Ma tu, o Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande in benignità e in verità (Salmo 86:15)
LA PAZIENZA DI DIO
La pazienza di Dio non è tolleranza del male: Egli interviene secondo i Suoi criteri di giustizia e di santità. Dio, nella Sua pazienza, non si limita ad un’attesa passiva; è benigno e continua ad agire, per mezzo del Suo Spirito, della Parola e delle circostanze affinché il peccatore si ravveda. In tal modo, il Signore misericordioso, con tanto amore continua a chiamare il peccatore a Sé, concedendogli ulteriori possibilità di ravvedimento, desiderando di perdonarlo e ristorarlo nella comunione con Lui. Tutti gli uomini hanno l’immeritato privilegio di andare a Dio per mezzo di Cristo Gesù il Salvatore, l’unico Mediatore. La verità dell’amore divino è più grande delle tue colpe. Dio è paziente e ti sta aspettando per accoglierti a Sé, perché ti ama. Vai a Gesù in questo momento, invocalo, ed Egli ti manifesterà le virtù della Sua pazienza.
E in lui voi avete tutto pienamente (Colossesi 2:10)
TUTTO COMPRESO
Una famiglia povera, per diversi anni aveva fatto sacrifici con lo scopo di acquistare i biglietti e salpare in direzione degli Stati Uniti. Una volta al largo, razionava attentamente il formaggio ed il pane che avevano portato per il viaggio. Dopo tre giorni, uno dei figli si lamentò con il padre: "Non sopporto più pane e formaggio, se non mangio qualcos’altro prima di arrivare in America, morirò di fame!". Il padre gli diede allora gli ultimi spiccioli, dicendogli di andare in coperta e comprarsi un dolce. Il ragazzo tornò dopo qualche ora e con un gran sorriso. Il padre gli chiese: "Dove sei stato tutto questo tempo?", "in coperta, a mangiare tre ciambelle e una bella bistecca!", gli rispose il figlio. Attonito, il padre disse: "Tutto questo per pochi spiccioli?" "O no", replicò il giovane "il cibo è gratis, è compreso nel prezzo del biglietto!". Chi ha creduto in Gesù non si è assicurato appena un passaggio per il cielo ma anche tutto ciò che serve per gustare il Suo ristoro qui ed ora: in Cristo abbiamo tutto pienamente, perché Egli ha già pagato per ogni benedizione.
La riflessione veglierà su te, e l’intelligenza ti proteggerà (Proverbi 2:11)
LA RIFLESSIONE
Dio ci ha dotato di intelligenza per riflettere e non agire in preda agli istinti. Egli ci ha dato un cuore per amare la luce ed uno spirito attraverso il quale possiamo realizzare la presenza del Signore. Siamo stati fatti così, a Sua immagine, per manifestare le Sue virtù, come l’amore, la bontà, la santità. Tra noi e Dio, però, si è posto un ostacolo insuperabile, che guasta il nostro essere e ci allontana da Lui: il peccato, che si manifesta con un forte desiderio di indipendenza da Dio. La tua vita può cambiare, non per le tue capacità, ma per la potenza e l’amore di Dio. Quando con tutto il cuore accetterai Gesù come Signore e Gli chiederai perdono, Egli ti darà con la Sua pace e la Sua gioia, anche un nuovo modo di pensare, un discernimento per vedere le cose come sono nella realtà spirituale. L’intelligenza ti proteggerà, la guida dello Spirito Santo veglierà su te.
Dall'estremità della terra io grido a te, con cuore abbattuto; conducimi alla rocca che è troppo alta per me (Salmo 61:2)
ALTA MA NON IRRAGGIUNGIBILE
"È davvero troppo per me!". Un’espressione che rende molto bene lo stato d’animo di chi è sorpreso da qualche difficoltà insormontabile. La stessa frase, però, può essere detta con il sentimento di Davide, credente, che trova nella fede la possibilità di superare i suoi limiti umani. Egli sa di essere lontano e di non poter giungere da sé alla vetta della pace e della sicurezza. Per la grazia di Dio, tuttavia, pur con il cuore abbattuto, egli trova la forza di pregare: "Conducimi Tu alla rocca, Signore. Per me è troppo alta, ma per Te no!". Possa lo Spirito Santo darti oggi la stessa fiducia nell’infinita capacità di Dio. Tutto ciò che "è troppo per te" è possibile a Cristo, che è in grado di aiutare chiunque confida in Lui. Egli, per mezzo della Sua morte e risurrezione, ha "colmato le distanze". Chiamalo e ti risponderà, ti prenderà fra le Sue braccia e ti porterà in alto, al sicuro.
Il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze e con gloria, in Cristo Gesù (Filippesi 4:19)
DIO PROVVEDE
Le risorse del nostro Padre Celeste sono senza limite ed è per questo che chi crede in Lui non deve lasciarsi sopraffare dall’angoscia, ma semplicemente rendere noto tutto a Dio, in preghiera. Certamente il nome di Gesù non è una formula magica per ottenere qualsiasi desiderio o capriccio; Esso è, piuttosto, la via che ci permette di sottoporre alla volontà del Padre celeste la priorità dei nostri bisogni spirituali, quando Gli presentiamo le varie necessità materiali. Nella vita si presentano dei momenti nei quali non si scorge nessuna via di uscita e si sprofonda in uno sconforto abissale; le preoccupazioni ci assalgono e non si sa a chi rivolgersi per trovare un aiuto sicuro. Proprio allora si può realizzare quanto siano grandi la misericordia e la provvidenza di Dio. Le nostre forze e risorse si prosciugano, ma in Cristo Gesù abbiamo una fonte che giammai si asciugherà.
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amore mio, la troverà (Matteo 16:25)
MORIRE PER VIVERE
Chi penserebbe mai di amputarsi una gamba? Nessuno, salvo che non sia impazzito o costretto a scegliere tra il perdere la propria gamba o la propria vita. Questa è esattamente la storia di Bill. Mentre stava pescando da solo ai piedi delle Montagne Rocciose, nel Colorado, un masso precipitandogli su una gamba l’intrappolò. Per lui era impossibile liberarsi o chiamare aiuto. Bill sapeva che, arrivata la notte, sarebbe morto per il gran freddo. Così, fece l’unica cosa che poteva fare. Che scelta! Una gamba o la vita! Ma qual era la posta più alta? Immagina di scegliere tra lasciare qualche abitudine, ambizione o relazione sbagliata e perdere la vita eterna. Dio ti pone dinanzi ad una scelta fondamentale per la tua anima. È una domanda cui devi rispondere, subito. È scritto: "E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?" (Matteo 16:26). Muori al peccato e vivrai in Cristo!
Ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi (Efesini 5:16)
RICUPERARE IL TEMPO
Quante volte ci siamo impegnati in attività frenetiche, senza trovare tempo per adorare Dio e poi non siamo riusciti a nulla. Al contrario, dando priorità alla comunione con Dio, abbiamo fatto meglio e con soddisfazione. Chiedi a Dio di aiutarti a sfruttare le opportunità che ti concede. Certe occasioni potrebbero non incrociare più il tuo cammino. Mentre leggi questo foglio è già trascorso un minuto che non tornerà mai più. Per cosa stai utilizzando il tuo tempo? Tu solo sai perché Dio ti sta dando tempo: se per ravvederti o per servirlo. Se devi riconciliarti con un tuo caro o pagare qualche debito, non sprecare il tempo che Dio ti concede! Devi urgentemente deciderti ora, prima che questa esistenza fugace passi via, se vivere per compiere la volontà di Dio. Dona a Cristo il tuo tempo, questo è, in assoluto, il più gran guadagno!
E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno (Luca 23:34)
IL PERDONO DI GESù
Il perdono di Gesù per i suoi aguzzini va ancora oltre, arriva fino al trono celeste. Infatti, l’amore del Signore per i peccatori non chiude il cielo, lo lascia aperto ad una possibilità di ravvedimento e salvezza. Le parole di Cristo sulla croce, lasciano sgombera la strada che arriva al Padre per lo Spirito Santo, il quale convince gli uomini di peccato. È chiaro che le persone agiscono male perché non conoscono Dio, ma qualsiasi peccato sarà perdonato a colui che, con fede, si ravvede. Saulo da Tarso, da persecutore di Gesù, divenne l’apostolo Paolo, che seguì il Signore fino alla morte. Sono tanti coloro che hanno dovuto ricredersi riguardo a Cristo, sperimentando la potenza meravigliosa del Suo perdono divino. E tu, sei consapevole di avere peccato contro il Figlio di Dio? Sai che anche tu hai bisogno del Suo perdono?
A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida (Isaia 26:3)
I BUONI SENTIMENTI
Dio può fare delle promesse in tempi di quiete, quando i nostri sentimenti trovano agevolmente conforto nelle sensazioni prodotte da condizioni favorevoli. È facile avere pace quando tutto è tranquillo. Altre volte, però, affrontiamo circostanze tali da farci ritenere irrealizzabile la Parola del Signore. Dio, tuttavia, continuerà a confermare le Sue promesse a quanti si affidano a Lui piuttosto che su quanto scorgono con gli occhi fisici. Quando siamo determinati a compiere la volontà di Dio, godiamo la Sua sovrana approvazione nel cuore, che custodisce la pace di quanti, restando saldi sull’amore di Dio, confidano in Lui che fa cooperare ogni cosa al loro bene eterno (cfr. Romani 8:28). Ecco la stabilità di chi è fermo nei suoi sentimenti, che non si deprime nella valle né s’insuperbisce sulle vette, ma che, onorando Dio in ogni tempo, riceve pace e la conserva, anzi la moltiplica, confidando sempre nel Signore.
E vedutolo, lo adorarono; alcuni però dubitarono (Matteo 28:17)
SUPERARE IL DUBBIO
Il dubbio non si vince con le polemiche, ma con la Parola di Dio. I discepoli avevano visto Gesù non reagire all’arresto e subire la morte, ma ora dovevano capire che Egli può tutto. Poi, Cristo li chiama ad una missione: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli" (v. 19). Il Signore sa quello che sta per fare per i Suoi, che tra poco saranno riempiti di Spirito Santo e, superato ogni dubbio, andranno ovunque a proclamare l’Evangelo. Infine, Gesù dà ai suoi discepoli una preziosa rassicurazione: "Io sono con voi tutti i giorni" (v. 20), in modo che essi affrontino con costante serenità la missione affidatagli. Caro amico, non smarrirti se qualche dubbio ha attaccato la tua mente, Cristo oggi si accosta a te, ti rassicura con la Sua potenza, ti dà uno scopo glorioso per cui vivere e ti promette che sarà con te, per sempre e fino alla fine. Soltanto la misericordiosa compassione di Dio, che comprende i limiti e lo sconforto umani, fa sì che da un dubbio possa procedere tanta benedizione.
Altro...
Ma il centurione prestava più fede al pilota e al padrone della nave che alle cose dette da Paolo (Atti 27:11)
FEDE MAL RIPOSTA
L’apostolo Paolo si trova su di una nave diretta in Italia, con altri prigionieri. Egli, prevedendo il pericolo di naufragio, non per esperienza ma per una conoscenza ricevuta da Dio, cerca di dissuadere l’equipaggio alla partenza. Il centurione romano, però, s’affida all’esperienza del pilota e del padrone della nave piuttosto che alle parole dell’apostolo. Quanti ancora oggi, nel mare burrascoso della vita, si affidano alle proprie esperienze o alla sapienza degli altri anziché alla guida che Dio vuole dare attraverso la Sua Parola. L’epilogo della storia è triste. Paolo aveva ragione. Il carico andò perso, la nave distrutta e, soltanto per la misericordia di Dio, tutte le duecentosettantasei persone che erano a bordo riuscirono a salvarsi. Caro lettore, possa questa semplice meditazione trattenerti dal prendere decisioni avventate, ma soprattutto spingerti a porre la tua fede in Dio, Egli conosce ogni cosa e vuole preservarti da amare esperienze.
Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili (Giacomo 4:7)
LA VERA GRANDEZZA
Viviamo in una società che esalta esclusivamente l’immagine, le capacità ed il successo che una persona riesce a conseguire. In un contesto di questo genere, quasi sempre l’arroganza e la superbia, caratterizzano le relazioni con gli altri, le quali sono considerate elementi di forza. Ben diversa, però, è l’opinione di Dio. Egli non si compiace dell’arroganza e del desiderio di affermare se stesso a discapito degli altri. Egli non guarda alle capacità e ai successi ottenuti. Egli non è neppure interessato all’immagine che una persona riesce a dare di sé stessa. Il Signore guarda all’intimo del cuore, ai sentimenti, e si compiace dell’umiltà. Soltanto un cuore completamente piegato a Lui ed arreso nelle Sue mani può avere la Sua approvazione e può sperimentare le infinite benedizioni che scaturiscono dalla Sua Grazia.
La benedizione, se ubbidite ai comandamenti del Signore, del vostro Dio (Deuteronomio 11:27)
BENEDIZIONE E UBBIDIENZA
Al Sinai, Dio aveva detto: "Or dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare" (Esodo 19:5). L’importanza dell’ubbidienza era stata ripetuta nelle istruzioni per la costruzione del tabernacolo (cfr. Esodo 38-40). Ora Dio rinnovava i contenuti della Legge alla nuova generazione, dicendo: "…io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, se ubbidite...la maledizione, se non ubbidite…" (Deuteronomio 11:26-28). Sì, "la benedizione, se ubbidite" è ancora oggi la chiave per gustare una vita esuberante nel Signore. Nel tempo della grazia, il credente ha ricevuto ogni benedizione spirituale in Cristo. Esse sono state già accordate; occorre farle proprie ed a questo serve la fiduciosa ubbidienza dei redenti, che così glorificano Dio per la Sua perfetta volontà.
Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie (Proverbi 23:26)
L’INVITO DEL PADRE
Questo versetto esprime, in maniera semplice e chiara, tre cose. Prima di tutto descrive il tipo di rapporto che Dio vuole avere con te. È la relazione di un Padre con il figlio: affettuosa, dolce e tenera. Il peccato rende impossibile un tale rapporto, ma per la fede nel perfetto sacrificio di Cristo, il peccatore è rigenerato, ricevendo il diritto d’essere "figlio" di Dio. L’invito precisa, inoltre, ciò che Dio vuole da te. È ingiusto definire le richieste di Dio delle "pretese". Egli potrebbe fare di te ciò che vuole, perché è il Creatore e il Sovrano. Il Signore, però, ha scelto di rivolgersi a te mediante l’Evangelo, con amore, chiedendoti soltanto che gli doni il tuo cuore, il centro della tua vita. Conoscendo il tuo cuore, Cristo lo vuole lavare e guarire e, cosa più importante, custodirlo personalmente. Infine, la parola di oggi dice cosa vuole Dio per te. Egli desidera evitarti le dolorose ed inevitabili conseguenze del peccato, oggi e per l’eternità.