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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Non giudicate secondo l’apparenza (Giovanni 7:24); L’uomo riguarda l’apparenza, ma l’Eterno guarda il cuore (1° Samuele 16:7)

L’APPARENZA INGANNA

Non bisogna credere che tutti quelli che ridono e scherzano siano felici. Spesso , sotto un’apparenza gioiosa si nasconde un dolore profondo e lancinante. Si racconta di un tale che andò da un dottore e gli confidò di sentirsi tanto oppresso, al punto che la vita gli era divenuta insopportabile. Il dottore lo visitò con cura e non avendo trovato nulla di grave, gli disse: il suo organismo è sano, ha solo bisogno di un poco di distrazione.Il paziente dichiarò che quel rimedio non lo persuadeva. A questo punto il medico gli suggerì :«È qui in piazza da qualche giorno un baraccone, dove tutte le sere, un pagliaccio fa sbellicare dalle risate quanti vanno ad udirlo. Se un pagliaccio simile non riuscisse a distrarlo non saprei proprio che altro consigliarle. Ahimè, esclamò allora il disgraziato,”quel pagliaccio sono... io!”Quanti potrebbero fare la stessa confessione...! Ma Gesù solo ha il rimedio infallibile. Egli dichiara: venite a me, voi tutti che siete stanchi e aggravati, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:28). Il riposo che Gesù offre è il migliore farmaco, per tutti i mali, di qualunque natura essi sono.

L’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza e l’esperienza speranza (Romani 5:3-4)

IMPARARE DALL’ESPERIENZA (II)

L’anziano signore rispose: “Figlio mio, ho due parole per te, solo due parole “giuste decisioni”. Il giovane riflette’ un istante e poi osservò: “Signore il consiglio è molto utile, ma quale mezzo usare per prendere le giuste decisioni? “Una sola parola:esperienza”! Questo è ancora un buon consiglio ma come fare per acquistare esperienza? Chiese ancora il giovane.Due parole - disse l’anziano - “decisione sbagliate”! Con questo non voglio dire che solo quando facciamo brutte esperienze possiamo imparare ciò che è giusto, ma se nella nostra vita non lasciassimo dietro di noi delle zone d’ombra, non potremmo apprezzare nuovamente la grazia e l’amore di Dio verso noi. Le conseguenze dei nostri peccati sono irrevocabili nessuno potrà risparmiarcele, ma se da esse impariamo a consacrarci, di nuovo a Dio, dalle esperienze del passato avremo nuove speranze per il futuro.

L’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza e l’esperienza speranza (Romani 5:4)

IMPARARE DALL’ESPERIENZA

Tutto ciò che accade nella vita, buono o cattivo, può servire a Dio per manifestarci la Sua volontà e la grandezza della Sua grazia in noi. È un incoraggiamento per noi tutti il credere che molti errori del passato non sono senza significato per la nostra vita. Nel passo di oggi possiamo vedere l’importanza delle esperienze e quale efficacia esse hanno quando i nostri cuori si mantengono uniti a Dio. Si narra di un giovane cassiere di banca, il cui lavoro e comportamento facevano ben sperare per la sua carriera. Essendo note le sue capacità, la direzione decise che sarebbe potuto essere un buon successore del presidente della banca che stava andando in pensione. Un giorno, il giovane si recò dall'impiegato più anziano. Un po’ timidamente gli disse: “Come lei sa sto per diventare il presidente di questa banca, ed io le sarei grato per ogni consiglio che lei vorrà darmi”. Osservate l’umiltà di questo giovane.

L’occhio del Signore é su quelli che lo temono (Salmo 33:18)

IL GIUSTO TIMORE

La Bibbia insegna che, secondo la volontà di Dio, quanto più alto è il favore accordato all’uomo tanto maggiore è la sua responsabilità; Gesù stesso lo ha ribadito dicendo: “A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; a chi molto è stato affidato, molto più si richiederà”. Questa regola etica appare in netto contrasto con i principi che regolano la società umana, nella quale col crescere del potere e dell’importanza sociale, cresce il desiderio di fare ciò che si vuole, spesso in contrasto con le leggi stesse. Il versetto di oggi, quindi, da un lato afferma la straordinaria benedizione attribuita a coloro che credono in Dio, che sono protetti dalla costante cura di Colui al quale si sono affidati, tanto che nulla può loro accadere che sia in contrasto con la Sua volontà. Dall'altro, ricorda che Dio segue particolarmente le loro azioni e si aspetta che la loro vita sia una reale testimonianza, anche nei fatti, di quella fede che essi dichiarano di avere.

Cercherò colui che l’anima mia ama; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. (Cantico dei cantici 3:2)

FEDELTÀ (II)

Il libro di Giobbe ce lo ricorda - Dio, ha ristabilito il suo servo Giobbe in tutta la sua gloria e in tutto il suo onore, quando egli fu capace di perdonare i suoi amici, intercedendo per loro (Giobbe 42:10) pregare per l’amico difettoso, amarlo nonostante tutto,è una grande cosa davanti a Dio! Ma adesso chiediamoci: “Potrebbe il nostro cuore sopravvivere se a tradirlo fosse nostro marito o nostra moglie? Ma quando questo accade, proprio attorno a te, da chi non t’aspettavi, vorresti solo che a regnare fosse il silenzio e pregare che la grazia di Dio ritorni a brillare. Il vero credente non va avanti con vaghe speranze, ma si mette ogni giorno, nel crogiolo di Dio, che può dare la forza di superare senza ribellarsi né contro il prossimo né contro Dio. Questi incidenti di percorso sono seminati dal diavolo sul nostro cammino per provocarci e farci arrivare allla perdizione dell’anima.

Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà con sua moglie e i due saranno una sola carne. Non più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio unisce l’uomo non lo separi (Matteo 19:5)

FEDELTÀ (I)

Per un cuore fedele, è un’esperienza dolorosa il tradimento. Il libro dei salmi, lo dipinge con grande intensità! Se leggiamo il salmo 41 troviamo queste parole: “l’amico mio stesso, colui che aveva la mia fiducia e mangiava il mio pane, ha alzato il tallone contro di me” “Non è stato un nemico che mi oltraggiava, altrimenti l’avrei sopportato, non è stato un avversario che voleva atterrarmi, altrimenti l’avrei tenuto lontano da me - ma sei stato tu, un altro me stesso, il mio amico, il mio confidente. Noi avevamo insieme dolci intrattenimenti- insieme andavamo con la folla alla casa di Dio - le tue parole erano più dolci della crema; ma la guerra era nel tuo cuore - le tue parole erano come unte d’olio, ma mi hanno ferito come acerrime spade,chi può sopportare il tradimento di un amico? Eppure il solo rimedio a questo gran dolore è la preghiera. (segue)

"Allo stesso modo ancora ,lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza ,perché non sappiamo pregare come si conviene;ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili...perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio" (Romani 8:26-27)

MAMMA LO SAPEVA GIÀ

La madre di Hudson era partita a trovare un'amica,già da qualche settimana,e lui era rimasto a casa da solo.Un giorno in un angolo vide alcuni opuscoli cristiani del padre e ne prese uno tanto per leggere,per far passare il tempo. Hudson nonostante i genitori cristiani, era convinto che non esisteva nessuna salvezza e quindi la lettura non lo interessava per nulla. Ma quel giorno la madre, lontana 80 miglia da lui,a casa dell'amica, subito dopo pranzo sentì il bisogno di pregare come mai aveva fatto per la conversione di suo figlio Hudson.Si appartò e iniziò a pregare con fervore per quel figlio incredulo e disubbidiente;era determinata ad alzarsi solo quando la sua preghiera non fosse stata esaudita. Pregò alcune ore,ma quando si sarebbe dovuta fermare? Finchè improvvisamente si senti costretta a lodare Dio per la conversione del figlio. A 80 miglia di distanza a casa Taylor,il giovane Hudson che stava leggendo distrattamente l'opuscolo fu folgorato da una breve frase: "L'opera compiuta da Cristo" e immediatamente si ricordò delle parole di Gesù sulla croce "E'compiuto".Cosa era compiuto?"Una piena espiazione per i peccati di tutti"!Pensò a quello che aveva imparato fin da bambino,della Parola di Dio. Così credette e in quel momento la sua anima fu inondata da una gioia indescrivibile,cadde in ginocchio e cominciò a ringraziare Dio per la salvezza. Nello stesso momento,la madre distante, stava lodando Dio per lo stesso motivo.

"Il vino é schernitore,la bevanda alcolica é turbolenta,chiunque se ne lascia sopraffare non é saggio" (Proverbi 20:1)

NON ALZIAMO TROPPO IL GOMITO

Chi vi scrive era una persona che faceva parte di coloro che si lasciavano sopraffare dalle bevande alcoliche. Fin da bambino amavo il vino e gli alcolici come anche mio padre sebbene non era un alcolizzato,ma a casa nostra non mancava mai,sia al pranzo che a cena il vino era sulla tavola e io avevo imparato ad "apprezzarlo",anche troppo. Da piccolo non frequentavo "cattive compagnie”ma quando mi capitava l'occasione di bere non me la perdevo. Erano altri anni e gli adolescenti non andavano a bere nei pub e nelle birrerie.Mi ricordo la mia prima "sbornia "a 12 anni in una gita con gli amici,fu un progressivo "conoscere"i vini (a casa vi era grande varietà per il lavoro di mio padre, che li trasportava) così l'alcol divenne compagno sempre più della mia vita tanto che da giovane il venerdì si usciva per bere e si tornava a casa "brilli",e quando andavi a letto e chiudevi gli occhi la camera cominciava a girare e dovevi correre in bagno...Per me era diventato normale bermi più di una bottiglia a pasto e la sera uscire con gli amici.Ma quando un benedetto giorno di novembre di 30 anni fa incontrai Gesù e gli chiesi di perdonare tutti i miei peccati,Egli mi salvò mi fece "nascere di nuovo"e compresi immediatamente che il rapporto che avevo con gli alcolici era sbagliato e non piaceva a Dio che mi amava.

"Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò" (Giosuè 1.5)

DIO ALLONTANA LA PAURA 2

Notate,Dio dice “come sono stato con Mosè”, Mosè rappresenta la fedeltà di Dio del passato, di ieri, la manifestazione della Sua misericordia verso coloro che ci hanno preceduto e nello stesso modo Dio sarà con noi! Amate l'Eterno, voi tutti suoi santi! L'Eterno custodisce i fedeli e retribuisce largamente quelli che agiscono con alterigia. Siate forti, o voi tutti che sperate nell'Eterno ed egli renderà saldo il vostro cuore(Salmo 30).Con la stessa fierezza e con lo stesso coraggio dell’impavido Davide che andò contro il gigante Goliath nel nome del Signore degli eserciti, così vogliamo affrontare le nostre battaglie quotidiane, le lotte che sono fomentate dal nemico delle anime nostre, dalla lotta impervia con l’io e con i desideri insani che si formano nei nostri cuori. Non dimentichiamoci che Dio ci è vicino tutti i giorni della nostra vita e non ci abbandona anche quando noi ci dimentichiamo di Lui. Le nostre vittorie passate nel nome di Gesù devono essere degli sproni per le difficoltà di oggi a confidare nella Sua misericordia e potenza a nostro favore.

"Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò" (Giosuè 1:5)

DIO ALLONTANA LA PAURA 1

In questi giorni, è riaffiorato nella mia mente il ricordo vago di quando,quasi undicenne,leggevo la paura negli occhi di centinaia di persone durante i giorni del devastante terremoto del 1980. Quei discorsi che si rifacevano alla “fine del mondo” a una presunta manifestazione del giudizio di Dio, insomma c’era tanta paura e ciò che spaventava di più era l’insicurezza del domani, la sensazione che poteva capitare il peggio da un momento all’altro. Forse esagero ma è la stessa, o quasi la stessa paura che leggo in decine di volti oggi, in chi ha perso il lavoro, chi è sotto l’oppressione di una malattia incurabile, chi è preso dai debiti contratti per sopravvivere e potrei citare diversi motivi perché la gente ha paura. Come vorrei trasmettere ai cuori la realtà del verso di oggi, come vorrei scrivere nelle menti dei miei amici timorosi che l’unica fonte di speranza è Dio, incidere nei loro cuori il coraggio che Dio sa dare ai suoi figli. Decine di volte nella Bibbia, leggiamo questa espressione “Io sarò con te” è Dio che lo dice ad Abramo, a Mosè, a Giosuè, a Davide e infine Gesù lo promette ai discepoli.Oggi chi crede lo realizza ogni giorno. Se Dio non fosse con noi, saremmo veramente perduti, se Egli non proteggesse la nostra vita, se non combattesse per noi le battaglie pericolose e impossibili, se Egli non custodisse l’uscio del nostro cuore, saremmo perduti. Notate Dio dice “come sono stato con Mosè”…Mosè rappresenta la fedeltà di Dio del passato, di ieri...

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