Giuda ebbe la prevalenza tra i suoi fratelli, e da lui è disceso il principe (I Cronache 5:2)
IL PRINCIPE DELLA VITA
Le parole del testo citato sopra sono inserite in un contesto nel quale si parla dei discendenti di Giacobbe e, in maniera profetica, è fatto un chiaro riferimento a Cristo. L'apostolo Pietro, nel suo discorso nel tempio, dopo la guarigione dello zoppo, presenta Gesù come il Principe della vita. Il Signore ha vinto con la Sua risurrezione la morte, trionfando su di essa; di conseguenza tutti coloro che credono in Lui e lo accettano nel cuore ottengono la salvezza dell'anima e la vita eterna. Le persone che si sentono "morte" nel cuore, nei sentimenti, spiritualmente, e tutto questo produce tanta sofferenza e delusione, possono rivolgersi a Dio e fare l'esperienza della nuova nascita e ottenere vita. Gesù è ancora oggi il Principe della vita e genera vita spirituale, esuberante, in tutti quelli che hanno fede in Lui e si rivolgono a Lui con un cuore sincero per chiederGli di operare in loro. Non c'è condizione spirituale che il Signore non possa trasformare. Egli è pronto a donare vita in abbondanza a chiunque si rivolge a Lui con cuore aperto.
Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4)
LA VIA DELLA VITTORIA
Nel nostro mondo di oggi, il "villaggio globale" nel quale appaiono e riappaiono vecchie e nuove filosofie, che cercano di riempire il vuoto dell'uomo, ponendo enfasi sull'avere nuove esperienze, cercando di mutare le pietre indigeste della solitudine, delle sconfitte e dei fallimenti, delle afflizioni e dei dolori, in pane indigesto di varie teorie. È necessario più che mai dispensare "rettamente la parola della verità" (cfr. II Timoteo 2:15). La Bibbia è lo strumento di rivelazione della volontà di Dio e la nostra armatura per lottare contro l'inganno e le forze del male. Nell'essere attaccato, Gesù non cercò mai di usare la propria forza o il Suo potere o gli attributi della natura divina, e nemmeno usò argomenti filosofici, ma sempre la Parola di Dio scritta. Afferrati a questa Parola che è ferma e permane per sempre, che dona sapienza, per usarla bene in difesa contro la menzogna e l'inganno che imperversa in questi giorni e ne uscirai sempre vittorioso in tutte le tue imprese.
Egli muta il deserto in lago e la terra arida in fonti d'acqua (Salmo 107:35)
IL DESERTO MUTATO IN FONTI D'ACQUA
I deserti sono più frequenti di quello che immaginiamo. Ti sei mai sentito scoraggiato? Forse stai vivendo al presente qualcosa che sta iniziando a consumare la ragione di vivere fino a portarti ad uno stato di frustrazione, pena, dolore e amarezza, fino a giungere al punto di perdere completamente la fiducia. Se ti senti in questa condizione, allora molto probabilmente stai attraversando un prolungato deserto. Ma Dio è colui che trasforma le crisi che attraversiamo. Come lo fa? In un modo speciale, come soltanto Lui sa fare le cose. La Sua forza e il Suo potere operano cambiamenti sorprendenti nell'esistenza delle persone. Gesù ha detto: "Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno" (Giovanni 7:38). Cosa occorre? Dipendere da Lui. Gli uomini sbagliano, ma il nostro amato e perfetto Signore non commette errori. Egli non ci abbandonerà mai . Se stai attraversando una crisi, rivolgiti a Colui che può mutare le cose, cambiare il deserto in uno stagno e la terra arida in fiumi d'acqua viva.
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati (Romani 8:37)
LA VITTORIA IN CRISTO
Un elemento essenziale per divenire vincitori, nonostante le debolezze, consiste nel fortificarsi in Dio e avanzare sempre insieme a Lui. Senza ritenere che le tormente scatenatesi intorno a noi siano un segno di mancanza d'amore da parte del Signore, troveremo in Lui le forze per andare avanti. È interessante notare che a differenza di tante persone in questo mondo, i vincitori manifestano delle speciali caratteristiche che li rendono differenti dagli altri. Potremmo sintetizzare i vincitori in più aspetti. Prima di tutto essi non si lamentano nelle avversità che affrontano. In secondo luogo i vincitori guardano soltanto alla mèta, senza lasciarsi distrarre dalle tappe o dalle difficoltà. Inoltre pongono tutto il loro impegno per ottenere la vittoria. Infine, i vincitori, perseverano per giungere fino alla fine. Non dimenticare che per mezzo della fede in Cristo sei "più che vincitore". Morendo sulla croce, Egli vinse le condizioni di sconfitta che pesavano sopra di noi e ci ha assicurato la vittoria in tutte le circostanze della vita. Se rimaniamo fedeli a Lui, niente e nessuno potrà piegarci e vincerci.
Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato (Atti 16:31)
DECISIONI IMPORTANTI
Dobbiamo continuamente prendere decisioni. Alcune sono banali, altre molto più importanti e possono segnare la vita: “Uno studio medico pubblicò un annuncio su un giornale. Accanto all’immagine di una donna molto avvenente, lo slogan diceva: “La decisione più importante della mia vita è stata scegliere con chi sposarmi, la seconda è stata la mia chirurgia plastica”. Il testo dell’annuncio lasciava intendere una sequenza sul piano cronologico più che qualitativo: l’ordine delle priorità poteva benissimo essere invertito! Ciò manifesta la tremenda confusione di un’umanità che ha tragicamente sovvertito la scala di valori che dovrebbe elevarla verso gli scopi divini. Scegliere con chi sposarsi è indubbiamente molto più importante che decidere dei ritocchi estetici. Ancor di più, porre la tua fede in Cristo Gesù come personale Signore e Salvatore è la decisione più vitale ed urgente che sei chiamato a prendere. Sia questa, oggi stesso, la scelta che ti accompagna in una nuova celeste scala di valori, la scelta fondamentale da cui far dipendere ogni altra decisione, mentre continui a seguire Gesù giorno per giorno.
Guàrdati dunque dal dire in cuor tuo: La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno procurato queste ricchezze (Deuteronomio 8:17)
OGNI BENE VIENE DA DIO
L’uomo tende ad attribuire alle proprie capacità la prosperità ottenuta. Il cristiano, invece, sa bene che ogni facoltà viene dal Signore e la buona riuscita di ciò che intraprende, soprattutto nell’ambito spirituale, è da attribuire unicamente al Signore. Purtroppo si nota sempre di più che la creatura innalza sé stessa dimenticando il Creatore; l’argilla si vanta del suo contenuto e della sua bellezza, dimenticando il Sommo Vasaio che l’ha tratta dalla terra. Se possiedi ricchezze, se hai una posizione, non dire: “Mi sono fatto da solo, grazie alle mie capacità, e non ho bisogno di Dio”. Ignorare la provvidenza di Dio o, peggio ancora, escluderLo dalla propria vita, è un peccato che impoverisce mortalmente l’anima. Fermati e rifletti, riconoscendo che il tuo stesso fiato proviene dal Signore ed Egli potrebbe ritirarlo in un momento. Salomone si esprime così: “Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni…”. Non è una minaccia, ma è un consiglio amorevole: ricordati di Gesù Cristo che è morto e risorto per te. Vai a Lui con fede e gioirai, per sempre.
Dio non ha riguardo alla qualità delle persone (Atti 10:34)
SEI SPECIALE PER IL SIGNORE
Davanti a Dio ogni individuo ha un valore speciale ed Egli ama indistintamente tutti. La Scrittura afferma che il desiderio di Dio è che tutti siano salvati. L’opera di redenzione di Cristo è stata compiuta per l’intera umanità, nessuno escluso. Il fatto che ci sono persone che hanno fede e vivono secondo gli insegnamenti e le promesse della Parola di Dio, non significa che siano dei “fortunati” scelti da Dio, ma semplicemente che hanno aperto il cuore al messaggio di salvezza. Coloro che hanno ricevuto il messaggio del Vangelo e l’hanno accettato credendovi, Dio li ha accolti perdonando i loro peccati e rendendoli figli Suoi amatissimi. Anche tu sei nei pensieri amorevoli di Dio e rientri nel Suo meraviglioso piano di salvezza. Vai al Signore, in modo che Egli operi potentemente nella tua vita. Non devi presentarti a Lui sulla base dei tuoi meriti o della tua giustizia, ma unicamente confidando nel sacrificio di Cristo Gesù per realizzarne la profonda efficacia. Entra senz’indugio per la porta della grazia, così come sei, ed il Signore ti accoglierà secondo la Sua promessa: “colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”.
Ma tu, o Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande in benignità e in verità (Salmo 86:15)
DIO E' PAZIENTE
Davanti all’indifferenza o alla ribellione ostinata dell’uomo, il Signore non agisce dando immediato sfogo alla Sua ira. Diversamente dagli uomini, Egli manifesta una pazienza mirabile nei confronti del peccatore. Egli interviene secondo i Suoi criteri di giustizia e di santità. Dio, nella Sua pazienza, non si limita ad un’attesa passiva; è benigno e continua ad agire, per mezzo del Suo Spirito, della Parola e delle circostanze affinché il peccatore si ravveda. In tal modo, il Signore misericordioso, con tanto amore continua a chiamare il peccatore a Sé, concedendogli ulteriori possibilità di ravvedimento, desiderando perdonarlo e ristorarlo nella comunione con Lui. Tutti gli uomini hanno l’immeritato privilegio di andare a Dio per mezzo di Cristo Gesù il Salvatore, l’unico Mediatore. Forse pensi che per te non ci sia più speranza e che oramai, a causa dei tuoi troppi e gravi errori, sia tardi per rivolgerti a Dio ed essere accolto da Lui. La verità dell’amore divino è più grande delle tue colpe. Dio è paziente e ti sta aspettando per accoglierti a Sé, perché ti ama. Vai a Gesù in questo momento, invocaLo, ed Egli ti manifesterà le virtù della Sua pazienza.
Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti… (2° Timoteo 2:8)
GESU' NON CI LASCIA
Sono le parole dell’anziano apostolo Paolo consapevole del poco tempo da vivere reimastogli. In maniera particolare avrebbero potuto sentire la sua mancanza, proprio quei giovani servitori di Dio che tanto avevano imparato da lui. Ecco il senso dell’esortazione: “Timoteo, tra un po’ non ci sarò più"; ma Gesù è sempre con te e ti darà intelligenza per sapere come ti devi comportare, perciò ricordati di Lui. È Cristo il sommo Pastore, è Lui il Consigliere ammirabile. È Lui l’Uomo santo da invocare e nessun altra figura religiosa, è Lui il Signore della Chiesa”. Anche per noi è una necessità ricordarsi di chi è Gesù, è una gioia sapere che è risorto e vivente. Egli è una risorsa vitale per noi. Possiamo parlarGli, ascoltarLo. Le sollecitudini della vita vorrebbero oscurare il fatto più importante della storia ed è per questo che è importante ricordarsi di Cristo, non per celebrare una data o un evento, ma per vivere ogni giorno in comunione con Lui. Signore, grazie che mi fai realizzare quanto hai promesso: “…Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”.
Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà (Salmo 37:5)
UNA SORTE SICURA
Riporre la sorte nel Signore significa anzitutto affidare a Cristo il destino eterno della nostra anima. In altre parole, significa scegliere di credere in quel che Dio ha fatto per noi, invece di confidare nelle opere dell’uomo. Riporre la nostra sorte nel Signore significa riposare serenamente nella Sua sovranità sulle circostanze, anche quando subiamo eventi che sembrano danneggiarci. Riporre la nostra vita in Cristo vuol dire continuare a fare la Sua volontà, lasciando che sia Lui a prendersi cura di noi, anche quando potremmo risolvere dei problemi trascurando la Sua Parola. Se ti sei affidato a Dio per qualcosa, continua fino alla fine: non andare nella direzione opposta alla preghiera, non aprire tu le porte e non chiuderle, ma lascia Dio operare. Mettere la propria vita nelle mani del Signore non significa perderla, ma vederla, giorno per giorno, arricchita dalle Sue grandi benedizioni. In chi, o in che cosa stai rimettendo la tua sorte stamattina? Rimetti sia il tuo destino eterno sia la tua sorte terrena nelle mani del Signore, “confida”, pienamente e profondamente, “in lui, ed egli agirà”.
Altro...
Voi investigate le Scritture ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me (Giovanni 5:39)
IL GESÙ DELLE SCRITTURE
L'Antico Testamento è pieno di riferimenti che portano a Gesù. Dio aveva affermato ad Abramo: "Tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza" (Genesi 28:14). Si parla chiaramente della tribù nella quale il Messia sarebbe nato: "Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a cui ubbidiranno i popoli" (Genesi 49:10). L'Antico Testamento, inoltre, descrive la sua famiglia d'origine: "Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. Lo Spirito del Signore riposerà su di lui" (Isaia 11:1, 2). È il Signore stesso a confermare la Sua nascita da una vergine: "Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio e lo chiamerà Emmanuele" (Isaia 7:14). Il profeta Daniele ha persino scritto, con esattezza, il tempo della nascita del Messia (Daniele 9:25). È un Dio dl precisione e profezia, che ha un progetto anche per la tue vita; l'unico piano che potrà davvero realizzarti e darti quella gioie che tanto brami. Caro lettore, hai accolto nel tuo cuore Gesù quale tuo personale Salvatore e Signore?
...durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudì, perché s'eran confidati in lui (1° Cronache 5:20)
COMBATTI CON IL SIGNORE
Le tribù d’Israele avevano ricevuto l’eredità promessa della quale, però, dovevano prendere possesso. Posti di fronte alle nuove terre, ancora abitate, essi avrebbero dovuto conquistarle, combattendo. È una gran benedizione essere soccorsi da Dio! Tutte le prove della vita risultano più leggere, avendo una tale grazia. Anche tu puoi essere soccorso come quegli Israeliti. In che modo? Considera il loro agire: essi confidarono in Dio, non in armamenti né in strategie. Quanti fallimenti hanno origine nella troppa sicurezza in noi stessi. Inoltre, pressati dal bisogno, essi gridarono a Dio, che li esaudì. Quale miglior preghiera di un grido sincero nel momento del bisogno? Infine, tutto ciò da dove lo fecero? Dal sicuro delle loro tende o al riparo del Tabernacolo? No! Essi furono soccorsi combattendo! Caro amico, non puoi pensare di avere vittoria sul peccato e sul vizio continuando a convivere con essi. Né puoi aspettarti di superare la prova e le difficoltà precipitando nella depressione. Esci a combattere, non confidando sulla tua potenza ma su quella del sacrificio di Cristo. Egli, con la Sua Grazia, soccorre tutti quelli che gridano a Lui con fede.
E in lui voi avete tutto pienamente… (Colossesi 2:10)
PIENEZZA DI GRAZIA
Una famiglia povera, in viaggio su una nave, razionava attentamente il formaggio ed il pane che avevano portato per il viaggio. Dopo tre giorni, uno dei figli si lamentò con il padre non sopportando più tale restrizione. Il padre gli diede allora gli ultimi spiccioli, dicendogli di andare in coperta e comprarsi un dolce. Il ragazzo tornò dopo qualche ora e con un gran sorriso. Il padre gli chiese dove fosse stato. “In coperta" disse, "a mangiare tre ciambelle e una bella bistecca!”. Attonito, il padre disse: “Tutto questo per pochi spiccioli?” “O no”, replicò il giovane “il cibo è gratis, è compreso nel prezzo del biglietto!”. L’apostolo Paolo avvertiva i credenti di Colosse dei falsi insegnanti che davano briciole di un’apparente religiosità, invece che l’abbondante mensa di una vita esuberante offerta da Gesù, obliando la pienezza della grazia in Cristo per contare soltanto su ciò che potevano procurarsi da soli. Chi ha creduto in Gesù non si è assicurato appena un passaggio per il Cielo ma anche tutto ciò che serve per gustare il Suo ristoro qui ed ora: in Cristo abbiamo tutto pienamente, perché Egli ha già pagato per ogni benedizione.
La riflessione veglierà su te, e l’intelligenza ti proteggerà (Proverbi 2:11)
INTELLIGENZA SPIRITUALE
Dio ci ha ci ha dato un cuore per amare ed uno spirito attraverso il quale possiamo realizzare la presenza del Signore. Siamo stati fatti a Sua immagine, per manifestare le Sue virtù, come l’amore, la bontà, la santità. Tra noi e Dio, però, si è posto un ostacolo insuperabile, che guasta il nostro essere e ci allontana da Lui: il peccato, che si manifesta con un forte desiderio di indipendenza da Dio. È una forza interiore che ci domina, privandoci degli alti fini per cui siamo stati creati. La drammaticità di questa condizione è che ci si abitua a vivere come se Dio non esistesse. È insensato escludere Dio dalla nostra vita. ChiediamoGli di farci capire. Leggiamo il Vangelo e ci sarà rivelato che Gesù ha distrutto l’ostacolo del peccato e vuole avere cura di noi. Rifletti! La tua vita può cambiare, non per le tue capacità, ma per la potenza e l’amore di Dio. Quando con tutto il cuore accetterai Gesù come Signore e Gli chiederai perdono, Egli ti darà con la Sua pace e la Sua gioia, anche un nuovo modo di pensare, un discernimento per vedere le cose come sono nella realtà spirituale. L’intelligenza ti proteggerà, la guida dello Spirito Santo veglierà su te.