Così dunque, secondo che ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti (Galati 6:10)
FARE DEL BENE
Quando si fa del bene, tutti vorrebbero vedere dei risultati immediati e ricevere il plauso degli uomini. Questo però è un atteggiamento sbagliato, che frenerà la volontà di far il bene, malgrado le evidenti opportunità. Se cerchiamo quel tipo di risultati, non trovandoli, ci amareggeremo e ci scoraggeremo. Dobbiamo mirare alla ricompensa che viene da Dio e non cercare l’approvazione degli uomini. Seppure gli altri svalutino il bene che facciamo, sappiamo però che Dio non è ingiusto da dimenticare l'opera nostra. La tua presenza in questo mondo sarà spiritualmente utile se ti lasci veramente usare dal Signore per fare del bene. Se nel tuo ambiente vi sono persone in crisi, come figliuolo di Dio sei chiamato ad indicare loro l’unica Via che porta alla salvezza eterna: Gesù Cristo! Quando ciò dovesse causarti difficoltà o ingratitudine non ti abbattere, perché Gesù disse: "Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli" (Matteo 5:12).
Ed illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza Egli vi abbia chiamati (Efesini 1:18)
LA CERTEZZA DELLA SALVEZZA
Credere in Gesù, il Salvatore, ci fa subito entrare nel Regno dei cieli, nella salvezza, per camminare in essa fino alla piena eredità celeste che ci è custodita da Dio stesso. "Chi crede nel Figliolo ha vita eterna" (Giovanni 3:36), e deve saperlo: "Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliolo di Dio" (I Giovanni 5:13). Oggi il credente ha già la vita eterna, non una pia illusione, ma la sicura testimonianza dello Spirito di Dio in lui. Non è dunque presunzione affermare di possederla, bensì fiducia nella Parola di Dio e convinzione interiore, perché "lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio" (Romani 8:16). La Parola di Dio e lo Spirito Santo danno l’assoluta certezza della salvezza. Queste certezze sono anche per te. Se non ce l’hai, accostati ora a Cristo, perché "Chi ha il Figliolo ha la vita" (I Giovanni 5:12).
Ho aspettato dei consolatori, ma non ne ho trovati (Salmo 69:20)
LA VERA CONSOLAZIONE
Anche tu, forse, come il salmista, aspetti da tempo una parola buona per te, qualche attestazione, un gesto distensivo da chi però è indaffarato in mille impegni e non sembra accorgersi della tua sofferenza. Cosa fare allora? Scegli di fare la cosa più importante e determinante: confida in Dio, l’unico che può realmente capire il tuo stato d’animo e confortarti, dandoti prospettive profondamente nuove. Non aspettare altri, invoca Dio e credi nella Sua gloriosa opera rigeneratrice. Affidati a Gesù, che conobbe e patì ingiurie di ogni sorta senza mai soccombere. Ascolta Colui che, mentre moriva in croce per salvare te e me, pur essendo vituperato, non reagì con lamenti o minacce. Egli non soltanto ti comprende, ma ha parole adatte per consolarti. Non aggrapparti più a consolatori umani, non ce ne sono per il tuo caso. Rivolgiti, oggi stesso a Cristo e ascolta cosa dice il Consolatore Ammirabile: "Come un uomo cui sua madre consola, così io consolerò voi" (Isaia 66:13).
Non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità (1° Giovanni 3:18)
NON SOLTANTO PAROLE
Spesso le parole proclamano intenzioni e promesse, ma non sono seguite da una condotta coerente che voglia attuarle. Pertanto, quando si vuole definire la vita di una persona senza concretezza, si dice che essa è "soltanto parole". Vi è, purtroppo, anche la possibilità di azioni appariscenti, a prima vista caritatevoli, ma non aderenti alla verità biblica, tese unicamente ad innalzare chi le compie o a sostenere le sue idee. L’Evangelo è potenza di Dio che trasforma i cuori. Per questo ci si può aspettare dai redenti non soltanto belle parole, bensì una condotta coerente con la fede che professano, sentimenti nuovi che rinnovino, di fatto, tutto il loro comportamento. Gesù Cristo è la Parola divina, Colui che comunica i pensieri ed i sentimenti di Dio in modo comprensibile agli uomini. Questo è il Dio della Bibbia: "Non soltanto parole", ma abbondanza di grazia provveduta nel sacrificio di Cristo e realizzabile, oggi, da chiunque crede in Lui. Che aspetti?
Poiché questo Dio è il nostro Dio in eterno: egli sarà la nostra guida fino alla morte (Salmo 48:14)
UNA GUIDA SICURA
Il cammino della vita è faticoso e spesso solitario. C’è chi confida nelle proprie forze per raggiungere i suoi obiettivi, piuttosto che rimettersi alla volontà di Dio. D’altro canto ci sono coloro che, sentendosi incapaci, si affidano a qualsiasi guida, senza criterio. Sia che tu segui la tua determinazione rifiutando Dio o che, nella tua insicurezza t’affidi agli altri, il risultato non cambia: ti perderai! Per nostra sicurezza, il Signore dice: "E non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo" (Matteo 23:10). Non lasciarti ingannare! Se sei nella valle tenebrosa, anche là Gesù è accanto a te per condurti per mano e ridarti la speranza. Se ti senti smarrito, non sai quale direzione prendere, o sei solo perché gli altri ti hanno abbandonato, rivolgiti con umiltà e fiducia a Cristo il tuo Salvatore. Chiedigli di prenderti per mano e fatti guidare soltanto da Lui, sarai al sicuro: Egli sarà la "tua guida fino alla fine" ed "il tuo Dio in sempiterno".
Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figli, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16)
LE GEMME DELLA GRAZIA DI DIO
Questo versetto è un piccolo scrigno con tre gemme preziose. Considera la gemma splendente dell’amore di Dio. Egli dimostra concretamente il Suo inestimabile amore per te. Non ha dato "qualcosa" per te, ha dato il Suo Unigenito Figlio! Un’altra pietra preziosa di questa trilogia celeste: il Figlio di Dio, Cristo è la perfetta risposta alle tue necessità: "In lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità, e in lui voi avete tutto pienamente" (Colossesi 2:9, 10). Infine, la terza magnifica perla: il dono di Dio, la vita eterna. La Parola dice: "il salario del peccato è la morte", cioè la retribuzione di esso sono la separazione da Dio ed il suo giudizio, "ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore". È un dono, quindi si riceve, non si merita. Oggi ti passeranno tra le mani oggetti d’ogni valore, ma nulla potrà eguagliare questo versetto. Impossessati, mediante la fede, della grazia che Dio ti offre. Credi in Gesù.
E la costanza compia appieno l'opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti (Giacomo 1:4)
DI NULLA MANCANTI
Le religioni di questo mondo mostrano quel che noi dobbiamo fare per essere compiuti e per raggiungere la perfezione interiore. Dio, invece, chiama ad accettare Cristo e a lasciarlo agire nel cuore, perché soltanto in Lui abbiamo pienamente tutto quello che occorre per la nostra redenzione ed il perfezionamento eterno di essa. Purtroppo, i progetti che Cristo concepisce per completare la Sua opera in noi, sono talora impediti o perfino interrotti dalla nostra incostanza o incredulità. Avverti un doloroso vuoto nel tuo cuore? Senti che "qualcosa ti manca"? Apriti a Gesù, fidati di Lui e non allontanarti dal Buon Pastore dell’anima tua. Lascia che Egli trasformi la tua ostinazione e la tua infedeltà in costanza spirituale. E se stai percorrendo la valle dell’ombra della morte, non temere, il Signore sta soltanto cercando d’aggiungere un’altra tessera al prezioso mosaico della tua vita con Lui.
Gesù gli disse: Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 14:6)
LA VIA PER IL CIELO
A quanti sono alla ricerca di una via per il Cielo si potrebbe dire solamente: "Mi dispiace, non potete arrivare lassù da quaggiù". Tanti hanno cercato di tracciare un proprio cammino verso il Cielo attraverso religioni o filosofie, ma a causa del peccato che lo separa da Dio, l’uomo è incapace di arrivare a Lui con le sue facoltà. Gesù non si è limitato ad indicare una via che porta al Cielo, ma l’ha aperta Lui stesso e l’ha già percorsa per noi. Morendo sulla croce, Egli ha inaugurato l’unica via per arrivare al Padre. Quest’opera gloriosa è stata suggellata con la Sua risurrezione ed ascensione ed ora ogni uomo che desidera giungere a Dio può arrivare lassù da quaggiù, ripartendo dalla croce di Cristo! Caro lettore, soltanto se crederai in Gesù e lo accetterai come tuo personale Salvatore e Signore, ti incamminerai per la via del Cielo! Chi segue soltanto Gesù nel cammino della fede è sicuro che alla fine del tragitto della vita sarà con Lui per l'eternità!
Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente (Matteo 28:20)
GESù è CON NOI
Le parole di Gesù, pronunciate dopo la Sua risurrezione e prima della Sua ascensione al Padre, costituiscono una promessa fondamentale per quanti credono in Lui. Affinché Gesù possa essere sempre con noi, è necessario che Egli diventi il nostro Signore e Salvatore, cioè, che apriamo il cuore alla Sua Parola, credendo in Lui e lasciandogli dirigere la nostra vita. Perché "fino alla fine dell’età presente"? Forse smetterà di essere con chi crede? No, vuol dire che allora i credenti Lo vedranno e non avranno più bisogno di esercitare fede per godere la Sua presenza. Ora è il tempo in cui tenere lo sguardo della fede fisso su Gesù; la Sua presenza è una garanzia in ogni momento. Cristo non ci promette che non vivremo circostanze difficili, ma che nell’avversità Egli rimarrà con ciascuno di noi e ci sosterrà. Quale gioia, conforto e speranza per tutti i credenti. Essi non saranno mai soli, mai disperati, perché il Signore li accompagna, li guida verso la gloria eterna.
Figli mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie (Proverbi 23:26)
DARE IL CUORE A DIO
Sono le parole di un padre interessato al benessere del proprio figlio. Esse esprimono la consapevolezza che soltanto conquistando tutta la stima e l’affetto della prole, si potrà sperare che questa vorrà condursi secondo gli insegnamenti paterni, dovunque e comunque. Comportarsi in un certo modo quando visti da altri "educa" all’ipocrisia, ma agire nel rispetto di principi e valori in cui si crede denota una trasformazione del cuore. Una salutare educazione non può basarsi sulla spinta di premi o sul freno di punizioni. Occorre dare profonda fiducia in chi insegna, in modo da seguirne le direttive anche quando non saprà quel che facciamo. Alla stessa stregua, bisogna camminare nelle vie di Dio non sulla base di "minacce", ma fidandosi profondamente di Lui, della Sua onniscienza e del Suo perfetto amore, pure negli aspetti della Sua volontà che appaiono duri e perfino vani. Dona il tuo cuore al Signore, amalo con tutta la tua forza e scoprirai che nulla potrà mai separarti dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, il Suo Figliolo (cfr. Romani 8:35-39).
Altro...
Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e l'amore che si hanno in Cristo Gesù (2° Timoteo 1:13)
IL MODELLO PERFETTO
L’apostolo Paolo, nonostante le tante personalità ed idoli presenti nella sua epoca, scelse di imitare Gesù, venuto sulla terra per servire e donare la Sua vita per il bene eterno di tutti gli uomini. Il tema dei suoi discorsi era "Cristo crocifisso". Paolo fu tanto conquistato da questo amore che giunse a dire: "Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me…" (Galati 2:20). L’imitazione di Cristo non consiste nel cercare di ricopiarne umanamente parole e gesti, ma nel giungere a tale realtà lasciando dimorare, mediante la fede, il Signore in noi. In tal senso l’apostolo afferma: "Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo" (I Corinzi 11:1). Fu morendo a sé stesso, al proprio orgoglio ed alla propria giustizia, che Paolo permise al Signore di modellare il suo intero essere. Chi è il tuo modello? Riguarda a Cristo, risorto per te. Riceverai forza spirituale per vivere conformemente al Suo insegnamento, somigliando, in ogni pensiero ed azione, al tuo perfetto Salvatore.
Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato (Gioele 2:32)
CHIUNQUE!
L’uomo, a causa del peccato, ha bisogno della salvezza divina. Per quanto uno cerchi di vivere felice, agire in maniera corretta e altruistica, non può mai riuscire a cambiare la sua condizione spirituale. L’uomo senza Dio è fallito, perduto, con o senza il progresso! Il profeta Gioele, circa ottocento anni prima della venuta di Gesù, presentava la promessa della salvezza in Cristo, offerta a tutti gli uomini indistintamente. Soltanto il Signore può aiutare, trasformare, redimere il peccatore. Perché questi possa sperimentare il perdono dei peccati e realizzare la salvezza in Cristo, deve riconoscere il proprio stato spirituale ed invocare la misericordia e la grazia di Dio per mezzo dell’unico Salvatore. Se tu comprendi che sei lontano da Dio e desideri scampare a una sorte così tragica, non devi negare la tua condizione né affannarti a cambiarla da solo. Nemmeno devi disperarti. Tutto quello che devi fare è invocare "il nome del Signore", confessando il tuo bisogno, ed Egli ti salverà, cambiando meravigliosamente la tua vita.
Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture (Luca 24:45)
LA MENTE APERTA
Chi non si è mai sentito dire, almeno una volta: "Sei chiuso di mente". Nella stragrande maggioranza dei casi s’intende: "Sei ottuso, non capisci come va il mondo, vai e divertiti finché sei in tempo". Il peccato, che per molti è motivo di soddisfazione e vanto, esso è invece per la Parola di Dio, la causa che tiene l’uomo lontano dal Suo Creatore. Dio diede la Legge per indicare chiaramente la differenza fra il bene e il male. Allora, se proprio bisogna aprire la mente, lasciamo prima di tutto che lo Spirito Santo ce l’apra facendoci intendere le Scritture, che annunziano Cristo, il Suo sacrificio e la Sua Grazia. La nostra mente sarà nutrita, il nostro cuore sarà ben alimentato e tutto il nostro essere godrà di benedizioni indescrivibili. Intendere le Scritture ci porterà alla verità, di conseguenza alla salvezza e alla vita eterna. Una persona di mente aperta odierà il peccato e prenderà profondo piacere nella comunione con Chi la mente gliel’ha aperta. Non temere di aprirti a Cristo. Affidati con fiducia a Dio e permettigli di operare nella tua vita.
Io mi confido nel Signore (Salmo 11:1)
CONFIDARE IN DIO
Davide confidava in Dio, aveva totale fiducia nel suo Signore. Egli non confidava, né poteva confidare in nessun altro e in nessun altra cosa. La fiducia in Dio comporta il poggiarsi su di Lui senza esitare. Da Dio proviene la sicurezza di ogni sincero credente. Affidiamo, cominciando dalla nostra anima, ogni cosa al Signore. La nostra vita presente e quella futura, la famiglia, il lavoro e ogni altra cosa siano affidati a Colui che ci ama e soccorre in ogni istante. Non vi è mai stato un tempo in cui l’uomo ha potuto fare da solo, ma oggi più che mai è urgente che ciascuno riponga la sua fede in Dio. C’è ancora speranza di salvezza e questa non può che trovarsi in Colui che è il Salvatore di chiunque crede: "…Cristo Gesù nostra speranza" (I Timoteo 1:1). Caro amico, prendiamo, insieme, esempio dal re Davide. Un uomo che nonostante le sue debolezze, scelse di confidare in Dio fin dalla sua giovinezza ed in Lui confidò fino alla fine dei suoi giorni.