...è parso bene allo Spirito Santo e a noi... (Atti 15:28)
PRIMA DI COSTRUIRE (3)
Attieniti alla guida di Dio. Fino a che ascolterai le opinioni che non si allineano alla Parola del Signore e alla Sua volontà, andrai incontro solo a frustrazioni e non raggiungerai la tua meta. Nel momento delle decisioni importanti che influenzeranno il futuro, è fondamentale sentire ciò che Dio ha da dire a riguardo. Devi essere disposto anche ad accogliere riscontri. Perché? Nel caso fossi tardo a imparare, ebbene, non potresti essere usato. La maggioranza delle opinioni può valere per questioni comuni, ma quando è coinvolta la visione di Dio per la propria vita, allora è assolutamente indispensabile ascoltare la Sua voce. Potresti chiedere: "Non c’è già saggezza nella pluralità della leadership?" Certamente sì, ma anche i migliori leader hanno dei punti ciechi e hanno bisogno di persone con la vista perfetta in quegli specifici campi. "Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati»” (Atti 15:1). Quale fu il risultato?"... siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivamente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione" (Atti 15:2). Come la gestirono gli apostoli? Ecco le loro parole: “... Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro favore [dei Gentili], dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; e non fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i loro cuori mediante la fede” (Atti 15:8-9). Perciò dopo aver pregato e riflettuto attentamente, gli apostoli scrissero una lettera alla chiesa dicendo: “... è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie” (Atti 15:28). Quale fu l'esito finale? “Quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono...” (Atti 15:31).
...fammi conoscere le tue vie, affinché io ti conosca e possa trovare grazia... (Esodo 33:13)
PRIMA DI COSTRUIRE (2)
Impara a conoscere il carattere delle persone. Nessun ministro di culto ha mai tribolato tanto con la propria comunità quanto Mosè con Israele nel deserto. Passato il Mar Rosso, tanta era la gioia che sgorgava dal suo cuore che decise di scrivere un cantico per celebrare questa vittoria spettacolare. Più tardi, però, quando si trovò circondato dalle lamentele del popolo, Mosè, in un momento di sconforto, chiese a Dio di morire. A tal proposito, circola un racconto. Due ministri di culto parlano delle rispettive comunità e uno dei due chiede: “Quanti membri attivi hai nella tua chiesa?” L’altro rispose: "Ben cinquecento! La metà collabora attivamente con me, mentre il rimanente lavora intensamente per opporsi!”. Cari pastori, una cosa è certa: diverse persone nelle vostre comunità rivestiranno ruoli differenti e ben precisi nel piano che Dio vi ha dato. Alcune piaceranno ed entusiasmeranno, altre meno,ma ognuno di voi è chiamato a guidarle, perciò è necessario conoscerle. Sul letto di morte, Giacobbe profetizzò sui suoi dodici figli descrivendo la loro natura e il loro futuro. Definì Ruben una persona impetuosa, Simeone e Levi inclini all’ira, Giuda nato per guidare, Zabulon avrebbe allargato i suoi confini, Issacar pronto a portare pesi, Dan arguto nel trattare la gente, Gad un combattente indomabile, Asher amante della cucina e Neftali preparato nell’allevare i figli. Di Giuseppe, benché ferito, disse che si sarebbe rialzato più forte che prima e infine Beniamino sarebbe diventato un imprenditore capace di eccellere negli affari (cfr. Genesi 49). Questa è la conferma di quanto sopra: per guidare le persone con successo è necessario conoscerle. Pertanto, sia questa la tua preghiera: “Signore fammi comprendere le Tue vie affinché io possa conoscere Te e trovare grazia agli occhi Tuoi”.
Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello che io sto per mostrarti (Esodo 25:9)
PRIMA DI COSTRUIRE (1)
Per prima cosa presentati a Dio per conoscere il piano di lavoro. L’Eterno, rivolgendosi a Mosè disse: "«Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello del tabernacolo e secondo il modello di tutti i suoi eredi, che io sto per mostrarti»”. Dio sa perfettamente di cosa avrai bisogno nel futuro, tu no! Egli preparò Noè cento anni prima del diluvio e Giuseppe sette anni prima della carestia, per sfamare l'Egitto. Privo della guida di Dio potrai, al massimo, azzardare degli inutili calcoli, ipotesi ragionate ma prive di fondamento. "Ai figli d’Israele la gloria del SIGNORE appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte. Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti" (Esodo 24:17-18). L'uomo di Dio trascorse oltre un mese alla Sua presenza in attesa di direttive. Perché? Ciò che doveva costruire avrebbe dovuto rispondere ai bisogni del Suo popolo per le generazioni future. La preghiera è molto importante, perciò recati anche tu a questo incontro e dì a quanti ti circondano: "Non tornerò fino a che il Signore non mi abbia parlato e comunicato il Suo piano!” Quando Dio ordina qualcosa, provvede anche ai mezzi necessari, ma qualora non fosse un Suo specifico mandato ma un frutto della nostra emotività o del nostro coinvolgimento umano, allora ci graveremmo da soli. Perché? Per il semplice motivo che non avremmo il coraggio e la forza di rivolgerci a Lui nel momento del bisogno: infatti, se non s'inizia nel modo giusto, non finirà certamente bene. Potresti obiettare: "lo, però, non sono speciale, sono "nessuno”! Perché dovrebbe Dio parlare a qualcuno come me?”. Quando è la Sua voce a chiamarti, allora, per Lui, sei veramente speciale. La Sua promessa è questa: "Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda... e gli sarà data" (Giacomo 1:5).
...glorificate dunque Dio nel vostro corpo (1° Corinzi 6:20)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (3)
Il terzo motivo è la consacrazione. Questo è un termine di cui, oggigiorno, non si sente molto parlare. "Consacrato" significa “essere appartato per l'uso esclusivo di...”. Potresti dire: “Ma io ho così tanti difetti!”. Dio non è alla ricerca della perfezione: ciò che Egli desidera trovare è uno spirito volenteroso. La Bibbia afferma: “Infatti ogni sommo sacerdote, [fu] preso tra gli uomini ” (Ebrei 5:1). Le persone che Dio chiama e usa sono esseri umani imperfetti sotto molti punti di vista. Quale motivo può spingerLo a coinvolgere gente così? Semplicemente perché "...così può avere compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché anch'egli è soggetto a debolezza” (Ebrei 5:2). Dirai: "I miei genitori vogliono che io vada alla scuola biblica e che diventi pastore!". Bene, questa è una buona e una brutta notizia insieme. Quella buona è che la Scuola Biblica approfondirà la tua devozione a Cristo e t’illuminerà sulla Sua Parola. La brutta, invece, è che i tuoi genitori non possono chiamarti al servizio: solo Dio può farlo! “Nessuno si prende da sé quell’onore, ma lo prende quando sia chiamato da Dio...” (Ebrei 5:4). Ti domanderai: “Come faccio a sapere se sono veramente riservato al ministero?” Dai frutti! Quando, in Israele, scoppiò una controversia su chi dovesse essere posto alla guida, Dio chiese a Mosè di scegliere un uomo da ciascuna delle dodici tribù. Così fece e la verga di ciascuno fu posta nell'arca del patto per tutta la notte. Il giorno dopo, l’uomo la cui verga era fiorita, sarebbe stato il prescelto (cfr. Numeri 17:1-5, 8). La Bibbia dice: “I regali che uno fa gli aprono la strada...” (Proverbi 18:16). Quando Dio chiama, apre tutte le porte, dà i giusti contatti e tiene conto di tutte le risorse necessarie. Ciò che Egli chiede è unicamente una vita consacrata disposta a fare la Sua volontà.
...siete stati comprati a caro prezzo... (1° Corinzi 6:20)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (2)
Il secondo motivo per cui appartieni a Dio è il Calvario. Si racconta la commovente storia di due amici che, un tempo, frequentarono la stessa facoltà di legge. Uno dei due intraprese la carriera di giudice mentre l’altro, divenuto un fuorilegge, fu trascinato nell'aula di un tribunale. Provate a immaginare chi trovò seduto al posto del giudice, il suo amico! Dilemma! Come poteva quel giudice mostrare compassione ed essere giusto al tempo stesso? Con sorpresa di tutti, si tolse la toga nera, simbolo della giustizia e s'incamminò verso il banco degli imputati. Giuntovi, con voce grave, disse: “Non sono solo amico di quest’uomo: oggi, sono anche il suo salvatore e mi assumo l’onere completo di tutti i suoi debiti!”. Alla croce, infatti, Dio prese tutti i tuoi peccati e li depose sul conto di Cristo. Dallo stesso, prese la Sua giustizia e la mise sul tuo conto. Non appena accetti Cristo come Salvatore, la sentenza di morte pronunciata contro di te non esiste più: è stata completamente cancellata. Il valore di una cosa è determinato dal prezzo che il compratore è disposto a pagare. Al Calvario Dio disse: "Ecco quanto ti amo!” Il tuo Creatore è divenuto il tuo Redentore, Colui che ha formato l’universo si è fatto “maledizione” e ha pagato la pena peggiore. Infatti per adempiere i Suoi propositi sulla terra, Dio si è servito sempre di uomini per liberare gli Israeliti dall’Egitto, Egli operò tramite Mosè e per sfidare i profeti di Baal, si usò di Elia. Quando però si trattò della tua salvezza, Egli "... ha visto che non c’era più un uomo e si è stupìto che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto..." (Isaia 59:16). Ascolta, la buona notizia è questa: "Non trovando alcun uomo in grado di sopperire, Egli stesso si fece uomo affinché noi, figli degli uomini, diventassimo figli Suoi. Meraviglioso!
...non appartenete a voi stessi (1° Corinzi 6:19)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (1)
Prova a immaginare due persone ferme all'esterno di una casa che discorrono tra loro. Uno afferma: "Questa è casa mia!”. L’altro domanda: "Com’è possibile?” Risponde il primo: "Per tre inconfutabili ragioni: l'ho costruita, l’ho pagata e ci vivo dentro!”. Soffermiamoci sul primo motivo che ci spiega perché apparteniamo a Lui: la Creazione. Alcuni affermano che proveniamo tutti da un’unica cellula primordiale. Il problema è che non sanno assolutamente spiegarci l’origine di quell’unità biologica! La Bibbia dichiara: "Dio creò l'uomo a sua immagine... li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27). Altri sostengono che la terra si sia formata in seguito alla teoria del "big bang". Affascinante, ma se tu dovessi spiegare loro che la macchina che al momento guidano è il risultato di un’esplosione avvenuta in una fabbrica di assemblaggio a Swindon (GB), metterebbero in discussione la tua sanità mentale. È quanto mai evidente che laddove esiste un disegno, deve forzatamente esserci qualcuno che l’ha tracciato e dove c’è una creazione deve esserci un creatore. Poiché è Dio che ti ha creato, Egli detiene i "diritti di proprietà” sulla tua vita. La Bibbia afferma ancora: "Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:19-20). L’Eterno non solo ti ha creato, ma ti ha anche dato dei doni specifici affinché tu possa adempiere i Suoi propositi e renderGli gloria. Ne consegue che, prima che giunga il momento di comporre il tuo necrologio, devi chiedere a Dio quali siano i propositi che desidera vedere realizzati nella tua vita. Solo scoprendo e adempiendo la Sua volontà, potrai colmare quel vuoto che si trova dentro di te da quando sei nato e che ha l’esatta forma del tuo Creatore!
...la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo (Romani 10:17)
CRESCERE NELLA FEDE
Nel caso volessi valutare quanto forte sia la tua fede, presta attenzione a ciò che esce dalla tua bocca, “...a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano ascoltata” (Ebrei 4:2). Non basta leggere la Parola di Dio: bisogna prima assimilarla e poi dichiararla apertamente. Affermiamo tante cose belle ma la verità è che, molto spesso, non ci crediamo perché non sono il risultato del nostro comportamento. Dovremmo vivere in modo tale che qualora, Dio non fosse quello che proclama di essere, dovremmo cadere con la faccia a terra. Questo significa: 1) Ricercare nuove opportunità per confidare maggiormente in Lui. 2) Confidare che opererà in nostro favore nonostante le circostanze. 3) Rafforzare la nostra fede in vista delle difficoltà future. Ecco, dunque, il giusto modo d’agire: “...la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Cristo" (v. 17). Parafrasando potremmo dire che qualora qualcuno ci mettesse un termometro sotto la lingua per misurare la nostra "febbre spirituale”, le variazioni sarebbero dettate dal tempo trascorso nella lettura della Parola. Qualcuno potrebbe, sinceramente, anche affermare: “In questo momento la mia "temperatura” [fede] è veramente molto bassa!". Iniziamo, quindi, a trascorrere un tempo maggiore nella lettura della Bibbia. Qualcun altro potrebbe sospirare dicendo: “Magari avessi la fede di Tizio o di Caio!”. Non è un mistero conoscere quali azioni adottare per portare la nostra fede al pari di quella altrui bisogna spendere più tempo sulle Scritture. Riorganizziamo le nostre priorità ponendo la lettura dei testi sacri in cima alla lista. Qualora desiderassimo veramente crescere, questo è il giusto prezzo che dobbiamo essere disposti a pagare!
...io ti ho posto davanti la vita e la morte... scegli dunque la vita.. (Deuteronomio 30:19)
PRENDI IL CONTROLLO DELLA TUA VITA
La libertà di scelta è il maggior potere che Dio ci abbia mai dato. Troppi, però, si rassegnano a “subire” nel vero senso della parola la propria vita senza mai tentare di realizzarsi proponendosi degli obiettivi. Ne consegue che essi stessi diventano il loro problema più pressante. Elie Wiesel, una dei sopravvissuti all’olocausto, nel suo libro "Anime Ardenti” (Souls on Fire) espresse questo concetto: “Quando muori e incontri il tuo Creatore, non ti sarà certamente chiesto perché non sei stato un Messia o perché non hai scoperto una cura contro il cancro. L’unica cosa di cui dovrai rispondere, sarà: “Perché non ti sei realizzato? Perché non sei ciò che avresti dovuto essere?” Adempiere il piano che Dio ha in serbo per te richiede un’assunzione di responsabilità per te stesso, per la tua vita. Come si deve operare? Renditi pienamente disponibile, prima per Dio e poi per te stesso. Ogni qualvolta acconsenti alle Sue richieste, ti dischiudi al potenziale che Lui ha messo in te e, di conseguenza, alle più grandi possibilità. Qualora fossi abituato a negarti, questo ti sarà certamente difficile ma almeno prova a dire: "Forse tenterò!”. Un giorno, un padre, il cui figlio soffriva di una malattia cronica, chiese a Gesù se poteva guarirlo e questa fu la risposta: “...«Dici: “Se puoi!” Ogni cosa è possibile per chi crede». Subito l'uomo esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità»" (Marco 9:23-24). Nel caso dubitassi della tua fede, innalza anche tu questa preghiera e Dio ti risponderà. Non dimenticare che sei “unico” davanti a Dio, che possiedi talenti, esperienze e opportunità che nessun altro ha mai avuto - e mai avrà. Hai la responsabilità di raggiungere i traguardi per cui Dio ti ha preparato e non solo per un tuo beneficio personale ma altresì anche per quello altrui.
Darai istruzioni a tutti gli artigiani (Esodo 28:3)
SII CREATIVO (4)
Dio disse a Mosè: "Per Aronne, tuo fratello, farai abiti sacri, per mostrare la dignità della sua funzione sacerdotale. Per questo darai istruzione a tutti gli artigiani che io ho dotato di maggiore abilità, ed essi faranno gli abiti di Aronne” (v. 2-3). Osserva la parola “artigiani". Dio ci dà abilità artistiche e, quando le usiamo, Lo glorifichiamo. Confezionare abiti che mostrino la “dignità della funzione sacerdotale” richiede creatività. Smettiamo di separare spirituale da secolare! “Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù” (Colossesi 3:17). Come diventare creativi? 1. Riconoscendo che Dio ti ha fatto per essere creativo. 2. Chiedendo a Lui di rivelarti le aree in cui hai talento e creatività. 3. Valorizzando le idee nuove. Qualsiasi cosa tu stia ora facendo, e per quanto bene tu la faccia, un’idea creativa ti permetterà di farla meglio. La creatività è capace di vedere quello che tutti gli altri non hanno visto, di pensare ciò che nessun altro ha pensato, per fare quello che nessun altro ha mai fatto. A volte il pensiero creativo sostiene l’ingegno e l’inventiva per entrare in territori inesplorati. Altre volte l’innovazione, per fare cose vecchie in un modo del tutto nuovo. In entrambi i casi, comunque, significa vedere il mondo con occhi sufficientemente nuovi da far apparire nuove soluzioni. “Il settimo giorno Dio compì [finì] l’opera che aveva fatta” (Genesi 2:2). Attenzione, la creatività richiede lavoro e fatica, ed è per questo che molti tendono ad evitarla. Ma se desideri lavorare sulla tua creatività, Dio ti userà per fare grandi cose.
Siate fecondi e moltiplicatevi (Genesi 1:28)
SII CREATIVO (3)
Il Tuo Padre Celeste ha creato il mondo e tu sei fatto a Sua immagine. Ciò significa che sei naturalmente portato a pensare in modo creativo. Dio finì il suo lavoro creativo in sei giorni; dopo ebbe inizio il nostro lavoro. Dio disse, in sostanza: "Ti ho dotato delle risorse e dei talenti necessari per una vita esuberante. Ora usali per farne qualcosa di buono". Le pecore, che Egli creò, forniscono lana con la quale possiamo creare bellissimi tessuti in diversi colori da abbinare. Dio non creò il formaggio, ma le mucche affinché dessero latte con il quale produrre il formaggio. La Bibbia descrive l’inizio di tutte le cose con queste parole: "Dio li benedisse; e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi”. La parola “moltiplicatevi” significa che Dio vuole che alla fine tu abbia di più di quello che avevi all’inizio. Ma per fare ciò devi iniziare a pensare in modo creativo! Invece di accettare semplicemente una cosa, devi prenderla e trasformarla in qualcosa di più. Quando lo fai, stai seguendo le orme del Padre celeste. A volte le chiese bocciano idee o attività non religiose, considerandole "terrene” e perciò non gradite a Dio. È un po’ come affermare che Dio opera solo tra le quattro mura della chiesa. No, “Al Signore appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti” (Salmo 24:1). Ovunque tu sia, chiunque tu sia e qualsiasi cosa tu faccia nella vita, Dio vuole che tu usi la tua creatività, per glorificare Lui e benedire gli altri.
Altro...
Infatti, è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo benevolo disegno (Filippesi 2:13)
SII CREATIVO (2)
Avrai delle buone idee solo se attribuisci valore alle idee, altrimenti vivrai trasportato dalle idee degli altri. I pensatori creativi: 1. Esplorano ogni opzione. Esplorare una moltitudine di possibilità aiuta a stimolare la tua immaginazione, che è cruciale per la creatività. Albert Einstein disse: '‘L’immaginazione è più importante della conoscenza”. Perché? Perché cerca nuovi modi per mettere a frutto la conoscenza. 2. Accettano l’ambiguità. Le persone creative non sentono il bisogno di sradicare l’incertezza. Vedono le contraddizioni e le crepe della vita e gioiscono nell’esplorarle o nell’usare la loro immaginazione per colmarle. Di fronte ad un bisogno insoddisfatto, puoi decidere che non ci sia niente da fare in proposito, o puoi pregare e cercare un modo per soddisfare quel bisogno (Filippesi 4:19). 3. Celebrano l'anticonformismo. La creatività esplora sentieri non convenzionali. Kingman Brewster, ex-presidente dell'università di Yale disse: “C’è una correlazione tra creativo ed eccentrico. Pertanto, dobbiamo sopportare volentieri gli eccentrici". Per promuovere la creatività, devi saper tollerare l’originalità e le stranezze. 4. Non si spaventano dei fallimenti.Il filosofo americano Charles Frankel scrisse: "L'ansietà è la condizione essenziale della creazione artistica ed intellettuale”. La creatività richiede di essere disposti a sembrare stupidi; significa salire su un ramo sapendo che potrebbe spezzarsi. Le persone creative sanno tutto ciò e comunque continuano a cercare nuove idee. Non accettano che idee inefficaci li fermino dal cercarne nuove, efficaci e funzionanti.
Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina (Genesi 1:27)
SII CREATIVO (1)
Perché festeggiamo la nascita dei nostri figli? Perché come Dio, abbiamo contribuito a creare qualcosa. Un famoso coach di football americano,Vince Lombardi,disse: “La gioia sta nel creare, non nel mantenere”. È un errore credere che Dio sia interessato solo alle “cose spirituali” e non alle cose “secolari". Sì, devi crescere spiritualmente: devi anche usare i doni che Lui ti ha dato per raggiungere il Suo scopo qui sulla terra e per benedire altri. Non devi essere ricco o avere un alto quoziente intellettivo per essere creativo. Potresti essere un parrucchiere creativo, o inventare una nuova ricetta, o creare un’opportunità di lavoro per carcerati, attraverso cui poter ricominciare. Ciò non è solo secolare, è anche spirituale! Noterai che la croce ha due pali: verticale e orizzontale. Il palo verticale rappresenta la tua relazione con Dio, quello che Lui vuole fare per te e quello che Lui vuole che tu faccia per Lui. Il palo orizzontale rappresenta quello che Dio ci chiama a fare per gli altri. Potresti dire: “Ma io non sono molto creativo”. Quando scopri il dono che Dio ti ha dato, sprigionerai la tua creatività. Paolo scrive: “Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa” (Romani 12:6). Non abbatterti solo perché non sei creativo come vorresti! Un pensiero creativo non è necessariamente un pensiero originale. In realtà, si tende a mitizzare il pensiero originale. Molto spesso il pensare creativo è un insieme di pensieri altrui scoperti man mano nella vita. Quindi, la parola per te oggi è: sii creativo.
Suonate bene (Salmo 33:3)
IMPEGNATI PER IL MEGLIO
"Suonare con abilità” significa farlo bene e puntare all'eccellenza quando si tratta dei talenti che Dio ci ha donato. Un autore ne parla cosi: "C'è una notevole differenza tra un impegno al 99% e uno al 100%. Al 100% consideri i problemi fino in fondo, fino alla loro soluzione. Al 99% puoi ancora cercare dl imboccare la strada della resistenza minima. Viviamo in una cultura dove l'eccellenza è l'eccezione, ma la Parola dl Dio esorta "siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente" (Romani 12:2). Devi essere disposto a pagarne il prezzo: "Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa... per ricevere una corona corruttibile... io dunque corro così, non in modo incerto... anzi tratto duramente il mio corpo... perché non avvenga che... io stesso sia squalificato" (1 Corinzi 9:25-27). Le persone misureranno il tuo carattere dall’altezza dei tuoi ideali, dall’ampiezza della tua compassione, dalla profondità delle tue convinzioni e dalla durata della tua perseveranza. Affronta ogni compito con l’idea di svolgerlo meglio. Se sei bravo coi numeri, distinguiti come contabile. Se hai abilità comunicative, sii il miglior insegnante che tu possa essere. Se sei un visionario capace di ispirare gli altri, sii il miglior leader possibile. Un ex rettore dell’università di Yale ha detto che nessun comitato avrebbe potuto scrivere l’Amleto, né la Monna Lisa essere dipinta da un club, né il Nuovo Testamento essere scritto da un’associazione. Solitamente le idee creative vengono dai singoli. Se decidi di accettare solo il meglio, lo otterrai spesso! Questo è una caratteristica meravigliosa della vita!
La vostra mansuetudine sia nota a tutti (Filippesi 4:5)
VIVI UNA VITA EQUILIBRATA
La guida per una vita equilibrata sono questi due passi della Scrittura: 1. "Gettando su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi”(1 Pietro 5:7). 2. “Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare”. (v.8). Quando non rispetti uno dei due, lasci campo libero a satana. “Troppo” di qualcosa, anche se è qualcosa di buono, è comunque un problema. Ad esempio, lavorare è giusto, ma un eccesso di lavoro causa stress e, di conseguenza, malattia, risentimenti, depressione, relazioni spezzate. Mangiare è cosa buona, ma troppo cibo causa problemi di salute. Essere organizzati è importante, ma se diventiamo perfezionisti, faremo impazzire noi e gli altri. L’area della tua vita che non è in equilibrio, ti allontanerà dalla gioia che Dio ha preparato per te. Mantenere in equilibrio la propria vita è una delle sfide maggiori. “La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini”. Se hai una personalità fortemente motivata, segnati la parola “mansuetudine”. Significa “non andare agli estremi”. Pastori, eccellete nel vostro ministero, ma non trascurate la vostra famiglia. Genitori, non vivete solo per guadagnarvi da vivere e sostenere la famiglia, ma gioite con le persone per cui lavorate. Cerca sempre di apparire al meglio di te, ma non esserne ossessionato, perché non è da questo che si misura il valore di una persona. Osserva la tua vita e chiediti: “Quale aspetto della mia vita non è in equilibrio?” Poi chiedi a Dio di aiutarti a ritrovarlo.