E io molto volentieri spenderò e sacrificherò me stesso per voi... (2° Corinzi 12:15)
VIVI PER GLI ALTRI
Oggigiorno vi è intorno a noi tanto egoismo, sicuramente più di quanto vi fosse nel passato. Ognuno pensa solo a stesso, ai propri interessi e ai propri bisogni. Pochi sono coloro che hanno "l'animo anche alle cose degli altri", così come insegna la Bibbia. Il verso di oggi evidenzia quello che era il sentimento dell'apostolo Paolo, il quale, per amore di Cristo e quale segno di gratitudine al Signore, decise di vivere una vita che fosse di benedizione e sostegno anche per gli altri. Vivere in tal modo certamente non è facile, ma verrà naturale quando ogni l'uomo fa di Cristo il proprio Salvatore, e desidera assomigliare a Lui. Gesù infatti, per amor nostro, rinunciò a se stesso e decise di farsi carico del nostro peccato, espiandolo sulla croce. Chiediamo oggi al Signore di cambiare la nostra vita e mettere in noi il desiderio di essere utili per il bene degli altri. È scritto nella Bibbia; "... non vi sarò di peso, poiché io non cerco i vostri beni, ma voi ... E io molto volentieri spenderò e sacrificherò me stesso per voi ...". Permettiamo a Gesù di modellarci secondo il suo volere, allora, non solo saremo utili al nostro prossimo, ma graditi a Dio.
...Colui che dimora in me ... porta molto frutto... (Giovanni 15:5)
FRUTTO PERMANENTE
Gesù disse: "...sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga..." (v. 16). Gesù ha scelto di salvare l'uomo morendo al posto suo sulla croce, chiunque Lo accetta come personale Salvatore, riceve una nuova vita, non fisica, ma spirituale; i suoi sentimenti sono nuovi perché rigenerati dalla grazia di Cristo, pertanto chi ha fatto questa esperienza di fede, desidera servire ed amare il Signore, non solo a parole, ma portando frutti concreti. Per far si che ciò sia possibile occorre dimorare in Cristo, vivere in una continua comunione con Lui e con la Sua Parola: La Bibbia. Il frutto di cui parla la Scrittura si riferisce a quell'opera che l'uomo che ha conosciuto veramente Dio, compie per la gloria del Signore e per il bene del prossimo. Non sono opere per meritare il favore di Dio, in quanto siamo salvati per grazia, ma opere fatte perché figli Suoi. Attraverso la nostra strumentalità, Il Signore opera ed agisce in noi, intorno a noi e attraverso noi. Lasciamo che Dio e le Sue Parole dimorino in noi e noi in Lui; allora sarà naturale il frutto.
Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco... (Isaia 50:4)
STAI ATTENTO ALLE TUE PAROLE
Dio ha dato a ciascuno una lingua. È stata data a tutti: giovani e anziani, ricchi e poveri, saggi e stolti. La lingua è uno strumento che possiamo utilizzare tanto per incoraggiare quanto per scoraggiare. Troppo spesso, però, ne usufruiamo più per distruggere che per edificare, specie con i nostri cari, con cui siamo veramente critici. I giudizi dati con lo spirito sbagliato possono mettere a repentaglio l'autostima di una persona e trasformarla, a sua volta, in uno spirito critico. Con le parole possiamo umiliare chi ci sta di fronte anche semplicemente parlando del continuo, senza dare all'altro la possibilità di esprimersi o di controbattere. Così facendo, diamo l'impressione che quanto loro vorrebbero esprimere, non sia importante quanto la nostra profonda "saggezza". Dobbiamo, ogni giorno, chiedere al Signore di guidarci e indicarci ciò che sia saggio dire. Egli certamente lo farà: "Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco. Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, Il Signore, Dio, mi ha aperto l'orecchio e io non sono stato ribelle".
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura... (2° Corinzi 5:17)
DONA TUTTA LA TUA VITA A CRISTO
Nel mondo vi sono tanti problemi; ingiustizie, violenze, guerre, carestie e quant'altro di brutto che affligge gli esseri umani. Vorremmo cambiare il mondo, ma non è possibile. Certamente non possiamo fare una cosa simile, ma Cristo può cambiare te e quando questo avviene, il mondo comincia ad avere un senso. La Bibbia afferma: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove". Non dare a Gesù il tuo cuore solamente, daGli tutta la tua vita! Sì, è vero, il ladro sulla croce trovò la redenzione negli ultimi istanti della sua esistenza, perciò non ci sono limiti d'età quando si tratta della salvezza. Uno scrittore evangelico disse: "Immagina che l'apostolo Paolo si fosse convertito a settant'anni piuttosto che a venticinque, non ci sarebbe stato, nella storia, il Paolo che conosciamo. È vero che si può donare il proprio cuore a Cristo a qualunque età, ma è altresì vero che è bello appartenere a Lui quanto prima nella nostra vita, per vivere il più possibile su questa terra godendo il favore e la benedizione di Dio.
...spanderò ... la mia benedizione sui tuoi rampolli. (Isaia 44:3)
COME PREGARE PER I TUOI FIGLI
Dio promette benedizioni per tutti coloro che vanno a Lui e di riversare tale bene anche sui nostri figli. Quando preghi, proclama dunque le benedizioni che Dio ha promesso ai nostri figli. Queste preghiere hanno effetto? Certamente sì! Dio afferma: "io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto" (Geremia 1:12). Noi serviamo un Dio veritiero che mantiene tutto ciò che promette! "così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata" (Isaia 55:11), perciò prega per i tuoi figli ogni giorno e resta saldo sulla verità di queste promesse: "spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli" (Isaia 44:3). "Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Potente sulla terra sarà la sua discendenza; la stirpe degli uomini retti sarà benedetta" (Salmi 112:1-2). «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia» (Atti 16:31). Queste sono solo alcune delle promesse di Dio, afferriamole per fede credendo che per i soli meriti di Cristo possiamo realizzarle.
Ma non faccio nessun conto della mia vita...pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù... (Atti 20:24)
AVERE UNO SCOPO
La maggior parte delle persone lavora sodo e pur svolgendo una mansione appagante, deve, comunque, rispondere a delle mansioni non sempre piacevoli. I loro sforzi tendono a guardare oltre la convenienza. Probabilmente sarebbe più corretto dire che nel fare una cosa in cui si crede, qualunque sforzo si possa compiere recherà, comunque, profonde soddisfazioni. Alcune persone soffrono di "mania di destinazione" e sono pienamente convinte che il raggiungimento di determinati traguardi nella vita, recherà loro gioia. La realtà, purtroppo, dimostra che, spesso, nel raggiungere la destinazione agognata, si scopre, amaramente, che non era quella che ci aspettavamo. Nel concentrare tutta l'attenzione sul traguardo, è possibile lasciarsi sfuggire le preziose esperienze che avvengono durante il percorso, perdendo, così, le gioie di oggi. Non basta sopravvivere: bisogna avere un motivo per vivere, e proprio qui subentra Cristo. Egli ti darà una nuova vita, uno scopo e la potenza per adempierlo. D. L. Moody, una volta, disse: "Da' la tua vita a Dio; con essa Egli può fare molto di più che tu stesso".
Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. (Proverbi 3:5)
QUANDO NON RIESCI A CAPIRE, CONFIDA NEL SIGNORE
Che cosa fare quando, in questi "sentieri", dovessimo affrontare dolore, pressione e problemi? Questo è ciò che accadde ad esempio a Giovanni Battista. Egli non meritava di essere imprigionato; così, turbato, mandò un messaggio al Maestro con questa richiesta: "Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?" Potremmo parafrasare questa domanda in questi termini: "Signore, se sono nella Tua volontà, perché mi trovo in questa situazione difficile?". Quante volte anche noi non comprendiamo l'agire di Dio? Ci chiediamo: "Signore, perché mi accade tutto questo, è ingiusto! Gesù avrebbe potuto salvare Giovanni, ma non lo fece, anzi, gli mandò a dire: "Non preoccuparti, tutto sta andando secondo i piani e il mio regno si sta edificando. Probabilmente questa non era la risposta che Giovanni sperava di ricevere. Egli stava cercando la soluzione a un problema temporaneo mentre Gesù era impegnato e stabilire un regno eterno. Quando ti sembrerà di non ricevere risposta, non pensare che a Lui non importi: Egli ha davanti a Sé il quadro completo e sta operando in un modo tale che può esserti incomprensibile, pertanto, abbi fede in Lui!
Rallegratevi con quelli che sono allegri... (Romani 12:15)
SII FELICE PER GLI ALTRI
Solo quando facciamo morire il nostro ego, possiamo, veramente, gioire del successo altrui come "fosse il nostro". Spesso, il genere umano, a motivo del peccato, dell'orgoglio, dell'egoismo, è più portato ad invidiare chi possiede beni o chi ha successo nella vita. Curare l'invidia non è facile, ma quando invochiamo Dio, Egli condividerà con noi cose che neanche immaginiamo. Invece di domandare sempre e soltanto a Dio l'aiuto per cose materiali, pur di raggiungere chissà quali traguardi e di ergerci al di sopra degli altri; chiediamogli che cosa stia cercando di insegnarci e quali qualità stia cercando in ciascuno di noi. Dio vuole e può esaudire le nostre preghiere come meglio crede, per farci assomigliare sempre di più al Figlio Suo. L'apostolo Paolo scrive: "Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono". Per somigliare a Cristo, dobbiamo essere in grado di fare entrambi le cose! Significa avere lo stesso sentimento che è stato in Gesù; questo è possibile solo quando gli permettiamo di lavare ogni nostro peccato e riempire la nostra vita della Sua grazia.
Per tutto c'è il suo tempo, ... un tempo per piangere e un tempo per ridere... (Ecclesiaste 3:1,4)
IL SEGRETO DELLA SODDISFAZIONE
Il versetto di oggi evidenzia una realtà nota a tutti, e cioè che la vita è imprevedibile e le circostanze che possano capitare a ciascuno sono le più svariate. Vi sono certamente periodi di gioia e di benessere, ma ve ne sono altri più duri, dove prove, difficoltà, malattie; si presentano inaspettate nella vita di ciascuno. Il punto è dunque come affrontare i momenti difficili. Diversi si ritengono "ottimisti" e cercano di pensare positivo in ogni circostanza, altri sono invece più pessimisti, non riescono a trarre nulla di buono da ciò che gli capita. Ma in entrambi i casi, la realtà delle cose resta invariata. Dio, attraverso la Sua Parola, ci da una potente soluzione a tutto ciò: occorre fare di Gesù il proprio personale Salvatore, Egli diventerà l'Amico fedele presente in noi e nella nostra vita, saremo allora in grado di affrontare e superare ogni situazione, anche le più avverse. Allora gioirai nel Signore e ti rallegrerai quando sarà il tempo "del ridere", ma sarai altrettanto grato a Dio e forte in Lui, quando scoprirai il modo meraviglioso, potente e amorevole con il quale Egli ti sosterrà nel "tempo del pianto".
...domandate quello che volete e vi sarà fatto. (Giovanni 15:7)
LA PREGHIERA (6)
Si racconta del volo ValuJet 592 il quale precipitò nel 1996 nelle Everglades in Florida dove 110 passeggeri persero la vita. Vi fu una lunga ed estenuante ricerca del relitto, ma senza successo. I ricercatori erano ormai stremati, quando uno di essi si rese conto di non aver pregato per una cosa molto importante: che Dio li aiutasse a trovare quella scatola nera. Chiese, così, a Dio di guidarlo; ricominciò la ricerca e quando infilò il suo bastone nell'acqua, colpì qualcosa di metallico. Estrasse l'oggetto dal fango: era ciò che stavano freneticamente cercando. Questa vicenda ci insegna quanto è importante rivolgersi sempre a Dio, e di farlo subito, ogni giorno; senza aspettare di trovarci in situazioni estreme. Coltiviamo una sana e genuina comunione con Cristo per mezzo della Sua Parola, doniamoci ogni giorno al Signore, cerchiamo di piacergli ubbidendo alla Sua volontà, questo ci permetterà di avere un rapporto intimo e personale con Lui; allora potrà subentrare una difficoltà o un bisogno, ma in quel momento ricorreremo subito a Lui, domanderemo ciò di cui abbiamo bisogno e Dio interverrà.
Altro...
...perché non sappiamo pregare come si conviene... (Romani 8:26)
LA PREGHIERA (5)
La Bibbia dice che noi non sappiamo pregare, non riusciamo cioè con le nostre capacità a raggiungere il trono di Dio, ancor meno possediamo meriti tali da farci meritare di accostarci a Lui; ma pur tuttavia Dio, però, sente il nostro grido; conosce il nostro nome e la nostra situazione e ha già provveduto a inviare il Suo aiuto. Egli è già all'opera. Infatti è scritto: "Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio. Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno" (v. 26-28). Se dunque non sappiamo pregare, come possiamo rivolgerci a Dio per ricevere il suo aiuto? Dobbiamo farlo con fede, con piena certezza, non guardando a noi stessi, ma credendo che per i meriti di Cristo abbiamo libertà di accedere alla Sua presenza e trovare l'aiuto al momento opportuno.
Egli m'invocherà, e io gli risponderò... (Salmo 91:15)
LA PREGHIERA (4)
Se qualcuno ci inviasse una gran quantità di richieste d'aiuto, ne saremmo sopraffatti non riuscendo a gestire ogni richiesta, questo perché siamo infinitamente limitati. Ma tutto ciò non può accadere al Signore e il verso di oggi ne è la conferma. Il suo orecchio è sempre attento alle nostre preghiere e ha un'illimitata capacità d'aiuto. Per la Sua disponibilità, non potrebbe mai dire: "A causa di un elevato numero di chiamate, l'utente non è al momento raggiungibile. Si prega di lasciare un messaggio o di riprovare più tardi!". Assolutamente no! La Bibbia enuncia: "Egli m'invocherà, e io risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò e lo glorificherò" (Salmi 91:15). "... ai giusti è concesso quello che desiderano" (Proverbi 10:24). "... la preghiera degli uomini retti gli è gradita" (Proverbi 15:8). "Invocami, e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci" (Geremia 33:3). "Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto" (Giovanni 15:7). Quest'oggi invoca Il Signore, ed Egli ti risponderà.
Non cessate mai di pregare. (1° Tessalonicesi 5:17)
LA PREGHIERA (3)
È scritto nella Bibbia che un esercito nemico era sopraggiunto con il chiaro intento di sterminare Israele: "Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere, domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano» ... Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle"; quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva, ma quando le braccia si stancavano e, di conseguenza, si abbassavano, il vantaggio passava all'esercito avversario. Nuovamente Mosè rialzava le mani presentando la situazione a Dio e l'esercito di Giosuè ricominciava a vincere. A tal punto, Mosè comprese che doveva, assolutamente, mantenere le braccia rivolte al cielo per permettere a Dio di operare in modo miracoloso. In questo racconto v'è una lezione molto importante da assimilare: se desideriamo che Dio abbia un posto preminente nella nostra vita, la Sua potenza nella nostra casa, e ovunque vi sia una necessità; dobbiamo del continuo rimanere accanto a Lui. È indiscutibile, per sperimentare la Sua Potenza nella quotidianità, dobbiamo pregare assiduamente e leggere la Bibbia ogni giorno, con fede, e Dio agirà in nostro favore.
...il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano! (Matteo 7:11)
LA PREGHIERA (2)
Nell'amare i nostri figli desideriamo dimostrare loro la nostra generosità ed è lo stesso sentimento che anche Dio prova per noi: "Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano". Alcuni hanno difficoltà nell'accettare i doni che Dio ha predisposto. Spesso il pensiero di non essere degni o meritevoli ci tiene lontani dal chiedere al Signore il suo perdono, il suo aiuto, la sua guida. In qualità di genitori amiamo i nostri figli, e per questo daremo loro il necessario a prescindere dai loro meriti, quanto più il Signore "darà cose buone a quelli che gliele domandano". Prendi in considerazione i sentimenti più profondi che un genitore possa provare, moltiplicali all'ennesima potenza, e, forse, solo allora, potrai comprendere ciò che Dio prova per te. Nessuna voce Gli suona più dolce della tua e nulla al mondo Lo distrarrebbe dalle tue richieste. Vai a Lui in preghiera! Afferra per fede il dono della salvezza, chiedi perdono per ogni peccato e realizzerai la bontà di Dio nella tua vita.