L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie (Matteo 12:35)
TESORI ETERNI
I veri tesori sono quelli che provengono da Dio e che possono custodire l’anima nostra. Essi si possono realizzare unicamente meditando la Parola di Dio, si ricevono aprendo il cuore a Lui nella preghiera. Se tali gemme celesti mancano, nessun tesoro terreno li può sostituire. La natura del nostro deposito interiore caratterizzerà inevitabilmente la qualità di tutte le nostre scelte e delle nostre azioni. Gesù stesso afferma: "Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l’uomo". Per trarre cose buone occorre che il tesoro interiore sia buono. Ancor prima, però, perché vi sia un contenuto buono bisogna che lo stesso contenitore sia tale. Gesù non desidera soltanto riempirci, ma vuole trasformare la nostra natura malvagia. Caro lettore, chiedi a Dio di cambiare il tuo cuore e sarai riempito dei Suoi tesori eterni!
Silenzio, davanti al Signore, a Dio (Sofonia 1:7)
QUANTE PAROLE
L’invito che la Bibbia rivolge oggi è fermo: "Silenzio, davanti al Signore, a Dio". La consapevolezza di stare alla Sua presenza santa deve spingerci a lodarlo piuttosto che a mormorare, a lasciargli sempre l’ultima parola, a permettergli di intervenire secondo la Sua perfetta volontà, invece di tentare di approdare subito a comode soluzioni con i nostri giri di parole. Attendi con pazienza e con profonda fiducia l’opera di Dio. Nella calma comprenderai quello che c’è realmente nel tuo animo, nel silenzio saranno più chiari i desideri del tuo cuore. Così potrai vagliare ogni cosa, separando l’eco dei tuoi sentimenti dalla voce del Signore. Appartandoti con Dio avrai modo di avvertire i sospiri ineffabili dello Spirito Santo, la Sua azione preziosa nella tua vita. Impariamo tutti a stare in silenzio davanti al Signore, quando ci è ordinato di farlo, e non potremmo che trarne benedizioni abbondanti. Perché non provare?
Nella mia carne, non abita alcun bene; poiché ben trovasi in me il volere, ma il modo di compiere il bene, no (Romani 7:18)
SE VUOI VINCERE, ARRENDITI
L’opera salvifica di Cristo ci ha provveduto una potente liberazione: "Poiché quel che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva debole, Iddio l'ha fatto; mandando il suo proprio Figliolo…" (Romani 8:3). Non accontentarti delle buone intenzioni e non cullarti col ritornello: "Io sono fatto così". D’altro canto, non avvilirti limitandoti a considerare che certi impulsi naturali sono più forti di te. Impara a confidare in Dio per ogni tua debolezza. A Lui puoi confessare ogni cosa, senza riserve. Proprio per questo Gesù si è dato in croce, per prendere su di Sé la tua condanna, non per condannarti. Non è sufficiente lottare con la tua "carne", con i tuoi sforzi per vincere il male. Devi arrenderti completamente a Cristo, realizzando per fede che Egli ha vinto il peccato per te. Per la potenza della Sua Grazia riceverai una nuova natura, delle nuove sante aspirazioni che potrai realizzare ogni giorno nella comunione con Dio. È così, cara anima: se vuoi vincere il male devi arrenderti al Signore!
Come hai fatto, così ti sarà fatto; le tue azioni ti ricadranno sul capo (Abdia 1:15)
RESPONSABILITà PERSONALE
Il profeta Abdia lancia un forte messaggio, avvertendo senza mezzi termini che ciascuno dovrà dare conto a Dio del proprio comportamento. La Bibbia ricorda non solo le azioni saranno giudicate, ma finanche le parole e i pensieri. Non conviene a nessuno dire di essere senza peccato; se lo facesse accuserebbe Dio di mentire, poiché Egli sa tutto di noi. Cristo, però, è morto sulla croce subendo, al nostro posto, il giudizio per le nostre iniquità, dandoci la possibilità di confessare i peccati a Dio senza timore di condanna. Il Signore è largo nel perdonare ma al contempo, essendo Giusto e Santo, non terrà il colpevole per innocente. Tutto questo dovrebbe portare a riflettere e considerare come "far quadrare i conti" dinanzi alla perfetta giustizia di Dio. L’unica possibilità che ci è data è quella di andare con fede a Cristo, confessando i nostri peccati.
Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata (Giacomo 1:5)
SAGGEZZA NELLE DIFFICOLTà
Giacomo scrive a dei credenti che si trovano ad affrontare svariate prove. Non è errato immaginare, comprensibilmente, la necessità che avevano di consolazione e di liberazione. Lo Spirito Santo, però, guida l’apostolo a chiedere loro di esaminarsi per vedere se non abbiano bisogno di sapienza. Forse oggi l’avversario dell’anima ti affligge perché stai vivendo momenti difficili e, come la moglie di Giobbe, ti ha detto: "Ma lascia stare Dio, e muori!" (Giobbe 2:9). Se tali pensieri affiorano nella tua mente, non indugiare in essi e non sentirti in colpa: hai avuto un momento di debolezza, poco sensatamente ti sei ribellato alla prova o ti sei rassegnato di fronte ad essa. Ora, però, chiedi sapienza a Dio. Va’ a Cristo, con umile fede e chiedigli: "Signore aiutami a capire cosa stai cercando di fare in me e per me". Poi, resta in ascolto. Egli ti dirà: "Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo" (Giovanni 13:7).
Non fate della libertà un'occasione alla carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni gli altri (Galati 5:13)
LIBERTà E AMORE
L’amore di Dio ci libera dall’egocentrismo, facendoci amare il prossimo come Lui ha amato noi, permettendoci di servire le creature come servendo il Creatore stesso. Credente nato di nuovo, tu puoi e devi servire gli altri, senza aspettare che siano loro a far la prima mossa per poi ricambiare, ma spinto dall’amore del tuo Salvatore. Non nasconderti dietro le tue incapacità, perché se tu non avessi tempo da dedicare (e non è così), non avessi talenti da far fruttare (e non è così), non avessi parole da dire (e non è così), né beni da condividere (e quasi mai è così) avrai sempre un cuore da riempire dell’amore di Cristo fino a traboccare, per farne parte ad altri. Gesù ti dice: "Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno" (Giovanni 7:38).
Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte (1° Samuele 3:10)
DIO CHIAMA
Samuele non capiva chi lo stesse chiamando e per due volte si recò dal sacerdote. Non vi era in lui l’ostinazione di chi non voleva ubbidire, ma la limitazione di chi non Lo conosceva personalmente. Così il Signore gli andò amorevolmente incontro e quel giovinetto comprese che il suo compito nel tempio non era per volere del sacerdote né per un voto di sua madre, bensì per una chiamata celeste. Se oggi ti recherai in una comunità cristiana, considera che se chi predica è un uomo, ma l’appello è divino. Non un pastore, i tuoi genitori, i tuoi parenti o amici ti stanno chiamando, ma Dio si sta rivolgendo a te per la tua salvezza e la tua santificazione. Quando Dio ti parla ricorda sempre che è un privilegio ascoltarlo ed una responsabilità rispondergli. L’ubbidienza fiduciosa ci rende familiari con la voce del Signore. Rigetta ogni elemento di distrazione e disponi il tuo cuore ad ascoltare bene, perché quando gli uomini prendono sul serio la Sua Parola, Dio continua a rivelarsi e a dispensare le Sue benedizioni celesti.
Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili (Romani 8:26)
LO SPIRITO INTERCEDE PER NOI
La preghiera appropriata ai veri credenti, che permette allo Spirito di Dio di fortificarci in Cristo per servirlo, è quella che sorge dalla meditazione della Scrittura ispirata, capace di aprire orizzonti di fede infinitamente più vasti delle speranze umane o dei bisogni terreni contingenti. Il "sospiro ineffabile" dello Spirito Santo eleva il tuo animo verso le alte vette della volontà di Dio, aiutandoti ad arrenderti al Suo piano prezioso che prevede per te benedizioni spirituali e materiali, eterne ed attuali. Prima delle cose di questa terra impara a cercare le cose di lassù; ciò che ritieni essere il bene per te non è tale se non coincide con la giustizia e la gloria di Dio. Lo Spirito Santo non ci aiuta tanto a trovare aggettivi adatti ad esprimere meglio i nostri sentimenti a Dio, ma a chiedere secondo i Suoi pensieri. Egli può, se tu lo vuoi, "trasformare" una preghiera egoistica in una devota ricerca della volontà divina. Caro lettore, prega, oggi, come si conviene!
Danno ascolto ai pronosticatori e agli indovini; ma, quanto a te, il Signore, il tuo Dio, ha disposto altrimenti (Deuteronomio 18:14)
LA GUIDA SICURA
Molte persone cominciano la loro giornata informandosi sull’oroscopo, lasciandosi poi inevitabilmente influenzare da quanto letto o ascoltato. In genere si tratta di frasi sibilline, che possono significare una cosa come il suo esatto opposto. La superstizione, d’altronde, non produce certezza: un segno può essere sconfessato da un'altra circostanza e questa da altri segni ancora. Quanti invece cercano il Signore e confidano in Lui sono affrancati da qualunque forma di paura superstiziosa. I veri credenti non hanno bisogno delle direttive di un segno zodiacale, perché il Signore stesso, il Creatore degli astri luminosi, è la loro guida e presso di Lui "non c’è variazione né ombra di mutamento" (Giacomo 1:17). Dio parla chiaramente, insegnando il sentiero della vita eterna. Egli ha disposto la tua liberazione dalle false scienze occulte, irradiandoti con la Sua immutabile Parola; ascoltala, affinché tu possa dire, come il salmista: "La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero" (Salmo 119:105).
Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro sul Libano (Salmo 92:12)
UNA PERSONA STRAORDINARIA
Il salmista traccia un parallelo tra questi alberi e i credenti, la cui vita spirituale, in questo mondo, è un vero miracolo. "Verde" nonostante tutto, la vita cristiana nasce, fiorisce e cresce grazie a quella fonte invisibile e profonda che scorre perenne dal Golgota, dove il Salvatore depose la Sua vita. I redenti comprendono che devono tutto a Gesù e che "senza di Lui non possono fare nulla"; dipendono gioiosamente dal Redentore e non si aspettano nulla dagli uomini. Come la palma ed il cedro, i figli di Dio con la loro freschezza interiore, rendono testimonianza dell’amore e della provvidenza del Signore. Come la palma, i credenti sviluppano la loro vita verso l’alto e come il cedro sfidano ogni tempesta, continuando ad elevarsi, quando essa è passata. Affonda le radici della tua fede nella giustizia di Cristo e curati di svilupparla verso la Sua gloria! Dio donerà anche a te una vita straordinaria.
Altro...
Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere? (Giovanni 3:4)
È POSSIBILE RICOMINCIARE?
Cosa resta ad una persona anziana che si riconosce in tale quadro così ingiallito dal tempo? Può ancora progettare, sperare qualcosa? Non gli serve una seconda esistenza fisica sulla terra, magari anche quando la biotecnologia avrà raddoppiato la durata della vita terrena. Commetterebbe gli stessi errori e avrebbe le medesime sofferenze, fisiche e interiori. La necessità della sua anima, dinanzi all’eternità, è ben altra: deve nascere di nuovo, quale figlio di Dio, attraverso il perdono dei peccati rivelati dalla santità di Dio.Ciò farà divenire semplici come fanciulli, per lasciare che lo Spirito Santo agisca nel cuore, producendo dei pensieri ed una condotta che riflettano il carattere del Padre celeste. Con Cristo, il Signore risorto, è possibile per chiunque nascere a questa meravigliosa relazione personale con Dio, non per sforzi umani ma per la potenza della Sua grazia.
Se uno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui (Apocalisse 3:20)
LA MANIGLIA ALL’INTERNO
Durante la visita ad una galleria pittorica uno dei presenti notò un quadro alquanto singolare e poco comprensibile, in cui era raffigurata una porta chiusa, che sembrava dare accesso ad una zona molto preziosa e riservata. La cosa incomprensibile, però, era che quella porta non sembrava poter essere, in alcun modo, aperta dall’esterno, essendo senza maniglia e senza serratura. L’uomo chiese spiegazioni al pittore intorno al significato di quel ritratto. L’autore gli disse: "Nel mio dipinto ho voluto rappresentare il cuore dell’uomo, che come quella porta non può essere aperto se non dall’interno". Quell’artista non si sbagliava, il cuore dell’uomo è proprio fatto così. Troppe volte la gente va al Signore, invocandolo in un frangente difficile, partecipa a qualche funzione religiosa, ma non Gli dà lo spazio che Gli è dovuto nella propria vita. Gesù è alla tua porta e sta bussando, forse già da troppo tempo. Oggi stesso decidi di aprirgli ed Egli ti donerà il ristoro della Sua ineffabile presenza, che mai rende cupo il cuore, ma lo allarga verso luminosi orizzonti che non avresti mai immaginato.
Io ti dico che tu, oggi, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte (Marco 14:30)
GESù CI CONOSCE DAVVERO
Non è sempre facile accettare l’opinione che Dio ha di noi. Dinanzi alle pagine della Bibbia o alla predicazione, il nostro io, a volte, vuole sottrarsi alla obiettiva immagine che queste ritraggono della nostra vita spirituale. Purtroppo, è più facile dar ascolto alla propria coscienza ed alla voce del proprio cuore, piuttosto che alla parola di Dio. Reputandosi forti e nutrendo un concetto sbagliato di loro stessi, rischiano di commettere lo stesso errore dei discepoli. Considera che sei ancora condizionabile da certi ambienti e che, in fin dei conti, è la grazia di Dio che ti permette di restare fedele. Se Egli ti parla dei tuoi limiti, traine umilmente e saggiamente le conseguenze. Ricorda che Dio non mira a mortificare. Nel rivelarti le tue lacune nascoste, Egli desidera suscitare un sano senso di necessità spirituale, così che tu possa implorare la Sua grazia ed arricchirti di virtù celesti. Gesù ti conosce meglio di te stesso: lasciagli l’ultima parola.
E in nessun altro è la salvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati (Atti 4:12)
LA SALVEZZA IN CRISTO GESù
La necessità di essere salvati dalle conseguenze eterne del peccato include chiaramente ogni discendente di Adamo. Quale capostipite della razza umana, Adamo non ci ha lasciato la colpa della sua personale trasgressione, ma ha trasmesso una natura corrotta dal peccato, incline all’incredula disubbidienza. Affrontando questa realtà, la Bibbia afferma con positiva certezza che Cristo può salvare tutti gli uomini sotto il cielo. Caro lettore, dove stai ricercando intercessione e perdono? Non puoi rivolgerti a Cristo e al contempo ad altre figure, del presente o del passato. Aggiungere qualcuno accanto a Gesù è tanto errato quanto il togliere qualcosa alla Sua Persona ed alla Sua opera. Unicamente nel nome che Dio ti ha donato per invocarlo ottieni certezza di salvezza e garanzia di giustificazione. Non farti paralizzare dai dubbi, non rincorrere nuove possibili rivelazioni o vie di riconciliazione con Dio. Deponi credenze terrene e superstizioni umane, afferrando pienamente il dono celeste di Dio: la vita eterna in Cristo Gesù!