Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! (Matteo 23:37)
NON RIFIUTARE
Sono parole che manifestano il profondo dolore di Cristo, perché nonostante le tante opportunità offertegli, il Suo popolo ha continuato a rifiutarne le cure: “…quante volte ho voluto raccogliere...”. Prima di tutto avrebbe voluto farlo con tenerezza ammirevole, “come la gallina raccoglie i suoi pulcini”; poi avrebbe voluto ripararli sotto le Sue ali, per dare loro calore e sicurezza nella Sua presenza. Non avendo voluto essere raccolti dal Signore, essi saranno dispersi. Non avendo voluto la salvezza saranno perduti. Quale immensa perdita, che triste condizione, che tragica prospettiva! Riguarda soltanto quegli uomini? Assolutamente no, coinvolge tutti coloro che Dio raggiunge con il messaggio dell’Evangelo. È scritto: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui”. Dio ti sta offrendo, anche oggi, la Sua grazia, il perdono dei peccati, la certezza della vita eterna: non rifiutare il Suo invito. Egli vuole stendere le ali della Sua misericordia su di te, trasportarti nel Suo regno celeste. Rispondigli oggi: “Lo voglio Signore”!
Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16)
UNA GEMMA DI GRAZIA
Considera la gemma splendente dell’amore di Dio. Egli dimostra concretamente il Suo inestimabile amore per te. Non ha dato “qualcosa” per te, ha dato il Suo Unigenito! Osserva un’altra pietra preziosa di questa trilogia celeste: il Figlio di Dio. Cristo è la perfetta risposta alle tue necessità: “…in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità, e in lui voi avete tutto pienamente…”. Egli è: “La via, la verità e la vita”. Caro lettore, senza Cristo siamo confusi e perduti. Ammira, infine, la terza magnifica perla: il dono di Dio, la vita eterna. La Parola dice: “… il salario del peccato è la morte …”, cioè la retribuzione di esso sono la separazione da Dio ed il suo giudizio, “… ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”. È un dono, quindi si riceve, non si merita. Gratuito per te, anche se a Dio è costato un prezzo altissimo. Oggi ti passeranno tra le mani oggetti d’ogni valore, ma nulla potrà eguagliare questo versetto. Impossessati, mediante la fede, della grazia che Dio ti offre. Credi in Gesù. Incorona il tuo cuore con questo prezioso gioiello, esso illuminerà la tua giornata e farà brillare la tua eternità.
E la costanza compia appieno l'opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti (Giacomo 1:4)
UOMINI COMPIUTI
Le religioni di questo mondo mostrano quel che noi dobbiamo fare per essere compiuti e per raggiungere la perfezione interiore. Dio, invece, chiama ad accettare Cristo e a lasciarLo agire nel cuore, perché soltanto in Lui abbiamo pienamente tutto quello che occorre per la nostra redenzione ed il perfezionamento eterno di essa. Riconoscere il Buon Pastore e goderne le cure amorevoli nei pascoli verdeggianti e presso le rive calme è facile. Altra cosa è seguirLo fra le ombre di valli impervie ed i fragori di acque burrascose. Purtroppo, i progetti che Cristo concepisce per completare la Sua opera in noi, sono talora impediti o perfino interrotti dalla nostra incostanza. Avverti un doloroso vuoto nel tuo cuore? Senti che “qualcosa ti manca”? Apriti a Gesù, fidati di Lui e non allontanarti dal Buon Pastore dell’anima tua. Lascia che Egli trasformi la tua ostinazione e la tua infedeltà in costanza spirituale. E se stai percorrendo la valle dell’ombra della morte, non temere, il Signore sta soltanto cercando d’aggiungere un’altra tessera al prezioso mosaico della tua vita con Lui. Fidati di Lui.
Ma Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell'uomo con un bacio? (Luca 22:48)
L'AMAREZZA DEL TRADIMENTO
La nostra società presenta l’infedeltà come qualcosa di lecito e normale. Se ci lasciamo assuefare a questi messaggi, finiremo col pensare che “tradire” non è poi così male. Il tradimento, però, quando ci colpisce personalmente facendo diventare noi parte lesa, allora è, come qualcuno l’ha definito, “la più amara delle esperienze”. Non è raro che apparenti manifestazioni d’affetto nascondano le insidie peggiori. Se siamo passati per questa esperienza lacerante, non possiamo in alcun modo credere che tradire sia conveniente, anzi sentiamo l'urgente bisogno di trovare una persona di cui possiamo fidarci pienamente ed in ogni situazione. Il tradimento di Giuda si compì con un bacio. Il Signore Gesù, però, Colui che ha subito il peggiore dei tradimenti, è anche la Persona più fedele dell'universo. Se, superando ogni amarezza e diffidenza tu vai a Lui, troverai l'amico che ama in ogni tempo, nato per essere un fratello nella difficoltà. Se “i baci” di chi ti ha tradito sono stati amari segnando profondamente la tua vita, avvicinati oggi a Colui che può capirti e garantirti che resterà “il Fedele”, sempre, perfino se tu dovessi venir meno.
Gesù le disse: Non t’ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio? (Giovanni 11:40)
PRIMA CREDI, POI VEDRAI
Generalmente, quando l’uomo entra nel campo del soprannaturale, la prima esigenza che ha è quella di aiutare la sua fede con l’uso di almeno tre sensi: la vista, l’udito e il tatto. Non a caso tanti templi, con le loro arcate elevate piene di sculture e dipinti, con luci e profumi, mirano ad impressionare gli adoratori per creare la suggestione della presenza del Signore. Tuttavia, chi pensa che per credere in Dio sia prima necessario avere una prova, commette un grosso errore. Così, infatti, viene a mancare la caratteristica indispensabile che il Signore richiede a tutti quelli che si rivolgono a Lui: “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è...". Il principio stabilito da Dio è l’opposto di quello umano. Prima l’uomo deve credere per fede nella Persona e nell’opera di Cristo Gesù, per quella verità che si riceve dall’ascolto dell’Evangelo, poi sperimenta l’opera di Dio che si compie, in modo meraviglioso, nella sua vita. Non hai bisogno di toccare con mano, ma di lasciare che il tuo cuore sia “toccato” dalla mano del Signore! Credi nella Sua Parola e nel Suo Figlio e “vedrai la gloria di Dio”.
…Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù (Filippesi 1:6)
UN OPERA STRAORDINARIA
Uno dei capolavori conservato al Louvre di Parigi è: “L'incoronazione di Napoleone". L’opera richiese tre anni di lavoro e chiunque l'osserva è colpito dalla grandezza e dalla bellezza di questa tela, che esalta le capacità artistiche del suo autore. Il Creatore ha manifestato “le Sue perfezioni invisibili” nella Creazione: il sole, la luna, le stelle, la terra stessa gli rendono testimonianza. In un certo senso viviamo in un universo che può essere definito “il grande museo di Dio”, in cui ogni opera mette in risalto le virtù uniche del “Grande Artista” che le ha create. La straordinarietà di questo “Artista” sta nel fatto che è vivente, e che continua a produrre “capolavori”, dei quali il più grande è la realizzazione di un “uomo nuovo”. Quest’opera eccezionale gli è costata moltissimo. Per realizzarla Dio, il Figlio, si è incarnato ed è morto da uomo sulla croce pagando il più alto prezzo per espiare i nostri peccati. Quest’opera preziosa, che lo Spirito Santo produce nella vita di chiunque crede sarà completata nel giorno di Cristo Gesù, al Suo ritorno. Quest'opera, Dio la vuole cominciare oggi nel tuo cuore. Credi in Lui e lasciaLo lavorare.
E non fate posto al diavolo... (Efesini 4:27)
FAI POSTO A DIO
Il Signore bussa ai cuori senza imporsi, entrando dove è accolto e prendendosi lo spazio che Gli viene concesso. Chiude il cuore a Dio equivale a concedere aperture e brecce a chi trova nell’ostinazione un territorio di conquista: il diavolo. Odiare il prossimo contrista lo Spirito Santo, mentre allieta colui che è stato omicida fin dal principio, il quale può così piazzare una bandierina nel cuore e contaminare gradualmente tutti i sentimenti, privandoli della lucidità spirituale. Dire una bugia può sembrare una facile scappatoia da qualche guaio, ma apre corridoi a colui che è il padre della menzogna. Rubare qualcosa, appropriarci indebitamente di meriti o qualità, trascina in una fallimentare società con colui che è l’usurpatore per antonomasia. Una falsa letteratura “cristiana” insiste sul reclamare dal Signore i diritti di figli; non facciamogli posto nelle nostre librerie, piuttosto togliamo i “diritti” che finora abbiamo concesso a Satana, facendo sempre più spazio a Dio nella nostra vita. Bonifichiamo le zone d’ombra nel cuore, affinché vi sventoli unicamente il vessillo di Cristo!
E uno de’ malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non se’ tu il Cristo? Salva te stesso e noi! (Luca 23:39)
SICURI DELLA SALVEZZA
Presso il Golgota si ergono tre croci. Al centro vi è il Signore, ai lati due malfattori. Uno di questi si unisce al coro della maggioranza, tra cui i magistrati e i soldati, che si beffano di Lui per sfidarLo a dimostrare la propria potenza divina liberandosi dai chiodi e scendendo dalla croce. È sorprendente notare come quest’uomo non approfitti della vicinanza di Gesù per invocare il Suo perdono. Egli ode il Signore parlare di perdono quando dice: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”, ma non lo realizza. Ode parlare di salvezza, ma non la ottiene, infatti, all’altro ladrone, che mostra pentimento ed invoca la grazia, Gesù risponde: “Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso”. Questo malfattore è vicino a Gesù, ma non riceve la benedizione del Suo sacrificio. Lo accompagna nell’esperienza della morte, ma non Lo segue nel regno della vita. Questa terribile sorte rimane un monito per ogni persona. Non basta saper alcune cose o assistere alle esperienze positive di altri, è indispensabile riconoscere la propria condizione di bisogno spirituale ed invocare il nome di Gesù per essere salvati.
Ma Pietro disse: Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho te lo do: Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno; cammina! (Atti 3:6)
IL BENE PREZIOSO
Pietro e Giovanni incontrarono uno zoppo alla porta del tempio e condivisero con lui un bene davvero prezioso: la loro fede in Cristo Gesù. Argento ed oro non avrebbero mai potuto procurare i mezzi per far camminare normalmente quello zoppo, ma la potenza di Cristo può sanare all’istante. L’oro, così durevole e lucente, è certamente un materiale nobile, ma la fede nel nome di Gesù “…è ben più preziosa dell’oro che perisce…”. Gesù non accumulò tesori materiali da lasciare come eredità ai Suoi seguaci, però disse loro: “Io vi lascio pace; vi do la mia pace…”. Quale aiuto ti aspetti da Lui? Se non godi queste ricchezze, cosa ti può sollevare dalle tue ansie, rialzare dalla tua depressione? Come potrai camminare nella potenza e nella consolazione dello Spirito Santo? Hai bisogno sicuramente di qualcosa di più pregiato di metalli rari. Occorre una fede personale in Cristo. Qualunque cosa tu debba lasciare per afferrare le promesse di Dio e ricevere le Sue benedizioni incorruttibili, non indugiare, Egli è infinitamente più prezioso dell’oro. Lo zoppo camminò grazie al nome di Gesù; anche tu oggi puoi realizzare la nuova vita per la fede nel Suo sacrificio.
V’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte (Proverbi 14:12)
LA VIA DIRITTA
La vita dell’uomo sulla terra è un cammino che comincia con la nascita e termina con la morte. Il testo odierno ci fa sapere che non tutto quello che sembra buono è veramente tale. Per essere certi di non sbagliare direzione, ritrovandosi proprio in situazioni che si volevano evitare, bisogna procedere con attenzione e seguire il consiglio di Dio che dice: “Fermatevi sulle vie, e guardate, e domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre!”. Non angosciarti alla ricerca di un cammino piacevole ma studiati di conoscere dove conduce il sentiero che stai percorrendo. Alla conoscenza deve poi seguire l’azione: “… incamminatevi per essa”; qui è la vera saggezza, infatti, la Parola di Dio ci fa anche sapere che “Per l’uomo sagace la via della vita mena in alto, e gli fa evitare il soggiorno de' morti, in basso”. Caro lettore, quale strada stai percorrendo? La buona via non è quella del piacere mondano, né delle rinunzie fini a sé stesse, ma è Gesù, il Quale ha affermato: “Io son la via, la verità e la vita...venite a me, e io vi darò riposo”.
Altro...
Colui che attesta queste cose, dice: Sì; vengo tosto! Amen! Vieni, Signor Gesù! (Apocalisse 22:20)
GESU' RITORNERA'
Un evento desterà scalpore a livello mondiale: Gesù rapirà la sua chiesa. La Bibbia preannuncia già chi sarà coinvolto e cosa accadrà veramente. “Perché il Signore stesso…scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore” . Il rapimento della chiesa: quando Gesù scenderà per raccogliere con Sé tutti coloro che, in ogni tempo e luogo, hanno confessato la loro fede nel Suo nome. In un batter d’occhio, tutti i cristiani nati di nuovo si incontreranno nel cielo con il Signore. Ai tempi degli apostoli era una verità risaputa, i primi cristiani si salutavano dicendo “Maranathà”: il Signore viene. La traslazione della chiesa, mentre sarà per i credenti una gioia ineffabile, segnerà per chi non sarà preso, l’inizio di un tempo di angoscia mai vissuta fino ad allora sulla terra. Purtroppo pochi predicano ancora questa verità, la cristianità odierna ne è quasi all’oscuro. Non farti trovare impreparato, accetta oggi Gesù come tuo Signore e Salvatore e sarai pronto per il Suo imminente ritorno.
Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie (Salmo 127:1)
DIO, COSTRUTTORE DELLA TUA VITA
Dio tiene in considerazione la laboriosità dei redenti che Lo servono con gratitudine. Questo bel salmo, tuttavia, insegna qualcosa di ancor più gratificante: il Signore vuol edificare e custodire personalmente il nostro futuro. La casa qui indica una famiglia, la città le relazioni sociali. Realtà così importanti non si presentano semplicemente a Dio, perché Egli si limiti a benedirle, dopo aver disposto ed ultimato ogni cosa da soli. Non mettiamo la Sua volontà fuori dei nostri progetti ed affari. Non illuderti che il tuo impegno e le tue abilità possano prescindere da una costante dipendenza dal Signore. Il più bel palazzo del mondo, se vi manca l’amore di Dio, può crollare miseramente travolgendo gli affetti e le persone più care. Le fortezze più sicure saranno saccheggiate, quando ne fai la ragione della tua vita e non permetti a Cristo di vigilare sul tuo cuore. Non sprecare invano le tue energie, il tempo ed i beni. Lascia la guida della tua vita a Colui che ha detto: “…senza di me non potete far nulla”, allora anche tu potrai dire “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”. Sia il Signore a costruire e custodire la tua vita!
«Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi...io non ti ifliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce» (Esodo 15:26)
BUONA SALUTE SPIRITUALE
La lebbra è una malattia che rigurtda ormai pochi paesi nel mondo, o è appartenuta ad epoche passate. Già migliaia di anni prima Dio aveva parlato a Mosè, istruendolo sul da farsi se la lebbra fosse scoppiata in mezzo al popolo. Anche Mosè non sapeva nulla riguardo ai “batteri”, ma bastava fare ciò che richiedeva Dio ed il male sarebbe scomparso. Nel libro del Levitico è anche ordinata una condotta igienico sanitaria che risulta ancora valida nel prevenire malattie infettive d’ogni tipo. La “salute biblica” già includeva l’ambiente in cui l’uomo viveva, come nei casi di muffa nelle case… Essa, poi, non si limitava a vietare atti innaturali, tra quelli alimentari o sessuali, ma ogni comportamento giudicato immorale secondo la santità di Dio. Così, mentre i pagani praticavano la prostituzione “religiosa” e ingerivano il sangue dei sacrifici, in Israele la prescrizione della fedeltà coniugale, della monogamia e il divieto di mangiare sangue azzeravano i rischi di contrarre malattie fisiche. Ascoltiamo i salutari comandi divini, non soltanto per il nostro benessere fisico ma, soprattutto, per il bene dell’anima nostra!
E quando furono saziati, [Gesù] disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda (Giovanni 6:12)
SAPPI CONSERVARE
Il Signore Gesù aveva compiuto un grande miracolo, sfamando migliaia di persone con appena cinque pani e due pesci. L’ordine che Gesù diede ai Suoi discepoli è di grande insegnamento per noi oggi. La prima considerazione riguarda il fatto che niente di ciò che viene da Dio è da buttare; siamo chiamati a raccogliere tutti i Suoi insegnamenti per ricordare tutte le Sue opere. Le esperienze che Dio ci permette di fare hanno un gran valore e devono essere serbate nel cuore per onorarLo. Inoltre, è bene, nei giorni di abbondanza, fare buon deposito, poiché potranno giungere giorni difficili nei quali dobbiamo attingere al patrimonio di benedizioni divine che già possediamo. “Raccogliere i pezzi avanzati”, indica l’impegno dell’uomo; Dio distribuisce generosamente la Sua grazia, ma spetta all’uomo amministrala e custodirla. Alcuni dissipano i doni ricevuti dal Signore vivendo nella trascuratezza e perfino nella dissolutezza. Infine, è opportuno raccogliere il “pane avanzato”, per condividerlo con altri; la benedizione di Dio raggiunge il suo scopo, quando porta beneficio a molti.