Nel principio Dio creò i cieli e la terra. (Genesi 1:1)
DIO UGUALE A PRINCIPIO
Dio è il principio di ogni cosa. Questa è una verità che come cristiani siamo chiamati a condividere, altrimenti possiamo dichiararci atei. Come persone di fede dobbiamo convenire che tutta la magnificenza che c'è nel creato non può essere opera di un uomo ma di un Essere superiore che la nostra mente non può far altro che identificare con Dio. Non c'è religione, non c'è popolo, non c'è cultura che guardando il creato che circonda ognuno di noi possa negare l'esistenza di Dio, di un Dio che nella sua onnipotenza ha creato tutto quello che ci circonda. Altra cosa invece è continuare a porsi la domanda di come Dio abbia fatto a creare tutto quello che c'è intorno a noi. Ognuno può pensarla nel modo che meglio gli aggrada e secondo la fede di cui ognuno di noi è dotato, ma una cosa penso sia inconfutabile che in qualunque modo Dio ha creato l'universo lo ha fatto in maniera superlativa e il sapere come, non potrà di certo cambiare la nostra fede in Lui.
“C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni". (Proverbi 13:7)
LA VERA RICCHEZZA
Gli esperti del settore (giornalisti, fiscalisti) cercano di stabilire a quale livello si possa parlare di "ricchezza". Luca Cordero di Montezemolo recentemente ha indicato la cifra di 100 mila euro annuali come soglia di ricchezza. Ma molti non sono d'accordo e sposterebbero anche di molto questa soglia, sia in alto che in basso. La Bibbia spiazza gi uni e gli altri con la dichiarazione contenuta nel proverbio di oggi: Si può esser ricchi e non avere nulla! Si può esser poveri e avere grandi beni! E' chiaro che secondo la Bibbia i criteri per misurare la ricchezza non sono solo economici, ma di altro genere. D'altronde non era ricca Marilyn Monroe? E la cantante Britney Spears? E quell'Agnelli che si è gettato dal cavalcavia? Penso che siamo tutti d'accordo nel definirli dei "poveracci" ben poco invidiabili. La ricchezza si dovrebbe misurare con parametri ben diversi: benessere, soddisfazione, felicità. E in questo caso ci sono tanti poveri cristiani che hanno grandissimi beni: la certezza della salvezza, la pace con Dio, la potenza dello Spirito Santo, l'amicizia dei fratelli in fede, la straordinaria "ricarica" spirituale di ogni domenica, ecc. In questo momento ho il conto corrente vicino al rosso, ma mi sento molto più ricco e privilegiato di tanti VIP della TV.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto. (Matteo 23:37)
COSA ASPETTI?
Gesù pronunzia queste parole pochi giorni prima di essere ucciso, proprio a Gerusalemme. E il tono delle parole usato è quello che solitamente si riserva a un popolo o a una persona in particolare. Questo passo viene definito il lamento di Gesù su Gerusalemme. Ma in questo lamento non c'è rabbia, condanna, toni aspri o parole di giudizio. C'è grande tristezza, e, comunque, un amore infinito. Un amore che di lì a poco lo avrebbe condotto sulla croce. Notate l'accoramento di Gesù mentre si rivolge a Gerusalemme. E' come se le dicesse: io volevo farti del bene, sono venuto per questo, sono il Messia che aspettavi, ma tu non hai voluto. Fai un piccolo esperimento. Rileggi il versetto e al posto di Gerusalemme leggi il tuo nome. Sì, Gesù sta parlando proprio a te. Proprio questa mattina. E allora che rispondi? Non vuoi farlo entrare nella tua vita? Davvero non vuoi? Ma è Lui il Messia, è Lui il figlio di Dio, è Lui il tuo Salvatore, è Lui il tuo medico, è Lui il tuo amico, è Lui la tua pace, il tuo riposo, la gioia vera della tua anima. Non lo riconosci? Solo Gesù può darti queste cose e non un altro. Perchè solo Gesù è venuto a morire al posto tuo..
Venite a me voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:28)
DOVE ANDARE
Non c’è dolore umano che non sia stato accolto da Gesù e che non abbia attinto dalle sue labbra purissime una parola di sollievo. Tutte le espressioni dell’infinita sciagura umana hanno trovato nel suo cuore l’eco più profondo. Per questo può accogliere anche il tuo dolore. “Venite a me voi tutti..” perché sapeva che tutti avrebbero ottenuto dalla sua Parola, dal suo sguardo, dal semplice contatto delle sue mani il balsamo di una consolazione divina. Quando parlava della sua pace, delle beatitudini dell’anima, del suo buon Padre Celeste, tutti i cuori si aprivano e tutti i volti si trasfiguravano. “Voi tutti..”, quindi anche noi possiamo ricevere oggi questo benedetto riposo dell’anima. C’è una cosa che è sicuramente più profonda della nostra angoscia: il tesoro della Grazia e della Pietà di Cristo! Quindi con il nostro travaglio, con il nostro carico, andiamo a Lui oggi ed Egli ci benedirà. “Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce ed il mio carico è leggero” (Matteo 11:29-30).
"Ma tu, o Signore, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo". (Salmo 3)
DIO É UNO SCUDO ATTORNO A NOI
Anticamente i soldati di ogni esercito, compreso quello di Israele, possedevano gli scudi. Questi potevano essere di piccole dimensioni ed erano chiamati targhe; oppure potevano essere grandi quanto la porta di una casa odierna. Gli scudi piccoli di solito venivano portati sul braccio e servivano sia per l’attacco che per la difesa. Le forme potevano essere diverse e anche il materiale era vario: cuoio, rame o anche legno ricoperto di cuoio. Il termine ebraico usato per riferirsi allo scudo citato nel verso biblico citato è “Maghen” ed indica invece un “grande scudo”. A causa delle sue dimensioni, esso non poteva essere portato dal guerriero, perché lo avrebbe impedito nei movimenti. Era lo scudiero a portare lo scudo e a proteggere il soldato, precedendolo. Dio rappresenta per noi un grande scudo, capace di proteggerci dal male. Egli è scudo e scudiero. “Certo Egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale. Egli ti coprirà con le sue penne; sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e targa” (Salmo 91). Dio disse ad Abramo: “Non temere; Io sarò uno scudo per te e la tua ricompensa sarà grande” (Genesi 15:1). Fai di Dio il tuo scudo!
La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. (Genesi 1:2)
DIO É OVUNQUE
Dio è presente anche laddove dove sembra non ci sia nulla. Dio è quel tutto che si frappone fra noi e tutto quello che ci circonda. La presenza di Dio riempie tutta la terra, tutto l'universo. Non c'è posto dove Dio non dimora, non c'è posto dove Dio può essere escluso. Possiamo estraniarlo dalla nostra vita, ma Dio rimane comunque intorno a noi, riempie gli spazi vuoti, riempie la nostra esistenza perchè non è pensabile una vita senza Dio, non è pensabile una giornata senza la sua luce, il suo calore, la sua presenza. A volte pensiamo che Dio non c'è, che si è preso un momento di vacanza, che non si sta occupando di noi. Ci sentiamo forse abbandonati o peggio ancora non curati, estranei dalla Sua volontà. Se le cose non vanno nel verso che vorremmo, siamo pronti a dare la colpa a Dio, lo riteniamo responsabile delle calamità che avvengono, delle malattie, delle sciagure. Non ci rendiamo conto che Dio ci sta accanto senza ostacolare la nostra vita. La fede che abbiamo in Lui non ha niente a che fare con la nostra salute fisica, ma con quella spirituale. Dio è sempre presente, indipendentemente da quello che ci accade intorno. Dio è ovunque perchè è Dio, il nostro Dio, la nostra forza.
Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge é dentro il mio cuore. (Salmo 40:8)
QUAL’É IL NOSTRO DESIDERIO?
Nel versetto che abbiamo letto, troviamo il grande desiderio di Davide: fare la volontà di Dio, esserGli gradito. E noi abbiamo lo stesso desiderio? È anche per noi quello di fare la volontà di Colui che ci ha chiamati e mandati? Dio si rivela a coloro che prendono piacere nel fare la Sua Volontà: essi godono di benedizioni speciali. Gesù disse:“Se sapete queste cose, siete beati se le fate” (Giovanni 13: 17). Sapere e fare vanno sempre di pari passo. A cosa servirebbe la conoscenza, se non fosse praticata? Solo a renderci presuntuosi! La teoria senza la pratica ci fa diventare palloncini gonfiati, mentre la teoria praticata ci fa diventare umili servi, desiderosi di fare la volontà di Dio. Solo allora potremo dire: “Dio mio, desidero fare la tua volontà”.
Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma il cuore degli empi é crudele. (Proverbi 12:10)
LA CURA DEGLI ANIMALI
Molte persone amano i propri animali, sia quelli da cortile (galline, conigli, mucche) che quelli domestici (cani, gatti, canarini, pesci). C'è chi arriva a spendere una fortuna per curare o fare la toeletta del proprio barboncino o del gatto persiano. Credo che questo istinto faccia parte della "somiglianza a Dio" con cui siamo stati creati. Dio ama il creato e si preoccupa di nutrire e di proteggere anche gli animali che ci sembrano insignificanti ("Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio", Luca 12:6). Qualcuno arriva all'eccesso di trascurare figli e familiari per dedicare tutte le proprie attenzioni e il proprio affetto a un gatto o a un cane. Il buon credente non spenderà certo milioni per le cure di bellezza dei suoi animali ma neppure li maltratterà o li abbandonerà in autostrada. Gli empi del proverbio di oggi che hanno "il cuore crudele", sfruttano senza pietà i poveri animali mentre chi ha uno spirito cristiano non può infierire con violenza su altre creature indifese. Dunque cerchiamo la giusta misura: trattiamo con amore i nostri animali domestici ricevendone in cambio i loro gesti di riconoscenza (i cani e i gatti in questo sono campioni) senza esagerare. E trattiamo meglio ancora gli esseri umani.
"Chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa”. (Matteo 7:8)
CHI CERCA TROVA!
Se l'uomo cercasse la sapienza e la volontà di Dio come cerca i soldi o il piacere, il mondo sarebbe molto diverso. Purtroppo invece spendiamo tanto tempo, denaro e vite intere alla ricerca di cose terrene che poi spesso ci lasciano insoddisfatti. Tutti noi abbiamo un conoscente che per fare i soldi ci ha rimesso la salute o la famiglia o la vita stessa. Anche quelli che sono arrivati alla mèta poi restano amaramente delusi perché morendo devono lasciare tutto ciò per cui si sono letteralmente dannati l'anima. Ma c'è qualcuno che va alla ricerca non di tesori e "grossi affari" ma della conoscenza di Dio. Questa non si trova scavando in Sudafrica o in Piazza Affari, ma leggendo diligentemente la Parola di Dio. Conoscere chi è Dio e cosa vuole da noi è un investimento che non lascia affatto delusi. Quanto tempo e quante energie hai dedicato o stai dedicando alla ricerca della volontà di Dio? C'è chi conosce a memoria la Divina Commedia e non ha mai letto la Bibbia; c'è chi sa tutto degli scudetti della Juventus e non sa nulla della vita eterna; c'è chi è esperto di bare e pompe funebri e non sa nulla della vita dopo la morte. Non pensi sia ora di destinare un po''' del tuo tempo prezioso alla sana lettura della Bibbia? Basterebbe spegnere un po' la TV o leggere di meno il giornale. Prova a farlo subito. Leggiti un capitolo del libro dei Proverbi.
Me infelice! Chi mi libererá da questo corpo di morte? Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. (Romani 7:24-25)
DOTTORE, MI SENTO MALE!
Il nostro corpo, con il passare del tempo, tende a risentire sempre più degli acciacchi dell’età, vuoi per un dolore nuovo, per una mancanza di vigore o semplicemente perché non riusciamo più ad essere al “top” come solo pochi anni prima. E’ così anche per la nostra automobile. Ogni anno il collaudo diventa più a rischio e certamente più costoso. Una volta udii un uomo di una certa età, dopo che la sua auto certamente non più “molto giovane” aveva superato tutti i test, fare una riflessione: “Ci vediamo fra due anni. La macchina dovrebbe farcela, il gran problema è che non so se io arriverò ad un altro collaudo!” Il nostro corpo, come la nostra macchina, per mantenere il suo brio deve sottoporsi a dei controlli regolari. E la nostra persona interiore? Facciamo un piccolo test pre-collaudo per vedere come stiamo. - Conosci ancora la gioia o ti manca? - C’è crescita nella tua vita spirituale? - Dio è ancora vivo in te, o forse è come morto? - Ami Dio con passione o credi semplicemente che esiste? - Segui forse dei riti liturgici per abitudine senza conoscere la dinamicità della presenza di un Dio vitale ed energico? Chi ci libererà da questo corpo di morte? Chi ci darà la vera salute che dura per tutta l’eternità? Vi è un’unica risposta: Cristo Gesù. Invocalo oggi e sarai salvato!
Altro...
"Egli dunque si alza e torna da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo bacio’ e lo ribaciò”. (Luca 15:20)
DIO TI ASPETTA
Janet, una giovane scozzese, fuggì di casa per andare in città. Qui visse nel degrado più totale. La madre per 10 lunghi anni non seppe più nulla di lei. Un giorno la ragazza, sporca, malridotta e senza soldi si mise in cammino verso casa. Quando giunse sulla strada che conduceva alla villetta della sua famiglia era notte inoltrata, ma vide che la luce era ancora accesa. Fu presa da timore. Perché la luce era ancora accesa a quell’ora? Forse sua madre era ammalata o addirittura morta… In silenzio si avvicinò alla porta d’entrata e mettendo la mano sulla maniglia, notò che la porta non era chiusa a chiave. Quando entrò, sentì una voce: ”Sei tu Janet”? “Perché la luce è accesa, mamma? Ho temuto che fossi malata”. La mamma rispose: “La luce non è mai stata spenta da quando sei andata via, tesoro, e la porta non è mai stata chiusa”. Quella donna, dopo dieci anni, aspettava ancora il ritorno della propria figlia. Caro lettore, la porta della grazia è ancora aperta: Dio ti sta aspettando!
Egli da’ forza allo stanco e accresce il vigore a colui che é spossato. (Isaia 40:29)
DIO LA NOSTRA FORZA
Tante volte ci sentiamo stanchi anche senza aver fatto nessun lavoro. Troppo spesso la stanchezza non è soltanto fisica, i nostri muscoli non sono affaticati da qualcosa di materiale. E' il nostro intimo ad essere stanco a non avere il vigore giusto per affrontare le situazioni della vita. Siamo stanchi perché non sappiamo cosa fare e dove andare, perché non riusciamo a capire bene quale è la nostra posizione nel mondo. Vediamo tutto nero, tutto ci sembra troppo grande per noi, sentiamo che ci mancano le forze, che non siamo in grado di andare avanti, che ci manca la spinta giusta. Ci sentiamo vecchi, vecchi dentro, stanchi di lottare, stanchi delle delusioni che la vita ci procura ogni giorno. Rivolgiamoci a Dio, chiediamogli l'aiuto necessario per andare avanti per affrontare le difficoltà che bene o male ogni giorno tappezzano la nostra esistenza. Credere in Dio, averlo scelto come nostra guida, non ci immunizza contro le mille vicissitudini che ci possono capitare. Avere creduto in Dio ci da la soluzione migliore,nel momento giusto, ai nostri problemi. Dio ha sempre una parola giusta per ogni situazione. Che il nostro orecchio sia sempre attento a quello che dice il Signore!
"I perversi di cuore sono un abominio per il Signore, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi. (Proverbi 11:20)
L’IPOCRISIA
Gesù ha incontrato tanti peccatori e li ha sempre accolti con amore e benevolenza. Pensiamo a come ha trattato i pubblicani come Zaccheo, le prostitute e l'adultera colta in flagrante. Anche per i traditori come Giuda e Pietro ha avuto parole di comprensione e tolleranza. Nei confronti dei potenti,(come i Sommi Sacerdoti e il re Erode) pur sapendo il basso livello di moralità e la corruzione,non si è scagliato come forse avremmo fatto tu ed io. Ma con gli ipocriti (come gli scribi e i farisei) si è comportato in maniera durissima arrivando a definirli: "Stolti e ciechi, serpenti, razza di vipere, sepolcri imbiancati che appaiono belli di fuori ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia" (Matteo 23). La perversità del cuore, di cui parla il versetto di oggi, è qualcosa di insopportabile agli occhi di Dio. Noi possiamo anche imbrogliare il fratello, il marito, il pastore, i nostri capi ma Dio conosce i cuori e sa se siamo sinceri o ipocriti. A questo punto chiediamoci onestamente se vale la pena di fingere, per far carriera, per nascondere quel che siamo o per apparire ciò che non siamo. Potremmo anche ottenere l'applauso di quei miopi che non sanno leggere il cuore, ma un giorno ci troveremo davanti al giudizio di Dio, Colui che prima di ogni altra cosa pesa i cuori e la nostra coerenza. Al contrario, "gli integri nella loro condotta gli sono graditi".
É una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite; si rinnovano ogni mattina. Lamentazioni 3:22-23). Oh Signore al mattino tu ascolti la mia voce; al mattino ti offro la mia preghiera e attendo un tuo cenno. (Salmo 5:3)
CERTE MATTINE
Certe mattine ti senti come Agar nel deserto. Respinta, emarginata, scacciata. Ma Dio viene a cercarti e ti conduce ad una sorgente di acqua fresca. Certe mattine sei scoraggiata, Certe, rassegnata e, come il profeta Elia, dici:ora basta! Ma Gesù ti soccorre con pane e acqua. Certe mattine ti senti forte, pronta a lottare e la sera ti accorgi che non hai superato il più piccolo ostacolo nella fede. Certe mattine il Signore ti riempie il cuore di pace, perchè sei consapevole che tutti i capelli del tuo capo sono contati, poi arriva una tempesta che ti batte contro con le sue onde e fai fatica ad ascoltare la voce del Signore che ti dice: perchè hai tanta paura? Certe mattine sei sopraffatta dalla grazia e comprendi ancora di più che sei salvata immeritatamente.. Poi però ti comporti come se potessi aggiungere qualcosa di tuo all'opera di salvezza. Certe mattine... e questa mattina? Non so come è la tua mattina. So però che le compassioni di Dio si rinnovano ogni mattina per te e per me. Alziamo dunque la nostra voce e il nostro cuore verso Dio.