E quando egli fu angosciato, implorò il Signore, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri (2° Cronache 33:12)
UN CUORE FREDDO
In Antartide si trova il luogo più freddo del pianeta. Non esistono centri abitati e, nelle zone interne, il territorio si presenta privo di qualsiasi forma di vita. Il testo biblico di oggi descrive il momento in cui il Re Manasse aprì il cuore al Signore. È utile ricordare che quest’uomo per molti anni aveva resistito all’invito di Dio, compiendo i peccati più orrendi: adorò gli idoli, tanto da offrire i propri figli in sacrificio e si dette alla magia. Dal punto di vista spirituale, il cuore di Manasse, prima della conversione, può essere paragonato all’Antartide: desolato, privo di vita e, soprattutto, freddo. La grazia di Dio, però, perforò il duro e spesso strato di ghiaccio e cambiò quell’uomo conducendolo al ravvedimento. Manasse, è stato, a ragione, definito “il peggiore dei Re di Giuda”, ma anche “il figliol prodigo dell’Antico Testamento”. La sua storia è ricordata nella Scrittura per dare speranza anche al più insensibile dei peccatori, a testimonianza che perfino il cuore più freddo può essere riscaldato dalla grazia di Dio. Lascia che il Sole della giustizia, Cristo Gesù, splenda nella tua vita, confessaGli i tuoi peccati ed Egli ti salverà.
Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato… (Isaia 9:5)
IL DONO DI DIO
Dio ha offerto il Suo Unico Figlio in sacrificio per te, facendo pagare a Lui l’incalcolabile debito con la giustizia divina per i tuoi peccati. Cristo è il mirabile dono di Dio all’umanità. Il profeta afferma: “…un fanciullo ci è nato…”, quest’aspetto si riferisce alla nascita di Gesù. Inoltre egli dice: “…un figliuolo ci è stato dato”, indicando Gesù come figliuolo di Dio. L’Onnipotente, per riparare al danno causato dal peccato, non ha azzerato il Creato, formando un'altra terra ed un altro uomo, ma ha manifestato la Sua generosità donando il Suo Figliuolo, mentre Gli eravamo nemici, negando la Sua esistenza, la Sua autorità e la Sua santità. In Cristo ci è stata provveduta ogni cosa, ogni grazia e benedizione: “Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l’ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui?”. Hai ricevuto nel tuo cuore, nella tua vita questo dono ineffabile? Dio ti offre la possibilità di entrare a far parte della Sua famiglia, quale figlio, mediante la vita di Cristo donata per te. Riconosciti bisognoso, fidati di Lui e invoca il Suo nome, ora. Egli ti donerà, in Cristo, tutto pienamente.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, ha manifestato la sua giustizia davanti alle nazioni (Salmo 98:2)
ACCETTA LA SALVEZZA
Dio desidera riconciliare a Sé l’uomo, perso in una vita vuota e senza senso. La Bibbia rivela ripetutamente il pensiero della “salvezza”. Considera il riparo nell’arca trovato da Noè dinanzi al diluvio, la liberazione di Israele dalla schiavitù in Egitto al tempo di Mosè o la via di scampo per Davide, braccato da Saul che voleva ucciderlo. Questi fatti storici costituiscono una gloriosa figura della salvezza che, in Cristo, Dio ha provveduto per tutti gli uomini. Egli stesso ha rivelato pienamente la natura e la portata eterna della salvezza, il riscatto dell’anima dalla schiavitù del peccato e dalla condanna divina. Se tale salvezza rimane oscura a molti, è perchè con ostinatezza, rifiutano d’ascoltare l’Evangelo. La salvezza che Dio ha preordinato prima della creazione del mondo, Cristo l’ha conquistata sulla croce e oggi la vuol rivelare al tuo cuore. Non occorre acquisire conoscenze occulte per realizzare l’ineffabile redenzione della salvezza; devi soltanto aprire il cuore alla Parola di Cristo. Essa soltanto può creare nel tuo cuore la fede che dà accesso alla salvezza di Dio.
Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi… E quivi era un uomo… (Giovanni 5:3,5)
PREZIOSO AGLI OCCHI SUOI
Gesù, durante il Suo ministerio, cercò spesso degli individui particolarmente bisognosi. Cristo non disprezza le folle, ma non tratta con gli uomini in maniera generalizzata. Egli cerca e salva personalmente. Tu non sei un numero fra tanti, ma uno per cui Cristo è morto. Egli ti ama e ti cerca! Ammira la Sua conoscenza: Egli sapeva che quell’uomo era malato da quasi quarant’anni e sa tutto anche di te. Le tue paure e dispiaceri, così come i tuoi errori e dubbi, non gli sono nascosti. Considera e accetta l’offerta di Gesù: “Vuoi esser risanato?”. Guarda come Gesù ascolta quell’uomo: “Signore io non ho nessuno!”. Egli vuole sentire ciò che ti pesa sul cuore. Se sei solo, triste o incompreso, diglieLo! E, infine, contempla come la Sua Grazia miracolosa libera il paralitico. Sei pronto a meditare la Sua Parola per farla tua, applicarla alla tua vita, ubbidire per fede? Sei pronto ad ubbidire alla Sua Parola? Il Signore ha preparato per te la salvezza, la guida e la potenza del Suo Spirito. Sappi per certo che Egli si prenderà cura di te e non ti abbandonerà. Ma tu… credi in Lui e non continuare a peccare! Per la Grazia di Dio, alzati e cammina!
Egli non temerà cattive notizie; il suo cuore è saldo, fiducioso nel Signore (Salmo 112:7)
UN CUORE AL SICURO
Ogni giorno ascoltiamo cose che possono colpirci in modo diretto, stravolgendo il nostro stato d’animo. Il salmista ricorda su Chi fondarci. La persona che non teme cattive novità è l’uomo che teme il Signore. Chi ama Dio e Lo serve, ha deposto l’ansietà per gli imprevisti della vita, che ha affidato totalmente a Lui. Un cuore saldo in questa fede non pretende di essere esente da “cattive notizie”, ma sa per certo che ogni cosa rimane sotto il controllo divino, che fa cooperare tutte le cose per il bene di quelli che amano Dio. Essi, infatti, condividono pienamente il piano del Signore e i Suoi disegni. Vi si sottomettono, anche se non li comprendono razionalmente, perché non cercano unicamente la propria gratificazione ma innanzitutto la gloria di Dio. Nella Scrittura Dio è paragonato ad uno scudo, ad una fortezza per coloro che credono in Lui. Non essere fra quelli che credono in loro stessi e si sentono autosufficienti, sicuri di sé. Innanzitutto devi confessare il bisogno di un Salvatore per la tua sorte eterna, per invocarLo poi nel giorno della tribolazione. Gesù rimane l’unica speranza, la sola certezza nell’imponderabile della vita.
Riconoscete che il Signore è Dio; è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli
ha cura (Salmo 100:3)
RICONOSCI CHE EGLI E' DIO La Parola di Dio invita a riflettere sul grande debito che abbiamo con Colui che ci ha creato, che ci sostiene ogni giorno con la Sua benignità. Tutti quanti dipendono dal tempo e dalle circostanze che sono governate da Dio. È Lui che dirige l’universo con le Sue leggi, lo sostiene con la Sua potenza e ci permette ogni giorno di continuare a vivere. Nelle Sue mani stanno il primo e l’ultimo respiro di ogni persona. Il ritmo frenetico della nostra vita ci distrae dal riflettere su questa verità e dal riconoscere che “Egli è Dio”. Con i progetti e le scelte di ogni giorno, con i sentimenti che ci animano, spesso mettiamo in evidenza la nostra superbia e l’ignoranza riguardo alla Sua volontà e capacità di prendersi cura di noi. “Fermatevi… e riconoscete che io sono Dio”, questo è l’appello divino di oggi, che è meglio non sottovalutare. Udendo la Sua voce, non indurire il tuo cuore, riconosci la somma autorità del Signore Gesù, i Suoi diritti sulla tua vita. Volgiti a Lui che t’ha tanto amato da morire per te sulla croce. Scoprirai anche tu la gioia di appartenere a Lui, al Suo popolo, al Suo gregge.
Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere (Giobbe 19:25)
FONDAMENTO SICURO
Giobbe stava per annegare nei problemi, ma pure trovò la fede che gli fece tirare la testa fuori dell’acqua e prendere un profondo respiro. Egli fu in grado, per grazia di Dio, di fondare la sua vita su tre solidi pilastri. Il primo è la Rivelazione: “Io so che il mio Redentore vive”. Egli non giunse a tale conclusione per via d’intuizione, Dio stesso gli si era rivelato quel tanto che bastò a sorreggerlo durante la prova. Il secondo cardine è quello della Redenzione. Giobbe era profondamente consapevole che nessuno, più di Dio, poteva difendere la sua causa e la sua vita. Infine, il patriarca fu sorretto dalla speranza della Risurrezione che gli fece dire: “… lo contempleranno gli occhi miei, non quelli d'un altro…” . È la vittoria della fede sulla morte che seppure uccide il corpo, non intacca la speranza della vita eterna. E tu, puoi dire: “Io so che il mio Redentore vive”? Se non è così, oggi puoi conoscerLo di persona. Cristo Gesù può redimerti dal peccato e dalle sue conseguenze; oggi stesso può darti la certezza della vita eterna! Affidati a Lui ed i tuoi pensieri si eleveranno al di sopra di ogni circostanza per contemplarLo appieno.
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove (2° Corinzi 5:17)
UNA NUOVA CREATURA
Un alcolista gridò disperato a Cristo. Pregando, chiese al Signore di redimere la sua anima dal peccato e liberarlo dalla sua dipendenza. Divenne un cristiano consacrato a Dio e, per la potenza di Gesù, smise di bere. I suoi vecchi amici consideravano la conversione di quest’uomo come un qualcosa di passeggero. “Dategli un mese”, dicevano, “e tornerà alla bottiglia”. Un mese passò senza bere neanche un goccio di alcool. Così provarono a prenderlo in giro sulla sua nuova fede: “Credi a quella parte della Bibbia dove Gesù trasformò l’acqua in vino?”, “Certo”, rispose. “Non potresti chiedergli di farlo per noi? O pensi che sia qualcosa inventato apposta per far sì che gente come te si converta?”. L’uomo rispose: “Io credo che Gesù trasformò l’acqua in vino, ma per me ha fatto qualcosa di meglio. Chiedete alla mia famiglia!”. La fede nel sacrificio di Cristo produce un radicale cambiamento nel cuore, modificandone le abitudini. Le cose cattive scompaiono. Nuovi desideri rimpiazzano quelli vecchi. Se vuoi realizzare una tale trasformazione nella tua vita, accetta Gesù come tuo personale Salvatore, confessaGli i tuoi peccati ed Egli farà di te una nuova creatura!
Soltanto, dal punto al quale siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via (Filippesi 3:16)
MANTENERE LA ROTTA
Nella Bibbia, la fede in Cristo, il cammino del credente, sono spesso paragonati ad una corsa, non certo ad una passeggiata spensierata. Siamo tutti chiamati a qualcosa di ben più che un umano “tirare avanti”, nonostante gli ostacoli e i venti contrari. Occorre inoltrarsi con perseveranza nella conoscenza di Dio che produce consacrazione, senza lasciarsi rallentare da distrazioni e passioni sbagliate. Guai poi a sentirsi arrivati, pensando di non aver più nulla da imparare! Chi crede di non aver più nulla da arrendere alla volontà di Dio, né da praticare per onorarLo concretamente, sta già lasciandosi trascinare lontano dal Signore, come una barca portata via dalla corrente. D’altra parte è opportuno ribadire che, nelle vie di Dio, l’andatura non è tutto, c’è qualcosa di più vitale: andare nella giusta direzione. Se sei preso dalla fretta di arrivare ad un traguardo, non essere avventato. Fermati, rifletti e domandati se stai calcando le orme di Gesù. Soltanto con Lui saprai quando continuare, ripartire o, tornare indietro. Non perdere tempo, camminiamo per la stessa via! Quella di Cristo.
Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché tu sei meco; il tuo bastone e la tua verga son quelli che mi consolano (Salmo 23:4)
DIO E' CON TE NELLE PROVE
Davide si paragona ad una pecora che, ancor prima di sentirsi al riparo nell’ovile o in un recinto, percepisce la massima sicurezza nel momento della prova, sotto lo sguardo del Sommo Pastore divino. Possiamo trovarci in situazioni di malattia o di estremo pericolo, nelle quali tutto può far pensare che i nostri occhi debbano chiudersi e la nostra vita, stia per concludersi. Questo versetto c’incoraggia ad avere fiducia nella sicura “compagnia” di Cristo, che sta al nostro fianco e vigila incessantemente su noi. Certamente il Signore accompagnerà i redenti anche quando passeranno per quel brevissimo “tunnel” che è la morte fisica, tuttavia, la fine della nostra esistenza terrena non è affatto lasciata al caso né è sottratta alla Sovrana volontà del Redentore. Una cosa è la dura realtà che ogni giorno ci ricorda i nostri limiti e la fugacità della nostra esistenza. Altra cosa, ben differente, è la voce del Buon Pastore che c’invita a stare sereni, con Lui. Per questa ragione, qualunque sia la valle in cui stai passando, non temere, ma prega, nella certezza che Dio ha sempre l’ultima parola e che nel Suo vocabolario non esiste la parola “impossibile”.
Altro...
Cercate il Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino (Isaia 55:6)
CERCALO OGGI
Anche se lo ignorano, moltitudini di persone vivono inappagate, in cerca di una soddisfazione duratura che non realizzeranno mai. Sempre più frustrate e stanche, corrono inconsapevoli verso il precipizio. Lo Spirito Santo, però invita a cercare Dio mentre si rivela ai cuori mediante la Sua Parola ispirata, ci esorta ad invocarLo, mentre s’avvicina a noi con l’opera di riconciliazione compiuta da Gesù Cristo. Oggi è possibile trovare il Signore, perché adesso la salvezza ci è più vicina. Dio s’è fatto uomo, ha colmato l’immane voragine. In Cristo, Egli è a “portata di mano”, è distante soltanto “lo spazio di una preghiera”. Ascolta l’appello divino, credi in Cristo, morto e risorto per te, e conoscerai il perdono dei peccati, la pace e la vera gioia che non viene mai meno. Questo mirabile annunzio, però, implica due avvertenze da non sottovalutare: “Mentre…”. Dio si può trovare, è veramente vicino, ma non per sempre. C’è un termine oltre il quale non sarà affatto facile trovarLo né tanto vicino per essere invocato. Amico, non perdere tempo, non rimandare: cercaLo, mentre Lo si può trovare; invocaLo, mentr’è vicino!
Oh se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminare nelle mie vie! (Salmo 81:13)
ASCOLTA DIO
Capita spesso che i bambini, quando sono assorti nelle loro attività e non vogliono essere disturbati o non desiderano ubbidire, essi ignorano la voce dei genitori. Alcune volte noi facciamo la stessa cosa dinanzi al nostro Padre celeste, non è vero? Il Signore ci parla attraverso la Bibbia, la Sua completa rivelazione, ma il nostro udito è volutamente “sintonizzato” altrove. Dio sa che altre voci: il mondo, il nostro io e l’Avversario cercano di attrarci lontano dalla Sua perfetta volontà. Per questo, attraverso le Scritture, Egli ci parla offrendoci direttive buone per la nostra vita, per darci la sicurezza di cui abbiamo bisogno e sapienza per prendere delle decisioni corrette. Lo Spirito Santo ci aiuta ad intendere quello che dice, ma se non prestiamo attenzione alla Parola di Dio, abbiamo smesso di ascoltarLo. Se, invece, aprendo le Scritture apriamo anche il cuore per accettarla con fiducia, allora potremo comprendere come Dio desidera avere comunione con noi, rivelarci il Suo amore e farci realizzare la Sua grazia in Cristo Gesù, nostro Salvatore. Caro lettore, sappi che Dio parla ancora, e lo fa con amore. Il punto è questo: Lo stai ascoltando?
Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata (Proverbi 25:25)
BUONE NOTIZIE
Ricevere una buona notizia è sempre piacevole e spesso rinfranca il cuore. C’è una buona notizia che vale per ogni giorno e supera qualunque altra: l’Evangelo della grazia di Dio, che annuncia Gesù, venuto sulla terra per cercare e salvare ciò che era perduto. Il messaggio della salvezza in Cristo è la buona novella che rinfresca ogni anima assetata. Esso può rinnovare la vita di chi vi crede, donargli una profonda, esuberante vitalità spirituale nel deserto di questo mondo. Ti senti inaridito nelle tue ansietà, stanco degli affanni della vita, deluso da te stesso e dagli altri? Lascia stare gli ingannevoli elisir che questa società s’inventa ogni giorno. Esci dal disincanto ed esercita fede nel sacrificio di Cristo, dissetandoti con l’acqua che sgorga dal Calvario. Accogli l’annuncio divino che ti sollecita a chiedere perdono per i tuoi peccati. La tua vita, trasformata dall’amore di Dio, diventerà a sua volta una buona notizia, una lettera di Cristo per chi è stanco ed assetato. Sappi che, qualunque cosa accada, nulla potrà separarti dall’amore di Dio, né impedire il Suo piano per la tua vita. Questa è davvero una notizia meravigliosa.
Ed essi gli fecero forza, dicendo: Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato. Ed egli entrò per rimaner con loro (Luca 24:29)
GESU', RESTA CON NOI
Due discepoli camminavano verso Emmaus, lasciandosi alle spalle la periferia di Gerusalemme, dove Cristo era stato crocifisso. I loro cuori erano affranti e discutevano degli eventi appena accaduti. Il Signore, accostatosi loro, cominciò a spiegargli le profezie che Lo riguardavano. Mentre ascoltavano la Sua voce e le Scritture si svelavano nella loro mente, essi provarono un conforto così profondo che la loro fede si riaccese, facendo ardere i loro cuori. Così, pur non avendoLo ancora riconosciuto, invitarono Gesù a fermarsi con loro ed Egli accettò. Hai tu qualcuno che riesce a confortarti nei tuoi affanni, che ha risposte certe da contrapporre alle tue perplessità? Cristo è una persona unica; quei discepoli l’intuirono e non vollero lasciarLo andare via. Forse conosci tante persone e puoi vantare di avere molti amici. Sii certo, però, che nessuno di loro potrà mai parlare al tuo cuore come Gesù. Oggi, tramite questo foglietto, il Signore S’è accostato a te, perché sa che ti trovi, forse non alla fine di una giornata, ma probabilmente al limite delle tue forze. Egli aspetta che Lo inviti nel tuo cuore ed è più che disposto a dimorare con te.