Se confessiamo i nostri peccati (Giovanni 1:9)
IL TUO PERDONO È GARANTITO
Nonostante le migliori intenzioni e i nostri sforzi, nessuno di noi è “all’altezza” degli standard di Dio (Romani 2:23). Qual è dunque la risposta? "Se diciamo di essere senza peccato [rifiutiamo di ammettere che siamo peccatori], inganniamo noi stessi, e la verità, [che ci presenta il Vangelo] non è in noi. Se confessiamo [liberamente] i nostri peccati, egli è fedele e giusto [fedele alla Sua stessa natura e promesse] da perdonarci i peccati [togliendoci dall’illegalità] e purificarci [continuamente] da ogni iniquità [tutto quello che non è conforme alla Sua volontà, in scopo, pensiero, e azione]” (1 Giovanni 1:8-9). Quando si tratta del perdono di Dio, sapere per certo è meglio che averne l’impressione. Ecco come funziona il perdono di Dio: la consapevolezza del peccato ci convince di peccato; la convinzione del peccato conduce alla sua confessione; la confessione alla liberazione e questa ci rende certi e fiduciosi davanti a Dio (vedi 1 Giovanni 3:21-22). Potresti obiettare di non sentirti “degno del perdono di Dio.” Non lo sarai mai! Il perdono di Dio non si basa sul tuo esserne degno, ma su Cristo: Egli è degno! Inoltre, Dio non è come i tuoi genitori; Lui non richiede che tu ti senta in colpa ed abbattuto fino a che non avrai “imparato la lezione”, prima di perdonarti. Se così fosse, significherebbe dover fare qualcosa per guadagnarsi il Suo perdono. Ma è per grazia, per grazia soltanto (vedi Efesini 2:8-9)! “Grazia” significa "dono immeritato”. Quindi quando Dio ti perdona, onoraLo perdonando te stesso e girando pagina.
Il giusto cade sette volte e si rialza (Proverbi 24:12)
PER SVILUPPARE RESILIENZA
Come ogni altra abilità, la resilienza (o capacità di recupero) mentale, emotiva e spirituale può essere appresa. Ecco come: 1. Considera con occhi nuovi le tue battute d’arresto, come l’inizio di cose più grandi. 2. Ricorda che chi ha successo non affronta semplicemente le avversità, ma le accetta. 3. Ignora le critiche e focalizzati sul fare del tuo meglio. 4. Svegliati ogni giorno ricordandoti che la preghiera e il ringraziamento creano un ambiente fertile per la fede. 5. Parla di più della fede quando hai paura. 6. Impara dai tuoi sbagli e ricordati di tutte le volte che hai avuto successo. 7. Visualizza la vittoria prima di iniziare la battaglia. 8. Rifiuta di dimorare nel passato o di preoccuparti del futuro; il presente è dove puoi avere influenza. 9. Cerca una soluzione invece di lamentarti. 10. Sostituisci l’insicurezza con conversazioni di fede. 11. Quando tutto sembra senza speranza, ricordati che “con Dio tutto è possibile” (Marco10:27). 12. Quando ti senti solo, pensa a tutti coloro che ti hanno aiutato, amato e supportato. 13. Prega per ricevere la guida quando ti trovi in situazioni più grandi di te (vedi Giacomo 1:5). 14. Riposati quando sei stanco, ma non mollare. Finisci tutto ciò che fai al pieno delle tue forze. 15. Ricordati che “puoi tutto in Cristo” quando pensi di non farcela (Filippesi 4:13). 16. Riconosci ciò che non puoi controllare, focalizzati su quello che puoi fare e sottometti il resto a Dio. 17. Esercitati fisicamente, per sviluppare un senso di controllo e combattere la depressione. 18. Ridi per ridurre lo stress, rinforzare il tuo sistema immunitario e migliorare la circolazione del sangue. 19. Sii riconoscente. Alcuni studi mostrano che le persone che scrivono lettere o email di ringraziamento a chi le ha aiutate, mantengono un umore positivo per circa un intero mese.
Confida nel Signore e fai il bene (Salmo 37:3)
L'ATTEGGIAMENTO CORRETTO VERSO I MALVAGI
I media ci bombardano con storie di malfattori, come i pedofili, che prendono di mira i bambini e finanzieri senza scrupoli che raggirano gli anziani. E quando pensi che non potrebbe andare peggio di così, ecco che accade! Che fare? 1. Chiamare le autorità e perseguire fino in fondo la giustizia terrena. 2. Pregare per loro. Gesù disse: “Pregate per quelli che vi oltraggiano" (Luca 6:28). 3. Decidere di non imitarli assolutamente. 4. Prendere coscienza che Dio un giorno correggerà ogni azione sbagliata. 5. Mantenere la pace e restare centrato su Dio. Leggiamo dal Salmo 37 (una trasposizione abbreviata): “Non adirarti a causa dei malvagi; non averne invidia... presto saranno falciati come il fieno e appassiranno come l’erba... Confida nel Signore e fa’ il bene; abita il paese e pratica la fedeltà. Trova la tua gioia nel Signore ed egli appagherà i desideri del tuo cuore. Riponi la tua sorte nel Signore; confida in Lui, ed egli agirà. Egli farà risplendere la tua giustizia... come il sole di mezzogiorno. Stà in silenzio davanti al Signore, e aspettalo; non adirarti... per l’uomo che ha successo nei suoi malvagi progetti... ciò spingerebbe anche te a fare il male. Poiché i malvagi saranno sterminati; ma quelli che sperano nel Signore possederanno la terra. Ancora un po’ e l’empio scomparirà... ma gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace... il poco del giusto vale più dell’abbondanza degli empi... il Signore sostiene i giusti... conosce i giorni degli uomini integri; la loro eredità durerà in eterno. Non saranno confusi in tempo di sventura, ma saranno saziati in tempo di fame... il giusto ha pietà e dona... I passi dell’onesto sono guidati dal Signore; Egli gradisce le sue vie. Se cade, non è però abbattuto, perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano”.
Allora prospererai (Giosuè 1:8)
UN "BUON SUCCESSO"
Quando Giosuè prese il posto di Mosè alla guida di Israele, Dio gli disse: “Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai”. Ci sono due tipi di successo: quello che adempie il volere di Dio per la tua vita e quello transitorio, che può farti sentire vuoto e muore con te. Boris Becker, campione mondiale di tennis, si dice abbia più volte considerato il suicidio a causa del grande vuoto sperimentato nella sua vita. Sebbene apparisse un ragazzo di successo, sapeva che la sua vita non era la meraviglia che sembrava. “Ho vinto due volte Wimbledon, una volta come il giocatore più giovane” racconta. “Ero ricco. Avevo tutti i beni materiali possibili: soldi, macchine, donne, tutto... so che è un cliché. È la solita storia dei divi cinematografici e delle pop star che vogliono suicidarsi. Hanno tutto eppure sono così infelici... non avevo pace. Ero un burattino appeso ad un filo”. Qualcuno una volta disse: “Qualsiasi cosa un uomo faccia senza Dio, fallirà miseramente o avrà successo ancor più miseramente”. Sai perché questa affermazione è vera? Perché senza Dio il successo finisce in fallimento (non soddisfa). Gesù definì "stolto” chi “accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio” (Luca 12:21). Avere un “buon successo” significa mettere Dio al primo posto e permetterGli di sistemare ogni cosa!
Avendo in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù (Filippesi 2:5)
CONTROLLA I TUOI SENTIMENTI
Un istruttore di volo ti dirà che l’assetto dell’aereo va periodicamente regolato, l’aereo deve essere “trimmato” o “bilanciato in volo". Dopo aver volato attraverso le tempeste, non è più in asse ed ha bisogno di essere bilanciato. Lo stesso accade durante il tuo cammino spirituale. Le tempeste della vita ti possono “portare fuori asse”. Inaspettate “condizioni meteorologiche” come malattia, depressione, disoccupazione, divorzio, delusioni e morte possono far sì che tu cambi direzione o strategia. Per questo i tuoi sentimenti devono essere controllati e messi a punto con regolarità. Dunque, che cosa sollecita un controllo dei tuoi sentimenti? Paolo scrive: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato ...in Gesù”. È possibile un tale stile di vita? Sì, ma deve essere una tua priorità e devi perseguirlo ogni giorno. Giosuè voleva trasformare un esercito di persone insofferenti e lamentose in un esercito di conquistatori della Terra Promessa. E Dio gli diede la formula per riuscirci: “Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto, poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai” (Giosuè 1:8). Prova con la tecnica del “tre per cinque”. Ogni settimana identifica un passo della Scrittura che si collega ad un’area in cui vuoi crescere, scrivilo su un biglietto di tre per cinque cm, e imparalo a memoria. In un anno avrai 52 passi della Scrittura che puoi ricordare e su cui puoi poggiarti. Pensa a come questo può cambiare la tua vita! Non solo i sentimenti sbagliati saranno “corretti” ma la tua vita comincerà ad andare nella giusta direzione.
Nessuno le rapirà dalla mia mano (Giovanni 10:28)
"TUO PADRE TI TIENE!"
Durante un caldo pomeriggio in Florida, un bambino nuotava nel lago vicino a casa e non vide il coccodrillo dietro di lui. Suo padre, che stava facendo dei lavori in giardino, lo vide e iniziò a gridare al figlio di tornare a riva. Troppo tardi! Il bambino raggiunse il padre, ma il coccodrillo raggiunse il bimbo. In un incredibile tiro alla fune, il padre afferrò il figlio per le braccia e il coccodrillo per le gambe. Il coccodrillo era determinato, ma il padre deciso a non mollare! Un contadino di passaggio senti le urla, scese dal trattore e sparò all’animale. Il bambino sopravvisse e dopo settimane di ospedale venne intervistato dal giornale locale. Mostrò al giornalista le terribili ferite sulle sue gambe e con grande orgoglio aggiunse: “Ho delle grosse cicatrici anche sulle braccia perché mio padre me le teneva strette, senza lasciarmi andare!” Gesù disse: “Io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano”. Non significa che il nemico non ci proverà. Ti farà credere di essere così lontano da Dio che non c’è modo dì ritornare a Lui. Manderà altri per attaccarti con lo scoraggiamento e il senso di colpa. Ti tenterà, perché ti allontani da Dio. Forse avrai fatto scelte discutibili, che ti hanno segnato spiritualmente ed emotivamente, ma quando appartieni a Dio, nessuno può averti! Nessuna circostanza potrà mai toglierti il Suo amore (vedi Romani 8:38). Nessuna conseguenza può rapirti dalla mano di tuo Padre. “Tuo Padre ti tiene!” Lascia che queste parole potenti di sicurezza ti diano pace oggi.
Con la tentazione, vi darà anche la via d’uscirne (1° Corinzi 10:13)
ECCO COME SATANA CI TENTA
Satana cercò di far soccombere Gesù con tre diversi tipi di tentazione e cercherà di fare lo stesso con te; 1. Soddisfazione senza Dio. Sapendo che Gesù aveva fame, satana gli disse di trasformare le pietre in pane. Ma Gesù disse di no, perché sapeva che il piano di Dio era di cibarlo e fortificarLo in maniera soprannaturale; rifiutò di accontentarsi di meno, anche tu devi farlo. 2. Successo senza Dio. Poi satana portò Gesù sul pinnacolo del tempio e Gli suggerì di buttarsi giù, dicendoGli che Dio avrebbe mandato degli angeli a proteggerlo. Ma il piano di Dio per Gesù era la croce, la resurrezione e che moltitudini giungessero alla fede in Lui. Satana provò a fare accontentare Gesù per meno e proverà a fare lo stesso con te. Non abboccare all’amo! 3. Valore senza Dio. Satana offrì a Gesù i regni del mondo se solo si fosse inginocchiato per adorarlo. Che offerta! Essere importanti senza Dio! Ma la verità è che i regni di questo mondo non appartengono a satana da poterli offrire! Quindi egli mentì a Gesù e mentirà anche a te. La strada per una soddisfazione duratura è la via della croce, che significa sacrificare sé stessi. Gesù sgridò satana ricordandogli le Scritture: Dio solo è degno di essere glorificato. Comprendi questo: satana prenderà ogni tuo desiderio legittimo e cercherà di fartelo realizzare in modo illegittimo. Ma tu puoi vincerlo. Come? Tenendoti stretto a Dio e vivendo nella Sua Parola, “con la tentazione, ti darà anche la via d’uscirne”.
Da molti giorni... infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa (Atti 27:20)
USCIRAI DALLA TEMPESTA
A volte Dio sembra distante. Preghiamo, ma ci sentiamo abbandonati alla mercé delle circostanze, spaventati e senza speranza. Paolo non era diverso. Lui desiderava predicare a Roma e mentre viaggiava, un uragano investì la nave, precipitando tutti nella disperazione. Paolo vide la fine della nave, dell’equipaggio, del carico e della “sua stessa vita” (v.10). Ma il suo avvertimento fu ignorato dal capitano, dal timoniere e dal centurione che lo aveva in custodia. Quindi Paolo e i 276 compagni di viaggio furono esposti a pericolo di vita e non c’era niente che potesse fare. Erano tutti terrorizzati e certi che “ogni speranza di scampare [fosse] ormai persa!”. Dopo quattordici giorni in mare senza sole o stelle che li guidassero, all’apice dell’uragano, Dio mandò un angelo a visitare Paolo. "Non temere; bisogna che tu compaia davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te” (v.24). La nave infine approdò su un’isola a sud dell’Italia: erano tutti infreddoliti, fradici e affamati. Ogni cosa faceva prevedere una tragedia e la fine del sogno di Paolo di predicare a Roma. Ad ogni modo, quando il sole sorse di nuovo sull’isola di Malta, la mattina seguente, divenne chiaro che Dio li aveva guidati attraverso la tempesta e verso la destinazione che aveva deciso per loro. Paolo infine predicò la Parola di Dio davanti a Cesare a Roma. Quindi fatti animo, anche tu uscirai da questa tempesta!
La pietà con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno (1° Timoteo 6:6)
IMPARA AD ESSERE CONTENTO
Quando parli di appagamento, alcuni pensano che tu sia contrario al progresso. No. Paolo afferma che l’appagamento non viene mai dalle cose esteriori! Ogni dodici minuti, spot radio e televisivi cercano di convincerci che non si può essere contenti senza la loro particolare marca di prodotto. Non crederci! Il desiderio di avere di più può essere insaziabile. Finché crederai che di più è meglio, non sarai mai soddisfatto. Perché? Perché non vivrai mai abbastanza per avere tutto! Pensaci un attimo; quando ottieni qualcosa o raggiungi un obiettivo, ti prendi almeno il tempo di godertelo o corri subito verso il prossimo obiettivo senza fermarti? Per evitare di diventare vecchio troppo presto e saggio troppo tardi, leggi questi passi della Scrittura: 1. “Non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla” (v. 7). Quando morirai e le persone chiederanno "Quanto ha lasciato?” La risposta sarà “tutto” (incluso le eredità, buone o cattive che siano). 2. “Alcuni che si sono dati [all’amore del danaro] si sono sviati dalla fede” (v. 10). Se la tua ricerca di cose materiali non ti lascia tempo per Dio, rivedi le tue priorità e cambiale finché sei in tempo. Smetti di pensare “Se solo avessi una casa più grande, un coniuge più comprensivo, un certo lavoro, un aspetto completamente diverso, un quoziente intellettivo più alto, o se fossi accettato da quella persona, allora sarei felice”. Non funziona così. Nella Bibbia leggiamo: “Questo è il giorno che il Signore ci ha preparato, festeggiamo e rallegriamoci in esso” (Salmo 118:24).
La sapienza dall’alto... è pacifica (Giacomo 3:17)
PREGA PER LA "SAPIENZA DALL'ALTO"
Sembra che alcune persone fioriscano nei conflitti: prendono di mira gli altri, litigano, sono sempre in disaccordo, in poche parole, degli attaccabrighe. Combattono per il gusto di farlo, non perché credano veramente in una determinata causa. Si gettano a capofitto e combattono battaglie che non li riguardano. Queste persone appaiono sicure, ma prendono decisioni avventate, così gli altri imparano ad ignorarli e a non prenderli sul serio. Hanno bisogno di “vincere sempre” per stare bene con sé stessi. Nelle relazioni con gli altri, serve "sapienza dall’alto”: quando avrai questa sapienza, non dovrai mettere tutti a tappeto per dimostrare la tua forza ed intelligenza. La vera autostima, compresa la fiducia nella propria capacità di prendere le giuste decisioni, viene da dentro. La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena dì misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace (Giacomo 3:17-18). Quando agisci secondo questi principi scritturali, saprai se una battaglia è degna o no della tua attenzione. Se mantieni fisso lo sguardo sul premio che Dio ti ha posto davanti, comprenderai che alcune cose semplicemente non meritano né la tua attenzione nè il tuo tempo. Di conseguenza prenderai decisioni migliori per la tua vita e per le tue relazioni.
Altro...
L’esito della battaglia dipende dal Signore... Egli vi darà nelle nostre mani (1° Samuele 17:47)
QUANTO È GRANDE IL TUO DIO?
Il modo in cui affronti la vita dipende da quanto credi che sia grande Dio. Se Lo credi troppo piccolo: 1. Vivrai costantemente in ansia pensando che tutto dipenda da te. 2. Il tuo atteggiamento e la tua visione saranno dettate dalle circostanze o, peggio ancora, dal giudizio di coloro che ti criticano. 3. Se non accetti un Dio amorevole, sarai, schiavo delle opinioni degli altri. 4. Vivrai nel desiderio spasmodico di riconoscimento perché non comprendi che “il Padre tuo che vede nel segreto [ti] darà la ricompensa" (Matteo 6:4). L’autore John Ortberg scrive che quando commettiamo l’errore di rimpicciolire Dio, “offriamo preghiere senza fede, lavoriamo senza passione, serviamo senza gioia e soffriamo senza speranza; il che genera paura, chiusura, perdita di visione e mancanza di perseveranza". Quando Goliath minacciava gli Israeliti, “essi rimasero sgomenti ed ebbero gran paura” (1 Samuele 17:11). Non giudicavano Dio grande abbastanza per quella circostanza. Tranne Davide! “Nessuno si perda d'animo... Il tuo servo... si batterà con quel Filisteo... Il Signore che liberò dal... leone e dall’orso, mi libererà” (1 Samuele 17: 32, 37). Puoi affrontare qualsiasi cosa quando sai quello che Davide sapeva: “La battaglia è del Signore” e finora non ne ha mai persa una! Non devi dunque dipendere dalle tue risorse. Davide poteva anche sentirsi piccolo, ma sapeva che Dio era grande abbastanza per quel compito. Ne sei convinto? John Newton, ministro di culto anglicano del XVIII secolo, disse: “Se Dio è con noi, non abbiamo alcun motivo per temere. Il Suo occhio è su di noi, il Suo braccio intorno a noi, il Suo orecchio attento alle nostre preghiere, la Sua grazia sufficiente e le Sue promesse immutabili”. Tutto dipende da quanto è grande il Tuo Dio!
Egli da grazia agli umili (1° Pietro 5:5)
VERA UMILTÀ
Ci sono due tipi di umiltà menzionati nelle Scritture: 1. La falsa umiltà. Paolo scrive: "Nessuno vi derubi a suo piacere dei vostro premio, con un pretesto di umiltà” (Colossesi 2:18). Che sia nel tuo modo di vestire o di parlare o di comportarti, qualsiasi cosa che attiri l’attenzione su di te togliendola a Cristo, dispiace a Dio. 2. La vera umiltà. Le persone veramente umili non si offendono facilmente né rispondono alle offese, ma porgono l’altra guancia. E tuttavia la loro umiltà non è codardia, perché la vera umiltà richiede coraggio. Essa fa sì che tu sia disposto ad occupare un posto più in basso di quello che meriteresti, a tacere i tuoi meriti e a sopportare mancanza di rispetto, insulti e false accuse per amore di uno scopo più alto. La vera umiltà non ti fa pensare a te stesso come ad inferiore, ma ti fa pensare meno a te stesso. Pietro affronta l’argomento con queste parole:” Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio ed Egli vi innalzerà a Suo tempo” (1 Pietro 5: 5-6). Si racconta di un giovane che prese parte ad una competizione per vedere chi fosse il più umile. Quando vinse gli fu dato un riconoscimento al merito: lui lo indossò e fu squalificato! Parlando seriamente, l’orgoglio ti esclude dal godere il favore di Dio. Ecco perché devi ricordare a te stesso costantemente: “Tutto quello che sono, lo devo a Dio; tutto quello che ho, viene da Dio. A Lui solo sia la gloria”.
Ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù (Efesini 2:6)
UNA PERSONA "IN ALTO"
Per diventare una persona che vive "in alto”, servono tre cose: 1. Allargare il concetto di Dio. Come? Leggendo la Sua Parola e imparando a conoscerLo meglio. Un insegnante di scuola domenicale chiese ad un ragazzino che cosa stesse disegnando. “Dio!”, rispose lui. E l’insegnante: “Ma nessuno sa com’è Dio!” Il ragazzo, sicuro, aggiunse: “Lo sapranno quando avrò finito!” Sii come questo ragazzo! Com’è il tuo Dio? Amorevole o severo? Distante o disponibile? Limitato o potente? L’idea che hai di Dio determinerà la tua fiducia in Lui, quindi impegnati a conoscerLo. 2. Riconoscere i limiti di satana. Il diavolo è il perdente più antico del mondo, un ex-dipendente del cielo, licenziato a causa della sua arroganza e destinato alla distruzione. L’unico potere che ha su di te, è il potere che tu stesso gli attribuisci, rimanendo “ignorante delle sue macchinazioni” (2 Corinzi 2 ;11). La Bibbia dice: “Sottomettetevi... a Dio, ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7). Tu hai potere su satana, usalo! 3. Vederci come Dio ci vede. Egli non ti vede come sei ora, ma come sarai. Se sei condizionato da esperienze passate e ti vedi privo di valore, inizia da ora a cambiare l’immagine che hai di te stesso e credi a ciò che Dio dice di te nella Sua Parola. Se hai la Sua opinione, che cos'altro conta? (Leggi Geremia 29:11, Isaia 43:1-3; Efesini 2:6). Lavorando ogni giorno su queste cose, diventerai una persona che vive “in alto” in un mondo decaduto.
Ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete (Giovanni 4:14)
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Un giorno i farisei chiesero a Gesù:” Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori? (Luca 5:30). Quale disprezzo da coloro che, per primi, avrebbero dovuto mostrare amore e compassione! Gesù amava le persone; guarda come trattò la donna al pozzo. Per prima cosa, Egli infranse le regole. I Giudei non avevano relazioni con i Gentili e certamente non con persone come quella donna (aveva divorziato cinque volte). Gesù camminò chilometri per incontrarla; entrò nel suo mondo per portarla nel Suo. Egli la avvicinò non per approfittarsi di lei o per diventare come lei, ma per raggiungerla, redimerla e ristorarla. Ecco perché Gesù è chiamato “amico dei... peccatori” (Matteo 11:19). Le persone possono dire lo stesso di te? Seconda cosa, Egli ruppe il ghiaccio. Le parlò di ciò che la interessava: l’acqua. Devi partire da dove si trovano le persone, non da dove pensi che dovrebbero essere. Usa parole che capiscono. Supera la paura del rifiuto! Potresti perdere la faccia se dicessero di no, ma pensa a quello che perderebbero se nessuno desse loro la possibilità di dire sì all’evangelo. Terzo, Egli fece un annuncio. Gesù le offrì acqua viva al posto di una religione morta. Come puoi dire di amare qualcuno se non gli offri la cosa più preziosa che tu abbia mai trovato: la salvezza? Tutti quelli che incontri sono intrappolati nel passato, in ansia per il futuro o hanno bisogno di un amico vero. Dopo aver scoperto dietro a quale porta sono, attraversala con amore e sensibilità. Essi hanno sete di “acqua viva”. Condividila con loro!