…non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità (1° Giovanni 3:18)
AMORE CONCRETO
Vi è, purtroppo, la possibilità di compiere azioni appariscenti, a prima vista caritatevoli, ma non aderenti alla verità biblica, tese unicamente ad innalzare chi le compie o a sostenere le sue idee. La dottrina (le parole) e l’etica (le azioni) sono due aspetti sostanziali della fede cristiana; l’una produce quei pensieri che confermeranno l’altra. L’Evangelo è potenza di Dio che trasforma i cuori. Per questo ci si può aspettare dai redenti non soltanto belle parole, bensì una condotta coerente con la fede che professano, sentimenti nuovi che rinnovino, di fatto, tutto il loro comportamento. Gesù Cristo è la Parola divina, Colui che comunica i pensieri ed i sentimenti di Dio in modo comprensibile agli uomini. Eppure, Egli ha manifestato con i fatti l’ineffabile amore del Padre. “E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità…”. Questo è il Dio della Bibbia: “Non soltanto parole”, ma abbondanza di grazia provveduta nel sacrificio di Cristo e realizzabile, oggi, da chiunque crede in Lui. Che aspetti? Donati interamente a Colui che ha manifestato concretamente il Suo amore per te.
Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era (Giacomo 1:23-24)
GUARDARSI ALLO SPECCHIO
Il versetto di oggi paragona l’ascolto della Parola di Dio al mirarsi in uno specchio per conoscere noi stessi e le nostre reali necessità spirituali. Tuttavia, la funzione dello specchio si limita a farci vedere le cose da pulire o mettere in ordine, ma è necessario agire di conseguenza. Il cristianesimo non si riduce ad osservare riti o festività, bensì consiste nel realizzare il miracolo della nuova nascita per la fede in Cristo. Anche l’esperienza più genuina di chi ha ascoltato la voce di Dio, se non è seguita dalla confessione del proprio bisogno e dalla volontà di praticare ciò che si è udito, sarà una benedizione superficiale e sterile. Pensare di essere pronti per un colloquio di lavoro e scoprire di esservi giunti trasandati e spettinati produce un grande imbarazzo. Quanto più grande sarà, dovendo comparire dinanzi a Dio, il turbamento di coloro che ritenendosi cristiani non hanno mai messo in pratica la Parola di Cristo? Vuoi correre questo rischio? La Bibbia ci esorta: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo è in voi?”. Cosa vedi, oggi, nello specchio?
...egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti (Matteo 5:45)
RENDERE CONDO A DIO
Il fatto che Dio permetta ai malvagi e agli ingiusti di prosperare non inganni. Questo non indica che essi non saranno chiamati a renderGli conto, ma esalta la benignità e la pazienza divina, che ritarda il giudizio “… non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi”. L’apostolo Paolo, infatti, scrive: “Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete; né i fornicatori, né gl'idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio”. I buoni ed i giusti, d’altro canto non pensino che “il sole e la pioggia di Dio” spettano loro per qualche merito speciale perché “… Dio non ha riguardo alla qualità delle persone”. In ogni caso, ciascuno badi bene a sé stesso! Se pensi d’essere al sicuro perché la tua vita procede senz’intoppi ti stai ingannando. Tu hai bisogno di Cristo e del Suo sacrificio per il perdono dei tuoi peccati. Se Egli manda il sole e la pioggia è soltanto per indurti, prima che sia troppo tardi, a guardare in alto, per imparare a conoscerLo e ringraziarLo.
Poiché tutti costoro hanno gettato nelle offerte, del loro superfluo; ma costei, del suo necessario, v’ha gettato tutto quanto aveva per vivere (Luca 21:4)
DIO GUARDA AL CUORE
Gesù si trova nel Tempio di Gerusalemme, presso la cassa delle offerte. Il Maestro sta per impartire ai Suoi discepoli una lezione su come Dio dà valore ad ogni nostra azione, anche la più piccola. I discepoli sono certamente affascinati vedendo i ricchi offrire cifre rilevanti. Giunge poi una povera vedova che mette nella cassa soltanto due spiccioli. Se guardiamo l’offerta più che l’offerente, la donazione della vedova è insignificante. Tuttavia Dio non si lascia distrarre dall’esteriorità. L’uomo vuole sempre apparire in tutto ciò che fa e valuta gli altri con la stessa superficialità. Il Signore invece, esamina e giudica i sentimenti del cuore. La vedova poveretta non aveva altro che due spiccioli, ma il suo cuore era colmo d’amore per Dio, ed il suo amore fu ricompensato: ella vide Cristo e Cristo vide lei. Caro amico, Dio ti ha tanto amato che ha dato il Suo Figliuolo per la tua salvezza (cfr. Giovanni 3:16). Egli non cerca i tuoi soldi, le tue capacità o presunti meriti; ma il tuo cuore, sei disposto a darglieLo oggi stesso? Egli ti benedirà e ti abbonderà di ogni ricchezza in Cristo Gesù.
Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo… (Atti 7:51)
NON RESISTERE ALL'AMORE DI DIO
Dio compie una paziente azione persuasiva, ma non costringe l’uomo a piegarsi alla Sua volontà. Sebbene la Parola di Dio sia capace di mettere la coscienza dinanzi alle sue responsabilità, ogni persona può resisterGli. Tale ostinazione indurisce il cuore, rendendolo sempre meno sensibile alla voce di Dio e ad ogni scrupolo morale. Forse il Signore da tempo sta toccando il tuo cuore, chiamandoti a ravvedimento, ma stai lottando contro la Sua profonda opera di convinzione. Ti accorgi che questa resistenza ti rende sempre più irascibile, aggressivo o insensibile e apatico verso chi, preoccupato della tua condizione spirituale, ti parla con amore? Non soltanto i profeti rimasero inascoltati, ma perfino il Figlio di Dio! Egli non fu accolto, ma condannato e crocifisso. Eppure, risorto dalla morte, Gesù continua ad offrire il Suo “dolce giogo” agli uomini di collo duro, affinché camminino con Lui, ricevendo il Suo riposo. Non continuare a recalcitrare contro la Parola di Dio, soffocando la voce dello Spirito Santo: fai di Cristo il tuo Signore, la tua Guida e troverai vera pace.
Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8)
DIO AMA PERFETTAMENTE
L’amore umano è imperfetto e limitato. Solamente l’amore di Dio è infinito. La sua grandezza non può essere misurata, ma è stata mirabilmente dimostrata quando Gesù, ha sacrificato la Sua vita innocente sostituendosi agli uomini nel subire la giusta condanna per il peccato. Dio ama non per ricevere, a Sua volta, amore, ma perché, come dice la Scrittura, nella Sua stessa essenza “Dio è amore”. Egli ama tutti gli uomini indistintamente, anche quando sono lontani da Lui e vivono immersi negli abissi del peccato. Tuttavia, sarebbe poco utile per noi sapere che Dio ci ama di tale infinito amore, se poi non Gli apriamo il cuore lasciandoci pervadere da esso. Forse fino ad ora hai negato o sminuito l’amore di Dio, perché non riesci a fidarti. O, forse, pensi di essere la persona meno adatta ad essere amata da Lui. Rivolgiti al Signore in questo momento, chiedendoGli di perdonarti e purificarti. Egli ti mostrerà “quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo” . Realizzerai, allora, di quali gioiosi sentimenti e di quanta purezza può traboccare il cuore, mentre ogni giorno continua ad allargarsi all’immenso amore di Dio.
…Che giova all’uomo se ha guadagna tutto il mondo e poi perde l’anima sua? (Marco 8:36)
PREOCCUPARSI DELL'ETERNITA'
“Quanto hai lasciato?”, chiesero ad un miliardario in fin di vita. Egli rispose: “Fino all’ultimo centesimo”. Niente gli apparteneva più, neanche la sua stessa vita, di cui doveva rendere conto alla giurisdizione divina. Aveva sempre accumulato, ma si accorse che moriva da debitore. Un guadagno spropositato dovrebbe indurre a pensare se esso ha privato altri del loro necessario. Tuttavia qui è sollevato un interrogativo più alto di uno scrupolo sociale o morale. La questione è spirituale. Si tratta di un guadagno che, nel medesimo tempo, priva la persona del bene più profondo e vitale: la salvezza dell’anima! Chi può stimare il valore di un’anima creata da Dio? Dinanzi ai Suoi occhi essa è tanto preziosa da valere il sacrificio del Suo Unigenito Figlio, Cristo Gesù, morto per ogni peccatore. Proprio così, questa è la realtà spirituale di cui devi prendere atto, prima che sia tardi: Dio ti ama, ma tu sei nel peccato; per questo Cristo, soltanto Lui, può pagare l’inestimabile prezzo del tuo riscatto. Sappi che la più grande ricchezza con cui potrai comparire davanti a Dio è la fede personale in Cristo come tuo Salvatore.
Il Signore aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia al tempo giusto, e per benedire tutta l'opera delle tue mani... (Deuteronomio 28:12)
ABBONDANZA DI BENEDIZIONE
Il tesoro di Dio è inesauribile e le Sue risorse illimitate! Le benedizioni divine, tuttavia, non sostituiscono necessariamente il nostro impegno, come la fede non esclude opere coerenti ad essa. Anzi, dove s’attende fiduciosamente la benefica pioggia celeste, il terreno sarà arato e seminato con gran cura. L’agricoltore sa che non può aspettarsi dall’alto ciò che egli deve fare per sua responsabilità. Chi è disposto a fare tutto quel che Dio ha stabilito, nell’ordine naturale e spirituale, si trova nella condizione ideale per ricevere il suggello della Sua approvazione. Non essere pigro, né ribelle. Sii, invece, ubbidiente. Non pretendere che Dio faccia quel che Lui stesso dice a te di compiere. Prepara il terreno su cui chiedi la benedizione celeste: dissodalo, togliendo le pietre che lo rendono duro e le radici che lo infestano. Dio si compiacerà di annaffiare l’opera non di mani capaci, ma ubbidienti. Dinanzi ad un cuore animato da fede sincera, aperto alla Sua benevolenza, Cristo non rifiuterà di aprire il Suo buon tesoro. Credi in Lui e vedrai che Egli riverserà su di te tanta benedizione che non vi sia più dove riporla.
Io conosco la tua tribolazione (Apocalisse 2:9)
DIO NON TI DIMENTICA
Una delle conclusioni più istintive e comuni, cui a volte si giunge nelle situazioni difficili dell’esistenza è che Dio, per qualche motivo, si sia dimenticato di noi. Il versetto di oggi ci ricorda che nessuno può dire di essere stato dimenticato dal Signore. Egli, infatti, conosce tutto di noi e nulla sfugge alla Sua comprensione e al Suo controllo. Cristo, avendo subito sulla terra tutto ciò che noi affrontiamo può “simpatizzare con noi nelle nostre infermità”. Egli conosce appieno l’origine e le finalità di ogni tribolazione che ci affligge. Se Dio ha permesso la tua avversità, Egli ne vede la motivazione, sa perfettamente cosa essa può produrre di positivo nella tua vita. Anche quando resta in silenzio, non significa che Cristo è disinteressato al tuo problema, ma attende l’ora opportuna affinché, mediante il Suo intervento, Dio sia maggiormente glorificato. Il Signore è fedele e non permetterà che tu sia provato oltre le tue forze; anzi, ti aiuterà ad uscirne. “Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta...Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te”. Abbi fiducia nel Signore.
Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici… (Giovanni 15:15)
AMICI DI DIO
La Bibbia attesta che "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Condizione pesante e frustrante, perché pur avendo l’anelito alla giustizia, all’amore e alla pace, le persone sono condizionate dalla loro natura corrotta, senza realizzare le alte aspirazioni per cui sono state create. Soltanto la grazia di Dio può liberare da questo dramma; è la comunione con Lui che permette di realizzare tali propositi, elevandoci alla dignità di figli di Dio: “Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d'esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo…”. Essere chiamati amici, quindi, non è qualcosa d’inferiore alla condizione di figli e neanche annulla l’ubbidienza fedele che, come Suoi servitori, dobbiamo rendere al Signore. L’amicizia di Cristo non suggerisce l’idea di un’insana confidenza che cancella il giusto rispetto per la maestà divina, ma introduce il cuore del redento nella comunione con Dio che porta a condividere, nei pensieri e nei sentimenti, la Sua volontà, senza subirla come un’incognita ansiosa e frustrante. Anche tu puoi essere liberato dal peccato e chiamato ad una tale relazione con Dio che ti rende amico di Gesù.
Altro...
Preparati ad incontrare il tuo Dio (Amos 4:12)
L'ULTIMA SCADENZA
Tutti noi dobbiamo confrontarci con varie scadenze. Quella che, secondo logica, reputiamo l’ultima scadenza della vita, in realtà è, per importanza, la prima a cui dobbiamo assolvere: prepararci all’incontro con Dio. La Bibbia dice: “È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio”. È insensato trascurare la preparazione necessaria per questo appuntamento inevitabile. Troppa gente si prepara per il futuro prossimo, senza minimamente preoccuparsi d’incontrare il Creatore. Tanti, purtroppo, a causa delle sofferenze si dicono pronti a morire ignorando che la morte non è la fine di tutto, ma apre le porte verso l’eternità. E tu, ti sei preparato ad incontrare Dio? Dove pensi di passare la tua eternità? Ti sei rivestito della giustizia di Cristo, secondo l’invito dell’Evangelo? Se non hai accettato Gesù come tuo personale Salvatore, fallo senza rimandare! Chi Lo riceve oggi come Redentore, non temerà di trovarLo un giorno quale Giudice. Credi in Gesù che ha sparso il Suo sangue per il perdono dei tuoi peccati e che è risorto per la tua giustificazione. Allora potrai affrontare l’ultima scadenza, con piena serenità.
Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco (Atti 28:5)
RELAZIONI SINCERE
Dal momento che l'apostolo Paolo venne morso dalla vipera, le persone pronunciarono un giudizio sulla sua persona. Dopo che egli non ebbe nessuna conseguenza, cambiarono immediatamente idea sul suo conto. Le opinioni delle persone sono spesso volubili; devi imparare a scrollartele di dosso, allontanandole da te come Paolo ha fatto con la vipera. I maltesi di cui si parla, si sono ricreduti su Paolo elevandolo da criminale a divinità. È incredibile! C’è in questo episodio un insegnamento importante: diffida di chi cambia idea su di te al mutare delle circostanze. Altro è il comportamento di chi è leale e sincero nei tuoi confronti. Nel rapporto con gli altri l'onestà è una componente indispensabile. L'apostolo Paolo nel suo servizio a Dio era sostenuto da persone che avevano fiducia in lui. Egli stesso attesta: "Priscilla e Aquila hanno rischiato la vita per me" (Romani 16:3). Definisce Epafrodito: "Mio fratello, mio compagno di lavoro e di lotta [ha provveduto] alle mie necessità” (Filippesi 2:25). Dice altresì che "Onesiforo mi ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena" (II Timoteo 1:16).
Io vi ristorerò (Gioele 2:25)
IL RISTORO DELLA GRAZIA
Nella Bibbia è scritto: "Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire" (Isaia 59:1). Questo ci porta a un'attenta considerazione. Dopo aver sciupato l'eredità ricevuta dal padre, il figlio prodigo ritorna a casa senza un soldo, pentito e imbarazzato. Desiderava soltanto essere riammesso in casa, fosse anche tra la servitù, ma nell'istante stesso in cui esclamò: "Perdonami!", il padre ordinò per lui l’abito migliore, il vitello più grasso, un paio di sandali nuovi e l'anello al dito, in segno della volontà di ristorare il figlio e reintegrarlo nuovamente al suo posto quale membro a pieno diritto della famiglia. Persino nel periodo dell’Antico Testamento leggiamo che Dio stabilì un principio molto importante: "Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora" (Esodo 22:1). Ora, se Dio stabilì così per quanti vivevano sotto la Legge, quanto più farà per quelli che ha redenti? Coraggio, potete andare da Lui, oggi, con fiducia, sapendo che Egli è un Dio di ristoro e non rifiuta un cuore sinceramente pentito!
Certamente la raggiungerai e potrai ricuperare ogni cosa (1° Samuele 30:8)
IL RISTORO DI DIO
Un giorno gli Amalechiti attaccarono la città di Davide; la raserò al suolo e imprigionarono gli abitanti. A seguito di questa distruzione, Davide e i suoi uomini "Alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere” (I Samuele 30:4). Il Signore permetterà, certamente, che esprimiate il vostro lutto; è un passaggio necessario, ma non consentirà che vi fermiate. Dio, infatti, si rivolse a Davide dicendo: "Inseguili!, perché certamente li raggiungerai e potrai recuperare ogni cosa". Davide e i suoi uomini recuperarono le cose perdute e ne ebbero altre in aggiunta, perché il Signore non è soltanto un Dio di ristoro ma anche di abbondanza. La benedizione del Signore non è distribuita con il contagocce, non è razionata, infatti, potrete cantare così: "Il suo amore non ha limiti, la sua grazia abbonda, il suo potere non ha confini. In Gesù, per la Sua infinita ricchezza, Egli dona, dona, dona di nuovo". Fin dalla disobbedienza di Adamo ed Eva nell'Eden, il piano e il desiderio del Signore è di ripristinare, per tutti noi, ciò che abbiamo perduto; quindi, venite a Lui oggi; lasciate che il Suo ristoro possa iniziare!