Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro sul Libano (Salmo 92:12)
COME LA PALMA
Le palme ed i cedri sono state definiti “alberi del Signore”, perché non ricevono alcuna cura dagli uomini, eppure “fioriscono” e “crescono” in maniera sorprendente. Essi sono sempre verdi, anche quando l’ambiente intorno a loro è arido ed ostile. Il loro segreto è nelle radici, robuste e profonde, che raggiungono le sotterranee falde acquifere anche in tempi di gran siccità. Il salmista traccia un parallelo tra questi alberi e i credenti, la cui vita spirituale, in questo mondo, è un vero miracolo. “Verde”, nonostante tutto, la vita cristiana nasce, fiorisce e cresce grazie a quella fonte invisibile e profonda che scorre perenne dal Golgota, dove il Salvatore depose la Sua vita. Come la palma ed il cedro, i figli di Dio con la loro freschezza interiore, rendono testimonianza dell’amore e della provvidenza del Signore. Come la palma, i credenti sviluppano la loro vita verso l’alto e come il cedro sfidano ogni tempesta, continuando ad elevarsi, quando essa è passata. Affonda le radici della tua fede nella giustizia di Cristo e curati di svilupparla verso la Sua gloria! Dio donerà anche a te una vita straordinaria.
E Gesù gli disse: In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte (Marco 14:30)
SOLO GESU' TI CONOSCE DAVVERO
Pietro, molto sicuro dei suoi sentimenti, dichiarò lealtà assoluta a Gesù, anche a costo di morire. Gesù, che ci conosce meglio di noi stessi, gli prospettò ben altro. Non è sempre facile accettare l’opinione che Dio ha di noi. Dinanzi alle pagine della Bibbia o alla predicazione, il nostro io, a volte, vuole sottrarsi alla obiettiva immagine che queste ritraggono della nostra vita spirituale. Purtroppo, è più facile dar ascolto alla propria coscienza ed alla voce del proprio cuore, piuttosto che alla Parola di Dio. Reputandosi forti e nutrendo un concetto sbagliato di loro stessi, rischiano di commettere lo stesso errore dei discepoli. Considera che sei ancora condizionabile da certi ambienti e che, in fin dei conti, è la grazia di Dio che ti permette di restare fedele. Se Egli ti parla dei tuoi limiti, traine umilmente e saggiamente le conseguenze. Ricorda che Dio non mira a mortificare. Nel rivelarti le tue lacune nascoste, Egli desidera suscitare un sano senso di necessità spirituale, così che tu possa implorare la Sua grazia ed arricchirti di virtù celesti. Gesù ti conosce meglio di te stesso.
Figliuol mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie (Proverbi 23:26)
DAI IL TUO CUORE AL SIGNORE
Sono le parole di un padre interessato al benessere del proprio figlio. Esse esprimono la consapevolezza che soltanto conquistando tutta la stima e l’affetto della prole, si potrà sperare che questa vorrà condursi secondo gli insegnamenti paterni, dovunque e comunque. È il segreto dell’integrità cui l’apostolo Paolo incoraggiava, scrivendo: “Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente …” (Filippesi 2:12). Una salutare educazione non può basarsi sulla spinta di premi o sul freno di punizioni. Occorre dare profonda fiducia in chi insegna, in modo da seguirne le direttive anche quando non saprà quel che facciamo. Alla stessa stregua, bisogna camminare nelle vie di Dio non sulla base di “minacce”, ma fidandosi profondamente di Lui, della Sua onniscienza e del Suo perfetto amore, pure negli aspetti della Sua volontà che appaiono duri e perfino vani. Dona il tuo cuore al Signore, amaLo con tutta la tua forza e scoprirai che nulla potrà mai separarti dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, il Suo Figliuolo.
Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e l'amore che si hanno in Cristo Gesù (2° Timoteo 1:13)
MODELLO BIBLICO
L’apostolo Paolo, nonostante le tante personalità ed idoli della sua epoca, scelse di imitare Gesù, venuto sulla terra per servire e donare la Sua vita per il bene eterno di tutti gli uomini. Il tema dei suoi discorsi era “Cristo crocifisso”. Paolo fu tanto conquistato da questo amore che giunse a dire: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me …” (Galati 2:20). L’imitazione di Cristo non consiste nel cercare di ricopiarne umanamente parole e gesti, ma nel giungere a tale realtà lasciando dimorare, mediante la fede, il Signore in noi. In tal senso l’apostolo afferma: “Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo” (I Corinzi 11:1). Fu morendo a sé stesso, al proprio orgoglio ed alla propria giustizia, che Paolo permise al Signore di modellare il suo intero essere. Chi è il tuo modello? Riguarda a Cristo, risorto per te. Riceverai forza spirituale per vivere conformemente al Suo insegnamento, somigliando, in ogni pensiero ed azione, al tuo perfetto Salvatore.
E udirono la voce dell'Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera (Genesi 3:8)
UDIRE LA VOCE DI DIO
Al tramonto, un incontro con Dio completava la vita quotidiana dei primi coniugi sulla terra, ne era il più alto coronamento. Per quanto confortevole, non bastava contemplare il creato, né godere l’affetto matrimoniale o coltivare quel meraviglioso giardino per trovare piena soddisfazione. Come stanno trascorrendo le tue giornate? Ringrazi Dio all’inizio d’ogni giorno, ti specchi davanti alla Sua luce ogni sera? Non giungere al tramonto della tua esistenza terrena senza aver già incontrato qui il Signore ed instaurato un rapporto quotidiano con Lui. Non t’illudere che sia abbastanza dire qualche preghiera all’occorrenza. Hai bisogno di conoscere Dio per esperienza, di imparare ad ascoltare Cristo, di lasciarti guidare sui Suoi passi in una progressiva intimità, attraverso la Sua Parola. Soltanto così realizzerai la potenza della Sua risurrezione. Come quei due credenti insoddisfatti, con cui Gesù si mise a camminare, spiegando loro le Scritture, diciamoGli: “… Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato …” (Luca 24:29).
La mano del nostro Dio assiste tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza e la sua ira sono contro tutti quelli che l'abbandonano (Esdra 8:22)
DIO TI SOSTIENE
Un giovane chiese al padre un parere sulla sua futura vita matrimoniale; la risposta fu: “Dipende”. Il figlio rimase perplesso, perché non aveva ben compreso quella risposta. La notte che precedeva le nozze, il padre preparò una lettera al figlio nella quale scrisse: “Mio caro figlio, mi hai chiesto come sarebbe andata la tua vita matrimoniale e io ti ribadisco: dipende in quali mani tu la metterai, come per tutte le cose. L'Evangelo racconta un episodio in cui, pochi pani e pochi pesci posti nelle mani di Gesù, bastarono a sfamare una grande folla. Tutto dipende dalle mani in cui riponiamo ciò che più amiamo e ciò a cui teniamo. È così: l’esito di ciò che intraprendiamo e delle lotte che affrontiamo, deriva dalla fede e dall’ubbidienza alla volontà di Dio, se perseveriamo nel poggiarci sul sostegno divino. Dio giudicherà, invece, la durezza di chi si ostina a percorrere vie che Egli condanna, ma non abbandona quelli che chiedono di essere condotti da Lui, nonostante le loro fragilità. Metti la tua vita nelle mani di dio ed Egli ti sosterrà.
Tu conti i passi della mia vita errante (Salmo 56:8)
DIO CONTA I TUOI PASSI
Colui che può contare i tuoi capelli sa contare anche i tuoi passi! Dio non t’impedisce di fuggire da pericoli e malvagità altrui, ma segna un confine affinché l’istinto di sopravvivenza non t’induca a commettere errori. Forse sei stato ingiustamente accusato, scacciato come un ladro: dove ti stai rifugiando, a chi ti stai unendo per cercar protezione, come stai reagendo? Siamo chiamati a seguire le orme di Gesù Cristo “che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; … ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente” (I Pietro 2:23). Se, per difenderti, hai imboccato vie umane, non fare altri passi, nella foga di tutelarti, rischiando di rinnegare la potenza divina. Accostati al Signore ed i tuoi nemici indietreggeranno. Rifugiati in Cristo, inoltrandoti nella via della fede, invece di fuoriuscirne. Non sei un vagabondo, ma un’anima custodita da Dio, che sa sostenerti ad ogni passo nel cammino verso la casa celeste. Con questa certezza nel cuore, vivi ogni giorno la tua vita confidando nel fatto che Colui che ti conosce, il Signore Gesù, è sempre con te.
Ei non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante (Matteo 12:20)
DIO E' CON TE ANCHE SEI DEBOLE
A tutti i deboli la Bibbia annuncia che se essi sono dimenticati dagli uomini, non sono, però, rigettati da Dio, il “Padre degli orfani e difensore delle vedove” (Salmo 68:5). Circa duemila anni fa è venuto a noi dalla gloria, come uomo fra gli uomini, Colui che ama gli ultimi, gli emarginati, i falliti. Gesù ha sofferto per ogni derelitto, riscattando tutti gli uomini, mentre erano senza forza né speranza. Forse devi constatare che sono stati il tuo orgoglio o la tua invidia a causare disastrose crepe nella tua vita, che la negligenza ha lasciato spegnere la fiamma della dignità umana. Anche verso di te è teso il braccio dell’Eterno Dio, per rialzarti e riaccoglierti a Sé. Se stai ammettendo che, ancor prima di altri, sei tu ad aver bisogno che Cristo ti aiuti, allora anche per te è valida la promessa: Egli fascerà ogni ferita e risveglierà la tua vita. Chiunque afferra la mano del Signore Gesù scoprirà la profondità delle Sue compassioni e l’altezza della Sua giustizia, realizzando la potenza vitale che ricostruisce le canne rotte e riaccende i lucignoli fumanti.
E vedutolo, l'adorarono; alcuni però dubitarono (Matteo 28:17)
TU NON DUBITARE
Tra i discepoli vi era ancora chi dubitava; Gesù, però, va loro incontro senza deplorare la loro fragilità, anzi, fortificando la loro fede, provvede loro delle risorse preziose. Prima di tutto Egli dà una rivelazione: “Ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra”. Il dubbio non si vince con le polemiche, ma con la Parola di Dio. I discepoli avevano visto Gesù non reagire all’arresto e subire la morte, ma ora dovevano capire che Egli può tutto. Poi, Cristo li chiama ad una missione: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli”. Il Signore sa quello che sta per fare per i Suoi, superato ogni dubbio, andranno ovunque a proclamare l’Evangelo. Infine, Gesù dà agli undici una preziosa rassicurazione: “io sono con voi tutti i giorni”, in modo che essi affrontino con costante serenità la missione affidatagli. Caro amico, non smarrirti se qualche dubbio ha attaccato la tua mente, Cristo oggi s’accosta a te, ti rassicura con la Sua potenza, ti dà uno scopo glorioso per cui vivere e ti promette che sarà con te, per sempre e fino alla fine. Soltanto la misericordiosa compassione di Dio fa sì che da un dubbio possa procedere tanta benedizione.
E Agrippa disse a Paolo: Per poco non mi persuadi a diventar cristiano (Atti 26:28)
PIENAMENTE SALVATO
Durante l’ingiusta detenzione a motivo della fede, Paolo compare prima dinanzi al governatore Felice e poi al suo successore Festo. L’apostolo, ancora una volta, racconta della sua vita passata, quando perseguitava i cristiani costringendoli alla bestemmia, e del suo incontro con Cristo che aveva trasformato completamente la Sua esistenza. Ora si trova prigioniero, perché intende portare a compimento la missione ricevuta dal Signore di testimoniare della Sua grazia annunziando liberazione, perdono dei peccati e guarigione a chiunque crede. A conclusione del discorso, Paolo rivolgendosi al re, chiede: “credi tu ai profeti? Io so che ci credi”. La risposta di Agrippa è quella del nostro testo. Egli non può opporsi ad una testimonianza così autentica, anche perché conosce bene le profezie, ma non vuole rinunziare alla sua vita di peccato e sceglie di rimandare la decisione, che ancora oggi, lo eleva ad esempio negativo da non imitare. Caro lettore, oggi lo Spirito Santo t’interroga e ti chiede se credi davvero in Cristo come tuo Salvatore e Signore. Come rispondi? Prendi una decisione chiara e definitiva per essere pèienamente salvato.
Altro...
Poiché il paese del quale state per entrare in possesso non è come il paese d’Egitto donde siete usciti …” (Deuteronomio 11:10)
DIO CAMBIA I CUORI
Il versetto di oggi evidenzia la possibilità, per tutti gli uomini, di avere un nuovo inizio. Israele era giunto alla fine di un lungo viaggio nel deserto, durato quarant’anni. Lasciato l’Egitto alle spalle, aveva davanti la terra promessa. Tuttavia, la successiva narrazione biblica dimostra come a questo fine non sia sufficiente cambiare ambiente, ma è fondamentale che il cuore umano sia trasformato dalla grazia redentrice di Dio, per impossessarsi delle benedizioni celesti che si ottengono per fede. Forse tu hai tanti rimpianti per come hai vissuto e vorresti voltare pagina, ma non sai come fare. La soluzione è Gesù Cristo; Egli desidera trasformare potentemente la tua vita. Fai di Lui il tuo Salvatore e Dio darà libero accesso “nel regno del suo amato figlio”. Da una parte l’Egitto, figura di una posizione di schiavitù nel peccato e nelle sue conseguenze, infatti: “uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto”. Dall’altra parte, Canaan raffigura la nuova posizione che godono quanti sono redenti da Cristo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove”. Permetti a Dio di cambiarti.
Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà (Isaia 43:2)
VAI AVANTI, DIO E' CON TE
Gesù è morto per redimerci dal peccato, darci nuova vita e guidarci nella via della santificazione e del servizio a Dio in vista della gloria celeste. Lungo tale cammino dovrai attraversare luoghi non sempre ameni e comodi, affrontando situazioni che avresti preferito evitare. Come reagirai? Tornerai indietro, rimpiangendo il giorno in cui t’incamminasti nelle vie di Dio? Ti amareggerai tanto da rinnegare il tuo Signore? O ti ricorderai di questo versetto? Oggi potresti imbatterti in acque agitate; fiumi travolgenti potrebbero volgersi contro la tua quiete e fiammate pungenti lambire le tue vesti; questo perchè la vita è fatta di varie difficoltà. La tua resistenza potrebbe essere messa a dura prova, ma lo Spirito Santo ti sta prevenendo, addestrando. “Quando”, non “Se”, dovrai affrontare tali cimenti, Cristo sarà con te e non ti abbandonerà. Egli non ha promesso che non avresti avuto tribolazioni, ma che nelle più diverse avversità è sempre con te. Dio non intende abbandonarti e, se tu nutri questo stesso proposito, camminerà con te perfino nella valle dell’ombra della morte.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno (Ebrei 4:16)
ACCOSTATI AL SIGNORE
Non riceviamo semplicemente misericordia, la otteniamo. Ciò evidenzia che qualcosa è stato conseguito: è stata adempiuta la somma giustizia divina. La grandezza dell’amore di Dio non risiede nel chiudere un occhio sui nostri misfatti, bensì nel pagare Egli stesso per i peccatori dopo aver condannato il loro peccato. Questa è la grazia di Dio! Gesù non ha snaturato il trono di Dio, che rimane di giustizia, ma l’ha reso propizio a chi confida nel Suo sacrificio. Tale trono ora non è giusto soltanto perché condanna il peccatore, ma pure nell’assolvere chi è dichiarato innocente dalla giustificazione in Cristo. Dio non guarda alla nostra posizione davanti al Suo trono, ma alla posizione di Cristo sul trono (Ebrei 1:3)! La Sua autorevole purificazione è sovrana su ogni rimorso di coscienza, critica umana, accusa satanica. Se sei tentato, non indugiare ad invocare il soccorso di Dio, prima che la tua sensibilità si attenui. Se sei scivolato, affrettati a tendere la mano verso Colui che può rialzarti, prima di cadere ancor più in basso. Se hai toccato il fondo, accostati subito al trono di Dio, per ricevere la grazia che Cristo ha ottenuto per te!
Or Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Giovanni 8:12)
CAMMINARE NELLA LUCE
E' terribile camminare nelle tenebre. Le parole di Gesù ci aiutano a capire quanto sia importante invece “vederci chiaro”. Camminare nella luce non significa, in senso generico, non camminare nelle tenebre, ma piuttosto seguire “la luce del mondo”, il divino Redentore. Così, percorrere i sentieri bui dell’indipendenza dall’autorità del Signore, secondo il relativismo morale imperante, in realtà ci espone alla nefasta influenza di Satana e ai suoi tenebrosi inganni. La Bibbia dice: “… l'iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinché la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio, non risplenda loro”. Nel mondo la luce va sempre più affievolendosi e con essa la moralità e la sensibilità delle coscienze. Viceversa, chi cammina con Gesù, alla Sua luce, sarà progressivamente risvegliato alle realtà divine ed eterne. Rifletti bene, le tenebre in cui vivi non impediscono a Dio di vedere i tuoi peccati, ma impediscono te di vedere il Redentore! Lasciati illuminare da Cristo, cammina unito a Lui e sarai inondato dalla luce dell’inestinguibile fiamma della vita eterna.