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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

E Gesù, vedendo ch’egli avea risposto avvedutamente, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio (Marco 12:34)

FAI UN PASSO DI FEDE

Molti pensano che Dio sia lontano, disinteressato e inaccessibile. Certamente è vero che esiste una separazione tra Dio e gli uomini, causata dal peccato; un muro che nessuno può abbattere né valicare con le proprie forze. È altresì vero, però, che Gesù è sceso dal cielo, si è fatto uomo per noi, morendo sulla croce per riconciliarci con Dio ed è risorto per portarci nel Suo regno eterno. Pertanto, non cercare di valutare con il tuo metro religioso quanto sei lontano dal regno di Dio, né di raggiungerlo con il tuo slancio. L’incalcolabile distanza tra la vetta celeste e la terra è stata colmata da Cristo. Il Signore è più vicino di quanto puoi immaginare. È tempo di fare un passo di fede, lasciando l’infida copertura delle tenebre spirituali, per camminare nella luce divina. Quello che urge è un passo di fede. Dio ti è venuto incontro, in Cristo, ma non si ravvede al tuo posto: è il passo che devi compiere tu, credendo nell’Evangelo. Accostati senza indugi né riserve al tuo Redentore; Gesù non caccia via quanti si accostano a Lui compiendo un passo di fede.

Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mitspa e Scen, e la chiamò Eben-Ezer dicendo: ‘Fin qui l’Eterno ci ha soccorsi’ (1° Samuele 7:12)

DIO NON CI ABBANDONA

I credenti che hanno fatto del Signore la ragione della propria vita seguendo le indicazioni della Sua Parola possono, come Samuele, erigere un monumento alla fedeltà di Dio verso loro. Se pur la vita è piena di difficoltà, nulla, però, può impedire l’aiuto di Dio in favore di chi L’onora: Colui che ci ha soccorso in passato, continuerà a farlo, sempre. Dio ha promesso la Sua presenza, la Sua protezione e la Sua liberazione a tutti coloro che seguono le orme di Cristo. Forse, tu credi che il Signore ti abbia abbandonato o che la tua personale situazione Gli sia sfuggita di mano e perciò non sai cosa fare né a chi rivolgerti. Rifiuta l’incredulità e non cadere nello scoraggiamento, ma continua a camminare nelle vie di Dio, senza smarrirti né a destra né a sinistra, e sperimenterai come Lui t’è venuto incontro in Cristo per salvarti. Tu, ed anche chi ti circonda, vedrete con quale saggezza e potenza Dio soccorre coloro che Lo amano e confidano in Lui. Caro amico non temere! Qualunque prova tu stia passando, potrai posare “la tua pietra” ed affermare che, nel nome di Gesù, l’Eterno ti ha soccorso.

…mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» (Giovanni 20:19)

NON AVERE PAURA

La paura è un’esperienza comune a tutti gli esseri viventi. La paura t’impedisce di vivere con serenità, ti paralizza al punto da non farti mai maturare e ti isola. Ciò che “chiuse” i primi discepoli è la stessa paura che può, oggi, chiudere il nostro cuore alla gioia della vita e della testimonianza cristiana. Talora siamo nascosti per i nostri timori ed asserragliati nelle nostre fragilità, ma non troviamo riposo e serenità. La stanza chiusa delle tue paure può ricevere la visita di Cristo, essere illuminata dai segni del Suo sacrificio, trasformata dalla Sua pace. È sufficiente guardare le Sue mani forate e tutto cambia! Cristo passa attraverso le nostre “porte chiuse” e ci libera dalla paura della morte, dall’apprensione dell’ignoto e del giudizio. Egli ci raggiunge con l’Evangelo per darci quiete, speranza e coraggio. Per la forza che dona il Suo messaggio, ogni cuore chiuso si apre all’azione dello Spirito Santo, ogni porta si spalanca ed ogni discepolo ritorna alla gioia della sua missione. Non permettere ad alcuna angoscia di chiudere la tua vita alla grazia di Dio. Ricevi Cristo nella tua stanza chiusa, oggi.

Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete (Giovanni 6:35)

IL PANE DELLA VITA

È riconosciuto che dal cibo e dall’acqua dipende la nostra sopravvivenza, pertanto essi sono stati definiti “bisogni primari” di tutto il genere umano. Non v’è, purtroppo, altrettanta unanimità nell’individuare quali sono i beni fondamentali per le necessità dello spirito e dell’anima. Mentre si riconoscono le urgenze della vita fisica, che pur è destinata a finire, v’è superficialità, se non indifferenza, su ciò che riguarda il bene eterno delle anime immortali. Come il pane e l’acqua occorrono per la vita quotidiana, così è necessario nutrire la nostra vita spirituale! Gesù disse: “…In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. Poiché il pan di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo…”. Caro lettore, riconosci il bisogno primario di cibare la tua anima con il pane che scende dal cielo, che non serve soltanto a vivere su questa terra, ma ti prepara per la gloria celeste, assicurandoti vita eterna. In Cristo, nel Suo sacrificio e nella Sua Parola c’è quel cibo che tu non hai ancora conosciuto. Oggi, senza indugio, inizia a nutrirti di Lui e da Lui riceverai vita.

Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno... (Geremia 17:9)

DIAGNOSI SPIRITUALE

La scienza medica ha fatto notevoli progressi negli ultimi decenni. Malattie una volta incurabili oggi sono diagnosticate e curate in tempi sufficientemente rapidi. Tuttavia, nessun rimedio umano può curare e ancor meno debellare le malattie spirituali che affiggono l’uomo separato da Dio a causa del peccato. Le parole del profeta Geremia possono essere paragonate ad un referto medico. Dio stesso, dopo aver esaminato il cuore dell'uomo, ha diagnosticato: “incurabile”. La diagnosi è, però seguita dal rimedio. Questo cuore, così profondamente malato, deve essere sostituito mediante uno straordinario “trapianto” che solamente il perfetto Chirurgo dell’anima può effettuare, con il bisturi della Sua Parola. Attraverso un altro profeta, infatti, Dio afferma ancora: “E vi darò un cuor nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; torrò dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne”. Se vuoi che il tuo cuore insensibile inizi a battere per il Signore, confessa il male ch’è in te e arrenditi Cristo. Egli creerà in te un cuore nuovo, sano, capace a fare il bene e di “prendere piacere nelle sue vie”. Fidati di Lui, oggi.

Gesù disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo (Giovanni 2:7)

CRISTO PRESENTE NEL MATRIMONIO

La festa nuziale è certamente un momento di grande felicità per una famiglia che si va formando. Tuttavia, queste circostanze, spesso celebrate in un contesto religioso realizzando un’atmosfera serena e gioiosa, rappresentano un breve sogno che ben presto sfocia nel duro risveglio di una realtà di litigi, separazione e divorzio. Che sarebbe della nostra gioia se scoprissimo che essa non può sussistere nel tempo senza la “presenza” di Colui che è la fonte inesauribile di ogni letizia? Quanti cuori, matrimoni e case senza Cristo conoscono soltanto gioie effimere, ebbrezze che stordiscono ed un vuoto senza fine! La tristezza, le profonde e inspiegabili malinconie, sono riconducibili al vuoto del cuore umano; un vuoto che nessuna “benedizione” religiosa o divertimento possono colmare. Soltanto la presenza di Cristo consente alla festa di continuare in un crescendo di maturità, gioia, sacrificio e devozione reciproca. Ubbidisci a Cristo, riempi fino all’orlo la tua vita della Sua Parola, della Sua grazia e della Sua gioia. Credi in Lui e vedrai che a casa tua la festa non finirà mai!

...l'ambasciatore fedele porta guarigione (Proverbi 13:17)

VERA GUARIGIONE

La diagnosi descritta dal profeta ci lascia senza parole: “Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso: non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte…” (Isaia 1:6; N.R.). Questo messaggio descrive la condizione spirituale e morale di molti individui e di tante famiglie dei nostri giorni. Qual è la risposta a queste urgenti necessità? Tanti, troppi propongono le solite panacee che hanno avvelenato la storia, rendendo triste il presente ed angoscioso il futuro per gli abitanti di questo devastato pianeta. C’è un solo modo per debellare questo male tremendo che è il peccato. Dio reca guarigione a chi è nell’inquietudine: “…gridarono all'Eterno nella loro distretta, e li salvò dalle loro angosce. Mandò la sua parola e li guarì…”. Non cercare nuove rivelazioni teologiche o spiegazioni filosofiche, non ascoltare falsi profeti e maestri religiosi che sono pronti a dirti tutte le cose piacevoli che vuoi sentire, sviandoti dall’affrontare il tuo vero cancro spirituale con rassicurazioni menzognere. La Parola di Cristo, sarà il dolce balsamo che guarisce la tua “malattia spirituale” se, con semplice fede, avrai invocato il Suo Nome!

Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? (Ebrei 2:3)

TRASCURARE LA SALVEZZA

Solitamente, si trova il tempo per ogni altra cosa, ma non per Cristo; eppure ogni cosa ci è data da Lui e senza la Sua provvidenza non potremmo disporre neanche di un minuto di vita. Dio offre una gran salvezza, costata la morte del Suo Figliuolo Gesù Cristo ma gratuita per tutti coloro che la ricevono per fede. È grande perché abbraccia il tempo e l’eternità e riguarda tutto il nostro essere: lo spirito, l’anima ed il corpo. Eppure troppi continuano a vivere come se Dio non esistesse o non si curasse affatto delle vicende umane, del destino del mondo. A quale scialuppa t’affiderai quando Dio inabisserà il mondo sotto il Suo giudizio infuocato? Quale avvocato ti difenderà quando dovrai rendere conto davanti a Dio avendo negletto l’espiazione di Cristo? Cosa obietterai a Colui che ha compiuto tutto per darti la salvezza che hai colpevolmente trascurato? Caro lettore, cosa ne stai facendo di Gesù Cristo il Signore, immolato per i tuoi peccati? Rifiuta l’apatia ed inizia a curarti del tuo sommo bene, prestando la giusta attenzione al messaggio del Suo Evangelo e dando la giusta attenzione alla Sua perfetta opera di grazia.

Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Giovanni 3:17)

DIO VUOLE SALVARTI

Dio s’è fatto uomo per rivelare all’umanità il bisogno di un Redentore dalla schiavitù e dal giudizio del peccato, e realizzare l’ineffabile ristoro della riconciliazione con Dio. L’intento di Cristo non fu compreso dai Suoi contemporanei che in massa Lo seguivano per approfittare dei Suoi miracoli, ma rifiutarono il Suo messaggio di grazia. Spesso l’uomo fraintende Dio e la Sua volontà, ricorrendo a Lui soltanto quando soffre e solitamente per accusarLo. Se Dio fosse stato davvero ostile all’uomo, avrebbe potuto abbandonarlo al suo destino, fino al giudizio finale. Egli, invece, è intervenuto mandando il Suo Figliolo con lo scopo preciso di salvare l’umanità dalla rovina eterna. Tu puoi fraintendere l’interesse divino verso te, ciò che Dio permette, perché non Lo conosci appieno e pensi di usare la Sua potenza per i tuoi fini, piuttosto che a realizzare i Suoi amorevoli scopi eterni. Non pensare che Dio sia maldisposto nei tuoi confronti; non “leggere” la Sua volontà nelle circostanze: accettala per come ti è presentata nell’Evangelo. Forse, mediante una dura situazione, Dio vuole farti volgere a Cristo, ma certamente Egli medita il tuo sommo bene.

…il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore (Romani 6:23)

IL DONO DELLA VITA ETERNA

Il salario è il frutto dell’operosità e dovrebbe gratificarci per tutte le energie profuse nelle nostre occupazioni. Purtroppo, la modestia di alcuni salari, che spesso non ripagano affatto gli sforzi, illustra drammaticamente un'altra amara remunerazione: quella del peccato. Esso promette libertà, ma rende schiavi del male. Offre successo e piacere, ma procura sofferenze e rimorsi dilanianti. Una vita vissuta senza la minima attenzione alla volontà di Dio e dedicata unicamente per il raggiungimento ed il godimento dei propri obiettivi, sicuramente un giorno provvederà un’amara ricompensa. Il Signore dice: “E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?…”. Dio, invece, sebbene sia erroneamente visto da molti come un tiranno che esige più di quello che dà, ci ha fatto un dono inestimabile, assolutamente gratuito: la vita eterna nella morte del Suo Amato Figlio, provvedendo la nostra redenzione. Scegliamo di confidare in Cristo perché “Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia…”. Che cosa stai aspettando?

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