«Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi...io non ti ifliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce» (Esodo 15:26)
BUONA SALUTE SPIRITUALE
La lebbra è una malattia che rigurtda ormai pochi paesi nel mondo, o è appartenuta ad epoche passate. Già migliaia di anni prima Dio aveva parlato a Mosè, istruendolo sul da farsi se la lebbra fosse scoppiata in mezzo al popolo. Anche Mosè non sapeva nulla riguardo ai “batteri”, ma bastava fare ciò che richiedeva Dio ed il male sarebbe scomparso. Nel libro del Levitico è anche ordinata una condotta igienico sanitaria che risulta ancora valida nel prevenire malattie infettive d’ogni tipo. La “salute biblica” già includeva l’ambiente in cui l’uomo viveva, come nei casi di muffa nelle case… Essa, poi, non si limitava a vietare atti innaturali, tra quelli alimentari o sessuali, ma ogni comportamento giudicato immorale secondo la santità di Dio. Così, mentre i pagani praticavano la prostituzione “religiosa” e ingerivano il sangue dei sacrifici, in Israele la prescrizione della fedeltà coniugale, della monogamia e il divieto di mangiare sangue azzeravano i rischi di contrarre malattie fisiche. Ascoltiamo i salutari comandi divini, non soltanto per il nostro benessere fisico ma, soprattutto, per il bene dell’anima nostra!
E quando furono saziati, [Gesù] disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda (Giovanni 6:12)
SAPPI CONSERVARE
Il Signore Gesù aveva compiuto un grande miracolo, sfamando migliaia di persone con appena cinque pani e due pesci. L’ordine che Gesù diede ai Suoi discepoli è di grande insegnamento per noi oggi. La prima considerazione riguarda il fatto che niente di ciò che viene da Dio è da buttare; siamo chiamati a raccogliere tutti i Suoi insegnamenti per ricordare tutte le Sue opere. Le esperienze che Dio ci permette di fare hanno un gran valore e devono essere serbate nel cuore per onorarLo. Inoltre, è bene, nei giorni di abbondanza, fare buon deposito, poiché potranno giungere giorni difficili nei quali dobbiamo attingere al patrimonio di benedizioni divine che già possediamo. “Raccogliere i pezzi avanzati”, indica l’impegno dell’uomo; Dio distribuisce generosamente la Sua grazia, ma spetta all’uomo amministrala e custodirla. Alcuni dissipano i doni ricevuti dal Signore vivendo nella trascuratezza e perfino nella dissolutezza. Infine, è opportuno raccogliere il “pane avanzato”, per condividerlo con altri; la benedizione di Dio raggiunge il suo scopo, quando porta beneficio a molti.
Or dunque temete l’Eterno, e servitelo con integrità e fedeltà… scegliete oggi a chi volete servire… (Giosuè 24:14-15)
SCELTE SBAGLIATE
Uno dei quadri più famosi al mondo, è intitolato “Betsabea si bagna”. L'autore ritrae la donna che commise adulterio con il re Davide, poco prima della decisione che la portò a tradire la fiducia del marito; essa stringe nella sua mano la lettera d’invito inviatagli dal re. Il suo volto è teso, pieno di incertezze; è combattuta tra la fedeltà al marito e la passione che l’attira verso il peccato. Ogni giorno siamo posti dinanzi a delle scelte. Alcune di esse sono poco determinanti per il nostro cammino e per la nostra etica, altre invece influenzeranno profondamente la nostra vita ed il nostro destino. Ci sentiamo come davanti ad un bivio, dove l’errore ci porterebbe su un sentiero che, allontanandoci da Dio, ci farebbe inevitabilmente patire le sue amare conseguenze. Purtroppo Betsabea scelse la strada sbagliata. Ella non fu guidata nella sua scelta dal timore di Dio e dal Suo consiglio ma poggiò le labbra sul calice del peccato per bere il contenuto, inizialmente dolce, ma che si sarebbe rivelato amaro per la sua vita. Oggi, davanti agli inviti del mondo, fai la giusta scelta: scegli di servire il Signore, scegli la vita.
...Gesú stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva (Giovanni 7:37)
SETE SODDISFATTA
Le parole di Gesù sono state e sono tuttora la speranza di tutti quelli che confidano nelle promesse di Dio. Oggi esse lo sono anche per te, meditale attentamente. Innanzitutto, Gesù riconosce le necessità: “Se qualcuno ha sete”. Cosa indica la sete se non il bisogno innato dell’uomo di avere comunione con Dio. Inoltre, Gesù propone una soluzione: “…venga a me e beva…”. Egli è la “Roccia spirituale” che seguiva Israele nel deserto: “Ecco, io starò là dinanzi a te, sulla roccia ch'è in Horeb; tu percoterai la roccia, e ne scaturirà dell'acqua, ed il popolo berrà…”. È Cristo la fonte che ristora il peccatore: “…uno de' soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua”. Chi vuole bere l’acqua della vita deve lavare le proprie vesti (Apocalisse 22:14). Non c’è vero ristoro senza purificazione! Infine, Gesù prospetta una benedizione: “…fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Va’ con piena fiducia a Cristo, confessando i tuoi peccati che inaridiscono l’anima, e traboccherai della Sua vita esuberante. Accogli l’invito dello Spirito Santo, Sommo Autore delle Scritture: “…chi ha sete venga: chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita”.
Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi … e disse: 'Levatevi, uscite da questo luogo, perché l’Eterno sta per distruggere la città'. Ma ai generi parve che volesse scherzare (Genesi 19:14)
NON E' UNO SCHERZO
Sodoma e Gomorra furono annientate. Ai generi di Lot giunse un messaggio di salvezza, ma gli sembrò inverosimile che Dio volesse distruggere delle pianure così fertili. Essi, quindi, prestando ascolto al loro senso comune, risero dell’avviso divino e non uscirono dalla città, finendo per condividerne la stessa sorte. Davanti alla giustizia di Dio sono colpevoli, sia chi L’offende con la condotta dissoluta e immorale, sia chi Lo schernisce con i ragionamenti presuntuosi della propria razionalità. I generi di Lot compresero troppo tardi che il suocero non aveva scherzato. Con la Parola di Dio, infatti, non si scherza… devi sempre prenderla sul serio. Dio, oggi, sta avvertendo anche te del giudizio imminente. Come reagirai? Rimanendo nel tuo quieto vivere, nel tuo pensiero ottimista o ritraendoti da tutto ciò che è sotto l’ira di Dio? Fa attenzione: “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui”. Accetta la grazia di Dio. Egli ha dato il Suo Unigenito per la tua vita, non concentrarti su quel che devi lasciare, ma apprezza l’ineffabile dono divino.
L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me» (Giovanni 5:7)
NON HO NESSUNO
“Io non ho nessuno…”, è la malinconica dichiarazione di tanti che si ritrovano soli nei momenti in cui hanno più bisogno di avere qualcuno accanto. Vi è una solitudine morale che genera un dolore inconsolabile e devasta l’umore, allontanando dagli altri ed ergendo barriere di incomunicabilità perfino tra i parenti più stretti. La solitudine è assaporata nel bisogno materiale, quando nessuno si prende cura di noi nelle nostre infermità e nessuno s’interessa ai nostri problemi. L’uomo paralitico giaceva nell’amara convinzione che sarebbe dovuto rimanere sempre da solo. Il Signore, però, è Colui che infrange il muro della solitudine in ogni sua causa e forma. Oggi Gesù è venuto a te con lo stesso scopo. Invoca il Suo nome perché t’illumini con la Sua Parola e scaldi il tuo cuore con la Sua presenza. ChiediGli di addolcire il tuo carattere e starti vicino sempre e non solo quando sei nella prova e nella malattia. Tu hai Qualcuno! Gesù vuole essere per te il Parente più stretto, l’Amico più grande, il Consolatore più prezioso. E così anche tu sarai in grado di far compagnia a chi è veramente solo.
Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra (Atti 1:8)
FORZA DIVINA
Il battesimo nello Spirito Santo mira a donare ai credenti la necessaria capacità spirituale per compiere la volontà divina e superare le numerose difficoltà di questo mondo. La “pienezza dall’Alto” conferisce al credente una maggiore sensibilità alla guida dello Spirito di Dio e una nuova franchezza nel testimoniare di Cristo. Oltre a ciò, il battesimo nello Spirito Santo rende determinati nella ricerca della santificazione, in modo da consacrare la vita del credente alla gloria di Dio, purificandolo da ciò che ostacola il servizio al Signore. Essere riempiti di Spirito Santo non è un’esperienza indispensabile per la salvezza, ma è essenziale per il servizio cristiano qui sulla terra. Non cercare di meritarlo: è un dono! Non limitarti, però, a chiederlo debolmente, desideralo con tutto il cuore, in un’attesa devota e fiduciosa nella Parola di Dio. Non manchi a te ciò che i discepoli realizzarono tra l’Ascensione e la Pentecoste: fede nella promessa, ubbidienza al comando di Gesù e costanza nella preghiera. E non dimenticare che “… per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà”.
Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica… (Efesini 6:18)
L'ARMA DELLA PREGHIERA
L’apostolo Paolo esemplifica con le varie parti dell’armatura militare la preghiera come uno degli elementi d’essa, e la pone quale ulteriore sostegno, come la forza speciale utile ad indossarla efficacemente. Senza una quotidiana comunione con Dio, la cintura della verità scivolerà dai nostri fianchi, non trovando aderenza alla nostra condotta. Trascurando di confessare le nostre mancanze al Signore, la corazza della giustizia diverrà una pesante ferraglia per il cuore. Se non preghiamo che Dio guidi il nostro zelo, l’Evangelo che proclameremo recherà più confusione che pace. Privi della sincera ricerca della Luce divina per praticare la Sua perfetta volontà, la Scrittura sarà una spada spuntata nelle nostre mani. Chiudendo il cuore all’onniscienza divina, lo scudo della fede non potrà ripararci dai malvagi attacchi dell’avversario. Senza la supplica di chi è cosciente di non meritare nulla, l’elmo della salvezza, corroso dalla superbia, non preserverà più la vigorosa certezza della vita eterna. Soldato cristiano, lascia che Cristo, il tuo Generale, passi in rassegna la tua vita di preghiera per rimetterla in ordine e rivestiti con le Sue armi vittoriose di conquista spirituale.
Mandò la sua parola e li guarì… (Salmo 107:20)
GESU' GUARISCE
Una piaga del Medioevo fu la peste. ll dottor F. Garrison nel libro: “Storia della Medicina”, riporta questa testimonianza riguardo al flagello di quei giorni: “I morti erano gettati alla rinfusa in grandi fosse… dappertutto nelle strade e nelle case giacevano cadaveri in putrefazione…”. Che cosa permise di porre un freno a tale flagello? Quando i medici del tempo si arresero, si andò a cercare quali erano gli ordini che Dio aveva dato a Mosè in casi di malattie infettive. Mettendo in atto i principi dettati dalla Scrittura, ogni volta che si individuava una persona affetta da peste, questa veniva isolata da tutte le altre ed esclusa dalla collettività. Soltanto allora il flagello iniziò ad arrestarsi. La procedura era indicata nel testo che dichiarava riguardo al malato: “Sarà impuro tutto il tempo che avrà la piaga; è impuro; se ne starà solo; abiterà fuori del campo”. Se desideriamo ricevere una risposta risolutiva ai nostri problemi, grandi o piccoli che siano, impariamo ad andare alla Parola di Dio, confidando che Egli vuole preservare le nostre vite. Il Signore ha mandato la Parola eterna per sanarci da una piaga ben più grave, quella del peccato: poni fede ad essa e sarai salvato.
…se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Giovanni 3:5)
NASCERE DI NUOVO
Per far parte del popolo di Dio è indispensabile nascere ad una vita nuova, di comunione con il Redentore; aver sperimentato un’autentica rigenerazione spirituale, secondo l’insegnamento della Parola di Dio e per la potenza dello Spirito Santo, che applica in noi l’opera efficace di Cristo. La nuova nascita vivifica spiritualmente i peccatori morti nella ribellione e nelle trasgressioni, trasformandoli in adoratori profondamente devoti al Signore. Soltanto una vera nuova nascita permette agli uomini di essere buoni cittadini del Regno di Dio, impartendo loro le forze e l’entusiasmo per vivere in tutto secondo la Sua volontà. La porta del regno dei cieli è aperta a chiunque lascia prima entrare il Signore Gesù Cristo nel proprio cuore, accogliendoLo per fede quale proprio personale Salvatore. Quando questo accade, quando il peccatore comincia a gustare la presenza e l’amore di Cristo, allora non ci si sente più stranieri ma cittadini, non più orfani, ma figli di Dio. Forse il Signore ti ha raggiunto con la Sua Parola, ma devi ancora entrare nel Suo Regno. InvocaLo e ringrazaLo, perché nel Suo popolo c’è posto per tutti, anche per te.
Altro...
E a questo popolo dirai: Così parla l’Eterno: Ecco, io pongo dinanzi a voi la via della vita e la via della morte (Geremia 21:8)
SCEGLI LA VIA DELLA VITA
Il Signore non offre una via di mezzo, due sono le vie: quella della vita e quella della morte. Essa presenta sempre delle realtà ben definite, come luce e tenebre, beatitudine e perdizione. Dai Vangeli ci giunge l’avvertimento che non è possibile servire due padroni, non si può indugiare mantenendo il cuore diviso. Il popolo doveva scegliere di ubbidire al messaggio di Geremia, che invitava la nazione a non opporre resistenza all’esercito di Babilonia, arrendendosi senza indugio. Chi decideva di resistere al comando divino avrebbe incontrato la morte. Dio non nascose le Sue intenzioni agli abitanti di Gerusalemme ed ancora oggi rivela la Sua volontà, i Suoi piani e le conseguenze dell’incredulità ostinata. Hai fatto una scelta, stai servendo Dio, hai cominciato a seguire Cristo? Forse è da tempo che senti Dio bussare alla porta del tuo cuore, ma ancora non ti sei deciso. Non puoi rimanere al bivio per sempre. Le direzioni sono due: con Cristo verso la vita eterna, lontano da Cristo verso la perdizione eterna. Dio ha fatto la Sua parte, ti ha posto davanti la verità, ti ha messo a disposizione la via della salvezza. Sta a te adesso scegliere.
…Io ho udita la tua preghiera, ho vedute le tue lacrime… (Isaia 38:5)
DIO VEDE LE TUE LACRIME
Quanti sguardi, affetti e parole ci circondano, ma pochi o nessuno capisce a fondo il nostro cuore. Pensi: “Qualcuno lassù mi vede? C’è qualcuno in cielo che mi conosce e può fare qualcosa?”. Il vuoto che c’è nella mia vita, l’insoddisfazione, nonostante apparentemente non ci manchi nulla, ci fanno vivere come se fossimo privi di tutto, della stessa vita. Un giorno, grazie alla lettura della Bibbia e alla testimonianza di alcuni amici che dicevano di aver incontrato Gesù, mi rivolsi a Dio. Ero militare di leva e nella mia camera Gli chiesi di salvarmi e di cambiare la mia vita. Avvertii chiaramente che la mia preghiera era stata ascoltata ed esaudita dal Signore che mi trasmise nel cuore una pace profonda. Il vuoto che prima avvertivo iniziò a sparire e al suo posto percepivo l’amore di Dio. Ora so con certezza che Gesù mi vede e si cura di me. È un’esperienza questa, simile a quella di molte altre persone. Possiamo dire davvero che Dio vede il profondo del nostro cuore e si prende cura di chi Lo cerca con fede. Egli ti è accanto, t’ascolta e ti vede. InvocaLo nel tuo bisogno e vedrai che ti risponderà.
…Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei (Efesini 5:25)
CRISTO TI LAVA
La Bibbia ci accerta che ricevendo il Signore Gesù Cristo come nostro personale Salvatore, diveniamo puri ai Suoi occhi. L’efficacia espiatoria del Suo sacrificio ci lava da ogni peccato. La stessa Parola di Dio, non ci dice, tuttavia, che in seguito non potremo essere più macchiati dal peccato nella nostra vita. Il credente non è affetto da alcuna forma di mania per l’igiene. Egli è stato reso cosciente che durante il cammino della vita, la polvere fuligginosa di questo mondo potrebbe attaccarsi alla sua vita, tante cose potrebbero contaminare i suoi pensieri e la sua condotta. Una tale sporcizia non è facilmente rintracciabile dalla luce della coscienza umana. L’unico modo per mantenere puro il tuo cuore è usare “la lampada” del Signore: la Bibbia, che ti rivela dove e quanto i tuoi sentimenti o comportamenti sono stati intaccati dal fango del peccato. “Come renderà il giovane la sua via pura? Col badare ad essa secondo la tua parola” (Salmo 119:9). Soltando andado a Dio per i meriti di Cristo e confessando a Lui ogni nostro peccato, saremo purificati e lavati dal prezioso sangue di Gesù.
Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini (1° Corinzi 15:19)
UNA SPERANZA CERTA
La speranza di non pochi uomini si basa esclusivamente su quello che vedono, che toccano con mano. Alcuni sperano in giorni o circostanze migliori è aspettano la svolta che purtroppo spesso si rivela un’amara delusione. Sono dei materialisti che affidano sé stessi e il proprio futuro all’incertezza delle ricchezze anziché a Dio. Altri nutrono una speranza superstiziosa nel Signore, nel senso che chiedono e s’aspettano i Suoi interventi, i miracoli e la Sua provvidenza, per soddisfare i propri desideri egoistici. Essi, quando le cose non vanno come desiderano, perdono ogni fiducia e le loro attese lasciano il posto al disincanto e all’amarezza. Ci sono poi invece quelli che, avendo fatto di Cristo il proprio Salvatore e Signore hanno trovato in lui la vera speranza. Il loro tesoro è nel cielo, non qui e la più profonda attesa non è legata alla vita terrena, infatti, non vive soltanto per ciò che si può realizzare nel corso degli anni sulla terra, ma vive per piacere a Dio in ogni cosa. Chi è nato di nuovo vuole onorare il nome del Signore in ogni tempo e in ogni circostanza e rimane nella grazia di Dio per portare un frutto che ha valore eterno. Tu, da quale speranza sei animato?