Oh sapessi dove trovarlo! (Giobbe 23:3)
LA RICERCA DI DIO
Molte persone potrebbero sostenere che Giobbe fosse un folle a pensare che avrebbe mai trovato Dio. Un ateo dei nostri tempi ha chiamato la ricerca di Dio "la più inutile della storia". Se talvolta senti Dio vicino e poi subito dopo Lo senti distante, o se non hai mai conosciuto la realtà di una comunione con Lui, non credere neanche per un attimo che stai conducendo una ricerca inutile. Ricorda che Dio stesso ha preso l’iniziativa di rivelarsi ad ogni uomo mediante la Sua Parola, la Bibbia. Egli ti ama così tanto che ha mandato Suo Figlio per cercarti e salvarti. Mentre brancoli nel buio, la Sua mano forata, amorevolmente tesa verso di te, ti ha trovato: non nascondere i tuoi peccati! Scoprirai che la ricerca di Dio non è vana, ma è la via per trovare perdono al peccato ed appagare il desiderio più profondo del tuo cuore: una comunione personale con il Dio dell’universo. Egli "…è il rimuneratore di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6).
Possa io morire della morte dei giusti, e possa la mia fine esser simile alla loro! (Numeri 23:10)
LA GIUSTIZIA DI DIO
Il re di Moab, Balac, seppe che gli Israeliti avevano avuto successo nei confronti degli Egiziani e dei vicini Amorei, pensò quindi che essi avrebbero costituito una minaccia per la sicurezza del suo regno; pertanto offrì onori e ricchezze al profeta Balaam affinché maledicesse Israele. La sua cupidigia portò Balaam a scendere a compromessi contro la volontà di Dio. Nonostante il monito divino, Balaam cercò il modo di pronunciare una maledizione sugli Israeliti. Ma ogni volta che apriva la bocca per maledire, pronunciava invece parole di benedizione. Molte persone assomigliano a quest’uomo; conoscono le Scritture e desiderano "morire della morte dei giusti", ma non sono disposte a vivere la vita dei giusti. La Bibbia ammonisce a non seguire l’esempio di "Balaam, figliuolo di Beor, che amò il salario d’iniquità" (II Pietro 2:15). Sei dinanzi a delle proposte allettanti ma contrarie alla Scrittura? Non accettare, non ribellarti alla volontà di Dio, ma ricevi e ritieni la Sua benedizione!
I Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio (Giovanni 12:43)
PROFESSIONE DI FEDE
Una fede vissuta in un’intima relazione con Dio non può essere muta e nascosta. Senza una chiara confessione, la fiducia in Cristo risulta pericolosamente incompleta già nelle fondamenta. La vera fede vince le opposizioni del mondo, le accuse e le beffe dei nemici dell’Evangelo. Hai paura di perdere la tua posizione di prestigio, di essere escluso dalla cerchia delle amicizie, di essere schernito o discriminato sul posto di lavoro? Non sacrificare le tue convinzioni spirituali sull’altare dell’approvazione umana, non stimare alcun privilegio sociale superiore ai frutti, preziosi ed eterni, della comunione con Dio. Forse è già un po’ di tempo che nascondi quel che Dio ha fatto nella tua vita e, se continui, ciò ti farà precipitare verso la disapprovazione di Dio e la morte spirituale. Riconosci intimamente e pubblicamente Cristo quale unico Signore della tua vita!
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo (Matteo 11:28)
UN INVITO UNICO
Guardandoci intorno ed osservando soprattutto la condizione della nostra vita, possiamo ben dire che mai una parola è giunta così propizia. Quando ci sentiamo affaticati e oppressi o stanchi e carichi vorremmo trovare riposo, ma dove trovarlo? Non certo nella società in cui viviamo, dove la violenza, la cattiveria, il male in ogni sua forma sembrano prevalere. Forse neanche in famiglia, dove le difficoltà di vario genere non fanno altro che appesantire il nostro cuore. Allora possiamo dare fiducia a Colui che, essendo Dio, si è fatto uomo e pertanto può comprendere appieno i nostri affanni quotidiani. Inoltre, Gesù è stato esaltato dalla destra di Dio ed oggi si rivolge agli uomini quale Signore del cielo e della terra. Egli non è limitato dalle circostanze ed è in grado di prendersi cura di chi, con fede, gli affida la propria esistenza. Il riposo che il Signore dona è profondo e duraturo perché riguarda l’anima, che, liberata dal peso del peccato, trova la vera pace con Dio. Non perdere tempo, vai oggi a Lui!
Non vedono con gli occhi, e non intendano col cuore (Giovanni 12:40)
L'INCREDULITà
L’incredulità non è causata da limitazioni sensoriali o razionali, ma è un accecamento spirituale, dovuto al peccato che non si vuole abbandonare e che offusca il cuore. Il Signore non ha previsto prove scientifiche per dimostrare la veracità della Sua Parola, ma una più autorevole conferma spirituale per applicarla ai cuori, infatti: "Chi crede nel Figliolo di Dio ha quella testimonianza in sé; chi non crede a Dio l'ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha resa circa il proprio Figliuolo (I Giovanni 5:10). Caro lettore, il tuo problema vero non è l’incapacità di credere: se il tuo cuore è indurito, nessun segno soprannaturale potrà sensibilizzarlo. Ricevi, per mezzo del Vangelo, la testimonianza che il Padre ha reso in Cristo, morto per i tuoi peccati e risorto per la tua giustificazione. Constaterai una meravigliosa luce nella tua vita, e lo Spirito Santo in persona attesterà al tuo spirito che sei un figliolo di Dio (cfr. Romani 8:16).
E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano in piedi davanti al trono e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro (Apocalisse 20:12)
PRONTI MA IMPREPARATI
Troppo spesso si vive non pensando a quello che dovremo affrontare domani a causa delle scelte o della trascuratezza odierna. Dio, nella Sua sapienza, non ci fa conoscere il nostro futuro terreno, però ci dice che ogni uomo un giorno comparirà davanti a Lui per essere giudicato. Troppe persone vivono come se non dovessero mai presentarsi davanti a Dio, rendere conto al Creatore di quello che hanno fatto o omesso di fare. Un uomo al quale era stato annunciato l’Evangelo, rispose: "Se ci sarà un aldilà, solo allora vedrò che cosa fare". Illuso: sarà troppo tardi, proprio come per la cicala della fiaba, morta di stenti perché impreparata al futuro. Ci sono poi coloro che a motivo di sofferenze invocano una morte veloce, pensando così di risolvere tutto e per sempre. In realtà, si può essere pronti a morire e tuttavia non preparati ad incontrare Dio. E tu sei preparato? Solamente Gesù ha compiuto tutto per la tua redenzione: accettalo quale tuo unico Signore ed Egli stesso scriverà il tuo nome nel libro della vita, assicurandoti la celeste benedizione di Dio.
Gettando dunque lungi da voi ogni malizia, e ogni frode, e le ipocrisie, e le invidie (1° Pietro 2:1)
LA VITTORIA SULL'INVIDIA
L’invidia non ha forme benigne e maligne: essa è un virus che genera sempre mali spirituali e pure fisici. L’invidia è portatrice di miopia, perché fa evidenziare i progressi altrui, ma sminuisce la profonda e fiduciosa resa a Dio che ne è alla base. L’invidia reca ribellione, perché sottovaluta la sovrana volontà del Signore che può aver previsto certe cose per altri ma non per noi. L’invidia ha il seme della vanagloria e dell’egocentrismo, preferendo gli onori individuali, alla possibilità di gioire per quanto Dio ha donato a ciascuno per essere reciprocamente di benedizione. Se l’odio giunge a far godere delle disgrazie altrui; l’invidia ne è intima compagna, facendo provare sofferenza a causa del bene di altri. Riscontri, in te, qualche forma di tale sentimento? Esaminati dinanzi alla Parola di Dio: "L’amore non invidia". Amore ed invidia non possono convivere nel cuore: amare Dio ed il prossimo è il segreto per vincere l’invidia!
Perciò o uomo, chiunque tu sii che giudichi, sei inescusabile; poiché nel giudicare gli altri, tu condanni te stesso (Romani 2:1)
NESSUNA SCUSA
È insito nella natura umana sfuggire alle proprie responsabilità, scaricandole su altri. Fin dal principio è stato così. Adamo rispose a Dio, il quale gli chiedeva ragione del peccato commesso, dando la colpa a sua moglie. Quando il Signore interrogò Eva, la donna incolpò il serpente. È frequente attribuire altrove, alla famiglia e alla società, le proprie responsabilità. Quante scuse, spesso così ridicole, abbiamo ascoltato e usato per sfuggire alle proprie responsabilità. Anche se le più diverse motivazioni che usiamo possono, in una certa misura, scusarci davanti agli uomini, non sarà così davanti a Dio. Nel giorno in cui il Signore chiamerà il peccatore impenitente a rendere conto, nessuno potrà accampare attenuanti, ma sarà costretto ad assumersi tutto il carico delle proprie scelte. Sapere, oggi, che siamo inescusabili, ci deve spingere ai piedi di Colui che solo può purificarci da ogni peccato con il Suo prezioso sangue. Non perdere altro tempo, riconosci e confessa i tuoi peccati a Dio: gusterai la pace di chi è giustificato, per fede, in Cristo.
Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi (Giovanni 8:36)
LA VERA LIBERTà
Il concetto di libertà è molto soggettivo ed elastico. Per alcuni, la libertà è vivere senza vincoli particolari; per altri, vuol dire agire secondo le proprie vedute personali senza lasciarsi condizionare dalle idee altrui; per altri ancora, significa non dover rendere conto a nessuno di quello che si pensa, si dice e si compie. Oltre a mostrare gli effetti della falsa libertà, la Bibbia indica la vera libertà alla radice, come l’affrancamento dal potere peccato, che induce a fare quello che odiamo e impedisce di fare quello che vorremmo. Gesù è l’unico che può sottrarre al condizionamento del male. Forse hai la necessità di una potente liberazione perché prigioniero di qualche vizio o di una condizione morale o spirituale, ma non sai cosa fare. Rivolgiti al Signore con tutto il cuore, senza paura che ti privi di ciò che ti piace, o che ti appesantisca con quel che non vuoi fare. Chiedi a Cristo di affrancarti da tutto ciò che ti lega ed opprime. Gesù, il Figlio di Dio, ti "farà veramente libero".
Colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà (Salmo 121:3, 4)
SICUREZZA ASSOLUTA
Una delle necessità più urgenti per la vita dell'uomo è il bisogno di sicurezza. L'uomo, in ogni luogo della Terra nel quale vive, è caratterizzato dalla paura e dall'insicurezza. L'insicurezza riguarda ogni ambito della società. Da un punto di vista sanitario, sociale, economico. La paura, per non dire il terrore, è un sentimento che accomuna l'intera umanità. La sicurezza è possibile e realizzabile soltanto vivendo nella protezione offertaci dall’amore di Dio. Se il senso d’insicurezza ti assale, la paura domina la tua vita e l'ansia opprime le tue giornate, hai bisogno di conoscere Gesù Cristo. Egli è il Principe della pace e la Sua presenza può calmare il cuore più inquieto. Rifugiati in Colui che ti ha tanto amato da dare la Sua vita quale prezzo di riscatto per la tua salvezza. Troverai una celeste sicurezza che le circostanze non potranno scalfire. Coraggio, chiedi oggi il Suo aiuto!
Altro...
A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio (Giovanni 1:12)
FIGLI DI DIO
L’universalità della grazia divina non esclude delle "condizioni" per essere salvati. La Bibbia specifica che sono figli di Dio soltanto coloro che Lo trovano per mezzo dell’Unica via stabilita dal Padre celeste. Per beneficiare del titolo e dell’eredità spirituale di figli di Dio occorre riconoscere Gesù Cristo quale proprio Salvatore. Infatti, tutti gli uomini hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, Cristo soltanto può vivificarli. L’esperienza spirituale è confermata dal "diritto" che Dio ti dà di essere figlio Suo. Questo stato è documentato dalla "giurisdizione celeste" che garantisce certezza sicura contro ogni difficoltà e dubbi futuri (Romani 8:16). Su questioni di fede come su quelle che riguardano il destino eterno della tua anima non rimanere sul generico. Assicurati invece di conoscere personalmente Dio attraverso la Sua Parola, non solamente come tuo Creatore, ma soprattutto come tuo Padre Celeste.
Una donna aveva speso tutto il suo senza nessun beneficio, anzi era piuttosto peggiorata (Marco 5:26)
SPESE INUTILI
Caro lettore, forse anche tu versi in una condizione simile. Potrebbe trattarsi di una malattia fisica o di una sofferenza spirituale. Saresti disposto a spendere tutto pur di risolvere quella situazione che dura da troppo tempo e ti ha tolto la gioia di vivere. A causa di questo problema, anche le cose più belle per te risultano di poco conforto. Per grazia di Dio, la storia di questa donna mutò radicalmente, perché qualcuno le parlò di Gesù. È così anche per te, oggi. Attraverso questa pagina, lo Spirito Santo intende parlarti di Cristo. Forse nessuno, nemmeno i tuoi cari, conoscono da quale problema la tua anima o il tuo corpo sono tormentati, ma è vitale che tu sappia che Gesù Cristo è potente ad intervenire per darti salvezza, guarigione, liberazione ed il conforto che cerchi da tempo. Non sprecare le tue risorse, non "spenderle senza alcun vantaggio", ma attingi alla grazia inesauribile di Dio. Stendi la tua mano, con fede, e tocca il Signore. Egli ti libererà all’istante.
Ti ho posta davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere (Apocalisse 3:8)
UNA PORTA APERTA
Sono le parole che Gesù Cristo risorto e glorificato rivolge alla chiesa di Filadelfia attraverso l’apostolo Giovanni. Questi credenti non potevano vantare una gran forza; d’altra parte, come diceva l’apostolo Paolo: "E chi è sufficiente a queste cose?", ma avevano compreso che nel cammino con Dio si è chiamati a restare saldi nella fede. All’elogio fa seguito l’espressione di Gesù: "Io ti ho posta dinanzi una porta aperta". La porta fa pensare alle opportunità che Cristo ci propone: una crescita di carattere spirituale, la possibilità di conquistare nuovi traguardi, la gioia del servizio a Dio, il privilegio di portare ad altri il lieto messaggio dell’Evangelo. È da notare che il Signore dice: "Io ho posto". Non è dunque per sapienza o ingegno umano, ma per opera di Dio. Infine, notiamo che si parla di "Una porta aperta, che nessuno può chiudere". Il Signore non soltanto ci propone il bene, ma ci dona la possibilità di compierlo, anzi Egli stesso opera attraverso di noi e nessuno potrà impedire la Sua opera. Anche a te, oggi, Dio ha posto dinanzi una porta aperta, non devi fare sforzi sovrumani, ma avanzare nel cammino confidando in Lui.
Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio (Ebrei 10:12)
IL SACRIFICIO PERFETTO
L’Opera del Calvario è perfetta, unica nella sua irripetibilità. Sebbene offerta quasi due millenni fa, essa reca ristoro all’anima pentita come se fosse stata compiuta in questo giorno. Ancora oggi, nella Sua suprema posizione di Redentore Vivente, Cristo fa valere, dinanzi alla giustizia di Dio, la Sua perfetta espiazione in favore di quelli che credono in Lui. Caro lettore, non cercare di completare il sacrificio compiuto da Gesù aggiungendovi meriti, sofferenze e riti! Così rinunceresti alla Grazia. Tu non hai bisogno di queste cose, ma di credere con tutto il cuore in Cristo che ha offerto Sé stesso per i tuoi peccati, morendo al tuo posto. Rivolgiti ora a Colui che ha dato tutto per te, e come il ladrone quel giorno, anche tu Gli sentirai dire: "Io ti dico in verità che… tu sarai con me in paradiso" (cfr. Luca 23:39, 43).