Ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! (Ebrei 12:28)
UN REGNO STABILE
Spesso, purtroppo, siamo spettatori di immagini che mai vorremmo vedere. Assistiamo continuamente al tragico spettacolo di morte e distruzione, causati da un terremoto o da un uragano, dalla malattia, dalla guerra. Le cose che più amiamo e custodiamo, persone, beni e luoghi, possono essere spazzate via in un momento. Su questa terra tutto è precario, ma quanti hanno riposto la loro fede in Cristo hanno il privilegio di condividere un fondamento stabile, eternamente sicuro. Egli è “la Roccia dei secoli”, inamovibile ed incrollabile, su cui possiamo restare saldi e serenamente grati a Dio, nel peggiore dei cataclismi, come nelle difficoltà di ogni giorno. In un mondo nel quale tutti i principi ed i valori cambiano, abbiamo un Redentore immutabile, “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno”. Niente e nessuno possono portarci via l’immensa ricchezza ricevuta in Cristo. Stai edificando il tuo futuro sulla stabilità della Sua Parola, lasciando che essa regni nel tuo cuore? Non limitarti ad aggrapparti a Cristo soltanto nelle tempeste della vita, ma poni stabilmente il Signore sul trono del cuore.
Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare (Marco 6:46)
PRENDERE COMMIATO
Si può immaginare con quanta educazione Gesù salutò ognuno e si diresse sul monte per pregare. Con la dolcezza che Lo contraddistingueva, Egli si allontanò da ogni cosa che poteva essere causa di distrazione. Gesù si avviò verso un luogo che rappresentava il suo spazio privato, il monte in quella occasione era la Sua “cameretta” di preghiera. Infatti, Egli aveva detto: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Matteo 6:6). Gesù amava pregare in segreto; trascorreva molto tempo insieme al Padre. Tutti i veri credenti debbono prendere esempio da Colui che è stato il Modello perfetto per ciò che riguarda ogni aspetto della nostra vita. Il tempo della preghiera personale è un momento di preziosa comunione spirituale con il Padre celeste. Come Gesù ha "preso commiato" per pregare così tutti i credenti dovrebbero cercare ogni occasione per il tempo della preghiera, della comunione con Dio.
Cercate il Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino (Isaia 55:6)
IL TEMPO GIUSTO
Anche se lo ignorano, moltitudini d’uomini e donne vivono inappagate, in cerca di una soddisfazione duratura che non realizzeranno mai. Sempre più frustrate e stanche, corrono inconsapevoli verso il precipizio. Lo Spirito Santo, però invita a cercare Dio mentre si rivela ai cuori mediante la Sua Parola ispirata e ci esorta ad invocarlo, mentre s’avvicina a noi con l’opera di riconciliazione compiuta da Gesù Cristo. Oggi è possibile trovare il Signore, perché adesso la salvezza ci è più vicina. Dio si è fatto uomo, ha colmato l’immane voragine. In Cristo, Egli è a “portata di mano”, è distante soltanto “lo spazio di una preghiera”. Ascolta l’appello divino, credi in Cristo, morto e risorto per te, e conoscerai il perdono dei peccati, la pace e la vera gioia che non viene mai meno. C’è un termine oltre il quale non sarà affatto facile trovarlo né tanto vicino per essere invocato. Caro lettore, non perdere tempo, non rimandare: cerca Dio, mentre lo si può trovare; invocalo, mentre è vicino!
Non sapete voi che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo (1° Corinzi 9:24)
LA GARA DELLA VITA
L’apostolo, ispirato dallo Spirito Santo, traccia un parallelo fra la militanza del cristiano e le competizioni sportive. Entrambe richiedono dedizione e hanno un unico scopo, la vittoria finale. Sono entusiasmanti, travolgenti, nonché estremamente impegnative, assorbono ogni energia mentale e fisica. è fuor di dubbio però che la gara della vita è di gran lunga la più importante. Agli occhi degli uomini vi sono esistenze degne di essere ricordate nei secoli, altre, e sono la stragrande maggioranza, sono letteralmente misconosciute, ma agli occhi di Dio ogni corridore è importante, la vita di ogni uomo è preziosa. L’imperativo è vincere! In altre parole, non è sufficiente essere salvati per grazia ma bisogna rimanere salvati per grazia e raggiungere il traguardo di questa esistenza terrena per ottenere il premio. Come si ottiene la vittoria? Grazie all’opera e all’aiuto del Signore Gesù: “Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo” (I Corinzi 15:57).
Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno (Luca 19:40)
RICONOSCERE GESù
Entrando in Gerusalemme, Gesù fu accolto dalle grida della folla che lodava Dio con gran voce ed esclamava: “Benedetto il Re che viene nel nome del Signore”. Questa manifestazione di gioia turbò moltissimo i religiosi presenti, i quali insistevano che Gesù dovesse impedire alla gente di esprimersi in quel modo a Suo riguardo. Il Signore, invece, affermò quanto era buono celebrare Dio in modo spontaneo ed esuberante e che le pietre, se avessero avuto fiato, avrebbero fatto lo stesso. Egli alludeva al crollo delle pietre del tempio, espressione della dolorosa perdita di una fede che non ha voluto gioire per l’adempimento della Parola di Dio. La Bibbia invita ad offrire al Dio vivente un sacrificio di lode, il frutto di labbra confessanti il Suo nome. Celebrare Cristo, il Salvatore, è la gioia più grande che si possa realizzare. Oggi, non tacere davanti a Colui che è morto e risorto per te; il tuo silenzio renderà il tuo cuore più duro di una pietra. Il creato riconosce la gloria di Gesù; aggiungi a questo coro di lode la riconoscenza per l’opera della tua redenzione e glorifica il Re dei re insieme.
Il mio Dio, è quel che illumina le mie tenebre (Salmo 18:28)
DIO ILLUMINA LE TENEBRE
Nell’aspetto più semplice e primitivo, la lampada aveva la forma di scodella senza coperchio, nella quale lo stoppino galleggiava nell’olio. Essa serviva principalmente per uso domestico ed era l’unica fonte di luce per le abitazioni. La lucerna non era un lusso, ma una necessità. Il salmista a cui Dio tiene accesa la lampada, afferma la Sua benedizione, il Suo favore e la Sua guida. La presenza di Cristo nel cuore di un uomo non è ritenuta una vitale necessità da tutti! Ma Gesù, la luce del mondo, è l’unico che può schiarire le menti ottenebrate e condurre i cuori fuori del buio della disperazione e del peccato. Permetti allo Spirito di Dio di riempire la tua vita con il Suo olio spirituale; non vivere la tua fede nella penuria. Se vuoi, puoi evitare che la tua anima si spenga per sempre, anzi puoi lasciare che risplenda della Sua grazia, in questo giorno e per l’eternità alla presenza di Dio.
Tu non sei lontano dal regno di Dio (Marco 12:34)
NON SEI LONTANO
Molti pensano che Dio sia lontano, disinteressato, irraggiungibile. Vero è che esiste una separazione tra gli uomini e Dio, causata dal peccato; un muro che nessuno può abbattere né superare con le proprie forze. è altresì vero, però, che Gesù è venuto sulla Terra per morire al posto del peccatore per riconciliare l'uomo con Dio e portarlo nel Suo regno eterno. L’incalcolabile distanza tra la vetta celeste e la terra è stata colmata da Cristo. Il Signore è più vicino di quanto l'uomo possa immaginare. Chi per fede si rivolge a Dio per i meriti e l'opera compiuta da Cristo invocando il perdono di Dio, realizza la grazia, la riconciliazione con Dio. Soltanto un passo di fede consente all'uomo di avvicinarsi a Dio. Caro lettore, non dubitare, non obiettare ancora, non rimandare la tua decisione, ma avvicinati al Salvatore e chiedi in preghiera la salvezza. Accostati senza indugi né riserve al tuo Redentore; Gesù non caccia via quanti si accostano a Lui compiendo un passo di fede.
Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio (Matteo 4:4)
IL PANE DELL'ANIMA
Il pane è sempre stato un alimento semplice, indispensabile e insostituibile. Al contempo essenziale per il sostentamento della vita materiale dell’uomo di ogni epoca. La Parola di Dio è il cibo, il nutrimento, necessario e sufficiente per l’anima. L’affermazione di Gesù presenta una preziosissima possibilità per tutti gli uomini: alimentare la vita spirituale per mezzo della Sua Parola. Le Sacre Scritture sono state interamente ispirate dallo Spirito Santo, quindi procedono dalla bocca di Dio: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (II Timoteo 3:16, 17). Per nutrire la propria fede e saziare il proprio cuore mediante la Parola del Signore, non servono un’intelligenza o una cultura particolari, ma fame della verità e desiderio di fare la volontà di Dio così come rivelata dalla Sua Parola. Leggi ogni giorno il Libro di Dio, non lasciare deperire la tua vita spirituale; meditala e ritieni nel tuo cuore tutto quello che il Signore ti dice, chiedendo a Lui di darti le forze per mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto.
Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi… E c'era un uomo (Giovanni 5:3, 5)
C'ERA UN UOMO
Gesù, durante il Suo ministerio, cercò spesso degli individui particolarmente bisognosi. Cristo non disprezza le folle, ma non tratta con gli uomini in maniera generalizzata, ma personale. Egli cerca e salva “un uomo alla volta”, vale a dire personalmente. Leggi la storia del paralitico di Betesda e considera l’interesse di Gesù; sappi per certo che Lui ti conosce. Tu non sei un numero fra tanti, ma uno per cui Cristo è morto. Egli ti ama e ti cerca! Gesù sapeva che quell’uomo era malato da quasi quarant’anni e sa tutto anche di te. Le tue paure e dispiaceri, così come i tuoi errori e dubbi, non gli sono nascosti. Considera e accetta l’offerta di Gesù: “Vuoi esser guarito?”. Guarda come Gesù ascolta quell’uomo: “Signore io non ho nessuno!”. Egli vuole sentire ciò che ti pesa sul cuore. Se sei solo, triste o incompreso, dillo a Lui! E, infine, contempla come la Sua Grazia miracolosa libera il paralitico. Sei pronto a meditare la Sua Parola per farla tua, applicarla alla tua vita, ubbidire ad Essa per fede? Il Signore ha preparato per te la salvezza, la guida e la potenza del Suo Spirito.
Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide che la suocera di lui era a letto con la febbre (Matteo 8:14)
LA FEBBRE DELL'ANIMA
Una febbre elevata è pericolosa per chiunque e può recare danni molto gravi e irreversibili. Se fosse continuata, la suocera di Pietro sarebbe certamente morta. La febbre è un malessere facilmente riscontrabile, ma difficilmente curabile se non se ne conoscono le cause. Si tratta di un sintomo, un’alterazione della temperatura corporea, che denuncia un’infezione in corso. Molte sono le persone che soffrono di una “febbre dell'anima”. È forse il tuo caso? Sappi che la Grazia di Dio non si limita a rimuovere il sintomo; il Suo tocco può giungere alla causa, se glielo permettiamo. Gesù purifica da ogni peccato che spegne la vitalità spirituale, impedendoci di servirLo e di godere la gioia della Sua presenza. Soltanto il Redentore può guarire dalla “febbre” che colpisce tante anime. Il Medico Divino vuole curare la tua anima dall’infezione spirituale che ha contagiato e aggredito la tua vita. Il Suo perdono è ciò che serve per cancellare i tuoi peccati e risollevarti da ogni debolezza morale. Afferra la mano di Cristo stesa verso te. Lasciati toccare dal Signore ed Egli opererà profondamente nel tuo cuore.
Altro...
Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio (Atti 17:23)
LA RIVELAZIONE DI DIO
Dio resterebbe certamente sconosciuto alla mente umana, se Egli, scegliendo di farsi conoscere, non si rivelasse mediante le Scritture da Lui ispirate. Si, il Creatore è oltre tutto ciò che è umano e terreno, infatti: "Non abita in templi fatti d’opera di mano" (v. 24) eppure Egli si è rivelato ed ha mandato il Suo Unigenito Figlio: "Venuto per cercare e salvare ciò che era perito" (Luca 19:10). Dio non si manifesta con prodigi gratuiti, fenomeni da baraccone per accontentare la profana curiosità delle persone. Egli si è sempre rivelato a coloro che intendevano adorarlo con la loro intera vita. L’Evangelo ti offre l’opportunità di incontrare Dio personalmente, di conoscerlo per glorificarlo, in modo da non offendere le perfezioni della Sua Persona e da trarne un’ineffabile soddisfazione spirituale che ricolmi la tua anima.
Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno (Matteo 6:34)
A OGNI GIORNO IL SUO AFFANNO
Lo scoraggiamento può ingrandire ostacoli veri e proiettarne di immaginari; lo spasimo per i nostri attuali bisogni fa già assommare quelli futuri, così che siamo snervati da ciò che non possiamo gestire. Il problema di fondo è la mancanza di fiducia in Dio, del credere che Egli ha cura di tutta la nostra vita e non soltanto della sfera fisica e terrena. Avvertiamo le necessità primarie così pressanti perché non ci preoccupiamo nella giusta misura e maniera delle necessità spirituali che sono ben più urgenti. È questa la tua condizione? Non affannarti ad avere il controllo su tutto: ammesso che tu vi riesca, resterai comunque nell’ansietà. Studiati di mettere la tua vita sotto il controllo del Signore. È scritto: “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché Egli v'innalzi a suo tempo, gettando su lui ogni vostra sollecitudine, perchè Egli ha cura di voi” (I Pietro 5:6, 7). Caro lettore, inizia questa giornata mettendo la tua vita nelle mani del Signore e lascia che sia Lui a guidarla in ogni cosa.
Così vi salirono del popolo circa tremila uomini, i quali si diedero alla fuga davanti alla gente di Ai. (Giosuè 7:4)
IL PERICOLO DEL FALLIMENTO
Prima di attaccare la città di Ai, Giosuè ascoltò soltanto il parere delle spie, senza cercare il consiglio del Signore, l’Unico in grado di assicurare loro il successo. I primi sei capitoli del libro di Giosuè raccontano come il Signore aveva guidato Israele in nove diverse occasioni. Qui, però, dopo la presa di Gerico, Giosuè ed i suoi consiglieri decisero autonomamente azione e strategia, sperimentando un penoso fallimento. Dio aveva dato istruzioni precise sul modo in cui Giosuè avrebbe dovuto cercare e ricevere la Sua guida. Giosuè, in effetti, era all’oscuro del peccato di Acan, vera causa della sconfitta nella battaglia di Ai. Prima di andare in battaglia, egli avrebbe dovuto chiedere guida al Signore, invece di farlo dopo la morte di trentasei persone (cfr. Giosuè 7:5-11). Il pericolo di ritenere la preghiera non più necessaria è maggiore proprio quando il Signore ha appena risposto alle nostre suppliche o ci ha largamente benedetti. Caro lettore, non cadere nella trappola dell’autosufficienza, continua a dipendere da Dio.
Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io ti ho riscattato (Isaia 44:22)
IL PERDONO DI DIO
Le nostre trasgressioni sono come una densa nuvola, tanto compatta da non lasciare trapassare alcun raggio di luce, così solida da non sprigionare alcuna pioggia vivificante sul cuore inaridito dalla colpa. Il tuo pessimismo potrebbe oscurare i pensieri riportandoli ai vecchi peccati, ma il ricordo non può richiamare le colpe dinanzi a Dio. Non confondere la tua memoria con quella di Dio. Quando il Signore perdona, dimentica per sempre, senza mai rinfacciare le trasgressioni per cui Cristo ha pagato. Non farti ottenebrare da rimorsi o rimpianti. Se sei rivestito della giustizia di Colui che non ha conosciuto peccato, sii certo che Dio ti stima come se non avessi mai commesso quei mali. Forse il male che hai commesso copre incessantemente il tuo sguardo, sì che non intravedi spiragli d’alcuna riabilitazione. Non immaginarti Dio impaziente di scagliare fulmini dal cielo. Egli ti aspetta a braccia aperte. Vai al Signore con passi di vero ravvedimento, sperimentando come i peccati di chi Dio ha riscattato con il sangue di Gesù sono definitivamente cancellati.