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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Figlioli, ascoltate l’istruzione di un padre (Proverbi 4:1)

L'ISTRUZIONE DI UN PADRE

Dedicare tempo alla famiglia è molto importante, istruire i figli con principi sani è un compito affidatoci da Dio stesso. Salomone ricorda alcuni consigli che suo padre, il re Davide, soleva rivolgergli nella sua fanciullezza. Non c’è cosa migliore che inculcare nei bambini gli insegnamenti della Parola di Dio. Essi rimangono i più adeguati per un corretto sviluppo della persona e, se messi in pratica, rendono l’esistenza felice e sicura. Il focolare domestico, insidiato da ogni lato, è la fucina dove il carattere e le convinzioni più profonde possono essere formate. Poni la famiglia al centro delle tue attenzioni, investi il tuo tempo, i talenti ed anche il denaro cui forse dovrai rinunziare, per curare i tuoi ragazzi. Non affidare alla “cattedra televisiva” la crescita dei tuoi figli. Non scoraggiarti, ma confida in Colui che ha promesso di salvare te e la tua famiglia. Essere genitore è più che “mettere al mondo” delle creature, significa piuttosto collaborare con il Creatore per il bene delle loro anime! Conduci i tuoi figli a Cristo, Egli si prenderà cura di loro.

Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile (Isaia 40:31)

NUOVE FORZE!

Le difficoltà della vita di tutti i giorni, le offese che dobbiamo subire, le necessità personali e familiari che tutti abbiamo, ci possono fiaccare, lasciare senza forze fino al punto da spossarci e indurci alla rinuncia. Che cosa fare? C’è una soluzione e una speranza? Possiamo rimanere, come il profeta Elia, in un momento di grande sconforto, “sotto la ginestra dello scoraggiamento” o riporre tutta la nostra fiducia nel Signore. Se hai iniziato questa nuova giornata “senza forze”, demoralizzato al solo pensiero delle tante difficoltà che dovrai affrontare, e questo ti scoraggia, rivolgiti a Dio, confida in Lui ed Egli opererà in tuo favore. Non rinunciare, ma continua a sperare nel Signore. Non arrenderti, ma continua a confidare in Dio. Anche oggi puoi sperimentare il miracolo di “acquistare nuove forze” per “elevarti” oltre le avversità della vita.

...lo spirito ha desideri contrari alla carne (Galati 5:17)

VIVERE RIPIENI DI SPIRITO

Ricorda sempre che non importa quanto tempo cammini con Dio, la tua natura carnale non migliora mai. Non diventerà mai simile a Gesù, anche nel corso degli anni. Ecco perché ti è stato chiesto di "crocifiggerla” ogni giorno (v.24). Anche l’apostolo Paolo ha lottato con la sua natura terrena: “La carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste... il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine e autocontrollo: contro queste cose non c’è legge” (v.17, 22-23). Ti chiederai: “É possibile un tale stile di vita?” Sì, ma è necessario che tu faccia queste quattro cose; 1) Ricorda che satana non si prende mai un giorno di riposo. Sei sempre nel suo mirino, quindi è necessario che tu ti protegga con la Parola di Dio e con la preghiera. 2) Identifica il peccato che sei più incline a commettere. La Bibbia dice: “Deponiamo... il peccato che così facilmente ci avvolge”(Ebrei 12:1). Perché? Perché è nella tua più grande debolezza che sei costantemente attaccato. 3) Mantieni il serbatolo spirituale pieno. “Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace.”(Romani 8:6). 4) Cammina nella forza di Dio, non nella tua. Avrà mai fine la lotta? No, ma la potenza di Dio insieme alla tua scelta di obbedire e continuare a combattere, portano sempre ad una vittoria chiara e duratura.

Beati quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge del Signore (Salmo 119:1)

UNA PREGHIERA PER L'INTEGRITÀ

Se tu avessi detto a Davide che sarebbe venuto il giorno in cui avrebbe commesso adulterio con la moglie di Uria, Bathsheba, e che poi lo avrebbe ucciso per coprire tutto, probabilmente ti avrebbe risposto: “Assolutamente no!” Tuttavia accadde. Fu perdonato, fu ristabilito, e dopo aver guardato indietro, scrisse questa preghiera: "Beati quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge del Signore. Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti, che lo cercano con tutto il cuore e non commettono il male, ma camminano nelle sue vie. Tu ci hai dato i tuoi precetti perché siano osservati con cura. Sia ferma la mia condotta nell’osservanza dei tuoi statuti! Non dovrò vergognarmi quando considererò tutti i tuoi comandamenti. Ti celebrerò con cuore retto, imparando i tuoi giusti decreti. Osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi mai. Come potrà il giovane rendere pura la sua via? Badando a essa mediante tua parola. Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti. Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te. Tu sei benedetto, o Signore; insegnami i tuoi statuti. Ho enumerato con le mie labbra tutti i giudizi della tua bocca. Gioisco seguendo le tue testimonianze, come se possedessi tutte le ricchezze,io mediterò sui tuoi precetti e considererò i tuoi sentieri. Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola. Fa’ del bene al tuo servo perché io viva e osservi la tua parola. Apri i miei occhi e contemplerò le meraviglie della tua legge” (versi 1-18). Oggi fa’ che sia questa la tua preghiera!

...ma che cosa sono...? (Giovanni 6:9)

INIZIA DA CIÒ CHE HAI

Osserva ciò che i discepoli dissero a Gesù poco prima che nutrisse cinquemila persone che soffrivano la fame: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per così tanta gente?" Fine della storia? No, “Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta... quanti ne vollero... Essi quindi li raccolsero, e riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d’orzo che erano avanzati (versi 11-13). Dio ti dà sempre qualcosa da cui partire. Ma devi cercarla, riconoscerla e metterla nelle Sue mani. Il miracolo della moltiplicazione è avvento quando un ragazzo ha preso quello che aveva e lo ha messo a disposizione di Gesù. La Bibbia dice: “Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose...gli occhi del Signore che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano di Zorobabele.” (Zaccaria 4:10). Non avere paura di fare piccoli passi, assicurati soltanto che siano passi di fede e Dio lavorerà attraverso te. Gesù disse: “...edificherò la mia chiesa.” (Matteo 16:18), E con che cosa l’ha costruita? Dodici persone imperfette proprio come noi! Ma quando lo Spirito si riversava in essi, la miscela era così concentrata che quando due di loro erano insieme potevano trasformare intere città (vedi Atti 17: 6). Tu dici: “Ma ho tanti difetti”. Tutti noi andiamo al Signore danneggiati e con il bisogno di essere riparati. La buona notizia è che puoi essere forte in alcune aree ed essere in lotta in altre e Dio si può ancora usare di te, fino a quando tu sarai disposto ad iniziare da ciò che hai.

Perché siete cosi paurosi? (Marco 4:40)

NON TEMERE (3)

Seguire il Signore costantemente significa passare per delle tempeste. Quando ne hai fin sopra la testa e stai annegando rapidamente, è allora che impari cose sul Signore che altrimenti non avresti mai conosciuto. In un primo momento ti chiederai “Come mi tirerò fuori da questo pasticcio?”, poi però inizierai a vedere la Sua mano all’opera e concluderai “Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?” (v.41). I discepoli raggiunsero finalmente un luogo dove volevano seguire Gesù... senza far domande. E questo è il piano che Dio ha per te. “Non temere” non è una chiamata all’ingenuità o all’ignoranza... Dio non ci tiene all’oscuro dalle sfide che la vita comporta. Ma finché Pietro teneva lo sguardo puntato su Gesù, le onde non potevano sommergerlo. Quindi guarda a Dio, appoggiati alla Sua Parola e fai appello alla Sua bontà. La Bibbia dice: “Bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse” (Ebrei 2:1) C.S. Lewis scrisse: “Gli stati d’animo cambieranno secondo il punto di vista della tua ragione. Lo so per esperienza. Ora che sono cristiano, vivo stati d’animo in cui tutta la faccenda appare molto imprevedibile: ma quando ero ateo mi accadeva a volte di trovare il cristianesimo tremendamente scontato... Ecco perché la fede è una virtù tanto necessaria: se non si insegna agli stati d’animo a “stare al loro posto”, non si può essere buoni cristiani e neppure buoni atei, ma solo creature oscillanti di qua e di là, con convinzioni che dipendono in sostanza dal tempo bello o brutto e dalla buona o cattiva digestione. Di conseguenza, occorre esercitare l’abitudine della fede”. La parola di oggi per te è: non temere!

Celebrino il Signore per la sua bontà (Salmo 107:8)

NON TEMERE (2)

Quando hai attraversato momenti difficili, può darsi che tu abbia voluto interrompere la fiducia in Dio e puntare sul sicuro. Quando hai dovuto affrontare tempeste ricorrenti, la sicurezza di un porto sembrava rassicurante. Ora, va bene riposarsi e riprendersi, ma non accontentarti di essere al sicuro e perdere ciò che Dio ha in serbo per te. La Bibbia dice: “Quelli che solcano il mare su navi e trafficano sulle grandi acque, vedono le opere del Signore e le Sue meraviglie negli abissi marini. Egli comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde. Salgono al cielo, scendono negli abissi; l’anima loro vien meno per l’angoscia. Traballano, barcollano come ubriachi e tutta la loro abilità svanisce. Ma nell’angoscia gridano al Signore ed Egli li libera dalle loro tribolazioni. Egli riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque calme, ed Egli li conduce al porto tanto sospirato. Celebrino il Signore per la Sua bontà e per i Suoi prodigi in favore degli uomini” (vv. 23-31). Dove vediamo i prodigi di Dio? Nelle tempeste della vita! Gesù rilasciò 125 moniti, ventuno di questi sono "Non temere" o “Sii coraggioso”. Il secondo comandamento più comune di amare Dio e il tuo prossimo, compare in sole otto occasioni. Questo significa che l’unica affermazione che Gesù ripetè più di ogni altra fu “Non temere!” Perché? Perché vuole che ti fidi di Lui!

Perché siete così paurosi? (Marco 4:40)

NON TEMERE (1)

Nota come i discepoli reagirono alla tempesta nel mar di Galilea, e guarda se riconosci in te stesso qualcuno dei loro tratti: 1) La paura ci fa dubitare delle cure di Dio. I discepoli chiesero a Gesù: “Maestro, non t’importa che noi moriamo?” (v. 38). Non fecero domande riguardo alla Sua forza: “Puoi calmare la tempesta?” o sulla Sua conoscenza: “Sei consapevole della tempesta?” o sulle Sue capacità “Hai qualche esperienza in fattore di tempeste?", ma piuttosto sollevarono dubbi sul Suo carattere: “Non t’importa?”. Se permetti questo, la paura consumerà la tua fiducia nell’amore di Gesù e farà sì che ti dimentichi della Sua fedeltà. 2) La paura ci spinge a prendere il controllo. Gesù si era addormentato, allora i discepoli Lo svegliarono e dissero: “Presto, fa’ qualcosa!”. La paura viene dalla percezione di aver perso il controllo. Quando siamo spaventati, ci aggrappiamo a componenti della vita che possiamo gestire, come la nostra dieta, il nostro lavoro, le pulizie di casa nostra, o come in molti casi... le persone. Più ci sentiamo insicuri e più tendiamo a controllare. 3) La paura ci fa dimenticare. La Bibbia dice: “Scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati” (Matteo 8:16). Che Curriculum! Ma la paura ci porta un’amnesia spirituale, ci fa dimenticare quello che Gesù ha già fatto e quanto sia stato buono con noi. Quale fu la risposta di Gesù? “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”. La fede non elimina la paura, l’azzittisce, la priva del suo potere e ci porta più vicini a Dio. E quando questo avviene, le cose cambiano per il meglio.

Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco (Isaia 50:4)

PAROLE SAGGE

Prima che venga la crisi, Dio ti può preparare in anticipo dandoti delle “parole sagge”. L’ha fatto per Isaia. Tu dirai: “Ma Isaia era un profeta.” Sì, ma quando Dio lo ha chiamato, lui protestò: “lo sono un uomo dalle labbra impure.” (Isaia 6:5). Ciò significa che puoi essere imperfetto e sentire ancora Dio! Sei mai stato in una stanza, quando qualcuno ha detto qualcosa che ha attirato la tua attenzione? Come una luce che si accende, la tua mente è stata illuminata e hai smesso di parlare. Perché? Perché quelle che stavi ascoltando erano "parole sagge”. E Dio non ti darà una visione solo per la tua vita, Egli ti darà saggezza da condividere con gli altri. E se sarai abbastanza modesto da non dominare ogni conversazione, Egli parlerà a te attraverso loro. Pensaci: Dio non ha creato l'universo mattone su mattone, Egli l’ha portato all’esistenza con una sola frase. Quindi immagina le tue possibilità quando Egli ti dà “parole sagge”! Ma prima devi imparare a riconoscere la Sua voce, e ciò richiede tempo. Le prime volte che Dio parlò a Samuele, egli pensò che fosse Eli, il sommo sacerdote a parlare con lui. Ma lui continuò ad ascoltare e alla fine diventò la voce di Dio alla nazione. In effetti diventò così bravo che fu in grado di dire a due diversi re: “Questo è ciò che dice il Signore”. Il punto è che devi voler sentire. Prendi tempo per ascoltarLo e pratica l'ascolto fino ad avere familiarità con la Sua voce.

...ci sono... vasi... destinati ad un uso nobile e... a un uso ignobile (2° Timoteo 2:20)

LAVORARE CON PERSONE DIFFICILI

Dio usò un corvo, un uccello considerato “impuro” nella cultura ebraica, per alimentare il profeta Elia durante una carestia. Neemia ricostruì le mura di Gerusalemme con i fondi forniti da un re pagano. Il punto è: non limitare Dio. A volte le persone che normalmente evitiamo sono le stesse che Egli utilizza per fornirci quello di cui abbiamo bisogno, chiudendoli fuori perdiamo la benedizione che Dio ha in mente per noi. Attenzione: la tendenza ad essere ‘schizzinosi’ può finire col ferirti! La verità è che non si può evitare di lavorare con persone difficili. Dio ha progettato in questo modo. Perché? Perché vuole che tu cresca in mezzo alla negatività, senza esserne risucchiato. Davide sviluppò la capacità di lavorare con persone con le quali era difficile andare d’accordo. Non era molto più difficile che lavorare per un padrone con uno spirito maligno! In un primo momento Davide godette del favore del re Saul, ma dopo aver ucciso Golia, Saul cercò di ucciderlo. Eppure Davide non cambiò la sua strategia. Rimase in casa di Saul, perché sapeva che la sua sorte era lì. E a causa della saggezza che espresse, è finito per diventare re! I princìpi di Dio sono senza tempo. Davide non si limitò e non limitò Dio. Aveva capito che le persone si dividono in due categorie: “Vasi ad uso nobile e vasi ad uso ignobile”. E Dio li utilizza entrambi. Posare gli occhi sulle persone senza esserne impressionato o deluso, offriva a Davide grandi opportunità, perché liberava gli altri per essere usati da Dio. Quindi impara ad andare d’accordo con persone difficili; la tua sfida più grande oggi potrebbe diventare la persona che ti aiuterà e ti benedirà domani.

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