Non siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà (2° Pietro 1:16)
C'ERA UNA VOLTA…
Con questa frase molti di noi sono cresciuti, tra favole e racconti prima di dormire. I racconti biblici, però, non sono fiabe abilmente inventate, frutto di fantasia religiosa, e nemmeno leggende o miti del passato; essi sono verità, fatti realmente accaduti. Sono "fatti" che tutti, piccoli e grandi, dovrebbero sapere. Testimoni oculari hanno trasmesso attraverso gli scritti ciò che hanno visto e udito. Perché è così importante leggere la Bibbia? Per conoscere il messaggio che Essa riporta, utile e necessario per la felicità eterna dell'uomo. Non è favola, ma realtà: Dio esiste e non ci ignora, tutt'altro! Opera con potenza nella tua e nella mia vita. Ha cambiato le esistenze di milioni di persone, colmando con la Sua meravigliosa presenza vuoti indescrivibili. La Buona Notizia dell'amore di Dio è valida anche per te! Quando leggi dei miracoli di Gesù non pensare: "Era per gli altri, era per quel tempo". Dalla Bibbia comprendiamo che Gesù è lo stesso, ieri, oggi e in eterno, e che il Suo amore non cambia mai! Anche questa è verità e non una favola. Credilo e trova vero riposo!
Se nessuno mi guida. E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui (Atti 8:31)
UNA GUIDA PER LA VITA
Il ministro della regina etiope era un persona importante, istruita, ricca. Era un uomo come diremmo noi oggi "arrivato". Quell'uomo però non viveva soltanto di cose materiali, aveva anche timore di Dio ed era desideroso di conoscere la verità. Si era procurato una copia del libro d'Isaia; ma come spesso capita anche a noi, non riusciva a capire! Dio vede il nostro bisogno e il nostro desiderio e ci manda qualcuno per illuminarci e indicarci la via. Nel caso di quel ministro fu Filippo, un devoto discepolo di Gesù. Ai nostri giorni le cose non cambiano: Dio manda qualcuno dei Suoi figli per annunciare la verità eterna a quanti la cercano. Tra i tuoi conoscenti non riconosci quelli che già conoscono Gesù e hanno fatto esperienze con Lui? Quando li ascolti, la tua fede in Gesù cresce come è cresciuta nell'eunuco? Quando ti parlano, le cose che ti dicono sono riscontrabili nella Bibbia? Se ti parlano di Gesù, vero Dio e vero uomo, l'unico Salvatore, allora sei sulla buona strada! Vedrai la luce che Cristo emana e avrai una guida sicura che sarà ben più di un uomo: il Signore Gesù stesso, risorto, che con il Suo Spirito conduce tutti quelli che Lo amano e Lo accettano come personale Salvatore.
Io sono la via, la verità e la vita (Giovanni 14:6)
LA MEDICINA GIUSTA
Nessuno che abbia un malessere, si sognerebbe di aprire il proprio armadietto per prendere la prima scatola di medicine che capita a portata di mano e ingerirne il contenuto. Sarebbe da folli non leggere bene il nome, le indicazioni e le informazioni di quel farmaco. Soltanto dopo aver preso buona visione del tutto prenderemo il farmaco che ci dovrebbe far bene! Molti fanno la stessa cosa parlando di religione: va bene tutto, una vale l'altra, mi tengo quella tradizionale! O come spesso si sente dire: "Tutte le strade portano a Dio". Quanti luoghi comuni, quanta ignoranza e quante conseguenze negative per aver preso decisioni sbagliate. Se vogliamo risposte certe e l'intervento sicuro di Dio nella nostra vita dobbiamo andare soltanto a Cristo e da nessun altro! Come? Semplicemente fidandoci della Bibbia, la Parola del Signore. Semplicemente facendo una sincera ed umile preghiera con parole nostre, del cuore, rivolte al cielo nel nome di Gesù il Salvatore. Lui è la via sicura, unica, soddisfacente che porta all'unico vero Dio. Non rimanere con il tuo dolore e non prendere soluzioni sbagliate, prendi la via giusta verso l'amore di Dio per te, scegli Gesù!
È compiuto! (Giovanni 19:30)
È compiuto!
Sono le ultime parole di Gesù sulla croce. La Sua vita terrena finisce senza che il diavolo l'abbia fatto cadere nel peccato. Da quel momento la salvezza è compiuta per tutti noi. Da quell'ora la via per il cielo è aperta. Da quel momento la liberazione dal potere di Satana e dalla schiavitù del peccato è reale. Da quell'istante nessuno può ostacolare il cammino dell'uomo verso il proprio Creatore. Da quell'ora nessuna Legge giusta, ma impossibile da attuare, potrà tenerci soggetti nell'oscurità dei sensi di colpa, per la nostra incapacità di adempierla pienamente. Da quell'ora lo sguardo di Dio verso l'uomo passa attraverso la Persona e l'opera di Gesù. Da quell'ora pregare Dio, chiamarlo Padre, essere pienamente consapevole che Egli ascolta e risponde alle nostre richieste. Ora la nostra fede può essere completa e viva. Ora possiamo ricevere il dono della vita eterna. Adesso la vittoria è nostra: in Lui e soltanto grazie a Lui, siamo più che vincitori e nessuno ci potrà separare dall'amore di Dio. Tutto è compiuto, niente da aggiungere o rettificare. Grazie Signore!
Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto (Giovanni 4:10)
L'INCONTRO PIÙ IMPORTANTE
Nella vita si possono incontrare tante persone. ci sono occasioni dove si incontrano personaggi famosi. Certe volte si è vicino a persone veramente importanti e nemmeno ce ne accorgiamo. È il caso di quella donna samaritana che incontra la persona più importante del mondo: Gesù, Colui che può cambiare la vita. Senza di Lui saremmo morti nel peccato e avremmo incontrato il giudizio di Dio che non ci avrebbe visti innocenti, ma peccatori. Molte persone vivono come quella donna, senza sapere che c'è una possibilità per la propria vita e questa è vicino a noi! Sì, anche tu hai la possibilità di cambiare e te la offre il Signore. Oggi stesso chiedi a Lui l'acqua della vita, invocaLo affinché intervenga nel tuo cuore e potrai sperimentare l'amore di Dio per te. Comincia da oggi stesso chiedendoGli di perdonarti e di ricominciare una nuova vita con Cristo. E ricorda: Gesù è vicino! Non c'è niente di troppo difficile per Lui. Caro amico, hai incontrato Cristo Gesù il Signore?
Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere simile alla loro! (Numeri 23:10)
DESIDERI E DECISIONI
Le parole di Balaam testimoniano della incoerenza che lo caratterizzava. Egli si dichiarava desideroso di terminare il cammino terreno morendo "della morte dei giusti", ma viveva in modo opposto, facendo quello che un giusto non avrebbe mai fatto. La Scrittura dichiara che Balaam, per amore di disonesto guadagno, architettò perfino come fare cadere Israele nella maledizione. Le sue decisioni quotidiane sono la chiara evidenza della debolezza, se non della totale assenza di quel desiderio proclamato dalle sue labbra. Desideri e decisioni sono legati tra loro. I primi sono la radice da cui scaturiscono, come frutti, le seconde. Più è profondo e reale il desiderio più sono stabili e durature le decisioni che prendiamo. Davide dichiarava: "Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita" (Salmo 27:4). Dopo aver chiesto egli ricercava; il suo desiderio era testimoniato dalla sua determinazione a realizzare quanto richiesto, c'era un'armonia tra i suoi propositi e le sue scelte. Oggi, siano i nostri desideri per le cose di Dio così profondi e reali da farli seguire dalle nostre decisioni pratiche.
Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco … Non aggiungere nulla alle sue parole (Proverbi Proverbi 30:5,6)
NON C'È NULLA DA AGGIUNGERE
Paolo Callari detto il Veronese, noto pittore del XVI secolo, dopo aver riprodotto l'episodio evangelico delle nozze di Cana, dipinto nel quale sono presenti centotrentatre personaggi, ha ritenuto, in seguito, di aggiungevi un personaggio senza cui stimava incompleto il suo capolavoro. Soltanto all'occhio esperto degli studiosi d'arte esso risulta completato in un secondo tempo. Agur, nel libro dei Proverbi, reputa "ogni parola di Dio" completa e ingiunge agli uomini di non aggiungervi nulla. L'esortazione è applicabile all'intera Bibbia. L'Autore Divino che l'ha fatta pervenire agli uomini, considerandola, l'ha dichiarata perfetta e pienamente affidabile, poiché rispecchia l'onniscienza di Dio. Ogni capolavoro prodotto dagli uomini, se considerato da occhi esperti, risulta migliorabile. La Bibbia, "il capolavoro di Dio", è stata e sarà per sempre l'unica opera a cui nulla vi è da aggiungere o da togliere, in tutte le sue parti. Essa testimonia, a chiunque vi si accosti, che è "Parola di Dio". Più sono esperti "gli occhi" di chi la contempla e più risaltano ad essi le sue perfezioni. Ecco perché dobbiamo averne grande stima e riporvi tutta la nostra fiducia.
Ma di là cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore (Deuteronomio 4:29)
UN'ESORTAZIONE E UNA PROMESSA
Ogni giorno si affaccia alla nostra vita con il suo carico di problemi ed incognite, ecco perché dobbiamo imparare a cercare il Signore in ciascuno di essi. Nella Bibbia sono continui gli inviti a cercare il Signore. Ogni giorno deve diventare un'opportunità per avvicinarci a colui che può sostenerci. L'esortazione e la promessa del nostro testo non ci permettono in alcun modo di dubitare dell'utilità della ricerca di Dio; esse sono rivolte per generare fede in ciascuno di noi: "Lo cercherai … e lo troverai". Un'esortazione e una promessa che diventano la nave per portarci al largo, lontano dagli scogli dello scoraggiamento e dalle paludi dell'incredulità. Un'esortazione e una promessa che devono diventare la nostra unica speranza nelle lotte della vita, a causa delle quali spesso ci siamo stancati e scoraggiati. A motivo delle parole che Dio ci rivolge, possiamo asciugare le nostre lacrime, guardare con speranza al futuro quando le tenebre vogliono sopraffarci e sopportare il più profondo dolore. Ancora oggi la voce di Dio giunge fino a noi invitandoci a piegare le nostre ginocchia, ricordandoci che il Suo più grande desiderio è quello di operare in nostro favore.
Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo, e gettate le reti per pescare" (Luca 5:4)
IL CORAGGIO PER RICOMINCIARE
Quante giornate cominciano come quella che stava sorgendo per Pietro, senza la forza per affrontarle a motivo delle delusioni incontrate. Vorremmo rimanere a riva e non prendere più il largo, sfuggendo alle nostre responsabilità. Le parole che Gesù rivolse a Pietro saranno suonate come una sfida alle sue orecchie. Tutta la notte precedente aveva invano cercato di pescare, ma senza risultato. Al mattino, quando ormai stanco e amareggiato stava rassettando le reti, Gesù gli si era avvicinato e gli aveva chiesto di usare la sua barca per pronunciare i Suoi discorsi. Probabilmente, era la prima volta che Pietro udiva ascoltare la predicazione di Gesù. Il racconto non ci rivela in maniera specifica i contenuti degli insegnamenti che Gesù pronunciò in quel giorno, ma al contempo non nasconde "il risultato" che portarono nel cuore del futuro apostolo. Egli ritrovò, dopo aver ascoltato "le parole di Gesù", il "coraggio per ricominciare". La Parola di Gesù lo aveva conquistato, così egli disse: "Maestro, … alla tua parola, calerò le reti". La pesca quel giorno fu "miracolosa" e Pietro comprese che soltanto Gesù ha Parole di Vita Eterna.
Con Dio noi faremo prodigi, egli schiaccerà i nostri nemici (Salmo 60:12)
DOVE NON SPERAVAMO
Un esploratore vissuto alla fine del XVIII secolo, parlando del Polo Sud, dichiarò: "Queste terre non saranno mai toccate da piede umano". Pochi anni dopo tale affermazione, il Polo Sud è stato raggiunto ed esplorato. Le stesse conquiste siamo chiamati a realizzarle nel campo spirituale, senza accontentarci del "territorio della grazia" che abbiamo raggiunto. Ci sono zone che sembrano inaccessibili e vette che paiono irraggiungibili, ma è necessario ricordare, a noi stessi e agli altri, che "con Dio" possiamo fare quello che altrimenti sarebbe impossibile. Il Signore è pronto a stupire gli uomini che per fede si mettono nelle Sue mani portandoli a realizzare traguardi insperati. È ancora vero che quelli che credono realizzano che "con Dio" si compiono prodezze e si raggiungono altezze ed orizzonti che sembravano irraggiungibili prima di conoscerlo. Oggi Gesù si avvicina al cuore più disperato e si propone come aiuto, le Sue parole sono un invito alla fiducia. "Cosa vuoi che io ti faccia?" è la domanda che ci pone. Apriamo il cuore al Signore e scopriremo che con Lui possiamo realizzare quello che prima non credevamo possibile ed arrivare dove non speravamo.
Altro...
Perché non colui che si raccomanda da sé è approvato, ma colui che il Signore raccomanda (2° Corinzi 10:18)
LA RACCOMANDAZIONE DI DIO
Sembra che per riuscire nella nostra società, la raccomandazione sia indispensabile. Spesso gli uomini "raccomandano" soltanto per legame di parentela, per amicizia o per tornaconto economico. Con Dio le cose funzionano diversamente, Egli raccomanda soltanto quelli che Gli sono graditi perché integri nelle loro vie. La "raccomandazione" di cui si parla qui è in definitiva una buona testimonianza resa alla nostra vita. Egli ancora oggi "onora quelli che lo onorano", ecco perché ogni uomo dovrebbe studiarsi di piacerGli. Le raccomandazioni umane sono spesso motivo di delusione e di insuccesso, ma quella divina garantisce la riuscita del nostro mandato e permette di portare un costante frutto per la Sua gloria. Ecco perché non è importante quello che gli altri pensano di noi, né quello che noi stessi pensiamo, ma è di assoluta importanza quello che Dio pensa di noi. Il Signore è pronto a rendere buona testimonianza a quanti lo servono, ecco perché è utile ricordare ad ogni uomo che "senza fede è impossibile piacerGli". Ecco perché i credenti non temono in mezzo alle ingiurie e, anche quando tutti parlano male di loro, rimangono allegri godendo la benedizione divina.
Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? (Luca 15:4)
LA PIÙ PREZIOSA
Le parole di Gesù illustrano la grandezza dell'amore di Dio per i peccatori. Lo stupore dei religiosi Suoi contemporanei era sotto gli occhi di tutti. Il Maestro si recava a casa dei pubblicani e dei peccatori, mangiava con loro e gli annunciava la Parola della grazia. I pubblicani erano gli odiati esattori delle tasse, i traditori della patria, uomini che si erano offerti al servizio dei conquistatori romani e che, mentre riscuotevano, non temevano di appropriarsi di quanto non gli apparteneva. I peccatori erano quelli che avendo rinunciato anche all'apparenza di un rapporto con Dio, dichiaravano senza alcuna vergogna di vivere smodatamente in diversi peccati. La Parola di Dio fa differenza tra "peccato" e "peccatore". Dio odia il peccato, in tutte le sue forme, ma ama il peccatore e vuole raggiungerlo con la Sua grazia, per operare in lui una trasformazione straordinaria. L'anima "più preziosa" agli occhi di Dio è quella che è ancora lontano da Lui, quella che deve essere ancora conquistata dal Suo amore. Se siamo credenti, viviamo riaffermando questa verità con le nostre azioni, se ancora non lo siamo, arrendiamoci al Suo amore e lasciamoci trasformare dalla Sua Grazia.
Prendete su di voi il mio giogo ... e voi troverete riposo alle anime vostre (Matteo 11:29)
IL VERO RIPOSO
La ricerca medica sta lavorando per riuscire a rendere le nostre giornate più lunghe. Il cambiamento non riguarda l'immutabile ciclo naturale del giorno e della notte. Il tentativo riguarda la capacità dell'uomo di rimanere attivo per il maggior numero di ore possibili. Le ultime notizie in questo campo parlano di una pillola che permetterebbe agli uomini di mantenersi svegli, con una buona freschezza fisica e mentale, per tre giorni consecutivi. La scienza medica ha dimostrato che non è importante soltanto quanto tempo riposiamo, ma la qualità del nostro riposo, come sorgente che ricrea l'energia necessaria ad affrontare le necessità della giornata. Nel campo spirituale non c'è bisogno di nuove ricerche; per trovare il vero ristoro è necessario fare nostre le parole di Gesù. Confidare nel Suo sostegno e dimorare alla Sua presenza ci farà ritrovare sempre nuove e miracolose energie spirituali. Probabilmente i nuovi "farmaci del sonno" si riveleranno una delusione. È certo invece che chi si affida a Cristo troverà il riposo che rigenera e dà vigore, godendo di una condizione di grande privilegio dovuta alla presenza del Signore che accompagna ogni nostro passo.
Qualora mio padre e mia madre m'abbandonino, il Signore mi accoglierà (Salmo 27:10)
IL VERO AMORE
Una nota rivista scientifica ha pubblicato una serie di articoli nei quali si evidenzia che tra gli animali si manifesta "l'affetto filiale". I genitori, anche tra le creature più feroci, sono disposti a esporre la loro vita per i propri piccoli. Le notizie che ci giungono, purtroppo, sembrano dire che quest'amore naturale, immutato tra quelle che noi reputiamo "bestie", è venuto meno tra gli uomini. Non è raro sentire di madri che abbandonino i propri figli, di padri che non adempiano ai loro doveri. L'uomo è incrudelito, fino a rendere "normale" il più orribile dei crimini, contro la propria progenie, "l'aborto". Davide, che ha scritto il Salmo 27, aveva conosciuto un amore più grande di quello umano, un amore che non viene mai meno. Egli riteneva l'amore di Dio più stabile dell'amore dei suoi genitori, che dalla testimonianza resa loro dalla Bibbia erano stati in tutto apprezzabili. L'amore di Dio era per Davide qualcosa su cui poter contare sempre, in ogni situazione, capace di rispondere a qualsiasi bisogno egli avesse avuto. Volgersi alla croce, aprire il cuore a Gesù, affidarsi con fede a Lui, significa conoscere quest'amore che sorpassa ogni legge naturale.