E quel ch'è caduto fra le spine, son coloro che hanno udito, ma se ne vanno e restano soffocati dalle cure e dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità” (Luca 8:14)
NON TE NE ANDARE
Ma se ne vanno”. È triste notare persone che, giunte a Gesù Cristo, hanno udito la Sua Parola e poi se ne vanno. Leggerai questo foglietto e te ne andrai alle tue occupazioni, ai tuoi affanni quotidiani? Proverai gioie ed anche dolori, ma ti chiedo di non andartene del tutto! Resta accanto a Gesù e alla Sua benedetta Parola. Non aver fretta di avviarti per la tua strada, rimani un po’ con Lui. Perché? Per riflettere. Questa Parola sia la tua meditazione “giorno e notte”, essa è in grado di donarti grandi benedizioni. Rimani ai piedi di Cristo, non soltanto per riflettere, ma per pregare. Parola e preghiera sono come l’esplosivo e l’innesco: producono una potente energia, di gioia e pace, perdono e santificazione, amore e servizio. Se hai udito il Signore parlare al tuo cuore, non soffocare la Sua voce. Non te ne andare, resta anche per un’altra ragione: Egli ti chiama più vicino a Sé per farti crescere e portar frutto. La vita cristiana non è una filosofia, né consiste in una lettura saltuaria del Vangelo, ma è una vita nuova spirituale, dono di Cristo Gesù. Vai al Signore per restare con Lui, lasciaLo operare nella tua vita e non te ne pentirai.
Ma l'Eterno fu con Giuseppe, e spiegò a pro di lui la sua benignità, cattivandogli le grazie del governatore della prigione (Genesi 39:21)
DIO NON TI ABBANDONA
Dio è fedele e non perde mai di vista chi confida in Lui. Quando ti capita di vivere momenti difficili, situazioni inspiegabili, non sentirti abbandonato dal Signore e, soprattutto, non rigettarLo tu, ma attendi fiducioso che Egli ti mostri i Suoi benevoli scopi. Ricordi la storia di Giuseppe? Puoi riconoscervi l’Onniscienza di Dio, che sapeva quale importante ruolo avrebbe svolto questo ebreo per la salvezza della sua famiglia. Considera ora la Sua Onnipresenza: Dio era là dove i fratelli di Giuseppe deliberarono di ucciderlo e sbaragliò i loro piani malvagi. Lasciati incoraggiare dalla Sovranità di Dio, il Quale fece sì che una carovana di mercanti passasse proprio da quelle parti perchè Giuseppe fosse condotto, non dove volevano i suoi fratelli, ma dove Egli voleva. Quando ti capita di sentirti in balia delle persone o delle circostanze, confida con tutto il cuore in Gesù, certo che il tuo amato Signore e Salvatore è l’Onnisciente, l’Onnipresente, il Sovrano. Egli ci rasserena e fortifica la nostra fede dicendo: “… Ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra”, ed aggiungendo: “… io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente”.
Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia (Matteo 7:24)
UNA CASA BEN FONDATA
Tutti concordano che la roccia è l’elemento più sicuro e idoneo su cui fondare un edificio. Gesù, con questa parabola, sottolinea la necessità che gli uomini hanno di edificare la propria casa sopra una base solida. Fondare il proprio futuro, la propria famiglia su di un sostegno sicuro, è garanzia di stabilità di fronte alle tempeste della vita. La solidità della roccia non impedisce lo scatenarsi delle intemperie, ma eviterà che davanti alle avversità essa possa franare, divenendo, da luogo di conforto e rifugio, causa di grande rovina. Spesso l’uomo pretende di poter reggere a tutti gli scossoni che la vita può riservare basandosi sulle proprie capacità, poggiando soltanto su sostegni economici. Purtroppo, però, molti matrimoni naufragano, tante famiglie si sgretolano, tanti propositi pii sono trascinati via dalle avversità. Cristo rimane l’unico fondamento sicuro. Non aver fretta di costruire su un terreno argilloso, confida profondamente nella Sua Parola, senza disprezzare Colui che è “la pietra angolare”. Meglio aspettare Dio per qualcosa di durevole, piuttosto che aver subito ciò che presto crollerà.
...siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per udir tutte le cose che ti sono state comandate dal Signore (Atti 10:33)
PUOI TROVARE DIO
Cornelio si era un italico come un uomo veramente aperto, pronto ad accettare la fede di un popolo considerato inferiore ed un messaggio religioso diverso dalle sue tradizioni. Egli non è un credulone, ma desideroso della verità assoluta che nessun uomo può dare. Cornelio è un uomo semplice, ma attento, uno che non si accontenta di briciole rituali, ma brama pienezza spirituale. Quante persone sono oneste ed intelligenti, ma si fermano per paura di contraddire le proprie credenze, propensi a valutare la fede in Cristo più quale possibile svantaggio sociale, che come una meravigliosa opportunità spirituale. Dio mandò Pietro a casa di Cornelio per annunciargli l’Evangelo ed egli fu pronto a riceverlo. Se preghi sinceramente, il Signore ti farà giungere la Sua Parola. Forse pregherai Dio con il cuore sebbene in un modo che non corrisponde degnamente all’identità della Sua gloriosa persona. Egli nella Sua misericordia si lascia trovare, ma al contempo ti spinge a conoscerLo meglio per adorarLo come si conviene. Gesù ti viene incontro così come sei, ma non ti lascia tale. E tu, vuoi udire tutta la verità di Dio? Sei pronto a ubbidire all’Evangelo?
Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna (Giovanni 10:27-28)
LA VOCE DI GESU'
Si racconta che un celebre tenore si presentò un giorno in una banca per incassare un assegno. La somma era elevata ed il cassiere gli chiese un documento di identità, che, però il cantante in quel momento non aveva con sé. Egli mostrò allora una lettera a lui indirizzata, ma l’impiegato fu irremovibile. Ad un tratto egli ebbe un’idea: intonò un pezzo della Tosca con tale destrezza che il bancario, avendolo già udito in quel brano lirico, non ebbe più dubbi e si affrettò a pagare. La voce inimitabile era servita come mezzo d’identificazione. In un mondo che ignora il Suo messaggio, Gesù si presenta come il Buon Pastore che ha una relazione intima con il Suo gregge. Egli conosce le Sue pecore, le chiama per nome, nutrendole con la Sua Parola. Chi,confida nella Bibbia per seguire il Signore, impara a godere i benefici dell’ubbidienza, affinano una sensibilità che permette di distinguere la voce del Signore da qualsiasi imitazione fraudolenta. Il fatto che Cristo ci conosce appieno rende sempre inconfondibilmente intima la Sua voce. Noi conosciamo di Gesù quanto basta per fidarci totalmente di Lui e realizzare la Sua promessa di donarci la vita eterna.
Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, e ti sarà resa la prosperità (Giobbe 22:21)
RICONCILIATI CON DIO
Oggi si parla molto di pace, per la ragione che pace non c’è! Manca la pace nella famiglia, nella società, tra i popoli, ecc... L’uomo vuole pace, per sentirsi sereno e al sicuro, ma non la cerca nel Signore. Forse tu non recrimini apertamente, in modo blasfemo, contro Dio, ma neanche Lo lodi e Lo ringrazi. È guerra fredda… La pace che Dio dona è ben più che diplomatica assenza di conflittualità; essa è connaturata con la presenza ristoratrice di Dio nel cuore, in uno stato di grazia che libera dall’apprensione del giudizio. Gesù è giustamente chiamato il “Principe della pace” ed è l’Unico che può dire: “Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Giovanni 14:27). Non c’è pace! Il rimedio però c’è, più efficace di quanto si possa immaginare. Non consiste in conferenze sul tema o nell’assumere ansiolitici, bensì nel riconciliarsi con Dio. Ciò è praticabile attraverso la fede riposta nella persona e nell’opera del Salvatore: “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1).
Scegliete oggi a chi volete servire (Giosuè 24:15)
FAI LA SCELTA GIUSTA
Ci sono scelte che riguardano tuo futuro. Può essere quale scuola frequentare, quale professione svolgere, se sposarti. Decisioni del genere, tuttavia, per quanto importanti, possono aspettare, anche un solo giorno, ma questa volta è diverso! La scelta di riconciliarti con Dio per servirLo è una questione che devi risolvere oggi, che non puoi rimandare, è una scelta da fare oggi, perché neanche un millesimo di secondo del nostro alito vitale è nelle nostre mani. Bada bene: è una scelta esclusiva; non si può accettare Gesù insieme a tante altre cose, ma unicamente Lui, perchè non puoi servire due padroni. Non si tratta semplicemente di “credere” a qualcosa, bensì di servire Qualcuno. Comprendi che questa è la scelta per eccellenza, da cui far dipendere ogni altra decisione della tua vicenda terrena? Nulla ti dovrà fare deviare dal palio celeste, né allontanare dalla presenza del Signore. Quello che oggi il Signore ti porge è un invito fervido e urgente: scegli oggi per Cristo e Dio ti darà la forza per rinnovare ogni giorno la tua scelta. Egli sarà il tuo Salvatore, il tuo Consolatore, il tuo Consigliere, il tuo Amico.
L'Eterno è buono; è una fortezza nel giorno della distretta, ed egli conosce quelli che si rifugiano in lui (Naum 1:7)
RIFUGIO SICURO
Ci sono momenti, nella nostra vita, in cui ci scopriamo particolarmente esposti e vulnerabili. I problemi sembrano raggiungerci ovunque, in ogni ambito, tanto da soffocarci, schiacciarci a terra. Chiunque si rivolge a Dio, in tali circostanze, non sarà cacciato; anche il peccatore penitente, che soffre a causa del peccato, è accolto fra le Sue braccia compassionevoli, come fece il padre verso il figlio prodigo. Il Signore ci riceve perché Egli è buono, non perché lo meritiamo. È significativo sapere che Dio conosca chi si rifugia in Lui. Ciò vuol dire che non si tratta di opportunisti occasionali, che si riparano da pericoli incombenti, ma di uomini e donne che hanno scelto di dimorare nella presenza di Dio. La Sua Parola ci ricorda che soltanto chi si rifugia presso di Lui, non soltanto se costretto da circostanze sfavorevoli, ma perché attratto dal Suo amore, potrà gustare pienamente quanto Dio è buono. È la tua vita Interamente nascosta in Cristo? Questo è l’invito posto dietro il versetto di oggi che rivela la perfetta bontà di Dio, di cui la forza protettiva, è appena un aspetto.
Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno (Giovanni 7:38)
UN ESPERIENZA PERSONALE CON GESU'
Una qualsiasi azione o esperienza religiosa, sia pure assistere ad un miracolo o beneficiarne, non può da sé apportare un’autentica spiritualità. Questa concerne la natura e la condizione interiore di una persona e sgorga dalla fede che produce la Parola di Dio. La festa di cui si parla era una ricorrenza importantissima per i Giudei, i quali ricordavano l’antico soggiorno in tende nel deserto, dopo la liberazione dall’Egitto. All’apice di essa, Gesù mise in crisi tutta una generazione ed una concezione della vita spirituale, mostrando che essa non consiste in commemorazioni di eventi storici distanti dalla vita attuale. “Rilegare” varie solennità religiose, scaglionandole durante l’anno, non può stringere un’anima a Dio, né sostituire un legame diretto con il Signore. Non sforzarti di riempire la tua religione con più funzioni o nuove celebrazioni, ma rendila viva lasciando che Cristo ti faccia partecipe della natura celeste, attraverso la rigenerazione. Non accontentarti di surrogati per placare la tua sete di Dio; rivolgiti al Signore ogni giorno, affinché Egli ti ricolmi del Suo Spirito, per manifestare una continua, esuberante vita spirituale.
Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io t'ho riscattato (Isaia 44:22)
DIO PERDONA
Forse il male che hai commesso copre incessantemente il tuo sguardo, sì che non intravedi spiragli d’alcuna riabilitazione. Non immaginarti Dio impaziente di scagliare fulmini dal cielo. Egli ti aspetta a braccia aperte. Vai al Signore con passi di vero ravvedimento, sperimentando come i peccati di chi Dio ha riscattato con il sangue di Gesù sono definitivamente cancellati. Il tuo pessimismo potrebbe oscurare i pensieri riportandoli ai vecchi peccati, ma il ricordo non può richiamare le colpe dinanzi a Dio. Non confondere la tua memoria con quella di Dio. Quando il Signore perdona, dimentica per sempre, senza mai rinfacciare le trasgressioni per cui Cristo ha pagato. Egli dice “…non mi ricorderò più de' loro peccati e delle loro iniquità”. Non farti ottenebrare da rimorsi o rimpianti. Il cielo non è più chiuso sul tuo capo: ogni nube è diradata, perché sopra di te si è levato Cristo, il Sole della giustizia. Se sei rivestito della giustizia di Colui che non ha conosciuto peccato, sii certo che Dio ti stima come se non avessi mai commesso quei mali. Dio perdona ogni peccato a Lui confessato.
Altro...
Allora la gente d'Israele prese delle loro provviste, e non consultò l’Eterno (Giosuè 9:14)
CONSULTARE IL SIGNORE
Quante volte hai preso decisioni secondo la tua volontà, senza consultare Dio e poi Gli hai chiesto di benedirle? Quando agiamo così, le cose, generalmente, vanno male. Il peggio, tuttavia, viene quando incolpiamo il Signore di aver permesso la situazione in cui veniamo a trovarci, accusandoLo di non curarsi di noi. Lo Spirito Santo desidera dirigere la nostra vita, non essere il nostro rimedio quando ci siamo procurati qualche problema. Caro lettore, prima di ogni altra cosa, hai bisogno di consultare il Signore, perché ti dia forza, mentre il cammino è in salita, che ti doni saggezza, quando si prospetta una facile discesa. Nessuno pretenda di manipolare il Signore perché imprima sempre il Suo benestare alle proprie scelte. Dio è molto chiaro: puoi percorrere il Suo cammino o il tuo. Non puoi decidere di seguire Cristo e continuare a scegliere altre direzioni. Sei confuso, pressato da difficoltà ed attratto da facili scorciatoie? Non essere avventato, ma chiedi a Dio di “chiudere le porte” che Egli non gradisce e che t’impedirebbero crescere e proseguire nelle Sue vie. Poi, accetta umilmente la Sua volontà e Dio ti rivelerà il resto.
Perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi (2° Timoteo 3:2)
SENZA DIO
L’impressionante elenco prosegue, dispiegando l’inarrestabile rovina d’ogni relazione umana:“Disubbidienti” è letteralmente “senza ubbidienza”, così è scritto “senza gratitudine”, “senza religiosità”, “senza auto controllo”, “senza pietà “. Gli uomini, dunque, mancano d’un patrimonio interiore che potrebbero avere riconoscendo l’insostituibile bisogno di Dio. L’aridità di valori e sentimenti, tanto denunciata di fronte alla spirale di terrificante barbarie umana, proviene da un vuoto basilare: l’uomo è “senza Cristo … senza speranza e senza Dio nel mondo” (Efesini 2:12). Non vi è rimedio sociale, né psicologico a tali “assenze”, né si può evadere la cruda realtà o ricolmarla con altro. Ti riscopri indurito dalla quotidianità del male intorno a te, abbrutito in un mondo ove il cammino della vita è sempre più un’aspra gara di sopravvivenza? Hai perduto l’ineguagliabile conforto della presenza di Dio, dopo averla gustata, e ti accorgi che non sei la persona affabile di un tempo? Potrà apparire semplicistico, ma la soluzione è in un ritorno a Dio e alla Sua Parola, depositata nel cuore e vissuta per la potenza dello Spirito Santo.
E voi, che eravate morti ne' falli e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i falli” (Colossesi 2:13)
CRISTO VIVIFICA
Dio, nella Sua bontà, ci protegge e ci libera da legami, può anche guarire il nostro corpo dalla malattia. La salvezza dell’anima, però, è ben più di tutto ciò: è una risurrezione spirituale. Tale miracolo Dio può e vuole farlo anche in te! Non limitarti a ringraziare l’Altissimo per la Sua provvidenza e protezione. Devi fare qualcosa di più importante: chiederGli perdono, confessando di giacere nella corruzione del peccato, cioè non soltanto di avere commesso alcuni atti contro la santità di Dio, ma di essere un peccatore per tua stessa natura. Confida, al contempo e senza riserve, nella potenza della grazia rigeneratrice di Cristo, attestata dalla Sua risurrezione. E le disgrazie che il Signore non ci ha evitato? Per Lui il nostro bene supremo non coincide con la prosperità che possiamo godere per qualche anno sulla terra, ma riguarda la nostra sorte eterna. Cara anima, non giungere al giudizio universale senza esser stata perdonata in Cristo; il tuo nome sia oggi registrato nell’anagrafe celeste, tra quanti sono nati da Dio: il libro della vita! Tutto ciò vuol dire passare dalla morte alla vita.
Così dunque, secondo che ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti (Galati 6:10)
FACCIAMO IL BENE
Speso vorremmo far tanto, ma non possiamo. Tuttavia, ciò che più può deprimere lo slancio del benefattore è il fraintendimento delle sue intenzioni l’ingratitudine altrui. La riconoscenza non è un fiore che spunta facilmente sulla terra! Quando si fa del bene, tutti vorrebbero vedere dei risultati immediati e ricevere il plauso degli uomini. Questo però è un atteggiamento sbagliato, che frenerà la volontà di far il bene, malgrado le evidenti opportunità. Se cerchiamo quel tipo di risultati, non trovandoli, ci amareggeremo e scoraggeremo. Dobbiamo mirare alla ricompensa che viene da Dio e non cercare l’approvazione degli uomini. Seppure gli altri svalutino il bene che facciamo, sappiamo però che Dio non è ingiusto da dimenticare l'opera nostra. La tua vita sarà spiritualmente utile se ti lasci veramente usare dal Signore per fare del bene. Se nel tuo ambiente vi sono persone in crisi, come figliuolo di Dio sei chiamato ad indicare loro l’Unica Via che porta alla salvezza eterna: Gesù Cristo! Quando ciò dovesse causarti difficoltà o ingratitudine non ti abbattere, perché Gesù disse: “Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne' cieli”.