Mercoledì
06 Dicembre 2023
Beati coloro che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita (Apocalisse 22:14)
l'albero della vita
È una cosa straordinaria e meravigliosa vedere che l'ultima pagina dell'Apocalisse si ricongiunga con la prima pagina della Genesi. La storia dell'uomo cominciò con degli angeli dalle spade fiammeggianti che sbarravano la via all'albero della vita. Essa termina con la guardia angelica ritirata o, piuttosto, con i cherubini che rimettono nel fodero le loro spade. Questo è il modo biblico per affermare che tutto ciò che è in mezzo, il peccato, la sofferenza e la morte, è soltanto una parentesi. Lo scopo di Dio non verrà sovvertito. La Sua marcia trionfale attraverso la storia deve concludersi con l'accesso dell'uomo all'albero della vita, dal quale, per lunghi e tristi secoli, che tuttavia costituiscono soltanto un istante a confronto dell'eternità, era stato tenuto lontano proprio a causa del peccato. Tale beatitudine eterna, però, non è universale, ma per tutti quelli che hanno confessato i loro peccati a Cristo e ne sono stati purificati grazie al Sua sangue sparso sulla croce. A questi, che lo hanno ricevuto come loro personale Salvatore, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio e gustare, quale frutto del perdono divino, la vita eterna.
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