Poiché c'è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo (1° Timoteo 2:5)
UN SOLO MEDIATORE
Come si può essere salvati? A questo interrogativo l’uomo di ogni tempo si è dato tante e diverse risposte. Per alcuni la salvezza vuol dire abbracciare un credo religioso, non importa quale, e cercare di vivere conformemente ai suoi insegnamenti. Per altri la salvezza è il frutto di una condotta esemplare. Per altri ancora significa frequentare una chiesa, professare una religione. Più ci si dedica a fare del bene, incontrare le necessità di chi soffre, e più si può essere certi della propria giustizia dinanzi a Dio. La Bibbia, però, insegna che nessuna di queste vie può, in alcun modo, portare perdono dei peccati e vita eterna. L'Evangelo presenta un solo vero Dio ed un unico Mediatore, senza altri intermediari. L’unico in grado di redimere l’uomo, è Cristo Gesù, il Signore. Egli può salvare pienamente quanti si accostano a Dio per mezzo di Lui, perché con la Sua morte ha subito la condanna che spettava ad ogni uomo a causa del peccato: "Non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12).
Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché tu sei con me (Salmo 23:4)
LA PRESENZA DI DIO
Davide, semplice pastore di greggi in gioventù, si paragona ad una pecora che, ancor prima di sentirsi al riparo nell’ovile o in un recinto, percepisce la massima sicurezza nel momento della prova, sotto lo sguardo del Sommo Pastore divino. Possiamo trovarci in situazioni di malattia o di estremo pericolo, nelle quali tutto può far pensare che i nostri occhi debbano chiudersi e la nostra vita, sotto la luce di questo sole, stia per concludersi. Questo versetto c’incoraggia ad avere fiducia nella sicura "compagnia" di Cristo, che sta al nostro fianco e vigila incessantemente su noi. Certamente il Signore accompagnerà i redenti anche quando passeranno per quel brevissimo "tunnel" che è la morte fisica, mentre il loro spirito entrerà nel riposo celeste nell’attesa della risurrezione. Tuttavia, la fine della nostra esistenza terrena non è affatto lasciata al caso né è sottratta alla Sovrana volontà del Redentore.
Ma egli, essendo pieno dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio (Atti 7:55)
UNA PIENEZZA GLORIOSA
Stefano, ripieno di Spirito Santo, durante il suo martirio, fu in grado di restare in comunione con Dio rivelando un amore unico verso il prossimo, pur essendo pressato da fremiti ostili e minacciosi. La pienezza dello Spirito Santo mantiene il nostro essere profondamente colmo della presenza di Dio nelle situazioni più diverse ed avverse. Una tale pienezza t’aiuta a non deprimerti, quando sei incompreso e maltrattato, e a continuare a guardare in alto, verso il Padre celeste che ti ama. Per questo Stefano, in un’ora così ardua, ricevette la visione gloriosa della potenza e della grazia di Dio, garanzia della sua salvezza eterna. Egli, primo martire della chiesa, vide la gloria del Signore nel cielo, mentre Lo glorificava sulla terra. L’esempio di oggi rivela una verità rassicurante: nulla di male e di negativo potrà amareggiare il tuo cuore se è pieno della Grazia, dell’amore e dello Spirito di Dio. E tu, perché non chiedi questa pienezza gloriosa?
Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù (Filippesi 1:6)
IL CAPOLAVORO DI DIO
Il Creatore ha manifestato "le Sue perfezioni invisibili" nella Creazione: il sole, la luna, le stelle, la terra stessa gli rendono testimonianza. In un certo senso viviamo in un universo che può essere definito "il grande museo di Dio", in cui ogni opera mette in risalto le virtù uniche del "Grande Artista" che le ha create. La straordinarietà di questo "Artista" sta nel fatto che è vivente, e che continua a produrre "capolavori", dei quali il più grande è la realizzazione di un "uomo nuovo". Quest’opera eccezionale gli è costata moltissimo. Per realizzarla, Dio, il Figlio, si è incarnato ed è morto da uomo sulla croce pagando il più alto prezzo per espiare i nostri peccati. Quest’opera preziosa, che lo Spirito Santo produce nella vita di chiunque crede sarà completata nel giorno di Cristo Gesù, al Suo ritorno. Quest'opera, Dio la vuole cominciare oggi nel tuo cuore. Credi in Lui e lascialo agire in te.
Se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo (Romani 5:17)
VITTORIA IN CRISTO
"Regneranno nella vita", cioè governeranno. Il concetto mette in risalto l’idea di forza, potenza e vittoria. Chi sono quelli che potranno regnare? Soltanto quelli che hanno ricevuto il dono di Dio: Gesù Cristo. Su cosa avranno la vittoria? Innanzi tutto sul peccato: non saranno più schiavi del vizio, della vanità, imprigionati dall’orgoglio e dall’incredulità. In Cristo sono più che vincitori sul male e nelle sue più svariate forme: sono chiamati a regnare su di esso. Questa è la mirabile abbondanza della grazia di Dio. In Cristo, non solamente tutti i nostri debiti con la Sua giustizia Divina sono pagati, ma siamo fatti partecipi dell’inestimabile ricchezza che vi è nella comunione eterna con Dio, ora e nella vita della gloria celeste che sta per essere manifestata.
I legami della morte mi avevano circondato, le angosce del soggiorno dei morti mi avevano colto (Salmo 116:3)
COLTI DI SORPRESA
Capita sempre più spesso di incontrare persone che si sentono braccate dalla "malasorte", impaurite e timorose di incappare in un guaio ad ogni angolo di strada. E di ciò, sbrigativamente e stoltamente, si incolpa Dio sia per quello che fa, sia per quello che non fa, dimenticando il Suo amore e la Sua grazia. Caro lettore, forse anche tu ti vedi accerchiato da ostilità che non hai provocato, o sei finito in un tunnel senza uscita. Se la disgrazia ti ha sfiorato, colpito o perfino travolto, sappi che puoi essere rialzato dalla Grazia di Dio, in Cristo. Non c’è sofferenza che Gesù non ha conosciuto né dolore ch’Ei non sappia consolare. Ora Egli è qui con te e ti dice: "Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai" (Salmi 50:15). L’apostolo Pietro, mentre stava annegando, invocò Gesù ed Egli stese la mano e lo salvò prontamente. Gesù non è mai colto di sorpresa.
In quel tempo eravate senza Cristo (Efesini 2:12)
ESSERE IN CRISTO
È un’idea diffusa quella secondo cui siamo tutti figli di Dio. In realtà non è proprio così. La Parola di Dio stabilisce una differenza precisa tra essere in Cristo ed essere senza di Lui. Quando l’uomo è senza Cristo? Quando persegue obiettivi che non sono secondo la volontà di Dio e non L’onorano. È importante essere consapevoli della propria effettiva condizione spirituale, perché tante persone, attraverso la religione, confidano in ciò che fanno e non in quel che sono. Molti pensano di essere sempre a posto con Dio e, anzi, reclamano il Suo aiuto anche quando agiscono in contrasto con la Sua volontà. Caro lettore, dai una svolta alla tua condizione, lasciati rinnovare profondamente ricevendo Cristo nel tuo cuore e, con Lui, tutta la volontà di Dio.
Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio (Isaia 41:10)
NON SBAGLIARE ROTTA
Il 31 ottobre del 1983, un volo delle Linee Aeree Coreane partì da Anchorage, in Alaska, diretto a Seul, in Corea. Il pilota e l’equipaggio non sapevano che lo strumento preposto alla rotta era sfasato di un solo grado e mezzo. Al momento della partenza quell’errore, quasi impercettibile, fu ignorato da tutti e dopo cento miglia di volo era ancora irrilevante. Tuttavia, non appena il gigantesco aereo raggiunse l’Oceano Pacifico, quel piccolo errore, lo portò fuori rotta, in zona militarmente vietata e, intercettato da un radar sovietico, che lo rilevò come un aereo spia. L’apparecchio fu inesorabilmente abbattuto. Tutti i passeggeri morirono. Tale immane tragedia si verificò perché l’equipaggio non si era reso conto che le coordinate di latitudine erano imprecise. La tua vita è il viaggio più importante che devi compiere: l’unico strumento affidabile che può indicarti la rotta sicura da percorrere è la Parola di Dio. Chi non vi ha prestato attenzione ha "sbagliato rotta", finendo "colpito" ed "abbattuto" dalle avversità.
L'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura (1° Timoteo 4:8)
IL BENESSERE DELL’ANIMA
Alcuni studi hanno dimostrato che fare esercizio fisico almeno tre volte la settimana, contribuisce a mantenere l’uomo in buona salute. Un’attività sportiva ed un corretto movimento fisico ci permettono di avere muscoli flessibili ed una sana circolazione sanguigna. Ad una salutare devozione cristiana giova ben altro esercizio spirituale: la meditazione della Parola di Dio, la preghiera di adorazione e di richiesta rivolta al nostro Padre Celeste, la comunione con altri credenti e la partecipazione al culto cristiano, l’esercizio del perdono, la testimonianza della nostra fede in Gesù ad altri. Che cosa stai facendo per migliorare la tua condizione spirituale? Quale nutrimento, quale ambiente salubre e quali attività scegli per il benessere della tua anima? Possa tu oggi stesso prendere la seria determinazione di fortificarti quotidianamente nella fede, perché è cosa infinitamente più utile e vitale progredire in una vigorosa comunione con Dio.
Farò che essi riposino al sicuro (Osea 2:18)
RIPOSO E SICUREZZA
Il riposo non sempre ci mette al sicuro dai rischi cui la stanchezza espone. Anzi, il sonno rimane, per tutti, il momento in cui si è maggiormente indifesi dinanzi ai pericoli. Tuttavia, anche l’uomo più forte ed il guerriero più esperto devono cedere quando il fisico è stremato dalle fatiche. Sonno e sicurezza spesso non coincidono anche nel campo spirituale. Basti pensare alla falsa serenità di una coscienza assopita, insensibile al male, che non si avvede di scivolare in un baratro letale. Quanti, poi, malgrado si sforzino di compiere opere meritorie, non conseguono mai la certezza della approvazione divina, della vita eterna e non trovano pace per l’anima! L’uomo che confida in Dio può dire: "In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro" (Salmo 4:8). Non affannarti a cercare pace e sicurezza in questo mondo. Gesù è Colui che ancora oggi ti dice "vieni a me ed io ti darò riposo" (cfr. Matteo 11:28).
Altro...
Camminiamo per fede e non per visione (2° Corinzi 5:7)
IL CAMMINO DELLA FEDE
Tutti coloro che accettano Gesù come personale Salvatore e Signore, diventano figli di Dio ed iniziano un nuovo meraviglioso viaggio: il cammino della fede. Camminare con Dio non richiede continui segni miracolosi, bensì fede costante. La Bibbia definisce la fede: "Certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono" (Ebrei 11:1). Le vie del cristiano non sono sempre facili. A volte ci sono difficoltà, prove e malattie. La fede nel Signore, però, fa realizzare la guida dello Spirito Santo, che appunto conduce attraverso una vita profondamente orientata dalla Parola di Dio. Guardati dal divenire un cercatore di miracoli, perdendo di vista il tuo Redentore, persevera camminando unito a Lui attraverso una sana fede alimentata dalla Parola di Cristo. Fidati di Lui, e raggiungerai la meta.
Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà (Isaia 43:2)
IL QUANDO DI DIO
Gesù è morto per redimerci dal peccato, darci nuova vita e guidarci nella via della santificazione e del servizio a Dio in vista della gloria celeste. Lungo tale cammino dovrai attraversare luoghi non sempre facili e comodi, affrontando situazioni che avresti preferito evitare. Come reagirai? Tornerai indietro, rimpiangendo il giorno in cui t’incamminasti nelle vie di Dio? Ti amareggerai tanto da rinnegare il tuo Signore? O ti ricorderai di questo versetto? Oggi potresti imbatterti in acque agitate; fiumi travolgenti potrebbero volgersi contro la tua quiete e fiammate pungenti lambire le tue vesti. La tua resistenza potrebbe essere messa a dura prova, ma lo Spirito Santo ti sta prevenendo, addestrando. "Quando", non "Se", dovrai affrontare tali cimenti, Cristo sarà con te. Egli non ha promesso che non avresti avuto tribolazioni, ma che nelle più diverse avversità è sempre con te.
Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unico Figli, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16)
BUONE NUOVE DAL CIELO
Qualche tempo fa un notissimo notiziario scientifico pubblicò un articolo intitolato "Buone notizie che arrivano dalla terra"; in realtà, esso si limitava ad informare i lettori della rivista su alcune problematiche non ancora risolte ma che, secondo il cronista, erano leggermente migliorate. Cattive notizie ci raggiungono tutti i giorni dai mezzi d’informazione, impegnati a diffondere ciò che accade in ogni angolo del nostro povero e devastato pianeta. I fatti riportati sono, di solito, molto preoccupanti e generano profonda insicurezza riguardo al futuro. Non provengono buone notizie dalla terra, ma la Buona Notizia arriva dal cielo; l’Evangelo, infatti, ci rivela che "Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". Se tu credi con tutto il cuore allora anche tu potrai sperimentare quella vita e quella pace che soltanto Cristo ti può donare.
Che cos’è l’uomo che tu ne abbia memoria? (Salmo 8:3)
PICCOLI MA PREZIOSI
L’uomo moderno sembra vivere a testa bassa, concentrato solo sulle necessità materiali e sulle leggi fisiche anche quando scruta i pianeti. Il salmista, pur non possedendo i mezzi oggi a nostra disposizione, contemplando ad occhio nudo il cielo che lo sovrastava, ne restava meravigliato. Di giorno il sole era incantevole e di notte la luna e le stelle lo lasciavano senza fiato. In ogni tempo il creato fa esaltare e fa sentire piccoli, ma non confonde né deprime il credente. Questi può meditare sulla tenera cura del Dio Creatore, che ha stimato l’uomo la creatura più amabile della Sua opera, perfino dopo che la corruzione del peccato lo ha intaccato. Quando ti senti piccolo e indegno, puoi sempre guardare al sacrificio di Cristo e realizzare di essere prezioso agli occhi di Dio.