Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua. (Apocalisse 22:12)
OPERE E GRAZIA
Leggendo questo verso possiamo pensare che Gesù, quando verrà, valuterà le nostre opere e ci darà secondo quello che avremo compiuto su questa terra. Ma in tutta la Bibbia possiamo vedere che le opere non sono altro che la dimostrazione della fede. Gesù verrà e darà a ciascuno il suo premio secondo le opere fatte per mezzo della fede. Se uno non ha operato per fede, avrà anche potuto operare bene, ma non gli varranno nulla perché nessuno è salvato per le opere della legge (Galati 2:16). Le benedizioni eterne sono riservate a chi opera secondo la fede. Quella fede che fu una volta insegnata ai santi. La fede è quella di credere che Gesù Cristo è il figliuolo di Dio e che solo in Lui è la salvezza dell'anima. Gesù ci ha detto che il premio è nella Sua mano. Vuoi tu il premio da parte del Signore? Credi in Lui e avrai Vita Eterna, ma se non credi non potrai aver vita. La testimonianza è questa: Iddio ci ha dato la Vita Eterna e questa vita è nel Suo figliuolo, chi ha il figliuolo ha la vita; chi non ha il figliuolo non ha vita (1° Giovanni 5:11,12).
"Non giudicate nulla prima del tempo, finche sia venuto il Signore, il quale metterà in luce...". (1° Cor.4:5)
GIUDIZIO SUPERFICIALE (II)
Da questo dedussero che Egli non poteva essere il Messia. Non avevano riflettuto sulla misericordia di Dio, ché è più grande della legge. Così, molti di loro, rifiutarono il Signore, perché il modo in cui Egli agiva e parlava, non rientrava nei loro calcoli umani. Caro amico, non commettere lo stesso errore, un giudizio affrettato e superficiale, ti può far perdere realtà preziose nella tua vita. Per un dubbio, un pregiudizio, potresti perdere il tuo migliore amico. Potresti valutare male il comportamento di tuo figlio e infliggergli una punizione troppo forte. Potresti non essere più il consigliere di tua moglie, per la tua mente troppo ristretta e inquadrata, rischieresti di vivere tu stesso e chi ti circonda in un clima troppo severo. Nel campo spirituale, un giudizio superficiale può addirittura costarti la vita, perché il tuo giudizio può decidere dove passerai l'eternità! Rifletti: Non giudicare una situazione come la vedi tu, ma come la può vedere Dio.
"Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio". (Giovanni 7:24)
GIUDIZIO SUPERFICIALE (I)
Giudicare una persona o una situazione solo in base all'apparenza può essere molto pericoloso. Sentii dire una volta che un contadino non prendeva mai misure di sicurezza con il suo toro per.ché lo riteneva innocuo e tranquillo. Ma un giorno l'animale lo scaravento a terra e l'uccise. Due miei amici, trascurarono di esaminare la superficie di un lago ghiacciato, perché la ritenevano spessa. Dopo averci camminato sopra per un piccolo tratto dovettero fare i conti con un bagno nell'acqua gelida. Alcuni capi religiosi del tempo di Gesù misero in pericolo la loro salvezza dell'anima, solo perché avevano dato un giudizio su Gesù troppo superficiale e affrettato. Si legge che Gesù aveva guarito un paralitico sotto i portici della piscina di Betesda (Giovanni 5). Quando i giudei, seppero del miracolo, emisero subito la loro condanna su Gesù, perché aveva operato la guarigione in giorno di sabato, violando la legge di Mosè. (Segue...)
Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo. (Atti 1:11)
GESÙ RITORNA
Il Signor Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto una prima volta sulla terra come uomo. Ha vissuto in questo mondo; ha sofferto ed è morto per la salvezza di tutti quelli che credono in Lui. La Sua resurrezione, seguita dalla Sua ascensione al cielo, dove Egli ora siede alla destra di Dio, ha inaugurato il periodo attuale che dura da duemila anni; un periodo nel quale Dio chiama gli uomini a ravvedimento e dà loro il perdono dei peccati, ma, se credono al sacrificio del Signor Gesù. Questo è il periodo della "grazia" e della "pazienza" di Dio che, però, sta per finire in modo straordinario e improvviso. Infatti, lo annunzia la Sacra Bibbia con una promessa del Signore ai suoi discepoli: "...ritornerò e vi accoglierò presso di me affinché dove sono Io siate anche voi" (Giovanni 14:3). Lassù, vi è il riposo, la piena luce, il cielo sempre puro e sempre radioso; è la vita eterna. Oh! che dolce speranza Gesù ha messo nei nostri cuori!
Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa....." (Luca 19:9)
GESÙ PASSA PER LA TUA STRADA
Gesù, nei suoi anni di Ministero terreno, andò di luogo in luogo annunciando la buona notizia della salvezza e dell'amore di Dio. Entrò anche in una città molto antica chiamata Gerico. Il vangelo racconta che mentre Gesù attraversava la città, un uomo ricco di nome Zaccheo aveva un gran desiderio di vedere Gesù, non riuscendo a farsi spazio tra la folla ed essendo piccolo di statura, corse avanti, per la strada che Gesù percorreva e salì su un albero in modo da poter vedere Gesù quando sarebbe passato. Quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, invitò Zaccheo a scendere e gli disse che quel giorno sarebbe stato ospite a casa sua. Zaccheo accolse Gesù nella sua casa con gioia. Gesù entrò in quella casa, non sappiamo cosa accadde e quali furono i discorsi tra Gesù e Zaccheo. Il vangelo riprende la sua narrativa e dice che Zaccheo disse al Signore: "Ecco Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo". Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa...". Tramite questo messaggio Gesù passa per la tua strada, invitaLo nel tuo cuore.
In Lui era la vita; e la vita era la luce degli uomini; e la luce risplende nelle tenebre. (Giovanni 1:4,5)
GESÙ È LA VITA
Ti sei mai domandato cosa sia la vita dell'uomo? Quando l'uomo è ammalato, sofferente, costretto a letto dalla malattia, egli desidera la salute, cioè la vita. Quando è rinchiuso in una prigione, in un ospedale, in un qualunque luogo dove sia costretto a restare contro la sua volontà egli desidera la libertà, cioè la vita. Quando vive nella miseria e non ha nulla di che sfamarsi, si accontenterebbe di croste di pane o di bucce di patate, pur di mantenersi in vita. Ecco quindi la vita dell'uomo; pur di non perderla egli usa tutte le sue risorse. Egli non vuole pensare che questo tipo di vita finirà un giorno; quest'idea lo rattrista e lo spaventa, cerca di scacciare dalla sua mente la triste realtà della morte. Cosa sarà di te, quando i giorni che ti sono stati assegnati saran.no terminati? Dove andrai? Cosa farai? Cosa sarai? La vita non finisce quaggiù (La vita è eterna!). Tu hai bisogno, dunque, della salvezza! Cristo te la vuole donare. Cosa aspetti? Tu pensi di poter vivere a lungo, ma la tua vita terrena potrebbe finire domani od oggi stesso. Scegli la vera vita: Gesù Cristo! (Giovanni 14:6)
... Ecco Io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua. (Apocalisse 22:12)
GESÙ È ALLA PORTA
È importante sapere quando questo avverrà e come avverrà, chi saranno quelli che saranno presi, e le conseguenze che questa "venuta" deve avere oggi nella vita di ognuno. Ce lo descrive la Bibbia con le seguenti parole: "Il Signore stesso, con potente grido, con voce d'Arcangelo e con tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi. Poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, ad incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore" (1 Tessalonicesi 4:16-17). Un altro verso della Parola di Dio, precisa che il tutto avverrà in un batter d'occhio, quindi troppo in fretta perché gli uomini possano riflettere e mettersi nelle condizioni per essere presi, cioè credere a Gesù Salvatore. Notiamo, leggendo questo verso, che Gesù viene personalmente; non manda un altro a prendere i suoi fedeli, Egli verrà nella medesima maniera che i discepoli lo videro andare in cielo (Atti 1:11). Sapendo tutto ciò... ti stai preparando per incontrarLo?
..."Signore, se sei tu, comandami di venire a te sulle acque". Ed Egli disse: "vieni!" (Matteo 14:28,29)
GESÙ CHIAMA PIETRO AD ANDARE DA LUI
Pietro desiderò camminare sulle acque come camminava Gesù, "ma", non ci riuscì. Quando Gesù prende possesso della nostra vita in modo tale che non c'è altro al di fuori di Lui; in mezzo a tutte le tribolazioni e le circostanze che ci circondano quando tutto il resto non conta più nulla, allora, e allora soltanto, noi possiamo camminare tranquillamente in mezzo alle onde e ai flutti, come Lui camminava tranquillamente per venire incontro al suo discepolo. Bisognava che egli seguisse la stessa strada. Il solo mezzo per non essere occupati di tutti gli avvenimenti che sconvolgono il mondo intorno a noi, e per non essere turbati da tutte le cose, è avere la persona del Signor Gesù del continuo davanti ai nostri occhi. E se ci dovesse capitare di essere preoccupati, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo dire come Pietro: "Signore Salvami! In me non esiste alcuna risorsa". Il Signore Gesù non ci abbandonerà mai, come non ha abbandonato Pietro sul mare agitato.
"Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno". (Giovanni 7:37-39)
FIUMI D'ACQUA VIVA
Quali sono gli ostacoli che impediscono a questi fiumi di scorrere dentro di noi? Gli ostacoli sono almeno due: il primo è il peccato che non siamo pronti a lasciare; il secondo è la mancanza di desiderio di ricevere qualcosa dal Signore. Com'è possibile ricevere questa pienezza di vita che c'è stata pro. messa? Gesù dice: "Se qualcuno ha sete venga a me e beva!". Essa, pienezza, è un desiderio di conoscere meglio Gesù stesso, se tu hai questa sete, allora vieni a Lui che ti donerà dell'acqua viva. Con un semplice atto di fede e di volontà, puoi ricevere il dono che il Signore ti offre. Quindi: "Vieni e bevi!". Aver sete rappresenta un bisogno... bere rappresenta un'azione: quindi dobbiamo compiere questi due passi di fede e noi riceveremo quell'acqua viva e fiumi scorreran.no dentro di noi!
"Il mio cuore è ben disposto, oh Dio, io canterò e salmeggerò, le tue lodi, con tutta la mia forza". (Salmo 108:1)
ESSERE DISPOSTO
Il salmista Davide, in atteggiamento d'adorazione, dinanzi a Dio disse: "Il mio cuore è ben disposto..." Il significato della parola disposto è: favorevole, pronto a fare, ubbidire... La nostra disposizione determinerà quanto noi ci siamo dati verso il Signore. Possiamo valutare quante volte abbiamo detto al Signore, "Io sono ben disposto" a vivere una vita d'ubbidienza, essere fedele nel cammino, a impegnarmi nel costruire il "Suo Regno" sulla terra? Egli investiga il nostro cuore e conosce la nostra mente per rendere a ciascuno secondo le proprie azioni. Nella nostra disposizione di cuore per Lui, Egli ci darà uno spirito nuovo: e saremo ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale" (Colossesi 1:9). Il nostro cuore sarà ben disposto quando avremo permesso a Dio di scrivere su di esso i suoi precetti, allora soltanto, saremo pronti a metterli in pratica, e avremo la stessa attitudine di Davide quando innalzeremo la nostra lode a Lui.
Altro...
Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo. (Apocalisse 21:7)
EROI NON SI NASCE MA SI DIVENTA
Per essere un vincitore ci deve essere necessariamente qualcosa da vincere. Nella Bibbia abbiamo un elenco di eroi della fede che hanno dovuto superare grandi ostacoli ed hanno ricevuto il premio riservato ai vincitori. Una cosa è l'essere cristiano ed un'altra cosa essere vincitore. Vincere significa non solo vittoria ma anche combattimento. Marinai coraggiosi si diventa solo nelle tempeste. Grandi eroi si diventa nei conflitti e non nel riposo. Gli eroi e le eroine della storia non li troviamo in tempo di pace. Difatti la vera pace si può apprezzare solo dopo aver attraversato delle difficoltà. In Gesù anche noi possiamo essere vincitori! Le giornate di pioggia sono indispensabili come le giornate di sole e le tempeste sono permesse da Dio con lo scopo di rinforzare, non di minacciare; per provare, non per distruggere, per metterci in grado d'avere fiducia in Lui e non per mettere in dubbio la Sua saggezza. Caro amico, la tua fede non diventerà più forte se non attraverso le difficoltà.
"Chiunque vuol venire dietro a me rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua". (Marco 8:34)
EGOCENTRISMO
Una parola chiave dei nostri giorni è la parola "sé stessi" si parla di: accettazione di sé, realizzazione di sé, promozione di sé, consapevolezza di sé, gratificazione di sé, immagine di sé, valorizzazione di sé, miglioramento di sé, percezione di sé, soddisfazione di sé, comprensione di sé, valore di sé. Non è difficile scoprire cosa abbiano in comune tutte queste cose. In termini spirituali, il "sé" è l'ostacolo più grande alla vita cristiana; che dovrebbe esse-re controllata da quella che è la buona e perfetta volontà di Dio per ognuno di noi. La nostra cultura ha aderito completamente al culto "della personalità". Siamo costantemente assaliti dalla propaganda nei giornali, nelle riviste, alla radio, alla televisione e dalla pubblicità. Dato che il mondo non fa altro che parlare di sé..., è facile che anche noi adottiamo lo stesso comportamento. Tu ed io possiamo cadere nella stessa trappola. Possiamo cercare di nascondere il nostro egocentrismo o tentare di trovare delle spiegazioni per giustificarlo ma ciò non toglie che esso è un "veleno" in grado di rovinare molte famiglie. In ultima analisi, quando una persona è assorbita da questo sentimento di: sé stessa, ha perso di vista il vero significato e il vero scopo di essere, invece, altruista.
...e andate presto a dire ai suoi discepoli: Egli è risuscitato dai morti. (Matteo 28:7)
È RISUSCITATO
Il Pastore WILFRED MONOD racconta così in uno dei suoi libri. "Mi ero fermato davanti ad una vetrina di un negozio d'oggetti d'arte che esponeva un quadro raffigurante la crocifissione di Gesù. Ero lì fermo nel guardarlo quando m'accorsi che dietro di me un bambino di strada guardava questo stesso quadro con intensità! <
Marta serviva, e Lazzaro era a tavola con Lui. AlloraMaria... unse i piedi di Gesù. (Giovanni 12:2-3)
DUE, DODICI O TRENTAQUATTRO? (II)
Altri, amano il nutrimento della parola. Partecipano con gioia a conferenze bibliche, vanno da una parte all'altra per speciali riunioni, ma non fanno progressi per raggiungere un'intima comunione col Signore. Trascurare una costante vita di preghiera, significa perdere gioia e forza. Ma quando ci mettiamo in ginocchio ai piedi di Gesù, come Maria, e vi versiamo il profumo del nostro amore, esso si spanderà anche sugli altri come una benedizione del cielo. La vicinanza a Gesù, esige tempo e può costare molto, ma guadagna sempre l'approvazione di Dio. Come è bello lodare il Signore, stando a fianco di un fratello, che conosce il segreto del-l'adorazione. Si avverte un profumo di santità e vorresti che questo tempo non finisse mai. Se il Signore dovesse giudicare la mia vita o la tua vita spirituale, di quante parole avrebbe bisogno, di due, di dodici o di trentaquattro? E se noi volessimo lodare Dio, quante parole saremmo capaci di dirGli?