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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Io conosco la tua tribolazione (Apocalisse 2:9)

NON SEI SOLO

C’è sempre un luogo nella tua personale vicenda, in cui nessun uomo potrà tenerti la mano, sussurrare al tuo orecchio una parola, né mostrare ai tuoi occhi un sorriso. È così, non v’è dubbio. A dire il vero, però, c’è un Uomo che è in grado di fare questo, è l’Unico Mediatore fra Dio e gli uomini: Cristo Gesù, vero Dio e vero uomo. L’incoraggiamento per la chiesa di Smirne, e per ogni credente, ci ricorda che nessuno può dire di essere stato dimenticato, perché il Signore conosce tutto di noi! Qualunque sia il tuo problema di oggi, la malattia, il tradimento o il lutto, non permettergli d’affossarti. Gesù Cristo è con te e non ti lascerà da solo. Confida in Lui e nella Sua Parola. Egli, conoscendo tutto di te, si è avvicinato e, con amore, ti fortifica e ti consola dicendoti: "Non temere quel che avrai da soffrire; … Sii fedele fino alla morte, e io ti darò la corona della vita" (Apocalisse 2:10). Non dubitare di Lui, accettalo, invocalo, presto!

Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme (Giovanni 5:1)

UNA FESTA DIVERSA

Nei giorni di festa molti Giudei si recavano a Gerusalemme. Con sentimenti diversi, dai più sinceri ai meno spirituali, i pellegrini affollavano i cortili del tempio. Gesù, invece, andò in un luogo di dolore, pieno di gente che pativa in una solitudine angosciosa. In quel luogo di sofferenza, cercò un uomo, gli si avvicinò per liberarlo dal suo male e dal suo peccato. "Signore, io non ho nessuno", rispose l’uomo a Colui che gli aveva chiesto se voleva essere guarito. Gesù, senza replicare gli disse: "Lèvati, prendi il tuo lettuccio, e cammina" guarendolo dal suo male. Da questa semplice storia traiamo oggi due preziose lezioni. Per te che sei solo, è la buona notizia che, in questo giorno, mentre tanti s’incontrano e godono compagnia, Cristo Gesù è con te. Egli non è soltanto dove la folla Lo pressa, ma è vicino a chiunque, da solo, soffre ed è nel bisogno. Per mezzo di questo foglietto, oggi è venuto a trovare anche te. È il dono più grande, sappilo apprezzare.

Alla legge! alla testimonianza. Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora! (Isaia 8:20)

LA LUCE DELLE SCRITTURE

La Parola di Dio è l'unica regola di fede e condotta. Se attingiamo ogni giorno dalle Scritture quanto necessita alla vita, troveremo tutto il necessario per conoscere Dio e fare la Sua volontà. La Bibbia, ha il potere di salvare, di illuminare, di consolare, di guidare e di essere la risposta a tutte le necessità dell’uomo. Gesù fece sempre riferimento alle Scritture; anche quando il tentatore lo volle spingere a peccare, egli usò la Parola scritta per vincere la tentazione. La Bibbia è il libro di Dio, dove il messaggio d’amore che Egli rivolge ad ogni uomo risuona con "Parole di vita eterna". Se creduta con tutto il cuore, essa porta gli uomini a conoscere Dio e a sperimentare la Sua presenza, trasformando il cuore più duro e ostinato in un cuore ubbidiente e devoto. Caro lettore, se non possiedi una copia della Bibbia, procuratela, leggila, poni in essa la tua fiducia e realizzane la gloriosa potenza.

Allora Natan disse a Davide: "Tu sei quell’uomo!" (2° Samuele 12:7)

ESAME INTROSPETTIVO

Il profeta allora affermò: "Tu sei quell’uomo!". Davide, non soltanto comprese che il suo peccato era noto, ma provò dispiacere per quello che aveva fatto offendendo Dio. Così, confessò le sue colpe ritenendosi degno del Suo giusto giudizio. La prima opera dello Spirito Santo nella nostra vita è quella di rivelarci il nostro peccato, togliendo "la trave dell’orgoglio" che impedisce di vederlo. Gesù c’insegna che è più facile individuare i piccoli errori degli altri, piuttosto che prendere coscienza dei nostri difetti più grossolani. "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?" (Matteo 7:3). Oggi esamina te stesso e vedi se per caso non sei peggiore di chi condanni. Piega le ginocchia e confessa a Dio i tuoi peccati, prima che il giudizio che hai pronunciato sugli altri, s’avventi contro di te.

Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d'Israele! (Geremia 18:6)

FORMATI DA DIO

Il Signore ti vuole persuadere ad arrenderti nelle Sue mani, per diventare un "vaso utile" al Suo servizio. Lasciati formare dal Dio d’amore, attraverso l’opera di Grazia in Cristo Gesù. Arrenditi al Suo amore e credi in Lui: Egli ha dato Sé stesso per cancellare i tuoi peccati, è risuscitato per la tua giustificazione ed ora è alla destra di Dio dove intercede per te! Lasciati formare dal Dio santo, resistendo alla tentazione e alle offerte di questo mondo. Riponi nel tuo cuore la Sua Parola per non cedere al peccato ed Egli ti conserverà puro e santo! Lasciati formare dal Dio Onnipotente, attraverso le difficoltà, rimanendo fedele al Signore in ogni tempo. Sappi che Egli ti darà la vittoria nella prova, facendo cooperare ogni cosa per il tuo bene! Lascia che il Signore ti usi come vuole, non come tu vuoi. Lasciati plasmare, forgiare dalla paterna mano di Colui che medita pensieri di pace e non di male per il tuo avvenire!

Io son la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Giovanni 8:12)

VIVERE NELLA LUCE

Le parole di Gesù ci aiutano a capire quanto sia importante "vederci chiaro". Camminare nella luce non significa, in senso generico, non camminare nelle tenebre, ma piuttosto seguire "la luce del mondo", il divino Redentore. Così, percorrere i sentieri bui dell’indipendenza dall’autorità del Signore, secondo il relativismo morale imperante, in realtà ci espone alla nefasta influenza di Satana e ai suoi tenebrosi inganni. Nel mondo la luce va sempre più affievolendosi e con essa la moralità e la sensibilità delle coscienze. Viceversa, chi cammina con Gesù, alla Sua luce, sarà progressivamente risvegliato alle realtà divine ed eterne. Rifletti bene, le tenebre in cui vivi non impediscono a Dio di vedere i tuoi peccati, ma impediscono te di vedere il Redentore! Lasciati illuminare da Cristo, cammina unito a Lui e sarai inondato dalla luce dell’inestinguibile fiamma della vita eterna.

E Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Maestro dove abiti? (Giovanni 1:38)

RICERCA SINCERA

Tutti gli uomini, quando si trovano alle strette, cercano di risolvere i loro problemi in qualsiasi modo. Alcuni ci provano esclusivamente con le loro forze, altri si fanno aiutare da familiari ed amici. Altri ancora "provano" anche con Dio, cercando un Suo intervento soltanto per quell’occasione. I Vangeli narrano di situazioni che illustrano chiaramente gli atteggiamenti degli uni e degli altri. L’amore compassionevole del Signore non chiude le porte a nessuno. La vera problematica, tuttavia, non riguarda la cura di Dio verso gli uomini, bensì i motivi della loro ricerca, del loro interesse verso Cristo. Cosa ti sta spingendo a cercare Gesù? Lasciati attirare dal vivificante messaggio di Cristo, concentrati sul donatore prima che sui doni: anche quando i problemi saranno risolti, la tua brama sarà di continuare a seguirlo per dimorare con Lui.

Una cosa ti manca ancora; vendi tutto ciò che hai...e poi vieni e seguitami (Luca 18:22)

UNA COSA TI MANCA

L’uomo a cui Gesù rivolse quest’invito possedeva veramente tanto. Aveva la propria giovinezza su cui contare come garanzia di forza e speranza e molto denaro su cui poggiare la sicurezza del suo domani. Aveva una buona posizione sociale per sentirsi appagato e una morale irreprensibile per garantirsi la propria giustizia. Aveva, infine, una condotta che gli consentiva d’essere certo della benevolenza altrui. Allora perché andò da Gesù per chiedergli cosa fare per avere la vita eterna? Perché nessuna delle cose invidiabili che aveva gli garantivano la pace del cuore e la certezza dell’eternità con Dio. Gesù, infatti, non gli parlò di qualche altro bene che certamente non possedeva, ma affermò che gli mancava una sola cosa. Può sembrare poco, rispetto ai tanti beni che si hanno, ma la vita eterna è la più importante delle cose. La sua assenza è insostituibile, incolmabile. Amico, potresti possedere tanti beni, eppure non possedere ciò che è veramente necessario. Quello di cui hai urgentemente bisogno è il dono della vita eterna, che tutti possono ricevere per la fede in Cristo.

Poiché anche io sono stato afferrato da Cristo Gesù (Filippesi 3:12)

AFFERRATO DA CRISTO

Paolo fu preso e tenuto stretto da Cristo, in altre parole: afferrato. Il verbo afferrare contiene in sé anche il concetto di rapidità. Prima che sia troppo tardi, anche tu, lascia che la mano del Signore, già stesa verso te, ti afferri. Non rimandare più la saggia decisione di conoscere Cristo ed essere da Lui salvato. Lasciati afferrare prima che il vizio e il peccato ti distruggano definitivamente. Permetti a Cristo di prendere le redini della tua vita di coppia, prima che il tuo matrimonio fallisca, con tutte le prevedibili conseguenze. Chiedi a Dio che preservi la vita dei tuoi figli e portali, a loro volta, ad invocare Dio; prima che la loro esistenza sia segnata dagli effetti dei loro errori. Non sfuggire più alla stretta di Cristo. Imploralo in questo stesso istante, invocalo con tutto il cuore.

Te beato, Israele! (Deuteronomio 33:29)

LA BEATITUDINE

Dopo secoli di schiavitù in Egitto, umiliazioni ed oltraggi, Israele fu liberato da Dio, guidato nel deserto, entrando, infine, nella Terra Promessa. La piena felicità però non poteva coincidere con il semplice possesso della terra. Per raggiungere un tal fine, il popolo aveva bisogno di godere la presenza di Dio, una profonda comunione d’intenti e sentimenti con Lui. "Beato te!". Questa espressione si ode, spesso, come manifestazione d’invidia verso la salute, il benessere o la gioia altrui. A tutti coloro che usano questa espressione, rivelando così tutta la loro insoddisfazione, la Bibbia risponde che in Dio si può essere felici nonostante le prove, le sofferenze e le privazioni. La felicità non consiste in conquiste materiali, ma nel vivere in comunione con il nostro Creatore. Per donarci la felicità vera, Gesù Cristo è morto per noi, e per quel sacrificio ci ha riscattati, dandoci vita eterna.

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