"I passi dell'onesto son guidati dal Signore; egli gradisce le sue vie." (Salmi 37:23)
L'ONESTO
L'onestà è una dote invidiabile. Essere onesti significa essere virtuosi, retti, dabbene. Gli onesti sono incapaci di approfittare degli altri, di guadagni illeciti, di rubare. Vivono decorosamente e in maniera conveniente. Essere onesti è più difficile di quanto si pensi. L'onestà si esercita ogni giorno, perché continuamente davanti ai nostri occhi si pongono scelte che tendono a mettere a repentaglio questa virtù. Eppure un cuore onesto è un cuore ricco di grandi benedizioni! Il Signore lo gradisce e lo guida. L'onestà si dimostra anche nel rispetto usato verso il prossimo. Infondati pre.giudizi e false bilance non sono strumenti dell'onesto. Un cuore rivolto onestamente al Signore è un cuore libero da catene e lacci, il male potrà sfiorarlo, ma non scalfirlo. La corruzione e la tentazione potranno entrare in casa sua, ma non dimorarvi perché la sua casa è ripiena dell'amore del Signore! Che gran gioia avere un cuore onesto! Che gratificazione sapere che Dio lo gradisce! Che onore essere guidati direttamente da Lui! Signore aiutaci ad avere un cuore onesto!
"Ed Egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza».? (2 Corinzi 12:9)
POTENTI NELLA DEBOLEZZA
La debolezza fisica, mentale, spirituale può essere di grande incoraggiamento per il credente. Sembra quasi un contro.senso, ma la forza che si sperimenta nella debolezza non potrebbe svilupparsi in nessun altra maniera. Quando siamo deboli, e credo sia capitato a chiunque di esserlo, riconosciamo i nostri limiti, ci soffermiamo a pensare sulle persone e le cose che ci circondano, ritroviamo comunione con Dio. I forti sono in grado di fare tanto, ma i deboli hanno bisogno di un sostegno. Essi, però, sono a loro volta sostegno per i forti. Quante lezioni abbiamo imparato da gente sofferente che pure loda il Signore e Lo ringrazia! E quante lezioni abbiamo imparato noi stessi nella nostra propria debolezza! Abbiamo spalancato gli occhi ad una nuova visione del mondo, abbiamo riconsiderato le nostre priorità. La debolezza è un efficace strumento di umiltà. Dio vuole farci comprendere che la Sua Grazia è più che sufficiente a sostenerci, la nostra forza è instabile e vacillante. E se a volte siamo deboli, consideriamo questo come un momento per fermarci in una vita fatta solo di corse, dove lo spazio per il Signore è sempre minore. Ritroviamo comunione con Lui e la debolezza ci renderà forti!
"Or l'Iddio della speranza vi riempia di ogni allegrezza e di ogni pace nel vostro credere, onde abbondiate nella speranza, mediante la potenza dello SpiritoSanto." (Romani 15:13)
PACE NEL CREDERE
Il credere in Gesù contempla una pluralità di sentimenti. Quando decidiamo per la prima volta di accettare il Signore come nostro personale Salvatore, una gioia senza pari invade il cuore. A volte sono le lacrime a solcare il nostro viso, altre volte un sorriso incontenibile. Quando arrivano le prime prove, i dubbi e i timori si fanno largo, cedendo poco spazio all'allegrezza. Quando le difficoltà vengono superate, parole di ringraziamento riempiono la nostra bocca, non sappiamo aggiungere altro se non un profondo e sentito "Grazie Gesù!". Quando ci adoperiamo per compiere la Sua opera, un sentimento di gratificazione riempie il nostro essere. Quando disubbidiamo alla Sua parola un forte sentimento di pentimento ci penetra nel profondo. E potremmo ancora parlare di altri sentimenti che ci accompagnano nel cammino con Gesù, ma quello che oggi vogliamo evidenziare è che un sentimento in particolare non deve mai manca.re: la pace. La pace del cuore, la certezza che Dio non ci abbandona e non ci lascia, qualsiasi momento stiamo attraversando. La pace deve essere presente in ogni cuore. La sicurezza di appartenerGli non ci deve mai abbandonare!
"Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema." (Galati 1:8)
UN VANGELO DIVERSO
Il Vangelo predicato da Gesù è l'unico veritiero! Gli insegnamenti scritti nella Bibbia sono gli unici che conducono alla vita eterna. Purtroppo, però, negli anni, gli uomini hanno aggiunto dottrine a quelle presenti nella Bibbia, rendendo "vere" pratiche e tradizioni che non trovano alcun appoggio nelle Sacre Scritture. Analizza onestamente la tua vita, gli insegnamenti, i riti, le credenze in cui confidi provengono dall'insegnamento di Gesù? Hai mai letto che Gesù o i suoi apostoli hanno fatto qualcosa di simile a quello che tu credi? Gli uomini hanno voluto aggiungere degli insegnamenti che non appartengono alla Parola di Dio, quasi il Signore avesse bisogno di aiuto e non fosse in grado di esprimersi adeguatamente. Qualsiasi uomo, al di là delle più pie intenzioni non può aggiungere nulla o togliere nulla dalla Parola di Dio (Apocalisse 22:18.19). Essa è perfetta! E' stata spirata dal Creatore di tutte le cose. Tu solo leggila e credila!
"Il Signore cammina Egli stesso davanti a te, Egli sarà con te e non ti lascerà né ti abbandonerà; non temere e non perderti d'animo." (Deuteronomio 31:8)
SIGNORE, TU SEI IL MIO PAPÀ (II)
Il mio Signore, attraverso la Sua preziosa Parola, dice che è pronto a schierare i Suoi eserciti contro i miei nemici per liberarmi. Il Signore accompagna ogni giorno la mia vita, e ha promesso di non abbandonarmi e non lasciarmi mai. Egli è il mio grande papà! Mi vuole bene e me lo dimostra in ogni istante della giornata in tanti diversi modi ed io posso solo dire che sono felice, che il mio cuore canta lode eterna al mio Dio perché mi ha grandemente amato. Dio, l'unico vero Dio, Colui che ha creato tutto quello che hai attorno ed ha creato anche te, è sopra tutte le cose, in tutto e per tutti. Ti ha creato, ti ama e vuole essere il tuo papà. E' necessario, però, che tu Lo voglia, che Lo ami, Lo rispetti e Lo onori. Egli è sempre pronto ad accoglierti, non indugiare, rispondi proprio oggi al Suo invito! ParlaGli come faresti a tuo padre terre.no, confessa le tue mancanze, donaGli il tuo cuore ed Egli ti farà partecipe della Sua meravigliosa e benedetta famiglia!
"Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito diDio sono figliuoli di Dio." (Romani 8:14)
SIGNORE, TU SEI IL MIO PAPÀ (I)
Il mio papà è il creatore del mondo. E' l'essere più buono che esista, il più misericordioso, tutto quello che fa è buono. Il mio papà mi ama così tanto da permettere la dolorosa morte del Suo diletto Figlio. Ha dovuto abbandonarLo per qualche istante, quando veniva ucciso in croce, per liberarmi dal peccato e avere l'onore di essere adottato come Suo figlio. Mi è stato accanto quando ero confuso e mi ha ascoltato, mi ha ripreso quando ho sbagliato, mi ha consigliato sul da farsi quando non sapevo dove sbattere la testa e mi ha fatto vedere come non cadere più nei miei stessi errori. Mi ha perdonato quando ho confessato il mio peccato e, non si è allontanato da me, non mi ha lasciato cuocere nei sensi di colpa, anzi, mi ha ridato dignità donandomi lo scopo della vita. Egli dice che sono prezioso ai Suoi occhi e che si prende cura di me. Dice anche che, nonostante vivo in un mondo pieno di pericoli e minacce, Lui mi proteggerà e mi aiuterà a fronteggiare eventuali situazioni difficili. Il mio Signore è forte e diventa una fortezza attorno a me; è uno scudo ed è un grande difensore. (Continua)
"Quand'anche i vostri peccati fossero come scarlatto,diventeranno bianchi come la neve." (Isaia 1:18)
ROBA INUTILE (II)
La tendenza degli uomini è quella di serbare tutto nel cuore, rendendolo sempre più ingombro, conservando il rancore, l'amarezza, l'invidia, il risentimento e altro, tutto dannoso per la vita spirituale e materiale di ciascuno di noi. Il diavolo desidera riempire i nostri cuori con vizi apparentemente innocui. Il Signore aspetta che tu gli apra il tuo cuore. Egli ti libererà, farà spazio perché tu possa respirare, farà luce affinché i tuoi passi siano illuminati. Il tuo cuore non sarà più uno spazio inutile, sarà il tempio di Dio dove regneranno l'amore, la gioia, la fede. Gesù ci ama! Egli ha pregato per me e per te, non c'è niente di troppo difficile per Lui, ricordalo e sappi che se tu farai un passo verso di Lui, Egli ne farà dieci verso di te. Il nostro Dio è libero da pregiudizi e non ti giudicherà per il tuo passato. Puoi aver commesso qualsiasi peccato, Egli è pronto a perdonar.ti: confessaGli i tuoi errori con cuore sincero e nulla sarà più come prima. Gioia e serenità invaderanno il tuo cuore, occupando il posto di tanta roba inutile che prima vi dimorava!
"Ecco io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta lamia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:20)
ROBA INUTILE (I)
In casa mia, c?era uno spazio abbastanza grande tra la veranda e la scala, in cui avevamo accumulato tanta roba vecchia, nella vana speranza che, un giorno, avremmo potuto riutilizzarla. Ma più il tempo passava, più quello spazio si rivelava essere un ripostiglio polveroso e caotico. Decisi allora di sfruttare quell'angolo per qual.cosa di veramente utile e progettai una bella stanzetta. Un bel gior.no ce ne sbarazzammo: come un deposito, sembrava non finire mai, ma alla fine uscì tutto. Ora è una gioia guardare quella stanzetta: tutta quella luce e quello spazio danno un bel senso di libertà. L'episodio appena narrato mi ha indotto a riflettere circa gli spazi che sono occupati nel nostro cuore. Gesù bussa al cuore di continuo perché vuole entrare, vuole liberarci da tante cose inutili che offuscano la veduta della Luce e della libertà (Continua).
"Perché voi stessi sapete molto bene che il giorno delSignore verrà come viene un ladro nella notte." (1 Tessalonicesi 5:2)
UN LADRO NELLA NOTTE
L'apostolo Paolo, scrivendo questa epistola, ricorda ai tessalonicesi il ritorno del Signore, ritorno promesso da Gesù stesso prima di risalire in Cielo. Quel giorno sarà di gioia per i credenti che andranno con il Signore e di tristezza e gran turbamento per il restante. Non si sa quando questo giorno avverrà, ci è dato sapere che esso sarà accompagnato da segni particolari che ne annunzieranno la venuta. Di sicuro sarà un giorno come tanti altri, in cui si lavora, si commercia, ci si sposa, si dorme, si mangia... È paragonato alla venuta del ladro: non sai quando il ladro verrà, egli ti sorprende quando non l'aspetti. Così sarà il giorno del Signore, ci coglierà di sorpresa. I credenti, però, hanno ricevuto delle istruzioni: di vigilare in ogni tempo, di non cedere alle tentazioni, di non abbassare la guardia di fronte alle insidie del nemico, di non stancarsi di annunciare l'Evangelo, di mantenersi pronti. La Parola di Dio ci ammaestra su quanto accadrà, tempi difficili e di dolore, ma ci esorta a non venir meno nella fede, a perseverare nella preghiera, a conservarci irreprensibili. Non scoraggiamoci, ma rivolgiamoci fiduciosi al nostro Signore! Egli torna!
"E Dio gli disse: «Poiché tu hai domandato questo e non hai chiesto per te lunga vita... io faccio come tu hai detto; e ti dò un cuore saggio e intelligente...»." (I Re 3:11,12)
SAPER CHIEDERE
Se Gesù ti domandasse "Cosa vuoi che io ti conceda?", tu che cosa risponderesti? E' importante analizzare che cosa è più importante per noi. Salomone seppe chiedere la cosa giusta, e cioè un cuore saggio per discernere il bene dal male, affinché potesse governare giustamente il popolo di Dio. Ricordiamo che Salomone era molto giovane quando cominciò a regnare, e alla domanda del Signore avrebbe potuto chiedere mille altre cose, considerando appunto la sua giovane età. Ma non fu così, pensò prima di tutto ad essere un re saggio, giusto, e la richiesta piacque a Dio. Il Signore lo esaudì, ma oltre alla sua umile richiesta gli aggiunse ricchezza, gloria e fama, tanta, per cui ancora oggi egli è ricordato. I beni che ricevette furono tanti e tali che dopo di Lui non ce ne fu un altro uguale. Sappiamo bene che tutta la ricchezza di questo mondo non può donarci la vera felicità se non siamo in comunione con Gesù. Il Signore ci concede ciò che ci serve, per i nostri bisogni materiali, ma essi non devono occupare la parte più importante del nostro cuore. Nel chiedere un cuore saggio e puro per affrontare ogni circostanza consiste la vera felicità!
Altro...
"Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite." (1 Pietro 3:7)
PREGHIERE IMPEDITE
E' necessario che ci sia amore in una coppia, quando questo viene a mancare viene meno il senso proprio dello stare insieme. L'amore, però, è un sentimento che va coltivato ogni giorno e che incorpora in sé tantissimi altri sentimenti: tolleranza, rispetto, amicizia, complicità, autocontrollo. Il rapporto coniugale è, spesso, associato al rapporto tra Dio e la Sua chiesa. Nel versetto di oggi troviamo un'esortazione rivolta ai mariti a comportarsi bene nei confronti delle proprie mogli, affinché le loro preghiere non trovino nessun impedimento davanti al Signore. Naturalmente vale anche il contrario e, più in generale, vale per tutti. In quanto credenti e membri della chiesa di Dio dobbiamo impegnarci, affinché l'amore operi in noi e in mezzo a noi. Amare, si sa, non è spesso semplice e proprio per questo trascurare di esercitare un sentimento così onorevole, potrebbe determinare impedimenti alle nostre preghiere. In altre parole, le nostre preghiere potrebbero risultare assolutamente vane, frasi senza nessuna efficacia agli orecchi di Dio. Impegniamoci nell'amare con tutto il cuore, senza falsità e se non ci riusciamo, chiediamo la forza a Dio, il quale interverrà nella nostra debolezza.
"Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo,un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua." (Salmi 39:3)
UN CUORE ARDENTE (II)
Come si può contenere il fuoco di Dio? Come si può restare insensibili alla forza dello Spirito Santo? Geremia, anche nelle prove, glorificò Dio, sospinto da questa forza potente che era dentro di lui. Un fuoco gli ardeva dentro, e continuò a spingerlo nel parlare di Dio agli altri. Vuoi sentire anche tu lo stesso fuoco? Vuoi vivere una vita spirituale guidata dallo Spirito Santo? Vuoi che arda il tuo cuore alla presenza di Dio? I discepoli sulla via di Emmaus non riconobbero Gesù; la loro amarezza impedì loro di riconoscerLo, ma poi dissero: "Non arde.va il nostro cuore, mentre Egli ci parlava??" (Luca 24:32). Non per.mettere all'amarezza di spegnere la tua vita spirituale! Non permettere che la freddezza impedisca di sentire il fuoco di Dio dentro il tuo cuore! Vivi un rapporto sincero e speciale con Dio nella comunione dello Spirito Santo, affinché tu possa avere un cuore ardente d'amore per Lui.
"Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua." (Salmi 39:3)
UN CUORE ARDENTE (I)
Meditando su questo verso, mi sono chiesto cosa significhi un cuore ardente! Davide fece quest'esperienza: egli amava Dio al di sopra d'ogni cosa. Era divenuto così sensibile all'opera dello Spirito da percepir.ne anche i più sottili richiami, e quando non li avvertiva soffriva: "O Dio crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo.
Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volente.roso". Egli aveva un modo particolare di vivere il suo rapporto con Dio, supportato dalla guida dello Spirito Santo, una vita che mostrava una simbiosi unica fra lui e Dio. Ecco perché ardeva il suo cuore! Quando meditava o pregava, sentiva il fuoco dello Spirito dentro di lui. Egli par.lava quando lo Spirito Santo glielo comandava: "Mi sgorgano dal cuore parole soavi; io canto il mio poema al re. La mia lingua sarà come la penna di un veloce scrittore" (Salmo 45:1). Geremia sentì lo stesso fuoco dentro il suo cuore: "Allora ho detto:<
"L'ubbidienza val più che il sacrificio." (1 Samuele 15:22)
UBBIDIENZA E RISPETTO
Due giovani marinai, che da poco avevano iniziato il servizio milita.re, approfittarono di una breve licenza per far visita ad un loro amico e la sua famiglia. Uno di loro suonava la tromba e iniziò a duettare con l'amico che li ospitava, che suonava il piano. Era domenica e il capo famiglia uscì per andare in chiesa e disse con un tono forte: "Giovani, io vi saluto!". Di colpo il giovane trombettista si voltò portando la mano alla fronte e mettendosi sull'at.tenti. Il marinaio rimase imbarazzato per questo gesto e l'uomo per sdrammatizzare disse: "Non sono mica il tuo comandante!" e scoppiarono a ridere. Il militare, allora, grattandosi la nuca e ancora imbarazzato esclamò: "Siamo così abituati alla disciplina militare che mi è venuto spontaneo!". Signore facci attenti, ubbidienti e pieni di rispetto per Colui che ne è degno: Gesù Cristo, l'unico vero conduttore!