Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi (Efesini 1:22)
L'ESALTAZIONE DI CRISTO
Il regno delle tenebre tremò quando Gesù nacque e satana fu sconfitto quando Gesù morì! La vita di Cristo fu un refrigerio per i bisognosi di tutti i tipi: ogni genere di persona trovava aiuto in Lui! La Sua morte fu una vittoria sul peccato, dando all'uomo la possibilità di essere salvato. Ma a cosa sarebbe servita la morte di Cristo se Egli non fosse risuscitato? Egli sarebbe stato un semplice martire ed oggi non sarebbe seduto alla destra del Padre. Cristo risorto è la dimostrazione che Egli era quello che diceva di essere: la risurrezione e la vita, la via, la verità e la vita. Che Egli può fare tutto: può salvare il peccatore e può guarire gli ammalati. Cristo risorto è la dimostrazione che Egli ha vinto la morte, quindi coloro che crederanno in Lui saranno risuscitati come Lui è risuscitato e vinceranno come Lui ha vinto. Cristo asceso alla destra del Padre è la dimostrazione che Egli è il Figlio di Dio, Colui che ancora oggi prega e intercede per la Chiesa conferendole forza. La risurrezione e l'ascesa di Cristo ti accertano che ti puoi fidare di Lui in ogni cosa! Oggi e per sempre! Per la vita terrena e per quella celeste.
La donna gli disse: "Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva?" (Giovanni 4:11)
L'APPARENZA INGANNA
Povera donna… dice a Gesù: Signore tu non hai nulla! Poveri noi quando pensiamo che in certe situazioni Gesù non abbia i mezzi per poterci aiutare o soccorrere. Il Signore non si presenta facendo vedere regni e ricchezze né illudendo la gente che tutto andrà sempre bene nella vita terrena. La vera manifestazione di Gesù è diversa. Spesso si presenta senza secchio per attingere, eppure desidera dare da bere agli assetati! A volte si presenta con le lividure della fustigazione, ma vuole dare guarigione ai malati. Altre volte si presenta senza pane e senza sacca per le provviste, ma può sfamare e dare prosperità alla gente. Soprattutto, Gesù si presenta affisso in croce, eppure desidera donare salvezza e vittoria a tutti coloro che credono in Lui e accettano di servirLo. Quello che veramente importa è che il Signore si manifesti. Quando questo accadrà, allora crolleranno tutte le tue pretese, i tuoi dubbi, le tue incertezze, le tue paure e, come Tommaso, dirai: Signor mio e Dio mio. Oggi chiedi che Gesù si presenti a te. Egli ha tutto ciò che ti necessita. Quando questo accadrà non pensare come Egli farà, ma ringraziaLo per quello che Egli ha già fatto.
Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Matteo 14:31)
PERCHÉ HAI DUBITATO?
Questa domanda potrebbe essere rivolta a tutti in diverse circostanze della vita. Prova a metterti al posto di Pietro e dare una risposta al Signore che ti dice: perché hai dubitato? Forse pensavi che non sapessi controllare il vento? O pensavi che era troppo bello per essere vero? Le paure delle circostanze fanno durare poco la fede. Perché hai dubitato? Forse pensavi che non era razionale camminare sulle acque? Eppure, poco prima avevi mangiato i pani e i pesci che avevo moltiplicato. Perché hai dubitato? Forse pensavi di essere troppo ardito o audace? Io non ti ho rimproverato per questo, ma soltanto perché hai avuto poca fede! Perché hai dubitato? Forse pensavi di esser una persona forte, però subito dopo sei crollato miseramente, dimenticando che avevo io il controllo della situazione e non tu? Gesù è morto e risuscitato affinché oggi tu non dubiti più. Egli ha distrutto la paura che rende deboli e il peccato che produce la morte e la miseria umana, per creare un popolo forte e valoroso che abbia fede nel Suo nome. Vuoi fare parte di questa schiera o di coloro che dubitano continuamente?
E dicevano tra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro? " Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata (Marco Marco 16:3,4)
LA PIETRA ROTOLATA
Le donne, nonostante avevano dei buoni intenti verso il corpo di Gesù, erano preoccupate dal grosso masso posto a chiusura del sepolcro. Mancavano le forze, sia per rotolare la pietra che per andare avanti. Infatti, non si aspettavano che la pietra fosse rimossa e tanto meno che Gesù fosse risorto! I propositi sono buoni quando si ha la fede per realizzarli! E i discepoli, che avrebbero potuto aiutare le donne, dov'erano finiti? Facevano cordoglio e piangevano, erano distrutti dal dolore, tanto che non credevano che Gesù fosse risuscitato (Marco 6:10, 11). Tuttavia, le donne andarono ugualmente al sepolcro e constatarono che il problema non esisteva. La pietra era stata rotolata da un angelo e Cristo era risorto! Esse si erano preoccupate inutilmente e i discepoli si erano disperati per nulla! Soltanto quando le donne alzarono gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata. L'aiuto viene sempre dall'alto, ma bisogna alzare gli occhi per vederlo. Forse stai pensando: come farò? Cosa mi succederà? Chi mi aiuterà? Non disperare, eleva lo sguardo al cielo, poni la tua fede in Cristo, e anche la tua pietra, qualunque ostacolo essa sia, sarà rotolata!
Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi (Matteo 5:12)
GUARDARE OLTRE
Gesù conclude questa serie di esortazioni e promesse preziose, definite beatitudini, facendo volgere lo sguardo dell'uditore oltre tutto quello che è materiale e terreno. Per Gesù vivere nella gioia è possibile perché essa non deve essere dipendere dalle circostanze della vita, ma dalle promesse della Scrittura. L'allegrezza e il giubilo della fede in Dio sono possibili se si tengono fissi gli occhi al cielo, vivendo sulla Terra come pellegrini verso una meta sicura e gloriosa. L'incoraggiamento di Gesù viene rafforzato nel chiamare in causa i profeti che sono stati prima di voi. Ovvero, coloro che hanno sofferto per la fede e sono riusciti a vincere! Se ogni cosa è possibile a chi crede, allora sarà possibile vivere con la certezza di essere vincitori in ogni cosa. L'attesa di andare con Gesù nel regno celeste deve costituire lo stimolo per vivere qui pieni di zelo e d'amore per Cristo e per gli altri. L'esistenza terrena è la stazione di prova e di attesa che dimostrerà quanto veramente si ama il Signore e si brama la dimora eterna con Lui. Da ricordare che il premio è nei cieli e non sulla terra. Pertanto, guarda oltre, vivi per il cielo e il tuo premio sarà grande.
Io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra (Apocalisse 3:10)
MOMENTI DIFFICILI
Come ci si prepara ai momenti difficili della vita, come si affrontano? Non esiste alcun manuale che possa aiutarci. Il Signore loda la chiesa di Filadelfia, perché ha saputo mettere in pratica i consigli e le esortazioni della Parola di Dio. Questi cristiani, malgrado non avevano molta forza, serbarono la Parola di Dio quando erano stati perseguitati. In conseguenza di tale loro scelta, Cristo gli promette che li avrebbe preservato dall'ora difficile. Come a dire: tu hai fatto il tuo dovere nel custodire la mia Parola, anch'io farò la mia parte, nel custodire te nel momento della difficoltà. Il dovere di ogni cristiano consiste nel fare ciò che gli viene comandato attraverso la Parola di Dio. Nell'adempiere il proprio dovere, si incontra sempre il favore insostituibile di Dio che ci guarda dall'ora della prova, del pericolo. In tali momenti importanti dell'esistenza, bisogna essere sicuri di avere l'aiuto e il favore di Dio. Essere preservati nelle difficoltà è un grande privilegio. Stai serbando la Parola di Dio nella tua vita? Allora non ti spaventare nei tempi avversi di tentazione e minaccia: il Signore è con te!
Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza (Michea 7:7)
UNA DECISIONE SAGGIA
Il profeta ha descritto uno scenario disastroso, tremendamente attuale. Gli uomini si affrettano a fare il male, nelle famiglie c'è "guerra", quanti dovrebbero amministrare la giustizia si corrompono, il peccato è dilagante. L'apostolo Paolo dirà: "Negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, amanti del piacere anziché di Dio" (II Timoteo 3:1-4). Che fare? Possiamo osservare passivamente tutto ciò, lasciandoci prendere dallo sconforto, o reagire come Michea. Egli sta parlando a nome del residuo fedele di Israele. Sì, i veri credenti non devono disperare o rassegnarsi al peggio, ma alzare lo sguardo verso il cielo sapendo che Dio non ha perso il controllo della situazione. Quanti hanno conosciuto personalmente il Signore possono dire con certezza di fede: "Il mio Dio mi ascolterà. Egli mi condurrà fuori alla luce". Spetta a te decidere: puoi farti trascinare nel vortice del male, dichiarando che non c'è nulla da fare, o rivolgerti a Dio che può cambiare le situazione e intervenire in tuo favore per farti del bene.
Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? (Esodo 5:22)
DIO NON DELUDE MAI
Sappiamo che talvolta gli uomini ci deludono. Alcuni portano delle profonde ferite pensando che perfino Dio sia venuto meno nei loro confronti. Egli aveva detto a Mosè: "Or dunque va io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli di Israele". Mosè era andato, aveva seguito le indicazioni di Dio, ma la situazione era peggiorata. Perché? Il Signore non voleva prendersi gioco del Suo servo, ma stava attuando il Suo piano. Le cause della delusione possono essere tante. Molte volte non comprendiamo i metodi di Dio, ma, quando pare che tutto va male, Dio è all'opera. Altre volte non comprendiamo i tempi di Dio o forse quello che Dio vuole dirci mediante il Suo "silenzio" o "ritardo". Egli agisce nel tempo più opportuno per prendersi maggiore gloria. La resistenza del faraone permise a Dio di manifestare la Sua maestà ed infine ci fu una potente liberazione. Non dubitiamo di Dio, ma di noi stessi e del nostro discernimento. Seguiamo l'esempio di Mosè che "tornò al Signore". Qualunque cosa accada e qualsiasi sentimento ci pervada, torniamo al Signore in preghiera, parliamone con Lui, che saprà confortarci e indicarci la via della soluzione.
"Vuoi guarire?" (Giovanni 5:6)
UNA STRANA DOMANDA
Presso una vasca in Gerusalemme, insieme a molti ammalati, v'è un uomo infermo da trentotto anni. Egli spera, ogni giorno, di trovare soluzione al suo problema, perché in questo luogo, chiamato "casa di misericordia", avvengono dei miracoli. Gesù, che si trova lì volutamente e che conosce esattamente la condizione di quest'uomo, gli rivolge questa domanda. Non è una presa in giro. Ancora oggi sono molte le persone ammalate nello spirito che confidano nell'uomo, nel caso o in qualche evento straordinario per trovare un po' di sollievo. In realtà, non sono pronte a guarire. Abituate ormai al peccato, alla schiavitù, al vizio, pensano che questo sia il loro "destino". Restano perplesse e incredule dinanzi ad una proposta di guarigione e si adagiano nella sofferenza. Cristo si rivolge ora a te e ti fa la stessa domanda: "Vuoi guarire?". Non dilungarti in lamentele o giustificazioni vane, ma rispondi prontamente e con fede semplice: "Sì Signore, lo voglio" e vedrai che un miracolo avverrà nella tua vita. Sì, ciò che non è stato possibile nel corso degli anni è possibile in un istante, alla parola potente di Gesù che disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina".
Davide disse: "C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?" (2° Samuele 9:1)
UNA BENEVOLENZA INCREDIBILE
Il re Davide dimostra ancora una volta di essere "l'uomo secondo il cuore di Dio". Nonostante le sue molteplici occupazioni, si preoccupa di potere ancora fare del bene a qualche altro parente del suo predecessore Saul, che aveva più volte tentato di ucciderlo. Ora Davide avrebbe potuto vendicarsi, ma al contrario, per amore di Gionatan, figlio di Saul, vuole agire con benignità. Qualcuno … al quale far del bene, senza chiedere referenze particolari, senza distinzione di sorta. È incredibile come questo sia il sentimento e l'occupazione principale di Dio. Egli cerca qualcuno, chiunque sia, per benedirlo. Nessun uomo può presentare meriti; apparteniamo alla famiglia "umana" dove "tutti hanno peccato" e sono "nemici" e privi della gloria di Dio (Romani 3:23; 5:10). Nonostante ciò, Dio ci cerca, non per vendicarsi ma per aiutarci. Perché? Davide era mosso dall'amore per Gionatan, Dio è mosso dall'amore che ha per il Suo Figliolo Gesù, l'unico che ha soddisfatto pienamente la Sua giustizia, pagando il prezzo per la liberazione degli uomini dal peccato. Sappi che Dio ti cerca per farti del bene, accostati a Lui e lo scoprirai!
Altro...
A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono (Atti 16:26)
UN TERREMOTO BENEFICO
Paolo e Sila si trovano in carcere per aver liberato da possessione demoniaca una giovane. I due servi di Dio non si abbattono, ma pregano e cantano inni al Signore. Ecco che avviene questo "strano terremoto" che libera i carcerati e apre le porte della prigione. Il termine terremoto evoca subito pensieri di distruzione, sofferenze e morte. Non ci sono terremoti benefici. Tuttavia, in questo caso si tratta della manifestazione della potenza di Dio a favore dei Suoi figli. Nella vita degli uomini ci sono dei legami che nessuno può spezzare e delle situazioni che nessuno può risolvere. Ciò che è impossibile all'uomo è però possibile a Dio. L'apostolo chiedeva a Dio di illuminare gli occhi del cuore dei credenti di Efeso affinché considerassero l'immensità della Sua potenza per tutti coloro che credono (cfr. Efesini 1:18, 19). Dio è potente, ma pure saggio e pieno di amore. La Sua grande forza non ci schiaccia, bensì ci libera e ci sgombra il sentiero per proseguire il cammino. Seguiamo l'esempio di Paolo e Sila. Non disperiamo, ma affidiamoci con tutto il cuore a Colui che può intervenire provocando un terremoto benefico che spezza le catene del male nella nostra vita e nella nostra casa.
Perché il Signore lo voleva risparmiare (Genesi 19:16)
L'AMORE DI DIO
Lot visse per un tempo a Sodoma, nella pianura del Giordano. Gli abitanti di questa città "erano perversi e grandi peccatori verso il Signore". A motivo del peccato persistente e dilagante, essi si attirarono il giudizio di Dio. Lot però era rattristato della condotta dissoluta di quegli uomini scellerati e si tormentava, nella sua anima giusta per quello che vedeva e udiva. Dio mandò degli angeli a trarlo fuori dalla città prima di consumarla nel fuoco. Anche oggi, il peccato degli uomini è giunto al culmine. C'è però una via di uscita. Dio ha mandato Suo Figlio affinché: "Chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Il Signore intende risparmiare gli uomini dal giudizio e dalla perdizione eterna. Molti resistono all'invito amorevole del Signore, ma tutti coloro che lo accettano, hanno la promessa di essere liberati dal giudizio e portati in gloria. Dio ti vuole risparmiare e ti vuole portare in salvo perché ti ama. Ti farai condurre dalla Sua paterna mano?
Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato (Cantico dei cantici 5:6)
NON AGIRE IN RITARDO!
La frase è tratta dal più bel poema di amore scritto da Salomone, nel quale lo sposo che corteggia la sposa può anche rappresentare il grande amore di Cristo per la Chiesa. La sposa ha trovato delle scuse alla richiesta dello sposo di voler entrare in casa. Ora, finalmente, si decide ad aprire la porta, ma ormai lo sposo è partito. Gesù dice: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20). Per certo il Signore è paziente e continua ad insistere con mirabile perseveranza. Fino a quando? Non è profittevole temporeggiare in quanto il futuro è ignoto per tutti. La Scrittura ci ricorda che "oggi" è il giorno della grazia e della salvezza. Questo è il tempo propizio che non dobbiamo farci sfuggire. Le decisioni importanti non possono essere rimandate; non possiamo continuare ad ignorare Cristo che ha dato la Sua vita per la nostra redenzione, che desidera farci del bene e che aspetta la nostra decisione. Egli non forza la porta, ma continua a bussare ed a parlare ai nostri cuori. Aprirci a Cristo è urgente, è necessario farlo ora, per gustare i benefici della Sua presenza e della Sua opera amorevole.
Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono! Esporrei la mia causa davanti a lui (Giobbe Giobbe 23:3,4)
DOV'È DIO?
Quest'uomo, che si trova in momenti di grande sofferenza, vorrebbe discutere con Dio del suo problema, lo sta cercando in preghiera, ma sembra che Egli si nasconda. L'uomo, anche quando non lo ammette o non lo comprende pienamente, è alla ricerca di Dio. Anche ciò rivela la grande verità che Dio esiste e l'uomo ha costante bisogno di Lui. "Oh sapessi dove trovarlo" esclamava Giobbe. Dio non si nasconde e non è lontano da ciascuno di noi. Egli dice: "Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi" (Isaia 57:15). La Bibbia afferma che Dio si è rivelato all'umanità avendo parlato molte volte e in molti modi e "in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio" (Ebrei 1:1, 2). Chiunque tu sia, sappi che non sei solo nel tuo problema, ma puoi avere fiducia nel Signore che ha promesso di aiutarti. Egli vuole soprattutto risolvere il problema più grande, che è quello del peccato, cancellandolo, per darti una vita nuova in Cristo. Dove trovare Dio? Egli è proprio ora vicino a tutti coloro che Lo invocano sinceramente e con tutto il cuore. È accanto a te.