O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba; di te è assetata l'anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz'acqua (Salmo 63:1)
LA VERA CERTEZZA: DIO
Il salmista Davide si trovava nel deserto di Giuda. Unicamente chi ha conosciuto la sofferenza morale e l'aridità spirituale può identificarsi con le sue parole. Infatti, anche nei momenti difficili si può sperimentare la certezza di avere Dio. Le difficoltà e la vita dura non potranno mai far dimenticare che il vero credente ha un Dio personale (il mio Dio), come afferma Davide. Non c'è certezza più bella nel sapere che Dio è il nostro Dio! La certezza che soltanto Dio può rendere vivibile il deserto. Non è sempre negativo vivere nel deserto. Dio può sempre aprire un varco, una via d'uscita. Israele nel deserto sperimentò la potenza di Dio. La certezza che soltanto Dio può dissetare l'anima. Più si vive nella sofferenza e più si apprezza l'Acqua di Dio. Molti sono coloro che si rivolgono a ciarlatani con la speranza di trovare refrigerio per la loro anima arida. Tanti oggi vendono "bevande avvelenate", attraverso la magia, la cartomanzia, la stregoneria! Il vero credente ha scoperto che soltanto Dio possiede acqua dissetante: Gesù Cristo; chi trova Lui, trova il vero ristoro.
Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia (Proverbi 28:13)
IL TRIONFO DELLA GRAZIA
Tanti restano sempre peccatori perché invece di abbandonare il peccato, lo scusano e lo coprono. Altri si specializzano a cambiare peccati, sostituendo un vizio con un altro! Ovviamente, tutto questo porterà ad una fallimentare illusione e alla morte spirituale. Al contrario, la morte al peccato produce il trionfo della grazia. Prima di confessare il peccato siamo infelici e ne sentiamo continuamente il peso, subendone svariate e inevitabili conseguenze. Dopo la confessione del peccato, siamo subito perdonati e circondati dalla grazia di Dio. Poi, sperimentiamo come l'abbandono di ogni peccato, in virtù delle forze donate dal Signore, produce pace e prosperità. Non è importante soltanto confessare, ma abbandonare definitivamente il peccato, schierandosi dalla parte di Cristo che non ha alcuna sintonia con esso. Come vivi la tua vita? Camuffando o abbandonando la disubbidienza al Signore? Arrenditi fiduciosamente alla perfetta giustizia di Cristo e fai trionfare la grazia di Dio nella tua vita!
La storia di Gesù di Nazaret (Atti 10:38)
LA STORIA DI GESÙ
Pietro parlò di tre cose molto importanti: Gesù andava attorno facendo del bene. La Sua attività era incessante. Il Suo scopo era recare la salvezza. Non c'è bene migliore che ricevere la salvezza di Cristo. Ancora oggi, Gesù va attorno per fare il bene. Gesù è morto è risuscitato per salvare i peccatori. La Sua morte e la Sua risurrezione non hanno solo un valore storico e ritualistico, ma anzitutto un valore salvifico. Egli non abita nelle iconografie, bensì nei cuori delle persone trasformate. Cristo non è morto e risorto per passare alla storia, ma per cambiare la storia dell'uomo. Gesù non è un martire, ma un Salvatore vivente! Mediante il Suo nome c'è remissione dei peccati per chi crede. Il Suo nome esclude tutti gli altri nomi, poiché non ci sono altri mediatori tra Dio e l'uomo. Nessuno va in cielo se non per mezzo di Lui. Accetta l'opera benefica di Cristo nella tua vita. Credi che Cristo è morto e risorto per salvare i peccatori, che un giorno tornerà per prendere coloro che hanno creduto in Lui. Non trascurare questa opportunità che ti viene offerta! Invoca il Suo nome e sarai salvato.
Gesù le disse: "Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?" (Giovanni 11:40)
VEDERE LA GLORIA DI DIO OGGI
Nonostante Gesù avesse detto a Marta, sorella di Lazzaro, che se avesse creduto avrebbe visto la gloria di Dio, ella pensava che Gesù si riferisse alla futura risurrezione dei morti, non al presente. Spesso è più facile credere per il futuro che per il presente. Vero è che la speranza del credente è proiettata verso il futuro, poiché crediamo che un giorno Gesù ritornerà e saremo in cielo con Lui! Ma il Signore dice anche di credere nel presente. Dio non è soltanto il Dio del passato e del futuro, ma anche del presente! Anche oggi Egli vuole manifestare la Sua gloria sulla Terra, in mezzo al Suo popolo. Gesù ha detto: se credi vedrai la gloria di Dio. È semplice, se non si riesce a vedere la gloria di Dio oggi, significa che non si crede come Lui desidera. La fede non sarà necessaria per vedere la gloria di Dio quando saremo in cielo, ma ci serve per vedere la gloria di Dio adesso! Adesso che gemiamo, soffriamo e siamo nel bisogno; adesso per poterla trasmettere anche ad altri! Adesso è il momento di credere e di prendere Dio in parola per sperimentare le Sue promesse! Oggi!
Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione (Filippesi 3:10)
LA POTENZA DELLA RISURREZIONE DI CRISTO
Tanti dicono di credere in Cristo, ma molti vivono un cristianesimo senza Cristo e senza speranza! L'apostolo Paolo s'impegnava a vivere la potenza della risurrezione di Cristo. Il segreto di un vero cristianesimo è sperimentare la potenza della Sua risurrezione. Che significa? Significa che possiamo essere sicuri di essere ascoltati e capiti. Gesù ci ascolta e come vero uomo simpatizza con noi, con i nostri dolori e con le nostre sofferenze. Significa che è possibile ricevere salvezza. Se Cristo è risorto è perché prima è morto. Questo è avvenuto per espiare i peccati del mondo. Un Cristo morto solamente, tuttavia, non può salvare nessuno. Soltanto il Cristo risorto può liberare dalla morte spirituale tutti coloro che sono legati dal vizio e dal peccato. Significa che coloro che lo hanno accettato saranno risuscitati a vita eterna. Questi staranno sempre con Gesù, per non soffrire e non morire mai più! La risurrezione di Cristo è garanzia per coloro che credono, non soltanto di trovare salvezza e risurrezione, ma anche di vivere oggi in stretta comunione con Lui la realtà terrena della redenzione.
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna (Giovanni 5:24)
UN'ESISTENZA TRASFORMATA
Qui c'è il segreto della trasformazione che rinnova ed ottimizza tutta l'esistenza dell'uomo. Da uomo spiritualmente morto a uomo spiritualmente vivo e trasformato. Vediamone il procedimento attraverso quattro impegni. Un impegno personale, che si suddivide in due azioni: ascoltare e credere alla Parola di Dio. Sia l'ascolto che il credere devono costituire un impegno preso con il cuore. Un impegno soprannaturale: ricevere la vita eterna. È un impegno che soltanto Dio può prendere. È una promessa che soltanto Dio può adempiere. È una salvezza che soltanto Dio può dare. Il credente può essere certo della salvezza: perché è un impegno di Divino. Un impegno legale: non venire in giudizio. Ciò significa che nessuno potrà stravolgere la sentenza. Per mezzo dell'opera di Cristo il credente non viene in giudizio. Un impegno concreto: passare dalla morte alla vita. Dio dimostra il Suo reale impegno, trasformando la vita del credente, affinché quest'ultimo possa vivere una vita esuberante, sostenuta e approvata da Dio, con valori e principi diversi. La trasformazione di una vita nuova, diversa e soddisfacente è un impegno di Dio; viverla è un impegno tuo!
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù (Filippesi 4:7)
LA PACE DI DIO
Dio rende partecipe il credente di qualcosa che soltanto Lui possiede: la pace! La pace di Dio non è un sentimento, e nemmeno uno slogan popolare, non si trova in luoghi speciali. Questa pace sopravanza ogni intelligenza. Essa non può essere elaborata né studiata. La mente dell'uomo non arriva a carpirla e nemmeno a razionalizzarla. Essa è una pace soprannaturale. Questa pace guarderà i cuori, rendendo stabili ogni sentimento ed affetto. La pace di Dio ha calmato l'ansia di Gesù nel Getsemani, lo ha sostenuto durante il Calvario ed il martirio. Ha sostenuto migliaia di martiri cristiani. Questa pace guarderà i pensieri, cioè, dove la mente elabora le decisioni. Soltanto in Cristo i cuori e le menti possono gustare la pace, perché custoditi e guardati da Lui. La pace non è una conquista, ma una resa a Cristo. Gesù ha vinto per coloro che credono in Lui. Nulla potrà rovinare ciò che il Signore ha messo nel cuore di ogni credente per mezzo dello Spirito Santo. Se cerchi la vera pace, chiedila a Gesù e cercala nella Sua Parola. Soltanto così potrai realizzarla!
"E anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto (2° Timoteo 1:12)
SO IN CHI HO CREDUTO
Cosa implicava per Paolo credere in Cristo Gesù? Anzitutto sicurezza, dandogli forza nella sofferenza. L'apostolo attingeva la sua forza nella consapevolezza di sapere chi era Colui al quale aveva consacrato la sua vita. Questa consapevolezza, eliminava la vergogna, mettendo un sentimento di fierezza nel sapere di combattere una buona causa: la causa di Gesù Cristo. L'apostolo Paolo era anche sicuro della potenza di Gesù e questa certezza gli garantiva che il suo deposito sarebbe stato custodito per mezzo dello Spirito Santo fino a quando il Signore lo avrebbe lasciato in vita. Che tipo di conoscenza hai di Gesù? Sei veramente sicuro di sapere, come Paolo, in chi hai creduto? Questa sicurezza ha la capacità di produrre in te forza nella sofferenza, franchezza nella testimonianza e certezza di essere al sicuro fino all'ultimo giorno della tua vita? Conoscere Cristo ti toglie ogni forma di paura? La Sua conoscenza produce un effetto balsamico nell'anima ed un desiderio totale di abbandono nelle Sue mani? Puoi rispondere a tali domande? Hai la certezza profonda di aver creduto in Gesù, Colui che può ogni cosa? Puoi dire anche tu oggi: so in chi ho creduto?
Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede. Essi vieteranno il matrimonio (1° Timoteo I Timoteo 4:1,3)
ASCOLTA LA VOCE DI DIO
Uno dei mali radicali di quest'epoca priva di valori è il non considerare più il matrimonio come un istituzione divina e necessaria. Infatti, tale patto è macchiato da continue infedeltà. La famiglia moderna, spesso, non inculca ai propri figli gli immutabili e salutari principi della Parola di Dio. Tutto questo sta portando a un inevitabile collasso spirituale e morale. La Scrittura dice esplicitamente che: gli sviati insegneranno false dottrine ispirate da demòni seduttori. Questi servi del diavolo, insegnano in modo sempre più subdolo e persuasivo che il matrimonio non è più importante, incentivando la convivenza, quindi la fornicazione, e il divorzio; in nome della libertà etica e dell'emancipazione sociale. In un mondo nel quale migliaia di voci si elevano simultaneamente per confondere le menti degli uomini, il vero credente distingue e segue la voce inconfondibile dello Spirito Santo che ha ispirato la Bibbia. E tu, tra incomprensioni ed attrazioni, quale voce stai ascoltando?
Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! (Atti 3:6)
DARE QUELLO CHE SI POSSIEDE
Che giorno stupendo fu per lo zoppo. Sicuramente non si aspettava da Pietro e Giovanni di ricevere la cosa più bella: la guarigione del corpo. L'apostolo Pietro diede quello che aveva ricevuto. Egli disse allo zoppo: "Quello che ho, te lo do", che può essere reso anche: quello che posseggo, quello che amministro, o ancora quello che vivo nella mia vita. Cosa possedeva o amministrava Pietro? Di certo l'unzione dello Spirito Santo; l'autorità di Gesù Cristo e la potenza di Dio. Da chi l'aveva ricevuto? Da Gesù Cristo per mezzo dello Spirito Santo. Pietro non dette niente di suo, ma quello che lo Spirito Santo gli aveva conferito. Nessuna cosa si può dare agli altri se prima non la si riceve dal Signore. Bisogna dare soltanto quello che si è ricevuto, vale a dire quello che si possiede per mezzo di Cristo; quello che si amministra per mezzo della grazia e quello che si vive per mezzo dello Spirito Santo. La gente si aspetta qualcosa di diverso dalle semplice parole o donazioni! Forse non avrai mai abbastanza oro o argento, ma se sei un figlio di Dio, possiedi qualcosa di straordinario: Gesù Cristo! Questo devi amministrare! Questo devi vivere! Questo devi dare!
Altro...
Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime (Isaia 38:5)
HO VEDUTO LE TUE LACRIME
Ezechia, avendo ricevuto il tragico messaggio che decretava la fine della sua vita, si mise a pregare piangendo. Il versetto di oggi incoraggia tutti coloro che nel loro intimo soffrono e con lacrime si rivolgono al loro Dio. Anzitutto, nessuna cosa passa inosservata agli occhi di Dio. Egli vede le lacrime versate dai Suoi figli e non rimane insensibile di fronte alla sofferenza. Qualunque sia la natura delle lacrime: di pentimento, di dolore, di tristezza o di altro, coraggio! Dio non resterà indifferente al tuo pianto. Anche in esso puoi trovare sollievo perché Dio è con te. Gesù non è venuto per annullare la sofferenza, ma per renderla utile e preziosa. Tramite la sofferenza, spesso, il cuore si apre verso Colui che dona luce e pace. La sofferenza è inevitabile. L'amore di Dio, però, si manifesta facendola cooperare per il bene dei Suoi figli. Tanti hanno gustato proprio nelle circostanze più dure le particolari benedizioni del Signore. Dio, che è pieno di misericordia, si dimostra sempre attento alle tue necessità. Ricorda, in qualsiasi momento e in qualunque prova non sei solo. Puoi sempre contare sulla benevolenza di Colui che vede costantemente le tue lacrime.
Il Signore è vicino, non angustiatevi di nulla (Filippesi 4:6)
IL SIGNORE È VICINO
Spesso l'ansia si verifica quando ci si sente lontani da coloro che amiamo. Il versetto di oggi rassicura ogni credente dicendo che il Signore è vicino, negli svariati aspetti del suo significato. Gesù è vicino come tempo: ciò indica il Suo ritorno (Marco 1:15), la Sua venuta imminente. Egli sta per giungere e prendere la Sua Sposa. Siamo pronti per questo evento? Prepariamoci! Vicino come partecipazione: indica la Sua solidarietà (Ebrei 4:15). Gesù non è lontano dagli affanni e dalle difficoltà del credente. Egli è spiritualmente legato al credente attraverso i Suoi sentimenti e il Suo appoggio morale. Sentiamo questa profonda consolazione spirituale che ci viene dalla fede nella Parola di Dio? Vicino come distanza: Egli attraverso la Sua costante presenza, non soltanto è accanto a noi, ma ci tiene nel cavo della Sua mano (Giovanni 10:28) garantendoci un'assoluta protezione. Il Signore è vicino, più vicino di quanto possiamo pensare. Egli è legato a noi, noi siamo legati ed uniti a Lui e stiamo nella Sua mano. Possiamo stare tranquilli, abbandonando così ogni sollecitudine ed ogni ansia avendo la consapevolezza che il Signore è vicino a noi!
Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene (Isaia 5:20)
BENE E MALE
La vita è una continua scelta tra il bene e il male. Ogni azione, ogni parola ed ogni atteggiamento dimostrano la scelta che si è fatta: o per il bene o per il male. Il versetto di oggi, tuttavia, vuole dire qualcosa di più: guai a quelli che chiamano bene il male, cioè coloro che di proposito scelgono il male pretendendo di legittimarlo come se fosse bene. Purtroppo, al giorno d'oggi, esistono più che mai dei veri professionisti del settore. Questa ingiunzione è rivolta a tutti coloro che camminano nelle tenebre e nel male facendolo apparire come bene, come lecito e come qualcosa di buono. Il profeta inizia con una parola di avviso: guai. In altre parole sarà punito amaramente chi nasconde il male in un'apparenza di bene per far in modo che molti inciampino. Questo è il lavoro che Satana fa da millenni, ma non si può vivere nel bene e nel male allo stesso tempo. Gesù Cristo è venuto nel mondo per sconfiggere il male per mezzo della Sua morte. Tutti coloro che Lo accettano, accettano di vivere nel bene e nel bene soltanto, come Dio lo rivela, rifiutando il male a tutti i costi.
Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare (Genesi 19:14)
SUPERFICIALITÀ
È terrificante, ma i generi di Lot pensarono che il suocero volesse scherzare. Questa superficialità costò loro la vita. Probabilmente i generi non credevano al Dio di Lot, quindi nemmeno alle sue parole. Probabilmente pensarono che il vecchio suocero non era altro che un altro profeta di sventura. Ciò nonostante, l'ira di Dio si attuò e loro si attirarono addosso il giusto giudizio divino. Nonostante tutto quello che succede nel mondo, la gente è propensa a credere che le cose si aggiusteranno prima o poi, quindi: perché prepararsi? Perché prendere sul serio certi discorsi che ci rendono tristi? Invece sarebbe saggio domandarsi: perché attirarsi addosso l'ira di Dio quando con molta facilità si può essere salvati per mezzo di Cristo Gesù? Egli è morto ed è risuscitato affinché tu abbia la vita eterna. Dio non desidera la tua perdizione, ma la tua salvezza. Gesù disse: "Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Giovanni 5:24). Gesù non scherza, Egli può e vuole salvarti. Prendi sul serio la Sua Parola e metti in salvo la tua vita.