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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici (Salmo 103:2)

BENEFICI DA NON DIMENTICARE

Soffermiamoci un attimo a considerare la varietà e la preziosità dei benefici che il Signore elargisce a ognuno di noi. Egli offre il perdono per qualunque peccato a chiunque va a Lui con un cuore pentito. Egli è potente da risanare ogni infermità, sia quelle che riguardano il nostro corpo, sia quelle che riguardano la nostra anima. Dio libera: nei molteplici pericoli che affrontiamo Egli è per noi un rifugio sicuro. Ma, cosa ancora più importante, Egli libera la nostra vita dalla schiavitù del peccato e dai suoi effetti, perché Cristo ha pagato il prezzo per la nostra redenzione. Dio fa grazia: eleva il peccatore penitente alla posizione privilegiata di Figlio di Dio conferendogli onore, nonostante non lo meriti. Il Signore benedice in abbondanza: in Lui il credente trova tutto ciò di cui ha veramente bisogno, in Lui è veramente appagato e soddisfatto. Dio dona all'uomo una speranza che va al di là dell'esistenza terrena. Questi sono alcuni dei numerosi benefici concessi da Dio. Come possiamo restare indifferenti? Possa il nostro cuore esprimere vera riconoscenza a Lui, con una lode sincera e con una consacrazione che si rinnova ogni giorno.

Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te (Salmo 119:11)

CUSTODISCI LA PAROLA NEL CUORE

L'opera di Dio nella propria vita è la cosa più preziosa che il credente possiede. Cosa c'è di più importante della salvezza e del perdono dei propri peccati? Cosa ha più valore della certezza della vita eterna nella presenza di Cristo? Esistono però delle minacce da cui dobbiamo preservarla. Innanzi tutto la vecchia natura corrotta che cerca di sfruttare ogni opportunità per tornare a occupare il trono del nostro cuore. In secondo luogo, le preoccupazioni della vita che distolgono il credente dal guardare a Cristo e dal confidare in Lui in ogni circostanza, per far spazio allo scoraggiamento e al dubbio. Un altro pericolo è costituito dalla pressione esercitata da una società che si allontana sempre più da Dio e dalla Sua volontà e che vorrebbe indurre il popolo del Signore a scadere nella propria fermezza. I ritmi frenetici e le molteplici attività quotidiane, poi, finiscono con l'impedire al cristiano di dedicare del tempo alla relazione personale con Dio. La consapevolezza dei tanti pericoli dovrebbe farci riflettere: stiamo custodendo l'opera di Dio in noi? Affidiamoci ogni giorno a Cristo coltivando la comunione con Lui e nulla potrà rovinare l'opera di Dio in noi.

Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno (2° Tessalonicesi 3:3)

DIO È FEDELE

Questa verità, più volte sottolineata nelle Scritture, è di grande incoraggiamento per quanti desiderano con tutto il cuore servire Dio. La Sua fedeltà è garanzia che l'opera iniziata nella vita di coloro che hanno riposto in Lui la loro fede sarà portata a compimento. Quando la nostra vita è arresa interamente nelle Sue mani, realizziamo che Dio promuove il nostro sviluppo spirituale e ci rende sempre più saldi nella grazia. È in virtù della Sua opera in noi che i nostri passi possono essere raffermati nelle Sue vie. Senza il Suo sostegno vacilleremmo e cadremmo. L'obiettivo di Satana è allontanare il credente da Cristo, inducendolo a peccare. Nella Sua fedeltà Dio ci guarda dal maligno. L'uomo è incapace di conformare la propria vita alla Parola di Dio. Il Signore opera in coloro che l'invocano dando loro la forza per metterla in pratica, promuove la crescita spirituale dei Suoi figli dirigendo i cuori all'obbedienza. Poiché è fedele, Dio è pronto a plasmarci come il vasaio plasma l'argilla, per imprimere in noi l'immagine di Cristo. Non guardiamo al domani con ansia e paura di non farcela. Affidiamoci a Dio ed Egli porterà avanti l'opera Sua in noi fino al ritorno di Gesù.

Tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: "Una cosa così non l'abbiamo mai vista" (Marco 2:12)

STUPITI DA GESÙ

La folla si accalca sulla porta della casa in cui c'è Gesù sta predicando la Parola di Dio. Nel frattempo giungono alcuni uomini con un paralitico. La folla impedisce il passaggio, allora scoperchiano il tetto e calano il letto su cui c'è il paralitico per farlo giungere di fronte al Maestro. Il Signore vede la fede che anima quelle persone e rivolgendosi al paralitico gli dice: "I tuoi peccati ti sono perdonati". Alcuni religiosi del tempo rimangono sconcertati da tale dichiarazione, consapevoli che con quelle parole Gesù si sta attribuendo prerogative divine, in quanto soltanto Dio ha l'autorità di rimettere i peccati. Gesù allora dimostra la Sua divinità dicendo al paralitico: "Alzati prendi il tuo lettuccio e cammina". L'uomo si alza e tutti rimangono attoniti. Ancora oggi Gesù può operare con potenza e meravigliare con le Sue opere. Non importa quale sia la tua infermità o il tuo bisogno. Come quegli uomini, tu puoi andare da Gesù per chiedergli di operare in tuo favore o per un tuo caro. Se riconosci il tuo bisogno di salvezza e ti accosti a Lui con un cuore pentito, Egli ti perdonerà dandoti pace e speranza, poi, secondo la Sua volontà ti darà la soluzione giusta a ogni problema.

Tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri (Filippesi 4:8)

CUSTODIRE LA MENTE

Ogni azione che compiamo si origina nella mente. Per questo è opportuno vegliare attentamente sui propri pensieri affinché le proprie opere risultino gradite nella presenza di Dio. In proposito la Bibbia ci dà delle indicazioni molto precise. Devono diventare oggetto dei nostri pensieri le cose vere: non le fantasie o i punti di vista umani, ma la verità rivelata nella Scrittura, la parola di Dio. Le cose onorevoli: quelle che per la loro dignità e nobiltà ben si addicono al carattere e alla vocazione cristiana. Le cose giuste: conformi alla volontà di Dio e alla correttezza nei rapporti con gli uomini. Le cose pure: quanto non ha a che fare con il peccato e non macchia la coscienza e il carattere. Le cose amabili: cioè ispirate dall'amore di Dio nella nostra vita. Le cose di buona fama: non ritenute tali dagli uomini, ma dal Signore. Le cose in cui è qualche virtù e qualche lode: ovvero tutto quello che risulta gradito e approvato da Dio. La mente si nutre di tutto ciò con cui si alimenta. Badiamo a ciò che ascoltiamo, leggiamo o vediamo. Soprattutto cibiamoci regolarmente con la Parola del Signore ed i nostri pensieri saranno sani e produrranno una condotta approvata da Dio.

Si converta egli al Signore che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare (Isaia 55:7)

DIO NON SI STANCA DI PERDONARE

Quando riceviamo qualche torto, forse siamo pronti a passarci sopra se la persona che ce lo ha fatto si umilia dinanzi a noi. Se questa, però, dovesse continuare a ferirci, non saremmo così comprensivi, taglieremmo con essa ogni rapporto e molto probabilmente coltiveremmo nei nostri cuori sentimento di rancore e ostilità. Dio non è come gli uomini. Egli non si stanca di perdonare. Presso di Lui ogni persona può trovare perdono a prescindere dalla quantità dei peccati commessi. Pertanto, non ti perdere d'animo se ripetutamente hai offeso Dio con i tuoi pensieri, le tue parole, i tuoi sentimenti e le tue opere. Egli continua ad offrirti la Sua grazia. Non esiste peccato, per quanto orrendo sia, che il Signore non possa cancellare. Come mai Dio non si stanca di perdonare? Perché Suo Figlio Gesù è morto sulla croce per i peccatori, subendo al loro posto il giudizio a cui erano destinati a motivo delle loro colpe. In virtù della Sua opera ogni uomo può trovare il vero perdono, a condizione che si accosti a Dio con un cuore pentito e desideroso di camminare nell'obbedienza. Confessa a Lui i tuoi peccati e sperimenterai la pace del Signore e la gioia della riconciliazione con il Padre celeste.

In quel giorno vi sarà una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l'impurità (Zaccaria 13:1)

LA FONTE È ANCORA APERTA

Queste parole, pronunciate per ispirazione dello Spirito Santo dal profeta Zaccaria, annunciano il giorno in cui, attraverso la morte e la risurrezione di Cristo Gesù, sarebbe stata aperta da Dio una fonte per la purificazione dei peccati dell'intera umanità. Questa profezia non è rimasta inadempiuta. Il Nuovo Testamento insegna che, quando giunse la pienezza dei tempi, Dio ha mandato il Suo Figlio sulla Terra ed attraverso la Sua morte e risurrezione ha aperto una fonte per il lavacro di ogni peccato. La necessità di essere purificati è primaria: il peccato sporca e corrompe. Nulla di ciò che l'uomo tenta di fare può liberarlo da questa terribile piaga e dai suoi effetti deleteri. Dio ha preso l'iniziativa di soccorrere l'uomo, per ristorarlo e offrirgli una nuova speranza. Il sangue sparso da Gesù sulla croce provvede con immutabile efficacia giustificazione a chiunque si accosta a Lui, indipendentemente dalla quantità e gravità sociale dei peccati. Per beneficiare dell'opera compiuta da Cristo occorre riporre la propria fede in Lui e ravvedersi dei propri peccati. Che aspetti? La fonte è ancora aperta, attingi ad Essa e sarai lavato e ristorato.

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione (2° Corinzi II Corinzi 1:3,4)

LA VERA CONSOLAZIONE

Chi di noi non ha conosciuto il bisogno di essere consolato? Sono molteplici le circostanze in cui avvertiamo la necessità di conforto. Quasi sempre però, quando il bisogno è più impellente, nessuno è in grado di risollevarci. Anche se le persone a noi care ci sono vicine e animate da buoni propositi, spesso il loro sostegno si rivela inefficace. L'apostolo Paolo aveva conosciuto molte afflizioni, ma nelle svariate difficoltà in cui si era trovato, aveva sperimentato che Dio è la sorgente di ogni consolazione. Solamente Lui, infatti, è in grado di risollevare da ogni tipo di dolore o preoccupazione. La Sua consolazione è sovrabbondante. Non soltanto è sufficiente a consolare il cuore affranto, ma rende colui che è stato da Dio consolato, capace di sostenere coloro che si trovano in afflizione o dolori. Come sperimentare la consolazione efficace e profonda che ha la sua sorgente in Dio? Accostandosi a Lui con fede. Se sei travagliato e affranto vai a Lui! Esprimigli la tua tristezza e la tua sofferenza. Deponi ai Suoi piedi il tuo pesante fardello e troverai in Dio un Padre amorevole pronto a soccorrerti e riempire ogni vuoto.

In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli (Matteo 18:3)

CAMBIARE

Nella vita di ogni persona possono esserci momenti in cui, dopo aver considerato il proprio passato, si nota di non essere riusciti nei propri intenti. Tale fallimento non riguarda soltanto i propositi secolari, ma spesso anche quelli inerenti alla vita spirituale. Ci si propone di vivere in obbedienza alla Parola di Dio, di manifestare sentimenti a Lui graditi nelle relazioni con il prossimo, ma tali proponimenti hanno finito per rivelarsi sterili desideri. Come mai tante buone intenzioni rimangono inadempiute? Spesso il fallimento dipende da una ragione: si tenta di cambiare con le proprie forze. La Bibbia insegna che non è possibile per nessuno vivere una vita gradita a Dio senza l'intervento dello Spirito Santo. Per manifestare veri mutamenti, occorre prima che il cuore, il centro della vita spirituale di ogni persona, sia trasformato in modo radicale. Solamente Dio può farlo. Se riconosci che i tentativi di essere una persona migliore si sono infranti sulla tua rocciosa natura decaduta, non ti avvilire, invoca Cristo Gesù con un cuore rotto, contrito. Ammetti dinanzi a Lui il tuo fallimento e chiedigli di trasformare il tuo cuore. Egli certamente lo farà!

Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai (Giosuè 1:9)

IL SEGRETO DELLA FORZA

Nel corso della vita prima o poi su tutti si abbattono tempeste di vario tipo: problemi, malattie, ristrettezze economiche, solitudine… Come riuscire ad affrontare tali cose senza soccombere? Giosuè, il nuovo condottiero d'Israele, avrebbe incontrato difficoltà d'ogni genere, ma il Signore gli ricordò da dove scaturiva la forza di cui necessitava e come poteva farla propria. Dio gli disse che sarebbe stato con Lui. Nelle lotte non l'avrebbe abbandonato. La Sua presenza sarebbe stata per Lui sorgente della potenza più importante e vitale, quella spirituale. Il Signore poi lo esortò ad assumere la giusta disposizione verso la Sua Parola, meditandola giorno e notte, per praticarla quotidianamente con un santo coraggio che essa stessa gli avrebbe conferito. Dio stimolò Giosuè a credere fermamente in Lui, rammentandogli che era Egli stesso a parlargli e non semplicemente un uomo. La forza, infatti, viene dalla fede. Come Giosuè, anche tu hai bisogno di custodire queste preziose verità. Fortificati e incoraggiati dalla Sua potenza, saremo in grado di affrontare ogni avversità in modo da glorificare il nome del Signore.

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