Lo Spirito Santo ci invita a vederlo vivere e a sentirlo negli evangeli e vuole così trasformarci a sua somiglianza (2° Corinzi 3:18)
CONTROCORRENTE
Il modo di vivere che Dio approva è opposto allo spirito del mondo, dove il peccato è stato introdotto e domina. Gli “empi” si compiacciono nel male, i “peccatori” lo praticano in ribellione contro Dio, gli “schernitori” innalzano i loro ragionamenti contro ciò che Dio ha rivelato. Ciò che è strano, e che può essere spiegato soltanto con il degrado della natura umana, è che ciascuno di noi, pur sapendo molto bene che questo o quello è male, ha ugualmente voglia di farlo. È ciò che la Bibbia chiama “concupiscenza”. Certamente, dobbiamo lottare contro le provocazioni esterne a noi, ma bisogna anche resistere contro le nostre tendenze. Rifiutiamo la menzogna, l’immoralità e la violenza. Non abbiamo paura di dire no, al disprezzo, ma avremo l’approvazione del Signore e saremo in pace con noi stessi. Soltanto Gesù è vissuto nella perfetta astensione da ogni male. Quel giusto ha provato la contraddizione dei peccatori contro la sua persona, perché, lui solo, ha vissuto gli insegnamenti del salmo 1. Egli è nello stesso tempo il nostro modello e colui che da la forza per seguire il cammino che ci indica.
Onesimo é molto caro a me... ancor più deve esserlo a te, perché ora non é soltanto un tuo schiavo, ma anche un tuo fratello nel Signore (Filemone 15:16)
LIBERI IN CRISTO GESÙ
L’istituzione della schiavitù ha una lunga storia che parte dalle società più antiche per giungere fino a nostri giorni. Contrariamente a quanto molti suppongono, alcuni dei moderni sistemi di schiavitù sono stati fra i più opprimenti della storia dell’umanità. Ecco, sotto un certo aspetto, a cosa può portare il cosiddetto progresso! Molte forme di schiavitù del mondo antico erano invece molto più umane che quelle moderne. Nel mondo romano, per esempio, alcuni schiavi erano considerati come membri della famiglia. Altri potevano anche possedere delle proprietà o diventare consulenti e persone di fiducia del padrone. La schiavitù, però antica o moderna che sia, non è certo una cosa buona. In Cristo le barriere della separazione sono state abbattute, e Paolo ha potuto dichiarare che nella nuova era cristiana le differenze di nazionalità, razza, cultura o posizione sociale, non hanno alcun significato. Ciò che conta è conoscere Cristo, poiché tutti possono accostarsi a Lui per essere trasformati in figli di Dio.
Che faró dunque di Gesù detto Cristo? (Matteo 27:22)
UNA LIBERA SCELTA
La nostra responsabilità è molto grande; perché il Messia crocifisso ha espiato i peccati di tutti gli uomini ed è divenuto il Salvatore di tutto il mondo (2 Corinzi 5:15). Ora, dunque, abbiamo un Salvatore perfetto, che ci offre in ricompensa della fede, non solo la vera assoluzione e il perdono dei peccati, ma soprattutto la liberazione dalle “catene”, dalle “prigioni” del male in cui siamo schiavi. Donandoci, poi, nuove e divine capacità per questa vita terrena. La Bibbia, la Parola di Dio, offre a noi non una “religione”, ma un Salvatore vivente, Onnipotente... che perdona e dà la Sua pace a chiunque crede in Lui. Cosa fare di Gesù detto Cristo? Respingerlo o Accettarlo...?!? Respingerlo, sarà la nostra rovina eterna; accettarlo sarà la felicità presente e futura. Come fare? È semplice: riconosciamoci peccatori davanti a Lui! Crediamo che Egli si è offerto in sacrificio al nostro posto; in questo, Dio il Padre, ha mostrato la grandezza del Suo amore per noi. In quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per ognuno di noi. “Che farò dunque di Gesù detto Cristo? (Parole di Pilato). Poniti anche tu questa domanda.... In quanto a me,voglio rispondere favorevolmente e subito.
E avendoli chiamati, ingiunsero loro di non parlare ne’ insegnare affatto nel nome di Gesù. (Atti 4:18)
LETTERA DI PLINIO ALL’ IMPERATORE (II)
Questa lettera storica scritta da Plinio all’imperatore è una parte di quello che è giunto fino a noi, nella quale si dice dei cristiani: «...Hanno l’abitudine di riunirsi all’alba di un giorno stabilito e di recitare un inno a Cristo, come a un dio, e d’impegnarsi non a commettere qualche delitto, ma ad astenersi dal rubare, dall’estorsione, dall’adulterio e dal venir meno alla parola data, e a non negare un prestito che è stato loro concesso». Scritta nell’anno 111 dopo Cristo, questa lettera è uno dei primi documenti storici della diffusione iniziale del cristianesimo. Non era strano che Plinio, fosse stupìto da quel che vedeva nei cristiani. Infatti quello che la gente diceva di Paolo e dei suoi compagni (Atti 17:6), veniva ripetuto a più riprese in tutto il mondo antico: «Hanno messo sottosopra il mondo». Il loro comportamento era l’opposto di quello usuale di quei giorni, ma ai nostri giorni noi cristiani come ci comportiamo?
Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del padre, del Figliolo e dello Spirito santo, insegnando loro di osservare tutte queste cose che vi ho comandate. Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. (Matteo 28:18.20)
LA LETTERA DI PLINIO ALL’IMPERATORE (I)
«Non intendo sopportare questo! Non voglio più sopportare questi cristiani!». Il governatore Plinio batté il pugno sul tavolo di marmo per mostrare la sua decisione più che l’ira. «Ma che cosa fanno di male, o eccellente Plinio? » gli chiese timidamente il suo segretario. «Mi chiedi che cosa fanno di male?Lo sai bene. Si rifiutano di bruciare l’incenso davanti all’imperatore! Siedi e scrivi una lettera all’imperatore Traiano. Il segretario si sedette al tavolo di marmo e cominciò a scrivere a mano, a mano che il governatore dettava. Non fa meraviglia che il cristianesimo è stato sempre combattuto e talvolta anche per avere solo dei principi sani e morali e per astenersi dall’adorare idoli e personalità umane(Esodo 20: 3-4). (segue)
Se uno vuol fare la volontà di Lui, conoscerá se questa dottrina é da Dio o se io parlo di mio... Gesù. (Giovanni 7:17)
FARE LA VOLONTÀ DI DIO
Se un uomo non è disposto a fare la volontà di Dio egli non potrà mai conoscere la dottrina (insegnamento) di Gesù. Non v’è categoria di scettici che ignorano che Dio desidera che gli uomini abbandonino il peccato. Se un uomo non è disposto ad allontanarsi dal peccato e camminare nella luce e ringraziarlo per ciò che ha ricevuto da Lui... non si aspetti mai d’avere, in un momento, luce sull’intera Bibbia, egli sarà illuminato giorno dopo giorno; farà progressi con esperienza dopo esperienza e sarà guidato fuori dalle tenebre nella chiara luce del Signore. Nel profeta Daniele 12:10, leggiamo: molti saranno purificati, imbiancati, affinati, ma gli empi agiranno empiamente e nessuno degli empi capirà le cose grandi di Dio, ma capiranno i savi.
Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna! (Giovanni 3:16)
LA VITA ETERNA
Andremo a trascorrere una vita che non finirà più? Una vita senza limiti; non si conteranno più i giorni, né mesi, né anni, né secoli...si vivrà per l’eternità! Oh cosa inimmaginabile! Eppure, ancora oggi, si ha paura della morte, si crede poco alla vita eterna, si sente dire sovente: - Chissà cosa ci sarà nell’aldilà? Essere troppo attaccati a questa vita terrena e preferirla (col proprio atteggiamento) alla vita eterna, a quella vita che c’è stata promessa da Dio stesso, significa non aver fede, né in Dio, né nella sua Parola. Paolo, dà questa testimonianza di se stesso: - ...desidero lasciare questa vita per essere con Cristo, e ciò sarebbe certamente la migliore cosa per me! (Filippesi1:23.) E sigilla questo suo desiderio con quest’affermazione capitale: - Per me, infatti, il vivere è Cristo e il morire un guadagno! (v.21).
Io benediró l’Eterno che mi consiglia. (Salmo 16:7)
LASCIAMOCI CONSIGLIARE DA DIO
Spesso si trovano dei cristiani che credono di non aver bisogno di consigli! Mentre la Bibbia per mezzo dei suoi scritti ispirati da Dio, offre loro le esperienze di quegli uomini che errando e riconoscendo i loro sbagli c’invitano a non ripeterli. In questo Salmo, Davide loda l’Eterno dopo essere passato per grandi prove ed avere esperimentato l’intervento di Dio, apportatore di ricche benedizioni e d’insegnamenti. Una dolorosa esperienza che fu trasformata in benedizioni; una nuova tappa della sua marcia con Dio si aprì davanti a lui. Se siamo anche noi circondati da difficoltà, perplessità e prove, se la nostra vita è ottenebrata, Dio vuole risvegliare la nostra fede che è più preziosa dell’oro che perisce, (1 Pietro 1:7). Non facciamo nulla prima che Egli ci abbia consigliati. Impariamo ad attendere in preghiera e nella sottomissione di figliuoli. Non lasciamoci invadere dalla paura né da ragionamenti della propria saggezza. Dio ha dei mezzi semplici per farci conoscere la sua via, per comunicarci i suoi consigli. Essi vengono come la rugiada e come la manna( Esodo 16:13-14).Perché è per mezzo della sua parola che Egli ci parla. Allora soltanto potremo dire come Davide: vi sono gioie a sazietà nella tua presenza; vi sono diletti alla tua destra in eterno(Salmo 16:11).
Se l’Eterno é Dio, seguitelo (1 Re 18:21).Gesù le disse: Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)
LA SCELTA
Jonny era di nuovo in preda ad una crisi di nervi. Paul ormai sapeva che in questi casi era meglio lasciarlo sfogare senza cercare di calmarlo. Sono nato in questo paese, dimenticato dal resto del mondo non per mia scelta. Da genitori che non volevo. A sette anni sono rimasto orfano di madre e non per mia scelta ad otto anni sono stato rinchiuso in un orfanotrofio e non per mia scelta. Hanno cercato per due volte di affidarmi a delle famiglie. Ma entrambi hanno rinunziato a me ed io non ho scelto. Mi hanno insegnato un mestiere che io non amavo. Vengo preso ogni notte da incubi e angosce e non ho scelta. Sento dentro di me rabbia e rancore e non posso fare altrimenti. Paul l’abbracciò e gli disse:Ascolta,la nostra vita vissuta buona o cattiva che sia, è un tormento in rapporto all’eternità che vivremo. Ma oggi tu puoi decidere se viverla alla presenza di Dio; solo tu Jonny devi scegliere questo e nessun altro può farlo al tuo posto.
Essi dunque gli dissero: che dobbiamo fare per operare le opere di Dio? Gesù rispose e disse loro: questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato. (Giovanni 6:28-29)
LA SALVEZZA PER FEDE
La “Salvezza” è il risultato del credere e non delle opere. “Allora essi chiesero”: Cosa dobbiamo noi fare per trovarci a posto con Dio? La volontà di Dio è questa, Gesù rispose, credete in colui che Egli ha mandato. Le persone dei tempi di Gesù desideravano operare, però, a modo loro, per entrare nel regno di Dio; ma la salvezza non è per opere. La santa opera è credere in Cristo. “É per grazia che voi siete salvati, attraverso la fede - e questo non è da voi stessi, è il dono di Dio; non per opere... affinché nessuno si vanti” (Efesini 2:8-9). Non è, quindi, di religione o di opere di condotta che l’uomo ha bisogno, ma come primo passo da fare è di ricevere Gesù come personale Salvatore e Signore. Sei tu volenteroso di essere salvato e ricevere questo dono da Dio? Se tu sei desideroso, arrendi la tua vita a Gesù e sarai salvato! Allora come risultato della tua salvezza, tu farai quello che è naturale per una nuova vita in Cristo.
Altro...
...Se dunque il Figliolo vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:36)
LA PROCLAMAZIONE
Si racconta di tre milioni di schiavi che in un giorno fissato le loro catene dovevano essere infrante, ed essi dichiarati liberi. Tale proclamazione fu posta sugli alberi, sulle palizzate, ovunque insomma, dove doveva passare l’esercito del Nord. Molti schiavi non sapevano leggere; ma altri leggevano la proclamazione per loro e di più, essi credettero; un bel giorno si levò un grido di gioia dalle labbra di questi miseri: «siamo liberi!». Alcuni non credettero al contenuto della proclamazione e rimasero con i loro padroni ma questo non alterava però il fatto che erano liberi. Cristo l’autore della nostra salvezza, ha proclamato libertà per tutti coloro che credono in Lui. (Prendiamolo in parola). Gli schiavi non furono resi liberi dai loro sentimenti, ma la potenza che li rese tali venne dal presidente Lincoln. Guardando a noi medesimi, non saremo mai resi liberi per la nostra giustizia o religiosità, ma lo saremo se guardiamo a Cristo il gran liberatore e autore della nostra salvezza.
...Ognuna delle porte era fatta di una perla; e la piazza della città era d’oro puro simile a vetro trasparente. (Apocalisse 21:21)
LA GERUSALEMME CELESTE
Che cosa rende attraente il cielo? Sono forse le porte di perle o le strade d’oro? No! Il cielo è attraente perché quivi mireremo colui che ci ha tanto amato da dare il suo figliuolo perché morisse per noi. Cosa rende, attraente la propria casa? Il bellissimo arredamento o forse le tante stanze? No, perché molte case pur avendo tutto ciò, sono simili a sepolcri imbiancati. Si racconta di una madre molto malata e in fin di vita alla quale dovettero allontanare la propria bambina perché le era di fastidio;fu portata dai vicini di casa. La bambina piangeva a singhiozzi e voleva tornare a casa sua. La madre si aggravò ancora di più e morì, non fecero vedere alla bambina la madre morta, ma dopo qualche giorno la portarono a casa sua, la bambina correndo da una stanza all’altra gridava: mamma, mamma! Non avendola trovata, volle ritornare alla casa dei vicini che l’avevano ospitata. Quindi quel che rendeva desiderabile,per la bambina,tornare a casa era l’amore per la mamma. Cosa, quindi, rende attraente il cielo se non il pensiero che vedremo Gesù, il quale ci ha tanto amato da dare se stesso per noi, alla croce, per i nostri peccati?
La conoscenza gonfia, ma la carità edifica. Se alcuno si pensa di conoscere qualcosa, egli non conosce ancora come si deve conoscere; ma se qualcuno ama Dio, esso é conosciuto da Lui. (1° Corinzi 8:1-3)
CONOSCENZA DI DIO
Noi tutti possediamo la conoscenza. Ma come Paolo dice: la conoscenza gonfia, ma è la carità quella che edifica. L’uomo che pensa che sappia tutto... v’è qualcosa che ancora non sa. La conoscenza che lui pensa di possedere non è ancora nulla di quello che dovrebbe sapere. Solo l’uomo che ama Dio è conosciuto da Lui. La conoscenza intorno a Dio non fa, associare, automaticamente, che conosce tutto di Dio. La conoscenza mira ad esaltare chi noi siamo, ma noi non siamo nulla, se noi non siamo conosciuti da Dio. Ci sono molti, anche credenti, che si vantano dell’intelligenza e, aggiungono, di fare cose grandi per Dio. Alla persona che ama Dio gli può mancare la conoscenza, intorno a Dio e la teologia, ma lui ha comunione personale con Dio per quello che Dio gli ha rivelato e ciò gli è sufficiente. La conoscenza che abbiamo di Dio ha molto valore, ma non possiamo pretendere di conoscere tutto di Lui, Dio è pieno d’amore e ciò deve essere da noi contraccambiato. La Bibbia dice: Dio è Amore! In nessun luogo noi leggiamo che possiamo possedere la piena conoscenza di Lui, ma Egli conosce tutto di noi. Cosi l’amore per Dio è più importante ed essenziale. Mettiamo al primo posto quel che ha più valore. Studiamoci d’amare Dio più che curare la conoscenza; quel che non abbiamo conosciuto ancora, Lui lo rivelerà e conosceremo anche come lui vuole essere conosciuto.
Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. (Romani 5:8)
LA TENEREZZA DI GESÙ
Caro amico che leggi questo piccolo messaggio; se senti l’amorevole invito di Gesù, sappi riconoscerlo perché è tanto pieno di tenerezza! Il mondo ti può trattare con durezza, ma Cristo mai... Non avrai mai miglior amico in questo mondo. Quello che necessita fare è di avvicinarti oggi stesso a Lui. Lascia che il Suo abbraccio amorevole ti sorregga, fai si che la Sua affettuosa mano ti accompagni... ed Egli ti sosterrà con la Sua potenza. Immagino che qualcuno potrà dirmi: “ Come posso andare a Lui?”. Muoviti proprio come se ti recassi dalla persona più cara :la mamma; ti sarà capitato di aver offeso tua madre qualche volta? Ebbene, andando da lei gli avrai detto: “Mamma desidero che mi perdoni”; proprio così devi fare con Gesù. Vacci proprio ora e digli che non l’hai amato come meritava e non l’hai trattato giustamente, confessa i tuoi peccati, e la pace e l’amore di Cristo riempirà la tua vita.