venne elevato alla carica di viceré d'Egitto e a lui venne affidato il controllo di tutti i beni accumulati prima della carestia. I fratelli di Giuseppe, provati da tale carestia, decisero di andare a comprare del grano da quel potente uomo, che non sapevano essere loro fratello. Giuseppe era per loro una figura ancora sconosciuta, ma presto scoprirono che egli era avvicinabile; potevano accostarsi a lui, il quale non li avrebbe scacciati nonostante il male che gli avevano fatto. Scoprirono, inoltre, che lui desiderava farsi conoscere da loro, rivelarsi e garantirgli tutto il suo amore. Infine, realizzarono che lo scopo di Giuseppe era far loro del bene, più di quanto si aspettassero. Caro lettore, oggi puoi avvicinarti a Cristo, nonostante il tuo peccato, se lo confessi a Lui; Egli non te lo rinfaccerà, anzi, scoprirai che Gesù vuole farsi conoscere da te, desidera mostrarti il Suo infinito amore. Colui che ha offerto la Sua vita sulla croce al posto tuo, vuole farti del bene, non indugiare, avvicinati a Lui.
Ma Paolo gli gridò ad alta voce: "Non farti del male, perché siamo tutti qui" (Atti 16:28)
NON FARTI DEL MALE
Quante volte abbiamo udito o abbiamo fatto questa esclamazione? Qui un uomo, davanti ad una situazione umanamente ingestibile, pensa che l'unica soluzione sia quella di togliersi la vita. Non necessariamente occorre arrivare a tale estremo per farsi del male; vi sono molti altri modi per nuocere a sé stessi. Come Paolo gridò ad alta voce, affinché fosse udito, così oggi il Signore, per mezzo della Bibbia ti dice: "Non farti del male!" Ti fai del male quando permetti ancora al peccato di tenerti lontano dal Signore, quando vivi soltanto per ciò che è materiale e trascuri il bene dell'anima tua, quando non vuoi afferrare la mano di Dio e lasciarti condurre da Lui. Puoi evitare di farti del male se permetti alla voce di Dio di illuminare la tua mente, di farti vedere chiaramente ciò che è vero, giusto. Se ti umili e ti prostri davanti a Dio, se riconosci il tuo bisogno e confessi a Lui ciò che hai nel cuore, sarai preservato da ogni male. Potrai godere tutti i benefici della fede in Cristo. Scoprirai personalmente che la gioia di essere figliolo di Dio è sempre maggiore di qualsiasi preoccupazione o problema.
Avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti (Atti 24:15)
SPERANZA CELESTE
Per il credente in Cristo, la speranza della risurrezione è una certezza meravigliosa. La morte fisica non è la fine di tutto: chi ha creduto in Gesù il Salvatore ed ha sperimentato l'esperienza della nuova nascita, dopo la morte risorgerà con un corpo glorificato per vivere eternamente, senza veli, alla gloriosa presenza di Dio. Cristo, non soltanto insegnò che i morti sarebbero risorti, ma Egli stesso, dopo tre giorni risuscitò. Gesù è la primizia e chi crede in Lui, come Egli stesso ha dichiarato: "anche se muoia, vivrà". La Scrittura, alla luce dell'opera del Signore, afferma che la morte è un nemico sconfitto. Tutti coloro che hanno creduto in Cristo, dopo la morte saranno simili a Lui, con un corpo spirituale, glorificato e incorruttibile. Quanti non hanno voluto fondare la loro fede e la speranza eterna sull'opera di Cristo, invece, saranno destinati alla morte eterna. Caro lettore, hai la speranza della vita eterna? Sarai tra coloro che parteciperanno alla risurrezione come giusti o come ingiusti? Se accetti Gesù, sarai salvato, avrai in dono la vita eterna e la gloria celeste!
Altro...
Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero (Esodo 3:1)
PREPARATI DA DIO
Mosè trascorse quarant'anni della sua vita a badare alle pecore di suo suocero nel deserto. Questo periodo della vita di un uomo chiamato da Dio a condurre il popolo d'Israele, potrebbe apparire come una perdita di tempo. In realtà, in quegli anni Dio formò il carattere di Mosè e lo preparò a quello che sarebbe stato un grande compito di responsabilità. Molti pensano che possono intraprendere qualsiasi attività, anche di carattere spirituale, senza un appropriato periodo di preparazione. Che cosa possiamo concludere di buono se prima non ci siamo preparati al lavoro da fare? Naturalmente, questo principio è valido soprattutto per quanto riguarda il servizio cristiano. Il Signore desidera che la nostra vita sia usata al Suo servizio; affinché ciò sia possibile, è necessario che siamo adeguatamente modellati ed equipaggiati in modo che possiamo servirLo fedelmente. Se il tuo desiderio è di contribuire per il bene dell'opera di Dio, disponiti affinché il Signore ti prepari opportunamente per quello che Egli ti chiamerà a fare.
Davide, il dolce cantore d'Israele (II Samuele 23:1)
MELODIA PER L'ANIMA
Il re Davide è lo scrittore di molti Salmi della Bibbia, i suoi canti hanno lasciato il segno in Israele. Per questo motivo la Parola di Dio lo presenta come "il dolce cantore d'Israele". Davide è una figura, sebbene imperfetta, di Gesù il Signore, il Re dei re. La Persona, l'opera e le parole di Cristo sono meravigliose e lasciano un segno indelebile nella vita di chi le ascolta con un cuore ben disposto. La melodia di Gesù arriva all'anima e penetra lo spirito con un tocco incisivo e trasformatore. Nessuno è in grado di fare quello che il Signore compie per chi si diletta nella Sua Parola. Caro lettore, se il frastuono di questo mondo ti ha deluso, ha causato confusione e prodotto insoddisfazione, rivolgiti a Dio, a colui che può riportarti in sintonia con il senso eterno della vita. Se hai il desiderio di ascoltare La Sua melodia dolce, leggi la Bibbia ed Egli ti parlerà personalmente. Udrai cose che mai sono salite nel tuo cuore ed imparerai verità che nessuno avrebbe mai potuto insegnarti. Le Sue parole saranno per te fonte di luce, di gioia, di benedizione e la tua anima sarà pienamente appagata.
Egli non allontanava la colonna di nuvola durante il giorno, né la colonna di fuoco durante la notte, dal cospetto del popolo (Esodo 13:22)
PRESENZA DIVINA
Dio guidò Israele per quaranta anni nel deserto, attraverso la colonna di nuvola e la colonna di fuoco. La presenza e l'opera del Signore per il Suo popolo ci presentano un chiaro insegnamento di quello che Dio è pronto a fare per tutti quelli che si affidano a Lui e si lasciano condurre secondo la Sua volontà. L'uomo, a causa del peccato, si è allontanato da Dio e ha proseguito "il cammino" della vita da solo, ma verso il precipizio della rovina eterna. Gesù è venuto sulla Terra per "cercare e salvare ciò che era perduto". Egli è la Via che conduce a Dio, alla salvezza, alla vita eterna e chiunque crede in Lui non sarà più solo. Il Signore non abbandona chi confida in Lui e la Sua presenza farà la differenza in ogni circostanza della vita, così come Dio non si allontanava da Israele e provvedeva ad ogni necessità del Suo popolo. Se tu ti senti perso, confuso, affidati al Signore, lasciati guidare con la Sua presenza divina: Egli ti proteggerà, ti condurrà per la via della benedizione e tu arriverai alla gloria eterna.
La legge della tua bocca per me vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento (Salmo 119:72)
IL VALORE INESTIMABILE DELLA BIBBIA
La Bibbia, composta dall'Antico e dal Nuovo Testamento, è il Libro dei libri. Il Suo valore è inestimabile e ineguagliabile. La Sacra Scrittura è la Parola di Dio, come tale è preziosa perché procede da Dio, è vivente e operante. Il salmista attribuisce alla Bibbia il valore che le spetta; non c'è nulla sulla Terra che vale quanto la Sacra Scrittura. Chi si accosta alla Parola di Dio con cuore sincero e la legge con il desiderio di "ascoltare" Dio, sperimenta i benefici di questo meraviglioso Libro. Caro lettore, quale valore dai alla Parola di Dio? Se alcune esperienze negative, il male, la delusione e il peccato hanno impoverito la tua anima, rivolgiti alla Bibbia; attraverso di Essa il Signore parlerà direttamente al tuo cuore e opererà in te in modo meraviglioso. L'opera che la Sacra Scrittura compirà, arricchirà dei beni celesti la tua anima, come mai avresti sperato e immaginato, e tu potrai testimoniare come il salmista che la Parola di Dio "vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento".