Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce (Giacomo 4:14)
REALTà FUGACI E BENI ETERNI
Tutto passa sulla terra, pure quelle cose che, per la loro pregiata qualità, sembrano intramontabili. L’uomo anela alla certezza che la vita continui, anzi si perfezioni, dopo la morte fisica e, al contempo, che le cose di cui gode siano transitabili nella sua eterna dimora. Dio stesso ha posto nell’uomo "il pensiero della eternità" (Ecclesiaste 3:11). Una profonda ed arcana aspirazione che diviene sicura eredità di fede in Gesù, calatosi nella nostra dimensione storica per donarci la vita eterna. La vita eterna in Cristo non si limita ad un’infinita durata dell’esistenza, ma abbraccia la qualità di un’inalterabile comunione con Dio. I beni che corredano questa vita, come la pace del perdono, la gioia della presenza di Dio, il frutto del nostro servizio al Signore, non saranno sepolti dalla sabbia d’alcuna clessidra, ma ci accompagneranno per l’eternità.
Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti (2° Timoteo 2:8)
OGNI GIORNO CON NOI
Sono le parole dell’anziano apostolo Paolo al giovane pastore Timoteo. Il primo sapeva del poco tempo rimastogli da vivere e che la sua dipartita avrebbe causato dolore a molti suoi amici, tutti cristiani dell’epoca. In maniera particolare avrebbero potuto sentire la sua mancanza, proprio quei giovani servitori di Dio che tanto avevano imparato da lui. Ecco il senso dell’esortazione: Timoteo, tra un po’ non ci sarò più. Io ero per te come un fratello maggiore, come un padre che ti dava consigli. Ma Gesù è sempre con te e ti darà intelligenza per sapere come ti devi comportare, perciò ricordati di Lui. Anche per noi è una necessità ricordarsi di chi è Gesù, è una gioia sapere che è risorto e vivente. Egli è una risorsa vitale per noi. Il Signore Gesù ci ha fatto una promessa: "Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente" (Matteo 28:20).
Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà (Salmo 37:5)
UNA SORTE BEN RIPOSTA
Riporre la nostra sorte nel Signore significa riposare serenamente nella Sua sovranità sulle circostanze, anche quando subiamo eventi che sembrano danneggiarci. Riporre la nostra vita in Cristo vuol dire continuare a fare la Sua volontà, lasciando che sia Lui a prendersi cura di noi, anche quando potremmo risolvere dei problemi trascurando la Sua Parola. Se ti sei affidato a Dio per qualcosa, continua fino alla fine: non andare nella direzione opposta alla preghiera, non aprire tu le porte e non chiuderle, ma lascia che sia Dio ad operare. Mettere la propria vita nelle mani del Signore non significa perderla, ma vederla, giorno per giorno, arricchita dalle Sue grandi benedizioni. In chi, o in che cosa stai rimettendo la tua sorte stamattina? Rimetti sia il tuo destino eterno sia la tua sorte terrena nelle mani del Signore ed Egli agirà.
Scegliete oggi a chi volete servire (Giosuè 24:15)
SCEGLI OGGI!
La scelta di riconciliarti con Dio per servirlo è una questione che devi risolvere oggi, non puoi rimandare; è una scelta da fare oggi, perché neanche un millesimo di secondo del nostro alito vitale è nelle nostre mani. Bada bene: è una scelta esclusiva; non si può accettare Gesù insieme a tante altre cose, ma unicamente Lui, perché non puoi servire due padroni. Non si tratta semplicemente di "credere" a qualcosa, bensì di servire Qualcuno. Comprendi che questa è la scelta per eccellenza, da cui far dipendere ogni altra decisione della tua vita terrena? Nulla ti dovrà fare deviare dal palio celeste, né allontanare dalla presenza del Signore. Quello che oggi il Signore ti porge è un invito fervido e urgente: scegli oggi per Cristo e Dio ti darà la forza per rinnovare ogni giorno la tua scelta.
In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore (Giovanni 10:7)
LA PORTA DELLE PECORE
L’ovile aveva soltanto una piccola apertura. Quando il pastore si sdraiava davanti a quel varco, lo occupava completamente, divenendo, egli stesso, la porta dell’ovile. In tal modo il gregge era al sicuro dai predatori, ma anche da ogni piccola insidia che le stesse pecore potevano introdurvi dopo il pascolo. Far parte della Chiesa del Signore è un benedetto privilegio che implica nutrimento e comunione fraterna. Tuttavia, ciò non basta alla salute della vita spirituale se non permettiamo a Gesù di curare l’anima nostra, attraverso un ravvicinato esame, dagli effetti prodotti dal cammino in questo mondo. è proprio passando dall’attento sguardo del Signore che siamo purificati e consolati, ricevendo il Suo tenero tocco di guarigione da tutto quel che può infettare il nostro cuore e contagiare altri. Non aver paura dell’esame Divino: eluderlo ti esporrebbe a gravi rischi, lasciandoti fuori dall’azione della Sua mano benedetta.
Non li temete, poiché il Signore, il vostro Dio, è quegli che combatte per voi (Deuteronomio 3:22)
FEDE VITTORIOSA
Non è semplice confidare nel Signore quando ci si trova di fronte a grandi problemi. Egli, però, ha provveduto ai credenti la "spada dello Spirito", ovvero la Parola di Dio, e lo "scudo della fede". Dio ci protegge dai "dardi infuocati" del maligno, scagliati per ostacolare i Suoi piani. Mentre leggiamo la Scrittura ed agiamo in base ad essa, la nostra fede aumenterà. Se siamo disposti ad ubbidire, Dio, in Persona, sarà per noi "avanguardia e retroguardia". Lo Spirito Santo renderà la Parola efficace nella nostra vita, facendo sì che le verità bibliche divengano realtà preziose ed attuali. Combatti in preghiera le tue "battaglie", consapevole che Cristo ha già vinto per te. Il primo nemico ad essere messo in fuga sarà la paura. Caro lettore, abbi fede in Dio ed Egli ti darà la vittoria!
Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, e ti sarà resa la prosperità (Giobbe 22:21)
RICONCILIATI CON DIO
Queste le parole pronunciate da un amico di Giobbe, la cui storia è nota per le sue grandi sofferenze. L’esortazione a tale riconciliazione è davvero basilare ed urgente. L’uomo di ogni tempo, luogo e condizione sociale ha bisogno di pace. Oggi più che mai, l’intera umanità è turbata a causa delle tante sofferenze che l’affliggono. La pace, dove trovarla? Il primo passo da compiere è la riconciliazione con Dio. L’uomo, infatti, a causa del peccato è diventato Suo nemico. Questa è possibile grazie all’unico Mediatore: Cristo Gesù! Dio ti è già venuto incontro, in Cristo, ma c’è un passo che tu devi fare verso di Lui: il ravvedimento. Nessun altro può farlo al tuo posto. Ora dipende da te: puoi continuare a condurre la tua vita senza Dio o scegliere la via della riconciliazione. Decidi per Cristo ed avrai la pace di Dio nel cuore, la vera prosperità di una vita benedetta da Lui.
Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze (Deuteronomio 6:5)
AMARE DIO
Il problema spirituale di tanti, che pure hanno qualche sentimento religioso, non è quello di non credere nell’esistenza di Dio, bensì di non tributargli una devozione unica e separata da ogni altro sentimento di stima che si può provare verso le Sue creature. La grazia di Dio non ci fa disperdere in un vaporoso ed indefinito romanticismo della fede, che autorizza ad agire secondo tutto quello che "sentiamo" di fare. Infatti, "…questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Amare Dio, dunque, significa che in ogni iniziativa non saremo più animati dalla ricerca di una soddisfazione personale, né dalla paura del Suo giudizio, ma innanzitutto dal desiderio appassionato di non dispiacere al Signore, di non offenderlo, di onorare la Sua Parola.
Senza di me non potete fare nulla (Giovanni 15:5)
SOLO GESù
Queste parole, pronunciate da qualunque creatura, sarebbero da reputare le più presuntuose mai proferite. Sulle labbra di Cristo, però, sono la più vitale delle verità. Il nostro mondo si dibatte nei suoi molteplici problemi senza mai riuscire a risolverli: politici, educatori, geni dell’arte e scienziati si rivelano sempre insufficienti ed incapaci davanti all’immane bisogno dell’umanità. È urgente un cambiamento, per il quale si deve cercare soccorso più in alto, anzi più profondamente. È giusto rispettare l’autorità delle istituzioni, ma ancor più, tornare all’autorità della Parola di Dio. Le parole di Gesù propongono un urgente ritorno a Colui dal Quale ci siamo profondamente allontanati, per scoprire che ciò è possibile unicamente grazie all’opera di redenzione compiuta da Cristo. Se è vero che "senza di Lui non possiamo fare nulla", è altresì vero che "ogni cosa è possibile con Lui".
Certo, l'uomo va e viene come un'ombra; certo, si affanna per quel ch'è vanità: egli ammassa, senza sapere chi raccoglierà (Salmo 39:6)
IL VALORE DELL'ETERNITà
Il salmista esprime un importante concetto spirituale: vanità non è soltanto ciò che è illusorio o inutile, ma ciò che passa e non dura. Il re Salomone, che durante la sua vita ebbe tutto ciò che desiderava, dichiarò che tutto è vanità, ovvero che tutte le cose, senza Dio, non superano il limite del tempo né procurano soddisfazione, se alla fine manca il sommo bene. L’importante è capire di cosa abbiamo veramente bisogno, poiché: "…Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4). Quello che è importante nella vita è discernere le priorità: "Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte" (Matteo 6:33). Il credente sarà grato a Dio per ogni cosa ricevuta, tra cui i beni materiali, ma sarà ancor più riconoscente della vita eterna, il sommo bene donatoci grazie al prezioso e mirabile sacrificio di Gesù Cristo. E tu, hai creduto in Lui?
Altro...
Il Signore è in grado di darti molto di più di questo (2° Cronache 25:9)
MOLTO DI PIù
Sopra ogni cosa, nessuno è in grado di salvarsi con le proprie forze. Le nostre "armi", i nostri beni, le nostre qualità morali sono insufficienti dinanzi alla giustizia divina. Dio stesso, però, ha donato il Suo Unigenito Figlio "…affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna". Amasia, di cui si narra nel testo letto, si preoccupava del denaro che avrebbe perso rinunciando ai mercenari che aveva assoldato. Gesù ha promesso, a chi lascia ogni cosa per amor Suo, che riceverà cento volte tanto sulla terra e la vita eterna. Anche se accettare Gesù potrà significare rinunziare a cose che sembrano fondamentali per te, puoi essere certo che Egli ti darà molto di più: il perdono dei peccati, la pace del cuore, la gioia nell’anima, la gloria eterna.
Il Signore aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo (Deuteronomio 28:12)
IL BUON TESORO
Una buona posizione economica, una bella famiglia, un lavoro gratificante, la celebrità, diventano il "tesoro" che tanti cercano per sentirsi ricchi ed appagati. Presto si scopre che questi beni così ambiti, però, non scendono dal cielo, ma bisogna sudare per ottenerne qualcuno, sacrificandone altri. Essi, poi, possono esserci portati via in un momento. Ci si accorge, allora, di avere sprecato la propria esistenza inseguendo soddisfazioni passeggere, che sono soltanto vanità, inadatte a riempire il cuore. La Bibbia definisce "stolto" l’uomo che crede di saziare la propria anima con i beni terreni e magari di fondarvi la propria esistenza eterna. Dio ha aperto i forzieri celesti per noi, donandoci, per la fede in Cristo, ogni grazia con Lui. Prima ancora delle opere delle nostre mani, i nostri cuori saranno immensamente benedetti. Impegniamoci a procacciare e conservare queste insondabili ricchezze, sapendo che dov’è il nostro tesoro, lì sarà anche il nostro cuore.
Il Signore è buono; è una fortezza nel giorno dell'angoscia, ed egli conosce quelli che si rifugiano in lui (Naum 1:7)
LA BONTà DI DIO
Il Signore ci riceve perché Egli è buono, non perché lo meritiamo. Purtroppo, però, può accadere che una persona si rifugi in Dio cercando protezione da qualche avversità, mentre persiste ad ignorare la Sua volontà per le altre cose. È significativo sapere che Dio conosca chi si rifugia in Lui. Ciò vuol dire che non si tratta di opportunisti occasionali, che si riparano da pericoli incombenti, ma di uomini e donne che hanno scelto di dimorare nella presenza, santa e ristoratrice, di Dio. La Sua Parola ci ricorda che soltanto chi si rifugia presso di Lui, non soltanto se costretto da circostanze sfavorevoli, ma perché attratto dal Suo amore, potrà gustare pienamente quanto Dio è buono. È la tua vita interamente nascosta in Cristo? Questo è l’invito posto dietro il versetto del profeta Naum, oggi dinanzi a noi, che rivela la perfetta bontà di Dio, di cui la forza protettiva, è appena un aspetto.
Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati (Matteo 7:1)
NON GIUDICARE
Il giudizio del Signore è perfettamente obiettivo, perché Egli solo è Colui che "pesa gli spiriti", conoscendo il cuore di tutti e le profonde motivazioni d’ogni uomo. Consideriamo che, senza una reale conoscenza delle intenzioni e delle possibili situazioni "a monte" di certi comportamenti, rischiamo di affossare il peccatore senza individuare e condannare il peccato alla radice. Ricordiamo, poi, che con lo stesso giudizio, spesso superficiale, con cui stiamo criticando, saremo anche noi valutati. Sicuramente non vogliamo che altri ci giudichino spietatamente basandosi sull’apparenza e in base a criteri soggettivi. Pretendiamo rispetto dagli altri, equità, comprensione e anche sopportazione. Non dovremmo fare altrettanto noi?