Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non sarebbe egli il Cristo? (Giovanni 4:29)
PAROLE CHE CONQUISTANO
I veri credenti pronunciano parole che conquistano, perché la grazia di Dio le accompagna e le rende più affilate di una spada per penetrare nell’intimo del cuore degli uomini. Esse convincono gli altri che la speranza di salvezza cui anelano è davanti a loro. Le parole che conquistano sono quelle dettate dallo Spirito Santo, quelle che tutti i credenti bramano pronunciare, perché sono le uniche che producono la salvezza delle anime. Queste dimorano in noi se stiamo nella presenza di Cristo dimenticando il ritmo frenetico di questo mondo infelice. Fermiamoci, lasciamo per un po’ la secchia (come fece la donna del nostro testo) dei nostri affari, dedicando del tempo ad ascoltare Gesù e saremo arricchiti da "parole che conquistano". Caro lettore, ascolta il messaggio dell'Evangelo, credi nel Signore Gesù, invoca la grazia e la misericordia di Dio ed Egli opererà nella tua vita conquistando il tuo cuore.
Confidate sempre nel Signore, poiché il Signore, sì il Signore, è la roccia dei secoli (Isaia 26:4)
LA ROCCIA DEI SECOLI
Inaccessibile per i nemici della fede, che s’arrampicano poggiando sui propri meriti e capacità, la Roccia dei secoli rimane un solido rifugio sempre pronto per chi confida nella grazia di Dio. Se il credente dovesse scivolare, potrebbe ancora sperimentare come il tempo non scalfisce l’efficacia del sacrificio di Cristo che non necessita di revisioni, poiché Egli "è lo stesso ieri, oggi, e in eterno" (Ebrei 13:8). Gli elementi del creato, anche i più solidi e imponenti, sono soggetti ad inevitabili trasformazioni; le rocce sono scavate da piogge, erose dai venti, polverizzate dal sole e dai ghiacci. La perfetta natura di Dio, però, non è limitata da fattori esterni. Egli non è soltanto Eterno, ma anche Immutabile. La Sua cura per noi non sarà mai invalidata da alcuna incognita. Chi confida in Lui non sarà mai deluso. Forse spieghi la tua sfiducia e il tuo crollo spirituale con l’aver subito colpi troppo violenti; se invece fossero state troppo deboli le fondamenta della tua fede?
Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma dì soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito (Matteo 8:8)
PROMESSA DI DIO
Si racconta che in Cina, i cristiani subivano delle dure persecuzioni. La polizia era autorizzata a sequestrare e bruciare le Bibbie. Un giorno furono bruciate le Bibbie e un credente riuscì a recuperare una pagina. Per molto tempo, la Chiesa di quella zona si trovò in possesso di quella sola pagina delle Scritture. La provvidenza di Dio permise che tra le parole contenute in quella pagina si trovasse la seguente promessa: "Io edificherò la mia Chiesa e le porte dell’Ades non la potranno vincere". La persecuzione continuò per anni, ma quell’affermazione divina fu sufficiente a rafforzare il cuore di quei fedeli, che grazie ad essa rimasero vittoriosi. Non lasciarti schiacciare da avversità che paiono forti e incessanti. Una sola parola pronunciata da Cristo basta a vincere innumerevoli voci nemiche. Il Signore ha una promessa adatta alla particolare situazione che stai vivendo: stendi la mano della fede e afferrala, strappandola al fuoco dell’incredulità che vuole distruggerla.
Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; (Efesini 6:18)
COMBATTERE IN GINOCCHIO
L’apostolo Paolo, chiudendo l’esortazione a fortificarsi nella potenza di Dio, esemplificata con le varie parti dell’armatura militare, non rappresenta la preghiera come uno degli elementi d’essa, ma la pone quale ulteriore sostegno, come la forza speciale utile ad indossarla efficacemente. Senza una quotidiana comunione con Dio, la cintura della verità scivolerà dai nostri fianchi, non trovando aderenza alla nostra condotta. Trascurando di confessare le nostre mancanze al Signore, la corazza della giustizia diverrà una pesante ferraglia per il cuore. Se non preghiamo che Dio guidi il nostro zelo, l’Evangelo che proclameremo recherà più confusione che pace. Privi della sincera ricerca della Luce divina per praticare la Sua perfetta volontà, la Scrittura sarà una spada spuntata nelle nostre mani. Chiudendo il cuore all’onniscienza divina, lo scudo della fede non potrà ripararci dai malvagi attacchi dell’avversario.
Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla, dopo averla purificata lavandola con l'acqua della Parola (Efesini 5:25, 26)
TI SEI LAVATO?
Pensiamo a quello che facciamo, per esempio, quando le nostre mani sono sporche: semplice, le laviamo. Certamente, puliamo le nostre mani più volte il giorno, anche quando non sono visibilmente sporche. Lo facciamo, quando le sentiamo unte, appiccicose o perché abbiamo toccato qualcosa che riteniamo poco pulito. La Bibbia ci accerta che ricevendo il Signore Gesù Cristo come nostro personale Salvatore, diveniamo puri ai Suoi occhi. L’efficacia espiatoria del Suo sacrificio ci lava da ogni peccato. La stessa Parola di Dio, non ci dice, tuttavia, che in seguito non potremo essere più macchiati dal peccato nella nostra vita. Il credente non è affetto da alcuna forma di mania per l’igiene. Egli è stato reso cosciente che durante il cammino della vita, la polvere fuligginosa di questo mondo potrebbe attaccarsi alla sua vita, tante cose potrebbero contaminare i suoi pensieri e la sua condotta. Una tale sporcizia non è facilmente rintracciabile dalla luce della coscienza umana.
Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini (1° Corinzi 15:19)
QUALE SPERANZA?
La speranza di molti uomini si basa esclusivamente su quello che vedono, che toccano con mano. Alcuni sperano in giorni o circostanze migliori è aspettano la svolta che purtroppo spesso si rivela un’amara delusione. Sono dei materialisti che affidano sé stessi e il proprio futuro all’incertezza delle ricchezze anziché a Dio che dona i Suoi beni gratuitamente. Altre persone nutrono una speranza superstiziosa nel Signore, nel senso che chiedono e s’aspettano i Suoi interventi, i miracoli e la Sua provvidenza, per soddisfare i propri desideri egoistici. Essi, quando le cose non vanno come desiderano, perdono ogni fiducia e le loro attese lasciano il posto al disincanto e all’amarezza. C’è una terza categoria di persone che, avendo fatto di Cristo il proprio Salvatore e Signore hanno trovato in lui la vera speranza. Il tesoro del vero credente è nel cielo, non qui sulla terra. Tu, da quale speranza sei animato?
E quello che è caduto fra le spine, son coloro che hanno udito, ma se ne vanno e restano soffocati dalle cure e dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità (Luca 8:14)
NON TE NE ANDARE
"Ma se ne vanno". È triste notare persone che, giunte a Gesù Cristo, hanno udito la Sua Parola e poi se ne vanno. Non è mai bello vedere qualcuno partire, tanto più se tale partenza è presagio di una fine tragica: l’immaturità e la morte. Stamattina, come ogni giorno, leggerai questo foglietto e te ne andrai alle tue occupazioni, ai tuoi affanni e successi quotidiani. Proverai gioie ed anche dolori, ma ti chiedo di non andartene del tutto! Resta accanto a Gesù e alla Sua benedetta Parola. Non aver fretta di avviarti per la tua strada, rimani un po’ con Lui. Perché? Per riflettere. Questa Parola sia la tua meditazione "giorno e notte", essa è in grado di donarti grandi benedizioni. Rimani ai piedi di Cristo, non soltanto per riflettere, ma per pregare. Parola e preghiera sono come l’esplosivo e l’innesco: producono una potente energia, di gioia e pace, perdono e santificazione, amore e servizio. Se hai udito il Signore parlare al tuo cuore, non soffocare la Sua voce.
Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni (Atti 1:8)
LA POTENZA PER TESTIMONIARE
Il battesimo nello Spirito Santo non si esaurisce in un’entusiasmante esperienza miracolosa; esso mira a donare ai credenti la necessaria capacità spirituale per compiere la volontà divina e superare le numerose difficoltà di questo mondo. La "pienezza dall’Alto" conferisce al credente una maggiore sensibilità alla guida dello Spirito di Dio e una nuova franchezza nel testimoniare di Cristo. Oltre a ciò, il battesimo nello Spirito Santo rende determinati nella ricerca della santificazione, in modo da consacrare la vita del credente alla gloria di Dio, purificandolo da ciò che ostacola il servizio al Signore. Essere riempiti di Spirito Santo non è un’esperienza indispensabile per la salvezza, ma è essenziale per il servizio cristiano qui sulla terra. Non cercare di meritarlo: è un dono! Non limitarti, però, a chiederlo debolmente, desideralo con tutto il cuore, in un’attesa devota e fiduciosa nella Parola di Dio.
Per tutto vi è il suo tempo, vi è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo (Ecclesiaste 3:1)
TEMPO PER IL SIGNORE
L’uomo trova tempo da dedicare a ciò che ritiene indispensabile o almeno importante. Magari alcuni, anche se credono che Dio sia importante, pensano di poter ricuperare dei momenti con Lui più in là negli anni. Qualcuno pensa che i giovani si possano divertire, quelli di mezza età debbono curare gli affari ed i vecchi, invece, si debbano dedicare alla religione. Sei sicuro di vivere così a lungo, o credi che non ci sia bisogno di Dio quando si è nel fiore degli anni? Secondo la Bibbia, il momento giusto di pensare alla salvezza dell’anima è oggi. Per questo l’uomo è stato reso cosciente di un aldilà. Usa bene il tempo che hai per assicurarti di essere pronto in qualsiasi ora ad incontrare il tuo Creatore. Nel dare tempo alle varie esigenze lecite, non dimenticare di riservare il giusto spazio per incontrarti con Cristo durante la giornata. Sarà un investimento che frutterà in eterno.
Gesù le disse: Non ti ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio? (Giovanni 11:40)
CREDERE PER VEDERE
Chi pensa che per credere in Dio sia prima necessario avere una prova, commette un grosso errore. Così, infatti, viene a mancare la caratteristica indispensabile che il Signore richiede a tutti quelli che si rivolgono a Lui: "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Il principio stabilito da Dio è l’opposto di quello umano. Prima l’uomo deve credere per fede nella Persona e nell’opera di Cristo Gesù, per quella verità che si riceve dall’ascolto dell’Evangelo, poi sperimenta l’opera di Dio che si compie, in modo meraviglioso, nella sua vita. Cara anima, non hai bisogno di toccare con mano, ma di lasciare che il tuo cuore sia "toccato" dalla mano del Signore! Credi nella Sua Parola e nel Suo Figlio e "vedrai la gloria di Dio".
Altro...
Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede… è il dono di Dio (Efesini 2:8)
IL DONO DI DIO
Sono molti coloro che credono che il perdono e la salvezza si possano comprare. Le buone opere, la propria giustizia, l'osservanza di una religione con lo scopo di ingraziarsi Dio sono la dimostrazione che l'uomo crede di potersi acquistare il favore Divino. La salvezza è un dono. Se si potesse comprare soltanto i ricchi ne beneficerebbero e la maggior parte delle persone ne sarebbe esclusa. Se si potesse ottenere con i propri sforzi, i forti arriverebbero sempre prima dei deboli. Il perdono di Dio, invece, è gratuito, non serve né denaro né sforzi umani. Grazie alla fede in Cristo ed in virtù di ciò che Egli ha compiuto sul Calvario, possiamo ricevere in dono piena salvezza, per godere il ristoro divino qui e per l’eternità. Perché pagare un prezzo elevato e restare dei debitori perduti, quando la salvezza è gratuita? Basta chiedere a Dio!
Il Signore sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che sono depressi (Salmo 145:14)
NON PIù DEPRESSO
Il Signore è misericordioso e desidera rialzare tutti coloro che sono schiacciati dalla colpa e dalle conseguenze del peccato. Sei caduto? Ti trovi nel baratro della disperazione, pensando che per te non ci sia più speranza? Non indossare alcuna maschera e non credere che la tua caduta sia irrimediabile. Così come sei, lì dove ti trovi, rivolgiti a Dio con tutto il cuore per mezzo di Gesù Cristo il Salvatore, invocando il Suo perdono e la Sua misericordia. La promessa del versetto di oggi riguarda anche te. In effetti, la bontà del Signore và oltre. Egli ti vuol preservare dal venire meno, sostenere la tua fragile natura umana, soggetta ad errori e incline a scivolare nel male. Caro lettore, se ultimamente Dio ti sta mettendo in guardia contro ciò che pare innalzarti, ma che in realtà ti farà inciampare, ascoltalo attentamente, non essere superficiale!
In quel tempo, non vi era re in Israele; ognun faceva quel che gli pareva meglio (Giudici 21:25)
LIBERTà O ANARCHIA?
La libertà è certamente un bene, ma diventa negativa se non si usa giustamente. Il testo biblico descrive la condizione del popolo che non praticava la giustizia. Il mondo non è cambiato: anche oggi non si vuole essere giudicati o corretti da nessuno, non si riconosce una verità assoluta che abbia autorità sulla coscienza ed indichi principi morali stabili. Si pretende di essere liberi da tutto, rinnegando ogni valore spirituale ed etico. Così, i vizi sono diventati virtù, i peccatori sono modelli di vita stimati. In tale contesto non possiamo tacere per timore di essere accusati di moralismo. La nostra condotta onora Dio? Fa del bene a noi stessi e al nostro prossimo? Siamo capaci di riconoscere e distinguere tra "il bene e il male"? In realtà, senza il Signore l’uomo diviene schiavo di passioni che non sa gestire e manifesta il peggio di sé. Tutti abbiamo bisogno di un Re, di una guida ricca di virtù e valori che indichi cosa è veramente meglio per noi! Un sovrano così esiste e si chiama Gesù Cristo.
Poi, la mattina, essendo ancora molto buio, Gesù, levatosi, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e qui pregava (Marco 1:35)
LA GIUSTA PRIORITà
Qual era la priorità nella vita del Signore? Sicuramente lo scopo della Sua vita era manifestare la volontà di Dio, amare e salvare l’umanità dal peccato. Tutti questi obiettivi, però, sarebbero rimasti irraggiungibili se Egli non avesse avuto comunione con il Padre. Per Gesù la prima necessità, sin dall’alba, era quella di cercare la faccia di Dio. Al mattino, quando tutto ancora tace, quando nel silenzio si ode distintamente la voce del Signore, quando tutti dormono e nessuno ti distrae puoi ascoltare il tuo cuore e soprattutto discernere i pensieri di Dio, volgi il tuo essere alla preghiera. È bello iniziare il giorno in comunione con Dio, sentire il battito del cuore di Colui che ama l’umanità intera. Da questa quotidiana comunione con il Padre, Gesù realizzava la forza per una vita santa, fedele ed efficace. Ed è perciò che i discepoli chiesero al Maestro: "…Signore, insegnaci a pregare…"! Se la preghiera era una priorità per Cristo, quanto più lo è per noi!