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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: Stendi la mano! Egli fece così, e la sua mano tornò sana (Luca 6:10)

GESU' INTERVIENE NELLA TUA VITA

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e li era presente un uomo che aveva la mano destra paralizzata. All’improvviso si sentì ordinare: “Àlzati, e mettiti in mezzo!”. Era un parlare diverso dal solito, una voce tanto autorevole e convincente che egli, senza indugio, si alzò e stette su. Il Signore disse ancora: “Stendi la mano!”. L’uomo fece così e la sua mano tornò sana. Ci sono momenti in cui t’accorgi che nonostante tu sia un buon religioso, il tuo cristianesimo è arido perché “la mano della tua fede” è paralizzata. Questo t’ha indotto a startene seduto, scoraggiato e deluso. Non permettere che i tuoi difetti e le tue limitazioni ti schiaccino a terra, né alla rassegnazione convincerti che la tua fede sarà sempre paralizzata. Tu non sei capace, la religione non ti può aiutare e gli uomini non possono cambiare la tua vita. Il Signore, però, conosce la tua condizione e oggi ti ordina di alzarti ed agire. La forza non la troverai in te stesso, ma nella parola divina che oggi ti è rivolta attraverso questo foglio. Abbi fiducia in Colui che ha dato la Sua vita per te e, come Paolo anche tu potrai dire: “Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte…”.

Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio (Ebrei 10:12)

LIBERI DAL PECCATO

Il sacrificio offerto da Gesù Cristo sulla croce rimane unico nella sua straordinarietà. Egli, infatti, è stato al contempo Sacerdote e Vittima sacrificale, non ha dato soltanto qualcosa per te, ma tutto Sé stesso. Si tratta, prima di tutto, di un sacrificio assolutamente unico per la sua efficacia. L’Opera del Calvario, inoltre, è unica nella sua irripetibilità. Sebbene offerta quasi due millenni fa, essa reca ristoro all’anima pentita come se fosse stata compiuta in questo giorno. Ancora oggi, nella Sua suprema posizione di Redentore Vivente, Cristo fa valere, dinanzi alla giustizia di Dio, la Sua perfetta espiazione in favore di quelli che credono in Lui. Caro lettore, non cercare di completare il sacrificio compiuto da Gesù aggiungendovi meriti, sofferenze e riti! Così rinunceresti alla Grazia. Tu non hai bisogno di queste cose, ma di credere con tutto il cuore in Cristo che ha offerto Sé stesso per i tuoi peccati, morendo al tuo posto. Rivolgiti ora a Colui che ha dato tutto per te, e come il ladrone quel giorno, anche tu Gli sentirai dire: “Io ti dico in verità che … tu sarai con me in paradiso”.

Badate e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza de' beni che uno possiede, ch'egli ha la sua vita (Luca 12:15)

RICCHEZZE VERE

Le ricchezze fanno gola a molti e c’è chi, pur di accumularne, tenta la fortuna, sacrifica ogni tipo di valori e perfino la famiglia. Tuttavia, Gesù non biasima il possesso del denaro o di beni materiali, ma addita specificamente il peccato dell’avarizia. Che sia nascosta nel cuore o che si manifesti platealmente, ciò che l’alimenta è sempre un unico miscuglio micidiale fatto di paura ed illusione. L’avaro, infatti, s’affanna ad ammassare beni nell’ansietà del futuro incerto e, assorbito completamente da questa brama di sicurezza, trascura completamente le necessità spirituali. Così, una preoccupazione legittima affrontata senza fede, genera una certezza illusoria. Diversamente, chi si riconosce povero in ispirito dinanzi a Dio, trova nel sacrificio di Cristo la certezza della salvezza eterna e la promessa del Suo sostegno quotidiano, ottenendo così ricchezza e serenità. Le vere ricchezze nessuno le può rubare e nulla le può intaccare: “Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano, ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano".

…l'uomo riguarda all'apparenza, ma Il Signore riguarda al cuore (1° Samuele 16:7)

GRADITI A DIO

Viviamo in una società che dà molta importanza all’apparenza, alla “visibilità”. Nell’immaginario collettivo, destano ammirazione i corpi statuari, le promesse di chi assicura grandi mutamenti, o le fortune di chi viaggia sull’onda del successo. Dio, però, non è impressionato da tali cose e neanche dalle tante opere che l’uomo può compiere. La Sua attenzione non si ferma su ciò che appare. Il Signore scorge i sentimenti ed i pensieri più profondi di ogni uomo. Forse tu stesso cerchi di apparire quello che non sei, pur di raggiungere i tuoi obiettivi. Quale immagine di te stai cercando di riflettere negli altri? Dinanzi a Dio siamo tutti dei libri aperti. Niente è nascosto a Colui che ha gli occhi come fiamma di fuoco. Decidi ora se vuoi restare nelle tenebre o vivere illuminato dalla luce di Cristo. Smetti di sembrare ed inizia ad essere, smetti d’ingannare e di farti ingannare. Fai tua la preghiera di Davide: “O Dio, crea in me un cuor puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo”. Trova approvazione e gradimento agli occhi del Signore, allora Egli ti benedirà e riempirà la tua vita di ciò che fa veramente ricchi.

...a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo (2° Pietro 1:1)

UNA FEDE PREZIOSA

Nessuna retorica. Pietro è assolutamente certo che chiunque crede nel Signore Gesù quale proprio Salvatore è giustificato per fede, al pari di lui, pur non avendo visto Gesù e assistito a tanti Suoi prodigi. I miracoli, infatti, sono segni che attirano l’attenzione verso il Signore, tuttavia non comunicano la fede che salva. Questa non viene neppure dal vedere fisicamente Cristo, ma dalla Sua ispirata Parola che suscita la fede ed opera efficacemente in chi crede. Perciò la fede menzionata da Pietro è preziosa, perché ci fa realizzare la salvezza, le promesse di Dio e ci fa superare le difficoltà della vita. I destinatari della lettera non vivono accanto al Signore come gli apostoli, ma essi godono la stessa comunione con Lui. In virtù dello Spirito Santo, mandato nel Suo nome, Cristo abita per fede nei credenti. Non disprezzare la tua fede, anche se pare orfana di eclatanti manifestazioni, ringrazia il Padre per averti donato un Salvatore in cui credere. La fede in Lui è preziosa perché fa accedere all’inestimabile comunione divina e alle insondabili ricchezze della benedizione celeste.

…Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8)

L'IMMENSO AMORE DI DIO

È davvero strano che si accusi Dio di insensibilità verso l’umanità, quando il Suo amore è stato dimostrato in modo impareggiabile. Dio non ama perché è amato, ma perché “Dio è amore”, è la Sua stessa natura. Gesù ama tutti, nonostante tutto. Egli non amò perché fu amato, né perché fu accolto ed onorato. Cristo ci ha amati, mentre eravamo lontani da Lui, quando eravamo peccatori e Lo offendevamo con la nostra condotta. Fu il Suo grande amore che Lo indusse a cercarci, mentre eravamo perduti. Fu il Suo grande amore che Lo portò a dare volontariamente la Sua vita al posto tuo e mio. È ancora l’immenso amore che ha per noi che Lo fa essere Mediatore Unico in nostro favore presso il Padre. L’amore del Signore ci stupisce e ci avvince. Se sei in cerca del grande amore della tua vita, è arrivato il momento di fermarti e considerare che nessun altro all’infuori di Cristo è in grado di offrirti un tale bene prezioso. Grande in misericordia, il Suo amore è grande anche in purezza, poiché non ti lascia nel peccato, ma santifica la tua vita, rivelandoti chiaramente tutto ciò che in te non Lo glorifica. È tu come rispondi a questo amore?

…A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio (Apocalisse 2:7)

VINCITORI IN CRISTO

Ogni credente, quale buon “soldato” di Cristo non dimentichi di essere ancora in “guerra” e continui a conquistare terreno contro i nemici spirituali. I nemici non sono uomini, né nazioni. Siamo chiamati a vincere contro il diavolo. Alcuni pensano che egli sia soltanto un personaggio mitologico. La Bibbia lo descrive come l’avversario di Dio e dell’uomo ed invita i credenti a combattere “contro le forze spirituali della malvagità”. Dobbiamo lottare contro di lui, prima di tutto per conquistare anime a Cristo. Inoltre, siamo chiamati a prevalere sul mondo. Un famoso predicatore una volta disse: “Per me il mondo è tutto quello che riesce a raffreddare il mio amore per il Signore”. Ora, “…questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (I Giovanni 5:4). Infine, per la grazia di Dio, dobbiamo dominare il nemico più pericoloso: noi stessi! Occorre “sbaragliare” il “vecchio uomo” affinché possiamo dire come l’apostolo Paolo: “…non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Galati 2:20). Non vogliamo soltanto partecipare alla “guerra” ma vincerla con l’aiuto possente del Signore.

…Allora Eliseo tagliò un pezzo di legno, lo gettò in quel medesimo luogo, fece venire a galla il ferro, e disse: ‘Prendilo’ (2° Re 6:6)

AFFERRA LA GRAZIA DI DIO

“Ah, signor mio! e l’avevo presa ad imprestito!”, fu il grido del discepolo che, tagliando la legna per costruire un locale più ampio in cui imparare la Parola di Dio, s’accorse che il ferro della scure si era sfilato dal manico, affondando nell’acqua. Avendola ricevuta in prestito, si era assunto la responsabilità di restituirla. Quante volte nella vita, inaspettatamente, si perdono le forze necessarie per affrontarla, si perde l’entusiasmo, la motivazione e perfino la ragione di vita. La vita è un bene prezioso che ci è stato affidato da Dio. Dovremo rendere conto a Lui di come la usiamo: ignorando la Sua volontà o ubbidendo alla Sua Parola? Quando qualcosa viene a mancare o va perduto e non sei più in grado di recuperarlo, c’è Qualcuno che ti può aiutare a ritrovare la gioia di vivere, di utilizzare al meglio le energie di una vita veramente cristiana. Egli è ben più grande di Eliseo che, mediante un legno, fece galleggiare il ferro. È il Signore Gesù che è sceso fino a noi per essere la Via che conduce al cielo. È Colui che mediante il legno della croce ci fa risalire a nuova vita. Vuoi recuperare ciò che hai perduto? Afferra ciò che Cristo ha compiuto per te!

O Signore, al mattino tu ascolti la mia voce; al mattino ti offro la mia preghiera e attendo un tuo cenno (Salmo 5:3)

INIZIA BENE LA GIORNATA

Il Signore, in questo brano della Scrittura, c’insegna un principio fondamentale per iniziare nel migliore dei modi la giornata: presentare ogni cosa in preghiera a Dio. Il salmista “offre” a Dio la preghiera, quale primo appassionato impegno di ogni nuova alba. Al mattino, per impostare bene il giorno che abbiamo davanti, è fondamentale che ci rivolgiamo al Signore in preghiera per dargli la lode che Gli appartiene e ricevere la forza e la guida che soltanto Lui può dare. Inoltre, è importante che la Bibbia sia la nostra guida e che seguiamo le Sue indicazioni. Le parole di Davide, rendono evidente la sua certezza su come Dio lo avrebbe ascoltato e come, da parte sua, si sarebbe impegnato a sottomettersi a Lui con fede. La speranza dei credenti è il risultato della loro conoscenza del Signore. Tutti coloro che hanno creduto in Lui, che Gli hanno arreso la vita e si lasciano condurre dalla Sua mano, sono al sicuro e affrontano il presente ed il futuro in maniera più che serena. Caro lettore, inizia anche tu la giornata rivolgendoti a Dio e partirai “con il piede giusto”. E andrai lontano.

…il Maestro è qui, e ti chiama (Giovanni 11:28)

CORRI DA GESU'

Maria stava vivendo un momento doloroso, aveva perso il suo amato fratello e sembrava inconsolabile. Gesù la mandò a chiamare per incontrarla da sola, in disparte, per confortarla. Come per lei allora, oggi, il Maestro è qui e chiama te. Se, come lei, sei disposto ad accogliere il Suo invito, tu potrai avere un’esperienza simile allla sua e vedere la gloria del Signore. Osserviamo Maria: Corse da Lui senza alcun indugio. Non solo, ma Gli si gettò ai piedi! Esempio di amorevole sottomissione ma anche di tremenda sofferenza in cui è impossibile giacere senza alcun aiuto. Infine, la devota di Betania, Gli aprì tutto il cuore: sfogando l’amarezza per l’assenza del Signore. “Se tu fossi stato qui!”, ella disse, non celando il disagio per l’inspiegabile mancanza. Anche se piccola, la fede di Maria sopravviveva, e perciò fu premiata: alla fine vide con i suoi occhi la vittoria di Cristo sulla morte. E tu, oggi, come reagirai alla chiamata di Gesù? Egli è qui e ti chiama, per aiutarti. Perché non vai a Lui, non ti getti ai Suoi piedi e non Gli dici tutto ciò che t’addolora? Fallo, umilmente e con fede, e vedrai la Sua gloria. Perché non metterLo alla prova?

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