Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge (Salmo 119:18)
OCCHI APERTI
Gli uomini hanno bisogno che Dio li illumini per afferrare le realtà spirituali, per comprendere la Sua Parola. Abbiamo bisogno che lo Spirito Santo ci riveli la persona e l’opera di Gesù. Ricordo il mio primo approccio con la Bibbia: non comprendevo granché; poi qualcuno mi consigliò di pregare prima di leggere, di rivolgermi al Sommo Autore prima che alle Scritture. Così pregai: “Signore parla al mio cuore”. Con mia grande meraviglia quella Parola la scoprivo adatta a me, come scritta proprio per me, per ciò che stavo vivendo. Fu in questo modo che cominciai a sentire la “voce” di Dio e ad incrociare il Suo sguardo in quel libro straordinario. Potevo osservare tutto l’amore di Dio per me, il sacrificio di Cristo per me, e tutte le altre meravigliose promesse di Dio per la mia vita. Ancora oggi il consiglio, per chiunque voglia comprendere e realizzare la Parola di Dio, è lo stesso: accostarsi con l’umiltà di chi si riconosce bisognoso, con la sincerità di chi non nasconde nulla, con la preghiera di chi esercita fede nell’onnipotente grazia di Dio. “Signore, aprici gli occhi per contemplarti”.
Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione alla carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni gli altri (Galati 5:13)
LIBERTA' IN CRISTO
Oggi, la Parola di Dio ci ricorda che la libertà senza la scintilla dell’amore divino non è altro che ricerca egoistica del proprio interesse e piacere. Non vivere anche tu in questo modo! Scegli l’amore per Cristo, considerando che Egli ci ha resi liberi di praticare la Sua volontà e riceverne benedizione. Non dire: “Se penserò ad altri, chi penserà a me?”. L’amore di Dio ci libera dall’egocentrismo, facendoci amare il prossimo come Lui ha amato noi, permettendoci di servire le creature come servendo il Creatore stesso. Credente nato di nuovo, tu puoi e devi servire gli altri, senza aspettare che siano loro a far la prima mossa per poi ricambiare, ma spinto dall’amore del tuo Salvatore. Non nasconderti dietro le tue incapacità, perché se tu non avessi tempo da dedicare (e non è così), non avessi talenti da far fruttare (e non è così), non avessi parole da dire (e non è così), né beni da condividere (e quasi mai è così) avrai sempre un cuore da riempire dell’amore di Cristo fino a traboccare, per farne parte ad altri. Gesù ti dice: “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.
Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! (Ebrei 12:28)
DIO RIFUGIO SICURO
Spesso assistiamo a eventi tragici quali morte, distruzione, disastri naturali, ecc... e tutto ciò ci porta a considerare la dolorosa instabilità dell’esistenza terrena, la fragilità dei suoi legami e la fugacità dei progetti. Le cose che più amiamo e custodiamo, possono essere spazzate via in un momento. Su questa terra tutto è precario, ma quanti hanno riposto la loro fede in Cristo hanno il privilegio di condividere un fondamento stabile, eternamente sicuro. Egli è “la Roccia dei secoli”, inamovibile ed incrollabile, su cui possiamo restare saldi e serenamente grati a Dio, anche nelle peggiori difficoltà di ogni giorno. In un mondo nel quale tutti i principi ed i valori cambiano, abbiamo un Redentore immutabile, “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno”. Niente e nessuno possono portarci via l’immensa ricchezza ricevuta in Cristo. Stai edificando il tuo futuro sulla stabilità della Sua Parola, lasciando che essa regni nel tuo cuore? Non limitarti ad aggrapparti a Cristo unicamente nelle tempeste della vita, di farne un generico punto d’appoggio fra altri, poni stabilmente il Signore sul trono del cuore, Quale sovrano della tua intera esistenza.
Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta» (1° Samuele 3:10)
DIO TI PARLA
Il peggior castigo che Dio poteva infliggere al Suo popolo era il silenzio. Quando Lui taceva, il popolo rimaneva senza direzione, abbandonato alla sua caparbietà. Samuele non capiva chi lo stesse chiamando e per due volte si recò dal sacerdote. Non vi era in lui l’ostinazione di chi non voleva ubbidire, ma la limitazione di chi non Lo conosceva personalmente. Così il Signore gli andò amorevolmente incontro e quel giovinetto comprese che il suo compito nel tempio non era per volere del sacerdote né per un voto di sua madre, bensì per una chiamata celeste. Considera oggi che Dio ti parla in molti modi e sta rivolgendo a te per offrirti salvezza e perchè tu cammini nella via della santificazione. Quando Dio ti parla ricorda sempre che è un privilegio ascoltarLo ed una responsabilità risponderGli. L’ubbidienza fiduciosa ci rende familiari con la voce del Signore. Rigetta ogni elemento di distrazione e disponi il tuo cuore ad ascoltare bene, perché quando gli uomini prendono sul serio la Sua Parola, Dio continua a rivelarsi e a dispensare le Sue benedizioni celesti. Ascoltare e ubbidire alla sua voce produrrà in noi vera benedizione.
…lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili (Romani 8:26)
LA VERA PREGHIERA
Quando le suppliche hanno origine soltanto dai bisogni materiali ed immediati, ci fanno assomigliare ai pagani che cercano “queste cose” piuttosto che ai figli di Dio che cercano “il suo regno”. La preghiera appropriata ai veri credenti, che permette allo Spirito di Dio di fortificarci in Cristo per servirLo, è quella che sorge dalla meditazione della Scrittura ispirata, capace di aprire orizzonti di fede infinitamente più vasti delle speranze umane o dei bisogni terreni contingenti. Il “sospiro ineffabile” dello Spirito Santo eleva il tuo animo verso le alte vette della volontà di Dio, aiutandoti ad arrenderti al Suo piano prezioso che prevede per te benedizioni spirituali e materiali, eterne ed attuali. Prima delle cose di questa terra impara a cercare le cose di lassù; ciò che tu ritieni essere il bene per te non è tale se non coincide con la giustizia e la gloria di Dio. Lo Spirito Santo non ci aiuta tanto a trovare aggettivi adatti ad esprimere meglio i nostri sentimenti a Dio, ma a chiedere secondo i Suoi pensieri. Egli può, se tu lo vuoi, “trasformare” una preghiera egoistica in una devota ricerca della volontà divina. Caro lettore, prega, oggi, come si conviene!
Quand’io considero i tuoi cieli, opra delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo che tu n’abbia memoria? (Salmo 8:3)
PREZIOSI AGLI OCCHI DI DIO
L’universo ha sempre appassionato la mente dell’uomo, che per studiarlo continua a costruire macchine che ne permettano l’osservazione e, in alcune zone, la perlustrazione. Tutto ci parla della bellezza del Creatore che ha lasciato, come una firma, in ogni opera da Lui compiuta. Sono pochi, però, quelli che se ne rendono conto. L’uomo moderno sembra vivere a testa bassa, concentrato sulle necessità materiali e sulle leggi fisiche anche quando scruta i pianeti. Il salmista, pur non possedendo i mezzi oggi a nostra disposizione, contemplando ad occhio nudo il cielo che lo sovrastava, ne restava meravigliato. Di giorno il sole era incantevole e di notte la luna e le stelle lo lasciavano senza fiato. In ogni tempo il creato fa esaltare e fa sentire piccoli, ma non confonde né deprime il credente. Questi può meditare sulla tenera cura del Dio Creatore, che ha stimato l’uomo la creatura più amabile della Sua opera, perfino dopo che la corruzione del peccato lo ha intaccato. Quando ti senti piccolo e indegno, puoi sempre guardare al sacrificio di Cristo e realizzare di essere prezioso agli occhi di Dio.
...chi cammina in fretta sbaglia strada (Proverbi 19:2)
LA STRADA GIUSTA
Essere frettolosi non è buono poiché ti fa dimenticare le “regole della corsa” ed espone al serio rischio di sbagliare strada. Partendo con un leggero ritardo, io e mia moglie ci mettemmo in automobile per recarci a fare visita ad una famiglia che abitava a circa ottanta chilometri da casa nostra. Ad un certo punto il mio desiderio di guadagnare tempo m’ingannò, portandomi a passare velocemente un bivio senza rendermi conto che non avevo preso la direzione giusta. Accortomi dell’errore, sapevo già che dovevo tornare indietro, non c'erano altre soluzioni possibili. Andare in fretta non sempre equivale ad arrivare prima, il pericolo di imboccare la strada sbagliata è sempre in agguato. In alcuni momenti della nostra vita dobbiamo prendere tempo per riflettere, in preghiera, davanti a Dio. La fede deve produrre in noi la serena convinzione che il tempo passato in preghiera non causa ritardi alla realizzazione dei nostri progetti. Questo tempo, invece, ci permette di non trovarci nella situazione in cui, avendo sbagliato strada, dobbiamo necessariamente tornare indietro e riprendere il cammino dal “bivio” che abbiamo, troppo velocemente, oltrepassato.
Chiedete all'Eterno la pioggia nella stagione di primavera! L'Eterno che produce i lampi, darà loro abbondanza di pioggia, ad ognuno erba nel proprio campo (Zaccaria 10:1)
PIOGGIA DI BENEDIZIONI
La primavera esprime vitalità con il suo sbocciare di natura rigogliosa e colorata. Anche per te è giunto il tempo di una primavera spirituale, quando al gioioso entusiasmo di nuove benedizioni si devono accompagnare un vigoroso impegno per crescere nella comunione con Cristo e la responsabilità di portar frutto. La vita umana alterna le sue stagioni; occorre riconoscerle per trovare in ognuna i giusti stimoli spirituali, chiedendo sempre il sostegno e la benedizione divina. Nel tempo in cui bisogna vangare la terra preghiamo che il Signore ci fortifichi. Quando siamo chiamati a seminare cerchiamo il conforto divino, affinché non ci scoraggiamo per il seme che sembra andare perduto o per la pianta che ancora non spunta. Durante il raccolto abbiamo bisogno di ricevere discernimento, senza farci prendere da una fretta avventata. Afferriamo le promesse divine in ogni tempo, ciascuno nella stagione che sta vivendo, ed in modo personale, ognuno nel campo in cui Dio lo ha chiamato a servirLo. Il Signore adempirà la Sua Parola, irrigando con la Sua celeste e copiosa benevolenza l’impegno e le richieste della mia e della tua fede.
Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano (Ebrei 11:6)
CREDI E NON DUBITARE
Dio si è rivelato nelle Scritture ispirate, che non s’affannano a dimostrare la Sua esistenza, dandola subito per scontata affermando: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra”. La fede che piace a Dio è quella che Lo glorifica, non che compiace all’intelletto umano; essa è fondata sulla Sua Parola, non sulla nostra logica o su prove scientifiche. La fiducia che Dio è sempre pronto a benedire e premiare è il prendere atto di ciò che Egli dice e stabilisce. Puoi praticare una fede religiosa che piace all’uomo, serbare tradizioni e superstizioni popolari ma non bibliche, definirti ateo o agnostico. Tuttavia, rigettando il premio della fede che piace al Signore vai verso la condanna per l’incredulità, secondo la Bibbia, verso l’ineluttabile salario del peccato che offende Dio, la morte eterna. Lascia il tuo credo, utile appena a soddisfare la coscienza o un dubitante raziocinio, ed abbraccia la vera fede in Cristo. Inizia confidando in ciò che l’Evangelo rivela su Cristo, prega che Egli redima la tua anima, dimori nel tuo cuore e rinnovi la tua mente. Certamente raccoglierai i frutti, anzi il dono di Dio: la vita eterna!
E il Signore diriga i vostri cuori all'amor di Dio e alla paziente aspettazione di Cristo (2° Tessalonicesi 3:5)
ASPETTA DIO CON PAZIENZA
La pazienza e l’attesa è serena, quando si ha la certezza di realizzare, vedere o ricevere ciò che si aspetta. Sicuramente se l’obiettivo così bramato fosse incerto, ci sarebbe, con il tempo, da dubitare della sua veracità, si cadrebbe nell’ansia o nella tentazione di lasciare perdere tutto e preoccuparsi di ben altro. Un’isolata osservazione delle circostanze può facilmente deviare la nostra fede dall’amorevole obiettivo divino per noi. Da un punto di vista umano si è tentati, a volte, ad accusare Dio di non essere puntuale, di restare indifferente alle situazioni che viviamo. Il profeta Geremia testimonia del grande beneficio riservato a chi sa aspettare in silenziosa tranquillità, la salvezza del Signore. La preghiera dell’apostolo Paolo per i Tessalonicesi richiede a Dio stesso di preservare ed alimentare la loro pazienza in vista della venuta di Cristo. Le promesse del Signore non sono mai senza adempimento e soprattutto non fanno mai distrarre dalla preparazione spirituale durante l’attesa del Suo ritorno. Appena tutto sarà pronto, Egli verrà per accoglierci con Lui, nella gloria di Dio, per sempre.
Altro...
Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio (Romani 8:16)
GESU' HA PAGATO PER TE
Una lettera mi richiedeva un pagamento che, secondo l’ente in questione, non era stato effettuato nei tempi dovuti; occorreva trovare subito “la ricevuta del pagamento”, l’unico documento che poteva darne certezza. Poco dopo la mia ricerca ebbe buon esito: avevo in mano “l’evidenza dell’avvenuto pagamento” e nessuno poteva togliermi la certezza di aver già pagato. Quando si diventa cristiani, la presenza di Dio viene ad abitare nei nostri cuori e accompagna tutta la nostra vita. Possiamo passare momenti di gran difficoltà in cui mettiamo in discussione qualsiasi cosa, perfino noi stessi, ma l’attestazione dello Spirito Santo ai nostri cuori sarà una prova inconfutabile della nostra appartenenza alla Sua famiglia. Cammineremo sicuri, senza paura, consapevoli di possedere in noi stessi “l’evidenza” che il sacrificio di Gesù sulla croce è stato sufficiente a pagare il nostro immane debito con le esigenze della somma giustizia divina. La Parola di Dio ci aiuterà a restare fiduciosi in ogni situazione che dovremo affrontare e con il salmista potremo continuamente affermare: “La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno”.
Ed egli, rispondendo, disse: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno (Luca 19:40)
DARE GLORIA A DIO
Entrando in Gerusalemme, Gesù fu accolto dalle grida della folla che lodava Dio con gran voce ed esclamava: “Benedetto il Re che viene nel nome del Signore”. Questa manifestazione di gioia turbò moltissimo i religiosi presenti, i quali insistevano che Gesù dovesse impedire alla gente di esprimersi in quel modo a Suo riguardo. Il Signore, invece, affermò quanto era buono celebrare Dio in modo spontaneo ed esuberante e che le pietre, se avessero avuto fiato, avrebbero fatto lo stesso. La Bibbia invita ad offrire al Dio vivente un sacrificio di lode, il frutto di labbra confessanti il Suo nome. Celebrare Cristo, il Salvatore, è la gioia più grande che si possa godere. L’uomo mostra tanto entusiasmo per eventi di ogni genere; ma Gesù è davvero degno di ricevere tutto l’onore che Gli è dovuto. Oggi, non tacere davanti a Colui che è morto e risorto per te; il tuo silenzio renderà il tuo cuore più duro di una pietra. Il creato riconosce la gloria di Gesù; aggiungi a questo coro di lode la riconoscenza per l’opera della tua redenzione e glorifica il Re dei re insieme al Suo popolo.
…Lasciate i piccoli fanciulli venire a me … (Marco 10:14)
FEDE COME UN BAMBINO
Un giorno, una piccola fanciulla, in una rionione di culto, cominciò a pregare come i piccoli fanciulli sanno fare. Altre volte Serena aveva pregato insieme ai genitori, ma quella sera era da sola, davanti a Dio, in preghiera. Quello che accadde è riferito dalla bambina stessa: “Ho sentito come una mano che mi toccava la pancia”. All’ora di cena la piccola si recò in cucina dicendo: “Questa sera mangio come tutti gli altri bambini”, asserendo la sua guarigione. Erano tutti stupiti e dubbiosi sul da farsi, ma la mamma, comprendendo il suo passo di fede, acconsentì. Fu tanta la meraviglia e la gioia nello scoprire che i sintomi dell’intolleranza non si manifestavano più. Lasciamo agli scettici le loro considerazioni e teniamoci la certezza di appartenere a un Dio che ci ama e si cura di noi. Dio risponde a grandi e piccoli purché si accostino a Lui con fede vera, quella semplice e genuina, fondata sulla persona di Gesù, autore di tutti i veri miracoli, di cui il più grande rimane il perdono dei nostri peccati che dona la vita eterna. Basta andare a Dio con una fede semplice, come quella di un bambino.
…la prima voce… mi disse: Sali qua, e io ti mostrerò le cose che debbono avvenire da ora innanzi (Apocalisse 4:1)
VEDERE DAL PUNTO DI VISTA DI DIO
Spesso l’uomo si trova in una condizione spirituale inadatta a ricevere e realizzare le rivelazioni di Dio. L’apostolo Giovanni si trovava, a motivo dell’Evangelo, prigioniero nell’isola di Patmos. Aveva ricevuto il messaggio da parte di Dio per le sette chiese dell’Asia Minore, ora Dio voleva rivelargli gli eventi futuri attraverso gloriose visioni, ma prima di fare questo lo chiamò a salire in alto. Per conoscere di più il Signore e per ricevere rivelazioni gloriose, non è necessario crescere nella conoscenza intellettiva delle cose, ma bisogna elevarsi nello spirito. Gesù, un giorno, pregando disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savî e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli”. Con umiltà, accostiamoci a Dio, lasciamoci condurre più in alto, deponendo ogni bassezza del peccato, di mondanità ed incredulità. Consacriamo la nostra vita a Dio, continuiamo a camminare sulla via della santificazione, eleviamoci al di sopra delle cose visibili e materiali. Allora i nostri orizzonti si allargheranno e vedremo la gloria di Dio.