"Ma non vi è nulla di nascosto che non debba essere palesato... Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e ciò che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà predicato sui tetti delle case." (Luca 12:2-3)
C'E' SEMPRE QUALCUNO CHE CI OSSERVA
Quante volte abbiamo pensato di non essere visti o sentiti mentre facevamo o dicevamo qualcosa di "scomodo", ma ahimè quanto ci siamo sbagliati! A volte è accaduto che ci abbiano ripetuto alla lettera le nostre parole scomode, magari esagerandole un po', ed allora avremmo voluto sprofondare 1000 metri sotto terra, il nostro viso ha cambiato mille volte colore e ci siamo vergognati moltissimo. Così ci siamo ripromessi di non farlo più; proponimenti vani, inutili, perché appena dimenticato il brutto episodio eccoci di nuovo nella medesima situazione. Altre volte, invece ci è andata bene, nessuno aveva udito le nostre parole o visto i nostri episodi. Non è importante che ci siamo trovati nel-l'una o nell'altra situazione, la cosa importante è ricordarci che c'è sempre Qualcuno che ci guarda e ci sente. Dio ci vede e ci sente in ogni attimo della nostra vita, a Lui non possiamo davvero nascondere nulla. Dovremmo sempre ricordare il versetto di oggi, in modo da evitare molti episodi imbarazzanti e situazioni spiacevoli. Dovremmo ricordare che Colui che ci ama non allontana mai lo sguardo da noi, consapevoli di ciò eviteremo di dispiacerGli e di offenderLo con i nostri comportamenti.
"Daniele prese in cuor suo la decisione di non conta.minarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva;e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi." (Daniele 1:8)
LA DECISIONE
Ognuno di noi deve fare delle scelte nella vita e, tante di queste, non sono semplici. La più importante riguarda il nostro futuro eter.no, il futuro eterno della nostra anima. Scegliere è una questione del tutto personale, al cospetto di Dio noi siamo i soli responsabili. Non serve giustificarsi o delegare terzi per la nostra salvezza. L'intelligenza che Dio ci ha dato, basta a comprendere ciò che è buono da quello che non lo è. Più volte usiamo alibi più o meno credibili come: affidarsi a quello che ci hanno raccontato, a quello che ci hanno insegnato, all?educazione ricevuta. Tu sei chiamato a fare una scelta! La tua vita cristiana inizia, dunque, con una decisione responsabile e convinta. Nel brano che abbiamo letto è chiaro che, a differenza degli altri, Daniele decise di non contaminarsi. Ogni giorno bisogna rifiutare tutto ciò che è in disarmonia con la volontà di Dio affinché per lo Spirito Santo, Cristo possa vivere nella nostra vita. Daniele consacrò totalmente la sua vita al Signore, non antepose mai nulla al volere di Dio. La mia preghiera è che tu prenda una decisione di cui non ti pentirai mai: decidi per Gesù e il Suo volere!
"Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini." (Matteo 5:13)
IL SALE DELLA TERRA
Queste parole di Gesù rappresentano uno dei tanti insegnamenti dati agli apostoli attraverso l'uso di varie allegorie. Il sale è un elemento indispensabile per dare sapore ai cibi, così i discepoli di Gesù devono dar sapore, un senso, a questa vita. Lo scopo del credente è quello di essere gradito a Dio e deve saper trasmettere questo desiderio anche agli altri. Inoltre Gesù si paragona ad una fonte di acqua viva, una fonte che disseta. L'eccesso di sale suscita sete. Per questo motivo i discepoli e, in generale tutti i seguaci di Gesù, devono essere il sale della terra: devono essere coloro che annunciano il messaggio della salvezza e fanno nascere, mediante l'opera dello Spirito Santo, il desiderio di bere a quella fonte che non avrà mai fine. Se i credenti smettono di assolvere a questo ruolo, smettono di ubbidire alla Parola di Dio; allora qual è la loro utilità su questa terra? Se il sale non riesce più a dar nessun sapore, perché utilizzarlo ancora? Esso viene buttato via. Adoperiamoci per essere il sale della terra!
"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto." (1 Giovanni 2:1)
L'AVVOCATO
Sappiamo tutti molto bene cosa significa avere un avvocato. L'avvocato è colui che si chiama in soccorso per difendere la propria causa. Gesù viene chiamato il nostro avvocato presso il Padre, presso il quale interviene vittoriosamente in favore dei peccatori che si pentono. Infatti, Egli ha soddisfatto in maniera completa le esigenze della Legge. Le Sue mani forate fermano la spada della collera divina, che dovrebbe colpire finanche le nostre incoerenze di cristiani. Esse chiudono anche la bocca di Satana, il grande accusatore che ci attacca perfino davanti al Sovrano Giudice. Quale conforto ci procura il ministero sempre efficace del nostro avvocato celeste! Paolo esclama: "Cristo Gesù è quel che è morto; e più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi!" (Romani 8:34). Egli può, dunque, salvarci perfettamente, perché vive sempre per intercedere per noi. Non preoccupiamoci delle accuse che ci vengono rivolte, non poniamo mente alle insidie ingiuriose che il diavolo adopera, ma rivolgiamoci sempre con cuore contrito e pentito a Gesù, il Quale considera la nostra causa. Egli ci difende e ci protegge. Se Gesù è con noi, chi sarà contro di noi?
"O voi tutti che siete assetati venite alle acque, voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate!" (Isaia 55:1)
LA SCENA VUOTA
Ogni anno, la prima domenica d'ottobre, in un paesino della Sicilia, si organizza una gara automobilistica aperta a tutte le categorie. La gente assiste da numerose colline vicine; tra queste, vi è un monte che le sovrasta tutte e dal quale il disegno del circuito sembra un fiore tratteggiato a matita sul tappeto verde dei prati. Tempo fa decisi di assistere alla gara. C'era tanta gente e le piante d'ulivo facevano da cornice a questo bel quadro. Vedendo tutto ciò ricordai un'altra scena: Gesù che parla dal monte degli ulivi e tutti Lo ascoltano con attenzione ed interesse (Matteo 5, 6, 7; Luca 6: 20-49). Alla gara automobilistica mancava qualcosa: la scena era bella, ma vuota, mancava la presenza e la voce di Gesù. Il silenzio era interrotto da rumori assordanti, parole insensate e volgari e tanti sguardi vuoti. Il mio cuore divenne triste. Nessuno dei presenti riusciva a capire che la felicità non poteva trovarsi in una gara, ma nella voce di Gesù, che lì purtroppo era assente! La Sua Parola ci invita: "Cercate l'Eterno mentre lo si può trovare" (Isaia 55:6), domani potrebbe essere troppo tardi!
"...Essi mostrano che quel che la legge comanda è scritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza, e perché i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda." (Romani 2:15)
LA COSCIENZA
Il capitolo due della lettera ai Romani, parla del comportamento dell'uomo. In questi versetti leggiamo della coscienza umana, definita da alcuni come un campanello d'allarme che suona ogni qualvolta cadiamo in errore, cosicché nessuno è scusabile quando sbaglia. Tanto è vero che alcuni comportamenti, che sono attuati secondo coscienza, rispecchiano ciò che la Parola di Dio insegna. Ma la coscienza, come metodo di salvezza, da sola non basta, poiché, pur controllando a fondo le nostre azioni, non saremo mai capaci di non peccare. Tutti, anche coloro che non credono nel glorioso nome di Gesù, sono capaci d'opere buone e meritevoli, ma ciò non li giustifica davanti a Dio. E' la natura umana che incorpora in sé sentimenti di pietà, amore, consolazione, amicizia. Si può essere più o meno sensibili, compassionevoli, amorevoli, ma ciò fa parte del proprio essere. Accettare Gesù, quale Signore e timoniere nelle nostre scelte quotidiane, implica un cambiamento radicale: Egli ci dà la forza di dire no al peccato, illuminandoci sulle sue conseguenze disastrose per la nostra vita. Non bastano i nostri buoni sentimenti per entrare nel Regno di Dio, ma è necessario arrendersi pienamente nelle Sue mani!
"Rimetti le cose tue nell'Eterno, e i tuoi disegni avran buona riuscita." (Proverbi 16:3)
I DISEGNI DELL'UOMO
I progetti che ognuno di noi costruisce non sempre riescono come vorremmo. Tante volte abbiamo immaginato delle cose per il nostro futuro, che poi, per un motivo o per un altro, non hanno fruttato i risultati sperati. Il Signore c' invita a confidare in Lui. C' invita a presentare le nostre richieste al trono della Sua grazia. Egli ascolta chiunque si accosti a Lui. Dobbiamo con.fidare pienamente nel Signore, ma dobbiamo anche saper chiede.re. Il nostro Dio è amorevole e compassionevole e sa di certo quel.lo che è meglio per noi. A volte, ricorriamo a Lui come all'ultima spiaggia; quando ormai abbiamo provato tutto ciò che era in nostro potere, per realizzare i nostri progetti, andiamo a Lui in preghiera, chiedendoGli di intervenire. Questo non dovrebbe mai essere il comportamento di un cristiano che affida la sua vita al suo Salvatore, anzi dobbiamo partire ancor da più lontano: dobbiamo iniziare a presentare le nostre richieste all'Eterno prima ancora che diventino progetti e che abbiano altre soluzioni. Ogni nostra idea dovrebbe essere condivisa con Dio. Egli appianerà per noi il giusto sentiero e i nostri disegni avranno buon esito. Confida nel Signore ed Egli avrà cura di te.
"E se uno ti vuol costringere a fare con sé un miglio, fanne con lui due." (Matteo 5:41)
CONDIVISIONE
A volte, nella vita, siamo talmente abituati a limitare i nostri sguardi alle attività quotidiane che i bisogni degli altri non ci intaccano. Stiamo attenti ad evitare situazioni compromettenti, a frequentare persone che potrebbero essere causa di imbarazzo, a parlare con i poveri e gli emarginati. Dovremmo, però, imparare a guardare oltre le apparenze e le circostanze. Dedicare del tempo al nostro prossimo, portando amore e consolazione, è tempo ben speso! Quello che può sembrare un prolungamento delle nostre attività non ci procurerà altro che benefici. Non impigriamoci, attiviamoci per essere utili strumenti nelle mani del Signore. Anche una parola detta con amore, un sorriso donato con tenerezza e una carezza espressa con affetto sono atti tesi a condividere l'amore che Dio ha messo nel cuore del credente. Rendiamoci sensibili ai bisogni del prossimo, agiamo con fede e con amore!
"Ricordati, dunque, di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo e ravvediti. Che se tu non vegli io verrò come un ladro e tu non saprai a quale ora verrò su di te." (Apocalisse 3:3)
CERTEZZA (II)
Verso le sei, ecco la grande palla di fuoco sorgere all'orizzonte, puntuale come solo Dio può essere! Passavano i minuti e quel raggio di sole mutava lentamente colore fino a sembrare argento vivo. Era una scena meravigliosamente bella! L'attesa non era stata vana! Allo stesso modo i cristiani attendono il ritorno di Gesù Cristo. Non sappiamo né l'ora, né il giorno, né il mese e neppure l'anno, ma siamo certi che Cristo tornerà. Probabilmente mai come in questi giorni siamo vicini al Suo ritorno perché i segni dei tempi si stanno avverando (2 Timoteo 3:1-4). AspettiamoLo vegliando e senza dubitare. La Sua è una grande pazienza, non un ritardo (2 Pietro 3:9). Sii certo del Suo ritorno, sicuro come il sorgere del sole, sicuro come l'aria che respiri, anche se non la vedi. Gesù ritornerà!
"Ma per voi che temete il mio nome si leverà il sole della giustizia..." (Malachia 4:2)
CERTEZZA (I)
C'è un meraviglioso inno che afferma che per il credente non possono esserci dubbi: "Dio è qui con noi, sicuro come l'aria che respiro, sicuro come il sole sorge al mattino, sicuro come sto cantando in questo dì". Da molto tempo desideravo assistere al sorgere del sole e, final.mente, una mattina d'estate decisi che mi sarei svegliato in tempo. Mia moglie era entusiasta dell'idea, così ci alzammo e ci preparammo, ma sbagliammo orario: erano le quattro del mattino. Arrivati sulla spiaggia avemmo un po? paura perché eravamo soli di fronte all'immensità silenziosa del mare e si intravedeva appena un debole chiarore. Ci venne quasi il dubbio che il sole non sarebbe sorto, ma presto la certezza invase i nostri cuori: il sole sarebbe sorto, era certo come l'aria che respiravamo! (Continua)
Altro...
"Poiché io non mi vergogno dell'Evangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di ogni credente;del Giudeo prima, e poi del greco." (Romani 1:16)
NON VERGOGNARSI
Discussioni e argomenti di conversazione spaziano da una parte all'altra. E' raro che si finisce con lo stare in silenzio quando si è in comitiva. Si parla di sport, di soap-opera, di cronaca, di lavoro, di amore, di amicizia, di tradimenti, bugie, inganni e quant'altro, ma raramente si parla dell'Evangelo. E' un argomento di non faci.le conversazione e se qualcuno ne parla, viene etichettato come "bigotto". Sono argomenti da vecchi o moribondi, si replica. Il Signore, però, ci ha insegnato ben altro. Gesù fu il primo uomo ad andare contro corrente proprio parlando di cose del cielo e ancora oggi viene considerato un "mito" anche da coloro che non credo.no. A parte questo, dovrebbe essere un onore poter parlare di cose divine. Dio ci invita a non vergognarci dell'Evangelo, "perché è potenza di Dio per la salvezza di ogni credente!". Dovremmo molto più vergognarci di certi argomenti che non ci portano nessun beneficio, invece di evitare gli argomenti biblici. Imponiamo, con dolcezza, gli argomenti che stanno a cuore anche a noi, senza vergognarci di Gesù, il nodo centrale di tutta la Bibbia. Ricordiamo soprattutto lo scopo del nostro parlare: condurre anime alla salvezza! Facciamolo senza vergogna!
"Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c'è remissione." (Ebrei 9:22)
LA SALVEZZA OFFERTA A TUTTI
L'opera della salvezza per mezzo del sangue di Gesù è un soggetto fondamentale della Bibbia. Questo filo "rosso", rappresenta il messaggio fondamentale del Vangelo per la salvezza dell'intera umanità. Il segno rosso, o scarlatto, a scopo d'identificazione si trova un po' dappertutto?, sopratutto nella Sacra Scrittura. Lo usa.vano anche in tempi passati (Giosuè 2:18). Altri esempi si potrebbero portare per convincere tutti, credenti e non credenti, che ogni passo della Parola di Dio contiene una o più frasi che offrono la possibilità di conoscere la dottrina della salvezza per mezzo del sangue di Gesù (1Corinzi 11:25). Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità (1Timoteo 2:4). Facciamo in modo che tutti sappiano che solo in Gesù Cristo vi è salvezza! E che per mezzo del Suo sangue, il Suo sacrificio sulla croce e la Sua resurrezione, l'uomo è liberato dalla condanna eterna? "Cristo Gesù, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro redenzione" (Ebrei 9:28).
"Venite e discutiamo assieme." (Isaia 1:18)
LA PROTESTA
Ero in terrazza dove, con trapano e carta vetrata, stavo dando gli ultimi ritocchi ad un oggetto di legno che avevo costruito. Il brontolio dei miei pappagallini era diventato talmente fastidioso che mi avvicinai alla gabbia, e in tono scherzoso li rimproverai. Fecero silenzio per pochi istanti, ma poi, il brontolio ricominciò più forte di prima. Stavo ritornando vicino alla gabbia per rimproverarli di nuovo, ma mi accorsi che i recipienti dell'acqua e del cibo erano vuoti: ecco il motivo di tante proteste. Provvidi subiti a riempirli e i pappagallini smisero di brontolare, anzi emettevano brevi e grade.voli cinguettii. Ciò mi fece riflettere sulla misericordia di Dio, di come il Signore ci invita a chiedere ciò di cui abbiamo bisogno senza stancarci per.ché la Sua giustizia e la Sua provvidenza sono sempre presenti. Egli è un Dio d'amore e di grande benignità! Diversamente dai pappagallini, Dio ci ha dotato di voce e di parola, facciamo salire al cielo le nostre richieste, discutiamo con il Signore delle nostre necessità, Egli è potente e giusto da esaudire la preghiera fatta con fede. Dio ti benedica.
"Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché il Signore, il Signore è la mia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza." (Isaia 12:2)
LA FORZA
La forza è intesa in diversi modi: generalmente sta ad indicare vigore d'azione e reazione, attitudine a reggere, propensione a resistere. La forza di cui parliamo oggi è ben diversa da tutto ciò; è la forza che pro.viene dall'Alto, non è nostra e può molto più. Il credente, da solo, non riesce a contrastare i problemi che gli si presentano, può solo esercitare fiducia nel suo Dio. La differenza fra un credente e un non credente sta proprio in questo: il primo sa di essere limitato e si rivolge a Dio per ottenere forza, consolazione, amore. Il secondo sa anch'egli di essere limitato, ma tenta con le sue forze di cambiare le cose, e anche se sconfitto usa una parvenza da vincitore. Che grande spreco d'energia! Sia ben inteso, il credente non è una persona passiva, che si affida a quello che avverrà, ma un uomo che ha ben compreso che nel dolore, nella malattia, nelle avversità ha un amico al suo fianco che si prende cura di lui, un amico che non lo tradisce mai. La fede del credente è la sua forza! I problemi possono anche non svanire, ma si affrontano in maniera completamente diversa realizzando pace anziché disperazione. Chiedi anche tu questa forza e Dio te la concederà!