Poiché allora io muterò in labbra pure le labbra dei popoli, affinché tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di pari consentimento (Sofonia 3:9)
INVOCARE DIO
Il cattivo uso delle parole può recare molti danni ad un individuo. A volte dalle nostre labbra fuoriescono frasi che feriscono, suscitano liti o creano tensioni. La medesima bocca che si era riproposta di non mentire o non imprecare né spettegolare continua a mutare le relazioni in conflitti. L’ordine qui esposto dal profeta è chiaro: prima la trasformazione delle labbra, poi il servizio della lode. La Bibbia, infatti, insegna che la bocca parla dall’abbondanza del cuore. Le labbra di un uomo possono essere trasformate soltanto dopo che il suo cuore è stato rigenerato dallo Spirito Santo. Egli può rendere persone dal linguaggio volgare e blasfemo, degli adoratori che glorificano Dio in spirito e verità. Il Signore può purificare labbra che esprimono il sarcasmo più pungente e malevolo in strumenti efficaci per edificare la fede altrui ed incoraggiare chi è nell’angoscia e nel peccato. Vuoi essere un credente di labbra pure, desideri che le tue parole siano strumenti per annunciare l’amore di Dio e il perdono di Cristo? Invoca, con fede, il Nome del Signore e lascia che Dio crei in te un cuore puro: avrai allora delle labbra trasformate.
Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso» (Romani 10:11)
FIDATI DEL SIGNORE
La fiducia di tanti viene meno ai nostri giorni. Non si sa a chi potere confidare i segreti del proprio cuore. Purtroppo, il disincanto di una società tradita e smaliziata, non risparmia la sfiducia verso Dio. Molti, pur ossequiando varie tradizioni e credenze religiose, neanche sanno se Dio esiste. Sei fra queste anime deluse e confuse? Vorresti, nell’intimo tuo, poter aprire tutto il cuore a Dio, ma hai paura di restare vittima di illusioni emotive, di fanatismi e speculazioni umane? C’è una buona notizia per te: se sei sfiduciato e confuso, l’Evangelo ti offre speranza. Esso può creare in te certezza al posto del dubbio, vuole farti capire che Gesù è morto per i tuoi peccati, per donarti vita eterna. Non tentare Dio con maliziosi dubbi o illecite brame, ma mettiLo alla prova con una fede semplice e gusterai la Sua bontà! “Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa”. Invoca sinceramente Dio per entrare in una viva relazione con Lui. Inizia la tua ricerca di verità confessando tutto di te direttamente al Signore, chiediGli di aiutarti a credere in Lui nel modo che più Lo onora. Dio non ti deluderà!
E l'Eterno Iddio chiamò l'uomo e gli disse: 'Dove sei? (Genesi 3:9)
DIO TI STA CERCANDO
L’intensità della passione manifestata dal nostro meraviglioso Creatore per le anime perdute, è espressa subito dopo la caduta di Adamo ed Eva. Le conseguenze della loro disubbidienza si manifestarono immediatamente: provarono vergogna e si nascosero dalla presenza di Colui al Quale dovevano rendere conto. Nonostante ciò, notiamo l’azione di Dio nel prendere l’iniziativa in tale tragica situazione. Dio chiamò l’uomo, dicendo: “Dove sei?”. Dio sapeva esattamente dove Adamo si era nascosto. L’espressione, piuttosto, mette in rilievo il profondo dolore del nostro Dio, che non trova l’uomo al suo giusto posto, avendolo creato per vivere in comunione con Lui. Nella Sua domanda percepiamo l’accorato interesse del Signore, che non vuole lasciare l’uomo a sé stesso e al suo terribile destino. Il desiderio di Dio per le anime perdute e lontane da Lui non è svanito con il passare del tempo. Ancora oggi la Sua Parola cerca anche te: non nasconderti a Dio, ma apriGli tutto il tuo cuore, confessaGli i tuoi peccati, le tue paure e le tue necessità. Dovunque tu sia, il Suo amore ti raggiungerà.
Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo (Filippesi 4:11)
VIVERE CON GIOIA
Possiamo riassumere in due atteggiamenti le persone davanti alle circostanze avverse. Da un lato, chi vive sempre insoddisfatto e pieno d’amarezza. Dall'altro, uomini e donne la cui reazione è simile a quella dell’apostolo Paolo, che non usa il termine “contento”, ma “accontentato”. Ciò significa che la sua gioia ed il suo appagamento non si basano sulle mutevoli circostanze della vita, bensì sulla grazia di Dio presente nel suo cuore. La guarigione dall’insoddisfazione, quindi, non è nell’aver tutto quel che si desidera, ma nell’avere nella nostra vita il Signore e Salvatore Gesù Cristo, nel Quale abbiamo “… tutto pienamente …”. Così potremo “accontentarci” di quanto Dio concede, persuasi che Egli può ricolmarci in ogni nostro bisogno, ma saremo anche contenti quando Egli ci farà saggiare la privazione, sapendo che Lui mira sempre al nostro sommo bene. La chiave per imparare ad accontentarsi, risiede nella certezza di sapere che la nostra condizione in Cristo è preminente rispetto alle cose materiali. Il credente che fa sua questa profonda realtà di fede passerà dall’amara frustrazione alla gioiosa soddisfazione.
E l'Eterno disse a Noè: ‘Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia (Genesi 7:1)
ENTRA NELL'ARCA
Noè prese Dio sul serio, decise di non dubitare, ma di ubbidire a quanto Egli comandava. Per lunghi anni, quest’uomo si dedicò alla costruzione del mezzo di salvezza per lui e per la sua famiglia. L’arca richiese il suo tempo, le sue energie e risorse. Soprattutto, tale opera richiese una piena fiducia nella Parola di Dio, anche tra l’incomprensione degli altri. Noè non guardò ad altro, ma si concentrò su quello che sarebbe stato il risultato finale: “La salvezza della sua famiglia”. Egli aveva afferrato che fare la volontà di Dio non si sarebbe rivelato vitale soltanto per la sua persona, ma anche per il destino di quelli che maggiormente amava. Nella nostra famiglia, con le nostre decisioni, possiamo essere causa di benedizione o di maledizione, possiamo portare sollievo o preoccupazione, unire il focolare domestico oppure dividerlo. La vera vita della nostra famiglia dipende da quanto seriamente stimiamo “la Parola che Dio ci rivolge”. Noè ubbidì e fece la scelta migliore. Tu, in chi stai confidando, cosa stai facendo per la tua famiglia? “… Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua”.
Non ti vantare del domani, perché non sai quel che un giorno possa produrre (Proverbi 27:1)
OGGI CON DIO
Anche se oggi godiamo di un certo benessere, il domani può riservare spiacevoli mutamenti. La ricchezza, la fama, la salute, l’amicizia, ogni cosa che può farci sentire forti o fieri possono svanire, manifestando la fugacità della nostra esistenza. In questo mondo l’uomo si scopre privo di reali speranze, più che mai inquieto per il suo futuro eterno. Occorre rifondare con umiltà un vero rapporto con Dio, che ci ha tanto amato da sacrificare il Suo Figliuolo per darci vita eterna. Potersi gloriare di Cristo è l’irremovibile certezza su cui fondare la propria intera esistenza. Sapersi oggetto di tale amore divino è l’inconfutabile dato di fatto che ci fa ricchi pur possedendo poco o nulla di materiale, che ristora nelle più cocenti frustrazioni e delusioni. La presenza di Dio, mai ingombrante, è l’autorevole ed adeguata consolazione che ricolma il vuoto di ogni perdita e che ci accompagna ogni giorno.Rendi il tuo domani sicuro nel Signore; non vantarti di quanto produrranno le tue capacità, i tuoi progetti, ma fonda la tua sicurezza sulla conoscenza di Dio e sulla Sua provvida benignità.
Poiché l’Eterno è buono; la sua benignità dura in perpetuo, e la sua fedeltà per ogni età (Salmo 100:5)
LA FEDELTA' DI DIO
Il salmista, considerando Dio, gioisce e celebra la Sua assoluta ed imperitura affidabilità. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Siamo accolti da Dio nei Suoi cortili, senza il timore che caccerà via chi si accosta a Lui con umiltà e gratitudine. Dio è buono, non c’è cattiveria in Lui; siamo rassicurati che il Signore della nostra vita ci guiderà sempre nella direzione più giusta per noi, ci impedirà di fare passi sbagliati, e questo sarà sempre una manifestazione della Sua benevolenza. L’onestà e la lealtà sono virtù rare tra gli uomini, spesso imprevedibili e instabili. Considerando noi stessi dobbiamo ammettere le nostre incoerenze. C’è bisogno di fedeltà nella nostra società, nei posti di lavoro, nella famiglia, nella chiesa e, soprattutto, nel rapporto con Dio. Conoscere un Redentore fedele produce pace nel cuore e, al contempo, ispira il desiderio di essere come Lui. Mentre ci rallegriamo in questo giorno, celebrando Dio per quello che Egli è, apriamoci alla Sua benigna opera in noi, affinché possiamo assomigliarGli sempre più in tutta la nostra condotta.
Deposto ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge (Ebrei 12:1)
DEPONI IL TUO PESO
Le tue scelte ti hanno indotto nei problemi? Fa attenzione! Certe soluzioni “a buon mercato” potranno rivelarsi le più dispendiose. Non provare a sbarazzarti delle conseguenze del tuo peccato con mezzi contrari alla giustizia di Dio. Vai a Colui che riceve tutti gli oppressi dai pesi della vita e li rimanda alleggeriti dal Suo ristoro. Qualunque sia il tuo carico, chiedi a Dio di mostrartene la causa, getta il tuo peso ai Suoi piedi ed Egli ti darà la gioia della Sua salvezza. Assumiti le tue responsabilità, senza celare o scusare nulla e, in virtù della Sua espiazione, sarai giustificato dalle colpe ed alleggerito da ogni fardello. Non continuare a trascinarti carico di pesi, ma trova in Cristo la forza per correre “…con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesú, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:1, 2). Fermarsi appesantito o correre con perseveranza. A te la scelta, oggi.
Il Signore è vicino. Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie (Filippesi 4:6)
TROVA CONFORTO PREGANDO
Pregare nel nome di Gesù non significa buttare parole al vento, anzi prima che siano sulla bocca, esse raggiungono l’orecchio del Dio vivente, attento ai nostri sospiri. La stolta illusione dell’idolatria potrebbe anche far pensare che una statua o una reliquia possano mutare delle circostanze terrene. La sua grande vanità rimane, tuttavia, nell’incapacità di arrecare un profondo e duraturo sollievo all’anima. Il conforto che il credente ha nell’invocare il nome di Dio è invece sostanziale: non soltanto il Signore può cambiare le situazioni, ma è potente da acquietare la sua mente e santificare i sentimenti di chi Lo supplica nella consapevolezza della propria indegnità. Ecco la completa efficacia della preghiera cristiana: solleva il cuore di chi vive in questo mondo, ma innanzitutto eleva lo spirito di chi è diretto verso la gloria celeste, in preparazione dell’imminente venuta di Gesù per prendere la Sua Chiesa. Prega ogni giorno con fede, rivolgiti al Signore con tutto il cuore; troverai conforto e aiuto in ogni difficoltà, anche quella che stai vivendo oggi.
Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di' soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito (Matteo 8:8)
UNA GLORIOSA PROMESSA DI DIO
Si racconta che a Tchoungking in Cina, i cristiani subivano delle dure persecuzioni. La polizia era autorizzata a sequestrare e bruciare le Bibbie, e qualsiasi altro libro religioso. Un giorno furono bruciati moltissimi libri in una piazza, e i cristiani del luogo obbligati ad assistere a tali roghi. Uno di loro riuscì a togliere dal fuoco una sola pagina da una Bibbia che si trovava nel mucchio. Per molto tempo, la Chiesa di quella zona si trovò in possesso di quella sola pagina delle Scritture. La provvidenza di Dio permise che tra le parole contenute in quella pagina si trovasse la seguente promessa: “Io … edificherò la mia Chiesa e le porte dell’Ades non la potranno vincere”. La persecuzione continuò per anni, ma quell’affermazione divina fu sufficiente a rafforzare il cuore di quei fedeli, che grazie ad essa rimasero vittoriosi. Non lasciarti schiacciare da avversità che paiono forti e incessanti. Una sola parola pronunciata da Cristo basta a vincere innumerevoli voci nemiche. Il Signore ha una promessa adatta alla particolare situazione che stai vivendo: stendi la mano della fede e afferrala.
Altro...
E Gesù, vedendo ch’egli avea risposto avvedutamente, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio (Marco 12:34)
FAI UN PASSO DI FEDE
Molti pensano che Dio sia lontano, disinteressato e inaccessibile. Certamente è vero che esiste una separazione tra Dio e gli uomini, causata dal peccato; un muro che nessuno può abbattere né valicare con le proprie forze. È altresì vero, però, che Gesù è sceso dal cielo, si è fatto uomo per noi, morendo sulla croce per riconciliarci con Dio ed è risorto per portarci nel Suo regno eterno. Pertanto, non cercare di valutare con il tuo metro religioso quanto sei lontano dal regno di Dio, né di raggiungerlo con il tuo slancio. L’incalcolabile distanza tra la vetta celeste e la terra è stata colmata da Cristo. Il Signore è più vicino di quanto puoi immaginare. È tempo di fare un passo di fede, lasciando l’infida copertura delle tenebre spirituali, per camminare nella luce divina. Quello che urge è un passo di fede. Dio ti è venuto incontro, in Cristo, ma non si ravvede al tuo posto: è il passo che devi compiere tu, credendo nell’Evangelo. Accostati senza indugi né riserve al tuo Redentore; Gesù non caccia via quanti si accostano a Lui compiendo un passo di fede.
Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mitspa e Scen, e la chiamò Eben-Ezer dicendo: ‘Fin qui l’Eterno ci ha soccorsi’ (1° Samuele 7:12)
DIO NON CI ABBANDONA
I credenti che hanno fatto del Signore la ragione della propria vita seguendo le indicazioni della Sua Parola possono, come Samuele, erigere un monumento alla fedeltà di Dio verso loro. Se pur la vita è piena di difficoltà, nulla, però, può impedire l’aiuto di Dio in favore di chi L’onora: Colui che ci ha soccorso in passato, continuerà a farlo, sempre. Dio ha promesso la Sua presenza, la Sua protezione e la Sua liberazione a tutti coloro che seguono le orme di Cristo. Forse, tu credi che il Signore ti abbia abbandonato o che la tua personale situazione Gli sia sfuggita di mano e perciò non sai cosa fare né a chi rivolgerti. Rifiuta l’incredulità e non cadere nello scoraggiamento, ma continua a camminare nelle vie di Dio, senza smarrirti né a destra né a sinistra, e sperimenterai come Lui t’è venuto incontro in Cristo per salvarti. Tu, ed anche chi ti circonda, vedrete con quale saggezza e potenza Dio soccorre coloro che Lo amano e confidano in Lui. Caro amico non temere! Qualunque prova tu stia passando, potrai posare “la tua pietra” ed affermare che, nel nome di Gesù, l’Eterno ti ha soccorso.
…mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» (Giovanni 20:19)
NON AVERE PAURA
La paura è un’esperienza comune a tutti gli esseri viventi. La paura t’impedisce di vivere con serenità, ti paralizza al punto da non farti mai maturare e ti isola. Ciò che “chiuse” i primi discepoli è la stessa paura che può, oggi, chiudere il nostro cuore alla gioia della vita e della testimonianza cristiana. Talora siamo nascosti per i nostri timori ed asserragliati nelle nostre fragilità, ma non troviamo riposo e serenità. La stanza chiusa delle tue paure può ricevere la visita di Cristo, essere illuminata dai segni del Suo sacrificio, trasformata dalla Sua pace. È sufficiente guardare le Sue mani forate e tutto cambia! Cristo passa attraverso le nostre “porte chiuse” e ci libera dalla paura della morte, dall’apprensione dell’ignoto e del giudizio. Egli ci raggiunge con l’Evangelo per darci quiete, speranza e coraggio. Per la forza che dona il Suo messaggio, ogni cuore chiuso si apre all’azione dello Spirito Santo, ogni porta si spalanca ed ogni discepolo ritorna alla gioia della sua missione. Non permettere ad alcuna angoscia di chiudere la tua vita alla grazia di Dio. Ricevi Cristo nella tua stanza chiusa, oggi.
Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete (Giovanni 6:35)
IL PANE DELLA VITA
È riconosciuto che dal cibo e dall’acqua dipende la nostra sopravvivenza, pertanto essi sono stati definiti “bisogni primari” di tutto il genere umano. Non v’è, purtroppo, altrettanta unanimità nell’individuare quali sono i beni fondamentali per le necessità dello spirito e dell’anima. Mentre si riconoscono le urgenze della vita fisica, che pur è destinata a finire, v’è superficialità, se non indifferenza, su ciò che riguarda il bene eterno delle anime immortali. Come il pane e l’acqua occorrono per la vita quotidiana, così è necessario nutrire la nostra vita spirituale! Gesù disse: “…In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. Poiché il pan di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo…”. Caro lettore, riconosci il bisogno primario di cibare la tua anima con il pane che scende dal cielo, che non serve soltanto a vivere su questa terra, ma ti prepara per la gloria celeste, assicurandoti vita eterna. In Cristo, nel Suo sacrificio e nella Sua Parola c’è quel cibo che tu non hai ancora conosciuto. Oggi, senza indugio, inizia a nutrirti di Lui e da Lui riceverai vita.