...Se dunque il Figliolo vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:36)
LA PROCLAMAZIONE
Si racconta di tre milioni di schiavi che in un giorno fissato le loro catene dovevano essere infrante, ed essi dichiarati liberi. Tale proclamazione fu posta sugli alberi, sulle palizzate, ovunque insomma, dove doveva passare l’esercito del Nord. Molti schiavi non sapevano leggere; ma altri leggevano la proclamazione per loro e di più, essi credettero; un bel giorno si levò un grido di gioia dalle labbra di questi miseri: «siamo liberi!». Alcuni non credettero al contenuto della proclamazione e rimasero con i loro padroni ma questo non alterava però il fatto che erano liberi. Cristo l’autore della nostra salvezza, ha proclamato libertà per tutti coloro che credono in Lui. (Prendiamolo in parola). Gli schiavi non furono resi liberi dai loro sentimenti, ma la potenza che li rese tali venne dal presidente Lincoln. Guardando a noi medesimi, non saremo mai resi liberi per la nostra giustizia o religiosità, ma lo saremo se guardiamo a Cristo il gran liberatore e autore della nostra salvezza.
...Ognuna delle porte era fatta di una perla; e la piazza della città era d’oro puro simile a vetro trasparente. (Apocalisse 21:21)
LA GERUSALEMME CELESTE
Che cosa rende attraente il cielo? Sono forse le porte di perle o le strade d’oro? No! Il cielo è attraente perché quivi mireremo colui che ci ha tanto amato da dare il suo figliuolo perché morisse per noi. Cosa rende, attraente la propria casa? Il bellissimo arredamento o forse le tante stanze? No, perché molte case pur avendo tutto ciò, sono simili a sepolcri imbiancati. Si racconta di una madre molto malata e in fin di vita alla quale dovettero allontanare la propria bambina perché le era di fastidio;fu portata dai vicini di casa. La bambina piangeva a singhiozzi e voleva tornare a casa sua. La madre si aggravò ancora di più e morì, non fecero vedere alla bambina la madre morta, ma dopo qualche giorno la portarono a casa sua, la bambina correndo da una stanza all’altra gridava: mamma, mamma! Non avendola trovata, volle ritornare alla casa dei vicini che l’avevano ospitata. Quindi quel che rendeva desiderabile,per la bambina,tornare a casa era l’amore per la mamma. Cosa, quindi, rende attraente il cielo se non il pensiero che vedremo Gesù, il quale ci ha tanto amato da dare se stesso per noi, alla croce, per i nostri peccati?
La conoscenza gonfia, ma la carità edifica. Se alcuno si pensa di conoscere qualcosa, egli non conosce ancora come si deve conoscere; ma se qualcuno ama Dio, esso é conosciuto da Lui. (1° Corinzi 8:1-3)
CONOSCENZA DI DIO
Noi tutti possediamo la conoscenza. Ma come Paolo dice: la conoscenza gonfia, ma è la carità quella che edifica. L’uomo che pensa che sappia tutto... v’è qualcosa che ancora non sa. La conoscenza che lui pensa di possedere non è ancora nulla di quello che dovrebbe sapere. Solo l’uomo che ama Dio è conosciuto da Lui. La conoscenza intorno a Dio non fa, associare, automaticamente, che conosce tutto di Dio. La conoscenza mira ad esaltare chi noi siamo, ma noi non siamo nulla, se noi non siamo conosciuti da Dio. Ci sono molti, anche credenti, che si vantano dell’intelligenza e, aggiungono, di fare cose grandi per Dio. Alla persona che ama Dio gli può mancare la conoscenza, intorno a Dio e la teologia, ma lui ha comunione personale con Dio per quello che Dio gli ha rivelato e ciò gli è sufficiente. La conoscenza che abbiamo di Dio ha molto valore, ma non possiamo pretendere di conoscere tutto di Lui, Dio è pieno d’amore e ciò deve essere da noi contraccambiato. La Bibbia dice: Dio è Amore! In nessun luogo noi leggiamo che possiamo possedere la piena conoscenza di Lui, ma Egli conosce tutto di noi. Cosi l’amore per Dio è più importante ed essenziale. Mettiamo al primo posto quel che ha più valore. Studiamoci d’amare Dio più che curare la conoscenza; quel che non abbiamo conosciuto ancora, Lui lo rivelerà e conosceremo anche come lui vuole essere conosciuto.
Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. (Romani 5:8)
LA TENEREZZA DI GESÙ
Caro amico che leggi questo piccolo messaggio; se senti l’amorevole invito di Gesù, sappi riconoscerlo perché è tanto pieno di tenerezza! Il mondo ti può trattare con durezza, ma Cristo mai... Non avrai mai miglior amico in questo mondo. Quello che necessita fare è di avvicinarti oggi stesso a Lui. Lascia che il Suo abbraccio amorevole ti sorregga, fai si che la Sua affettuosa mano ti accompagni... ed Egli ti sosterrà con la Sua potenza. Immagino che qualcuno potrà dirmi: “ Come posso andare a Lui?”. Muoviti proprio come se ti recassi dalla persona più cara :la mamma; ti sarà capitato di aver offeso tua madre qualche volta? Ebbene, andando da lei gli avrai detto: “Mamma desidero che mi perdoni”; proprio così devi fare con Gesù. Vacci proprio ora e digli che non l’hai amato come meritava e non l’hai trattato giustamente, confessa i tuoi peccati, e la pace e l’amore di Cristo riempirà la tua vita.
Se l’Eterno é Dio seguitelo; se poi lo é Baal seguite lui(1Re 18:21); Scegliete oggi a chi volete servire... quanto a me e alla mia casa noi serviremo l’Eterno (Giosuè 24:15)
LA RISPOSTA È NELLA TUA MANO (II)
Dopo attimi di silenzio, il vecchio saggio rispose: “La risposta è nella tua mano”! Caro lettore, ci sono cose più grandi di noi, che prescindono ogni nostra decisione a riguardo; esse andranno, cosi come dall’alto è stato stabilito. Eppure, nella sua infinita intelligenza, Dio ha lasciato che l’uomo fosse autore del suo destino. I vangeli raccontano, che tutti coloro che Gesù ha incontrato, hanno ricevuto un invito a seguirlo. Egli, non ha forzato nessuno, ha solo invitato. Tu potresti dire: “Io non l’ho incontrato faccia a faccia, come posso rifiutarlo o accettarlo?”. Ebbene, ecco ciò che (Giovanni 3:16) dice: “Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unico figliuolo affinché chiunque crede in Lui, non perisca, ma abbia vita eterna”. Come vedi l’invito è anche per te.
Se l’Eterno é Dio seguitelo; se poi lo é Baal seguite lui (1Re 18:21);Scegliete oggi a chi volete servire... quanto a me e alla mia casa noi serviremo l’Eterno. (Giosuè 24:15)
LA RISPOSTA É NELLA TUA MANO (I)
Si racconta che in Africa, viveva un uomo straordinariamente saggio, chiunque nel suo villaggio, voleva spiegazioni o consigli, si recava da lui. A dire il vero; la sua notorietà, aveva superato i confini della sua terra, tanto che, anche noi, lo ricordiamo tra gli uomini più saggi vissuti a suo tempo. Un giorno, si recò da lui un giovane, per anni aveva studiato e meditato le parole che avrebbe detto al vecchio uomo per ingannarlo e deridere la sua saggezza. Quando finalmente si sentì pronto e fu davanti all’uomo, disse che nella sua mano destra si trovava una farfalla. Così pose questa domanda: “Dimmi per la tua saggezza, la farfalla che ho nella mia mano è viva o è morta?” l’uomo capì che c’era presunzione in quella domanda, perché qualunque fosse stata la sua risposta il giovane poteva cambiarla. Stringendo la mano avrebbe potuta ucciderla, aprendo la mano avrebbe potuto lasciarla volare. Anche Gesù incontrò tali maliziosi; ma infatti... Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: perché mi tentate, ipocriti? (Matteo 22:18). (Segue...)
L’orgoglio abbassa l’uomo, ma chi é umile di spirito ottiene gloria... (Proverbi 29:23)
LA RISPOSTA DEL CIABATTINO (II)
Erano trascorsi molti anni e, sotto la mano benedicente di Dio, aveva svolto molti compiti che gli avevano procurato ammirazione ed onori; anche al culmine della sua notorietà il segno che distingueva il suo carattere fu l’umiltà e l’altruismo. A sottolineare quest’aspetto della sua personalità, valga un episodio accaduto in occasione d’un pranzo di gala offerto dalle autorità in suo onore. Con un sorriso ironico,un invidioso ufficiale inglese,domandò a chi faceva gli onori di casa: “Ma non faceva il calzolaio il tuo grande Dr. Carey? Il famoso missionario, che non sedeva lontano, udì quelle parole, e prima che il rappresentante del governo desse una risposta, disse con pacata dignità: “No, mio signore, io non conoscevo così bene il mestiere, ero appena un ciabattino”. L’umiltà è una delle più amabili virtù del cristiano. Iddio aiuti noi tutti ad avere questa rara ma preziosa grazia.
L’orgoglio abbassa l’uomo, ma chi é umile di spirito ottiene gloria.. (Proverbi 29:23)
LA RISPOSTA DEL CIABATTINO
La modestia, è una rara virtù, e chi pensa d’averla, proprio nello stesso momento la può perdere. La via migliore per guadagnare terreno nella lotta contro l’orgoglio è il riconoscere la nostra dipendenza dal Signore. È regola fondamentale della grazia che si diventi sempre più Cristo centrici quanto meno si è egocentrici. Dio vuole che noi, in tutta realtà, valutiamo le nostre capacità e le usiamo in ogni occasione per dare gloria a Lui. Quando invece ce ne insuperbiamo, Egli ne resta contristato ,Romani 12:3 mette in guardia ogni credente affinché non abbia di se un concetto più alto di quel che deve avere. L’umiltà è una delle più amabili virtù del cristiano. Dio aiuti noi tutti ad avere questa rara ma preziosa grazia.
In nessun altro é la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati (Atti 4:12)
LA PIÙ GRANDE SCOPERTA
Il professor James Simpson è quell’illustre scienziato che scoprì il cloroformio, esperimentandolo prima su di sé. Nella città d’Edimburgo era anche conosciuto come un umile e convinto credente, con una fede viva e un reale amore per Gesù Cristo. I suoi colleghi, provenienti da tutto il mondo, vollero un giorno esprimergli le loro congratulazioni per la sua scoperta; perciò si organizzò una festa in suo onore alla quale erano presenti i più eminenti medici. Quando fu il momento opportuno si alzò, e ringraziando i presenti per la stima tributatagli, terminò così il suo discorso “ho una scoperta più grande di quella per la quale mi onorate”. Il Dottor Simpson, dinanzi all’auditorio,stupìto che si chiedeva cosa stesse per dire, disse con profonda convinzione: “Nella Bibbia ho scoperto che ero un peccatore e che avevo bisogno di un Salvatore! L’ho trovato in Gesù Cristo il cui sangue mi ha purificato dai peccati e la cui grazia mi ha perdonato”. Mi viene di domandarmi: ho fatto io questa scoperta? Oppure sono cloroformizzato dalla mia sapienza, dall’amore dei piaceri e dal peccato? Leggiamo la Bibbia e in essa scopriremo Cristo il Salvatore!
Se un uomo pecca contro un altro uomo, Iddio lo giudica; ma, se uno pecca contro l’Eterno, chi intercederá per lui? (1° Samuele 2:25)
CRISTO IL MEDIATORE
Eli, é l’alto sacerdote,sotto cui Samuele il profeta crebbe,di cui i figli erano cattivi e sprezzanti, e per i quali é scritto: Se uno pecca contro un altro uomo Dio può intercedere per lui, ma se un uomo pecca contro Dio chi intercederà per lui? La Bibbia dice: “Dio non può essere beffato. Un uomo miete quello che lui semina”(Gal.6:7). La realtà triste, comunque è che, come S. Paolo nell’epistola ai Romani 3:23 dichiara: ...tutti hanno peccato... contro Dio. E quindi ne diviene che l’unico rimedio è Cristo; Lui può intercedere perché è il solo mediatore tra noi e Dio. V’è un solo Dio ed anche un solo mediatore 1Timoteo 2:5. Nell’epistola ai Romani 3:25 é scritto: Dio lo ha prestabilito come propiziazione per i nostri peccati. Quindi l’uomo che pecca contro Dio non potrà trovare rimedio attraverso la mediazione di un uomo, un santo o attraverso sacrifici cruenti, cambiamento di vita, offerte ed opere sociali. Saremo perdonati, mediante la fede nel sangue sparso sulla croce dal Figliolo di Dio Gesù Cristo, agnello immolato per noi - come un sacrificio di riparazione, affinché possiamo avere pace con Dio.
Altro...
L’ubbidienza vale meglio che il sacrificio (1° Samuele 15:22)
L’UBBIDIENZA
Un missionario che stava traducendo il Nuovo Testamento nella lingua del popolo presso di cui predicava il vangelo, stava cercando di trovare la parola per tradurre il termine ubbidienza. Quel popolo mostrava ben di rado questo pregio, perciò il missionario era in difficoltà. Durante una pausa del suo lavoro, il missionario andò a fare due passi col suo cane che, ad un certo punto della passeggiata, cominciò ad allontanarsi dal padrone. Questi lo richiamò con un fischio, il cane tornò di corsa, vicino al padrone. Un indigeno che aveva visto la scena commentò: “Il tuo cane è tutto orecchio”. Quella era la frase di cui il missionario aveva bisogno. Purtroppo, dobbiamo dire, specie sulle cose religiose, molta gente è più “Tutta bocca” che “Tutto orecchio”. Non hanno tempo per ascoltare e ubbidire; piuttosto vogliono che gli altri stiano ad ascoltare loro. Tu, che leggi questo paragone, sei libero di ascoltare e ubbidire, oppure di ribellarti. Dio ti dà questa libertà! Però, la scelta che fai determinerà il corso della tua vita. C’è una promessa per l’ubbidiente ed un prezzo da pagare per il disubbidiente, ma Dio vuole il tuo bene perciò sta a te assumere l’atteggiamento giusto.
Affinché Egli ti metta al di sopra di tutte le nazioni che ha fatto,quanto a gloria,rinomanza e splendore e tu sia un popolo consacrato all’Eterno, al tuo Dio, come Egli ti ha detto. (Deuteronomio 26:19)
L’OPALE
Due amici, visitano una gioielleria, dopo aver visto dei diamanti e pietre preziose, l’uno dei due, mostra all’altro una strana pietra senza luce - Io non vedo alcuna bellezza in questa pietra -! Il suo amico, la prende nella mano e la tiene al caldo qualche minuto, riscaldandola col suo calore. Quando la mostra, con sorpresa, tutta la superficie risplende dei colori dell’arcobaleno. Com’è possibile questo? - Questa è un “opale” - essa, ha bisogno del calore della mano, per sprigionare tutta la sua bellezza. Ci sono nel mondo, tanti esseri perduti, imprigionati, che non attendono che il contatto di una mano, per poter tornare a brillare. Che sicurezza sapere che due mani si sono stese e sono state inchiodate per noi, a dimostrarci il grande amore del Padre. Le mani di Dio sono sopra tutti coloro che cercano il Suo nome. Nel Suo abbraccio e nel Suo calore la tua vita brillerà come le stelle del cielo in sempiterno. (Daniele 12:3).
Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto(Geremia 1:5); la conoscenza che hai di me é meravigliosa (Salmo 139:6)
L’ONNISCIENZA DI DIO
Noi del mondo occidentale siamo divenuti estremamente abili a vivere dietro ad una facciata artificiale. Portiamo una maschera sul viso; raramente riveliamo la nostra vera identità. Cerchiamo di presentare al mondo un’apparenza coraggiosa, anche se, nella nostra realtà interna, siamo atterriti ed abbattuti. Spesso ci inganniamo l’uno con l’altro, basandoci sulla supposizione che la maggior parte della gente non ci conosce veramente, né si cura di conoscerci. Di conseguenza, per moltissimi, la vita diventa una finzione, quasi una rappresentazione teatrale, una commedia, in cui tutti recitano piccole parti, ingannandosi a vicenda. L’esistenza umana, quindi, manca di profondità, onestà e sincerità. La gente diventa “ambigua” e vive in preda allo scetticismo ed al cinismo. Molti non sanno come uscire dal vicolo cieco in cui si trovano. In una tale situazione caotica, entra in scena Dio, che dichiara categoricamente, senza dubbi e senza incertezze: “Io ti conosco, io ti capisco, Io ti ho conosciuto da sempre”. Quando una persona si sente conosciuta da Dio, allora diventa veramente seria nei suoi riguardi.
E la Parola é stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità ... (Giovanni 1:14)
L’INCARNAZIONE DI CRISTO
L’incarnazione di Cristo è una manifestazione velata della gloria di Dio. Come alcuni “Padri” hanno affermato: - La forma umana assunta da Cristo ha nascosto la gloria di Dio all’uomo privo d’intendimento spirituale. Ma d’altro canto la “chiesa” non si stanca di proclamare che Cristo è venuto, Dio è veramente disceso tra noi; o come dice S. Giovanni nel suo Vangelo, usando un’espressione orientale: - Il Verbo è venuto a piazzare la sua tenda in mezzo a noi. Ma chi è questo Dio, già preannunziato dagli antichi profeti, che si manifesta? Gli uomini si erano fatti un’idea di Dio, e se la fanno ancora oggi. Tale figura (rappresentazione) della divinità veniva e viene deformata, umanizzata o idoleggiata in tanti volti che stranamente assomigliano al volto dell’uomo decaduto. La stessa rivelazione ebraica del tempo suggeriva l’esperienza di un Dio Creatore, Legislatore, Vendicatore. Non è nulla di tutto questo... il Dio che si rivela in Gesù, è venuto come un uomo tra noi, come nostro Salvatore. Il Dio dei cristiani è misericordia, liberazione, salvezza, pace. Il padre che viene con Gesù a radunare i figli dispersi, a fare di tutte le “genti” un popolo solo, il Suo popolo, per sempre.