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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Nessuno vide giammai Iddio; se ci amiamo gli uni gli altri, Iddio dimora in noi, e l'amor di Lui diventa perfetto in noi." (1 Giovanni 4:12)

CONOSCERE L'AMORE PERFETTO

La storia ci ha insegnato che Cristoforo Colombo scoprì l'America, ma conosceva egli la sua estensione, i suoi grandi laghi, i fiumi e le foreste? No, anzi morì senza conoscere molto delle caratteristi.che di quella terra da lui scoperta. Ebbene, moltissimi credono in Dio "Poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue" (Romani 1:19-20); però dell'amore di Dio hanno scoperto solo qualcosa, ma vi sono altezze, lunghezze e profondità che non conoscono ancora (Efesini 3:18). Quell'amore è un grande oceano! Ed è necessario immergersi dentro. Molti credono di conoscere l'amore di Dio, ma non l'hanno mai compreso realmente. Si racconta di un servo del Signore che, portato in prigione per la sua fede e condannato alla fucilazione, pochi minuti prima di essere ucciso vide nella sua cella una finestra a forma di croce. Sulla parte superiore della croce egli scrisse "Altezza", alla sua base "Profondità", e agli estremi di ciascun braccio "Lunghezza". Egli aveva sperimentato in quel verso il grande amore di Gesù morente sulla croce. Scopriamo insieme questo grande Amore!

 

"Se ti scoraggi nel giorno dell'avversità, la tua forza è poca." (Proverbi 24:10)

ESSERE FORTI

Siamo tutti molto felici quando diveniamo i protagonisti di avvenimenti lieti, quando i problemi sono irrilevanti, e i beni non mancano; ma quale tristezza e angoscia quando tutto cambia. Gli stati d'ani.mo dell'uomo sono giustamente legati agli avvenimenti di cui egli è partecipe: non si può mostrare gioia di fronte al dolore; ma ricorda: Dio si prende cura di noi. Egli non ci lascia e non ci abbandona. Anche Gesù ebbe dispiaceri e sofferenze, ma contro essi usò l'unica arma vincente: la preghiera. Pregò quando vide avvicinarsi il giorno del Suo grande sacrificio, quando i Suoi amici lo avevano lasciato solo nel dolore. La preghiera dovrebbe essere un'amica di viaggio inseparabile. Essa non ingombra, ma è di grande utilità. La forza che può infondere una preghiera sincera, fatta con un cuore contrito e rivolta a Colui che è in grado di operare qualsiasi cosa, non ha paragoni. Riscalda il cuore dal gelo della delusione e del dolore, rinvigorisce lo spirito e il corpo e soprattutto dona tanta pace. Questa è l'unica forza sulla quale possiamo sempre contare e che non verrà mai meno. Affidati a Dio e non ti scoraggiare nel giorno dell'avversità. Gesù ti è vicino!

 

"...Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente." (Matteo 28:20)

OGNI GIORNO CON NOI

Questa bellissima promessa che leggiamo nel versetto di oggi, deve essere di grande incoraggiamento per i nostri cuori. Abbiamo la certezza, perché Gesù stesso l'ha detto, che Egli sarà con noi ogni giorno della nostra vita. Che consolazione saper di contare sul Re dei Re! Forse non ci hai mai riflettuto, ma gli stessi quotidiani ci parlano di Gesù ogni giorno. Ti chiederai: "E come?". E' semplice, attraverso la data! Ogni mattina sui diversi quotidiani puoi leggere giorno, mese e anno di riferimento; in pratica puoi leggere dell' "uomo" che ha cambiato la storia! La Sua venuta è stata così importante da cambiare il conteggio degli anni, dei secoli e dei millenni. Il punto di riferimento della nostra epoca è associato alla vita di Gesù! Tutto ciò che è accaduto prima ha una rilevanza minore. Questo non ti fa riflettere? Gesù, in tutta la Sua vita, è stato considerato uno dei tanti, destinato a non far parlare più di sé dopo la Sua morte, e, invece, ancor oggi si parla di Lui! Tutto, perfi.no un elemento così semplice come la data odierna ci ricorda che Gesù è con noi! Egli non ci ha lasciati soli. DiamoGli lode e onore, perché non ha cambiato solo il corso della storia, ma vuol cambia.re la tua vita, se lo vuoi.

 

"Difatti tutti hanno peccato e sono privi della gloria diDio". (Romani 3:23) "Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono diDio è la vita eterna in Cristo Gesù". (Romani 6:23)

PECCATORI

Dopo la mia conversione iniziai a parlare ai miei familiari di Gesù, specialmente a mia madre, ma lei non ne voleva proprio sentire. Anche se andava a messa solo a Pasqua e a Natale era troppo legata alla chiesa cattolica, non poteva tradirla per un'altra religione. Io le spiegavo che era il suo rapporto con Dio che doveva cambiare e non una religione per un'altra. Ma lei diceva che non era una peccatrice, perché non rubava, non uccideva e nemmeno bestemmiava. Un giorno, che non potrò dimenticare, le dissi che davanti a Dio poteva rappresentarsi come una prostituta, perché si rivolgeva ad altri dei, la offesi profondamente, ma era la verità. Dopo alcuni anni ella si rese conto che davanti a Dio siamo tutti peccatori e così accettò Gesù nella sua vita. Ora è passata dalla morte alla vita eterna. Non solo io e mia madre, ma tutti siamo peccatori ed abbiamo bisogno del perdono di Dio per essere salvati. Anche se non abbiamo commesso nessun reato grave, davanti a Dio siamo colpevoli, ma Lui stesso ha provveduto mandando Gesù a morire sulla croce per i peccati di coloro che credono.

 

"La mia Parola non è essa come il fuoco? dice l'Eterno". (Geremia 23:29)

LA CONCA

Tanti anni fa per scaldarsi, la gente usava accendere un falò davanti casa, dentro un secchio di lamiera, o per i più ricchi dentro un braciere di rame. Questo rudimentale riscaldamento era chiamato "conca". Ci si riscaldava tutti intorno, ma l'inconveniente era il fumo che faceva lacrimare gli occhi. Chi riusciva a resistere, però, veniva ampiamente ripagato, perché una volta che la fiamma si estingueva rimaneva la brace viva. A questo punto il recipiente veniva portato in casa ed usato sia per abbrustolire il pane, sia come fonte di calore. Gesù può essere considerato il braciere e la Sua parola il fuoco. Avvicinandoci a Lui sentiremo il calore dello Spirito Santo. Rinunciare a ciò che Dio non gradisce può provocare lacrime, ma non bisogna temere, non bisogna allontanarsi per non perdere il contatto con il suo amore, con il suo calore. Gesù dice: "Venite a me e io vi darò riposo" (Matteo 11:28-30).

 

"Stefano di fronte alla morte, vide i cieli aperti e Gesù,pronto ad accoglierlo per l'eternità". (Atti 7:54-56)

LA VERA VISIONE

Un terremoto riesce a demolire case e chiese, ma difficilmente riesce ad abolire tradizioni e abitudini sbagliate. Il terremoto, come anche altre esperienze negative (il ladro che ruba, un amico che scompare prematuramente, un improvviso incidente, una malattia) hanno il potere di indurci a riflettere sulla nostra fragilità. Riflettiamo che le cose possono cambiare da un momento all'altro, che la vita non ha senso se termina qui sulla terra. Allora apriamo gli occhi e guardiamo verso la croce di Cristo, unica speranza di salvezza, di amore, di gioia, di pace. Ci rendiamo conto della nostra misera vita spirituale e del glorioso futuro della vita eterna. La fede è in grado di fare grandi cose e anche davanti alla morte essa può donarci la tranquillità e la certezza che Gesù è lì, pronto ad accoglierci fra le Sue braccia. Nutriamo la nostra fede in modo sano. Non coltiviamo una fede fatta di apparenze e di finte certezze, ma convinciamoci che Gesù è il nostro tutto! Stefano aveva messo Dio al primo posto nella sua vita, tanto da morire pur di non rinnegare la sua fede. Abbi fede e Dio farà grandi cose per te!

 

"... Non temere , o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima". (Genesi 15:1)

LA RICOMPENSA

Quando Dio rivolse queste parole ad Abramo, egli era già avanti negli anni, non aveva ancora figli, non aveva una stabile dimora perché era stato chiamato da Dio stesso a lasciare il suo paese e ad andare altrove e non comprendeva quale poteva essere la sua grande ricompensa. Iddio, però, vede al di là di quello che noi vediamo, i Suoi occhi guardano più lontano dei nostri. Per prima cosa Dio esorta Abramo a non temere, Egli stesso sarà il suo scudo e la Sua protezione, non si potrebbe immaginare difesa migliore contro tutti e tutto. In secondo luogo gli assicura una grandissima ricompensa. La ricompensa è qualcosa che rende felici, che gratifica, e Abramo ne era il beneficiario. La sua devozione verso Dio, il coraggio di abbandonare le sue certezze, seguire il Suo Dio verso qualcosa d'ignoto e la fede furono motivo di ricompensa. Lo stesso può accadere a noi. Dio ci vuole innanzitutto liberi da timori, Egli ha promesso che non ci abbandonerà?crediamolo! Se anche noi come Abramo, ci mostriamo fedeli al nostro Dio, Egli ci darà grandissima ricompensa. Cosa aspettiamo ancora? Crediamo in Gesù senza timori!

 

"Il Signore è superiore a tutte le nazioni e la sua gloria è al di sopra dei cieli." (Salmo 113:4)

L'ALTISSIMO

Il gruppo di salmi che vanno dal 113 al 118 costituivano l'inno (Hellel) che gli Ebrei cantavano nelle feste di Pasqua (cfr. Matteo 26:30). Qui viene celebrato Dio al di sopra di tutti e come molti passi della Bibbia ci ricordano, uno dei nomi di Dio è l'Altissimo. Nessuna nazione della terra può pensare di innalzarsi fino a Dio. Una qualsiasi causa improvvisa quale un'inondazione, un meteorite o altro potrebbe spazzarla via in un attimo. La Bibbia ci parla di ciò; di catastrofi naturali in grado di devastare intere nazioni e le paure che si risvegliano negli uomini ogni qualvolta siamo di fronte a questi pericoli non sono infondate. "Chi è simile al Signore, al nostro Dio, che siede sul trono in alto, e si abbassa a guardare nei cieli e sulla terra?" (Salmo 113:6). Un Dio così grande è capace di occuparsi del misero nella polvere....( leggi i versetti 7 e 8) e la cosa più bella è che questo Dio trascendente e infinitamente potente non manca di interessarsi alle miserie degli uomini. Dio si occupa di ogni singolo uomo, per soccorrerlo e risollevarlo. Egli è potente da esaudire ogni desiderio, anche quelli più intimi e donare la felicità!

 

"Perché ti abbatti anima mia? Perché ti commuovi in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; Egli è lamia salvezza e il mio Dio." (Salmi 43:5)

SPERA IN DIO

Quante volte il nostro animo si è abbattuto? Quante volte il nostro morale era a terra, che niente e nessuno potevano risollevarlo? Tante. Ci sono dei momenti in cui lo scoraggiamento imperversa e il malessere sale impietoso, in cui tutto è buio, e i raggi del sole sembrano non penetrare in nessun modo. Eppure, in quei momenti, c'è Qualcuno che veglia su di te, che ti osserva, che scruta il tuo animo e ti comprende. Conosce i sentimenti del tuo cuore e interpreta alla perfezione i tuoi pensieri e per questo ti invita a rivolgerti a Lui. Devi sempre sapere che in qualsiasi momento Dio è pronto ad accoglierti e farti Suo. La tua fonte di salvezza deve essere solo il Signore. L'unico aiuto, nei momenti più tristi della tua vita, può derivare soltanto da Dio. Egli è la tua salvezza, la tua speranza! Non confidarti negli uomini, ma spera solo nel tuo Dio. I momenti di tempesta passeranno, il sole tornerà a splendere più forte di prima, il Signore sarà con te, pronto a sostener.ti e godere con te della gioia ritrovata. Loda il Signore, celebra il suo Santo nome e spera soltanto in Lui!

 

"E quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio." (Giovanni 14:13)

SAPERE A CHI CHIEDERE

Quando preghi e fai delle richieste che possono essere ascoltate soltanto dall'Alto, a chi ti rivolgi? Sei sicuro di sapere bene a chi rivolgerti? Nell'Evangelo di Giovanni, Gesù dice più volte, e in diversi capitoli che richieste fatte in preghiera andrebbero conclu.se nel nome di Gesù. E questo per una ragione che il Maestro stesso spiega. Egli, attraverso il Suo sacrificio, riconcilia l'uomo con Dio, affinché avessimo pace con Lui. Egli ha dato la Sua vita affinché il mio e il tuo peccato fossero espiati. Nessun altro ha fatto questo per noi. Ecco perché qualsiasi nostra richiesta deve essere fatta nel nome di Gesù. Nel Suo nome abbiamo vita eterna, nel Suo nome possiamo ottenere salvezza, guarigione, conforto, amore. E' il nome più potente al mondo! Nel Suo nome si sono combattute guerre "sante", sono avvenute persecuzioni, torture, omicidi. Il nome del Signore è stato strumentalizzato dagli uomini a loro piacimento, ma oggi Gesù stesso ci invita ad usarlo per l'uni.co scopo per il quale è stato dato affinché le nostre preghiere siano esaudite!

 

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