Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell'Eterno ha fatto ogni cosa, che Egli tiene in mano l'anima di tutto quel che vive, e lo spirito d'ogni essere umano? (Giobbe 12:9-10) Difatti, in Lui viviamo, ci muoviamo, e siamo. (Atti 17:28)
DIO È PADRONE DELLA VITA E DELLA MORTE
Quanti, oggi, hanno paura che la morte possa piombare addosso all'improvviso... Magari attraverso un incidente stradale, una malattia inaspettata, un alimento infetto... così chi più, chi meno corriamo tutti ai ripari, confidando nei rimedi umani (nello sport per migliorare l'agilità, un buon apporto vitaminico, un'auto più affidabile per una buona tenuta di strada ecc.). Ma in tutto questo, chi ha veramente cura del nostro corpo, del-l'anima e dello spirito, vale a dire "della vita", è solo Dio. Aver cura del proprio corpo non è sbagliato affatto. Dio dice "Io sono quello che faccio morire e faccio vivere" (Deuteronomio 32:39); quindi se tu vivi, respiri, ti muovi è Dio che te lo permette. RiconosciLo, ringraziaLo, e abbi fiducia in Lui e non in te stesso o in ciò che ti circonda. "Getta su Lui ogni tua sollecitudine, perché Egli (Dio) ha cura di te!" (1° Pietro 5:7).
Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini. (Marco 7:8)
SOVRANITA' DELLA BIBBIA
In questo verso e nei versi successivi, Gesù richiama l'attenzione del popolo sulla superiorità della Parola di Dio nei confronti della tradizione degli uomini. I capi religiosi del tempo considera.vano "la tradizione degli antichi" sullo stesso livello della Parola di Dio. La situazione, oggi, non è molto diversa; le consuetudini, le mode e la cultura continuano a contrapporsi alla Bibbia. Ascoltiamo molto spesso "Lo fanno tutti", "Abbiamo sempre fatto in questo modo" oppure "Ci hanno insegnato così", queste frasi vengono utilizzate per giustificare il nostro comportamento, cercando di coprire i nostri errori. Anche la tradizione religiosa, a volte, si eleva al pari della Santa Parola di Dio. Se vogliamo essere liberati dai legami della tradizione dobbiamo riconoscere la superiorità della Bibbia su ogni altra fonte ed accettare la Sua autorità sulla nostra vita. In questo modo noi possiamo essere sciolti dai legami della tradizione e vivere nella perfetta libertà dell'Evangelo. Se non accettiamo l'autorità della Bibbia allora le tradizioni, con il passare del tempo, ci condurranno alla schiavitù e ci faranno perdere il diritto di essere figli di Dio.
Poiché Io, l'Eterno, il tuo Dio, sono quegli che ti prendo per la mano destra e ti dico: "Non temere, io t'aiuto!" (Isaia 41:13)
IL SOSTEGNO DI DIO
Se Dio ha preso la mia mano destra nella Sua, non può Egli sostenermi e proteggermi? Non ha Dio la potenza di protegge.re? Il gran Dio che ha fatto il cielo e la terra può sostenere, può proteggere un povero peccatore come me e come voi, soltanto, però, se confidiamo in Lui. L'astenersi dal confidare in Dio per il solo timore di cadere è come se un uomo ricusasse una grazia solo perché teme di andare di nuovo in prigione; o come uno che sta per annegare e ricusasse di essere salvato per paura di cadere di nuovo nell'acqua. Molti guardano la vita cristiana e temono di non aver abbastanza forze per perseverare fino alla fine. Essi dimenticano la promessa che Dio ha fatto ai figlioli d'Israele (Deuteronomio 33: 25) che dice: «La tua forza durerà quanto i tuoi giorni».
"Avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti". (1 Timoteo 6:8)
IL SOSTEGNO DI DIO
Anche noi cristiani, dopo aver detto grazie, ricominciamo a desiderare e a sospirare. Nella Sua Parola, Iddio ci comanda di accontentarci delle cose necessarie per la nostra vita e di non attaccare i cuori alle cose transitorie di questa terra. L'apostolo Paolo diede questa testimonianza: "Non lo dico perché io mi trovi nel bisogno; giacché ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo" (Filippesi 4:11). Hai anche tu un irresponsabile desiderio di "Solo un po' di più"?, questo desiderio nasce prestissimo, anche i bambini ne sono dominati. Mio figlio aveva solo tre anni e ricordo che si era scelto un ghiacciolo alla fragola, dopo averlo mangiato con tanto gusto, elogiandolo ad ogni succhiata, mi disse: "Ma io lo volevo a limo.ne"!, questo mi fece ridere; poi mi fece riflettere e considerando tutti i desideri che si agitavano nel mio cuore, mi ricordai di come è scritto in Ebrei 13:5 "Non siate amanti del denaro, siate contenti delle cose che avete"; poiché Egli stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò".
"Avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti" (1 Timoteo 6:8)
SOLO UN PO' DI PIÙ (I)
Come cristiani, noi, fra tutti gli altri, abbiamo tutti i motivi per essere contenti. Ma, temo che troppo spesso, nonostante tutte le benedizioni che abbiamo ricevuto, non lo siamo, proprio come gli altri; noi vorremmo sempre qualcosa di più. Lord Cougleton, un uomo di Dio, un giorno, udì la sua cuoca che diceva: "Oh, se avessi solo cinque sterline, sarei veramente contenta!", egli andò dalla donna e dandole cinque sterline, le disse che voleva farla contenta. La donna lo ringraziò, poi Cougleton uscì dalla cucina e si trattenne un po' dietro la porta. La donna, pensando che il padrone si fosse allontanato, riprese a lamentarsi: "Ma perché, stupida come sono, non ho detto dieci o venti sterline?". La natura umana sembra soffrire del morbo: "Volere di più", desiderio di ricchezza e di possesso. (Segue...)
" Ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi" (Proverbi 12:22)
LA SINCERITA'
La persona sincera è quella che nell'agire e nel parlare esprime con assoluta verità ciò che sente e ciò che pensa. Anche gli Apostoli si comportarono e parlarono mossi dalla Sincerità di Dio. E' importante sapere che la verità detta con amore edifica ed incoraggia. Ma la nostra sincerità, come pure le menzogne, sono immediatamente messe alla prova dalle reazioni che manifestiamo; potremmo riuscire, con l'astuzia, a camuffare le nostre reazioni agli occhi degli uomini, ma Gesù conosce i cuori e li scruta in profondità. Fu proprio per questo che un gior.no Egli chiamò i Farisei ipocriti (Matt.15:7-9). La loro sincerità era soltanto sulle loro labbra ma non nei loro cuori. Quest'esempio dei Farisei ci insegna che è buono dire la verità ma con sincerità di cuore e cioè: oltre all'atteggiamento, all'espressione, è necessaria un'azione positiva che porti frutto, risultato buono. L'ipocrisia è un'insidia malefica dalla quale dobbiamo stare attenti, perché un giorno... ogni nostra opera passerà per il fuoco del giudizio di Dio. Quali saranno le nostre reazioni?
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua". (Matteo 16:24)
SEGUIRE GESÙ
Nel nostro paese, fino ad ora, in un'epoca di libertà, nessuno di noi è chiamato a lasciare famiglia o casa per amore del Signore. Le verità della scrittura ci sono familiari e noi ne parliamo senza provare i nostri cuori se sono esercitati o no da questa parola. Eppure, sebbene i tempi in cui viviamo siano relativamente facili, non è possibile, in nessun giorno della storia della chiesa, segui.re Cristo senza rinunziare a se stessi. Sappiamo che Gesù mette questa rinunzia in primo piano: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso" (Matteo 16:24). Facciamo spesso l'esperienza che: quando pensiamo che il Signore ha un diritto su noi, subito molte altre cose hanno anch'esse un diritto da far valere. Sono cose che consideriamo come necessarie, se non essenziali; qui c'è un grave pericolo: pericolo, che quelle cose prendano nei nostri cuori il primo posto. È a Lui che dobbiamo tutto; il Suo amore ci attira, e se noi lo seguiamo, potremo godere nel servirLo e radunati attorno a Lui, come gente che l'ha esperimentato, ci dedicheremo al Suo servi.zio.
Questa generazione malvagia ed adultera chiede un segno, ma segno non le sarà dato se non quello delProfeta Giona, e lasciatili se n'andò. (Matteo 16:4)
SEGNI PER CREDERE
Molti chiedono un segno per credere a Dio e alla Sua Parola. Quest'abitudine che caratterizza molto gli increduli, conduce solo al dubbio. Se io promettessi ad un mio amico di incontrarlo ad una certa ora e in un determinato posto, ed egli mi chiedesse l'orologio come segno della sicurezza dell'appuntamento, ciò sarebbe per me un segno di grande sfiducia. Similmente non dobbiamo porre in dubbio ciò che Dio ha detto o promesso a noi. Egli ha fatto dichiarazioni infinite e in mille modi ci ha parlato. Cristo dice: "Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato" (Giovanni 10:9). "Io sono il buon pastore, il buon pastore mette la sua vita per le Pecore" (Giovanni 10:11). Gesù, quindi, non l'ha solamente dichiarato, ma l'ha fatto veramente... sacrificando la sua vita per noi peccatori. Una prova più grande di questa non la troveremo in nessun angolo della terra! Perciò, senza chiedere segni, afferriamo in fede le promesse del Signore... esse sono la nostra gioia, sicurezza e vita eterna.
"I nostri fratelli ci hanno fatto struggere il cuore......" (Deuteronomio 1:28)
SCORAGGIAMENTO = PERICOLO DI MORTE! (II)
Secondo la meditazione di ieri "sugli attrezzi venduti dal diavolo"... Ma un attrezzo era così caro che nessuno poteva comprar.lo, era vecchio ed era stato molto usato. Quando si chiese al dia.volo il nome di questo costosissimo strumento, egli rispose che si trattava dello «scoraggiamento», e che era il più valido di tutti perché con esso, si poteva atterrare qualunque cristiano. Il dia.volo, lo possiede ancora e a volte, purtroppo, anche i cristiani ne sono vittime. Ma quando tu sei da esso attaccato pensa a ciò che in Cristo hai trovato. Lo scoraggiamento è la distrazione degli occhi dalle meraviglie di Dio e dalle sue promesse per noi. Il coraggio spirituale è invece vestirsi delle benedizioni di Dio, leggendo la Sua Parola (la Bibbia), considerando il suo grande amore che ci ha mostrato morendo sulla croce e noteremo che ci alzeremo come aquile sfruttando anche i venti contrari.
..."I nostri fratelli ci hanno fatto struggere il cuore, dicendo: quella gente è più grande e più alta di noi!" (Deuteronomio 1:28)
SCORAGGIAMENTO = PERICOLO DI MORTE! (I)
Scoraggiare una persona è peccato, ma lasciare che altri venga.no scoraggiati per le tue parole è ancora più grave. Se tu non sai dire niente per incoraggiare il fratello, è meglio che taci. Mosè disse al popolo d'Israele: "Non temere e non ti spaventare" (Deut.1:21). Ma quando gli esploratori ritornarono da Canaan e riferirono che nella terra promessa c'erano grandi città e potenti giganti, il popolo si scoraggiò, si voltò indietro e mori nel deserto. Si racconta, che il diavolo, un giorno, volesse chiudere bottega e che perciò offriva tutti i suoi attrezzi al migliore offerente. Fu venduto un attrezzo dopo l'altro: la cattiveria, l'odio, il pettegolezzo, l'invidia, la gelosia, la sensualità, il piacere, l'inganno, l'insincerità, l'avarizia e tutti gli altri oggetti in suo possesso, ma ne rimase uno, il quale, perché troppo costoso, nessuno l'acquistò. Questo attrezzo si chiama: "Lo scoraggiamento", e il diavolo lo usa ancora oggi come arma per far perdere la fede. (Segue)
Altro...
"Insegnami a fare la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio" (Salmo 143:10)
SCOPRIRE LA VOLONTÀ DI DIO
Cosa hanno in comune il pilota di un jet da combattimento, una pattinatrice su ghiaccio di classe internazionale, un capomastro e un pianista da concerto? La padronanza. La padronanza è quella che permette al pilota di sfrecciare nel cielo ad una velocità doppia di quella del suono. Eseguire una picchiata da toglie.re il fiato e fare mille acrobazie senza urtare il suolo. Padronanza è quella sicurezza che proviene da un continuo, incessante allenamento e permette alla pattinatrice di volteggiare vorticosamente, senza sforzo, sulla superficie del ghiaccio, tra gli applausi scroscianti degli spettatori. Padronanza è l'esperienza, la capacità e l'abilità tecnica di un capomastro, che costruisce una casa destinata a durare 100 e più anni. Padronanza è anche il risultato di ore e ore di esercizio che danno ad un concertista di pianoforte. Come si può acquisire questo tipo di padronanza, l'abilità e la forza per rendere la propria vita come la si vuole? Una vera padronanza della vita spirituale e morale la potete avere quando conoscerete e adempirete la volontà del Signore. Dio vi ha dato ciò che è necessario per scoprire e seguire il suo piano nella vostra vita: la Sua Parola... questa sì che ci fa acquistare familiarità e vera padronanza!
Poiché la parola della croce è pazzia per quelli che periscono: ma per noi che siamo sulla via della salvezza, è la potenza di Dio. (1 Corinzi 1:18)
LO SCANDALO DELLA CROCE
Nella sua missione di precursore del Messia, Giovanni Battista aveva annunciato al popolo la venuta di uno più potente di lui: Costui avrebbe realizzato sulla terra l'atteso giudizio di Dio. Giudizio di salvezza per coloro che l'avrebbero accettato come Messia, giudizio di condanna per tutti gli altri. Ma ora - ricordiamo che Giovanni si trova in prigione - nello squallore della sua cella, deve constatare che l'opera di Gesù non realizza l'idea che egli ha del Messia. Egli aveva parlato di un battesimo di fuoco e di un giudizio punitore: Gesù non è niente di tutto questo. Il tono dimesso, l'eccessiva precauzione di presentarsi al popolo, la tattica del segreto messianico... sono altrettanti colpi inferti all'atte.sa ansiosa di Giovanni. Tutto il comportamento di Gesù diventa per il Battista un enigma, quasi uno scandalo. La crisi di fede che sicuramente tormentò Giovanni nella sua prigione, era originata dal fatto che egli non faceva distinzione tra la prima venuta, nel dolore, del Messia, e la seconda, nella gioia, alla fine del mondo. La domanda di Giovanni è sempre attuale: sapere se Gesù è realmente il Messia, o se dobbiamo invece attendere un altro. Tutto dipende da quale Messia si cerca. È per te, Gesù Cristo, Messia, Salvatore e Signore?
Siate contenti delle cose che avete. (Ebrei 13:5)
SAPERSI ACCONTENTARE
Sapersi accontentare è una qualità interiore, indipendente dalle circostanze esterne. Uno dei più grandi esempi di gioia nel poco, l'ho potuto constatare nella casa di una coppia. Costoro possedevano amore, pace, gioia e allegrezza perché erano contenti della loro condizione. Invece la maggior parte dei brontolii di malcontento li ho uditi da gente che aveva tutto ciò che il mondo può offrire. Il nostro modello di vita dipende dunque dal punto di vista, dal gusto e dai desideri che abbiamo. Perché una situazione dà gioia ad una persona mentre fa annoiare un'altra? Senz'altro, nessuno ha attraversato tante prove e tribolazioni come l'apostolo Paolo; pur tuttavia egli era sempre felice. Il segreto stava nel fatto che aveva imparato ad essere contento nello stato in cui si trovava. Tutto dipende dal proprio punto di vista. Se paragoniamo la nostra condizione attuale di credenti con quella in cui ci troveremmo senza la grazia di Dio, in noi verrà presto la gioia. Se potessimo vedere le prove presenti alla luce dell'eternità, asciugheremmo subito le nostre lacrime.
Gesù disse: "Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna". (Giovanni 5:24)
LA SALVEZZA È PERSONALE
La mamma ci avrà raccontato la storia di Gesù, possiamo appartenere ad una chiesa, ma la salvezza dell'anima non ci può venire né dalla mamma né dalla chiesa, ma da Gesù, che ha detto: "Chi crede in me è salvato". La salvezza ci fa figli di Dio. Nel Vangelo di S. Giovanni è scritto: " A chi lo ha ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio". Questo è reso possibile non perché noi abbiamo dei meriti davanti a Dio, ma per la misericordia di Dio e per il sacrificio compiuto da Gesù sulla croce. Egli è morto non per darci una nuova religione, ma la redenzione; non per trasmetterci una nuova teologia, ma la salvezza; non per darci il nome di cristiani, ma per farci cristiani. Caro amico, sei tu cristiano? Non lo sei, se non hai Gesù nel tuo cuore. Ma puoi esserlo oggi stesso se accetti Gesù quale tuo personale Salvatore, riconoscendo che Egli è morto al tuo posto.