Fortíficati e compòrtati da uomo! Osserva quello che il Signore, il tuo Dio, ti ha comandato (1° Re 2:3)
COMPORTARSI DA UOMO
Nelle raccomandazioni che il re dava all'erede al trono c'erano semplici ed importanti indicazioni per una vita felice e responsabile. Ai giorni nostri sembra che non tutti sappiano "comportarsi da uomini" e nei fatti di cronaca leggiamo cose raccapriccianti. Spesso anche molte persone "perbene" non sanno prendere decisioni, assolvere ai propri doveri, assumersi responsabilità. È il caso di molti padri che sono troppo indaffarati nel lavoro per curarsi della loro famiglia, del loro bene spirituale e morale. Un uomo è tale non quando diventa maggiorenne, ma se si fa carico dei suoi compiti e li porta a termine. Salomone seppe vincere i nemici, costruire il tempio, e soprattutto governare bene il suo regno, perché la prima cosa che fece fu quella di pregare Dio per il buon esito del suo lavoro. Che il Signore ci conceda di prendere iniziative volte al bene degli altri, della nostra famiglia e della nostra vita, stando attenti alle indicazioni della Parola di Dio. Tutto questo sarà possibile se diamo la nostra vita a Gesù il Salvatore e se Gli permettiamo di aiutarci. Così facendo saremo veramente "uomini", secondo come vuole Dio.
Dio gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome (Filippesi 2:9)
Gesù, nome unico
Il nome di Gesù è prezioso, esprime assoluta autorità e potenza sopra qualsiasi altro nome o titolo. L'apostolo Pietro dichiara che non è stato dato altro nome agli uomini per il quale possono essere salvati se non quello del nome di Gesù. Di fronte alla Sua maestà ognuno deve inchinarsi in profonda riverenza e ammirazione. Questo diritto unico è del Signore perché ha scelto di abbassarsi fino a noi. È venuto in profonda umiliazione per morire sulla croce al posto dell'uomo peccatore. Il Suo nome è degno di ricevere lode e gloria da ogni uomo. Presto o tardi tutti gli uomini confesseranno Gesù come Signore. Molti l'hanno già fatto riconoscendoLo come Redentore, tanti altri lo faranno dovendolo riconoscere come il proprio irreprensibile Giudice. Ti domando: quando è che confesserai Lui come Salvatore della tua vita? Quanti uomini nei secoli hanno pronunciato frasi e parole offensive contro Gesù; non essere uno di loro. Confessa con la tua bocca la necessità del perdono dei tuoi peccati, così che in Cristo puoi ottenere salvezza. Allora potrai dire ad altri che il nome del Signore Gesù è unico.
Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: "Che cosa pensate nei vostri cuori?" (Luca 5:22)
A cosa pensate?
Tale domanda fu rivolta a dei religiosi mentre Gesù si trovava davanti ad un paralitico. Egli è indignato di fronte ai pensieri d'incredulità manifestati mentre elogia la fede di quattro uomini che aiutano un amico. Vista l'impossibilità di entrare nella casa in cui Cristo insegnava, essi pensarono a un'altra soluzione, arrivando alla conclusione di scoperchiare il tetto. Un pensiero che risultò efficace. L'idea di vedere l'amico guarito fu per quei quattro uno stimolo a osare tutto il possibile. Che proposito nobile! Esprimere compassione per il prossimo avendo una fede incrollabile nel Signore. Sarebbe bello se tanti pensieri del genere passassero per la nostra mente e animassero le nostre azioni. Il cuore dell'uomo è un campo sconosciuto, i suoi pensieri sono insondabili. Chi può conoscere appieno le menti delle persone? Viviamo in una società dove spesso i pensieri dell'uomo sono rivolti verso i propri interessi e a soddisfare le proprie ambizioni. Si pensa a come arricchirsi, divertirsi e avanzare la propria posizione sociale. Sia lodato Dio per il pensiero che quegli amici avevano verso chi non poteva pensare per sé stesso. Cosa pensi di fare oggi della tua vita?
E, passando, vide Levi e gli disse: "Seguimi". Ed egli, alzatosi, lo seguì (Marco 2:14)
Gesù chiama e Cambia
Chi chiama Gesù? Gente con la "stoffa" religiosa? No! Gesù chiama persone che secondo alcuni non dovrebbero essere affatto considerate. Egli parla al loro cuore, le cambia per il loro bene e le usa per la Sua gloria. Se ti senti scartato dagli altri, sappi che per Gesù sei una persona da recuperare e impiegare. Matteo ebbe il privilegio di diventare uno dei quattro scrittori dei Vangeli. Questo pubblicano, invece di vivere per sé stesso approfittando economicamente di altri, diventa una benedizione per il prossimo d'ogni tempo. Gesù "cura" uomini bisognosi da un punto di vista morale e spirituale, siede a tavola con loro e li fortifica in vista del servizio. Le azioni di Cristo furono spesso oggetto di dissenso e la Sua Persona fu criticata. L'amore per le anime però non lo fece badare alle opinioni degli altri. Egli pensava più alla "salute" spirituale dell'uomo che al prestigio personale. Grazie a Dio, Gesù ha pensato a noi, ha avuto tempo per noi, non ci ha visti semplicemente per quello che eravamo, ma per quello che potevamo diventare in Lui. Alzati, lascia i tuoi ingannevoli guadagni, scegli di seguire il Signore. Scoprirai quello che Egli è potente a fare della tua vita!
Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? (Salmo 139:7)
Vorresti Fuggire?
Hai mai pensato di fuggire dalla realtà, di evadere problemi assillanti? Tutti, almeno una volta nella vita, hanno sognato di trovarsi su un'isola tropicale al sole e al caldo, senza pensieri e responsabilità. Hai mai cercato, però, di scappare da Dio? Alcuni cercano di fuggire dalla voce di Dio allontanandosi dalla Sua Parola, facendo finta di non capire, usando i "rumori" nel mondo, quelli dell'industria, della televisione, del commercio, dello stadio. Essi si immergono in tante realtà diverse pur di non ascoltare quella sommessa voce divina, che vuole la loro attenzione. Il versetto di oggi ci dice chiaramente che è impossibile fuggire da Dio. D'altronde, perché mai allontanarsi da chi ci ama davvero e la cui presenza ci riempie di gioia a sazietà? Non c'è pace e serenità per chi scappa, ma per chi invece corre verso il Signore avrà in giorni d'avversità una forte torre in cui nascondersi e trovarsi al sicuro. Smetti di essere sfuggente all'amorevole messaggio divino, rifugiati in Cristo ed avrai vero riposo!
Gesù gli rispose: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?" (Giovanni 3:10)
Un mAESTRO ALLA SCUOLA DI CRISTO
Nicodemo, un insegnante di religione, di fronte all'insegnamento di Gesù si rende progressivamente conto di non aver mai conosciuto cose vitali sulla propria anima e di avere una fede mentale che non gli ha mai dato accesso al regno di Dio, a realizzare le promesse divine. Come il Signore ha diretto Nicodemo alla luce, così vuole fare oggi per te, anche se sei un conoscitore della Bibbia o un insegnante di religione. Alla scuola di Cristo non è bocciato come vano ogni moto di genuina religiosità, ma è promossa la fede che salva. Questa implica un radicale cambiamento di vita, una "nuova nascita". Devi imparare anche quello che non puoi spiegare con l'intelletto, devi sperimentare che la potenza di Dio non ha limiti e interviene in modi inafferrabili per noi. Tuttavia, pur non comprendendo in fondo come lo Spirito Santo agisca nel cuore dell'uomo, applicando l'opera compiuta dal Redentore Gesù, potrai costatarne e goderne gli effetti immediati ed eterni. La tua religione sbocci in una quotidiana relazione con Dio. Il tuo nozionismo si tramuti in luce e forza spirituale, la tua curiosità si trasformi in fiducia, per scoprire in Gesù la meravigliosa sapienza della Grazia divina.
Dove c'è lo spirito del Signore, lì c'è libertà (2° Corinzi 3:17)
Dov'è la libertà?
Lo spirito umano ambisce la libertà. Per molti, invece, la ricerca di essa conduce ad una anarchia distruttiva e ad una peggiore schiavitù. Un pesce è libero quando nuota in acqua, ma se esce fuori da un laghetto o da un oceano perde la sua libertà, anzi la stessa vita. Allo stesso modo, l'uomo trova vera libertà quando vive nei parametri della Scrittura. È nelle verità bibliche che scopre la via per recuperare la gloria di Dio e affrancarsi dal morso del peccato e della condanna eterna. Dobbiamo prendere serenamente atto che libertà in senso assoluto, per le creature, non esiste, ma essa si ha nel vivere lo scopo per cui siamo stati creati: adorare Dio e rispettare i confini della Sua perfetta volontà. Soltanto quando si riconosce e si esalta la Signoria di Dio, si può ottenere vera libertà! Questa è per chi con umile fiducia nel Signore si arrende alla Grazia in Cristo, Colui che ci riconcilia con la volontà del Padre. Una prigione mortale attende invece i ribelli, chi si lascia governare dalla superbia e trasgredisce le leggi divine. Qualunque libertà tu stia contemplando, lascia che siano l'opera e l'esempio di Gesù, la luce e la potenza dello Spirito Santo a condurti verso la vita eterna.
Affrèttati a rispondermi (Salmo 102:2)
Impazienti
Il Salmista ha fretta. È comune tra gli uomini essere in alcune occasioni impazienti nei confronti di Dio. Preghiamo e nulla succede. Vogliamo delle risposte immediate perché non possiamo aspettare. Purtroppo siamo delle creature legate al tempo e delle preghiere non esaudite secondo i nostri tempi diventano per tanti un problema doloroso da sopportare. La preghiera, però, non deve concepire Dio come qualcuno a nostra disposizione, anzi, quando preghiamo siamo noi che ci mettiamo a Sua disposizione. Dio non ha fretta, non è condizionato dal tempo, agisce piuttosto in base ai Suoi scopi e a ciò che torna alla Sua gloria. Alcune risposte sono tempestive perché il bisogno è urgente, altre sono differite, così da prepararci a beneficiare appieno delle future grazie divine. E poi, esiste davvero una preghiera senza una risposta? Dio ci sente quando Lo invochiamo, i Suoi "ritardi" non sono dei rifiuti. La fede, comunque, non mette mai in dubbio la risposta definitiva di Dio e riceverà sempre la soluzione divina per lo scopo desiderato. Ricordiamo che è soltanto per mezzo della fede e la pazienza che ereditiamo le promesse divine.
Giacobbe si alzò la mattina di buon'ora (Genesi 28:18)
La mattina dopo
Cos'è successo a Giacobbe durante la notte? Fu scosso da un sogno, vide una scala che partiva dalla terra e raggiungeva il cielo sulla quale salivano e scendevano degli angeli. Si rese conto di trovarsi alla presenza del Signore. La mattina dopo, svegliandosi, prese la pietra che usò come cuscino e la trasformò in un altare al Signore. Giacobbe scoprì tre cose: innanzi tutto che non si può fuggire dalla presenza di Dio, poiché Egli non è circoscritto a qualche luogo sacro, ma è dovunque. In secondo luogo, la presenza di Dio può trasformare un posto umile della terra in una casa spirituale per manifestare lì la Sua gloria. Giacobbe chiamò quel sito, Betel, la casa di Dio, la porta del cielo. Infine, egli comprese che i piani di Dio sono più grandi dei nostri. La vita di chiunque può essere cambiata; anche se l'abbiamo ridotta in misero stato, Dio la vuole rinnovare. Fino a quella notte la vita di Giacobbe lasciava molto a desiderare, ma si svegliò con la consapevolezza che Dio voleva fare qualcosa di nuovo per Lui. All'inizio di questo nuovo giorno, sappi che Gesù è al tuo fianco, Egli trasformerà il tuo cuore in una dimora per la Sua presenza e il tuo avvenire in una realtà tutta nuova.
Non già che siamo da noi stessi capaci … ma la nostra capacità viene da Dio (2° Corinzi 3:5)
Con Dio si può
Chi non si è sentito inadeguato di fronte alle problematiche della vita, incapace di trovare un giusto equilibrio in mezzo a un mondo disorientato? Non sei l'unico, anche gli apostoli e i profeti a volte hanno avuto difficoltà e dilemmi nel gestire circostanze tanto complesse e delicate. Paolo scrive trovandosi sotto stress; fu perseguitato dai giudei, appesantito da preoccupazioni per la Chiesa, concentrato a capire cosa voleva il Signore per il suo futuro. Si rende conto della sua insufficienza e incapacità a supplire alle esigenze del momento, ma immediatamente la sua fede gli ricorda come Dio ci rende capaci. Possiamo rimediare alle nostre inadeguatezze umane attingendo a risorse divine; non c'è limite alle ricchezze della grazia di Dio. Ogni giorno può sembrare per te una sfida ardua e non sai se riesci a resistere alle pressioni che incontri. Prega Dio confessando la tua debolezza e chiedi che Egli ti renda oggi stesso capace, che ti equipaggi e ti fortifichi. Quando impariamo a non porre fiducia in noi stessi, bensì in Cristo, scopriamo che per fede con Dio si può.
Altro...
Quando manca una saggia direzione il popolo cade; nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza (Proverbi 11:14)
Consiglieri divini
Non esistono consiglieri migliori dei versetti della Bibbia, che possono dirigere saggiamente la vita di chiunque. Chiaramente, parlando del "consiglio della Parola di Dio", non s'intende una parola di relativa autorità fra altre discordanti opinioni, bensì l'accordo perfetto tra i versetti ispirati che si integrano esprimendo una sola verità. Le testimonianze, i precetti e i comandamenti del Signore scendono a noi dal cielo tramite la Sacra Scrittura. Essi ci rivelano la nostra condizione spirituale, c'incoraggiano quando siamo abbattuti e indicano radicali soluzioni ai nostri problemi. Questi "consiglieri divini" non sono tenuti sotto chiave, ma messi a disposizione di tutti, affinché siamo guidati e assistiti nelle scelte quotidiane e vitali. Temi che sembrino per noi dei misteri, teologici e pratici, di livello sociale, familiare e personale? Essi vengono illuminati. Si può accedere ai progetti divini per la propria vita. Perché rischiare seduzioni spirituali ed errori morali, delusioni sentimentali e catastrofi familiari? Accettare tutta la Bibbia sarà la tua salvezza, ignorarla porterà al disastro. Lasciati condurre dalla Parola di Dio!
Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli (Salmo 23:2)
IL RIPOSO DI DIO
Il pastore sceglie il sentiero e prepara il pascolo. Il compito delle pecore, nonché il nostro, è quello di guardare il Pastore. Con gli occhi della fede fissi su Colui che assicura la pace, potremo riposare. Fermati, Dio vuol dare riposo alla tua mente, al tuo corpo e soprattutto alla tua anima. Ti condurrà in pascoli verdeggianti. Questi non facevano parte del paesaggio naturale della Giudea e delle colline intorno a Betlemme, dove il giovane Davide pasceva il suo gregge, non erano rigogliose, né verdi. Anche oggi sono riarse. Qualunque pascolo verdeggiante in Giudea è opera di un pastore che ha ripulito il terreno accidentato e roccioso, strappando ceppi e bruciando rovi. Perciò quando Davide dice: "Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli", intende: "Il mio pastore mi fa riposare nella sua opera compiuta". Gesù ha creato un pascolo per l'anima e là ci invita a riposare. Con le Sue mani trafitte, Egli ha strappato le spine della condanna, ha frantumato gli enormi macigni del peccato e al loro posto ha piantato semi di grazia e scavato fonti di misericordia. Questo è esattamente quanto ha fatto Dio. Egli si è dimostrato Padre provvido e fedele. Ora sta a noi essere figli fiduciosi.
Quelli che mi cercano mi trovano (Proverbi 8:17)
CERCATO E TROVATO
"Non riesco a trovare quello che cerco". È una frase che ricorre spesso in una conversazione tra amici. In tanti si affannano a cercare ciò che ritengono importante per la loro vita, ma molto spesso alla ricerca non segue il ritrovamento e ne rimangono profondamente delusi. Non riescono, infatti, a comprendere che non sempre quello che desiderano rappresenta il meglio per loro. Comprendiamo, invece, che è bene far rientrare nei nostri desideri il ricercare il Signore: "Perché così dice il Signore alla casa d'Israele: 'Cercatemi e vivrete'" (Amos 5:4). Cerchiamo il Signore, Lui non si nasconderà e certamente si farà trovare da tutti coloro che con sincerità di cuore riconosceranno che Egli è il bene più prezioso che si possa desiderare e che dopo averLo trovato, l'unico desiderio che dovrà ancora far parte dei nostri pensieri, è quello di non perderLo. È importante, oggi, sapere che la ricerca non deve tardare, perché rimandarla potrebbe risultare fatale. Cerchiamo il Signore, dunque, mentre Lo si può trovare: "Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi, dice il Signore" (Geremia 29:13).
Non avrai da temere improvvisi spaventi (Proverbi 3:25)
LA CALMA NEL SIGNORE
Chi da ragazzo non si è divertito ad allarmare il compagno per il piacere di mettergli un po' di paura? Ciò produce un senso di paura che termina non appena ci si rende conto che si tratta di uno scherzo. Si può essere presi, però, da paure che vanno a generare nel nostro intimo un senso di enorme turbamento, di continuo pericolo, una condizione di costante sgomento. Ci rendiamo conto che, nonostante tutto l'amore delle persone che ci circondano, non riusciamo a trovare pace e calma. Dobbiamo convincerci che questo riposo interiore può donarlo soltanto il Signore. Egli ci dice di dare ascolto alle Sue parole, di non temere, perché apparteniamo a Lui. Il Signore sarà con noi sempre, nelle situazioni più diverse ed avverse: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore" (Isaia 43:1-3). Nessuno spavento, nessuna paura può farci piombare nel baratro, perché Gesù non ci lascia e non ci abbandona mai!